al servizio di un buon caffè
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[ CODIFICA | MARCATORI E CODIFICATORI ] AL SERVIZIO DI UN BUON CAFFÈ CODIFICA PRIMARIA La collaborazione tra Opem e Markem, ovvero come la scelta di un fornitore di sistemi di marcatura può riflettere e sostenere l’aspirazione alla qualità di un costruttore di impianti di confezionamento nel mercato globale del caffé. ai grandi nomi della produzione italiana, come Illy, a multinazionali del calibro di Kraft: il portafoglio clienti di Opem (impianti di confezionamento) conta i prim’attori dell’industria globale del caffé, conquistati in trent’anni di attività da un’offerta tecnologicamente avanzata e dall’approccio dell’azienda. Opem, infatti, è da sempre aperta al confronto con i propri partner e impegnata nella ricerca di soluzioni innovative, spesso personalizzate, per rispondere alle mutevoli esigenze del mercato. Seguendo e, in molti casi, anticipando tali esigenze, l’azienda ha saputo costruirsi una storia di successi e di crescita, tanto in termini di presenza sul mercato internazionale quanto di offerta tecnologica. Oggi, Opem è in grado di coprire tutti i bisogni legati al packaging del prodotto caffé (dalla macinazione al confezionamento in capsule, cialde morbide e dure, filtri, barattoli e pacchetti sottovuoto), in un mercato dai confini sempre più ampi che comprende, accanto a Paesi europei come Francia, Germania, Olanda, D Dalla pasta alle cialde Fondata nel 1974 ad opera dell’attuale presidente Fabio Binacchi, Opem (PR) è in origine una piccola azienda specializzata nella costruzione di impianti per la pesatura e il confezionamento della pasta. Otto anni dopo, la società parmigiana passa al caffé: al 1982 risalgono infatti i primi sistemi di confezionamento per questo prodotto, destinati a conoscere un forte sviluppo con l’avvento dei sistemi sottovuoto. È infatti il completamento dell’offerta Opem con gli impianti per il sottovuoto, che permettono di creare i tipici sacchetti “a mattonella”, a catturare l’attenzione delle grandi aziende di torre- 24 | ETI&COD | 1/07 CR 200+codificatore Markem - Impianto lineare a 4 piste per la produzione di cialde in carta filtro personalizzate; monta un codificatore a trasferimento termico Markem serie SmartDate®. Alimentazione delle capsule vuote per mezzo di elevatore a tazze e orientatore centrifugo; dispositivo di prelievo delle capsule preimpilate e modulo pick & place. Dosatori a coclea azionati da servomotori brushless. Controlli peso in linea con regolazione a feedback dei dosatori e scarto delle cialde fuori tolleranza. Capacità produttiva: fino a 200 capsule/min. Belgio e Spagna, ma anche Stati Uniti e Cina. Il tutto all’insegna della qualità, perseguita tanto nella costruzione degli impianti quanto nella scelta dei partner. Fornitori di sistemi di codifica in testa. 2 Qualità condivisa Se si vuole raggiungere l’eccellenza, è buona norma scegliersi “compagni di viaggio” adeguati, che condividano la stessa meta e le stesse aspirazioni. Una norma di cui Opem ha fatto tesoro, adot- FC 200 + Bipack - Impianto per cialde in carta filtro+confezionatrice per sacchetti di alluminio. fazione italiane e straniere, tra cui Café Do Brasil e Torrefattori Associati. Ma la vera svolta arriva negli anni Novanta, con l’affermarsi nel mercato statunitense del caffé in cialde, che decreta una vera e propria rivoluzione nei consumi della bevanda. tando per i propri impianti i sistemi di marcatura realizzati da Markem. «Le nostre scelte sono sempre state orientate alla qualità - afferma in proposito Fabio Binacchi, presidente di Opem - e coerentemente con questo principio, non potremmo mai montare su un impianto un sistema che non abbia gli stessi requisiti che distinguono le nostre macchine. Anche per questa ragione, scegliamo fornitori di sistemi che condividano con noi la reputazione di “produttori di eccellenza”, tra cui Markem per le soluzioni per la codifica». Opem è tra i primi a cogliere le potenzialità del prodotto, realizzando per un’importante multinazionale americana un impianto ad alta velocità per il confezionamento del caffé in cialde e avviando