al servizio di un buon caffè

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al servizio di un buon caffè
[ CODIFICA | MARCATORI E CODIFICATORI ]
AL SERVIZIO
DI UN BUON CAFFÈ
CODIFICA PRIMARIA La collaborazione tra Opem e Markem, ovvero
come la scelta di un fornitore di sistemi di marcatura può riflettere
e sostenere l’aspirazione alla qualità di un costruttore di impianti
di confezionamento nel mercato globale del caffé.
ai grandi nomi della produzione italiana, come Illy, a multinazionali del
calibro di Kraft: il portafoglio clienti
di Opem (impianti di confezionamento)
conta i prim’attori dell’industria globale
del caffé, conquistati in trent’anni di attività da un’offerta tecnologicamente avanzata e dall’approccio dell’azienda. Opem,
infatti, è da sempre aperta al confronto con
i propri partner e impegnata nella ricerca
di soluzioni innovative, spesso personalizzate, per rispondere alle mutevoli esigenze del mercato. Seguendo e, in molti casi,
anticipando tali esigenze, l’azienda ha saputo costruirsi una storia di successi e di
crescita, tanto in termini di presenza sul
mercato internazionale quanto di offerta
tecnologica. Oggi, Opem è in grado di coprire tutti i bisogni legati al packaging del
prodotto caffé (dalla macinazione al confezionamento in capsule, cialde morbide
e dure, filtri, barattoli e pacchetti sottovuoto), in un mercato dai confini sempre più
ampi che comprende, accanto a Paesi europei come Francia, Germania, Olanda,
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Dalla pasta
alle cialde
Fondata nel 1974 ad opera
dell’attuale presidente Fabio
Binacchi, Opem (PR) è in origine
una piccola azienda specializzata nella
costruzione di impianti per la pesatura e
il confezionamento della pasta. Otto anni dopo,
la società parmigiana passa al caffé: al 1982 risalgono infatti i primi sistemi di confezionamento per questo prodotto, destinati a conoscere un
forte sviluppo con l’avvento dei sistemi sottovuoto. È infatti il completamento dell’offerta Opem
con gli impianti per il sottovuoto, che permettono di creare i tipici sacchetti “a mattonella”, a catturare l’attenzione delle grandi aziende di torre-
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CR 200+codificatore Markem - Impianto lineare a 4 piste per la
produzione di cialde in carta filtro personalizzate; monta un codificatore
a trasferimento termico Markem serie SmartDate®. Alimentazione delle
capsule vuote per mezzo di elevatore a tazze e orientatore centrifugo;
dispositivo di prelievo delle capsule preimpilate e modulo pick & place.
Dosatori a coclea azionati da servomotori brushless. Controlli peso in
linea con regolazione a feedback dei dosatori e scarto delle cialde fuori
tolleranza. Capacità produttiva: fino a 200 capsule/min.
Belgio e Spagna, ma anche Stati Uniti e
Cina. Il tutto all’insegna della qualità, perseguita tanto nella costruzione degli impianti quanto nella scelta dei partner.
Fornitori di sistemi di codifica in testa.
2
Qualità condivisa
Se si vuole raggiungere l’eccellenza, è
buona norma scegliersi “compagni di
viaggio” adeguati, che condividano la
stessa meta e le stesse aspirazioni. Una
norma di cui Opem ha fatto tesoro, adot-
FC 200 + Bipack - Impianto per cialde in
carta filtro+confezionatrice per sacchetti di
alluminio.
fazione italiane e straniere, tra cui Café Do Brasil
e Torrefattori Associati. Ma la vera svolta arriva
negli anni Novanta, con l’affermarsi nel mercato
statunitense del caffé in cialde, che decreta una
vera e propria rivoluzione nei consumi della bevanda.
tando per i propri impianti i sistemi di marcatura realizzati da Markem.
«Le nostre scelte sono sempre state
orientate alla qualità - afferma in proposito Fabio Binacchi, presidente di Opem
- e coerentemente con questo principio,
non potremmo mai montare su un impianto un sistema che non abbia gli stessi requisiti che distinguono le nostre macchine.
Anche per questa ragione, scegliamo fornitori di sistemi che condividano con noi
la reputazione di “produttori di eccellenza”, tra cui Markem per le soluzioni per
la codifica».
