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I nsu l a i n f o r m a

trimestrale di Insula spa n° 38 settembre 2009 anno XII spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 c. 20/b L. 662/96 - DCI/VE In caso di mancato recapito restituire all’ufficio di CMP Marco Polo VE
in questo numero
Mara Rumiz
Risiedere a
Venezia è ora
possibile
Edilizia a Venezia
Claudio Orazio
Adeguare e
risanare per una
città da abitare
Ezio Micelli
Il valore
aggiunto del
social housing
1
Per poter risiedere a Venezia
menti dovrà essere garantito quel mix sociale indispensabile per assicurare
Il Comune dispone di 4.906 alloggi destinati alla residenza: di questi 4.668
qualità. Il soggetto attuatore degli interventi di social housing è Ive (Immosono assegnati, i rimanenti sono in manutenzione o in fase di restituzione.
biliare Veneziana), società costituita dal Comune.
Un buon numero, soprattutto se si aggiungono i 5.284 alloggi Ater e se lo
Nella Venezia insulare la situazione è molto più complicata, sia per l’imsi mette in relazione con il complesso degli alloggi in affitto nel nostro Copossibilità, per la stragrande parte dei cittadini, di accedere al mercato remune, 29.000 complessivi: più del 35%, quindi, quelli pubblici. Un numesidenziale privato che per le pressioni della domanda turistica, fortemente
ro, però, del tutto insufficiente se posto in relazione alla domanda di casa.
concorrenziale nei confronti di quella espressa dai residenti e dai fruitori
Il disagio abitativo, infatti, lungi dall’essersi attenuato, si è esteso ad ampie
tradizionali (studenti e lavoratori che, pur non avendo in tasca la carta
fasce di popolazione, a causa della forte incidenza degli affitti e dei mutui
d’identità, vivono con continuità in città).
sui redditi. La perdita del potere d’acquisto di pensioni e stipendi, la precaIn questa situazione di forte bisogno è indispensabile assicurare la corretta e
rietà del lavoro, i flussi immigratori, la scomposizione/ricomposizione delle
buona gestione del patrimonio, a partire dal pieno utilizzo di tutti gli alloggi.
famiglie sono le cause che determinano il crescere di una domanda di allogProprio per questo, l’intervento a cui tengo è il programma di recupero degio che sempre più si indirizza verso la pubblica amministrazione.
gli alloggi sfitti, cofinanziato dal Ministero delle infrastrutture e affidato a
In questo quadro, le politiche abitative del Comune di Venezia devono consiInsula, che ci porterà a non avere più alcuna casa vuota al termine del manderare, oltre che la domanda ancora largamente inevasa riferita all’Erp (Edidato amministrativo.
lizia residenziale pubblica, che da anni non beneficia
L’amministrazione
La Direzione politiche della residenza e Insula stanno dipiù di finanziamenti), quella, sempre più diffusa e
comunale
ha
deciso
mostrando grande capacità e grande sensibilità nella gecomplessa, di chi non riesce più a pagare un affitto a
stione di un settore dell’Amministrazione comunale parlibero mercato, di chi ha lo sfratto in esecuzione, dei di avviare un piano
ticolarmente difficile e delicato. Avere riportato in house
giovani che non ce la fanno a “uscire” dalla famiglia, che prevede importanti
la gestione sociale, le assegnazioni, i contributi all’affitto,
di chi stenta a pagare le rate del mutuo, dei separati, insediamenti di alloggi da
degli immigrati, di coloro che per ragioni di studio o
locare a canone sostenibile. la ricerca di soluzioni abitative anche diversificate e avere
conferito a Insula tutto il settore della manutenzione e la
di lavoro cercano un alloggio temporaneo.
gestione amministrativa della residenza rappresenta una scelta organizzatiA Mestre si è costruito molto negli ultimi anni ma l’espansione del mercato
va che ha indubbiamente migliorato la capacità di risposta del Comune nei
non ha corrisposto, se non in piccola parte, alla domanda abitativa. Proprio
confronti dei cittadini. Molto ancora rimane da fare, soprattutto in termini
per questo, l’Amministrazione comunale ha deciso di avviare un piano che
di incremento del patrimonio residenziale, per una effettiva risposta al diprevede importanti insediamenti di alloggi da locare a canone sostenibile.
ritto di tutti ad avere un alloggio dignitoso.
