il robot INTERVISTA a Cristiano Huscher, il «chirurgo

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il robot INTERVISTA a Cristiano Huscher, il «chirurgo
Napoli
18 luglio 2015
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Sabato
San Federico
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Castellammare
Il caso
Le parole dell’estate
E. Ferrigno all’interno
Servizio all’interno
Morganti all’interno
TERME FALLITE
101 LICENZIATI
CASTELLAMMARE
ESORCISMO DALL’ALTO
WINDSURF, VOLANDO
SULLA SPIAGGIA DI BALI
Le cosche dietro i roghi per vanificare il piano sulla Terra dei Fuochi. Il commissario: non vogliono le bonifiche
Il personaggio
Incendiati quattro impianti su cinque. L’ombra dei clan, scatta l’inchiesta
che sfida la burocrazia
ecco Nastasi
Discariche a fuoco: è sabotaggio Bagnoli,
il manager della cultura
Gerardo Ausiello
Il commento
P
Rifiuti, il teatrino
degli incolpevoli
Vittorio Del Tufo
S
gomento è forse il termine giusto per esprimere quello che si prova di fronte all’indecente
scaricabarile che ha accompagnato la maxi-condanna inflitta dall’Europa all’Italia per il disastro
rifiuti in Campania. Neanche di fronte all’evidenza
di un verdetto chenon assolvenessuno, e che certifica decenni di immobilismo, errori, omissioni e
ritardinella gestionedell’emergenza,la classe politica - colpevole dello scempio - smette di litigare e
sembra disposta ad assumersi, sia pure in parte, le
proprie responsabilità. La colpa è degli altri, solo
degli altri, sempre degli altri: questo il coro che si
leva dai dueschieramenti, inunosconcertante balletto che vorrebbe far passare in secondo piano
l’unica verità che interessa l’opinione pubblica: le
conseguenze del disastro, cioè della maxi-multa,
ricadranno su tutti noi, visto che molto probabilmenteiquattrinidovuti all’Europaverrannodecurtati dai fondi comunitari che spettano alla Campania. E che si sarebbero potuti utilizzare per creare
lavoro e sviluppo.
Vale la pena ricordare che la Corte di Giustizia
europea ha messo nel mirino gli ultimi dieci anni
dimalagestione dell’emergenza. Dieci annidurante i quali nulla è stato fatto per assicurare che i rifiuti fossero recuperati o smaltiti senza pericolo per
l’uomo e per l’ambiente. Nulla è stato fatto - a cominciare da Napoli con la differenziata ferma al
22% - per risolvere il problema dello smaltimento
in modo strutturale, con una rete adeguata e integrata di nuovi impianti. La principale preoccupazione,tantoadestra quantoa sinistra,sembra essere quella di sfilarsi dalle responsabilità, che invece
sono molteplici e ben distribuite: ce n’è per i governi che si sono succeduti a Palazzo Chigi, per le amministrazioni regionali (dalle giunte Bassolino alla
giunta Caldoro) alle quali spettava la programmazione degli interventi, per le amministrazioni provinciali e comunali alle quali spetterebbe, e spetta
tuttora, la gestione di questa patata bollente dalla
quale tutti continuano a fuggire. Intanto, sei milioni di ecoballe continuano a marcire al sole, mostruose piramidi innalzate all’inconcludenza e alla
scelleratezzadegli uomini,ecivorrannoforse quindici anni per toglierle definitivamente di mezzo.
La maximulta non è solo un gravissimo danno
economicoed’immagineperlaCampania.Èilfallimentocomplessivodiun sistemaquelloche l’Europa ci sbatte in faccia, con le istituzioni locali troppo
a lungo in ostaggio dei poteri di interdizione e dei
partitidel «no»e incapaci di offrire (o di imporre, se
necessario) soluzioni se non a tempo scaduto. La
gestione dei rifiuti non è un incontro di boxe, e neancheun esercizio di scaricabarile: guaise la politica continuasse a cedere alla tentazione di riversare
sulle generazioni future la soluzione di un problema tutt’altro che risolto.