Opem è tra i primi a cogliere le potenzialità del
prodotto, realizzando per un’importante multinazionale americana un impianto ad alta velocità
per il confezionamento del caffé in cialde e avviando quella che rappresenta ancora adesso
la produzione di punta dell’azienda.
Pegaso CL 4-P - Impianto lineare per cialde
personalizzate in carta filtro.
[ MARCATORI E CODIFICATORI | CODIFICA ]
In multipista
Se prestazioni e affidabilità dell’offerta
sono alla base della scelta di Markem
quale fornitore privilegiato, la relazione
tra le due realtà si è evoluta nel tempo
fino a diventare una vera e propria partnership, sia in termini di supporto all’azienda che di servizio al cliente.
«La semplicità d’impiego dei codificatori Markem ha permesso ai nostri tecnici
e clienti di impararne rapidamente le modalità d’uso. Le necessità di intervento
per la risoluzione di problemi legati ai codificatori sono quindi minime. Ma è comunque rassicurante sapere di poter
contare su una rete di assistenza diffusa
in tutto il mondo», commenta ancora
Binacchi.
Markem assicura infatti un supporto internazionale al cliente, grazie alla presenza nei cinque continenti di tecnici e
centri assistenza, pronti a intervenire per
ogni necessità.
Trasferimento termico,
in tempo reale
A conferma della soddisfazione riscontrata negli anni di collaborazione con
Markem, la quasi totalità degli impianti
Opem monta codificatori SmartDate®. Tali
sistemi costituiscono del resto una delle soluzioni più apprezzate a livello internazionale per la codifica primaria con
tecnologia a trasferimento termico, ambito in cui Markem occupa una posizione di prestigio con migliaia di installazioni in tutto il mondo. Semplice da montare
e utilizzare, SmarteDate® è una soluzione estremamente flessibile, in grado di
offrire una qualità di stampa superiore ad
alta velocità, eliminando ogni possibile
errore umano nelle operazioni di codifica, svolte in tempo reale.
Grazie alla meccanica semplice e resistente e a un livello di efficienza che consente di raggiungere la massima produttività possibile senza troppi fermi
macchina, SmarteDate® offre caratteristiche di elevata affidabilità e una bassissima richiesta di intervento e manutenzione. Vantaggi, questi, apprezzati
soprattutto laddove la produzione viaggia a ritmi sostenuti e la qualità è uno standard. Opem insegna.
■
■ Nell'ambito della propria offerta di stampanti a
trasferimento termico diretto su film, Alfaservice
(Chiari, BS) presenta la serie Sprint, oggetto di un
radicale rinnovamento. I modelli di questa gamma
codificano gli imballi, direttamente in linea, con dati
di vario genere, da testi fissi e variabili di dimensioni
scalabili a codici mono e bidimensionali, dai numeri
di lotto a incremento automatico a loghi e grafiche
personalizzate. La nuova serie, adottata da numerosi
costruttori di macchine termoformatrici in Italia e in
Europa, si adatta a tutti i modelli di confezionatrici
multipista presenti sul mercato, senza bisogno di
gruppi meccanici addizionali o di particolari
dispositivi. I tre modelli della linea (Sprint 3053, 3107
e 3128) si differenziano per le dimensioni della
testina termica (53, 107 e 128 mm) e sono forniti con
una larghezza film da 140 a 630 mm. Comuni a tutte
le versioni sono la velocità (fino a 400 mm/s) e l’alta
qualità di stampa, con risoluzione pari a 300 dpi. Il
sistema di ribbon saving brevettato permette di
ottimizzare il consumo di nastro termico senza che
l'operatore debba intervenire con impostazioni o
regolazioni: un avanzato algoritmo software è infatti
in grado di rilevare l’effettiva parte stampata, anche
all’interno di una stessa area, controllando il
dispositivo di risparmio. Le stampanti dispongono infine di porta
seriale, parallela e USB, e di una connessione Ethernet per il
collegamento alla rete aziendale (anche in wireless).
Difendersi dai pirati
■ L’ultima risposta di Arjo Wiggins Security contro le minacce della contraffazione si chiama Spot Tag, uno strumento semplice ma al contempo efficace. Si tratta di un tag che può essere stampato su tutta la superficie con un
inchiostro o una vernice standard, mediante le più diverse tecniche di stampa. Non può però essere riprodotto, e l’autenticazione è possibile solo con
un apposito lettore.