L’obiettivo non è solo quello di poter disporre di un adeguato numero di
alloggi ma anche quello, ambizioso, di concorrere, attraverso l’edilizia resiMara Rumiz,
denziale comunale, alla riqualificazione urbana. Non solo case, quindi, ma
assessore alla Casa, patrimonio, politiche della residenza, lavori pubblici
del Comune di Venezia
aree di grande qualità, con servizi, verde, collegamenti. In questi insedia-
Adeguare e risanare per una città da vivere
Claudio Orazio, vicepresidente Insula
2
milioni di euro, mentre 101 sono stati
Nel settore del restauro e risanamento conservativo Edilvenezia ha reagli interventi di “rimessa a reddito”
lizzato nel 2008 un valore della produzione di 8,1 milioni di euro, do(restauro e riconsegna di alloggi vuovuta prevalentemente al completamento di lavori avviati nel corso
ti) per 1,2 milioni di euro e 6 gli interdegli anni precedenti.
venti di “manutenzione programmaIn particolare, è stato portato a ultimazione l’adeguamento tecta” per 450 mila euro circa.
nico-funzionale della scuola media statale F. Morosini di palazzo
Nel settore della gestione e amminiCarminati e il restauro dei locali per uffici dei servizi cinematografici e vistrazione degli alloggi di edilizia resideoteca Pasinetti a palazzo Mocenigo (nuova “Casa del Cinema”).
denziale pubblica si è provveduto nel
Nel settembre 2008 è stato sottoscritto con la Banca europea per gli inve2008, per i circa 4.700 nuclei familiari, all’accertamento annuale dei reddistimenti (Bei) un contratto di prestito per la realizzazione degli interventi
ti, al calcolo dei canoni di locazione nonché alla verifica della permanenza
per il restauro e riuso del complesso Pio loco delle Penitenti e del complesso
dei requisiti previsti dalla legge per l’assegnazione di alloggi di edilizia resiscolastico ex istituto Luigi Stefanini (Mestre). Tale prestito ha durata ventidenziale pubblica.
cinquennale ed è garantito dal Comune di Venezia.
L’amministrazione
Sono stati registrati 164 contratti Erp, previo ricevimento
Si può così dare inizio, finalmente, a tali importanti lavori,
comunale
ha
dell’assegnatario, calcolo del canone, stampa del contratto
rimasti in sospeso per troppo tempo. Nel Pio loco delle Pedeciso
di
avviare
e ritiro del deposito cauzionale. Sono stati gestiti 90 connitenti, un complesso di proprietà dell’Ire situato a Cannaun
piano
che
tratti di locazione con privati, di cui 34 di nuova stipula.
regio, si ricaveranno una casa per anziani non autosufficienti
Si è dato corso a 219 richieste di ampliamento del nucleo
(90 posti suddivisi in 4 nuclei), un centro diurno e un centro prevede importanti
familiare, di subentro nel contratto e di ospitalità tempodiurno Alzheimer con giardino e corte. L’ex istituto Luigi insediamenti di
ranea, curando il ricevimento del pubblico, raccogliendo
Stefanini, invece, diverrà un polo per la scuola d’infanzia e la alloggi da locare a
e verificando la documentazione relativa all’istruttoria e
scuola dell’obbligo, dove trasferire analoghe scuole situate in canone sostenibile.
la situazione reddituale del richiedente nonché curando
zone centrali di Mestre.
l’aggiornamento della bollettazione. Sono state effettuate 235 operazioni di
Al 31 dicembre 2008 Edilvenezia aveva in portafoglio lavori già affidati per
consegna o ritiro di alloggi, con tutte le attività connesse (rilevazione dello
importi consistenti e importanti appalti già aggiudicati. Tra i lavori in fase di
stato dell’alloggio ecc.). Sono stati tenuti i rapporti con gli amministratori
esecuzione, oltre a quelli delle Penitenti e dello Stefanini, meritano di essere
dei condomini interamente di proprietà del Comune. È stata svolta un’incitati: la realizzazione della nuova rete fognaria e il potenziamento dell’imtensa attività di call center e di relazioni con il pubblico. L’attività di sportelpianto di depurazione per il collettamento e il trattamento degli scarichi civili
lo si è sostanziata nel ricevimento di circa 6 mila persone.
provenienti dall’area di Campo Marte alla Giudecca; il completamento delle
Numerosi sono stati gli incontri con l’Assessorato alla casa, con Venis (la
opere di bonifica e di urbanizzazione dell’area delle ex Conterie a Murano.