Vertice con Alfano
De Luca: rom pagati dai clan
i campi saranno smantellati
> Mainiero all’interno
rima è toccato alla discarica
Novambiente, gravemente
danneggiata dalle fiamme. Poi è
stato il turno della Resit cava X e
di quella in località San Giuseppiello. Infine mercoledì un rogo
ha devastato il sito di Masseria
delPozzo-Schiavi.Sièsalvatasolo la Resit cava Z, oltre ai depositi
delle ecoballe. Quattro discarichesucinque distrutte da incendi«sospetti» inpochigiorni. Tutte a Giugliano, tutte sotto sequestro,tutteadistanzadipochichilometri,nel cuore della Terra dei
fuochi,ilcentrodell’inferno.Magistratura e forze dell’ordine indagano: il sospetto è che dietro i
quattro incendi ci sia una mano
occulta, la stessa regia. Il commissarioalleBonificheMarioDe
Biase: «Dobbiamo fronteggiare
milleostacolipostievidentementedachinonvuolechequelterritorio venga recuperato».
> All’interno
Da commissario straordinario del teatro San Carlo
alla gestione dei progetti di rilancio dell’area ovest
Pietro Treccagnoli
P
erSalvatoreNastasi,confidenzialmente Salvo,
quella di Bagnoli sarebbe
una sfida di tutt’altro tenore.
Abituato agli acuti dovrà fare
i conti con gli altiforni. Ma
perilmandarino delMibac, il
Ministero dei Beni Culturali,
il ritorno a Napoli, lontano
Castel dell’Ovo, il diciassettenne ha battuto la testa: è in rianimazione
Si tuffa dagli scogli, gravissimo
Il ragazzo ha battuto la testa:
ricoverato d’urgenza
Borgo Sant’Antonio Abate
all’ospedale Loreto Mare
dai palchi dorati del Lirico,
puòsempreavereun’attinenzaconlacultura.Culturaoperaia, mettiamola così. Ma anche cultura ambientale che è
cultura vera, autentica, naturale. Nastasi è tra gli uomini
più potenti d’Italia e da già
giovanesièiscrittoall’esclusivo club dei commis di Stato.
> All’interno
Pompei
Scavi, stop assemblee
nel fine settimana:
salvo «Bolle & friends»
Melina Chiapparino
U
nragazzodidiciassetteanni, napoletano, si è tuffato
da uno scoglio, ha battuto la testa con violenza ed è rimasto
gravemente ferito. L’incidente
è avvenuto ieri, intorno alle 14,
davantialCasteldell’Ovo,dove
è intervenuta una volante della
polizia, per ricostruire la dinamicaattraverso letestimonianze degli amici del giovane che,
dopopocol’urtohapersoconoscenza.Sulpostoancheun’ambulanza del 118 che ha provveduto al trasporto all’ospedale
LoretoMare.Oraildiciassettenne è ricoverato in rianimazione, in prognosi riservata. In un
primo momento le condizioni
del ragazzo non erano sembrate gravi, poi il giovane ha perso
conoscenza per il grave trauma
cranico.
Susy Malafronte
A
Un santuario per il babyboss ucciso
l’icona venerata come Padre Pio
> All’interno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
> Crimaldi all’interno
I maestri Il mago della laparoscopia: 25mila interventi
Corcione, il medico che «doma» il robot
Maria Chiara Aulisio
C
ristiano Huscher, il «chirurgo
deicasidisperati»,quattrospecializzazioni, migliaia di interventi
e altrettante vite salvate in Italia e
all’estero, alla provocazione di un
giornalista che recentemente gli ha
chiesto chi avrebbe voluto trovare
in sala operatoria se sotto i ferri fosse finito lui, ha risposto secco:
«Franco Corcione e Gianluigi Melotti,chirurghialMonaldi diNapoli
ealSant’AgostinoEstensediModena». Huscher, anzi il professor Cristiano German Sigmund Huscher,
è un personaggio a tratti singolare
per le sue battaglie professionali e,
dunque, anche piuttosto discusso,
ma ciò non toglie che sia universalmente considerato il mago del bisturi: nella comunità scientifica il
suo giudizio pesa, eccome se pesa.
Aparte Gianluigi Melotti(che èleadereuropeonelsuocampomaoperaaModena),quisiparladelprofessor Franco Corcione, napoletano
doc,direttore delladivisione di chirurgia generale del Monaldi e indiscusso pioniere delle più innovative tecniche laparoscopiche.
> All’interno
ssemblea rinviata e disagi evitati per lo
spettacolo «Roberto Bolle and friends»
inprogrammala seradel25luglioalTeatro Grande negli scavi archeologici di Pompei.L'incontrochesiètenutoieritrailsoprintendente Massimo Osanna e i sindacati Cisl,
Flp e Unsa si è concluso con la decisione di
rinviare l'assemblea indetta in concomitanzadell’aperturadeicancellialpubblicoadata da destinarsi. È stato così scongiurato il
rischio che la mancanza di personale potesse cancellare l’evento internazionale.
> All’interno