ed itoria le - FIDAPA BPW Italy

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ed itoria le - FIDAPA BPW Italy
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eccoci al consueto appuntamento con il nostro Notiziario, così
atteso da tutte Voi. Questo Notiziario si aggiunge alle circolari e
alle newsletter e fa parte di quella comunicazione differenziata
che oggi è più che mai indispensabile. Per questo forse alcune
di voi troveranno argomenti già trattati: ma mi piace condividere
con diversi mezzi i contenuti e i successi che ognuna delle notizie che leggerete racchiude in sé.
Per questo non mi sono mai lasciata sedurre dall’idea di
pubblicare il Notiziario solo sul nostro sito web, consapevole
che molte di voi perderebbero quest’unico modo di partecipare – attraverso la sua lettura - all’attività svolta dalla Fidapa
Bpw Italy a livello nazionale, internazionale e distrettuale.
Andiamo incontro al secondo anno di attività con animo sereno e con un’intima soddisfazione per i risultati fin qui raggiunti
grazie al grande movimento di opinione svolto sui problemi più
attuali che interessano il mondo delle donne.
E siete voi, carissime socie, le vere artefici di questo successo, con il vostro costante lavoro orientato al raggiungimento
degli obiettivi nazionali; un lavoro svolto con professionalità e
qualificazione.
Tutte voi avete percepito come la nostra Associazione, passo dopo passo, abbia fatto un salto di qualità; tutto il nostro movimento
di opinione attorno alla condizione femminile si è trasformato in una forte
pressione presso le forze politiche e ha dato vita ad una serie di azioni
propositive che hanno provocato l’emanazione di nuove leggi a favore
delle donne .
Cominciamo dalla più importante, la legge 120 /2011 che prevede che
gli organi sociali delle società quotate e partecipate, in scadenza dal 12
agosto 2012, siano rinnovati riservando una quota, pari almeno a un quinto dei propri membri, alle donne. L’abbiamo ottenuta questa legge ma
non ci siamo fermate e abbiamo deciso di svolgere un ruolo attivo nella
sua applicazione.
Grande nostro alleato in questa azione è stato GIO, Gender Interuniversity Observatory - Osservatorio Interuniversitario di Genere - che fa capo
alle tre grandi Università di Roma (La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre).
Insieme abbiamo creato una sinergia e ora siamo in grado di raccogliere
e selezionare i curricula eccellenti delle nostre socie che, per esperienza,
competenza, qualificazione professionale e possesso dei requisiti, possano essere nominate nei consigli di amministrazione di società quotate
e partecipate.
Per rendere ancora più semplice la raccolta di tali curricula abbiamo
creato un apposito link sul nostro sito Fidapa cui le socie interessate possono accedere: http://www.fidapa.com/curricula/.
Ma c’è di più: il nostro grande impegno a favore dell’uguaglianza di
genere ha avuto un altro grande riconoscimento.
È notizia di questi giorni che la Camera dei Deputati ha definitivamente
approvato il testo di legge in materia di equilibrio della rappresentanza di
genere nei Consigli delle Regioni e degli enti locali.
Tale provvedimento di legge promuove:
• l’equilibrio della rappresentanza di genere nei Consigli e nelle Giunte
degli enti locali e regionali;
• le Pari Opportunità nella composizione delle Commissioni dei concorsi nel settore pubblico;
• la doppia preferenza di genere in sede elettorale, con la possibilità di
esprimere due voti, uno per un uomo e uno per una donna.
editoriale
Carissime Socie,
La Presidente Nazionale
Eufemia Ippolito
Novembre 2012
editoriale
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Il dott. Stefano Perrone presenta
l progetto OFF alle socie presenti
al XIV Congresso Europeo
Il nuovo Comitato
del Coordinamento Europeo.
Da sinistra: Alessandra Preuss Ribaric
Tesoriera, Pinella Bombaci Segretaria,
Sabine Schmelzer Coordinatrice
regionale europea, Miette Dechelle
rappresentante Young
La sottoscrizione del protocollo
d’intesa con la Bpw Egitto:
nasce il network delle donne
del Mediterraneo
Finalmente l’articolo 51 della Costituzione italiana comincia a trovare pratica
applicazione, come da tanti anni avevamo auspicato .
Altra grande conquista è stata ed è la collaborazione con la Banca Intesa
Sanpaolo Formazione SCPA, per la realizzazione del progetto OFF – Officine
Formative - dedicato alle Young della Bpw ; come chiarito dal Dottor Stefano Perrone, manager dell’Istituto bancario, si tratta di corsi di formazione cui
possono partecipare giovani donne, di età inferiore ai 35 anni, che vogliono
creare un’impresa. È come un laboratorio per la formazione di startuppers che
desiderino trasformare una semplice idea in un business. I corsi hanno preso
già il via; al termine della formazione, verranno premiate le idee più innovative
e meritevoli. È notizia di questi giorni la richiesta di un contatto diretto che colleghi online la nostra Federazione con la Banca intesa, su questa materia, al
fine di rendere più agevole l’accesso alle relative procedure .
Come vedete, carissime socie, gli obiettivi posti all’inizio di questa mia Presidenza, uno dopo l’altro vengono non solo raggiunti, ma elaborati, praticati,
sviluppati con significativi riflessi sull’azione della nostra Federazione.
E che dire dei rapporti con la Federazione Internazionale? Siamo reduci dal XIV
Congresso Europeo, da noi organizzato nella splendida città di Sorrento, che ci
ha visto protagoniste di un evento indimenticabile per contenuti, eleganza e stile.
Due risultati considero particolarmente importanti. L’ingresso della Past Presidente Nazionale Pinella Bombaci nel Coordinamento europeo nel ruolo di
Segretaria, non solo rappresenta un sicuro punto di riferimento per conoscere
meglio l’attività delle Federazioni europee, in uno scambio costante e costruttivo di attività, ma deve essere solo l’inizio di un percorso tutto italiano all’interno
degli organismi internazionali.
Lungo questo percorso troviamo il secondo momento di respiro internazionale, la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Bpw Egitto per la costituzione di una rete di donne imprenditrici - e non solo - nei Paesi che fanno parte
dell’area del Mediterraneo.
Questo network, auspicato da decenni e ora finalmente realizzato, ci consentirà, come tutte le piattaforme di cooperazione internazionale, di creare comuni
interessi con gli altri Paesi, di identificare opportunità di business condividendone le relative esperienze, di avviare scambi interculturali, aumentando la
consapevolezza di come sia importante e piena di opportunità la nostra appartenenza alla Bpw .
Per anni avevamo frequentato con curiosità e interesse l’analoga realtà dei
Paesi del Danubio, il Danubnet, per anni abbiamo osservato il loro agire, gli
obiettivi, gli incontri, sempre a beneficio delle donne impegnate nelle professioni, nel commercio, nell’artigianato, negli affari. Questa esperienza ci servirà sicuramente a ben operare nella Rete da poco formata: cominceremo nel
mese di Aprile, con il primo FORUM che si terrà al Cairo dal 23 al 26 e ci
impegneremo nel coinvolgere molte socie. Sono occasioni uniche, credetemi,
per aprire una finestra sul mondo, per cogliere opportunità insospettabili di
crescita culturale e professionale.
Ecco, carissime socie, mi fermerei qui, non senza prima avervi raccomandato di approfondire, all’interno delle vostre Sezioni, le nuove norme statutarie e regolamentari che ci siamo date; le Responsabili della Formazione, i
Supervisori, le componenti della Taskforce Riforma, la Responsabile nazionale della Commissione legislazione e le componenti distrettuali di tale Commissione, sono a vostra disposizione per tutti i chiarimenti che si renderanno necessari. Conoscere e applicare le regole significa lavorare in armonia
avendo come obiettivo unico e condiviso l’affermazione e la crescita della
nostra Federazione.
Io continuerò a stare accanto a Voi per accompagnarvi in questo percorso,
sicura della vostra stima e del vostro affetto, sentimenti che ricambio con gratitudine.
Eufemia Ippolito
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Dal Direttore Responsabile
Insieme in armonia
Le attività svolte dalle sezioni, il lavoro condotto dalle presidenti della
Federazione e della Fondazione, i progetti messi in campo, le azioni che
la Fidapa esprime sono nelle pagine del nostro Notiziario, lo strumento
significativo per far conoscere sempre meglio le direzioni e le opinioni
della nostra realtà associativa, scarnito delle passerelle improduttive e
delle polemiche inutili.
Un’associazione capillare come la nostra deve trovare, infatti, sempre
maggiori strumenti per essere alla ribalta in maniera incisiva. Non è per
questo che siamo insieme? Non è il manifestare opinioni l’obiettivo prioritario dell’associazione? Non è la volontà di incidere sulle realtà e le
istituzioni locali e nazionali che ci guida nel trasformare gli intenti in azioni
condivise e concrete? E l’opinione della Fidapa sulle problematiche attuali come si deve manifestare se non all’esterno dell’associazione, dopo essere stata condivisa all’interno? Nel determinismo tecnologico attuale le
iniziative hanno maggior successo quanto più sono conosciute. Le stesse
attività di sezione sono ormai ed in misura sempre maggiore tasselli di un
progetto se non a lungo, a medio termine, e solo in una piccola minoranza
esse appaiono casuali e scollegate.
La qualità della rivista dipende anche e soprattutto dai contributi che
ogni socia sa portare, sia nel fare che nel dare visibilità all’associazione.
La maggiore o minore efficacia delle iniziative è legata, tuttavia, al continuo rinnovamento, alla capacità di organizzazione e di flessibilità, alla
qualità delle metodologie e dell’impegno; tutto funziona meglio, all’interno
delle sezioni e all’esterno, quando il filo conduttore è l’armonia: armonia
tra valori ispiratori, organizzazione e azioni.
Valori ispiratori, quelli fondanti, da dirsi e da diffondere, da pretendere
dai rappresentanti istituzionali, da custodire e sorvegliare in modo che
non vengano oltraggiati. Da quali cominciare? Da quelli affermati dal diritto naturale e da quello positivo o, più semplicemente, dal rispetto per
la vita, dal dialogo come possibilità di crescita personale e sociale, dalla
solidarietà verso il prossimo.
Organizzazione, quella di un apparato di persone competenti, strumento particolare composto da volontarie in orizzontale. Chi guida ha infatti
un incarico, non come espressione di comando ma come riconoscimento
di competenza.
Azioni, nelle diverse proposte da declinare come utilizzo al meglio delle
capacità, della disponibilità, delle potenzialità di ognuna di noi, attraverso
la motivazione e il coinvolgimento.
Del resto il bene operare è l’unica eredità che lasciamo su questa terra.
Rossana Ragionieri
Novembre 2012
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Tema nazionale 2011-2013
“Partecipazione e responsabilità per lo
sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”
L’aria è cambiata
“Non ci hanno mai steso tappeti rossi sulla strada dei ruoli di responsabilità ma l’aria è cambiata.
La decisione di oggi del Consiglio
dei Ministri, quella di ieri del Parlamento Europeo che ha bocciato
l’ennesima candidatura maschile
in Bce sono segnali inequivocabili.
Ora tocca alla politica e le prossime elezioni saranno il banco di
prova e mi auguro che le urne ci
diano un Parlamento con più donne”, è quanto afferma Lella Golfo,
Presidente della Fondazione Marisa Bellisario e deputata Pdl firmataria insieme alla collega Alessia
Mosca del Pd della legge sulle
quote rosa.
In effetti, a distanza di un solo
giorno, abbiamo assistito a due
importanti conquiste per l’affermazione dell’equilibrio tra i generi.
Strasburgo, 25 ottobre - La plenaria del Parlamento Europeo ha
respinto la candidatura di Yves
Mersch nel board della Bce con
325 no, 300 sì e 49 astenuti. L’assemblea ha cosi’ dato il suo sostegno alla posizione della Commissione economico-finanziaria che
ha proposto la bocciatura per protesta contro la mancata presenza
di donne nell’esecutivo.
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n.51 del 26/10/2012
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, dopo aver
acquisito il parere favorevole delle
Commissioni parlamentari competenti, il regolamento sulle “quote
rosa” nei consigli di amministrazione e di controllo delle società pubbliche costituite in Italia.
Il monitoraggio e la vigilanza
sull’attuazione del regolamento è
affidata alla Presidenza del Consiglio – Ministro delegato per le pari
opportunità.
A tal fine le società sono tenute a
comunicare la composizione degli
organi sociali e le eventuali variazioni in corso di mandato. Inoltre,
per garantire un controllo “diffuso”, a chiunque vi abbia interesse
è data la possibilità di segnalare
situazioni non conformi alle nuove
norme.
Qualora, a seguito di diffida formale, la società non ripristini tempestivamente l’equilibrio tra i generi, la sanzione è la decadenza
dell’organo sociale interessato.
Con questi presupposti, possiamo dichiarare che è giunto il momento di voltare pagina, creando
nuovi posti di lavoro per le donne
e progettando un Welfare a loro
misura: più dinamico, inclusivo,
creativo. Secondo una ricerca
McKinsey i Paesi europei che crescono hanno tassi di occupazione
femminili superiori al 60%, una cultura della condivisione dei carichi
familiari e un elevato supporto alle
famiglie, pubblico e privato.
Lavoro, Welfare e leadership
sono questioni che camminano di
pari passo. Senza le donne e il loro
contributo, alla base e ai vertici, l’Italia non potrà riprendere il cammino della crescita.
Dobbiamo, quindi, impegnarci
come movimento di opinione, attraverso la trattazione del tema nazionale “Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”, a porre
all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni la necessità
del raggiungimento di una parità
di genere nei processi decisionali
per un maggiore coinvolgimento
delle donne nella vita politica ed
economica del nostro Paese.
Sarà, quindi, importante:
sottoporre ai partiti, in previsione delle prossime elezioni, la
mozione presentata in sede di
Convegno Nazionale in materia di
“Revisione degli Statuti dei partiti
per una parità di accesso alle cariche elettive”;
incentivare e sostenere le candidature femminili nel processo di
partecipazione delle donne agli
organi elettivi del nostro Paese.
Inoltre, perché le molte donne
che hanno le competenze e le
esperienze per contribuire fattivamente al successo delle nostre
aziende accrescano la loro visibilità e possano finalmente avere
accesso ai Consigli di Amministrazione, dovremo impegnarci a:
• promuovere criteri meritocratici
di accesso ai board;
• avviare un importante dibattito
sulle modalità di accesso alle posizioni di potere nelle aziende;
• orientare tale dibattito focalizzando l’attenzione sull’opportunità
di costruire per migliorare l’efficacia della corporate governance;
• sensibilizzare a questo problema i decisori, le istituzioni e l’opinione pubblica;
• aiutare le giovani donne nel
progettare strategicamente e consapevolmente il proprio percorso
professionale.
Valorizzare il lavoro di donne
e giovani ed affermare finalmente valori come merito, talento e
competenze significherà attuare
un cambiamento sia culturale che comportamentale all’insegna dello
sviluppo etico ed economico che
non possono esser disgiunti.
Pia Petrucci
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Dalla Segretaria Nazionale
A poco più di un anno dall’assunzione dell’incarico di Segretaria nazionale, sono sempre più
convinta che il funzionamento
della nostra Associazione non dipenda soltanto dalla corretta applicazione di norme previste dallo
Statuto e dal Regolamento ma anche dalla risultante delle capacità
di tutte le socie. Intendendo per
risultante non semplicemente la
somma delle capacità delle singole ma piuttosto l’amalgama di
caratteristiche individuali che si
arricchiscono vicendevolmente.
Va da se che le competenze di
ognuna non possono prescindere
dall’interazione e dalla relazione
con le altre socie.
A tal proposito, avendo l’opportunità di relazionarmi con moltissime socie, ho potuto constatare
che sono tante le professionalità
che caratterizzano la nostra Associazione alla cui crescita e visibilità nella società si dedicano con
grande spirito di servizio.
In questo contesto non può non
essere dato particolare valore alle
capacità e competenze delle socie cui è stato conferito un ruolo;
valore al quale viene data considerazione nella misura in cui la
stessa Socia riesce ad acquisire
consapevolezza che il ruolo assegnato non deve prescindere dalle
aspettative di chi quel ruolo lo ha
dato. E allora mi domando: quali possono essere le aspettative
delle socie rispetto al mio ruolo?
Cerco di elencare le più importanti: chiarezza nella comunicazione - tempestività nelle
risposte-obiettività nel valutare
determinate situazioni - avere
una figura di riferimento sempre
disponibile a chiarire dubbi e
incertezze emersi durante la re-
alizzazione del programma o più
semplicemente nei rapporti interpersonali con le socie.
E le mie aspettative quali possono essere se il ruolo è la risultante
di ciò che uno si aspetta dagli altri
e viceversa? Certamente quelle di
riuscire, magari con un impegno
che spesso va a sacrificare la sfera privata, ad essere esauriente,
disponibile e di aiuto in qualsiasi
situazione di difficoltà, non avendo timore, allorché si rende necessario, di esprimere con schiettezza le proprie idee.
Tutto questo diventa una sfida
stimolante per la grande opportunità che il ruolo mi offre: essere
punto di riferimento per coloro che
hanno bisogno di chiarimenti e,
nel contempo, poter fare tesoro attraverso il reciproco scambio di
opinioni - di tutto ciò che è culturalmente apprezzabile soprattutto
in termini di crescita personale in
una società che esige un costante
adeguamento delle capacità connesse alle responsabilità che ogni
ruolo comporta.
Come ho inizialmente accennato, siamo alla seconda parte del
biennio 2011/2013 e molto è stato
realizzato grazie all’intenso lavoro
della Presidente e di tutte le componenti il Consiglio Nazionale.
L’Amministratore del Sito sta
completando il caricamento dei
dati per l’Annuario informatico
alla cui realizzazione stanno validamente collaborando tutte le
Sezioni.
È stata emanata la circolare n. 6
e, nella parte di mia competenza,
sono state date fra l’altro tutte le
indicazioni utili per la compilazione dei moduli inviati dall’ISTAT ai
fini del Censimento dell’industria
e dei servizi 2011 - Rilevazione
sulle istituzioni non profit - (legge
30 luglio 2010 n.122 art.50).