quella che rappresenta ancora adesso la produzione di punta dell’azienda. Pegaso CL 4-P - Impianto lineare per cialde personalizzate in carta filtro. [ MARCATORI E CODIFICATORI | CODIFICA ] In multipista Se prestazioni e affidabilità dell’offerta sono alla base della scelta di Markem quale fornitore privilegiato, la relazione tra le due realtà si è evoluta nel tempo fino a diventare una vera e propria partnership, sia in termini di supporto all’azienda che di servizio al cliente. «La semplicità d’impiego dei codificatori Markem ha permesso ai nostri tecnici e clienti di impararne rapidamente le modalità d’uso. Le necessità di intervento per la risoluzione di problemi legati ai codificatori sono quindi minime. Ma è comunque rassicurante sapere di poter contare su una rete di assistenza diffusa in tutto il mondo», commenta ancora Binacchi. Markem assicura infatti un supporto internazionale al cliente, grazie alla presenza nei cinque continenti di tecnici e centri assistenza, pronti a intervenire per ogni necessità. Trasferimento termico, in tempo reale A conferma della soddisfazione riscontrata negli anni di collaborazione con Markem, la quasi totalità degli impianti Opem monta codificatori SmartDate®. Tali sistemi costituiscono del resto una delle soluzioni più apprezzate a livello internazionale per la codifica primaria con tecnologia a trasferimento termico, ambito in cui Markem occupa una posizione di prestigio con migliaia di installazioni in tutto il mondo. Semplice da montare e utilizzare, SmarteDate® è una soluzione estremamente flessibile, in grado di offrire una qualità di stampa superiore ad alta velocità, eliminando ogni possibile errore umano nelle operazioni di codifica, svolte in tempo reale. Grazie alla meccanica semplice e resistente e a un livello di efficienza che consente di raggiungere la massima produttività possibile senza troppi fermi macchina, SmarteDate® offre caratteristiche di elevata affidabilità e una bassissima richiesta di intervento e manutenzione. Vantaggi, questi, apprezzati soprattutto laddove la produzione viaggia a ritmi sostenuti e la qualità è uno standard. Opem insegna. ■ ■ Nell'ambito della propria offerta di stampanti a trasferimento termico diretto su film, Alfaservice (Chiari, BS) presenta la serie Sprint, oggetto di un radicale rinnovamento. I modelli di questa gamma codificano gli imballi, direttamente in linea, con dati di vario genere, da testi fissi e variabili di dimensioni scalabili a codici mono e bidimensionali, dai numeri di lotto a incremento automatico a loghi e grafiche personalizzate. La nuova serie, adottata da numerosi costruttori di macchine termoformatrici in Italia e in Europa, si adatta a tutti i modelli di confezionatrici multipista presenti sul mercato, senza bisogno di gruppi meccanici addizionali o di particolari dispositivi. I tre modelli della linea (Sprint 3053, 3107 e 3128) si differenziano per le dimensioni della testina termica (53, 107 e 128 mm) e sono forniti con una larghezza film da 140 a 630 mm. Comuni a tutte le versioni sono la velocità (fino a 400 mm/s) e l’alta qualità di stampa, con risoluzione pari a 300 dpi. Il sistema di ribbon saving brevettato permette di ottimizzare il consumo di nastro termico senza che l'operatore debba intervenire con impostazioni o regolazioni: un avanzato algoritmo software è infatti in grado di rilevare l’effettiva parte stampata, anche all’interno di una stessa area, controllando il dispositivo di risparmio. Le stampanti dispongono infine di porta seriale, parallela e USB, e di una connessione Ethernet per il collegamento alla rete aziendale (anche in wireless). Difendersi dai pirati ■ L’ultima risposta di Arjo Wiggins Security contro le minacce della contraffazione si chiama Spot Tag, uno strumento semplice ma al contempo efficace. Si tratta di un tag che può essere stampato su tutta la superficie con un inchiostro o una vernice standard, mediante le più diverse tecniche di stampa. Non può però essere riprodotto, e l’autenticazione è possibile solo con un apposito lettore. Grazie a un controllo di tipo Sì/No la verifica è molto rapida, affidabile ed efficace. La