Scalea, la sezione del Pd appoggia la candidatura di

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Scalea, la sezione del Pd appoggia la candidatura di
Scalea, la sezione del Pd appoggia la candidatura di Orrico
Mercoledì 27 Aprile 2016 12:02
SCALEA - 27 apr. - La maggioranza degli iscritti del Pd in un lungo documento diffuso dal
segretario Pasquale Didona, prende ufficialmente posizione a favore del candidato a sindaco
Eugenio Orrico. Resta, dunque, la spaccatura interna con il gruppo che invece aveva
sottoscritto l'appoggio al candidato Alessandro Bergamo. Di seguito il documento della sezione
del Pd di Scalea firmato dalla "maggioranza degli iscritti”.
In questi mesi, si è intensificata, assurdamente, una campagna anonima, diffamatoria e volgare
sulla stampa locale e sul blog nei confronti del Partito Democratico di Scalea e delle persone
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che ne fanno parte con l’obiettivo non dichiarato ma evidente di creare disinformazione e
confusione tra i cittadini, distogliendo l’attenzione dalla vera emergenza di questo paese che è
di natura sociale e culturale oltre che politica, come dimostrano questi metodi che confermano
quanto si è lontani della presa di coscienza di quella che è la realtà.
Con il ritorno al voto, si continua a voler addebitare gravi resposabilità morali e politiche, per
quello che è avvenuto a Scalea, ai componenti del locale Circolo PD, tutto ciò, non costituisce
solo un insulto alla tradizione di impegno e di serietà del nostro partito, ma è una volgarità
enorme, che va respinta perché costituisce una vergognosa calunnia verso persone il cui
denominatore comune, oltre che l’impegno politico e sociale, è l’indubbia onestà.
Al contrario, sull’emergenza vera che schiaccia Scalea grava un silenzio omertoso, una
convenienza cinica ampiamente diffusa tra i politicanti locali, che impedisce di fare chiarezza
sulle radici di una degenerazione sociale in cui quella politica è immersa, che fa sì che si eviti di
scavare nella storia recente del nostro paese per rilevare responsabilità e complicità scomode.
Non per niente, sulla scena locale sono apparsi i soliti attori perennemente intercambiabili, che
non promuovono dialogo e cambiamenti per uscire dalla melma, ma la recita di sempre.
Tale disarmante situazione è causa dell’arretratezza della rappresentanza politica che
localmente non viene esercitata attraverso strutture organizzate di partito ma da singole
persone, spesso accaparratori di sigle di partito o di associazioni, dietro le quali non c’è nulla,
soliti a cambiare casacca a secondo delle loro convenienze con la naturalezza di chi non ha
alcuna nobile motivazione ma solo il desiderio di soddisfare le proprie ambizioni personali.
E’ chiaro che quando il raggiungimento di questo obiettivo viene meno, la frustrazione che ne
deriva genera rancore. In effetti, da tutti questi attacchi traspare un rancore verso il Partito e in
particolare verso i suoi dirigenti che non ha alcuna spiegazione razionale nei normali rapporti
politici.
Gli attacchi e le sfide avvengono nello stile tipicamente usuale del populismo qualunquista, da
gente che evidentemente non conosce il significato e l’esercizio delle regole della democrazia,
ma che risulta essere molto esperta nell’esercizio della diffamazione. Saremmo lieti di sapere
cosa vogliono riformare visto che sul blog le loro ingiurie trovano consenso solo tra i tanti inutili,
dannosi, quanto supponenti attori della politica locale nei confronti dei quali da parte nostra,
soprattutto su temi rilevanti, c’è stata sempre una netta contrapposizione proprio perché tali
personaggi non vogliono riformare alcunché. Questi signori sono sempre là da oltre vent’anni e
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non impediscono solo un rinnovamento generazionale, ma sono totalmente avulsi dal concepire
un’idea di sviluppo diverso per il paese che faccia davvero gli interessi dell’intera collettività.
Per quanto riguarda il Circolo PD di Scalea, informiamo tutti i politologi nostrani, che la
discussione, effettuata, come tradizione, in modo franco e priva di auto indulgenza, ha
analizzato tutti i problemi che il partito ha dovuto e dovrà affrontare, i livelli di difficoltà ad agire
nell’ambito politico locale, spesso inquinato, la completa estraneità a fatti di rilevanza etica e
giudiziaria, la consapevolezza di essere state le prime vittime di quanto accaduto, la necessità
di trovare nella società scaleota gli strumenti per superare un’emergenza così grave.
Questo è il Partito Democratico di Scalea; partito fatto da persone pensanti, che non hanno mai
lavorato per i loro interessi personali ma hanno profuso impegno, cercando ogni tipo di dialogo
per il benessere dell’intera società di Scalea, ribadendo, altresì, che tale partito, proprio perché
democratico, ha sempre accettato le critiche politiche costruttive e non strumentali ed è aperto a
tutti coloro che hanno fatto propri i valori fondanti di tale partito dei quali il più importante è la
solidarietà. Dentro il partito, come sempre, si discute, si pongono i problemi e le idee e poi
democraticamente si mettono ai voti ove si forma una maggioranza e una minoranza. Ed è
proprio con questo metodo che si è deciso di sostenere la linea politica proposta dalla
segreteria del Circolo PD di Scalea, candidando il nostro iscritto, Eugenio Orrico a Sindaco del
Comune di Scalea. Candidatura che riconosce ad Orrico un percorso e un lavoro comune che
si è concretizzato prima con la vittoria di Mario Oliverio alle primarie e poi con la sua elezione
alla Presidenza della Regione Calabria e alla vittoria del centro sinistra. Questa è la decisione
del circolo PD di Scalea, un radicale rinnovamento sia nella scelta dei metodi che degli uomini
che si candidano a governare la nostra cittadina. Scelta che il circolo di Scalea, mette nelle
mani dei Segretari provinciale e regionale del partito democratico, che in questi mesi sono
sempre stati al nostro fianco, per la decisione finale. Un grande partito come il PD, in questo
momento ha grandi responsabilità, quelle di essere promotore e guida di un radicale
cambiamento e anche di gettare le basi per una rinascita etica e sociale. Non ci interessano i
percorsi di pochi, intrapresi autonomamente, senza confronto e condivisione, ma soprattutto
gestiti in modo disastroso, perché non fanno parte della nostra storia. Le scalate per il comando
del partito, perché di questo, nel caso si tratta, si fanno lottando all'interno di esso, facendo
vincere le proprie idee, col dialogo e il conseguente voto a favore. Questo per chiarire che il
partito democratico non è una preda da ghermire o un trofeo da aggiungere, ma uno strumento
democratico finalizzato alla gestione della cosa pubblica.
Il presente documento è stato sottoscritto dalla maggioranza dei tesserati al circolo del
Partito Democratico di Scalea.
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