Tutto il Comitato di Presidenza Nazionale sta già lavorando
all’organizzazione del prossimo
importante appuntamento: l’Assemblea Ordinaria che si terrà il
16 e 17 marzo 2013, avente come
ordine del giorno l’approvazione
del bilancio consuntivo dell’anno
sociale 2011/2012 e la ratifica del
Regolamento di attuazione dello
Statuto approvato dal CN nell’ultima seduta che si è tenuta a Roma
il 21 ottobre u.s.
Abbiamo scelto come sede dell’Assemblea la splendida città di
Lecce che si pone come il maggiore centro culturale della penisola Salentina; città ricca di forti
richiami all’arte barocca sviluppatasi attraverso l’intelligente utilizzo
della preziosa pietra locale, la cosiddetta “pietra leccese”.
Si parla infatti di barocco leccese e, per la bellezza dei suoi monumenti, essa è definita la Firenze
del Sud.
Sul Sito www.Fidapa.com vi è
già la scheda di prenotazione alberghiera ivi compresi i servizi ristorativi.
Vi aspetto numerose a Lecce e
non esitate a chiamarmi quando
avete bisogno dei miei suggerimenti e consigli.
Maria Rao
Novembre 2012
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Dalla Tesoriera Nazionale
È già trascorso più di un anno
da quando l’Assemblea Nazionale
mi ha dato fiducia, affidandomi il
mandato di tesoriera…mi volto indietro e penso sia giunto il tempo
di stilare un primo bilancio (tanto
per rimanere in tema) su questa
esperienza che si sta rivelando
nel contempo impegnativa ed entusiasmante, forse anche al di là,
sia per l’uno che per l’altro aspetto,
delle mie iniziali aspettative.
Devo dire infatti che, pur avendo visto da vicino i compiti inerenti
alla tesoreria nazionale durante il
biennio 2003/2005, in cui ho potuto
iniziare a mettere al servizio della
Fidapa Bpw Italy le mie competenze professionali, ricoprendo la carica di coordinatrice del Collegio
Nazionale Revisori dei Conti (ruolo
che mi ha permesso di maturare
un’esperienza importantissima in
ambito di contabilità associativa),
durante l’anno sociale 2011/2012
ho avuto l’opportunità di contribuire in modo più diretto, naturalmente dal punto di vista dell’operatività
finanziaria, a realizzare gli obiettivi
dell’attuale biennio, secondo lineeguida ben precise, in perfetta sinergia ed unità d’intenti con la Presidente Nazionale, il CPN ed il CN.
In particolare, due sono state
per me le esperienze fondamentali
vissute dall’ottobre 2011 ad oggi:
la prima è l’Assemblea Nazionale
di Roma del giugno scorso, in cui
sono state votate le modifiche allo
Statuto (alcune delle quali riguardano direttamente, anzi cambiano
radicalmente gli aspetti gestionali
delle finanze associative, in particolare per le Sezioni) mentre la
seconda ha riguardato il XIV Congresso Europeo della Bpw che si è
tenuto a fine settembre 2012 nella
splendida cornice di Sorrento.
Quando sono stata eletta, sapevo già che, durante l’anno sociale che stava per incominciare,
gran parte del lavoro di tesoreria
sarebbe stato assorbito dalla gestione finanziaria del congresso,
ma ora posso tranquillamente affermare che tale compito, iniziato a metà gennaio scorso dopo
l’incontro ufficiale del CPN con
le cinque componenti il Comitato di Coordionamento Europeo a
Roma, si è rivelato impegnativo
sì, ma particolarmente stimolante: ho avuto l’occasione, che definirei unica, di venire in contatto
con tantissime socie appartenenti, oltre alla Federazione Italiana,
ai vari Paesi europei: dall’Austria
alla Turchia, dall’Islanda a Israele,
senza dimenticare quelle provenienti dai diversi continenti... addirittura dall’Australia.
Si è trattato di un’esperienza preziosa e rara (la nostra Federazione
aveva organizzato, in passato, il
Congresso Internazionale del 1996
a Venezia e quello Europeo del
2003 a Roma, entrambi memorabili
eventi a cui ho avuto la fortuna di
partecipare), vissuta responsabilmente con un ruolo ben preciso e
vista da un’angolazione che oserei
definire privilegiata, per l’opportunità di arricchire quel bagaglio di
conoscenze umane che rappresenta il vero patrimonio della nostra
vita associativa, esperienza che ha
inoltre rafforzato in me la convinzione della validità del nostro “essere”
socie Fidapa Bpw Italy, e l’orgoglio
dell’appartenenza che sempre ci
deve sostenere e stimolare nel
cammino associativo.
Marcella Desalvo
Il comitato
di presidenza
nazionale
nella serata
conclusiva
del XIV Congresso
Europeo
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Dalla Past Presidente Nazionale
Tema Internazionale 2011/2014
Empowered women leading business
(Bringing the voice of women to business).
Care amiche, siamo a metà del
nostro percorso ed è il momento di
“fare il punto della situazione” sulla
trattazione del Tema Internazionale,
a me demandata dal nostro Statuto
e Regolamento.
Nello scorso anno sociale ho
somministrato su tutto il territorio
nazionale un “Questionario sull’empowerment”, per conoscere la situazione lavorativa delle socie e
la percezione del loro ruolo lavorativo. In occasione del convegno
nazionale dello scorso giugno ho
presentato il report dei dati raccolti. Il lavoro è stato svolto grazie al
prezioso contributo delle Past Presidenti di distretto e di sezione, che
di concerto con le loro Presidenti,
mi hanno coadiuvata nella divulgazione del questionario e nella raccolta dati.
I dati emersi ci hanno indotto a
delle riflessioni, che desidero ricordare a tutte Voi:
• Le socie monitorate hanno dichiarato di essere soddisfatte di
svolgere un lavoro, anche se non
sempre pienamente; è emerso un
gap culturale: “per una donna il
lavoro è più un’opportunità che
un diritto”, spesso la scelta non
corrisponde alla propria “aspettativa di vita”.
• La disparità di opportunità e salariale è ancora presente e fortemente percepita nel mondo
del lavoro, bisogna promuovere
campagne sull’ Equal Pay Day e
informare le lavoratrici sulle leggi
a loro favore.
• Valorizzare le risorse umane all’interno delle aziende/enti è un’opportunità di crescita, un “valore
aggiunto” per l’azienda/ente; significativo è promuovere il “Diversity Manangement” per attuare
politiche aziendali inclusive e cre-
are benessere per le lavoratrici.
• Un gap culturale penalizza la
donna dirigente, si ha poca fiducia nel suo operato, salvo che sia
omologata all’ uomo .
• Il problema della conciliazione e
della maternità è ancora molto attuale: anche se si hanno le leggi,
spesso non vengono applicate o
non sono conosciute dalle stesse
donne (Programma Italia 2020).
Bisogna promuovere campagne
di informazione e sensibilizzare
l’opinione pubblica.
• Il “gender gap” può essere superato promuovendo politiche di
empowerment e di gender mainstreaming.
• Importante è promuovere campagne di informazione e formazione
sui WEP’s, promuovere network
fra le donne, in sinergia con le iniziative della BpwI e promuovere
la progettualità in rete.
Dal report e dalle riflessioni
emerse scaturisce il nostro lavoro
futuro, nel rispetto del Tema Internazionale: “Empowerment women
leading business” e dei suoi tre
ambiti d’azione: leadership-innovazione- sostenibilità.
Abbiamo ampiamente parlato di
leadership in occasione del Congresso Europeo di Sorrento. Se volgiamo lo sguardo alla BpwI si sono
realizzati tanti significativi eventi:
la Presidente Internazionale Freda
Miriklis ha partecipato all’evento
internazionale “RIO+20” dove ha
presentato i WEP’s e li ha fatti inserire nell’agenda delle tematiche
da trattare; a Città del Messico si
è svolto lo scorso novembre il secondo Forum delle Donne Imprenditrici e la Bpw è stata parte attiva
dell’ evento; a Vienna si è tenuta la
settima edizione del Danubio Net; è
stato siglato un accordo tra la Bpw
e la IOE (International Organization. of Employers) per condividere
esperienze comuni ed iniziative imprenditoriali e creare un forum internazionale per promuovere scambi
di buone pratiche e l’empowerment
femminile nel mondo degli affari.
Quali iniziative attueremo in Italia? Da un’analisi delle proposte
pervenute dai Distretti è emersa
la richiesta di dare un particolare
rilievo agli aspetti che riguardano
la crisi che attraversa il nostro paese e il rapporto donna-economia,
affrontando in particolare i temi che
riguardano la difficoltà che stanno
incontrando le donne e le giovani
generazioni nella ricerca di lavoro e
promuovendo network fra le donne
imprenditrici a livello internazionale.
Nei vari incontri saranno coinvolti
rappresentanti delle organizzazioni
sindacali, delle imprese, delle istituzioni, anche nell’ottica di proporre
percorsi orientativi in collaborazione con le scuole e le Università. Si
porrà sempre l’attenzione sull’empowerment delle donne, elemento
particolarmente significativo per lo
sviluppo sociale e per creare innovazione e ben-essere.
Si presenteranno le Raccomandazioni contenute nel Rapporto
Ombra Cedaw, relative ad alcuni
aspetti presenti nella Convenzione
Internazionale per l’empowerment
delle donne. Si organizzeranno incontri per divulgare i WEP’s, in rete
con le scuole e con le Istituzioni nel
rispetto del principio di sussidiarietà. Care amiche, attraverso l’informazione e la formazione cercheremo di essere elementi attivi per il
cambiamento.
Giuseppina Seidita
Novembre 2012
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I venticinque anni della Fondazione Fidapa
Nella prossima primavera la
Fondazione Fidapa compie 25
anni dalla sua costituzione.
Sarà questa una occasione per
far conoscere alle amiche ed alle
persone interessate non solo l’attività della Fondazione ma anche
i suoi fini ideali, statutariamente
definiti, le sue scelte di percorsi
per raggiungerli, la sua struttura
organizzativa e le sue potenzialità: tutte le peculiarità che hanno
determinato la sua strategia e la
sua presenza attiva nella società
italiana e nei suoi rapporti con la
B.P.W. International .
È bene sottolineare che abbiamo sempre ricordato i nostri
anniversari più importanti con le
Presidenti internazionali: è stata
sempre con noi l’unica presidente internazionale italiana, la nostra Livia Ricci, che ha dato alla
Fondazione Fidapa il contributo
enorme ed altamente qualificato
della sua grande esperienza, sensibilità ed apertura mentale sin
dal giorno della costituzione della Fondazione, onore e privilegio
che solo poche amiche fondatrici
ormai condividiamo con Lei.
Ci auguriamo che tutte le fondatrici, che hanno dato alla Fidapa
l’occasione e la possibilità di allargare il suo spazio e la possibilità
di maggiore presenza e incidenza nella realtà italiana attraverso
la costituzione della Fondazione,
Ente Morale con personalità giuridica per decreto del Presidente
della Repubblica, possano essere presenti a questo evento per
dare il contributo di intelligenza,
di generosità e di lungimiranza
per aumentare e migliorare il nostro lavoro.
Approfondire e migliorare la
qualità della nostra attività è indispensabile per raggiungere più
rapidamente i fini statutari che le-
gittimano la nostra presenza nella società italiana che, in questo
quarto di secolo, ha avuto una
evoluzione così rapida ed impressionante di cui, forse ancora, non
tutte siamo riuscite a cogliere ed a
capire dove ci ha portato.
In un saggio, appena pubblicato, Simon Price e Peter Thoneman
narrano il viaggio da Roma in Provenza nel 417 del prefetto Claudio Rutilio Namaziano che in un
poema rimpiange Roma ed i suoi
miti, rammaricandosi di lasciare il
centro verso la periferia: “crede
di vivere ancora nel mondo antico, in realtà si trova in un mondo
nuovo... è partito dalla Roma del
passato ed è giunto nell’Europa
del futuro.”.
Il nostro anniversario sarà l’occasione per un bilancio globale di
tutta la nostra attività:
a) sottolineeremo i lati positivi
e le conquiste durature non col
trionfalismo delle mitiche mosche
cocchiere e ci impegneremo ad
individuare errori e deficienze non
con la ferma determinazione di riparare le conseguenze degli errori
commessi; b) per non commettere l’errore di Claudio Rutilio Namaziano esamineremo i cambiamenti
avvenuti nella realtà oggettiva del
nostro Paese non per una mera
speculazione sociologica ma per
adeguare a tali cambiamenti le
nostre strategie e per rendere la
nostra attività più incisiva e determinante; c) dobbiamo guardare al
futuro e riconoscere l’urgenza di
cambiare modi e metodi di lavoro
tenendo presente le conseguenze
della rivoluzione tecnologica mediale che ha travolto il rapporto
spazio-tempo aumentando la mobilità, l’egoismo e la soggettività.
In questo difficile passaggio
storico le democrazie oscillano
in modo pericoloso per cui dob-
biamo adeguare i nostri rapporti
associativi verso una più ampia
democrazia partecipativa della
base alla vita ed alla responsabilità direttiva dei nostri Organismi.
Nel convegno di Palermo
nell’aula-bunker dell’Ucciardone
abbiamo approfondito il tema :”legalità e democrazia per la rinascita morale ed economica dell’Italia”, offrendo tale argomento alla
riflessione degli studenti: la legalità e la democrazia debbono costituire le molle per superare anche
la crisi dell’Associazionismo.
Se riusciamo a coinvolgere un
numero sempre maggiore di Amiche nel lavoro della Fondazione
Fidapa, se riusciamo a guardare
avanti, la crisi che stiamo vivendo
sarà un’incubatrice di innovazione volta a riorganizzare tutti i processi di partecipazione responsabile per diminuire fino ad annullare ogni discriminazione di genere.
Eugenia Bono
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Notizie dal Coordinamento Europeo e dall’Internazionale
a cura di Pinella Bombaci past presidente nazionale
Un indimenticabile Congresso Europeo
Ringrazio la Presidente Nazionale per questa possibilità che ci ha dato di inserire nel Notiziario uno stralcio della Newsletter n.5 che con tanta cura abbiamo
preparato per raccontare alle socie gli eventi più salienti del XIV Congresso Europeo, tenutosi a Sorrento
dal 28 al 30 Settembre di quest’anno.
È vero, lo avevamo voluto e ottenuto questo Congresso, fin dal 2008 durante la mia Presidenza Nazionale; e per tutti questi anni, lo avevamo accompagnato per mano fino al traguardo, superando con serenità
e determinazione tutti gli ostacoli che sembravano
frapporsi.
L’abbiamo voluto per regalare la giusta e meritata visibilità alla nostra grande Federazione italiana e all’eccellente lavoro svolto dalle sue 287 Sezioni in favore
delle donne .
Un grazie di cuore va alla Presidente nazionale Eufemia Ippolito, grande alleata in questo lungo e difficile percorso e alla Coordinatrice europea Sabine
Schmelzer per i suoi consigli sempre improntati alla
precisione e all’ottimo risultato.
Anche da questa sede, un grazie riconoscente alle
Componenti del Comitato organizzatore, da me coordinato, giorno dopo giorno chiamate a curare mille
adempimenti, pur di dare vita a un evento in cui nulla
è stato lasciato all’improvvisazione. Un grazie particolare alla Presidente della sezione di Penisola Sorrentina Giuliana De Angelis, mio braccio destro nella bella
città di Sorrento .
Abbiamo seguito con una cura particolare tutte le
socie, italiane e straniere, cercando di risolvere i loro
problemi, le loro difficoltà, legate alla lontananza, ai
viaggi, alla loro sistemazione alberghiera; e lo abbiamo fatto con tempestività, attenzione e grande spirito
di collaborazione .
La grande partecipazione delle socie a questo
Congresso e la simpatia che ci hanno dedicato, sono
state la più bella ricompensa al nostro grande lavoro;
avevamo promesso il sogno a Sorrento; tutte insieme
lo abbiamo trasformato in una bella realtà.
La newsletter della Presidente nazionale
Carissime Presidenti,
carissime socie
solo da poche ore si è concluso
il XIV Congresso Europeo a Sorrento e voglio subito condividere
con tutte Voi il grande successo
ottenuto dalla nostra Federazione
italiana, organizzatrice e protagonista dell’evento.
È stato davvero un grande successo per contenuti, forma e risultati
raggiunti; giorno dopo giorno, si
sono succedute, in riunioni plenarie e in workshop, relatrici di
grande spessore culturale, con
esperienze eccellenti nel campo
dell’economia, dell’alta finanza,
dell’imprenditoria, del mondo del
diritto, della formazione.
Ognuna, sotto diverse angolazioni, ha trattato il tema della donna,
con più potere, verso la leadership
nonché il tema dell’innovazione
che le donne possono portare nei
vari settori economico – sociali;
apporto fondamentale che trova
la sua forza nel diverso atteggiamento della donna verso i problemi che si sono stratificati in questi
ultimi decenni. Si tratta di affermazioni suffragate da studi condotti a
livello nazionale e mondiale; come
messo in luce dalla Presidente
internazionale Freda Miriklis, presente al Congresso, la stessa Banca Mondiale ha evidenziato, nella
sua Relazione 2012 sullo sviluppo
mondiale, aumenti di produttività,
prospettive di crescita avanzate e
risultati migliori per la prossima generazione se associati a un maggiore accesso delle donne alle risorse produttive.
Sono stati trattati temi perfettamente in linea con il grande movimento
di opinione realizzato dalla nostra
Federazione sull’uguaglianza di
genere, sull’accesso della donna
ai luoghi decisionali, sull’uguale
trattamento uomo - donna nei luoghi di lavoro .
Sono questi gli elementi chiave
capaci di trasformarsi in fattori di
sviluppo in tutte le dimensioni della
sostenibilità : sociale, economico e
ambientale.
E allora, come ci raccomanda la
Coordinatrice europea Sabine
Schmelzer, abbiamo bisogno di
più donne leaders tenendo presente che l’’istruzione formale e la
conoscenza è solo una parte necessaria; l’altra parte è l’esperienza pratica nella leadership.