combinazione lettore-tag è unica nel suo genere, e offre una protezione ideale per ogni imballo (o prodotto). Le frequenze di lettura sono ovviamente segrete. UNICO E INIMITABILE - Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal del 25 ottobre 2006, la contraffazione a scopo di frode dei barcode dei beni di consumo è un fenomeno in rapida espansione. In alcuni casi, a prodotti di fascia medioalta sono stati applicati i barcode contraffatti di merci a basso prezzo. Gli articoli in questione sono poi stati venduti su Internet al loro costo effettivo, con un evidente profitto da parte dei truffatori. Specializzata nella realizzazione di sistemi anticontraffazione, l'americana Document Security Systems ha messo a punto un metodo per la stampa di codici a barre in grado di porre un freno a tale fenomeno. Compatibile con i tradizionali processi di stampa degli imballaggi, il particolare sistema impedisce infatti ogni possibile duplicazione, scannerizzazione e contraffazione del codice. 1/07 | ETI&COD | 25 [ CODIFICA | MARCATORI E CODIFICATORI ] EAN 128 Quando si tratta di etichette logistiche, nulla va lasciato al caso. La leggibilità del codice è legata non solo alla qualità di stampa o alle caratteristiche del supporto, ma anche al rispetto dei parametri fissati dalla legge o dalla consuetudine. Alfacod (identificazione automatica) spiega quali. LOGISTICA, SENZA IMPROVVISAZIONI C on l’entrata in vigore dell’obbligo di apporre un’etichetta logistica sui pallet, le aziende industriali e commerciali sono chiamate a sostenere un onere ulteriore, assicurando un’etichetta leggibile, priva di errori e, soprattutto, conforme agli standard di codifica. Un compito certamente delicato ma, a patto di conoscere le “regole del gioco”, non impossibile. Per sostenere i propri partner in questo ambito, Alfacod (S. Lazzaro di Savena, BO) ha pubblicato, all’interno della collana “I Quaderni di Alfacod”, le “Linee guida per la stampa dell’etichetta logistica EAN 128”. Per realizzare un’etichetta logistica corretta è infatti necessario conoscerne, nell’ordine, la struttura, le funzioni, le diverse tipologie e i requisiti di qualità cui è tenuta a conformarsi. Radiografia di un’EAN Com’è noto, il codice a barre nasce per identificare le unità di vendita al dettaglio, cioè i singoli prodotti acquistati dal consumatore finale. Nel tempo, però, i vantaggi di questo tipo di identificazione sono stati progressivamente estesi “a monte”, verso unità di dimensioni sempre maggiori. La norma relativa all’etichetta EAN altro non si propone se non di garantire un'identificazione automatica standardizzata anche alle unità logistiche, dunque per lo più ai pallet. A questo scopo, è stato creato uno specifico codice, denominato SSCC (Serial Shipping Container Code) e composto di diciotto caratteri: la posizione 1 indica il tipo di imballaggio, i caratteri da 2 a 8 (oppure da 2 a 10) indicano il prefisso EAN; quelli da 9 a 17 (oppure da 11 a 17) rap- 26 | ETI&COD | 1/07 presentano un numero seriale assegnato dall’azienda che crea l’unità logistica; la posizione 18, infine, è riservata a un carattere di controllo. La struttura dell’SSCC ha però posto da subito il problema del riutilizzo: il codice, infatti, identifica un’entità fisica (non una categoria astratta), e la produzione di nuove unità logistiche non viene mai meno. La norma ha dunque previsto che ogni particolare codice SSCC potesse essere riutilizzato un anno dopo la dissoluzione dell’unità logistica a esso associata. L’identificazione univoca del- l’unità richiede, pertanto, anche l'indicazione della data. Per ogni carico In fase di elaborazione della norma, si è tenuto conto di un fatto evidente: un bancale può avere un carico omogeneo, oppure no. Si pensi, ad esempio, ai pallet che contengono gli ordini dei supermercati, che possono essere costituiti da una grande varietà di prodotti. Sono state pertanto individuate tre tipologie di bancale: • monoprodotto e monolotto, dove il carico è costituito da merce della stessa tipologia e appartenente a un unico lotto produttivo; • monoprodotto e plurilotto, con prodotti identici ma provenienti da lotti