festa patronale di san bartolomeo 2014

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festa patronale di san bartolomeo 2014
ANNO
5
NUMERO
AGOSTO
12
2014
FESTA PATRONALE DI
SAN BARTOLOMEO 2014
Carissimi parrocchiani ed amici
fra poche settimane ci ritroveremo, come famiglia parrocchiale, ancora una volta a celebrare e stringerci attorno al
nostro patrono S. Bartolomeo. Dopo le solenni celebrazioni per il 325° della nostra chiesa parrocchiale nel novembre
scorso l’effige del nostro santo è rimasta fino ad ora in mezzo a noi, dall’ altare della Madonna del rosario, quasi a significare anche fisicamente e visivamente la sua presenza, la sua custodia e protezione che ci avvolge tutti e ci aiuta a camminare ogni giorno con lui con la sua stessa volontà di amore nei confronti del Signore Gesù nostro Salvatore.
Chiediamoci, carissimi, ancora una volta qual è il messaggio che San. Bartolomeo vuole suggerire alle nostre famiglie
e alla nostra comunità tutta: interrogandoci sull’ attualità di San. Bartolomeo potremmo ricavare quattro indicazioni
utili per la nostra vita cristiana e spirituale che sono anche il dono che i nostri avi, attraverso il nostro patrono, continuamente ci offrono come segno del loro amore e del loro legame con noi dal cielo. La chiesa è una grande famiglia che
unisce noi ancora pellegrini fra le prove e le gioie di questa vita e i nostri cari insieme ai santi
in cielo…una famiglia in cammino verso l’eternità e la comunione con Dio.
1° indicazione: la nostra chiamata alla santità; la perfezione nell’ amore di Dio non è un privilegio di una casta ma una opportunità data a tutti noi cristiani se investiamo in bene i doni
spirituali di fede, speranza e carità. Don Bosco proprio per questo esortava anche i fanciulli,
i ragazzi ed i giovani alla santità.
2° indicazione: riconoscere che la nostra vera “ricchezza e nobiltà” è il nostro essere cristiani, cioè essere figli del Padre celeste, salvati da Cristo, che ci perdona e rafforza quotidianamente con la sua grazia. Infatti mamme, papà, giovani, bambini, malati, poveri, possono
trovare nella parola di Gesù la giusta risposta per vivere con serenità e fiducia la propria vita.
Per questo piccolezza, debolezza, fragilità, indigenza … non sono impedimenti per la santità,
se sappiamo mettere tutto ciò nel Cuore Misericordioso di Gesù Cristo; Lui che nel vangelo
dice: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò”.
3° indicazione: i santi, come il nostro patrono, risvegliano il mondo facendolo uscire dal torpore della mediocrità e del male per aprirlo al dinamismo del bene. In una società come quella attuale dove sembra che le virtù vengano “capovolte” e i vizi come la superbia, l’avarizia,
la lussuria, la gola, l’ira, la pigrizia, l’invidia sono lodati a scapito delle virtù che vengono
denigrate e disprezzate, i santi, potremmo dire che “rimettono le cose a posto” mostrandoci
come la povertà, la mitezza, la giustizia, la purezza, la pace, la condivisione siano beatitudini e vie che costruiscono la società rendendola più umana e sana. I santi bonificano la società dall’ inquinamento dei vizi e restituiscono valore alla virtù e dignità alla vita.
4° indicazione: San Bartolomeo ci ricorda che la nostra vita avrà il suo approdo nella vita eterna. Ovvia questa verità
ma tanto scordata! Presi da mille cose da fare, da progettare, non riusciamo più a riflettere sulle cose essenziali della
nostra vita; quando si affaccia poi la malattia, un dispiacere, un lutto, allora siamo quasi come “costretti” a riflettere, magari per poco tempo, a cosa siamo realmente ma poi velocemente ci lasciamo nuovamente travolgere dal vortice
segue a pag. 2
del quotidiano e dimentichiamo che siamo fatti per il cielo; non abbiamo qui stabile dimora ed anche se avessimo comprato il mondo intero a che varrebbe tutto ciò se poi ci perdiamo eternamente? Ecco cosa suggerisce il nostro patrono
a ciascuno di noi, io per primo come sacerdote e parroco, alle nostre famiglie, a tutta la nostra comunità…penso che ne
valga la pena riflettere e chiedere il suo aiuto perché riusciamo veramente a fare qualche passo in più sulla strada della
santità e rimboccarci le maniche per essere sempre più cristiani veri ed autentici e non cristiani da “pasticceria” come
direbbe Papa Francesco. Buone festività patronali a tutti voi carissimi parrocchiani ed amici che in queste settimane estive ritornate nuovamente a Castelletto per trascorrervi qualche giornata di riposo e di tranquillità con i vostri cari. Vi
ricordo tutti ogni giorno nella mia preghiera, vi affido all’ intercessione della Vergine santa e di san Bartolomeo e vi
aspetto numerosi alle nostre celebrazioni.