società del Comune che gestisce la banca dati sul patrimonio immobiliare)
Infine è già conclusa la progettazione a livello definitivo, completa di ape con Equitalia (il concessionario alla riscossione) per definire e migliorare
provazioni e deliberazioni degli enti competenti, di interventi per circa 55
l’operatività del servizio svolto.
milioni di euro. Tra tali interventi, il cui avvio attende soltanto lo stanziamento del relativo finanziamento, sono compresi il completamento dell’infrastrutturazione dell’isola di Sacca Serenella a
Murano; la definitiva attuazione dei programmi di recupero
urbano nei quartieri Erp (Edilizia residenziale pubblica) di
Sacca Fisola e Giudecca ’95, a campo San Bernardo e nel complesso delle ex Conterie a Murano; l’adeguamento tecnicofunzionale di buona parte degli edifici scolastici di proprietà
del Comune di Venezia e, ancora, il recupero edilizio dell’ex
chiesa di Sant’Anna a Castello.
Per quanto riguarda il settore manutenzioni, nel 2008 sono
stati realizzati complessivamente 1.013 interventi per un valore
totale di 4,8 milioni di euro. Di questi, 906 interventi hanno
riguardato manutenzioni urgenti su guasto per complessivi 3,1
Il valore aggiunto del social housing
Ezio Micelli, presidente Immobiliare Veneziana
Per social housing si intendono tutte quelle iniziative
di edilizia agevolata per i cittadini promosse da
autorità statali o comunali o da enti no-profit.
Riqualificazione edilizia, ambientale e sociale della città. Possono sembrare
obiettivi ambiziosi, ma il lavoro che in questi anni si sta facendo a Venezia e
soprattutto a Mestre sta gettando le basi per un ridisegno urbanistico, votato all’innalzamento qualitativo del costruito, a una nuova valorizzazione del
verde, a una focalizzazione delle vocazioni funzionali dei quartieri.
In questo senso, gli insediamenti di social housing possono svolgere un ruolo
strategico: progetti innovativi, con grande integraProgetti innovativi, con grande
zione con il verde, con una dotazione ambientale
integrazione con il verde, con
che rappresenti un valore aggiunto e contribuisca a
una dotazione ambientale che
innalzare il livello della qualità della vita.
rappresenti un valore aggiunto e
Il piano di social housing che il Comune di Venezia
contribuisca a innalzare il livello
ha affidato – come core business – all’Immobiliare
della qualità della vita.
Veneziana, ambisce a dare un nuovo volto alle periferie, che non devono essere più grigie e anonime.
Non bisogna avere paura di costruire, perché le famiglie che oggi cercano
casa trovano un patrimonio obsoleto e inadeguato. Ma l’intervento deve
Concorso di idee per
premiare specifici ambiti, e il social housing privilegia l’offerta di alloggi in
via Ca’ d’Oro e via Vallenari
affitto a valori calmierati. Questo perché c’è una grande fascia di popolazioL’Immobiliare Veneziana ha emanato il bando per un concorso di idee che
riguarda altre due aree destinate al social housing: via Ca’ d’Oro alla Bissuola
ne, il cosiddetto ceto medio, che per la precarietà delle situazioni lavorative e
e via Vallenari a Favaro.
per gli alti costi delle abitazioni ha difficoltà sia ad accedere a un mutuo che
L’area di Ca’ d’Oro consente una edificabilità di . mq di superficie lorda
a confrontarsi con i prezzi di mercato per quanto riguarda acquisto o affitto
di pavimento, mentre in quella di via Vallenari è consentita una edificabilità
di . mq di superficie lorda di pavimento. In entrambe le aree, l’Immodi un immobile.
biliare Veneziana ha in programma interventi di housing sociale: grazie a
Bisogna però costruire senza consumare ancora suolo: i processi di riqualiuna partnership pubblico-privata, si vogliono immettere sul mercato case
ficazione devono sfruttare le aree urbane esistenti senza allargare il perimeda affittare a canone
“Abbiamo pensato a un unico
calmierato, per venire
tro della città. La proprietà frazionata e il valore degli immobili rendono,
incontro alle difficoltà bando per ottimizzare i tempi
però, solo teorica la trasformazione radicale dello stock edilizio. Perché la
del ceto medio (giovae per dare la possibilità ai
rottamazione sia credibile, è necessario incentivare la proprietà con premi
ni, lavoratori precari,
impiegati pubblici, fa- partecipanti di cimentarsi con
volumetrici importanti: se demolisco una palazzina devo poter realizzare un
miglie monoreddito) a
una duplice sfida progettuale.”
condominio. Perché simili operazioni siano ragionevoli, occorre che avvenconfrontarsi con i prezzi
gano in modo coordinato con lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi –
del libero mercato.