Grazie a un controllo di tipo Sì/No la verifica è molto rapida, affidabile ed efficace. La combinazione lettore-tag è unica nel suo genere, e offre una protezione ideale per ogni imballo (o prodotto). Le frequenze di lettura sono
ovviamente segrete.
UNICO E INIMITABILE - Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal del 25 ottobre 2006,
la contraffazione a scopo di frode dei barcode dei
beni di consumo è un fenomeno in rapida espansione. In alcuni casi, a prodotti di fascia medioalta sono stati applicati i barcode contraffatti di
merci a basso prezzo. Gli articoli in questione
sono poi stati venduti su Internet al loro costo effettivo, con un evidente profitto da parte dei truffatori. Specializzata nella realizzazione di sistemi
anticontraffazione, l'americana Document Security Systems ha messo a punto un metodo per
la stampa di codici a barre in grado di porre un
freno a tale fenomeno.
Compatibile con i tradizionali processi di stampa degli imballaggi, il particolare sistema impedisce infatti ogni possibile duplicazione, scannerizzazione e contraffazione del codice.
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[ CODIFICA | MARCATORI E CODIFICATORI ]
EAN 128 Quando si tratta di etichette logistiche, nulla va lasciato al caso.
La leggibilità del codice è legata non solo alla qualità di stampa o alle
caratteristiche del supporto, ma anche al rispetto dei parametri fissati dalla legge
o dalla consuetudine. Alfacod (identificazione automatica) spiega quali.
LOGISTICA, SENZA
IMPROVVISAZIONI
C
on l’entrata in vigore dell’obbligo di
apporre un’etichetta logistica sui
pallet, le aziende industriali e commerciali sono chiamate a sostenere un onere ulteriore, assicurando un’etichetta leggibile, priva di errori e, soprattutto, conforme
agli standard di codifica. Un compito certamente delicato ma, a patto di conoscere le “regole del gioco”, non impossibile.
Per sostenere i propri partner in questo ambito, Alfacod (S. Lazzaro di Savena, BO)
ha pubblicato, all’interno della collana “I
Quaderni di Alfacod”, le “Linee guida per
la stampa dell’etichetta logistica EAN 128”.
Per realizzare un’etichetta logistica corretta è infatti necessario conoscerne, nell’ordine, la struttura, le funzioni, le diverse tipologie e i requisiti di qualità cui è tenuta
a conformarsi.
Radiografia di un’EAN
Com’è noto, il codice a barre nasce per
identificare le unità di vendita al dettaglio,
cioè i singoli prodotti acquistati dal consumatore finale. Nel tempo, però, i vantaggi di questo tipo di identificazione sono
stati progressivamente estesi “a monte”,
verso unità di dimensioni sempre maggiori.
La norma relativa all’etichetta EAN altro non
si propone se non di garantire un'identificazione automatica standardizzata anche
alle unità logistiche, dunque per lo più ai
pallet. A questo scopo, è stato creato uno
specifico codice, denominato SSCC (Serial
Shipping Container Code) e composto
di diciotto caratteri: la posizione 1 indica
il tipo di imballaggio, i caratteri da 2 a 8 (oppure da 2 a 10) indicano il prefisso EAN;
quelli da 9 a 17 (oppure da 11 a 17) rap-
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presentano un numero seriale assegnato dall’azienda che crea l’unità logistica; la
posizione 18, infine, è riservata a un carattere di controllo.
La struttura dell’SSCC ha però posto da
subito il problema del riutilizzo: il codice,
infatti, identifica un’entità fisica (non una
categoria astratta), e la produzione di nuove unità logistiche non viene mai meno. La
norma ha dunque previsto che ogni particolare codice SSCC potesse essere riutilizzato un anno dopo la dissoluzione
dell’unità logistica a esso associata. L’identificazione univoca del- l’unità richiede, pertanto, anche l'indicazione della data.
Per ogni carico
In fase di elaborazione della norma, si è tenuto conto di un fatto evidente: un bancale può avere un carico omogeneo, oppure no. Si pensi, ad esempio, ai pallet che
contengono gli ordini dei supermercati,
che possono essere costituiti da una grande varietà di prodotti.
Sono state pertanto individuate tre tipologie di bancale:
• monoprodotto e monolotto, dove il carico è costituito da merce della stessa tipologia e appartenente a un unico lotto produttivo;
• monoprodotto e plurilotto, con prodotti
identici ma provenienti da lotti diversi;
• pluriprodotto, totalmente eterogeneo,
in cui il carico è composto da prodotti diversi.