Fare parte della Bpw è un laboratorio
eccellente di leadership per trovare
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Notizie dal Coordinamento Europeo e dall’Internazionale
soluzioni innovative e sostenibili per
il futuro, se le donne sanno cogliere
fino in fondo tutte le opportunità di
crescita offerte da questa grande
Organizzazione non governativa
Ora c’è bisogno di coraggio e di
potenza, c’è bisogno di un passo
in avanti sullo scenario mondiale per fare ascoltare le voci delle
donne in tutto il mondo.
Noi, quale Federazione italiana,
la più potente a livello Europeo,
dovremo continuare a contribuire in maniera massiccia a questo
importante movimento di opinione e il prossimo anno sociale vedrà impegnate le nostre Sezioni a
ottenere, su questi temi, risultati
concreti, come già abbiamo saputo fare nell’anno appena decorso;
vi posso dire che la Coordinatrice
europea ha dedicato un intero workshop ai risultati ottenuti, in termini
legislativi, dall’Italia nella materia
della doppia preferenza di genere
e sulla presenza delle donne nei
Consigli di Amministrazione nelle
Società quotate e partecipate.
E se i contenuti sono stati di grande spessore, la forma è stata im-
prontata all’eleganza, allo stile,
alla grande accoglienza e ospitalità; e qui il mio grazie, pieno di
gratitudine, non può che andare
alla prima artefice di questo Congresso la Past Presidente nazionale Pinella Bombaci, Coordinatrice
del Comitato organizzatore che
ha curato, insieme a noi tutte, ogni
minimo particolare di tutte le fasi
congressuali con risultati che hanno provocato consensi, stupore e
ammirazione da parte delle socie
straniere e italiane.
E non è un caso che la sua candidatura a Segretaria del Coordinamento europeo, già approvata
a maggio, nel meeting delle Presidenti europee e Bruxelles, e fortemente sostenuta dall’Italia, abbia
trovato a Sorrento la definitiva approvazione, con un consenso plebiscitario di 43 voti su 46 votanti.
Sono certa che Pinella Bombaci,
saprà portare, in ambito europeo,
la voce dell’Italia attraverso la sua
preparazione e il suo grande impegno improntato alla professionalità e a una grande serietà di
comportamento.
L’accoglienza
L’accoglienza delle socie
nella sede congressuale è
stata affidata al gruppo della
Scuola di danza di Patty Schisa; nove splendide giovani in
costume sorrentino che hanno
allietato l’ingresso delle partecipanti con il loro sorriso e i
confetti al limoncello di Sorrento in bella vista nei cestini di
legno ad intarsio tipici dell’artigianato locale.
Otto Hostess dell’Istituto alberghiero di Ottaviano - coordinate dalla prof.ssa Maria
Criscuolo hanno curato l’accoglienza delle socie all’aeroporto di Capodichino
Trenta Hostess del Liceo
Classico Linguistico di Meta
Publio Virgilio Marone, coordinate da Heidi Prantner e dalla loro Professoressa Natalia
Gargiulo, hanno svolto un lavoro preziosissimo di accoglienza e di collaborazione in tutte
le fasi congressuali.
La cerimonia di apertura
Eufemia Ippolito:
Onore alla
bandiera Italiana
Sono stati momenti veramente emozionanti quelli
della Cerimonia di apertura.
La Presidente italiana Eufemia Ippolito ha aperto i
lavori congressuali porgendo il benvenuto alle 350 socie provenienti dall’Europa e dal mondo e ringraziando innanzi tutto il Comitato organizzatore del Congresso coordinato da Pinella Bombaci e composto dalle
socie Caterina Mazzella, Giuliana De Angelis, Cristina
Cagnazzi e Anna Acampora; un ringraziamento sentito per l’impegno e la forza con cui sono stati seguiti
tutti gli adempimenti pur di trasformare i tre giorni congressuali in un evento indimenticabile.
Doveroso e partecipato l’onore alle bandiere italiana
europea e americana, nel ricordo della madre Fondatrice Lena Madesin Fhillips.
È vero, ha affermato la presidente nazionale Eufemia Ippolito: le donne sono pronte a giocare ruoli di
leadership nella società, nei luoghi di lavoro, nelle istituzioni pubbliche, in politica, dappertutto.
E quando le donne occupano ruoli di leadership,
agiscono con intelligenza e determinazione, ma anche con quella particolare intelligenza emotiva che
mette il fattore umano al primo posto.
Ciò ha portato a trasformare la diversità delle donne,
da un fattore problematico in un punto di forza, perché
Notizie dal Coordinamento Europeo e dall’Internazionale
le donne sono in grado di innovare il
modo produttivo conformandolo alle
nuove esigenze dell’economia.
Abbiamo bisogno di più donne leaders, ha affermato la Coordinatrice
europea Sabine Schmelzer e la nostra
Federazione è come un laboratorio di
formazione perché prepara e orienta
le socie verso ruoli di leadership sia a
livello locale che nazionale, europeo
e internazionale.
Le esperienze congressuali e la
partecipazione agli eventi europei e
internazionali sviluppano questa formazione perché danno opportunità di
incontro e di confronto tra socie di tutto il mondo, con un formidabile scambio di conoscenze e di esperienze.
Il corpo di ballo del
Teatro Tasso di Sorrento
La magica atmosfera della cena di gala
Non avrebbe potuto essere più bella la Sala Sant’Antonio dell’Hilton Palace Hotel che ha ospitato il gala dinner; in uno scenario di
sogno, con alle spalle il Golfo di Napoli, il Vesuvio e le mille luci della penisola Sorrentina, tutto ha assunto il fascino della magia, dove
la cena è stata solo un pretesto per fare vivere alle socie momenti
importanti e significativi di vita associativa.
Erano presenti tutte le giovani che hanno organizzato a Sorrento il VI Congresso internazionale delle Young; a loro è stata dedicata la raccolta di fondi resa possibile dal dono di una delle socie
espositrici Giselle Rufer, consistente in un prezioso orologio.
Durante la serata sono stati raccolti 2160 Euro che andranno
a finanziare tre progetti curati dalle Young della Bpw: la Nursing
School in Messico, la Bpw Quality School in Karachi, il Fondo
della Bpw Young per partecipare al Congresso Internazionale di
Jeju in Corea - 2014. La serata è stata allietata dalla presenza
dei ballerini del Teatro Tasso di Sorrento che hanno coinvolto le
socie straniere e italiane presenti nelle più belle tarantelle e nei
ritmi più antichi di questo territorio, unico per fascino e capacità
di emozionare.
La Presidente Bpw Italy Eufemia Ippolito
premia la Presidente Internazionale
Freda Miriklis, la Coordinatrice europea
Sabine Schmelzer e Pinella Bombaci
Coordinatrice del Congresso
Le socie della Penisola Sorrentina
Maria Esposito, Paola Gargiulo
Giuliana de Angelis e Rosellina Mauro con
Giuseppina Bombaci e Sabine Schmelzer
Testimonial d’eccezione Maria Grazia
Cucinotta qui con gli artisti Anna Ciao
Luca Gaeta e Sara Vicinanza
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La Presidente nazionale
Eufemia Ippolito al centro
riceve il certificato di
Apprezzamento dalla
Presidente internazionale
Freda Miriklis. Da Sinistra
Jasmine Darwich Segretaria
internazionale,
Susan Jones Coordinatrice
Regione Asia Pacifico,
Jill Vorobec Vice Presidente
Internazional
astasia Safarian
Rappresentante Young,
Sabine Schmelzer
Coordinatrice Regione Europa
L’allegria dei
tamburelli
Ne sono arrivati davvero a decine di tamburelli, da nord a sud,
per come speravamo, resi preziosi dalle mani delle nostre socie
artiste che li hanno trasformati in
piccoli capolavori.
Talmente belli che sono stati
esposti, in una mostra improvvisata, in una delle pareti a roccia
del Foyer Sirene.
Molti sono stati conservati nella
sede di Roma; saranno il nostro
dono nei nostri prossimi viaggi
internazionali.
Grazie davvero a tutte le Sezioni
che sono state così accanto a noi,
con questo dono particolarissimo
che tanta allegria ha portato tra le
socie italiane e straniere!
Il prossimo
Congresso Europeo
a Zurigo nel 2016
Sono venute preparate le socie
della Svizzera, pronte a ricevere in
consegna la bandiera dell’Europa
che sventolerà nei cieli di Zurigo
in occasione del prossimo Congresso europeo del 2016. E l’Italia,
che l’aveva ricevuta a sua volta a
Monaco, in chiusura del XIII Congresso europeo, è stata pronta a
consegnargliela, nel corso di una
cerimonia organizzata in occasione del Farewell party. È venuta la
banda comunale della città di Sor-
rento a rendere onore alla Bandiera
europea, con l’esecuzione dell’Inno
alla gioia, mentre la piccola Violetta
insieme alla Presidente nazionale
ha consegnato il simbolo dell’Unione europea alla Vice Presidente
della Federazione Svizzera Ursula
Spleiss.
Il videomessaggio di Viviane Reding
Gli uomini e le donne dovrebbero
avere gli stessi diritti nell’accedere
a posizioni di leadership; invece la
presenza delle donne nelle posizioni di vertice dell’economia europea
non è incrementata negli ultimi anni.
Nonostante il pubblico dibattito
e le diverse azioni intraprese dagli
Stati membri, il progresso in questo campo è lentissimo; come si
evince dal report da me presentato nello scorso mese di Marzo,
in Europa, solamente il 13,7% dei
componenti dei Consigli di Amministrazione delle società quotate è
formato da donne. La media di aumento di questo dato, nei vari Paesi, è migliorata rispetto agli ultimi
anni solo dello 0,6%: a questi ritmi,
ci vorranno più di 40 anni per arrivare all’uguaglianza di genere nei
Consigli di Amministrazione.
Eppure molti studi (Mckenzie -
Ernst & Young) hanno dimostrato
che la presenza delle donne nei
Consigli di Amministrazione provoca un aumento della produttività aziendale del 56% rispetto alle
aziende che si avvalgono di Consigli di amministrazione declinati
solo al maschile. Quindi le donne
vogliono dire business non costi!
Insisto, entrambi i sessi devono
essere rappresentati con il minimo del 40 % riservato alle donne;
questo è stato, è e rimane il nostro
obiettivo, fino a quando non avremo raggiunto il risultato, portando
più donne al top della leadership .
Ma le leggi da sole non basteranno, occorre introdurre per tempo una nuova cultura: ecco perché
il vostro lavoro di rete e di mentoring è importante, perché aiutate
le donne a diventare donne di successo e le giovani a intraprendere
Viviane Reding Vice Presidente
del Commissione Europea: le quote
rosa in Europa
un percorso di carriera di successo. Bisogna fare in modo che il talento femminile venga fatto emergere e potenziato e che le donne
siano pronte a sedere nei Consigli
di Amministrazione in posizioni di
leadership.
Auguro ogni successo al vostro
Congresso e a tutte le donne che
vi partecipano.
Viviane Reding
i distretti e le loro sezioni
nord-est
Una programmazione densa di attività
presidente Anna Giovannoni
Nel secondo anno del mio biennio intendo proseoltre alla struttura orgaguire, in accordo con il CPD, nello sviluppo delle tenizzativa e al cerimoniale.
matiche già affrontate lo scorso anno sul tema nazioQuest’anno abbiamo ininale e internazionale. Per il tema nazionale sarà cura
ziato con il commento alle
del distretto, attraverso tutte le sue sezioni e le socie
modifiche statutarie e del
direttamente o indirettamente interessate, divulgare
regolamento che riguarla metodologia suggerita dal CPN per la raccolta dei
dano principalmente le
curricula da inviare ai CDA delle società attraverso la
socie e gli organi di governo dei distretti e delle sezioFidapa Bpw Italy e continuando a sostenere a livello loni. Successivamente, prima del confronto elettorale,
cale le iniziative delle sezioni. Tutte le iniziative sul tema
approfondiremo la conoscenza delle norme che renazionale convergeranno a maggio in una conferenza
golano le candidature e l’elezione delle cariche. Sono
sul tema dell’indipendenza economica delle donne, in
incontri necessari per dare serenità ed efficienza ai
cui relazionerà Johan Hitthaler esperto di finanza della
distretti e alle sezioni. La conoscenza delle regole e
Sparkasse di Bolzano. Ampia divulgazione sarà data al
la loro applicazione infatti rende le sezioni luoghi d’intema della lotta agli stereotipi di genere, soprattutto sulcontro e non di scontro. Saranno organizzati due imla presenza degli stereotipi nei messaggi pubblicitari,
portanti iniziative dalle commissioni stampa e agricolattraverso la visione e l’analisi dei codici linguistici e vitura. La prima sarà la tavola rotonda organizzata con
sivi, in particolare favorendo i progetti delle sezioni che
giornaliste/i di alcune testate importanti operanti nel
intraprenderanno attività in collaborazione con le scuonostro distretto per capire i percorsi più efficaci per
le, per una scuola di parità contro gli stereotipi. Alcuni
avere visibilità e comprendere le grandi trasformazioni
sono già operativi e in fase conclusiva come il progetto
che da almeno un decennio hanno rivoluzionato il no“Che genere di cultura?” d’intesa tra la commissione
stro modo di comunicare. La seconda iniziativa sarà
per le pari opportunità tra donna e uomo della Provinun convegno cui farà seguito un’indagine sull’imprencia di Venezia e l’ufficio scolastico territoriale di Veneditoria femminile e un premio chiamato “Fidapa grezia. Il tema internazionale sarà affrontato nel gennaio
en” che andrà a gratificare una donna che nel mondo
prossimo in un convegno sul rapporto ombra Cedaw,
dell’economia rurale si sarà distinta per efficienza e
con rifermento ad alcuni punti del ddl Fornero sulla ricreatività nell’organizzazione e nella produzione. Da
forma del mercato del lavoro. Relazioneranno la past
ultimo si segnala il gemellaggio tra il nostro distretto e
presidente distrettuale Maria Grazia Avezzù, Barbara
il distretto Centro, che avrà nella epopea della bonifiSpinelli giornalista e scrittrice, Alisa Del Re (Universica integrale il legame che si vuole stringere; entrambi
tà di Padova) e Carla Faralli (Università di Bologna).
i distretti hanno infatti in comune il lavoro di genti veContinuano anche gli incontri per la
nete, friulane e ferraresi, che hanno
formazione dei quadri delle Seziocontribuito a stringere legami tra l’AUna scuola
ni. Lo scorso anno sociale abbiamo
gro Pontino e il Veneto. Il convegno
di parità
affrontato alcuni aspetti dell’essere
analizzerà i legami della storia e il
contro
socie Fidapa, unitamente ai principi
contributo di fatica e coraggio delle
gli stereotipi
etici e alle finalità dell’associazione,
donne della bonifica.
SEZIONE DI BELLUNO
Impegno politico e civile
La sezione di Belluno, presieduta da Cristina De
Cal, ha organizzato la tradizionale tavola rotonda sul
tema Donne alla prova elettorale. Si è ripetuto, quindi,
l’impegno dell’associazione nel dare risalto alle donne
che si cimentano nel campo della politica. All’incontro
ha partecipato una rappresentante per ciascuna delle
nove liste, e alle aspiranti amministratrici sono state
poste domande sul programma e sul loro impegno
poltico-sociale.
Dal 1993, in occasione di ogni tornata elettorale, la
sezione di Belluno organizza questo incontro allo sco-
po di stimolare le donne a una maggiore partecipazione alla vita politica.
La sezione dedica parte delle sue attività anche alle
professioni, quelle che solitamente sono considerate
prevalentemente maschili. Lo sviluppo del tema Lavori
al femminile, ha avuto come testimone del terzo incontro Lilia Fredella prima dirigente donna della Polizia di
Stato. Nel suo curriculum molte significative esperienze:
dall’indagine, a Palermo, per le stragi Falcone e Borsellino, alla direzione di vari Commissariati di Pubblica
Sicurezza sul territorio nazionale (Palermo, Venezia, La
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nord-est
Spezia), al comando di un contingenMilano, sul cosiddetto “femminicidio”,
Un condensato
te ONU di polizia in Kossovo. Attualoffrendo spunti di riflessione e dati
di attività a favore
mente dirige il Gabinetto regionale di
su questa dilagante violenza sulle
della donna
Polizia Scientifica per la Lombardia,
donne. Attraverso questa iniziativa la
che si occupa di indagini sulla scena
sezione di Belluno si pone l’obiettivo
del crimine e ha al suo interno diversi laboratori per l’adi presentare esperienze concrete e positive, scelte lanalisi di stupefacenti, DNA, residui dello sparo, balistica,
vorative diverse portate avanti da donne con passione e
ecc. Lilia Fredella ha aperto il suo intervento presentanimpegno. Uno stimolo per le giovani e per le loro future
do uno studio, fatto in collaborazione con l’Università di
scelte di studio e professionali.
SEZIONE DI BOLOGNA
Lotta alla violenza e empowerment delle donne
Le attività della sezione di Bologna
Presso l’Università di Bologna è
Ospite della sezione
hanno privilegiato l’empowerment delstata organizzata la conferenza dil’ambasciatore
le donne, la lotta alla violenza, la tutela
battito coordinata da Marina AmaElisabetta Kelescian duzzi, giornalista del Corriere della
della salute e la lotta al dolore, continuando ad approfondire i temi concorSera, sulle esperienze professionali
dati a livello nazionale e internazionale e avviati nel corso
femminili nel campo della diplomazia internazionale,
del 2011. Ha riscontrato un particolare interesse l’interdescritte da un ospite di grande prestigio l’Ambasciavento attivo della socia Carla Faralli, membro del Comitato
tore Elisabetta Kelescian; bolognese di origine è stata
di indirizzo della Fondazione della Banca del Monte di Boambasciatore per l’Italia a Helsinki, Console a New
logna e Ravenna, che ha fondamentalmente contribuito
York e in tante altre sedi prestigiose straniere.
allo sviluppo di una campagna di comunicazione, finanSalute e terapia del dolore il tema della conferenza
ziata dalla Fondazione bancaria, dal titolo NoiNo, contro la
della microbiologa Maria Paola Landini, già preside
violenza che colpisce le donne; un progetto che tocca gli
della facoltà di Medicina dell’Università di Bologna e
uomini, rivolto agli uomini per dire no alla violenza di genemembro del consiglio Superiore di Sanità. La Landini
re. Perché ogni volta che si parla di violenze nei confronti
ha relazionato sulle iniziative di informazione relative
del genere femminile, il rischio è quello di scordarsi di chi
alle terapie palliative, alla prevenzione e alla lotta al
le commette, spesso padri, compagni e mariti.
dolore.