diversi; • pluriprodotto, totalmente eterogeneo, in cui il carico è composto da prodotti diversi. Per ciascuna tipologia, l'etichetta logistica riporterà dati diversi, facendo "emergere" solo le informazioni comuni all'intero carico. Per le unità monoprodotto e monolotto, quindi, riporterà il codice SSCC di identificazione del pallet, quello dell'unità logistica (Content), la quantità, il codice del lotto e la data di scadenza, comune in questo caso a tutto il carico. In caso di unità con prodotti omogenei ma provenienti da lotti diversi, saranno riportati codice SSCC, Content e quantità totale - rinunciando quindi a fornire indicazioni su quantità e data di scadenza dei singoli lotti. Per le unità totalmente eterogenee, infi- ne, l'etichetta indicherà il solo codice SSCC. In tutti i casi, le informazioni devono essere riportate anche in chiaro, in caratteri leggibili dagli operatori, in opportune sezioni dell'etichetta stessa. Non solo. L'etichetta logistica è concepita per funzionare "in simbiosi" con il documento di spedizione che accompagna l'unità. In caso di carichi omogenei, tale documento conterrà le stesse informazioni dell'etichetta, che è di per sé esaustiva. Per quanto concerne le altre due tipologie di unità logistiche, però, il documento di spedizione permette di aggiungere i dati omessi in etichetta, come quantità e data di scadenza dei lotti di un bancale eterogeno. La norma raccomanda in ogni caso l'uso di documenti elettronici basati sugli standard EDI (EANCOM, Euritmo, XML). Dopo il contenuto, le misure Lo standard non definisce le dimensioni dell’etichetta logistica, che sono lasciate alla libera scelta dell'utilizzatore. In Italia, tuttavia, le principali insegne della grande distribuzione organizzata (Conad/Leclerc in testa) raccomandano l'uso del formato A5, pari a 148x210 mm. Su ogni pallet devono essere applicate due etichette su due facce adiacenti o, meglio ancora, su tutte le quattro facce verticali del carico. Se questo ha un’altezza superiore al metro, l’etichetta va applicata a circa 400-800 mm dalla base. In caso contrario, deve essere apposta alla massima altezza possibile, non oltre comunque gli 800 mm dalla base. In tutti i casi, la distanza minima tra etichetta e spigolo del carico è pari a 50 mm. È inoltre fondamentale accertarsi che l’etichetta logistica, alla pari di tutte quelle che riportano codici a barre, sia conforme ai requisiti di qualità riguardanti la codifica e la stampa (standard ANSI/ISO). Per questo motivo, è bene affidarsi a un partner qualificato in grado di mettere in campo un'ampia scelta di strumenti di verifica. Alfacod, a questo proposito, vanta un'esperienza di oltre vent'anni nel campo della codifica e dell'identificazione automatica. ■ Per l'ambiente e l'operatività ■ A fronte di prestazioni analoghe a quelle della precedente serie PX, i nuovi codificatori inkjet Hitachi PXR a microcarattere presentano alcune caratteristiche che li rendono più semplici da gestire e di minor impatto sull'ambiente. Conformi alla normativa RoHS, i PXR permettono la stampa di informazioni relative ai turni di lavoro e conteggi “time-base”, con positive ricadute sulla tracciabilità dell'attività produttiva. Grazie all'opzione IJP- RST1, inoltre, i codificatori possono essere dotati - a un costo estremamente contenuto - di connessione Ethernet, migliorando ulteriormente l'efficienza dello stabilimento. A ciò si aggiungono un pannello LCD da 10.4", con luminosità, contrasto e viewing angle migliorati, e le funzioni già presenti nella serie PX. Tra questi, ricordiamo il sistema di circolazione dell'inchiostro, che riduce l'evaporazione del materiale a tutto vantaggio dei costi operativi, la pulizia automatica degli ugelli a fine giornata e, per finire, il dispositivo di controllo della viscosità e densità dell'inchiostro. Un design modulare ■ La nuova linea laser CO2, messa a punto da Imaje, si distingue per una tecnologia allo stato dell’arte: la serie 7000 vanta infatti un design di “terza generazione”, la cui testa laser non necessita di alcun dispositivo esterno di raffreddamento, e garantisce al contempo una codifica impeccabile (anche 