SAN BARTOLOMEO PREGA PER NOI
SAN BARTOLOMEO INTERCEDI PER NOI
PROGRAMMA CELEBRAZIONI IN ONORE DI SAN BARTOLOMEO
Sabato 23 agosto
ore 20.30
Adorazione Eucaristica e confessioni
Domenica 24 agosto
ore 11.00
Santa Messa e Processione
PROPOSTA SPIRITUALE
CURSILLOS DI CRISTIANITA’ (Piccolo
Corso)
A voi, carissimi miei parrocchiani uomini faccio una proposta di spiritualità alla quale parteciperò nuovamente
anch’io quest’anno per la mia terza volta. Ti dico. Vuoi spendere tre giorni per conoscere più a fondo te stesso…per
condividere e vivere con altri fratelli… scoprire un Dio che ci ama e che può dare una svolta alla mia, alla tua, alla
nostra vita? Scoprirai che vale la pena di “spendere” tre giorni, per trovare…qualcosa di grande… o meglio trovare Qualcuno che veramente si manifesterà come l’ unico necessario!!!
Allora partecipa al prossimo Cursillo per giovani e uomini che terremo a Perletto (CN) nella Langa da MERCOLEDI’ 1° ottobre a SABATO 4 ottobre prossimo.
Puoi rivolgerti a me per fare la tua iscrizione e per l’età beh…! andiamo dai diciotto ai cento anni e oltre! Se vuoi,
personalmente, ti darò altre informazioni che desideri conoscere. Ti invito però vivamente… se verrai poi non te
ne pentirai!!! Per le giovani e le donne invece faremo loro questa proposta spirituale nel mese di giugno 2015. Si
segue questa impostazione perché il movimento del cursillo è nato ed è scaturito dall’esperienza della Azione
Cattolica. E’ stato fondato da Eduardo Bonnin nel 1949 a Palma de Mallorca.
Non mi resta che dirvi: PROVARE X CREDERE!
RINGRAZIAMENTO
Ringrazio di cuore tutti voi e le vostre famiglie per la targa e la festa in occasione dei miei 20 anni di sacerdozio unitamente all’offerta che mi avete donata. Assicuro la mia preghiera e il mio impegno quotidiano a
servizio di tutta la nostra comunità e le vostre famiglie. Certamente dovrei e potrei fare per tutti voi molto
e molto di più ma altri sono gli impegni pastorali che tutti ben conoscete!. Vi assicuro la mia quotidiana preghiera e il mio ricordo nella celebrazione della Santa Messa ed al Signore chiedo il dono di stare tanti e tanti
anni ancora insieme a voi per crescere tutti nel suo amore e sentirci una famiglia unita a servizio gli uni degli
altri e volerci bene. Grazie di cuore!
CELEBRAZIONE DELLA PRIMA COMUNIONE
Domenica 8 giugno, Solennità di Pentecoste, la nostra comunità parrocchiale è stata doppiamente in festa: abbiamo celebrato la Pentecoste, una delle Solennità cristiane più importanti, ricordando e rivivendo nella fede il dono
dello Spirito santo effuso sugli Apostoli e la Vergine santissima nel cenacolo, la nascita della
Chiesa e l’inizio della sua missione a tutte le genti e i popoli e le nazioni. Come ebbe
a dire in un’ omelia il Papa emerito Benedetto XVI: “ … la Pentecoste e la festa
dell’ unione, della comprensione e della comunione umana”. In questa festività che conclude il ciclo pasquale dei cinquanta
giorni della Risurrezione di Cristo, cuore di tutta la nostra
fede, abbiamo accolto poi con gioia e festa tre bambini
che per la prima volta hanno ricevuto Gesù nella
Santissima Eucaristia vivendo così da ora in poi in pienezza la Santa Messa la Domenica, il giorno del Signore:
hanno fatto la PRIMA COMUNIONE Caruso Andrea,
Ferrante Sara e Lo Jacono Sofia. E’ stata una celebrazione semplice ma coinvolgente ed in un clima di famiglia.
