ORDINE DEL GIORNO PER IL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO

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ORDINE DEL GIORNO PER IL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO
ORDINE DEL GIORNO PER IL CONSIGLIO COMUNALE
OGGETTO: RIDEFINIZIONE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI SUL TERRITORIO
NAZIONALE – PROPOSTA ACCORPAMENTO TRIBUNALE DI CREMA CON
SEZIONE DISTACCATA DI TREVIGLIO
VISTE
- La legge delega 14.09.2011 n. 148 (di conversione del decreto legge 13.08.2011 n.
138), art. 1, comma 2
- La relazione del gruppo di lavoro istituito presso il ministero della giustizia in merito
alla ridefinizione degli uffici giudiziari sul territorio nazionale e lo schema di decreto
legislativo approvato dal CdM in data 6/72012
PREMESSO CHE
1) La legge delega ritiene necessaria la ridistribuzione sul territorio degli uffici
giudiziari per due ragioni fondamentali: la realizzazione di risparmi di spesa
e l’incremento dell’efficienza.
2) A tale scopo, in concreto essa si ispira, oltre che al criterio della riduzione dei
tribunali, ad alcuni criteri obiettivi (estensione del territorio, numero degli
abitanti, carichi di lavoro, indice di sopravvenienze, specificità territoriali anche
con riferimento alla situazione infrastrutturale, tasso di impatto della criminalità
organizzata, razionalizzazione delle grandi aree urbane), finalizzati a
“ridefinire” l’assetto territoriale degli uffici giudiziari, anche con l’attribuzione di
porzioni di territori a circondari limitrofi. In base a tali criteri, la relazione
ministeriale osserva che potrebbero essere esclusi dalla riduzione alcuni uffici
non aventi sede presso città capoluogo di provincia, qualora questo risulti
necessario in forza dell’applicazione dei criteri stessi.
3) La legge delega prevede poi la soppressione, ovvero la riduzione delle sezioni
distaccate di Tribunale, anche mediante accorpamento ai tribunali limitrofi.
5) La legge individua anche la necessità di decongestionare le grandi aree
metropolitane, attraverso la ridefinizione dei territori, con l’accorpamento di aree, che
attualmente
gravitano
sui
tribunali
metropolitani,
agli
uffici
limitrofi.
Conseguentemente, riconosce ed auspica la revisione dei circondari dei tribunali
confinanti con quello metropolitano, riconoscendo la possibilità di mantenere
l’esistenza dei tribunali sub provinciali adiacenti alle grandi aree metropolitane, sia
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pure intervenendo con accorpamenti di territorio a vantaggio di detti presidi giudiziari,
evitando che la soppressione di questi determini un ulteriore congestionamento di
uffici già oltremodo gravati.
6) Sono stati inoltre presi in esame dagli estensori della relazione alcuni indicatori di
riferimento, per poter individuare il circondario ideale quali criteri guida per il
mantenimento in vita dei tribunali che non hanno sede nelle città capoluogo di
provincia.
7) Con riferimento alle sezioni distaccate, la relazione ministeriale osserva che si
sono rivelate, alla prova dei fatti, produttrici di inconvenienti sotto il profilo
dell’efficienza del servizio e del buon andamento dell’amministrazione, che
ingenerano sprechi di risorse umane e materiali, dunque evidenzia la possibilità di
procedere all’istituzione di nuovi tribunali i cui circondari verrebbero formati
attraverso l’accorpamento dei territori facenti capo a più sezioni distaccate destinate
alla soppressione.
Ciò premesso,
OSSERVATO CHE:
A) Appare
estremamente
pericoloso
disporre
in
modo
autoritativo
ed
indiscriminato la soppressione di un presidio giudiziario, senza tenere conto
delle esigenze e delle peculiarità di un territorio, ispirandola a criteri astratti e
privi di un attento studio del reale impatto, sotto il profilo del risparmio
economico e dell’effettivo raggiungimento di un livello ottimale di efficienza del
funzionamento della giustizia, nonché senza una piena consapevolezza delle
possibili ricadute su quello stesso territorio, non solo in termini di efficienza,
ma anche e soprattutto in termini di efficacia dell’azione della giustizia.
B) Vanno invece prese in considerazione le possibili conseguenze negative per
un territorio, privato di ogni presidio a tutela della legalità, e pure dovrebbero
essere vagliate le possibili conseguenze derivanti dalla percezione da parte
dei cittadini dell’assenza dello stato e delle sue istituzioni sul territorio, nonché
dall’eventuale maggiore difficoltà ad arginare il fenomeno criminale.
C) Sono invece auspicabili accorpamenti tra territori ora appartenenti a sezioni
distaccate e territori appartenenti a piccoli tribunali, altrimenti destinati alla
soppressione (dalla legge delega sembrerebbe del resto che nulla vieti il
compimento di tali operazioni). Il tutto, al fine di creare tribunali di medie
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dimensioni, posti nelle zone limitrofe ai tribunali metropolitani, per risolvere il
problema di congestionamento di questi ultimi, soluzione sostenuta del resto
dagli stessi estensori della relazione ministeriale.