1000 caratteri/s) con temperature sino a 35 °C. Un’altra innovazione importante riguarda l’interfaccia utente “iTouch”, molto semplice grazie al touch screen e alle icone intuitive. La serie 7000 si distingue per la velocità, la flessibilità e la qualità del risultato finale. È dunque in grado di soddisfare al meglio le esigenze dell’industria in applicazioni difficili in comparti come l’alimentare e le bevande, il cosmetico e il farmaceutico. Inkjet+laser ■ La stampa di messaggi di testo, date di scadenza, loghi, codici a barre e bidimensionali, numerazioni progressive, numeri di lotto ecc. trova nei codificatori inkjet della Serie A di Domino, proposti in Italia da Nimax (BO), una soluzione ideale, affidabile e di facile utilizzo. Grazie alla tecnologia “senza contatto”, i sistemi serie A sono adatti a qualsiasi tipo di substrato e possono raggiungere velocità elevate, a fronte di un’ottima qualità di stampa e di una manutenzione ridotta. La nuova concezione della testa di stampa, dell'elettronica e del circuito inchiostro assicurano inoltre un avviamento e uno spegnimento senza inconvenienti, un rendimento elevato e bassi consumi. Nell’ambito della stampa laser, molto apprezzata perché indelebile, Nimax propone invece una serie di codificatori estremamente versatili, in grado di lavorare anche negli ambienti più difficili. La gamma Domino, in particolare, comprende sia codificatori a matrice di punti, sia laser vettoriali ad alta risoluzione, in grado di lavorare anche su materiali delicati come il PET, o di stampare caratteri e immagini con grafica vettoriale. [ CODIFICA | MARCATORI E CODIFICATORI ] Al servizio della tracciabilità ■ Come è noto, sono entrati in vigore i decreti di legge sulla tracciabilità dei prodotti nel comparto alimentare. La normativa, di portata europea, coinvolge tutte le attività che concorrono a definire la filiera produttiva e, in particolare, tutti gli oggetti a contatto con gli alimenti: imballaggi, ma anche vassoi, bicchieri e posateria monouso, pellicole, cassette di legno e quant’altro serve a contenere o manipolare i prodotti alimentari. Per rispondere alle reali necessità delle aziende chiamate a ottemperare agli obblighi di legge, Marking Products Srl (Settimo Torinese, TO) ha predisposto alcune configurazioni di macchine che si distinguono per economicità, qualità ed affidabilità. Parliamo, ad esempio, del codificatore a getto d'inchiostro continuo Hitachi mod. PB, capace di marcare 1 o 2 righe di testo. Di facile manutenzione e ideale per l’indicazione di lotto e data di scadenza, è dotato di un sistema di inchiostrazione in grado di ottimizzare i costi legati ai materiali di consumo. Praticamente privo di emissioni, il dispositivo fa sì che l’inchiostro non “evapori” ma venga sfruttato fino all’ultimo grammo. Una seconda proposta è rappresentata dal marcatore inkjet Matthew - Swedot mod. SX32 con testa da 16 ugelli. Diverso per tecnologia (D.O.D.), il sistema è paritetico in termini di economicità, qualità e affidabilità rispetto alla soluzione Hitachi. Soluzioni per la codifica ■ Una ricca gamma di codificatori, quella che Linx Printing Technologies (distribuita in Italia da Tradex) ha mostrato al recente Salon de l’Emballage. • Linx 4900CIJ è progettato per soddisfare le esigenze di marcature e codifica di tutti i giorni: stampa infatti sino a due linee di testo e loghi a una velocità di 6,5 m/s, ed è in grado di scrivere su ogni materiale. Il modello 4900DC, anch’esso esposto allo stand, è specifico per le applicazioni nel comparto lattierocaseario. • Altra soluzione di tipo CIJ (getto d’inchiostro continuo) è Linx 6800, capace di stampare sino a quattro linee. La macchina vista a Parigi, in particolare, Willett: da gennaio cambia sede Dopo aver completato la riorganizzazione della propria struttura in ambito nazionale, per poter operare con sempre maggiore efficienza, Willett Srl - filiale italiana di Videojet Technology - ha trasferito la sede amministrativa e commerciale a Peschiera Borromeo (MI), in Via XXV Aprile 66/C (Tel. 0255376811). 