SEZIONE DI PORDENONE
Percorsi al femminile tra maternità e lavoro
Non è civile una società che non si
zione fisica della futura forza lavoro.
Maternità: fattore
batta per un’applicazione equa delle
Grazie a un patto di piena correspondi
crescita
dell’azienda
pari opportunità. Il problema si pone
sabilità tra azienda e lavoratrice, un
particolarmente per le donne, chiamate, loro malgrado,
apparente evento turbativo per il datore di lavoro si può
ad una forzata conciliazione tra privato e lavoro. L’etrasformare in una stimolante opportunità, puntando sul
vento più delicato in questo senso è la maternità, non
concetto di benessere dell’individuo come base per l’edisgiunto dalle retribuzioni salariali inferiori a parità di
splicazione serena delle proprie doti nell’ambito relazioruoli e dal rinnovato quadro pensionistico. Questi gli
nale e lavorativo. Non gestire opportunamente la materargomenti, oggetto di dibattito, introdotto e coordinato
nità blocca le potenzialità della donna, ne erode l’identità
da Rita Moretto, funzionario Ascom responsabile area
professionale impedendole di riprendersi i propri spazi.
lavoro, affrontati nell’incontro promosso dalla sezione di
Tocca pertanto alle grandi aziende o a reti di piccole imPordenone. Hanno dibattuto gli argomenti, Elisa Schiaprese aggiornarsi in questi termini perché il metodo vinvi, psicoterapeuta e consulente gestione Risorse Umaca sull’imprevisto e la lungimiranza sull’improvvisazione
ne, su “Maternità e Lavoro”; Speranza Moro, respono l’arbitrio. Se dunque le prospettive di gestione delle
sabile servizi all’utenza assicurato pensionato INPS su
risorse umane propongono mete consapevoli e dinami“Pensioni: fondi speciali e convenzioni internazionali” e
che, molta strada pare si debba ancora percorrere riSusanna Goldin, esperta in materia pensionistica INPS
guardo alla parificazione salariale tra uomo e donna che
su “Pensioni e problematiche inerenti”.
risulta sperequata soprattutto tra gli operai specializzati,
Elisa Schiavi, partendo dalla constatazione provocaimpiegati e dirigenti, fino al 20%. Ad aggravare la situatoria della maternità come indiscusso business per il
zione al femminile è il fatto che la richiesta del part-time
mercato, sottolinea la moltiplicazione di lavoro insita nei
per esigenze familiari compromette la situazione pensioplurimi risvolti di tale evento, a cominciare dalla riprodunistica in termini di riduzione del relativo trattamento.
nord-est
SEZIONE DI TERGESTE
Maria Bashir ospite della sezione Tergeste Venezia Giulia
In visita ufficiale in Italia, Maria
Nata in Afghanistan nel 1970,
Il volto femminile
Bashir, prima ed unica donna capo
Maria ha studiato all’Università di
dell’Afghanistan:
procuratore della Provincia di Herat
Kabul dove nel 1994 si è laureata
bandiera di coraggio in legge. La dott.ssa Bashir ha più
(Afghanistan), è stata la protagonista di un incontro organizzato a Triedi 15 anni di esperienza legale nei
e legalità
ste dalla sezione Tergeste Venezia
quali ha dovuto affrontare i Taleba- Presidente Fabia Novajolli -, assieme al Collegio del ni, le forze della polizia corrotte, minacce di morte e
Mondo Unito dell’Adriatico di Duino (TS) e alla Regio- vari tentativi di attentato. Da quattro anni è Capo della
ne Friuli Venezia Giulia.
Procura della Provincia di Herat in Afghanistan, prima
L’incontro ha avuto per tema ”La legge come stru- ed unica donna a ricoprire un ruolo di quest’importanmento per il cambiamento dell’Afghanistan”.
za nel suo Paese. Quando, sotto il regime dei TalebaMaria Bashir ha parlato della sua esperienza di donna ni, le era stato proibito di lavorare, è stata insegnante
nell’Afghanistan di oggi, delle difficoltà quotidiane per le clandestina per giovani ragazze. La nuova costituziodonne afghane, soffermandosi in particolare sulle diffe- ne afghana è entrata in vigore nel 2004, proclamando
renze di condizione di quelle donne che vivono nei villag- uguali diritti per uomini e donne, ma ad oggi molti giugi, rispetto a quelle che vivono nelle città.
dici danno preminenza ad un’interpretazione estremaMaria Bashir, il cui carisma e la straordinaria forza di mente conservatrice della legge islamica, la Shari’a.
volontà sono stati i veri protagonisti del dialogo con il Solo nel 2010, Maria Bashir ha affrontato più di 87 casi,
pubblico, ha poi esposto anche ciò che lei auspica per con un’attenzione maggiore verso l’eradicazione della
un futuro democratico e positivo per il suo Paese e per corruzione e la lotta contro l’oppressione delle donne.
le donne che vi abitano. Questo futuro è evidentemente Nel 2011 ha vinto il premio “International Woman of
legato a doppio filo con le decisioni delle forze occiden- Courage Award” ed è stata inserita tra le 100 persone
tali in merito alla permanenza in Afghanistan.
più autorevoli nell’elenco stilato dal settimanale Time.
SEZIONE DI VENEZIA
Che genere di cultura?
Le attività sociali e le iniziative connario semistrutturato a domande
Una sinergia con la
dotte a fianco di altre associazioni
aperte e chiuse ha preceduto il
commissione PP-OO
ed enti, se sono animate da spirito
primo incontro in aula: una lezione
collaborativo e inclusivo, riescono a della provincia di Venezia teorico-pratica dedicata all’acquisitrasformarsi in azioni efficaci e incizione delle tecniche per destruttusive. Ne è una testimonianza concreta il progetto Che
rare i messaggi pubblicitari attraverso l’analisi dei ruoli
genere di cultura?, rivolto alle classi II e III delle scuole
femminili/maschili stereotipati presenti in campagne
medie, promosso dalla Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Provincia di Venezia
in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e
sostenuto dalla sezione di Venezia nella fase di pubblicazione degli interessanti risultati ottenuti alla fine di
un percorso sviluppatosi nel corso dell’anno scolastico 2011/2012. Un protocollo d’intesa siglato dalle due
istituzioni ha permesso di avviare un’azione formativa
in cui sono stati coinvolti 240 partecipanti, commissionando la progettazione a due professioniste: una formatrice professionista della comunicazione pubblicitaria con una consolidata esperienza nei linguaggi della
comunicazione e una pedagogista esperta di processi
formativi che hanno realizzato un pacchetto didattico
finalizzato a verificare la presenza di stereotipi nella popolazione scolastica. Sono stati attuati due tipi di intervento: uno di raccolta e analisi dei dati e uno dedicato
L’incontro della Presidente Nazionale
alla formazione in aula. La compilazione di un questiocon le socie di Venezia
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nord-est
pubblicitarie opportunamente scelte. Dall’elaborazione
dei primi dati è emerso che sono ben sedimentati stereotipi negli atteggiamenti, nelle professioni, nelle scelte
di studio e dello sport. La seconda fase del progetto è
stata strutturata proprio tenendo conto di tali risultati.
I lavori prodotti dalle studentesse e dagli studenti nel
corso del laboratorio creativo in aula e i dati relativi al
secondo questionario, compilato alla fine del percorso formativo, sono stati presentati proprio dai ragazzi e
dalle ragazze, che hanno avuto parte attiva nella condivisione di un’esperienza articolata e significativa che ha
reso più efficace una modalità diversa di fare didattica.
i distretti e le loro sezioni nord-ovest
La donna al top della leadership
presidente Graziella Camurati
Le attività del distretto Nord Ovest nel primo anno
sono state improntate alla conoscenza, quindi ai corsi
di formazione delle socie nelle tre regioni, allo sviluppo
del tema nazionale, alla celebrazione dell’Equal Pay
Day. Molte socie e presidenti si sono mobilitate anche
all’esterno per la raccolta delle firme a sostegno della petizione per la doppia preferenza di genere: uno
strumento per garantire la presenza paritaria delle
donne in campo politico. Sono state coinvolte altresì
le Consulte regionali, provinciali e comunali. Il risultato
raggiunto in Piemonte, Lombardia e Liguria è stata la
presentazione della petizione nelle rispettive Regioni.
In Piemonte, accompagnata da Maria Agnese Vercellotti Moffa, Presidente della Consulta femminile regionale ho consegnato la raccolta firme all’onorevole
Valerio Cattaneo Presidente del Consiglio Regionale.
Abbiamo dimostrato di essere un’associazione impegnata in temi di attualità e che possiede la rara qualità
di avvicinarsi alla politica esclusivamente intesa come
impegno civile e sociale.
In questo senso attualmente si sta concretizzando anche un’altra azione improntata a promuovere la presenza femminile nella “stanza dei bottoni” sia essa quella
della politica o quella delle professioni. Si stanno raccogliendo i curricula eccellenti delle nostre socie per l’inserimento delle donne nei Cda delle società quotate in
Borsa. Bisogna aiutare le professioniste a raggiungere i
massimi livelli dirigenziali per dare vita ad una economia
più rispettosa dell’aspetto umano e dei rapporti sociali.
All’inizio di questo secondo anno, continuando a prestare attenzione
all’ambiente e ai rischi
idrogeologici, siamo state
vicine alle socie amiche
del distretto Nord Est colpite dal terremoto dell’Emilia Romagna, promuovendo una sottoscrizione
di fondi. Così, come già fatto con la Liguria, abbiamo
voluto concretamente dimostrare la nostra solidarietà
e vicinanza.
L’anno sociale è stato inaugurato, nella sezione di
Saluzzo, alla presenza della Presidente nazionale Eufemia Ippolito, della Tesoriera nazionale Marcella Desalvo, con la partecipazione di rappresentanti di tutte
le Sezioni e delle Commissioni nazionali e componenti distrettuali. È stata l’occasione per disquisire delle
prossime iniziative.
Per i mesi futuri continueremo a dare spazio al tema
nazionale e internazionale, a valorizzare i lavori delle
Commissioni, il mondo della comunicazione, le relazioni tra i Distretti, i gemellaggi.
Il nostro fare opinione sarà improntato attraverso
convegni ad offrire strumenti concreti ed idonei ad indirizzare le donne che andranno a ricoprire incarichi
di responsabilità, dalla finanza all’arte, dalla cultura
all’impegno civico e sociale.
SEZIONE DI ALESSANDRIA
“Le donne per la ripresa” danno lustro alla città
Il 13 Novembre 1992 nasceva ad Alessandria la sezione della Fidapa.
Con la guida della sezione di Torino, un gruppo di
giovani donne decideva di unirsi con lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni
e degli Affari. Così e stato fino ad oggi. Il 13 ottobre
2012 la sezione di Alessandria ha festeggiato i suoi gio-
vani, attivi e propositivi 20 anni. Raggiunto il numero di
80 iscritte, ha sentito con orgoglio di aver raggiunto la
maggiore età e di poter affermare la sua presenza sul
territorio.
Il ventennale è stato festeggiato con un Convegno
dedicato alle eccellenze femminili alessandrine, dalle
autorità, all’imprenditoria, al mondo dell’arte, della cultura e dello sport, intitolato “Le donne per la ripresa”. Ad
nord-ovest
aprire i lavori, a Palazzo del Monfere completata con altre linee di proIl ventennale
rato, alla presenza della Presidente
duzione ed infine l’olimpionica della
di Alessandria
Fidapa distretto Nord-Ovest, Grazielmaratona, Valeria Straneo, laureata e
festeggiato in un
la Camurati e di sezione Carla Bolloli,
madre di due bimbi e che a 36 anni
hanno preso la parola tre donne d’ecdecide la sua grande impresa.
convegno con
cezione: il Prefetto Romilda Tafuri, il
Sono state premiate le Fidapiprotagoniste le
Sindaco Rita Rossa, il Presidente del
ne che si sono fatte onore in queeccelenze del territorio sti vent’anni di attività; è seguita la
Tribunale Sandra Casacci.
Non discorsi d’occasione, ma
premiazione del concorso letterario
parole forti e coraggiose di donne che hanno dovu“Racconti di donne”: primo premio a Angela Ricci Colli,
secondo a Franca Benedusi, terzo a Renata Guasco.
to faticare per raggiungere quanto era di loro diritto,
Le socie artiste hanno esposto i loro capolavori. Infine
messaggi di futuro per le giovani partecipanti. Dopo
è stato stretto un gemellaggio tra Alessandria e Savona
le presenze istituzionali hanno preso la parola la dote rinnovato quello con il Tigullio. Ad allietare la giornata
toressa Gabriella D’Amico, a capo di una struttura per
la musica, di Hydra Menegatti, figlia della socia Susy
malati terminali e che ha trasformato un asilo notturno
Trangoni. È stato distribuito il libretto “Ventennale 1922in abbandono in una villa con giardino per chi soffre;
l’industriale Barbara Paglieri, bella e forte che, ricevu2012”, curato da Nucci Sambuelli, prima Presidente Fita l’eredità della ditta, insieme ai cugini l’ha ampliata
dapa e già redattrice del primo testo 1992-2002.
SEZIONE DI IMPERIA
Due donne in carriera si raccontano
Tutta al femminile la serata orgadegli obiettivi prefissati; auspica una
Una lezione
nizzata dalla Presidente Rita Barmaggior partecipazione alla vita poper
cogliere
bagallo per conoscere due ospiti
litica da parte delle donne che -purspunti di ottimismo
di rilievo ed i percorsi lavorativi che
troppo- preferiscono invece dare il
hanno permesso loro di raggiungeproprio sostegno all’altro sesso.
e continuare
re i vertici carrieristici: il Prefetto di
Grande impegno e determinazione
sulla strada della
Imperia Fiamma Spena e il Segretasono i requisiti che hanno permesso
determinazione
rio Generale della Camera di Comad Eliana Tienforti di diventare, due
mercio di Savona Eliana Tienforti.
anni or sono, una delle dieci donne che ricoprono l’alto
Fiamma Spena dopo un primo incarico a Belluno,
incarico di Segretario Generale nelle Camere di Comè stata commissario a Napoli e successivamente ha
mercio.
operato con grande impegno nel settore antimafia nel
Elementi indispensabili sono stati la serietà negli
Nord Italia.
studi, l’attitudine, in lei innata, di assumersi le responA differenza di quanto avviene nel settore privato,
sabilità e il rispetto temporale delle scadenze, consinella Pubblica amministrazione la scalata ai vertici
derato assolutamente prioritario; i viaggi all’estero che
non presenta alcuna limitazione di sesso, tanto che atle hanno permesso di confrontarsi con diverse realtà,
tualmente circa il 50% delle cariche prefettizie è ricoanche lavorative, arricchendo così le proprie espeperto da donne. Sul dolente punto del versante privarienze di vita.
to la dottoressa Spena ha riconosciuto che molto resta
Giudica stimolante la partecipazione mista in ambito
ancora da fare per raggiungere la parità, sia in ambito
lavorativo ritenendo però che le donne abbiano maggiori
lavorativo che in quello familiare. Impegno costante,
capacità operative; pur avendo fede nella meritocrazia,
perfezionismo ed entusiasmo sono i suoi punti di forammette di aver avuto qualche delusione in ambito lavoza; ritiene fondamentale creare un percorso armonico
rativo ed è convinta che in tale ambito non si è ancora
lavoro-famiglia, è convinta assertrice della validità del
conseguita la maturità necessaria affinchè la donna posgruppo di lavoro misto; nel suo ruolo specifico, pur avsa raggiungere i vertici dell’organigramma.
valendosi delle indispensabili consultazioni, assume
Due esperienze di vita, queste, dalle quali si sono
decisioni a volte controcorrente. Rifiuta l’idea di sentirpotuti cogliere stimoli di determinazione e incoraggiasi discriminata in quanto donna, privilegiando invece
mento a proseguire con fermezza nel raggiungimento
l’acquisizione delle potenzialità per il raggiungimento
degli obiettivi personali.
SEZIONE DI LA SPEZIA
Bpw-Cup: il premio per le eccellenze femminili
Il premio Bpw-Cup by Fidapa sezione La Spezia
nasce nell’agosto del 2005, in sintonia con il tema internazionale per il biennio 2003/2005 “Le nuove lea-
dership”, nell’ambito delle manifestazioni ideate dalla
sezione e intitolate “Aspettando la Premiata”.
L’ideatrice, la mai dimenticata Marisa Sergi, spiegò
Novembre 2012
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18
nord-ovest
che: “Il premio è dedicato a cingiovani socie: la Young Bpw Cup
Durante il XIV
que donne che, pur non essendo
Europe
Congresso Europeo
socie, vivono e lavorano secondo
E così, accanto alle eccellenze
premiate
due
socie
i principi dell’Associazione. Donne
femminili non socie, è emersa la
professionalmente preparate e imgrande professionalità delle socie
Bpw Europe Young
pegnate, che operano l’evoluzione
più giovani, l’impegno e l’entusiaal femminile seguendo la nostra filosmo che mettono nel portare avanti
sofia. (…) Poiché siamo convinte che le donne di tutlo “stile” Young Bpw, in Italia, in Europa e nel mondo.
to il mondo siano unite da un’unica luce (quella delle
Il 28 settembre 2012 Enrica Bellini, in occasione del
candele) che illumina il percorso dell’umanità verso
VI Congresso internazionale Young che si è svolto a
una concreta e diffusa realizzazione dei diritti di uguaSorrento contemporaneamente al Congresso della
glianza, fratellanza e libertà per le donne e gli uomini.