L’augurio che questi nostri amici con le loro famiglie continuino e perseverino nella vita di fede… il parroco vi
aspetta come chierichetti e lettori alla Santa Messa. Siamo una famiglia ed è bello che ogni domenica ci ritroviamo tutti attorno all’ altare del Signore per ascoltarlo e riceverlo nella comunione per poi essere Lui dove viviamo
e donarlo a tutti. Grazie Gesù!
SETTIMANA ESTIVA A TORGNON
Anche quest’ anno dal 21 al 26 luglio siamo stati alla settimana estiva in montagna a Torgnon con le Suore della
Neve e i bambini e ragazzi delle diverse parrocchie della nostra zona pastorale; è il culmine del cammino di oratorio che tutti i sabati durante l’anno facciamo nei locali della casa di riposo a Mombaruzzo dalle 14 alle 18.
E’ sempre un grande successo per l’impegno di un bel gruppo di animatori ed animatrici, affiatato ed entusiasta,
che si attiva nel proporre ai nostri giovani varie attività per creare sempre più socializzazione, dialogo e scambio
reciproco di esperienze, culture e tradizioni religiose diverse essendoci nei nostri paesi tanti amici ortodossi e
musulmani che, integrati ormai da anni, fanno parte del tessuto delle nostre comunità.
Un delicato e prezioso lavoro che negli anni sta già facendo e farà toccare con mano i frutti importanti per una convivenza sempre più serena e fraterna. 12esimo anno di Torgnon!!!
Tappa significativa ed una esperienza unica ed irripetibile e da due anni sempre più ricca perché insieme ai nostri
carissimi e simpaticissimi amici abruzzesi di San Pio delle Camere formiamo ormai una sola e grande famiglia: si
avete capito bene, la famiglia di momb…a…bruzzo!.
Abbiamo ormai, da qualche anno, aiutato come oratorio questi nostri amici che sono stati colpiti dal terremoto;
poche le risorse che gli abbiamo donato e che continuiamo a donare loro per il restauro di alcune parti della loro
chiesa ed altro ma è soprattutto l’amicizia e la solidarietà che ormai ci lega e che testimonia come da un male profondo ed assurdo che semina rovina e morte può sbocciare la vita e l’amore: riflettiamo carissimi su queste cose
importanti per cogliere il valore della vita umana e l’importanza della condivisione e della fraternità.
Sono stato con Suor Sandra ed alcuni animatori del nostro oratorio nel mese di giugno, quattro giorni, a San Pio
ospiti dei nostri amici e del loro parroco Don Alessandro della Nigeria.
Un’ accoglienza, un’ affabilità veramente indescrivibili da provare per credere!. La settimana a Torgnon è stata ricca
di giochi, gare, escursioni, feste, passeggiate, riflessioni e soprattutto molta amicizia e fraternità, entusiasmo e
gioia…
Ed allora… arrivederci alla prossima Torgnon magari anche con qualche bambino ed adoloscente delle nostre
comunità di Castelletto e Quaranti. In ottobre poi riprenderemo il cammino dell’ oratorio: a presto e buone vacanze a tutti.