28 | ETI&COD | 1/07 impiegava il nuovo inchiostro Linx Black 1075. Resistente all’alcol e ai prodotti chimici, quest’inchiostro assicura risultati superiori in termini di leggibilità e durata, ed è ideale per le applicazioni nei settori bevande, cosmesi ed elettronica. • I codificatori laser Linx 500SL e 300SL adottano invece una tecnologia a “raggio guidato” allo stato dell’arte. 500SL garantisce una qualità elevata e omogenea, con risultati indelebili anche sulle linee più veloci, ed è pensato per le situazioni in cui la marcatura è molto difficile. La 300SL, a media potenza, è invece il sistema più compatto e leggero della sua classe, pur garantendo prestazioni elevate. • Il codificatore a doppia testa IJ600 è ideale per stampare grafiche, testi e codici a barre ad alta qualità su borse, scatole e imballaggi vari. La doppia testa consente di stampare su due lati simultaneamente e con ogni angolazione, mentre un sistema di inchiostrazione a pressione garantisce risultati costanti a prescindere dall’orientamento della testa. Il codice segreto ■ Si tratti di raccolte punti, giochi a premi o altre iniziative promozionali, la stampa di un codice “segreto” all’interno degli incarti è uno degli strumenti di marketing più adottati per i beni destinati al consumo “on the go”, come cioccolato o snack vari. Mondi Packaging (Vienna, A) propone a questo scopo Unique Coding, una soluzione completa che va dall’assistenza nella progettazione alla scelta del materiale di supporto e del sistema di stampa. Valido anche come strumento anticontraffazione - o come soluzione di tracciabilità - Unique Coding risponde a tutte le esigenze di marketing e di sicurezza dei prodotti alimentari. Se infatti le tecnologie di stampa impiegate, affidabili e all’avanguardia, assicurano un posizionamento e una leggibilità ottimale del codice, l’inchiostro IR-449RD non pone problemi di odori o contaminazioni ed è certificato per il contatto con gli alimenti. Un trattamento addizionale del retro del film permette di proteggere ulteriormente il prodotto, assicurando nel contempo una migliore permanenza del codice. La stampa dei caratteri (tipicamente alfabetici di circa 4-7 mm, ma non manca la possibilità di usare anche caratteri speciali) è affidata a più unità di stampa inkjet (fino a 8), mentre a livello opzionale è possibile effettuare codifiche su due righe o stampe in bianca e volta. [ MARCATORI E CODIFICATORI | CODIFICA ] Con trasporto sottovuoto In rilievo, di qualità ■ Norwood Marking/Allen Coding Systems presenta la nuova famiglia di codificatori per cartoni BDSV. Si tratta di sistemi off-line, dotati di un sistema di trasporto sottovuoto che permette di stampare in registro cartoni di dimensioni insolite, ma anche articoli del tutto diversi - come sleeve, confezioni blister e leaflet. Non solo. L’adozione di un sistema sottovuoto per la movimentazione del prodotto consente di effettuare la codifica in qualsiasi punto raggiungibile, senza bisogno di “zone morte” all’interno dell’area di stampa. A seconda della tecnologia impiegata (a trasferimento termico o hot foil), i codificatori BDSV possono avere un’area di stampa massima pari a 107x90 o 60x35 mm, con cartoni stesi di dimensioni variabili da un minimo di 90x80 a un massimo di 315x315 mm. Il sistema di alimentazione regolabile e gli indicatori di posizione consentono di effettuare un cambio di prodotto o di formato in pochi minuti, senza attrezzi e senza dover cambiare parti della macchina. Altrettanto semplice è la regolazione di parametri come velocità e quantità del batch. Costruiti in acciaio inox e alluminio anodizzato, i sistemi Norwood/Allen possono essere impiegati anche nell’industria alimentare o farmaceutica, e permettono di stampare - a una velocità massima di 160 cartoni/min - numeri di lotto, date di scadenza, loghi, codici a barre e grafiche di altro genere. ■ Optel Vision, specializzata in sistemi d'ispezione e controllo per l'industria farmaceutica e cosmetica, ha presentato al Pack Expo di Chicago (29/10-2/11/2006) un nuovo strumento software per la verifica dei codici goffrati sulle confezioni. Il Vision Embossed Code Verification Tool (questo il nome della soluzione Optel) è dotato di un particolare sistema di