Bpw Europe, ha tenuto a battesimo una doppia ediIn questa ottica il riconoscimento pubblico di profeszione “speciale” del premio. Infatti mentre la sezione
sioni esemplari come quella svolta da queste donne
Leader viene premiata a La Spezia la sezione Young,
accende una luce sul cammino di altre donne verso
a partire da quest’anno ed ogni tre anni, si svolgerà in
quelle mete che le premiate hanno già raggiunto”.
sede di Congresso Europeo e vedrà assegnare ben
Alla realizzazione del progetto parteciparono Mireldue premi a due socie Bpw Europe Young: una a colei
la Barbagli Giuliano, Giuseppina Pravettoni Canese e
che si sarà particolarmente distinta nella professione
Marisa Marino, l’artista che ideò e realizzò le prime
o nel fare impresa e una a colei che, con la sua attività
“originali” statuette del premio, simbolo dell’essenza
e professionalità, si sarà distinta in favore delle Young.
della femminilità. L’obiettivo era e rimane “il riconosciI premi, quest’anno, sono stati assegnati a Ivana Samento pubblico di donne che con il loro esempio acvicevic, Bpw Nis, Serbia per i suoi successi nella carcendono una luce sul cammino di altre donne”.
riera e a Miette Dechelle, rappresentante delle Yong
Su proposta di Enrica Bellini Fornera (oggi Chair
per l’ECC, per l’impegno a favore della Bpw Europa. I
della Commissione Permanente Legislazione della
premi sono stati consegnati dalla Presidente AlessanBpw International, la terza edizione tenutasi nel 2007,
dra Del Monte e dalla Past presidente Mirella Barbagli
ha visto nascere una sezione del premio dedicata alle
Giuliano, della sezione La Spezia.
SEZIONE DI MILANO
Convegno su: Equal Pay Day
La Fidapa di Milano ha organizzato con l’istituto Bertarelli il convegno sull’Equal Pay Day e sulla situazione
delle donne in Italia ed in Europa .
Hanno partecipato le socie della sezione di Milano e
di Monza-Brianza, allievi e genitori dell’Istituto Bertarelli, insieme a numerosi cittadini.
La presidente Rachele Capristo ha relazionato sulla
situazione attuale delle donne.
Antonietta Spinella, iscritta all’Ordine dei Commercialisti e degli esperti contabili di Milano, ha trattato il
tema “Diversità di trattamento economico tra le donne
e uomini in Italia ed in Europa‘’; la relatrice Sophia Polizzotto ha poi illustrato la condizione lavorativa della
donna in Grecia.
Hanno chiuso i lavori Hernandez Mary Grace che ha
trattato il tema della violenza sulle donne in Portogallo
e Giuseppe Tripodi, che è intervenuto sulla tematica
dell’Europa tra crisi ed opportunità.
SEZIONE DI MONDOVÌ
La Cittadinanza attiva spiegata dagli studenti
La sezione di Mondovì con l’intento di promuovere
gli aspetti culturali legati allo svolgimento del tema nazionale “Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”, ha indetto un
Concorso per i ragazzi della scuola Media.
I lavori premiati hanno riguardato gli otto obiettivi
dettati dall’Onu da realizzare entro il 2015 al fine di
garantire un futuro più sereno. La seconda ricerca ha
trattato le Vite spezzate: dalle lotte partigiane nelle vallate piemontesi ai giovani che per i loro ideali furono
uccisi o deportati nei campi di concentramento nazisti. Tra questi Eugenio Jemina il cui nipote, l’avvocato
nord-ovest
Piero Jemina, nel suo intervento
alla premiazione del concorso,
ha evidenziato: “Ricordare la storia a voi giovani è fondamentale
per costruire il vostro futuro.”
Un concorso promosso
dalla sezione di Mondovì
sugli obiettivi Onu
Il dirigente scolastico Giulio Bogliotti ha ringraziato la Fidapa che
ha permesso un lavoro congiunto
dei giovani e un contributo importante per la scuola.
SEZIONE DI MONZA BRIANZA
Coraggiose prospettive per nuove imprese
Sono sempre più numerose e demento, attitudine alle relazioni.
L’imprenditoria
terminanti le donne che operano
È emerso anche il tema relativo
femminile è il nuovo
con successo nel mondo dell’imalla rappresentatività femminile nel
prenditoria e, più in generale, nel
contesto di crisi economica, grazie
modello sociale
mercato del lavoro. Solo in Italia, un
ad alcuni case history; si è cercae manageriale
milione e 400 mila imprese sono dito di capire come far emergere il
rette da donne. Un dato che, nell’attalento femminile in ambienti con
tuale situazione di crisi in cui versa il Paese, impone
elevata percentuale di forza lavoro maschile; si è
una riflessione ma può aprire nuove prospettive.
posto l’accento sull’apporto positivo dell’intuizione
Attraverso la Convention Business Women Forum,
femminile nella fidelizzazione del cliente. Particolaorganizzata dalla sezione di Monza e Brianza si è
re attenzione è stata riservata anche all’importanza
voluto compiere un passo verso una maggiore condella formazione.
sapevolezza. Le due tematiche che hanno scandito
Il ruolo della donna nel mondo del lavoro è fonla giornata sono state Pari opportunità e leadership
damentale per il rilancio dell’Italia soprattutto in un
femminile e Donne professioni e impresa: come afperiodo di grave crisi economica come quello che
frontare la crisi.
stiamo vivendo. In Italia il 50 per cento delle donne
Fra i relatori, i vertici nazionali dell’Associazione:
è fuori dal mercato del lavoro, in paesi come l’Olanla Presidente nazionale Eufemia Ippolito, la Responda e la Svezia tale percentuale scende notevolmente
sabile nazionale della Commissione Donne Politiche
toccando il 17 - 13 per cento. Un dato confortante
Sociali e P.O. Fiammetta Perrone, la Presidente del dici dice che nel nostro paese un milione e 400 mila
stretto Nord Ovest Graziella Camurati, la componente
imprese sono dirette da donne.
Task Force Imprenditoria Maria Teresa Mastropietro, le
Le donne imprenditrici si stanno imponendo all’atistituzioni e un nutrito numero d’imprenditrici di grande
tenzione del mondo economico e sociale come nuoprestigio.
vo modello a cui ispirarsi; un identikit di imprenditrice
Le donne imprenditrici sono i nuovi modelli sociali
che mette al primo posto sia la famiglia, sia l’impresa,
e manageriali perché sanno portare all’interno della
sempre alla ricerca di equilibrio, riuscendo a dosare
propria impresa i valori famigliari: flessibilità, adattatempi ed energie.
SEZIONE DI TORINO SAN GIOVANNI
Condivisione e collaborazione per far “Rifiorire la vita”
Andos, Fidapa e Politecnico di Un circolo virtuoso nato
Si tratta di un progetto pilota sotto
Torino per l’Ospedale Molinette di
molti punti di vista – modalità di readalla collaborazione
Torino. Zero costi per l’istituzione
lizzazione, sostenibilità ambientale,
di associazioni,
pubblica grazie al supporto dell’avalutazione delle ricadute positive
zienda Sikkens. Quando associasui pazienti - sviluppato all’interno
istituzioni e
zioni, istituzioni e professionalità si
del progetto “Rifiorisce la vita”, nato
professionisti
incontrano, parlano e collaborano,
grazie alla collaborazione di Fulvia
nasce un “circolo virtuoso” che può
Pedani, presidente della sezione
costituire esempio per altre realtà nazionali e internadi Torino San Giovanni e della sezione Piemontese
zionali. Ne è un esempio l’intervento di restyling crodell’ANDOS – Associazione Donne Operate al Seno,
matico e di wayfinding (individuazione dei “percorsi”
con la professoressa Anna Marotta del Politecnico di
che i pazienti devono seguire durante il loro ricovero)
Torino, coordinatrice del Gruppo di Ricerca Policroma,
del reparto di Oncologia Medica 2 dell’Ospedale Molial lavoro di volontari e ai materiali messi a disposizionette di Torino, presentato a Torino nel Salone d’Onore
ne gratuitamente dalla Sikkens. Un progetto portato a
del Politecnico di Torino, al Castello del Valentino.
termine in tempi record – meno di un anno dall’inizio
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nord-ovest
della progettazione alla realizzazione – e, soprattutto,
a costo zero per l’Ospedale, con il valore aggiunto di
aver dato spazio al lavoro e alla creatività di giovani
architette e architetti.
Soprattutto in ambito ospedaliero l’ambiente veicola
importanti messaggi non verbali, che possono influire
in senso positivo o negativo sullo stato d’animo dei
pazienti e degli operatori, inducendo, di conseguenza, delle ricadute sugli esiti delle cure stesse e sulla
qualità percepita dei luoghi di cura. Una premessa
verificata da team di psicologi e da studi internazionali, che si è concretizzata a Torino con l’obiettivo di
creare ambienti percettivamente più confortevoli per
le persone ricoverate. Colori e fiori per contribuire non
solo a migliorare la funzionalità di spazi e percorsi, ma
anche al benessere psicofisico, per un vissuto della
malattia più sereno, nonché una risposta terapeutica
più completa. Oltre alla scelta dei colori, l’utilizzo di
iconografie floreali (da cui il progetto prende il nome)
trasmette un messaggio positivo che si connota come
Il corridoio del reparto
dopo il restyling cromatico
una metafora della qualità della vita nell’esistere della
persona.
Un esempio concreto di quanto previsto dal tema nazionale Fidapa Bpw Italy per il biennio 2011-2013 sulla
partecipazione e la responsabilità per lo sviluppo della
cittadinanza attiva e solidale.
i distretti e le loro sezioni
centro
L’associazionismo e l’attenzione
al mondo del lavoro
presidente Rossella Poce
Siamo ormai giunte al secondo anno dell’attività
Distrettuale e questo ci consente una valutazione positiva dei risultati ottenuti ed una riflessione sul ruolo
attivo che l’associazionismo in generale e la Fidapa
Bpw Italy in particolare, è chiamato a rivestire nel
delicato panorama politico-economico dell’Italia e
dell’Europa.
Nell’anno appena trascorso, il distretto Centro ha
svolto un intenso lavoro di sensibilizzazione in favore
dell’ingresso delle donne in politica; prosegue ancora quest’anno accompagnato dalla raccolta dei curricula eccellenti delle nostre socie per l’inserimento
delle donne nei Cda delle società quotate in Borsa.
Ma non solo. L’attenzione sarà ancora rivolta concretamente al difficile mondo del lavoro, della finanza,
dei processi bancari, nel quadro più generale delle
radici culturali e sociali che ci contaddistinguono. La
forza delle nostre donne si evidenzierà nel contributo
di concretezza risolutiva e nella capacità di riflessione condivisa sul delicato panorama storico che stiamo faticosamente attraversando.
Ora che le donne si accingono a ricoprire un ruolo
attivo nei luoghi delle decisioni, dovranno testimoniare di essere portatrici di cambiamenti radicali, dalla
risoluzione puramente tecnica dei problemi alla più
incisiva gestione del “potere”: gestirlo nell’esclusivo
interesse della collettività, praticare quotidianamente azioni trasparenti
e legali, rifiutare la logica
dello scambio che induce a sostituire i diritti con
i favori.
Il cambiamento che saremo chiamate a mettere in campo sarà il frutto non
solo della preparazione e della professionalità, quanto di una precisa scelta culturale, anche comportamentale, improntata all’eticità.
Nella riunione distrettuale, tenutasi a Firenze, sono
stati presentati progetti alla cui formulazione e successiva realizzazione hanno dato e daranno un significativo contributo tutte le componenti del Comitato di Presidenza, le Consigliere e le Componenti
di Commissione del nostro distretto. L’orientamento
culturale sotteso a tali proposte è sempre quello di
partire da una riflessione culturale sullo stato delle
cose ed individuare i campi su cui intervenire ed
operare concretamente.
È infatti importante che si tenga nella dovuta attenzione l’aspetto della elaborazione concettuale che
sta alla base delle successive scelte operative. È
indispensabile conoscere le radici storiche e sociali
centro
che ci consentono oggi di vivere in pienezza la nostra vita di donne e con una diversa e più ottimistica
prospettiva futura.
Altrettanto fondamentale è interrogarsi sul ruolo
che le Organizzazioni non governative svolgono in
questo preciso momento storico nel ruolo di ponte
tra le urgenze della collettività e le azioni di governo
della Cosa Pubblica.
Partecipazione, Responsabilità, empowerment delle
donne: questo il nostro mandato.
I campi di riflessione e di azione, individuati per il
lavoro che impegnerà le Sezioni in questo secondo
anno associativo, sono relativi al rapporto della donna con la cultura, l’arte, la vita reale ed i tempi della
Città, con l’imprenditoria, specie agricola, con la salute, con la problematica sociale dell’ invecchiamento, con la formazione delle giovani a cui destinare
borse di studio, con la violenza anche sui minori, con
la legalità e la lotta alla cultura distruttiva di stampo
delinquenziale. I concorsi ed i premi letterari e musicali arricchiranno la vasta gamma di azione delle
Sezioni a cui si aggiungeranno patti di amicizia e di
lavoro, fondati su comuni radici storiche e culturali,
tra diversi Distretti.
La rete di tutte le forze messe in campo accrescerà
il ruolo della nostra associazione quale movimento di
opinione e di pressione sulle Istituzioni delle quattro
Regioni del distretto Centro.
SEZIONE DI JESI
Aging People in Action for a Better Life
Aging People in Action for a Better Life è il titolo
del progetto e la dottoressa Letizia Saturni, socia
fondatrice della sezione di Jesi ed ora componente
della Commissione Sanità per il distretto Centro, ne è
estensore e responsabile scientifico.
Il battesimo ufficiale del progetto è avvenuto, con
il patrocinio del Senato in una cornice istituzionale
importante: la sala Atti Parlamentari nella Biblioteca
Spadolini. L’evento è stato presieduto dalla senatrice
Dorina Bianchi, membro della 11a Commissione Permanente e si è svolto alla presenza della Presidente
nazionale Eufemia Ippolito.
Il progetto, come è stato spiegato dalla Saturni,
vuole informare, educare, sensibilizzare e promuovere una mentalità nuova, scardinando alcuni luoghi
comuni sull’invecchiamento, basati solo sulle trasformazioni biologiche legate all’avanzamento degli anni.
Ora bisogna pensare al diversamente giovane, simpatica definizione coniata dalla Saturni per identificare i soggetti longevi, anche nei suoi aspetti psichici e
soprattutto sociologici. In quest’ottica il diversamente
giovane ha un’importanza socio-culturale rilevante,
grazie al suo bagaglio di esperienze e competenze
preziose che costituiscono il capitale sociale e relazionale, fondamentale per la solidarietà tra le generazioni. Sono proprio tutti questi concetti che trovano
sintesi nel logo appositamente studiato e realizzato
sempre dalla socia Letizia e che troveranno spiegazione nel materiale cartaceo che verrà prodotto nel
corso dei due anni di realizzazione. La concretezza
del progetto e l’adeguatezza di quanto promosso
sono perfettamente in linea con quanto suggerito sia
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che
dall’Unione Europea che hanno scelto per l’anno 2012
il tema dell’invecchiamento attivo e in salute, dichiarandolo l’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e
della Solidarietà fra le Generazioni.
La giornata si è conclusa con importanti impegni
come quello assunto dalla Senatrice Bianchi a trasformare il progetto in mozione parlamentare.
SEZIONE DI PESARO
L’avventura della maternità tra luci e ombre
Nel pensiero e nel linguaggio
non se ne parli, può essere davveParto indolore
comune, gravidanza e maternità
ro molto tortuoso.
sono generalmente accostate ad
Proprio in quest’ottica, la sezione
e depressione
espressioni e immagini tenere e rodi
Pesaro ha voluto organizzare un
post partum
mantiche. Eppure, le donne sanno
viaggio nel lato oscuro della materbene che diventare mamme è un’esperienza unica,
nità, puntando l’attenzione su due momenti cruciali:
ma non sempre idilliaca e che il percorso, benché
il parto e il post partum.
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centro
L’evento intitolato: “Luci e ombre della maternità. Dal
parto indolore alla depressione post partum”, è stato
patrocinato del Comune di Pesaro. Due le tappe: la proiezione del film di Cristina Comencini “Quando la notte”
e una tavola rotonda che ha visto come relatori un ginecologo Nelvio Cester, una psicologa Paola Speziale e
una scrittrice e blogger Deborah Papisca.
“Quando la notte” è un film suggestivo e coraggioso, che colpisce oltre che per la splendida fotografia,
per la scelta di demolire l’immagine stereotipata e rassicurante della maternità, facendo luce su sentimenti
e paure comuni a molte donne.
Nel film si tenta di penetrare e rappresentare quel
senso di inadeguatezza, di solitudine e di claustrofobia che, talvolta, accompagna le neomamme nei primi
anni di vita del figlio e che non va trascurato perché
può mettere in pericolo la salute di entrambi.
Nella tavola rotonda, moderata dalla Presidente della sezione Raffaella Marini, Nelvio Cester ha affrontato
innanzitutto il tema del parto con epidurale e della sua
difficoltà di inserirlo tra i trattamenti garantiti dal servizio sanitario nazionale (L.E.A.), principalmente per
ragioni economiche. Paola Speziale ha messo dal suo
canto in luce le implicazioni psicologiche della gravidanza e del parto, nelle patologie note come maternity
blues e depressione post natale e i rimedi per prevenirle e per curarle.
Da ultimo, la scrittrice Deborah Papisca ha raccontato, con impareggiabile ironia, il suo percorso per
sconfiggere la depressione post partum, che è confluito nel romanzo autobiografico: “Di materno avevo solo
il latte” (Dalai editori), uno dei casi editoriali dell’anno.