L’ ANGOLO DELLA RIFLESSIONE
EDUCARE/ EDUCAZIONE (II puntata)
Facciamoci, carissimi, questa domanda per proseguire il discorso che abbiamo iniziato la volta scorsa sul nostro giornalino: a chi
tocca “impiantare”, educare l’uomo? Forse alla società, allo Stato, alla Chiesa? A nessuno dei tre. Educare è un compito che spetta, in primo luogo, ai genitori. Perché? Per una ragione semplicissima. Padre e madre sono liberi di dare o di non dare la vita ad
un nuovo essere “umano”, ma, una volta che hanno deciso di dargli la vita, devono trattarlo da “uomo” cioè da essere che non vive
di solo latte o di solo pane, ma anche di pensieri, di affetti, di decisioni. I vostri figli non sono solo degli esseri materiali che
vanno nutriti, essi hanno un cervello che vuole pensare, un cuore che vuole essere amato ed amare, una volontà che vuole decidere. Il bambino proprio perché è uomo ha diritto a pensare, a volere, ad amare da subito, fin dai primi anni di vita; ha diritto ad
essere subito educato e non semplicemente allevato!. Ebbene, a chi spetta iniziarlo a pensare, a volere, ad amare? Non certo, ripetiamo, allo Stato o alla Chiesa perché il figlio non è stato voluto né dallo Stato né dalla Chiesa. Il compito di educare spetta a voi
genitori. Nessuno può rubarvi il sacrosanto diritto di parlare al vostro figlio, di dirgli quello che pensate della vita, di guidarlo in
base a quello che ritenete bene o male, lecito o illecito. Anche se per motivi vari ( mancanza di tempo, non piena competenza…)
delegate l’ educazione dei figli ad altre agenzie educative (asilo nido, scuola materna, scuola elementare, scuola media) non per
questo perdete il vostro diritto. Ecco perché voi genitori potete e dovete intervenire nelle “faccende” della scuola. Diciamo subito che non si ha il diritto di insegnare ai maestri e professori come devono insegnare: ogni insegnante può scegliere il metodo che
considera migliore; però avete pieno diritto di esigere che il figlio quell’ educazione che voi volete. Ad esempio avete diritto che
in scuola si senta parlare di religione, che in essa si trasmettano certi Valori, che l’insegnante sia corretto nel rapportarsi agli alunni con un parlare corretto ed abbigliamento decoroso…ecc. Non è giusto né lecito che la scuola distrugga l’impianto educativo
dato in famiglia. Affidare i figli alla scuola non vuol dire perderli, venderli. Una scuola “totalizzante”, una scuola cioè che escluda i genitori dall’ educazione dei figli non è accettabil: va contro il loro diritto di primi educatori. Collaborazione quindi fra famiglia e scuola, gli organi collegiali che, pur con tutte le loro debolezze, restano però sempre un canale aperto per far sentire la propria voce. E’ chiaro che il problema delle relazioni scuola-famiglia non si esaurisce qui. Questo però è il luogo giusto per richiamare almeno l’idea che spiega perché i genitori possono e devono! Entrare in scuola. Ciò detto passiamo alle parti ancora più concrete del nostro discorso. Le vie principali per educare sono normalmente tre: la via della PAROLA, la via della creazione dell’
AMBIENTE giusto e la via dell’ ESEMPIO buono. Ma questi tre punti li analizzeremo sinteticamente, a Dio piacendo, sul prossimo numero del nostro bollettino in occasione delle festività natalizie. Vorrei però concludere con una favoletta che è molto significativa:
Una volta la talpa, il gatto e l’allodola discutevano tra loro su quale fosse la strada per conoscere meglio la vita. La talpa diceva: “ io scavo, io vado alle radici della realtà!”. Il gatto diceva:” io guardo attento, e scatto al momento giusto!”. L’ allodola
diceva: “io volo in alto e di là osservo come gira il mondo!”. Ad un tratto i tre udirono un canto gioioso. Era un usignolo. “che
fai?”, gli domandarono. “io? Io sono semplicemente contento d’esser vivo!”.