Per ciascuna tipologia, l'etichetta logistica
riporterà dati diversi, facendo "emergere"
solo le informazioni comuni all'intero carico. Per le unità monoprodotto e monolotto, quindi, riporterà il codice SSCC di identificazione del pallet, quello dell'unità
logistica (Content), la quantità, il codice del
lotto e la data di scadenza, comune in questo caso a tutto il carico. In caso di unità
con prodotti omogenei ma provenienti da
lotti diversi, saranno riportati codice SSCC,
Content e quantità totale - rinunciando quindi a fornire indicazioni su quantità e data
di scadenza dei singoli lotti.
Per le unità totalmente eterogenee, infi-
ne, l'etichetta indicherà il solo codice SSCC.
In tutti i casi, le informazioni devono essere riportate anche in chiaro, in caratteri
leggibili dagli operatori, in opportune sezioni dell'etichetta stessa. Non solo.
L'etichetta logistica è concepita per funzionare "in simbiosi" con il documento di
spedizione che accompagna l'unità. In
caso di carichi omogenei, tale documento conterrà le stesse informazioni dell'etichetta, che è di per sé esaustiva. Per quanto concerne le altre due tipologie di unità
logistiche, però, il documento di spedizione permette di aggiungere i dati omessi in
etichetta, come quantità e data di scadenza dei lotti di un bancale eterogeno.
La norma raccomanda in ogni caso l'uso
di documenti elettronici basati sugli standard EDI (EANCOM, Euritmo, XML).
Dopo il contenuto, le misure
Lo standard non definisce le dimensioni
dell’etichetta logistica, che sono lasciate
alla libera scelta dell'utilizzatore. In Italia,
tuttavia, le principali insegne della grande
distribuzione organizzata (Conad/Leclerc
in testa) raccomandano l'uso del formato
A5, pari a 148x210 mm. Su ogni pallet devono essere applicate due etichette su due
facce adiacenti o, meglio ancora, su tutte le quattro facce verticali del carico. Se
questo ha un’altezza superiore al metro,
l’etichetta va applicata a circa 400-800 mm
dalla base. In caso contrario, deve essere apposta alla massima altezza possibile, non oltre comunque gli 800 mm dalla
base. In tutti i casi, la distanza minima tra
etichetta e spigolo del carico è pari a 50
mm. È inoltre fondamentale accertarsi che
l’etichetta logistica, alla pari di tutte quelle
che riportano codici a barre, sia conforme
ai requisiti di qualità riguardanti la codifica
e la stampa (standard ANSI/ISO).
Per questo motivo, è bene affidarsi a un
partner qualificato in grado di mettere in
campo un'ampia scelta di strumenti di
verifica. Alfacod, a questo proposito, vanta un'esperienza di oltre vent'anni nel
campo della codifica e dell'identificazione automatica.
■
Per l'ambiente e l'operatività
■ A fronte di prestazioni analoghe a quelle della
precedente serie PX, i nuovi codificatori inkjet Hitachi PXR a
microcarattere presentano alcune caratteristiche che li
rendono più semplici da gestire e di minor impatto
sull'ambiente. Conformi alla normativa RoHS, i PXR
permettono la stampa di informazioni relative ai turni di
lavoro e conteggi “time-base”, con positive ricadute sulla
tracciabilità dell'attività produttiva. Grazie all'opzione
IJP- RST1, inoltre, i codificatori possono essere dotati - a un
costo estremamente contenuto - di connessione Ethernet,
migliorando ulteriormente l'efficienza dello stabilimento.
A ciò si aggiungono un pannello LCD da 10.4", con
luminosità, contrasto e viewing angle migliorati, e le funzioni
già presenti nella serie PX. Tra questi,
ricordiamo il sistema di circolazione
dell'inchiostro, che riduce l'evaporazione
del materiale a tutto vantaggio dei costi
operativi, la pulizia automatica degli
ugelli a fine giornata e, per
finire, il dispositivo di controllo
della viscosità e densità
dell'inchiostro.