SEZIONE DI PISTOIA
Osare il futuro: un nuovo paradigma per uscire dall’incertezza
“Osare il futuro” è il titolo del convedi qualità tradizionalmente considerate
Prospettive e
gno di studi organizzato dalla seziofemminili: ascolto, intuizione, sensibiliproposte dalla
ne di Pistoia, in collaborazione con la
tà, generosità, condivisione, responsasocietà Human Relations di Scandicci
bilità, cura.
sezione
e la Biblioteca San Giorgio di Pistoia,
Le testimonianze dirette e indirette di
di Pistoia
sul tema del benessere organizzativo e
leaders, innovatori, artisti e imprenditori
della qualità delle relazioni.
che “ce l’hanno fatta” sono state utilizzate dai relatoL’evento, seguito da un centinaio di persone in sala
ri, sia nelle relazioni metodologiche del mattino sia nei
e da circa duecento persone tramite la diretta streworkshop interattivi del pomeriggio, come spunti utili
aming e la cronaca via Facebook, ha rappresentato
per imparare ad usare con competenza le chiavi del
una significativa occasione di riflessione e dialogo sul
cambiamento, per ampliare la visione del futuro e certema della “crisi”, con testimonianze di rappresencare una lucida alternativa anche nelle situazioni di ditanti del mondo professionale e imprenditoriale, delsagio personale e relazionale.
la cultura e delle associazioni. Il direttore d’orchestra
In questo evento, così come in altri eventi recenti, la
Giorgio Fabbri, la famosa blogger Francesca Sanzo,
sezione di Pistoia, presieduta da Mara Giorgetti Coclo stilista designer Riccardo Rami, l’executive coach
chi, ha messo in luce il valore di una logica di collaMarco Fida – assieme agli altri protagonisti della giorborazione con altri soggetti pubblici e privati operanti
nata – hanno proposto un’originale chiave di lettura
sul territorio che le ha permesso di attivare relazioni
dei rapporti tra scelte individuali e responsabilità colproficue con istituzioni e società disponibili ad unire
lettive, tra creatività e innovazione, tra scelte etiche e
le forze per produrre rilevanti occasioni di approfondisviluppo economico, incentrata sulla valorizzazione
mento e riflessione sul presente e sul futuro.
SEZIONE DI ROMA CAMPIDOGLIO
La modernità del pensiero di Montesquieu
ispira i modelli della cittadinanza attiva
La Presidente della sezione di Roma Campidoglio
Ines Santigli Bucci ha tenuto un’interessante conferenza sulla modernità del pensiero di Montesquieu,
illustre filosofo delle dottrine politiche del XVIII secolo. Mediante un’attenta analisi di alcune sue opere
sono stati messi in evidenza numerosi collegamenti
con l’attuale contesto politico sociale.
La Conferenza ha voluto mettere in luce l’importanza attribuita da Montesquieu alla “virtus” morale di
ogni cittadino quale fondamento indispensabile della democrazia. L’importanza della partecipazione e
della responsabilità in una cittadinanza attiva e solidale era quindi valore fondante indispensabile per
questo padre delle democrazie moderne.
L’evento è stato recensito dal Notiziario di Novembre dell’‘”International Women’s Club of Rome”, prestigiosa Associazione che riunisce le donne straniere
residenti a Roma.
i distretti e le loro sezioni
centro
sud-est
Donne che tessono il futuro
presidente Giulia Galantino
Al via le attività di questo anno sociale per dare un valore più pregnante e un senso a quelli che sono gli obiettivi della Fidapa Bpw Italy, creando uno spazio comune
di riflessione e di azione tra le Sezioni del distretto.
Un modo diverso per valorizzare e condividere esperienze aprendosi alla collaborazione con realtà anche
fuori del territorio italiano.
Si stanno mettendo a punto progetti ad ampio respiro con percorsi che favoriranno, non solo le interazioni
tra Sezioni, ma tra Sezioni e Commissioni e Task Force, tra Sezioni, distretto e Club stranieri.
L’auspicio è quello di creare una fitta rete di relazioni tra le Sezioni, tra le Sezioni e le Istituzioni per porsi
all’attenzione della società come grande movimento di
opinione.
Tutto questo perché siamo convinte che, lavorando
fianco a fianco, tessendo con pazienza le nostre reti,
noi donne possiamo apportare interessanti cambiamenti nella società.
Fidapa Bpw Italy - distretto Sud Est: un impegno,
un’identità di genere in evoluzione. Questo è emerso dall’Assemblea Distrettuale del Settembre scorso
svoltasi a Bisceglie alla presenza della Presidente Nazionale Eufemia Ippolito.
Le amiche che hanno dialogato con noi, in quell’oc-
casione, forti e decise,
hanno manifestato la volontà di costruire percorsi
condivisi mettendo insieme professionalità, entusiasmo, desiderio di essere cittadine attive e responsabili.
Alla luce di tutto questo, i programmi che si stanno
avviando risultano di grande interesse.
In particolare si sta programmando una Cerimonia
delle candele a livello Distrettuale, da svolgersi in luogo pubblico, al fine di viverla come momento di alta
condivisione di idee ed impegno e per far meglio conoscere all’esterno la forza della nostra Associazione
“Sono le socie che, con il loro impegno con la loro
determinazione con le loro emozioni, con le loro passioni, con i loro sogni, costituiscono la vera anima
dell’Associazione. Uniamo le forze per renderla sempre più unica e coesa”.
Questo è stato il messaggio che, insieme al CPD, ho
rivolto alle socie del distretto con l’auspicio che, in un
clima di amicizia e di serenità, con la collaborazione
fattiva di tutte, possiamo trovare strategie operative
per il raggiungimento di obiettivi di crescita culturale
e sociale.
SEZIONE DI BARI
Tutela dell’infanzia e dell’adolescenza: il ruolo del garante
Si è svolto a Bari il convegno dal titolo “Tutela dell’Infanzia e dell’Adolescenza: la figura della Garante”
promosso dalla responsabile nazionale della Commissione Donne Politiche Sociali e Pari Opportunità,
Fiammetta Perrone e dalla responsabile nazionale
della Commissione Legislazione, Lella Ruccia, in collaborazione con il distretto Sud-Est e la sezione di
Bari. L’Ordine degli Avvocati di Bari, l’ANPE Puglia,
l’Università degli Studi di Bari, l’Ordine degli Psicologi Puglia,l’Ordine degli Assistenti Sociali, la Regione
Puglia, la Provincia e il Comune di Bari hanno dato
il patrocinio. Il convegno ha avuto l’accreditamento
dell’Ordine degli Avvocati e dell’Associazione Pedagogisti che hanno riconosciuto i crediti formativi.
I lavori sono stati aperti dalla Presidente Nazionale,
Eufemia Ippolito, dalla Presidente del distretto, Giulia
Galantino e dalla Presidente di Bari, Marisa Valleri.
Con la legge 12 Luglio 2011 n.112 è stata istituita l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
L’Autorità garante opera per assicurare la piena attuazione e la tutela dei diritti e degli interessi delle
persone di minore età, in conformità a quanto previsto dalle convenzioni internazionali (Convenzione di
New York sui diritti del fanciullo del 1989, resa esecutiva con legge n.176/1991), europee (Convenzione di Strasburgo ratificata con legge 77/2003)
e da norme costituzionali e legislative nazionali .
L’istituzione di tale Autorità costituisce una novità
importante nel panorama della legislazione minorile, in quanto, pur non essendo deputata alla tutela
giurisdizionale dei diritti – di competenza dell’autoNovembre 2012
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sud-est
rità giudiziaria – né esercitando atAlla debolezza di alcuni modelli
Il Garante:
tività socio-assistenziale – propria
educativi va aggiunto il disorientaun’attenzione
dei servizi degli enti locali – alla
mento prodotto da messaggi cultudoverosa
alla
fragilità
stessa viene demandato un ruolo
rali che essi veicolano come l’egoidi promozione e di controllo in or- del mondo dei bambini smo, la furbizia, la rabbia. Fattori
dine all’effettiva realizzazione dei
che predispongono gli adolescenti
e dei giovani
diritti riconosciuti ai soggetti in età
a sviluppare comportamenti sleali,
minore. I Garanti per i minori sono
diffidenti e di devianza. Delicato è
stati nominati in diverse Regioni Italiane. In Puglia
anche il mondo dell’infanzia immigrata se pensiamo
è stata nominata Garante la Prof.ssa Rosangela
alle difficoltà di adattamento e di inserimento.
Paparella che, insieme alla Dott.ssa Anna Rosa De
In quest’ottica di riflessione culturale e normativa
Palo – Presidente del Tribunale dei Minori di Bari e
e di affermazione della centralità della posizione del
alla Prof.ssa Maria Laura Basso – Docente Universiminore e dei suoi diritti, si è passati dal concetto di
tà di Bari, hanno tenuto le relazioni centrali.
tutela dell’interesse del minore a quello di responsaIl mondo in cui viviamo non è ancora a misura di bambilità multistituzionale e multidisciplinare: genitoriale,
bino né come spazi né come tempi. La fragilità del monsociale, giuridica. Interessanti sono stati gli interventi
do dell’infanzia e dell’adolescenza richiede un impegno
degli Ordini Professionali.
attivo, un’attenzione più agita e condivisa, una forte caIl convegno è stato un momento culturale e formatipacità di ascolto e di osservazione per poter interpretare
vo, di sensibilizzazione e diffusione della conoscenza
gli aspetti più delicati per la crescita e lo sviluppo cognidei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e di dialogo
tivo, affettivo e comportamentale del minore.
tra le istituzioni, gli enti, i servizi e le associazioni,
La crescita è il frutto di complesse interazioni tra fatcosì come indicato nell’art 3 della stessa legge. Alla
tori biologici ed ambientali. I genitori possono costitufine è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra la Gaire una grande risorsa per il bambino, proteggendolo
rante della Regione Puglia e l’Associazione Nazionae mediando con un ambiente esterno che può essele Pedagogisti, sottoscritto dalle Autorità Fidapa, che
re drammatico e violento. Ma non sempre le famiglie
ha sancito la volontà di un’azione di coordinamento
sono in grado di rispondere ai bisogni di un bambino
e di dialogo efficace e continuativo tra le parti al fine
o di un adolescente; in alcuni casi possono essere
di realizzare interessanti progetti d’intervento e preall’origine del suo disagio.
venzione e definire procedure condivise.
SEZIONE DI CASARANO
Una proposta di legge 50&50 alternativa alle quote rosa
Si è svolto un convegno nella sezione di Casarano dal
titolo: “50 & 50 la politica che piace alle donne”. Nell’ambito del tema nazionale “Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”,
la sezione non solo ha aderito alla petizione, presentata
dal coordinamento delle presidenti regionali Pari opportunità, per l’introduzione della doppia preferenza di
genere nei vari sistemi elettorali delle singole regioni,
ma ha voluto dar voce e risalto all’importante iniziativa
posta in essere dalla Regione Puglia. In tale Regione si
è giunti all’elaborazione di una proposta di legge di iniziativa popolare, denominata “Disposizioni in materia di
equilibrio nella rappresentanza di genere nelle elezioni
per il Consiglio regionale e il presidente della Regione”.
Si intende così dare un’attuazione al dettato costituzionale della rappresentanza di genere, introducendo un
meccanismo che permetta un riequilibrio nell’assise
consiliare regionale. La proposta mira a novellare la legge regionale n.2/2005, affinché la regione Puglia assicuri la piena attuazione delle pari opportunità tra donne
e uomini e promuova la parità di accesso tra donne e
uomini alle cariche elettive. Attualmente nell’assise consiliare regionale pugliese è evidente la scarsa presenza
femminile: solo tre donne su 70. La socia avvocato Anna
Toma, co-redattrice della proposta di legge, ha illustrato
i punti chiave della proposta stessa e ha messo in luce le
sue novità, la sua ragion d’essere e le modalità con cui la
si sta attuando. Un progetto ambizioso quello pugliese i
cui punti essenziali sono: 1) in ogni lista nessuno dei due
sessi può essere rappresentato in misura superiore del
50%; 2) la lista che non rispetti questa caratteristica non
è ammessa; 3) nei programmi di comunicazione politica
deve essere assicurata la presenza paritaria dei candidati di entrambi i sessi nella lista presentata dal soggetto
politico che realizza il messaggio; nei messaggi autoge-
sud-est
stiti sulle campagne elettorali devono
Una riforma concreta competizione elettorale, ad individuamettersi in risalto con pari evidenza
per tempo i candidati valutandone
che piace alle donne re
la presenza di candidati di entrambi
le competenze sia dal punto di vista
i sessi nelle liste presentate; 4) l’elet- capace di rivoluzionare personale sia professionale. L’obiettitore può esprimere, uno o due voti di
vo, quindi, è quello di garantire una
la rappresentanza
preferenza, nel caso di espressione
rappresentanza di genere egualitaria
politica
di due preferenze, queste non possonelle liste elettorali, cosa ben diversa
no riferirsi a candidate/i dello stesso
dalle quote rosa. Inoltre, si vuole gasesso. Va da sé che l’introduzione di tali modifiche alla
rantire all’elettore la possibilità di poter scegliere la prolegge elettorale regionale obbligherebbe gli organismi
pria preferenza tra un ventaglio di candidati che non siadi partito e o i politici, al fine di non essere esclusi dalla
no né a maggioranza uomini e né a maggioranza donne.
SEZIONE DI MELFI
La crociata del liceo artistico per sconfiggere l’omofobia
La commissione Dispersione scofisiche o verbali va distinta dalla culA Melfi un progetto
lastica e riforma della scuola della
tura omofobica, che è disseminata nei
concreto promosso
sezione di Melfi ha realizzato il prolinguaggi, negli atteggiamenti, negli
della commissione
getto “A scuola contro l’omofobia”,
sguardi, nelle barriere invisibili, buone
con la collaborazione dei docenti e Dispersione scolastica a separare i “diversi” dai “normali”.
degli studenti del liceo artistico MaSono state lette testimonianze di
e riforma della scuola
rio Festa Campanile.
persone che hanno subito violenze
La scelta del tema è scaturita dalla constatazione
fisiche e psicologiche sulla propria pelle, facendo sotche quotidianamente si apprende, attraverso i mezzi
tolineare parole e personaggi che hanno colpito magdi comunicazione, che le forme di intolleranza verso i
giormente la sensibilità degli studenti e ne è scaturito
“diversi”sono sempre più numerose e tali da degeneun costruttivo dibattito.
rare spesso in episodi di violenza. Se a questo si agSuccessivamente si è proceduto ad individuare le
giunge il vuoto legislativo, si comprende bene perché
modalità necessarie per creare un ambiente positivo
la cultura educativa del nostro Paese non sia rimasta
nella scuola ed i suggerimenti più opportuni al fine di
ferma e abbia dato vita a una serie di progetti mirati a
promuovere la tolleranza verso i “diversi”.
stanare e combattere l’intolleranza.
Gli studenti hanno dato voce alle loro emozioni e ai
È in questo filone e con questi intenti che si è inseloro sentimenti realizzando anche un fumetto ed uno
rita la nostra sezione. Il nostro progetto, realizzato con
spot, riportato successivamente sul sito internet.
l’aiuto dello psicologo e con la collaborazione di un sacerQuest’ultimo è stato ammesso alla fase finale del “15°
dote, è partito da una fase di sensibilizzazione in merito
Festival internazionale della pubblicità sociale dei raalla violenza alle donne, ai minori, alle discriminazioni per
gazzi” in programma a Marano di Napoli con il patroetnie, razze, disabilità, religioni, per approdare alla viocinio dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania
lenza dell’orientamento sessuale. È stato fatto notare agli
al quale sono stati invitati un docente e quattro studenti
studenti che la violenza omofobica fatta di aggressioni
ed una rappresentanza di socie della nostra sezione.
SEZIONE DI POLICORO
Donne protagoniste nella magica rete delle tecnologie
La sezione di Policoro (Mt), in collaborazione con le
sezioni vicine di Potenza, Matera, Marconia e Bernalda, ha tenuto all’hotel Heraclea Residence un convegno sul tema “Donne e tecnologie:come coniugare
innovazione, creatività, qualità della vita”.
Punto focale la partecipazione delle socie giovani, entusiaste e vivaci, che hanno illustrato con
interventi brevi e incisivi le diverse forme applicative delle tecnologie: l’istruzione scolastica (Antonella Manfredi), il processo civile telematico (Nunzia
Guarino), il sistema creditizio e bancario in generale (Maria Chiara Farella), l’approccio psicologico
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sud-est
al mondo dell’informatica (Maria
Hanno partecipato all’evento la
Un convegno
Rosaria Salvatore).
Presidente distrettuale Sud Est, Giupromosso dalle socie lia Galantino, che ha manifestato il
Anche le relazioni sono state affidaYoung sulla creatività suo particolare apprezzamento per
te a due brillanti e giovani giornaliste,
Angela Divincenzo e Milena Manicol’iniziativa concedendo il patrocinio
e qualità della vita
ne, che hanno approfondito il rappordel distretto, e Annarita Mola, comto tra donne e media, senza dimenticare di sottolineare
ponente distrettuale della commissione Young Bpw
il gender gap che, anche in questo settore, dal punto di
Italy che ha brillantemente coordinato gli interventi.
vista dell’affermazione professionale, divide le donne daIl desiderio della Presidente nazionale, Eufemia Ipgli uomini che “fanno notizia”; mentre hanno evidenziato
polito, che ha voluto con lungimiranza aprire le porcome, per contro, le donne sono in percentuale sempre
te della Federazione alle giovani donne, comincia a
maggiore e in negativo oggetto della notizia.
dare i buoni frutti sperati!