Festa della MADONNA DELLA NEVE
Il cinque di agosto la chiesa celebra la Festa della Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, (Madonna
della Neve). La Madonna, nella notte del 5 agosto 358, apparve a papa Liberio e a un patrizio romano, invitandoli a costruire una chiesa là dove al mattino avrebbero trovato la neve. Il mattino del 6 agosto una prodigiosa nevicata sull’ Esquilino
ricopriva l’area esatta dell’ edificio a conferma della visione. Ciò indusse il Papa ed il ricco patrizio ad iniziare la costruzione del primo grande santuario mariano, che prese il nome di Santa Maria della Neve. Dopo il Concilio di Efeso (431) nel
quale la beata Vergine Maria fu acclamata Madre di Dio, Papa Sisto III ricostruì la chiesa nelle dimensioni attuali e da allora si chiamò Basilica di Santa Maria Maggiore anche se comunemente si parla della basilica liberiana. E’ questa la più
antica chiesa dedicata in occidente alla Madonna. Si chiama anche la basilica di Santa Maria del presepe: essa custodisce
infatti alcune tavole di una mangiatoia antica riconosciuta dalla devozione popolare come quella in cui era stato posto Gesù;
è conservato poi in basilica il primo presepe della storia fatto con statue commissionate dal papa Niccolò IV e cesellato dall’
artista Arnolfo di Cambio. Duemilacinquecento petali di dalie bianche che cadono lentamente dal soffitto della basilica di
Santa Maria Maggiore ricordano ogni anno quella miracolosa nevicata; una folla di romani e turisti partecipano alla festa
della Madonna della Neve. Basilica particolarmente amata dai cristiani orientali, sia cattolici sia ortodossi, perché porta il
titolo della Theotòkos (Madre di Dio). Come diceva San Giovanni Paolo II, la Chiesa deve respirare con i due polmoni:
quello occidentale e quello orientale e Santa Maria Maggiore è un esempio di quanto ciò si possa realizzare. Festa solenne
per tutta la Congregazione delle Suore della Neve di Mombaruzzo alla Casa di Riposo Ferraris e festa anche per la nostra
comunità parrocchiale per la grazia di avere all’ingresso del nostro paese la cara Chiesetta della Madonna della Neve. Come
ogni anno anche noi, nel nostro piccolo, onoreremo la Vergine Maria nella chiesetta della Madonna della Neve con alcune
celebrazioni:
Mercoledì 13 agosto alle ore 21.00 Celebrazione mariana
Giovedì 14 agosto alle ore 21.00 Santa Messa e Fiaccolata
LA NOSTRA DIOCESI IN LUTTO PER DUE SACERDOTI
A distanza di una settimana il nostro Vescovo Mons. Micchiardi ha celebrato i funerali di due nostri sacerdoti diocesani: Don Pino
Balduzzi (parroco emerito di Incisa Scapaccino) e il Canonico Don Bartolomeo Pastorino parroco di Maranzana. Al funerale di Don Pino
nella chiesa parrocchiale dei santi Vittore e Corona ad Incisa il vescovo nell’ omelia ha ricordato a tutti i presenti come in quattordici
anni della sua permanenza nella nostra diocesi ha celebrato ben 58 funerali di sacerdoti e ne ha consacrati solamente 16. Significativa
questa sua affermazione che rivela la difficile situazione del clero diocesano e quindi le faticose e delicate soluzioni da studiare ed attualizzare nei prossimi anni sul nostro territorio diocesano non scoraggiandosi che il Signore non lascerà mancare i suoi ministri se noi però
ci impegniamo tutti, seriamente, innanzitutto nella preghiera e nella testimonianza della nostra fede ed in una seria e matura formazione
cristiana a partire dalle nostre famiglie e dalle nostre comunità. Non dobbiamo aver timore di proporre ai nostri ragazzi e ragazze la scelta della vita sacerdotale e consacrata come progetto di vita; non sarà certamente facile ma non possiamo esimerci da questo nostro dovere. Le vocazioni non piovono dal cielo ma nascono, sbocciano e crescono nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità ma, chiediamoci,
se noi adulti e consacrati abbiamo questo coraggio oppure su questo argomento siamo piuttosto timorosi e quindi preferiamo tacere per
paura di risposte spiacevoli o forse il nostro esempio di fede non è così incisivo e convinto da entusiasmare ed affascinare i giovani. E’
questa un’ occasione, a mio giudizio, per fare tutti un attento esame di coscienza come sacerdoti, consacrati e genitori. Vorrei poi spendere una parola per Don Pastorino Bartolomeo che è stato l’ultimo vice parroco (pensate un po’) di Castelletto con l’ arciprete Don
Sirito; vice parroco domenicale che affiancava il parroco nell’ esercizio del suo ministero in questa comunità. Don Pastorino dopo essere stato, giovanissimo sacerdote, parroco a San Girolamo nel territorio di Roccaverano dal 30 luglio 1965 venne nominato parroco di