Un design modulare
■ La nuova linea laser CO2, messa a punto da Imaje, si distingue per
una tecnologia allo stato dell’arte: la serie 7000 vanta infatti un design di “terza generazione”, la cui testa laser non necessita di alcun dispositivo esterno di raffreddamento, e garantisce al contempo una
codifica impeccabile (anche 1000 caratteri/s) con temperature sino
a 35 °C. Un’altra innovazione importante riguarda l’interfaccia utente “iTouch”, molto semplice grazie al touch screen e alle icone intuitive. La serie 7000 si distingue per la velocità, la flessibilità e la qualità
del risultato finale. È dunque in grado di soddisfare al meglio le esigenze dell’industria in applicazioni difficili in comparti come l’alimentare e le bevande, il cosmetico e il farmaceutico.
Inkjet+laser
■ La stampa di messaggi di testo, date di
scadenza, loghi, codici a barre e bidimensionali, numerazioni progressive, numeri
di lotto ecc. trova nei codificatori inkjet della Serie A di Domino, proposti in Italia da
Nimax (BO), una soluzione ideale, affidabile e di facile utilizzo. Grazie alla tecnologia “senza contatto”, i sistemi serie A sono adatti a qualsiasi tipo di substrato
e possono raggiungere velocità elevate, a fronte di un’ottima
qualità di stampa e di una manutenzione ridotta.
La nuova concezione della testa di stampa, dell'elettronica
e del circuito inchiostro assicurano inoltre un avviamento e
uno spegnimento senza inconvenienti, un rendimento elevato e bassi consumi. Nell’ambito della stampa laser, molto apprezzata perché indelebile, Nimax propone invece una serie
di codificatori estremamente versatili, in grado di lavorare anche negli ambienti più difficili. La gamma Domino, in particolare, comprende sia codificatori a matrice di punti, sia laser vettoriali ad alta risoluzione, in grado di lavorare anche su
materiali delicati come il PET, o di stampare caratteri e immagini con grafica vettoriale.
[ CODIFICA | MARCATORI E CODIFICATORI ]
Al servizio della tracciabilità
■ Come è noto, sono entrati in vigore i decreti di legge sulla tracciabilità dei prodotti nel
comparto alimentare. La normativa, di portata europea, coinvolge tutte le attività che
concorrono a definire la filiera produttiva e, in particolare, tutti gli oggetti a contatto con
gli alimenti: imballaggi, ma anche vassoi, bicchieri e posateria monouso, pellicole, cassette di legno e quant’altro serve a contenere o manipolare i prodotti alimentari.
Per rispondere alle reali necessità delle aziende chiamate a ottemperare agli obblighi
di legge, Marking Products Srl (Settimo Torinese, TO) ha predisposto alcune configurazioni di macchine che si distinguono per economicità, qualità ed affidabilità.
Parliamo, ad esempio, del codificatore a getto d'inchiostro continuo Hitachi mod. PB,
capace di marcare 1 o 2 righe di testo. Di facile manutenzione e ideale per l’indicazione di lotto e data di scadenza, è dotato di un sistema di inchiostrazione in grado di ottimizzare i costi legati ai materiali di consumo. Praticamente privo di emissioni, il dispositivo fa sì che l’inchiostro non “evapori” ma venga sfruttato fino all’ultimo grammo. Una
seconda proposta è rappresentata dal marcatore inkjet Matthew - Swedot mod. SX32
con testa da 16 ugelli. Diverso per tecnologia (D.O.D.), il sistema è paritetico in termini
di economicità, qualità e affidabilità rispetto alla soluzione Hitachi.
Soluzioni per la codifica
■ Una ricca gamma di
codificatori, quella che Linx
Printing Technologies
(distribuita in Italia da Tradex)
ha mostrato al recente Salon de
l’Emballage.
• Linx 4900CIJ è progettato per
soddisfare le esigenze di
marcature e codifica di tutti i
giorni: stampa infatti sino a due
linee di testo e loghi a una velocità di 6,5 m/s, ed è in
grado di scrivere su ogni materiale.
Il modello 4900DC, anch’esso esposto allo stand,
è specifico per le applicazioni nel comparto lattierocaseario.
• Altra soluzione di tipo CIJ (getto d’inchiostro
continuo) è Linx 6800, capace di stampare sino a
quattro linee. La macchina vista a Parigi, in particolare,
Willett: da gennaio
cambia sede
Dopo aver completato la riorganizzazione della propria struttura
in ambito nazionale, per poter operare con sempre maggiore efficienza, Willett Srl - filiale italiana di
Videojet Technology - ha trasferito la sede amministrativa e commerciale a Peschiera Borromeo
(MI), in Via XXV Aprile 66/C (Tel.