Ezio Micelli
come il tram, il verde, le piazze – senza le quali l’aumento della densità è destinato a generare solo disordine e congestione.
L’Immobiliare Veneziana sta lavorando proprio
su questo: con gli ultimi bandi, ha completato
la progettazione dal punto di vista urbanistico
delle aree di sua pertinenza (Pertini, Asseggiano,
Mattuglie, Ca’ d’Oro e Vallenari). In questa attività ha trovato valido supporto in Insula, con la
quale sta collaborando sia per quanto riguarda i
progetti esecutivi di via Pertini che per quelli che
riguardano l’ex caserma Manin, a Venezia (dove
verranno ricavati una trentina di appartamenti
da destinare al social housing). E con Insula è
stata proficua la collaborazione per il Bosco di
Campalto: che non è un’opera di arredo urbano,
ma un vero e proprio pezzo della città, con una
importante funzione disinquinante e di rigenerazione ambientale, uno spazio vivo, luogo di aggregazione per la gente.
Concorso per via Asseggiano
Piccole villette unifamiliari, condomini con un’altezza massima di due piani, una grande piazza
centrale a verde, vialetti e alberature in tutto il quartiere: è quanto prevedono gli studi che stanno
alla base del Piano di lottizzazione di via Asseggiano. Agli inizi di luglio il piano è stato approvato dal
Comune di Venezia: ora Ive potrà procedere alla pubblicazione del bando di concorso, il secondo del
piano di social housing previsto in terraferma. Il primo,
quello di via Pertini, è stato già aggiudicato qualche mese “Quella su via Pertini è stata
fa. Il Piano di lottizzazione dell’area edificabile – ampia un’esperienza importante perché
poco più di sei ettari – è stato realizzato a partire dalle
idee degli architetti Alfonso Femia (studio +AA, già ci ha permesso di lavorare al progetto
progettisti del nuovo Palazzo del cinema del Lido di Ve- di via Asseggiano con più conoscenza
nezia) e Andreas Kipar (studio Land). La superficie lorda
edificabile è di . mq, che permetterà di ricavare circa delle procedure e consapevolezza
 alloggi. L’importo complessivo dell’operazione è di dei risultati che possiamo ottenere.”
circa  milioni di euro.
Ezio Micelli
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Restauro e riuso del complesso del Pio Loco delle Penitenti
Il Pio loco delle Penitenti era un istituto laico, fondato nel 1703 dal patriarca
Giovanni Badoer che volle far rinascere un’opera di carità risalente al xiv
secolo. L’istituto nacque per dare ricovero e redimere ex prostitute e, grazie
all’impulso dato nel 1727 da un lascito, divenne ben presto una realtà importante, con la costruzione di una nuova sede realizzata a
partire dal 1730 su progetto dell’architetto Giorgio Massari.
La costruzione procedette a più riprese, con lentezza e difficoltà, partendo dal bordo lagunare nord, per concludersi nel
1749 con la chiesa affacciata sulla fondamenta delle Penitenti,
a sud. Il complesso era organizzato in modo da essere autosufficiente, con orti, corte con pollaio, cisterne di raccolta dell’acqua nella
corte e nel chiostro. In epoca napoleonica, dimostrando la propria laicità,
il Pio loco riuscì a evitare la soppressione che subirono le altre istituzioni
religiose.
Attualmente il complesso è costituito da tre fabbricati: l’edificio attribuibile
al progetto di Massari, realizzato tra il 1730 e il 1749, organizzato con la
chiesa attestata sulla fondamenta e due bracci su tre piani, articolati da una
corte e un chiostro; l’edificio a nord-est, la cui ristrutturazione è stata curata
nel 1795 da Jacopo Zanchi; l’edificio a sud-ovest, un asciugatoio su due piani,
modificato nel 1884. La funzione di ricovero e rieducazione permane fino
agli anni cinquanta del Novecento, anche se già dal 1922 il declino dell’Istituto – che aveva invece conosciuto nel corso dell’Ottocento una certa floridezza, tanto da rendere necessaria la costituzione di un nuovo reparto – e la
scarsità delle ragazze ricoverate aveva indotto a trasferirvi alcuni degli ospizi
per anziane indigenti. Nel 1956 viene aperto un pensionato per signore. Nel
1995 le ultime ospiti lasciano l’Istituto e il Pio loco resta disabitato.