SEZIONE DI POTENZA
La “lectio” di Carmen Lasorella sulle donne promotrici
del cambiamento nella nostra società
La Fidapa di Poni e la donna venne
tenza, presieduta da
relegata alla cura
Luciana Biscione, ha
della casa e dei figli.
voluto celebrare la
Seppur con qualche
Settimana della Cultudistinguo, si deve
ra voluta dal ministero
constatare amaradei Beni e le attività
mente che la situaculturali; un appuntazione dell’universo
mento importante nel
femminile
italiano
panorama italiano perper certi aspetti non
ché permette non solo
è poi così mutata.
di fruire di bellezze
Ancora resiste un
uniche al mondo ma
certo pensiero che
di riflettere sul valore
ostacola la parificadi un patrimonio cultuzione della donna
rale che tutti noi abbiamo il dovere
all’uomo
almeno
nei settori decisioLa “Conoscenza”
di tutelare.
nali. Carmen Lasorella ha fatto capiè la porta
La sede scelta dalla Fidapa è stare quanto ciò sia sbagliato, citando
dell’innovazione
to il museo archeologico nazionale
esempi di donne che nel mondo
“Dinu Adamesteanu” dove è stato
stanno governando con successo
per una realtà
sviscerato il tema nazionale “Pardelle realtà complesse.
che vuole crescere
tecipazione e responsabilità per lo
Liberia, Brasile, Argentina sono
sviluppo della cittadinanza attiva e
guidate da donne colte ed esperte
solidale”. All’incontro ha preso parte Carmen Lasoche, con le loro scelte controcorrente, cercano di inrella, giornalista televisiva, lucana e attuale direttore
vertire i destini, spesso difficili, dei loro Paesi. Donne
della TV di Stato di San Marino. Il dibattito intitolato
che hanno superato i 50 anni e con ostinazione pro“Le donne e l’impegno civile nel cambiamento” ha
muovono un nuovo corso nelle loro società investendo
analizzato l’attualità italiana ed estera in riferimento
in cultura, aprendo scuole cui tutti, bambini e bambialla condizione della donna. Antonio De Siena, Sone, ragazzi e ragazze devono poter liberamente acceprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata,
dere. La “Conoscenza” è la porta dell’innovazione per
ha introdotto la serata parlando dei ruoli che la donna
una società che vuole crescere.
italico lucana rivestiva nella società antica, ruoli che la
Questi Paesi sono la prova di come più meritocrazia,
allineavano come status a quello degli uomini.
più donne nei ruoli decisionali, più cultura possono
Tra loro non c’erano distinzioni e questo consentiportarci fuori dalla crisi economica finanziaria.
va alla donna di prendere decisioni che non fossero
La collettività, ha suggerito la giornalista, deve essolo attinenti alle faccende domestiche ed in più di
sere più partecipe, più presente nelle questioni del
accedere alla “Conoscenza”. La parità di genere venPaese perché insieme, uomini e donne, lavorino per
ne però cancellata dall’arrivo dei Greci e dei Romarimodulare un presente e costruire un futuro migliore.
i distretti e le loro sezioni
sud-est
sud-ovest
Una fucina di iniziative all’insegna
della promozione della donna
presidente Caterina Mazzella
“Insieme si può”! Lo slogan coniato dalla Presidente
Distrettuale Caterina Mazzella per il biennio 2011/2013
si è efficacemente concretizzato nel distretto Sud
Ovest attraverso iniziative sezionali e distrettuali orientate alle linee programmatiche condivise ad inizio
mandato. Grazie alla reciproca collaborazione, alla
tempestività nel veicolare informazioni, al rispetto dei
ruoli e delle norme statutarie, ma soprattutto al fondamentale ruolo di coordinamento svolto dal distretto in
sintonia con le direttive Nazionali, è scaturito un proficuo lavoro in rete molto apprezzato, che conferma
sempre più la “mission” della nostra Fidapa come movimento d’opinione e promozione della Donna a 360°.
A testimonianza di quanto affermato, la trattazione
del Tema Nazionale sulla cittadinanza attiva è stata declinata nelle sue molteplici sfaccettature; in particolar
modo, circa l’attuazione della linea programmatica sulla
Doppia preferenza di genere, sono state raccolte dalle
sezioni della Calabria (in Campania la legge è attiva dal
2009) per la modifica della L.R. 1/2005, ben 1250 firme
in poco più di un mese a seguito di una intesa campagna di sensibilizzazione ed in sinergia con le Istituzioni.
Altrettanto impegno si sta esplicitando per promuovere
maggiore presenza femminile nei CDA delle aziende
e nei posti che contano per una effettiva democrazia
paritaria. Sempre di partecipazione e responsabilità al
femminile si è discusso nel corso dell’Assemblea Distrettuale di Avellino alla presenza delle massime Autorità Fidapa e delle numerosissime socie convenute dalle due regioni del distretto: particolarmente apprezzata
la “lectio magistralis” dell’on. Ciriaco De Mita, che ha
sapientemente stigmatizzato il fondante ruolo che hanno sempre avuto le donne nella Storia del nostro Paese.
Per l’anno sociale in corso, in osservanza delle linee
guida distrettuali, sono
stati programmati ben sette Convegni Distrettuali
curati dalle Componenti le
Commissioni Nazionali; le
tematiche affrontate spaziano dalle problematiche attinenti i giovani e la dispersione scolastica, l’imprenditoria e l’ambiente, l’impegno
civile degli artisti, le normative europee a favore della
Donna, l’importanza della corretta informazione, salute
e benessere, terapia del dolore, tema internazionale….
Altresì saranno incentivati i consolidati incontri intersezionali, anche con sezioni di altri Distretti su tematiche
condivise, per una maggiore incisività e visibilità della
nostra associazione sul territorio. Altro momento saliente del nostro percorso associativo saranno i gemellaggi: il confronto, lo scambio interculturale, l’amicizia e
l’accoglienza costituiscono una costante per le fidapine
del S.O. Pertanto in aggiunta ai gemellaggi già effettuati (Ischia-Sciacca, Ariano Irpino-Ascoli Piceno, TeanoNola) sono in programma Villa S. Giovanni-Torino Rivoli
e Cosenza-Milano. La formazione delle socie invece
sarà come sempre affidata alla consolidata esperienza
della past presidente nazionale Margherita Gulisano.
Condivideremo inoltre l’interessante proposta del distretto S.E. di un Convegno, partecipato dai 7 Distretti,
che si terrà a Roma nella sede del Parlamento Europeo sul tema “Riconoscimento alle vittime di violenza”.
All’insegna della promozione è stato il coinvolgimento
delle risorse umane della nostra Associazione attraverso la partecipazione e le significative relazioni tenute ai
convegni distrettuali e agli incontri di sezione da socie
esperte e qualificate, che hanno reso e renderanno ancora più coinvolgente il nostro percorso associativo.
SEZIONE DI AVELLINO
Nel lavoro: più potere per crescere
Conoscenze,
abilità e competenza,
in una parola empowerment
“Lavoro e pensioni al femminile” è il convegno tenutosi a Capri e organizzato dalle sezioni di Avellino
e di Capri sul tema internazionale che ha posto l’attenzione al ruolo delle donne nel mondo del lavoro e
sulle norme per il pensionamento. Sono intervenute:
la Presidente Nazionale Fidapa Eufemia Ippolito, la
presidente del distretto Sud-Ovest Caterina Mazzella,
la Past Presidente Nazionale Giuseppina Seidita, la
Tesoriera Nazionale Marcella Desalvo, la Past Presidente del distretto Sud-Ovest Linda Napoli, le autorità
Civili di Capri e di Anacapri e un folto numero di socie
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sud-ovest
venute da tutto il distretto. Le relazioni sono state curate da Marcella Desalvo Consulente del Lavoro e da
Giuseppina Seidita Responsabile del tema internazionale, moderate da Pina Genua Ruggiero, promotrice
del convegno.
L’articolato e complesso argomento è stato affrontato da diversi punti di vista. Uno di questi è stato
l’empowerment, ovvero la necessità di attribuire più
potere alle donne, sfruttare tutte le opportunità e
appoggiarne la presenza in tutti i settori del campo
lavorativo. Questo termine significa conferire poteri,
mettere in grado di; un concetto complesso che indica l’insieme di conoscenze, abilità relazionali e competenze che permettono a un singolo o a un gruppo
di porsi degli obiettivi e di raggiungerli. Molto apprezzato è stato l’intervento della Tesoriera nazionale
Marcella Desalvo che ha relazionato sulla riforma del
sistema pensionistico.
SEZIONE DI BATTIPAGLIA
La cultura che nutre
Buona salute e importanza della
dente Nazionale Eufemia Ippolito
Siamo quel che
prevenzione attraverso una sana
e la Presidente del distretto suded equilibrata alimentazione: queovest Caterina Mazzella. Relatrimangiamo:
sto l’intento del progetto “La cultuce Stefania Ruggeri, ricercatrice
impariamo a
ra che nutre”, messo a punto dalla
Inran (Istituto Nazionale di ricerca
trasformare
sezione di Battipaglia, Presidenper gli alimenti e la nutrizione) che
il nostro piatto
te Barbara Visco, e recepito dalle
ha trattato il tema: “La Dieta Mediscuole, dalle istituzioni e dalle asterranea 2.0: salute per le nuove
nella tavolozza
sociazioni operanti sul territorio.
generazioni”. Nel suo intervento
di un pittore
Sono state proprio le scuole che
ha sottolineato l’importanza dell’uhanno permesso, in prima fase, la
so di prodotti freschi del nostro
distribuzione di circa cinquecento
territorio e degli effetti benefici
questionari agli alunni degli istituti secondari di priche essi hanno sulla nostra salute, soprattutto come
mo e secondo grado di età compresa tra gli undici
prevenzione dell’obesità e delle sue complicazioni.
e i quindici anni. Altri cinquanta questionari sono
Anche Vito Amendolara, Consigliere delegato per
stati distribuiti a persone adulte tra i quaranta ed i
l’Agricoltura del Governatore della Regione Camsessanta anni. Dall’analisi dei questionari, i cui dati
pania Caldoro, ha ribadito l’importanza di una sana
sono stati elaborati dalle socie Yuong Maria Virgie corretta alimentazione con riferimento al patrimonia Mostaccioli e Maria Giovanna Polito ed esposte
nio agroalimentare composto da prodotti tipici della
dalla socia Vincenza Cafaro, biologa-nutrizionista,
Campania, che la Regione ha voluto tutelare con
è emerso chiaramente che i nostri giovani e i meno
l’approvazione, il 30 Marzo 2012, di una legge che
giovani mangiano male, seguono sempre più spesvalorizza la Dieta Mediterranea. Il Dott. Alessandro
so una dieta basata su cibo di scarso valore salutiNotaro, Presidente del Centro Studi per la Dieta Mestico, con eccesso di consumo di grasso e zuccheri
diterranea di Pioppi (SA), ha parlato della moderna
e di cibo ricco di calorie “vuote”, piuttosto che conalimentazione mediterranea per prevenire le malatsumare alimenti ricchi di principi nutritivi che carattie cardiovascolari.
terizzano la dieta mediterranea.
Ha concluso i lavori la Presidente Nazionale che
Al centro sociale di Battipaglia, con il convegno
ha apprezzato il coinvolgimento nel progetto delle
conclusivo “Siamo quel che mangiamo: impariamo
scuole, istituzioni e associazioni e ha ribadito ai nua trasformare il nostro piatto nella tavolozza di un
merosi alunni presenti e al folto pubblico adulto l’impittore” si è concluso il progetto. Presenti la Presiportanza di una equilibrata alimentazione.
SEZIONE DI COSENZA
La Fidapa premia il coraggio di una donna contro la ‘ndrangheta
Il premio Brutium della sezione di Cosenza viene
consegnato ogni biennio ad una donna calabrese
che si è particolarmente distinta nel campo delle
arti, professioni, affari.
Quest’anno il premio, giunto alla settima edizione, è
stato consegnato dalla Presidente Carmela Mirabelli a
Rosy Canale. Donna di coraggio e fondatrice del Movimento delle donne di San Luca e della Locride, ha
svolto un’attività di tipo imprenditoriale commerciale;
dopo una terribile aggressione determinata dall’essersi imbattuta nella ‘ndrangheta, si è impegnata in
attività imprenditoriali a fini sociali in San Luca, che
sud-ovest
non è il suo paese, per contribuire
Capo della Procura della Repubblialla crescita culturale e sociale di La sezione di Cosenza ca presso il Tribunale di Paola e per
consegna il Brutium
un territorio interessato da una alta
l’imprenditoria femminile la referenpresenza mafiosa. Ed è particolarte della Commissione imprenditoria
a una imprenditrice
mente significativo che, in una villa
della sezione di Cosenza Annamaaggredita per il suo
confiscata ad un soggetto ritenuto
ria Bevilacqua Odoardi.
coraggio
mafioso dagli inquirenti, la stessa
La serata è stata conclusa da
abbia creato un asilo per i bambini
un’artista calabrese di grande levadi San Luca. Per tale evento sono
tura e di raffinata sensibilità, la canintervenuti un rappresentante delle istituzioni, uno del
tante Rosa Martirano, che ha offerto alcune delle sue
mondo giudiziario il dott. Bruno Giordano Procuratore
splendide interpretazioni canore.
SEZIONE DI MORGANA REGGIO CALABRIA
La riforma del lavoro e il nuovo articolo 18 cambiano le regole
L’attualità del tema nazionale
esigono lo sfruttamento degli imI rischi sottesi alla
ha funzionato da catalizzatore per
pianti e la flessibilità dell’impiego
un’ampia riflessione sulla “riforma
dei lavoratori, ma il dialogo delle
nuova formulazione
del lavoro”, svoltasi nel Palazzo
forze politiche e sociali con l’ecodello Statuto dei
storico della Provincia di Reggio
nomia deve comunque prevedere
Lavoratori
Calabria. Un attento pubblico di
il bilanciamento tra valori umani ed
fidapine e di addetti ai lavori ha seesigenze produttive. Il dottor Saguito il convegno “Crisi finanziaria
pone ha rilevato i rischi sottesi alla
e modifiche all’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori”,
nuova formulazione dell’art. 18, derivanti dalla riducurato dalla referente della Commissione Legislaziozione della tutela goduta dal lavoratore e da evenne Tiziana Tiziano e patrocinato dall’Ordine forense
tuali azzardate valutazioni dell’organo giudicante, su
e dalla Provincia. Relatori Angela Marcianò, docente
cui dovrà pronunciarsi la Cassazione. La crescita del
di Diritto del Lavoro negli atenei reggino e messinelavoro precario ha già indebolito i contratti nazionali
se e Natalino Sapone, giudice del lavoro al Tribunale
e incentivato i meccanismi di flessibilità in uscita, colreggino. La professoressa Marcianò ha illustrato le
pendo tutte le fasce dei lavoratori, soprattutto donne,
criticità storiche del sistema delle relazioni industriae svigorendo quegli obiettivi di empowerment che
li e la disorganicità della legislazione lavoristica viattengono all’ampliamento delle possibilità, delle
gente. Ha osservato come l’ampia e atipica tipologia
scelte, della libertà e delle uguali opportunità di tutti
dei contratti flessibili ne renda costoso e selettivo il
i cittadini.
ricorso, alterando l’iniziale equilibrio tra riforma delIl successo del convegno incoraggia il cammino inla disciplina dei licenziamenti e norme di contrasto
trapreso dalla sezione Morgana, volto a proporre alle
alla precarietà. I consistenti investimenti di capitale,
socie e alla città occasioni di crescita civile coerenti
che assicurano competitività al sistema industriale,
con l’etica associativa.
SEZIONE DI SALERNO
L’impegno in politica spalanca le porte dell’uguaglianza
Il convegno organizzato dalla
ritti di genere e lottare contro ogni
Salerno riflette
vice presidente Dina Oliva Crimaldi
con azioni incisive
e coinvolge la società discriminazione
“Dalla solidarietà passiva alla cittae concrete. Dina Oliva Crimaldi ha
su progetti comuni
dinanza attiva e solidale” ha coinposto l’accento sull’urgenza di atvolto su questa riflessione non solo
di cittadinanza attiva tuare un’azione politica più equa e
il mondo della Fidapa Bpw Italy ma
su come sia importante che tutte le
diversi rappresentanti della società salernitana, autoassociazioni abbiano progetti comuni quali l’imperità, istituzioni, associazioni e club impegnati fattivagno attivo e solidale per favorire l’uguaglianza delle
mente sul territorio.
opportunità, il recupero del patrimonio artistico e soLa presidente della sezione Rita Vitale Simbolo,
cio culturale, la tutela dei più deboli.
ha sottolineato che per raggiungere traguardi signiLa vice presidente del distretto Sud Ovest Angioficativi si devono attuare politiche in materia di dila Infantino ha elogiato la Campania, la sola regione
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sud-ovest
che ha la doppia preferenza di genere: ciò facilita
l’ingresso delle donne nel mondo politico. E la Fidapa lotterà affinché la legge sia estesa su tutto il
territorio nazionale. L’onorevole Giuseppe Gargani,
europarlamentare, ha inviato un messaggio volto a
sollecitare e incoraggiare la cittadinanza attiva delle
donne evidenziando che le iniziative legislative del
Parlamento Europeo hanno lo scopo di assicurare le
pari opportunità e l’uguaglianza di trattamento.
Il Soroptimist Club Salerno con Paki Memoli, consigliere comunale, ha dichiarato che l’umanità ha due
ali: una è la donna, l’altra è l’uomo e fino a quando
queste due ali non saranno ugualmente sviluppate,
l’umanità non potrà volare. Maria Pia Perisano, presi-
dente Cif ha ricordato le conquiste fatte dalle donne
dal dopoguerra a oggi e le battaglie che ancora le
vedono unite, vittime delle discriminazioni. L’imprenditrice Antonia Autori, dell’associazione In Movimento ha sollecitato l’impegno delle donne in politica. Il
presidente Lions Club Salerno Host, Tommaso De
Martino, ha parlato della solidarietà dei Lions sul territorio con la costruzione della Casa di accoglienza
all’ospedale di Salerno. Andrea Riccio presidente di
“Amici Insieme” ha descritto l’attività della Banca del
tempo. La presidente di “Spazio Donna“ Wilma Tabano ha ricordato il movimento delle donne “Se non ora
quando?” Il convegno è stato moderato da Aniello
Palumbo, giornalista di Roma Cronaca.