0255376811).
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impiegava il nuovo inchiostro Linx Black 1075.
Resistente all’alcol e ai prodotti chimici,
quest’inchiostro assicura risultati superiori in termini
di leggibilità e durata, ed è ideale per le applicazioni
nei settori bevande, cosmesi ed elettronica.
• I codificatori laser Linx 500SL e 300SL adottano
invece una tecnologia a “raggio guidato” allo stato
dell’arte. 500SL garantisce una qualità elevata e
omogenea, con risultati indelebili anche sulle linee più
veloci, ed è pensato per le situazioni in cui la marcatura
è molto difficile. La 300SL, a media potenza, è invece
il sistema più compatto e leggero della sua classe,
pur garantendo prestazioni elevate.
• Il codificatore a doppia testa IJ600 è ideale per
stampare grafiche, testi e codici a barre ad alta qualità
su borse, scatole e imballaggi vari. La doppia testa
consente di stampare su due lati simultaneamente
e con ogni angolazione, mentre un sistema di
inchiostrazione a pressione garantisce risultati costanti
a prescindere dall’orientamento della testa.
Il codice segreto
■ Si tratti di raccolte punti, giochi a premi o altre iniziative promozionali, la
stampa di un codice “segreto” all’interno degli incarti è uno degli strumenti di
marketing più adottati per i beni destinati al consumo “on the go”, come
cioccolato o snack vari. Mondi Packaging (Vienna, A) propone a questo scopo
Unique Coding, una soluzione completa che va dall’assistenza nella
progettazione alla scelta del materiale di supporto e del sistema di stampa.
Valido anche come strumento anticontraffazione - o come soluzione di
tracciabilità - Unique Coding risponde a tutte le esigenze di marketing e di
sicurezza dei prodotti alimentari.
Se infatti le tecnologie di stampa impiegate, affidabili e all’avanguardia,
assicurano un posizionamento e una leggibilità ottimale del codice, l’inchiostro
IR-449RD non pone problemi di odori o contaminazioni ed è certificato per il
contatto con gli alimenti.
Un trattamento addizionale del retro del film permette di proteggere ulteriormente
il prodotto, assicurando nel contempo una migliore permanenza del codice.
La stampa dei caratteri (tipicamente alfabetici di circa 4-7 mm, ma non manca la
possibilità di usare anche caratteri speciali) è affidata a più unità di stampa inkjet
(fino a 8), mentre a livello opzionale è possibile effettuare codifiche su due righe
o stampe in bianca e volta.
[ MARCATORI E CODIFICATORI | CODIFICA ]
Con trasporto sottovuoto
In rilievo, di qualità
■ Norwood Marking/Allen Coding Systems presenta la nuova famiglia di codificatori per cartoni BDSV. Si tratta di sistemi off-line, dotati di un sistema di
trasporto sottovuoto che permette di
stampare in registro cartoni di dimensioni
insolite, ma anche articoli del tutto diversi - come sleeve, confezioni blister e leaflet. Non solo. L’adozione di un sistema
sottovuoto per la movimentazione del
prodotto consente di effettuare la codifica in qualsiasi punto raggiungibile, senza bisogno di “zone morte” all’interno
dell’area di stampa.
A seconda della tecnologia impiegata (a
trasferimento termico o hot foil), i codificatori BDSV possono avere un’area di
stampa massima pari a 107x90 o 60x35
mm, con cartoni stesi di dimensioni variabili da un minimo di 90x80 a un massimo di 315x315 mm.
Il sistema di alimentazione regolabile e
gli indicatori di posizione consentono di
effettuare un cambio di prodotto o di formato in pochi minuti, senza attrezzi e senza dover cambiare parti della macchina.
Altrettanto semplice è la regolazione di
parametri come velocità e quantità del
batch. Costruiti in acciaio inox e alluminio anodizzato, i sistemi Norwood/Allen
possono essere impiegati anche nell’industria alimentare o farmaceutica, e permettono di stampare - a una velocità
massima di 160 cartoni/min - numeri di
lotto, date di scadenza, loghi, codici a
barre e grafiche di altro genere.