Il progetto di restauro e riuso dell’intero complesso, approvato come esecutivo nel 2007, è stato elaborato da Maura Manzelle, che seguirà anche la
direzione dei lavori, iniziati nel giugno 2009. Il progetto intende per prima
cosa, nel rendere nuovamente abitabile il complesso, stabilire nuove relazioni tra il Pio loco delle Penitenti e il quartiere. In origine, infatti, per la sua
destinazione, il complesso non doveva consentire contatti tra chi vi risiedeva e la popolazione esterna, tanto che le “penitenti” assistevano alla messa
celebrata nella chiesa solo dai locali intorno, attraverso finestroni dai quali
partecipavano ai cori; pochi sono i punti di accesso,
direttore tecnico e responsabile dei lavori
ing. arch. Ivano Turlon Insula spa
alte le finestre verso l’esterno, per imperesponsabile intervento
dire la visuale.
arch. Riccardo Cianchetti Insula spa
Oggi il complesso è pensato con una riccoordinamento progettuale e direttore dei lavori
ca destinazione funzionale: più diretto
arch. Maura Manzelle
al pubblico il piano terra, con servizi di
progetto architettonico e di conservazione
arch. Maura Manzelle e dott. Maria Manzin
quartiere (ambulatori, palestra di riabiimporto dei lavori
litazione), centro diurno per attività comuni, centro
, milioni di euro
diurno Alzheimer per 18 utenti, con giardino e corte;
inizio-fine lavori
giugno –
più orientati al privato i due piani superiori, dove si sviluppa la parte residenziale Ire per 90 anziani non autosufficienti, distribuiti
in quattro nuclei. I tre edifici originari vengono raccordati da tre nuovi corpi
scala esterni, che risolvono contemporaneamente le relazioni tra gli edifici,
la distribuzione complessiva e le esigenze di sicurezza del complesso.
Oltre a essere un centro per lungodegenti e per malati di Alzheimer, quindi,
il complesso intende offrire servizi al quartiere, rivolgendosi e aprendo le
proprie porte sia verso la fondamenta, sia verso il quartiere a nord.
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Insula Informa
iscrizione registro
nazionale della stampa
n. 9785
registrazione del tribunale
di Venezia
n. 1284 del 15/4/98
direttore responsabile
Severino Benettelli
testi
Severino Benettelli
Ezio Micelli
Claudio Orazio
Mara Rumiz
redazione
Elena Fumagalli
Studio Scibilia
segreteria
Chiara Tonus
progetto grafico e mappe
Studio Scibilia
foto
Daniele Resini
archivio Edilvenezia
archivio Immobiliare Veneziana
disegni
Mario Crespan
stampa
Cartotecnica Veneziana srl
carta
Ricarta Polyedra
carta riciclata al 100%
senza l’utilizzo di sbiancanti
e disinchiostranti
Insula spa
Marittima – Fabbricato 248
30135 Venezia
041 2724354 – 041 2724244 fax
www.insula.it
[email protected]
Approvato il bilancio di esercizio 2008
Sono le cifre a delineare proporzioni e peculiarità
euro nel ); il margine operativo lordo è stato nedella gestione economica e finanziaria dell’esercizio
gativo per  mila euro (negativo per  mila euro nel
. In via sintetica, tratteggiando i primi risultati:
). Da tener conto, la drastica riduzione dei finanziala produzione è stata di , milioni di euro (, milioni
menti erogati dal Comune che ha provocato una sensidi euro nel ); il margine operativo lordo è stato di
bile riduzione della produzione rispetto agli anni pre mila euro ( nel ) e, dopo la contabilizzacedenti (sostanzialmente dimezzata rispetto al ).
zione degli ammortamenti e accantonamenti al fondo
Ciò ha comportato un risultato d’esercizio, al netto
rischi per complessivi  mila euro, il risultato d’eserdelle imposte pari a  mila euro, che registra una percizio, al netto delle imposte pari a
dita di circa  mila euro
 mila euro, ammonta a - mila A seguito della fusione con
( mila euro nel ).
euro ( mila euro nel ); il cash- Edilvenezia l’assemblea
Si inseriscono nell’ormai
flow ha raggiunto i  mila euro
consolidato quadro gestiodegli azionisti è stata
( mila euro nel ).
nale della manutenzione
Edilvenezia ha nel  realizzato chiamata ad approvare
straordinaria in città, le atuna produzione corrispondente a
tività di management terri, milioni di euro (, milioni di due bilanci per il .
toriale che hanno ottenuto
l’assegnazione dell’appalto per il triennio -.
