COMUNICATO STAMPA Risposta alle richieste della LAV Il video
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COMUNICATO STAMPA Risposta alle richieste della LAV Il video
COMUNICATO STAMPA Risposta alle richieste della LAV Il video diffuso dalla LAV realizzato dall’Associazione Four Paws, ha destato molta indignazione tra gli allevatori di bufali iscritti all’Associazione Nazionale Allevatori della Specie Bufalina in quanto è stato fatto un uso scorretto di tali immagini, lasciando intendere che quella sia la realtà di tutte le aziende bufaline, accomunando possibili “reati” a tutto il sistema allevatoriale bufalino Italiano. L’intera categoria è chiamata in causa per colpe commesse da qualche singolo individuo, che siamo i primi noi allevatori a voler individuare e perseguire. La LAV ha diffuso il video lo scorso 4 settembre, mentre l’ANASB con l’obiettivo di tutelare gli animali e gli allevatori, è intervenuta circa una settimana prima (il 28 agosto) rivolgendosi direttamente alle autorità competenti affinché venissero effettuati i dovuti accertamenti. Obiettivo comune deve essere quello di combattere i reati, seguendo “l’azione”e non costruendo “la notizia” , a discapito di chi quotidianamente svolge onestamente la propria attività, già tra mille difficoltà. In merito alla richiesta a cui fa riferimento la LAV, relativa al numero dei nati (m/f) è necessario fare delle precisazioni. In tutte le specie animali le nascite si distribuiscono con una frequenza pari al 50% per ogni sesso . Mendel ci ha insegnato che le probabilità che un figlio sia maschio o femmina è pressoché uguale e così succede anche nel mondo della bufala. Analizzando i dati della popolazione dei nati nel 2013 e registrati al Libro Genealogico, la percentuale delle nascite risulta cosi distribuita : 48% maschi e 52% femmine. Questo a testimonianza che gli allevatori bufalini iscritti al Libro genealogico non fanno discriminazione sessuale. Le piccole variazioni % potrebbero essere in parte fisiologiche e in parte legate all’uso di nuove tecnologie applicate, come l’utilizzo di seme sessato F, che in questi ultimi anni sta trovando largo utilizzo, permettendo una % di nati di sesso F fino al 94%. L’invito a vigilare sui possibili abusi che qualche maldestro incosciente può operare, resta sempre valido, ma è doveroso denunciarlo direttamente alle autorità competenti senza discriminare e danneggiare una intera categoria con scandali mediatici. Il presidente Dott. Francesco D’Ausilio