ATTESO CHE
A) Un ufficio giudiziario come quello avente sede in Crema, città posta in
posizione geograficamente strategica al centro della regione Lombardia, può
costituire una risorsa per il sistema giustizia del nostro paese e non un peso.
B) Si ritiene sostenibile ed in linea con gli orientamenti dettati dalla legge delega
una ipotesi di accorpamento del Tribunale di Crema con la Sezione staccata
di Treviglio, sulla base di una serie di elementi che di seguito si riportano
sinteticamente:
a. Il Tribunale di Crema serve un bacino di circa 151mila abitanti
b. La Sezione staccata di Treviglio serve un bacino di circa 220mila abitanti
c. Il Tribunale di Crema ha in organico
n° 7 magistrati giudicanti e n°3
inquirenti
d. La sezione di Treviglio dispone di n° 3 magistrati togati
d. Il plesso che ospita il Tribunale è stato realizzato negli anni ’80; è
funzionale, raddoppiabile negli spazi degli uffici interni dei magistrati
senza interventi strutturali, dotato di ampio parcheggio esterno, in
posizione viabilisticamente accessibile senza difficoltà
e. Il Presidente del Tribunale di Cremona ha comunicato che il Palazzo di
Giustizia di Cremona non sarebbe logisticamente disponibile ad accogliere
anche l’indotto derivante dall’eventuale accorpamento con Crema;
f. L’amministrazione comunale di Treviglio e gli Avvocati Trevigliesi stanno
legittimamente perseguendo in primis l’ipotesi di salvaguardia della
sezione mediante accorpamento con Cassano d’Adda, ma in subordine,
qualora questa soluzione non si concretizzasse esprimono il proprio favore
verso l’accorpamento con Crema piuttosto che il riassorbimento da parte
del Tribunale di Bergamo.
C) Un eventuale rafforzamento territoriale del Tribunale di Crema sarebbe
auspicabile nel quadro di un più generale intervento finalizzato a risolvere
l’emergenza della soppressione delle sezioni distaccate, consentendo di
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superare eventuali disfunzionalità dell’amministrazione della giustizia di cui
questi uffici possono essere portatori.
D) L’assorbimento da parte del Tribunale di Crema del territorio di Treviglio,
andrebbe ad alleviare il carico del tribunale di Bergamo, sgravando un
tribunale non “metropolitano”, ma comunque oberato da un notevole carico di
lavoro, nell’ambito di un avvicinamento di questo presidio giudiziario ai valori
medi di popolazione, sopravvenienze e carico di lavoro per magistrato,
individuati dalla relazione ministeriale ed avvicinandolo allo standard di
efficienza indicato come ideale dalla relazione stessa.
E) L’ operazione consentirebbe di avere un tribunale sub metropolitano intorno
all’area dell’Adda, in grado di sgravare parzialmente il Tribunale di Bergamo e
in possesso delle citate caratteristiche minime individuate dalla relazione
ministeriale per ciascun presidio: si avrebbe difatti un tribunale al servizio di
una popolazione superiore alle 350.000 unità, con un carico giudiziario
superiore a quello individuato nella relazione e con l’accorpamento dei giudici
attualmente in organico a Crema e a Treviglio.
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Per tutti questi motivi, il Consiglio Comunale di Crema
ASSUME COME PROPRIE
tutte le considerazioni e le deduzioni operate in premessa che richiamano in toto nel
presente dispositivo;
INVITA IL GOVERNO E LA II COMMISSIONE PERMANENTE GIUSTIZIA DELLA
CAMERA E DEL SENATO
ad attuare le proprie scelte riguardanti la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, con
particolare riferimento alla descritta situazione del Tribunale di Crema e della sezione
distaccata del tribunale di Bergamo con sede a Treviglio, tenendo in considerazione
le ragioni sopra esposte e, dunque,
CHIEDE AL GOVERNO
che il Tribunale di Crema venga mantenuto in vita con una revisione del territorio di
competenza, mediante l’accorpamento di quello attualmente facente parte della
sezione distaccata di Treviglio, odiernamente afferente al Tribunale di Bergamo.
DISPONE PERTANTO
l’invio del presente documento:
-
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
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-
Al Ministro Avv. Paola Severino
-
Al Consiglio dei Ministri
-
Ai Parlamentari delle province di Cremona e di Bergamo
-
Ai membri della Commissione II Permanente Giustizia di Camera e Senato
-
Al Sindaco e alla Amministrazione Comunale di Treviglio
-
al Presidente della Corte d’Appello di Brescia;
-
al Presidente del Tribunale di Crema;
-
al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crema;
-
al Presidente del Tribunale di Cremona;
-
al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Crema;
-
al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cremona;
-
alla Associazione Forense della Gera D’Adda
-
al Presidente della Provincia di Cremona
-
al presidente della Provincia di Bergamo
-
alla tutta la cittadinanza dei rispettivi territori, anche a mezzo stampa.
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