■ Optel Vision, specializzata in sistemi d'ispezione e controllo per l'industria farmaceutica e cosmetica, ha presentato al Pack Expo di Chicago (29/10-2/11/2006) un nuovo strumento software per la verifica dei codici goffrati sulle confezioni. Il Vision Embossed Code Verification Tool
(questo il nome della soluzione Optel) è dotato di un particolare sistema di illuminazione, che
permette un'acquisizione delle immagini ottimale, e fa uso di algoritmi specifici per l'analisi dell'ispezione. Anche in combinazione con altre soluzioni di controllo della società canadese
(Quebec City, CAN), il Tool permette di assicurare la qualità e la conformità agli standard dei
codici in rilievo, impiegati come sistema di identificazione o anticontraffazione dei prodotti e
usati in Europa per l'etichettatura Braille delle confezioni farmaceutiche.
La stampa è mobile
■ Sato ha presentato le nuove etichettatrici mobili di
codici a barre MB200i e MB201i. Entrambi i modelli
vantano una velocità di stampa di 103 mm/s con
risoluzione 203 dpi; la MB200i, in particolare, si
caratterizza per una luce di 67 mm, contro i 58 della
MB2001i. La possibilità di scegliere fra diverse tipologie
di interfaccia, come infrarosso, Bluetooth o Wlan,
consente all’utente di godere appieno dei vantaggi legati
alla connettività wireless. E per una maggiore praticità e
facilità d’uso, sono disponibili (come optional) la tracolla e la clip da cintura.
Grande attenzione è stata inoltre prestata alla robustezza e alla longevità; nonostante il peso
molto leggero (solo 400 g), la nuova struttura di policarbonato garantisce prestazioni elevate
anche nelle applicazioni industriali più difficili, persino in condizioni ambientali estreme con
temperature fra -15 e 50 °C. Il pannello è stato rinforzato per garantire un’ulteriore protezione
agli urti. Per garantire una maggiore produttività, infine, Sato ha raddoppiato la durata delle
batterie rispetto ai modelli precedenti.
Ologrammi perfetti
■ TecScan Electronics Ltd (controllo di qualità nella stampa) ha realizzato due sistemi
video per l’ispezione in linea degli ologrammi in rilievo. AVIS HPQ e AVIS H (il primo è
automatico, mentre il secondo richiede il controllo di un operatore) sono in grado di
rilevare difettosità in un ordine di grandezza di 10 micron, individuando anche eventuali
irregolarità nello spessore del rilievo o anomalie di altro genere. La versione
automatica, in particolare, è dotata di un software sofisticato che avverte l’operatore
con un segnale di allarme qualora venga riscontrato un difetto nell’ologramma.
La presenza di un sistema CCD con tecnologia stroboscopica permette di illuminare e
catturare fino a 3 immagini/s, visualizzando le eventuali anomalie su un monitor.
Con AVIS- HPQ, inoltre, l’operatore può salvare le immagini catturate, in modo da
utilizzarle come parametro di qualità per i controlli successivi. Il software provvede
infatti a confrontare le immagini via via catturate con quella presa a riferimento,
segnalando all’operatore l’eventuale occorrenza di ologrammi al di sotto dello
standard.
Ink jet veloce e per messaggi complessi
■ Vedeojet Technologies ha messo a punto la stampante ink jet
modello Excel DN, ideale per quanti debbano riprodurre informazioni su più righe ad alta velocità (2 linee a 279 m/min, per un
totale di 8 linee) e con una sola testa di stampa. Oltre ai dati variabili, la stampante gestisce con la massima affidabilità la riproduzione di loghi e barcode, diventando così uno strumento
efficace anche per i produttori di beni alimentari (come nel caso
di quelli europei, che devono riportare in etichetta il marchio ovale CE). Si tratta della stampante più veloce della gamma Excel,
in grado di soddisfare le esigenze di molti e svariati comparti: ol-
tre a quello del food e delle conserve, quello dell’imbottigliamento,
delle costruzioni, dell’automotive…
È dotata di un pacchetto elettronico che include un display WYSIWYG e memorie CompactFlash®, che semplificano il settaggio, la duplicazione e il salvataggio di dati. Può essere alimentata con una gran varietà di inchiostri ad alte prestazioni, disponibili
in oltre 70 formulazioni in grado di adattarsi ai più diversi supporti: film flessibili di PP e PE, bottiglie e lattine (per le quali sono
stati messi a punto inchiostri neri e gialli di lunga durata).
Completano la gamma dei consumables inchiostri per stampa
a diretto contatto con gli alimenti, lavabili, UV, ad alto contrasto, con fluorescenza UV invisibile, ecologici ecc.
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