Maranzana fino alla sua morte avvenuta nell’ ospedale di Acqui Terme il giorno della Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù il 27 giugno u. s. Quarantanove anni di ministero a servizio della comunità di Maranzana con zelo pastorale, profondità di pensiero e di insegnamento con una particolare devozione alla Madonna alla quale affidava ogni giorno il suo sacerdozio. L’ attenzione a far giungere a tutti
il bollettino parrocchiale era il modo per farsi vicino ed “entrare” delicatamente nelle case di tutti i suoi parrocchiani. All’ impegno della
parrocchia poi bisogna ricordare contemporaneamente il suo servizio, svolto per decenni fino all’ ultimo, come responsabile dell’ ufficio
amministrativo della Curia diocesana in Acqui. Compito delicatissimo e di responsabilità svolto con competenza professionale, riservatezza e serietà che lo ha reso, a tutti coloro che entravano in Curia, figura familiare, amica ma soprattutto capace di ascolto e di consiglio
sincero. Caratteristiche e qualità oggi molto rare in tutti gli ambienti ed anche forse in quelli ecclesiali. La nostra diocesi, la comunità di
Maranzana ed anche la nostra piccola parrocchia di Castelletto si unisce a tante e tante persone e sacerdoti che vogliono dirgli un grazie
profondo e sincero per il suo essere sacerdote e la sua testimonianza di autentico e convinto testimone della fede. Ricordo ancora la sua
gioia quando lo invitai qualche anno fa a celebrare da noi per il suo 60° anniversario di Ordinazione Sacerdotale; era felice di ritornare
anche per poche ore in una comunità ed aver celebrato su un altare che decenni prima lo aveva accolto come giovane sacerdote e vice
parroco. Grazie Don Meo e dal cielo continua a pregare e ricordare tutti noi e la nostra chiesa diocesana perché possa sempre camminare sulle vie del Signore e ritrovarsi tutta unita nella comunione eterna con San Guido nostro patrono e tutti i nostri santi. Grazie di cuore!.
RICORDANDO SEMPRE DON AMILCARE
Domenica 6 luglio come comunità parrocchiale di Castelletto Molina e Quaranti abbiamo ricordato con la celebrazione delle sante Messe
alle ore 10.30 ed 11.30 il nostro carissimo arciprete Don Amilcare nel IV° Anniversario della sua morte (era proprio il 6 luglio del 2010).
Come ogni anno, dopo la celebrazione della messa a Castelletto, processionalmente e recitando il Santo Rosario ci siamo recati al cimitero per una visita comunitaria ed una preghiera sulla sua tomba nella cappella dei parroci. Anche quest’ anno un piccolo gruppo ci siamo
ritrovati per pregare e dire grazie al nostro don Amilcare per tutti gli anni vissuti in mezzo a noi nei quali ha spezzato la parola di Dio,
dell’ Eucaristia; si è fatto prossimo a tutti come sacerdote e uomo attento ai bisogni non solo spirituali ma anche materiali dei suoi parrocchiani. Uomo di profonda fede e di azione, sempre presente ed attento alla realtà sociale e civile delle nostre comunità e della vita contadina delle famiglie e disponibile con i suoi confratelli e il suo servizio alla Casa di Riposo Ferraris. Un sacerdote vero, autentico
“Maestro di sapienza, padre nella fede, tu splendi come fiaccola nella Chiesa di Dio”. Il nostro Vescovo nell’ omelia pronunciata nel giorno del funerale l’ 8 luglio 2010 ebbe a sottolineare una frase di Don Amilcare che, insistentemente, pronunciava gli ultimi giorni di sua
vita: “porto la mia croce in unione con Cristo”. Ebbene, carissimi parrocchiani, facciamo tesoro di queste parole, quasi un suo testamento spirituale lasciato a tutti noi: la fede matura ed autentica ci unisce, ci fa essere una cosa sola con Gesù Cristo…quanta strada dovremo
ancora percorrere per arrivare a tanto! lui ci è riuscito e ci ha dato l’esempio. Ebbene con coraggio e determinazione proseguiamo anche
noi sul suo esempio ed anche con la sua preghiera, che certamente dal cielo, non ci farà mancare! La sua salma che riposa nel nostro
cimitero ci ricorda sempre che la nostra vita terrena è un passaggio verso la mèta del paradiso e di conseguenza siamo chiamati a vivere
tutti secondo i comandamenti di Dio, secondo il vangelo di Gesù. Grazie di cuore Don Amilcare e continua a benedire tutti noi dal cielo!.
Ti vogliamo bene e rimani per sempre nei nostri cuori. Carissimi parrocchiani qualche giorno prima del suo anniversario, leggendo alcune sue riflessioni ed omelie, mi sono ritrovato in mano una piccola immaginetta del sacro Cuore con una preghiera per il buon esito di
una MISSIONE che aveva tenuto nelle nostre due comunità per il Giubileo della Umana Redenzione nel 1983. 1983 / 2018: 35° anniversario che, a Dio piacendo, potremo rivivere con una missione per ravvivare ed accrescere con gioia ed entusiasmo la nostra fede.