Da sottolineare, pure, un dato positivo che riguarda la
manutenzione del patrimonio residenziale comunale.
Un progetto che, una volta realizzato, ha consentito il
recupero di  alloggi, riconsegnati all’amministrazione per la successiva assegnazione.
Il documento, rappresentato dal bilancio di esercizio,
con i molti numeri che hanno delineato l’andamento
della situazione economica e finanziaria della società,
una volta vagliato è stato approvato nella seduta del
 maggio .
Eletto il nuovo Consiglio di amministrazione
L’assemblea degli azionisti, tenutasi a Ca’ Farsetti il
 maggio , è stata un’opportunità per un confronto ufficiale della nuova compagine sociale che vede,
oltre al Comune di Venezia e Veritas spa, la presenza
della Regione Veneto a seguito della fusione per incorporazione della società Edilvenezia spa, avvenuta il
primo gennaio . Nel merito, l’attività della società,
nell’esercizio , ha registrato lo sviluppo e il perfezionamento dell’iter inerente la fusione con Edilvenezia spa, con la firma dell’atto formale, conclusosi il 
dicembre , in concomitanza con la sottoscrizione
del nuovo contratto di servizio che amplia la tipologia
e gli ambiti territoriali degli interventi per il Comune
di Venezia. Una complessiva riconsiderazione del “sistema Comune” e delle competenze dei vari soggetti
che lo costituiscono. Un articolato di pertinenze in cui
l’amministrazione comunale esercita il ruolo strategico della programmazione e del controllo dei lavori
pubblici mentre, alla società risultante dalla fusione,
spetterà l’esecuzione delle opere, comprese quelle
riguardanti le municipalità e altre società partecipate,
in aggiunta all’attiva presenza nella fase di pianificazione delle stesse.
È stato fatto il punto su molti degli aspetti operativi in
itinere, tra l’altro, considerando che, per la prima volta
dall’avvio della società, non è stato possibile per mancanza di fondi, appaltare nel centro storico interventi
per singole “insule”. Pertanto, le attività di risanamento
– relative a rive, sponde, ponti e fondazioni – hanno
unicamente impegnato la società sugli interventi appaltati negli anni precedenti, cioè a dire: aree di San
Felice e San Martino, con i lotti  per entrambe. Del
Progetto integrato rii, per quanto concerne la seconda
fase, quella relativa al risanamento igienico-sanitario
del sistema di raccolta e collettamento degli scarichi
fognari, le attività si sono sviluppate nelle isole di San
Pantalon (lotto ), San Vio (lotto ) e San Severo, per
un intervento di manutenzione straordinaria, l’unico
appaltato nel  in centro storico.
Al Lido, l’intervento relativo al rifacimento del marginamento di Santa Maria Elisabetta, propedeutico alla
realizzazione del nuovo terminal, è in piena fase pro-
duttiva. Intanto, attraverso un’opera di manutenzione
e/o di ricostruzione, è stato completato il recupero
funzionale delle sponde dei canali interni (lotto ). E,
seppur rallentati dalla drastica riduzione dei trasferimenti finanziari, nelle isole di Pellestrina e Burano sono
in attuazione, previsti dagli accordi di programma
specifici, gli interventi integrati. Ultimata “l’esplorazione” attorno al gruppo di entità che costituiscono
la Spa, l’assemblea si è dovuta occupare della nomina
dei componenti il Consiglio di amministrazione che,
per il prossimo triennio, avrà l’incarico di guidare la
società. Confermati presidente Giampaolo Sprocati e
consiglieri: Claudio Orazio (vicepresidente), Luciano
Pomoni e Giovanni Salmistrari e nomina del consigliere
Gianni Biscontin. Composto, invece, da Alberto Alzetta
(presidente-confermato), Fabio Cadel e Luca Scalabrin,
il nuovo collegio sindacale. Aldo Canal e Paolo Nalon,
sindaci supplenti.