illuminazione, che permette un'acquisizione delle immagini ottimale, e fa uso di algoritmi specifici per l'analisi dell'ispezione. Anche in combinazione con altre soluzioni di controllo della società canadese (Quebec City, CAN), il Tool permette di assicurare la qualità e la conformità agli standard dei codici in rilievo, impiegati come sistema di identificazione o anticontraffazione dei prodotti e usati in Europa per l'etichettatura Braille delle confezioni farmaceutiche. La stampa è mobile ■ Sato ha presentato le nuove etichettatrici mobili di codici a barre MB200i e MB201i. Entrambi i modelli vantano una velocità di stampa di 103 mm/s con risoluzione 203 dpi; la MB200i, in particolare, si caratterizza per una luce di 67 mm, contro i 58 della MB2001i. La possibilità di scegliere fra diverse tipologie di interfaccia, come infrarosso, Bluetooth o Wlan, consente all’utente di godere appieno dei vantaggi legati alla connettività wireless. E per una maggiore praticità e facilità d’uso, sono disponibili (come optional) la tracolla e la clip da cintura. Grande attenzione è stata inoltre prestata alla robustezza e alla longevità; nonostante il peso molto leggero (solo 400 g), la nuova struttura di policarbonato garantisce prestazioni elevate anche nelle applicazioni industriali più difficili, persino in condizioni ambientali estreme con temperature fra -15 e 50 °C. Il pannello è stato rinforzato per garantire un’ulteriore protezione agli urti. Per garantire una maggiore produttività, infine, Sato ha raddoppiato la durata delle batterie rispetto ai modelli precedenti. Ologrammi perfetti ■ TecScan Electronics Ltd (controllo di qualità nella stampa) ha realizzato due sistemi video per l’ispezione in linea degli ologrammi in rilievo. AVIS HPQ e AVIS H (il primo è automatico, mentre il secondo richiede il controllo di un operatore) sono in grado di rilevare difettosità in un ordine di grandezza di 10 micron, individuando anche eventuali irregolarità nello spessore del rilievo o anomalie di altro genere. La versione automatica, in particolare, è dotata di un software sofisticato che avverte l’operatore con un segnale di allarme qualora venga riscontrato un difetto nell’ologramma. La presenza di un sistema CCD con tecnologia stroboscopica permette di illuminare e catturare fino a 3 immagini/s, visualizzando le eventuali anomalie su un monitor. Con AVIS- HPQ, inoltre, l’operatore può salvare le immagini catturate, in modo da utilizzarle come parametro di qualità per i controlli successivi. Il software provvede infatti a confrontare le immagini via via catturate con quella presa a riferimento, segnalando all’operatore l’eventuale occorrenza di ologrammi al di sotto dello standard. Ink jet veloce e per messaggi complessi ■ Vedeojet Technologies ha messo a punto la stampante ink jet modello Excel DN, ideale per quanti debbano riprodurre informazioni su più righe ad alta velocità (2 linee a 279 m/min, per un totale di 8 linee) e con una sola testa di stampa. Oltre ai dati variabili, la stampante gestisce con la massima affidabilità la riproduzione di loghi e barcode, diventando così uno strumento efficace anche per i produttori di beni alimentari (come nel caso di quelli europei, che devono riportare in etichetta il marchio ovale CE). Si tratta della stampante più veloce della gamma Excel, in grado di soddisfare le esigenze di molti e svariati comparti: ol- tre a quello del food e delle conserve, quello dell’imbottigliamento, delle costruzioni, dell’automotive… È dotata di un pacchetto elettronico che include un display WYSIWYG e memorie CompactFlash®, che semplificano il settaggio, la duplicazione e il salvataggio di dati. Può essere alimentata con una gran varietà di inchiostri ad alte prestazioni, disponibili in oltre 70 formulazioni in grado di adattarsi ai più diversi supporti: film flessibili di PP e PE, bottiglie e lattine (per le quali sono stati messi a punto inchiostri neri e gialli di lunga durata). Completano la gamma dei consumables inchiostri per stampa a diretto contatto con gli alimenti, lavabili, UV, ad alto contrasto, con fluorescenza UV invisibile, ecologici ecc. 1/07 | ETI&COD | 29