Certamente lui sarebbe contento nel vederci tutti impegnati a far fruttificare quei semi di fede e di amore che ha seminato, con non poca
fatica, nelle nostre vite e nei nostri cuori. Anche così ci sentiamo sempre uniti alle persone che ci hanno e continuano ma volerci bene.
VISITA DEI BAMBINI DELL'ASILO MOISO A “CELESTINO IL CONTADINO”
Venerdì 30 maggio presso l'azienda agricola di Caruso
Antonio e Carmine c'è stata la visita guidata dei bambini
dell'Asilo infantile MOISO di Acqui Terme. La gita è stata
organizzata al termine di un percorso didattico che durante
tutto l'anno scolastico ha accompagnato i bambini alla scoperta di vari mestieri: si è partiti con la visita al negozio di
“Vanessa la commessa”, per passare poi a “Battista il farmacista” e “Risiere il panettiere”, terminando appunto con
“Celestino il contadino”.
La giornata si è articolata con l'arrivo dei bambini (una
ottantina in tutto) in pullman verso le 10.
La prima parte della visita all'azienda di “Celestino” e stata
dedicata ai suoi mezzi e i suoi attrezzi.
Poi l'attenzione si è spostata sugli animali della fattoria di
2° PASSEGGIATA IN NATURA IN QUAD
Domenica 20 luglio presso il Comune di Fontanile si è tenuto il 2° raduno di quad con relativa passeggiata in natura tra le nostre colline. La comitiva, composta da una 50 di mezzi ed un centinaio di persone, dopo essersi ritrovata presso la Cantina Sociale di Fontanile, dopo la canonica prassi dell'iscrizione, è partita per un lungo percorso tra
le vigne e i campi del nostro territorio, visitando i comuni di Fontanile, Castelletto e Quaranti.
In particolare, verso le 10.30 c'è stata una sosta presso la piazza del nostro Comune, dove l'Amministrazione ha
avuto modo di offrire agli intervenuti una lauta colazione.
Ringraziamo l'organizzazione per l'opportunità offertaci e per la giornata di festa così regalataci
“Celestino”, particolarmente cari ai bambini presenti.
Infine una passeggiata tra le viti, gli alberi da frutto e l'orto di Celestino.
Prima di pranzo c'è stato spazio anche per un momento di
preghiera presso la chiesetta della Madonna della Neve, dove
ad attendere i bimbi c'era il nostro parroco Don Filippo.
Al termine si è fatto ritorno all'azienda per il classico pranzo
alla “campagnola”; terminato il pranzo i bambini hanno
potuto sostare un poco all'ombra delle piante del giardino di
Celestino, con giochi e canzoni di gruppo, prima di effettuare una veloce visita alla Cantina Sociale di Fontanile.
Verso le 16 i pullman con i ragazzi, esausti ma felici per
l'esperienza appena conclusa, ha fatto ritorno verso la sede di
Acqui Terme.
L'angolo culinario
ONOREFICIENZA
In occasione dei festeggiamenti dei 200 anni di storia dell'Arma dei Carabinieri, nel corso della parata avvenuta il
9 giugno scorso presso il Comando Provinciale di Asti, c'è stata anche la consueta consegna degli attestati di merito e onoreficenze ad alcuni militari dell'Arma distintisi per azioni particolari; tra questi sono stati premiati i 2
Carabinieri in servizio presso il comando di Mombaruzzo Enrico Barillari e Roberto Pau, quest'ultimo nostro concittadino.
Riportiamo il testo integrale della menzione:
“Encomio del Comandante della Regione Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta al Brigadiere
Enrico Barilari e Appuntato Scelto Roberto Pau.
Corso servizio perlustrativo, in Fontanile 05.06.2013, intervenuti a seguito di un furto in
abitazione privata, intercettavano malviventi intenti a rubare, gli stessi armati, dopo
inseguimento i ladri venivano tratti in arresto, recuperata refurtiva, armi e altro materiale.”
Ai 2 militari e a tutto il Corpo dell'Arma il nostro più sentito ringraziamento per quanto fanno quotidianamente per la difesa e sicurezza del nostro territorio.
A margine riportiamo una foto scattata in occasione della cerimonia del 9
giugno in cui compaiono i 2 militari con il Sindaco Caruso Massimiliano e
la figlia di Roberto Pau, Elena, attuale componente del Consiglio Comunale.
Da questo numero ospitiamo con piacere alcuni suggerimenti per la cucina che gentilmente la Signora Franca
D'Alessandro (moglie del carabiniere Roberto Pau) ci propone.
Il motto:
Tutto ciò che si fa con passione è sempre un grande successo.
Torta fantasia
Ingredienti: un vasetto di yogurt intero da 125 gr., 2 uova, una bustina di lievito per dolci, una arancia non trattata
(solo la scorza), 3 cucchiai di marmellata di pesche, zucchero a granella quanto basta. Utilizzate il vasetto di yogurt
come misuratore e procedete come segue: 3 misurini di farina doppio zero, 2 misurini di zucchero, 1 misurino di
olio di mais, 1 misurino di latte.
Preparazione: versate in un contenitore a sponde alte lo yogurt, le uova, lo zucchero, la farina, l'olio di mais e lavorate con cura gli ingredienti con un cucchiaio di legno. Aggiungete la scorza di arancia grattugiata ed infine il lievito sciolto precedentemente con il latte a temperatura ambiente. Imburrare e infarinare una teglia di 24 centimetri
di diametro e infornare a 120 gradi per circa 25 minuti fino ad ottenere una colorazione dorata. Quando la torta è
completamente raffreddata procedete a guarnire nel seguente modo: versate la marmellata di pesche in un pentolino e scaldatela a fuoco lento fino a renderla quasi liquida, dopo di che spennellatela sulla torta ed infine aggiungete lo zucchero a granella. Ponete il dolce in un elegante vassoio. Vi garantisco che con questa torta i vostri commensali ne saranno entusiasti sia per il gusto che per la presentazione.
Come procede il servizio di raccolta rifiuti
Come già comunicatovi precedentemente, vogliamo ricordarvi che a partire dallo scorso 1 giugno, a
causa del cambio della ditta aggiudicataria dell'appalto smaltimento rifiuti, il nuovo calendario è il
seguente:
MARTEDI: RSU
MERCOLEDI: CARTA-CARTONE
VENERDI: PLASTICA
Resta invariata la modalità del ritiro ingombranti, al quarto venerdì di ogni mese, previo prenotazione anticipata
presso gli uffici comunali.
Per quanto riguarda il vetro invece, facciamo notare che
sono state sostituite le vecchie campane di raccolta con
delle nuove di colore azzurro e con l'occasione quella ubicata presso la torre del castello è stata spostata presso l'isola ecologica in prossimità dell'altra; la scelta è stata presa unicamente per motivi di “decoro urbano”, in modo da non avere elementi poco piacevoli alla vista nei dintorni del nostro Castello
Medioevale, ritenendo in questo modo di non aver creato un eccessivo disagio agli utenti.
Dobbiamo purtroppo registrare ancora una volta una serie di comportamenti poco decorosi e che speriamo ben presto giungano al termine; ci riferiamo in particolare alle seguenti “brutte abitudini”:
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abbandono di sacchi pieni di rifiuti dietro la siepe del cimitero;
abbandono di bottiglie di vetro ai piedi delle campane, senza introdurle al loro interno;
sovente abbandono di rifiuti vari dietro le paratie in legno dell'isola ecologica, che nell'intento
dell'Amministrazione sono state istituite per mascherare il più possibile i pochi bidoni rimasti in
paese e non certo nascondere i cattivi comportamenti delle persone;
sovente ritrovo di plastica, vetro e altro materiale nei cassonetti marroni che invece sono destinati alla raccolta dell'umido, ovvero materiali biodegradabili; soventemente inoltre questi materiali vengono depositati in sacchetti di plastica (frequente l'uso errato dei sacchetti di colore verde),
anziché borse biodegradabili.
AVVISO
Visti i continui problemi legati al randagismo che provocano spesso rottuta
dei sacchetti della spazzatura, in particolare quelli dell'RSU,
l'Amministrazione Comunale ha convenuto con la ditta Asp la fornitura di un
secchiello idoneo x lo la protezione del sacchetto verde dell'RSU.
Siete pertanto invitati a recarvi presso gli uffici comunali per il ritiro del
medesimo.
Il Sindaco Caruso Massimiliano