SEZIONE DI SOVERATO
Donne e salute, nuove e rivoluzionarie frontiere della medicina
Katia Reda, presidente della sedo gli aspetti medico-scientifici, ha
Scienziate,
zione di Soverato, ha aperto i lavori
anche rilanciato il messaggio fondel convegno “Donna, salute e ripresenti al Convegno damentale della donazione e della
cerca tecnologie innovative nell’era
solidarietà, evidenziando come la
organizzato dalla
post genomica”. Con lei, Rosa Terrisposta del territorio calabrese abCommissione Sanità, bia permesso che la banca cordoraciano referente della commissiosvelano l’avanguardia nale della Calabria sia la prima per
ne Igiene e sanità che ha curato gli
aspetti scientifici.
indice di rilascio nel 2011 secondo i
della ricerca
Il convegno è nato per promuodati forniti dalla rete nazionale.
per il benessere
vere e divulgare i recenti sviluppi
L’importanza di cibi funzionali e
femminile
della ricerca di base e della ricerca
nutraceutici per la donna in menotraslazionale volti al miglioramento
pausa con problemi di metabolismo
della salute della donna, rispondendo pertanto all’oe i recenti sviluppi della tecnologia utilizzata in cambiettivo operativo A della commissione, che recita
po dietologico sono stati trattati da Tiziana Montalcini
“promuovere la salute della donna utilizzando inter(Docente di Scienze e Tecniche Dietetiche Applicate,
venti di informazione, formazione, educazione, preUniversità Magna Grecia di Catanzaro). In questo senvenzione, cura, assistenza (cure and care).
so si è dato ampio spazio al Golden Goal della ComSono stati affrontati i temi caldi della cosiddetta rimissione Nazionale Igiene e Sanità inerente la salute
voluzione post-genomica quali Epigenetica, cellule
della donna adulta e anziana. Si è voluto infine evidenstaminali, nutraceutica, proteomica, nanoproteomica.
ziare come i nuovi sviluppi tecnologici e nanotecnoloLa prima relazione tenuta da Paola Caiafa, (Docengici possano aprire gli orizzonti alla diagnosi precoce
te di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinie alla medicina personalizzata. Tra gli obiettivi infatti
ca, Università di Roma “La Sapienza”) ha messo in
della Proteomica e della Nanoproteomica, temi su cui
evidenza l’importanza dell’Epigenetica, una nuova
ha relazionato la socia Rosa Terracciano (Docente di
disciplina che si occupa dei cambiamenti che non
Chimica Organica, Università Magna Grecia di Catanriguardano direttamente la sequenza del Dna, ma di
zaro), c’è la definizione di una piattaforma tecnologica
quelli che agiscono sulla struttura e ne modificano l’ealtamente sensibile per i profili molecolari di fluidi biospressione. Altro tema affrontato da Roberto Miniero
logici come plasma, siero, saliva o tessuti, che in un
(Docente di Pediatria, Università Magna Grecia di Caimmediato futuro potrebbero aprire nuovi orizzonti alla
tanzaro) è stato la donazione del cordone ombelicale
diagnosi precoce di diverse patologie tra cui anche
e le potenzialità dell’utilizzo terapeutico delle cellule
i tumori della mammella e dell’ovaio. Infatti è proprio
staminali. Presso la Cord Blood Bank (CBB) della Cagrazie allo studio comparativo dei profili molecolari di
labria vengono raccolte, manipolate, caratterizzate,
siero o plasma di soggetti sani e di pazienti oncologicrio-conservate e poste in rete mondiale le unità corci che è possibile trovare un pattern di biomarcatori
donali ricche di preziose cellule staminali, donate dalin grado di distinguere in maniera significativa i due
le madri calabresi dopo il parto e destinate all’utilizzo
gruppi. Non più quindi un solo marcatore oncologico
da parte di persone affette da patologie ematologiche
come oggi accade ma un insieme di più marcatori fain attesa di trapianto. Inoltre il relatore, sottolineancilmente identificabili.
i distretti e le loro sezioni
sud-ovest
sicilia
Programmazione delle attività
presidente Maria Concetta Oliveri
Le linee programmatiche rappresentano la personalizzazione e l’adattamento degli obiettivi nazionali
ai bisogni specifici e alla cultura del nostro territorio. Un adattamento e una personalizzazione che rispettano le linee tracciate nel passato e traducono
il bisogno di dare unità alle proposte che nascono
dalla creatività di donne pronte a mettersi in gioco
se guidate da un leader che agevola i rapporti, coordina e riporta all’unità i molteplici aspetti che la
vita di un distretto genera.
La conoscenza e la chiarezza sono gli elementi
necessari per evitare dubbi e perplessità, per rinforzare l’armonia e la fiducia, per ritrovare la motivazione ad operare.
Un aspetto, quest’ultimo, che si riattiva se il lavoro
da portare avanti suscita emozioni e se parte dal
cuore coinvolgendo la persona nel suo aspetto cognitivo – emotivo.
La programmazione del nuovo anno sociale, indubbiamente, rappresenta la naturale continuazione di quanto programmato all’inizio del biennio, nel
rispetto del tema nazionale “Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva
e solidale”.
Un tema ampiamente dibattuto attraverso convegni di approfondimento.
Un tema che per essere dibattuto ha la necessità
di riferirsi a tre punti chiave dell’impegno associativo: partecipazione – responsabilità – rappresentatività, termini che riportano a concetti che includono
un’interrelazione sistemica e, pertanto, inscindibili
da un operare comune.
Anche quest’anno il tema relativo al concetto di
cittadinanza attiva e solidale costituisce lo sfondo
su cui dirigere le diverse attività ma anche la trama per ogni azione da intraprendere per sviluppare
il Tema Nazionale e il Tema Internazionale. Tutte le
iniziative hanno i caratteri di flessibilità per lasciare
spazio alla creatività delle socie e alla loro professionalità.
L’anno sociale si è aperto con un convegno ad
Agrigento, alla presenza della Presidente Nazionale, della Presidente della Fondazione e della Past
– Presidente Nazionale, dal titolo “Donne in prima
linea”.
La tavola rotonda ha dato voce alle donne che
hanno operato e operano in situazioni di emergenza e di pericolo.
Le altre attività programmate evidenziano l’impegno delle componenti del CPD, del CD, delle Responsabili delle Commissioni e delle Presidenti delle Sezioni.
è stato proposto e avviato il progetto “Donne
e toponomastica”, proposto dalla Consigliera
Ester Rizzo e supportato
dal distretto.
Ha preso il via il progetto “Navigare sicuri nella rete” per un uso corretto
e consapevole di internet e dei network, progetto
che coinvolge gli studenti delle scuole secondarie
di primo grado e gli adulti vittime di truffe online.
Ideatrice la Consigliera Irene Raudino.
Sono iniziati corsi di formazione, rivolti ai giovani
studenti universitari e degli ultimi anni degli istituti
superiori nell’ambito del progetto “Come fare impresa in Agricoltura” presentato dalla Responsabile
della Commissione Agricoltura Rosetta Lo Re Munzone a Catania con il coinvolgimento dell’Università
di Catania e dell’associazione Nuova Impresa.
I giovani partecipanti, circa 150, effettueranno
uno stage in agriturismi e riceveranno un attestato
nel corso del convegno che si terrà a Catania nel
mese di febbraio e nell’ambito del quale è previsto
l’intervento di imprenditrici di altre nazioni (Tunisia,
Spagna, Malta, Marocco, Grecia).
A Catania si è tenuto il Convegno “Donne imprenditrici in Sicilia: quale futuro in tempo di crisi”,
promosso dalla Responsabile della Commissione
Affari, Commercio e Tecnologia Carmen D’Avola
Saguto.
È stato avviato un tavolo di confronto per la promozione di un progetto contro la violenza sulle donne e i minori, proposto dalla Presidente della sezione di Niscemi.
A febbraio prenderà il via il “Corso di formazione
sulla Comunicazione”, proposto dalla Responsabile distrettuale Rapporti con la Stampa Francesca
Scarnà in collaborazione con la Facoltà di Scienze
Politiche dell’Università di Catania.
È previsto un viaggio in Spagna con tappe a Siviglia, Cordoba e Granada, nel periodo pasquale.
Le linee programmatiche indubbiamente testimoniano il sentire comune di tutte le socie del distretto,
che nella libertà di scelta operativa esprimono la
forza di un gruppo che lavora per il raggiungimento
di obiettivi sociali e politiche culturali che trovano
nella “Parità di genere” lo sfondo da cui prendono
vita, tutte le attività volte all’emancipazione femminile e al soddisfacimento dei bisogni umani in genere.
Novembre 2012
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sicilia
SEZIONE DI RIVIERA DEI CICLOPI
Fare impresa in agricoltura. Al via il progetto per la formazione
dei giovani e un nuovo sviluppo dell’attività imprenditoriale
Puntare
Fare impresa in agricoltura, stimostrativo – professionale, la scuola e
lare i giovani e formarli per lo svilupsull’associazionismo l’Università. Il programma si snoda
po di nuovi posti di lavoro. Questo
attraverso un corso gratuito di fore stringere filiere
l’ambizioso obiettivo del progetto
mazione ed informazione della duper incentivare
che prende spunto dall’idea della
rata di 20 ore, tenuto da docenti unisocia Rosa Munzone, componente
versitari e professionisti del settore.
l’agricoltura
della Commissione Agricoltura per
Il corso è rivolto a studenti e neodiil distretto Sicilia, di concerto con la Presidente del
plomati e consentirà di acquisire competenze speciadistretto Sicilia, Maria Concetta Oliveri e la Responlistiche necessarie per fare impresa nell’agricoltura. A
sabile della Commissione nazionale Agricoltura Maria
conclusione del corso verrà rilasciato un attestato di
Pia Pellegrino, in collaborazione con l’Università degli
partecipazione. La Sicilia vanta una tradizione noteStudi e il Comune di Catania. L’evento di presentaziovole e quasi storica nel campo della produzione agrine – alla cui organizzazione hanno contribuito anche
cola e potrebbe sicuramente mirare ad ancora più alti
le socie della sezione Riviera dei Ciclopi - si è svolto
obiettivi, ricercando proprio nelle risorse della terra
al centro congressi Sheraton di Catania alla presenza
una via d’uscita alla crisi che sta attraversando tutta
della Presidente Eufemia Ippolito. Il progetto “Come
la Regione. Le aziende in Sicilia sono tante e operose
fare impresa in agricoltura” nasce dalla volontà di stima spesso alle prese con problemi di vario genere per
molare un rapporto di scambio e di conoscenza tra il
superare i quali – come hanno evidenziato i relatori
mondo agricolo ad alto contenuto tecnico – ammini– sono necessari professionalità, coraggio e tenacia.
SEZIONE DI TRAPANI
L’imprenditoria in Sicilia, parlano le donne:
perché un cambiamento è possibile
Sono 31.115 le imprese agricole a Piccole iniziative locali Sicilia. Ne sono testimonianza le freconduzione femminile in Sicilia. Altre
quenti citazioni letterarie e le illustratra tradizione
135 vantano più del 60% di socie donzioni artistiche degli antichi Simposi,
e
innovazione
ne in consorzi, cooperative e società,
occasioni di condivisione e di piacere
mentre 445 sono società di capitale con più del 66% di
già nella vita sociale dell’antica Grecia. Lilli Fazio è stata
amministratrici donne. Il settore, per presenza femminile
insignita del premio “Venere d’argento 2011”, offerto dal
tra i dirigenti d’azienda, è superato solo dal commercio
Comune di Erice e dalla Regione Sicilia. La Presidente
all’ingrosso e al dettaglio (37.781 imprese nella regione)
della sezione di Trapani Agata Bianco ha passato quined è molto avanti rispetto al terzo in classifica: le attività
di la parola all’altra imprenditrice, Caterina Burgarella.
manifatturiere con 7.638 donne al lavoro. I dati emergoLaureata sia in scienze politiche che in medicina, dopo
no da un rapporto della Coldiretti e sono stati analizzati
aver esercitato per diversi anni la professione di pedianel corso del convegno dal titolo “Da Venere a Minerva:
tra a Roma, è ritornata in Sicilia ai suoi amati ulivi creanl’imprenditoria femminile nel nostro territorio” organizzato
do un’innovativa azienda agrituristica, visitata nel 2003
dalla sezione di Trapani nella prestigiosa sede municipaanche dal Presidente emerito della Repubblica Italiana
le di Palazzo d’Alì. Tra i relatori presenti due imprenditrici:
Carlo Azeglio Ciampi e dalla sua consorte. “Le difficoltà
Lilli Ferro Fazio per il settore vitivinicolo e Maria Caterina
non sono mancate – ha detto Caterina – ma il cambiaBurgarella per il settore agro-oleario.
mento in Sicilia è possibile attraverso piccole iniziative
Lilli Ferro - laureata in giurisprudenza e ricercatrice unilocali che, davanti ad una realtà economica sempre più
versitaria presso la cattedra di diritto comunitario dell’Uspesso senza regole, conservano una capacità di stabiniversità di Palermo - è riuscita a conciliare la sua vita
lità e di metamorfosi nell’ottica di uno sviluppo sostenibidi moglie, madre e docente, specializzandosi tra l’altro
le”. Alla manifestazione sono intervenuti il sindaco di Traanche nelle tecniche di marketing e nelle pubbliche repani, Girolamo Fazio, il consulente filosofico e giornalista
lazioni dell’azienda di famiglia “Fazio Wines”. “La viticoldel quotidiano “La Repubblica”, Augusto Cavadi, la past
tura è sempre stata una delle attività più importanti del
presidente nazionale, Giuseppina Seidita, la Responsaterritorio trapanese – ha spiegato - caratterizzando, in
bile nazionale della Commissione Agricoltura, Maria Pia
ogni tempo e luogo, le diverse civiltà che si sono stanPellegrino, e le presidenti di sezione della Provincia di
ziate in questo estremo e solare lembo occidentale della
Trapani.
i distretti e le loro sezioni sardegna
Democrazia paritaria nel cuore della Sardegna
presidente Elena Burrai
Nell’ottica di un’attenta e coerente programmazioedizione, dedicato alla mene biennale, rispettosa del tema nazionale “Partecimoria della giovane, morta
pazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinella strage di via D’Amenanza attiva e solidale”, il distretto Sardegna proselio, ove perse la vita il maguirà per far sì che in tema di Democrazia Paritaria,
gistrato Borsellino ed una
la Regione Sardegna, nella elaborazione della nuova
mostra dal titolo “e...Dio
legge elettorale, possa recepire le istanze che procreò la donna”.
vengono da più organismi, affinché venga garantita
Il Premio è stato organizzato nella sezione di Olla presenza delle donne nella amministrazione della
bia dal distretto Sardegna con la Fondazione Fidapa
res pubblica. Il merito di aver posto il “problema”,
e in collaborazione con il Ministrero degli Interni, la
con la capillare raccolta di firme e con una diffusa inPrefettura, la Questura, le principali Istituzioni pubbliformazione, a fianco degli amministratori e nei luoghi
che, le Scuole superiori del comune di Olbia e con il
deputati all’esercizio amministrativo, si ascrive alla
patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale,
Fidapa Bpw Italy.
della Camera di Commercio, del Comune di Olbia e
A tal fine si porranno in essere delle Tavole Rotondella Fondazione Porto Rotondo.
de per perseguire l’obbiettivo cardine.
Il Premio su segnalazione del Ministero dell’Interno,
Grande importanza ha rivestito e rivestirà l’impeè stato assegnato all’Assistente capo della Polizia di
gno relativo alla lotta al dolore. In stretta osservanza
Stato Antonella Collu, in servizio presso la questura
della legge 38/2010 e nel contesto delle iniziative del
di Oristano, per le sue elevate capacità professionali,
progetto nazionale “Uniti contro il dolore “, si è svolta
acume investigativo e non comune determinazione
a Cagliari una giornata di studio dal titolo “Un’isola
operativa. Per la cerimonia il Dott. Piernicola Antonio
senza dolore”, sottotitolo : “Il dolore nella donna e l’eSilvis ha rappresentato il Dott. Antonio Manganelli.
sperienza in campo pediatrico”. La finalità precipua
Intenso è stato il dibattito sull’Etica e sulla Legalità
del Convegno verteva sulla valenza che è necessacon la Tavola Rotonda che ha visto quali relatori l’Avv.
rio riconoscere a tutti i cittadini un equo accesso alle
Angelo Merlini e l’Avv. Eufemia Ippolito, la nostra Precure palliative ed alla terapia del dolore, nel rispetto
sidente Nazionale. Importante il pragmatico coinvoldella dignità e dell’autonomia della persona umana.
gimento dei ragazzi delle quarte e quinte superiori
In primavera, con la collaborazione della Fondazioche hanno esposto il loro concetto di Legalità ed Etine Taccia, verrà posta in essere una seconda giorca nel contesto dell’attuale società civile.
nata di studio per informare e sensibilizzare su tale
Di rilievo l’inaugurazione della Scultura la “Piramicultura, nella consapevolezza che solo l’assunzione
de di Luce“, omaggio del Maestro Lorenzo D’Andrea
di responsabilità di tutti gli attori coinvolti può perad Emanuela Loi, per rappresentare l’ascesa della
mettere il raggiungimento del diritto del cittadino ad
donna, simbolo di coraggio ed abnegazione, verso
accedere alla rete di terapia del dolore e delle cure
il sublime. La scultura, alta 4 metri,è realizzata in
palliative.
marmo bianco di Carrara posta su un basamento di
Non meno importante sarà l’impegno dedicato
granito di Gallura. Benedetta dal Vescovo Monsignor
alla conoscenza ed alla formazione.
Sanguinetti.è stata collacata sul lunIl nuovo sito dinamico avrà la funziogomare.
ne di far capire quale sia la missione
La mostra infine, ha dato la possibidella Fidapa Bpw Italy e contestuallità alle socie e non di esprimere attramente gli incontri,con la presenza
verso le varie forme d’arte la propria
della Presidente Nazionale e di Rina
sapienza. Il tema della “creazione” ha
Salis, per approfondire lo Statuto ed
permesso alle artiste di inserirsi nel
il Regolamento, avranno la funzione
loro mondo passato, attuale, futuro
precipua di far acquisire alle socie
nella esplicazione del filo conduttore
l’orgoglio dell’appartenenza e la cadella vita con le sue problematiche e
pacità operativa di essere davvero
con il suo percorrere, in un ciclo con“Voce“ e “Strumento“ di chi voce e
tinuo ed incessante nel tempo infinito
strumenti non ha.
dell’universo.
Il nuovo anno sociale è iniziato con
Tutte le manifestazioni hanno avuto
due eventi davvero importanti: il Prel’adesione del Presidente della ReEmanuela Loi: un Premio
mio “Emanuela Loi” alla sua decima
pubblica Giorgio Napolitano.
per non dimenticare
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sardegna
SEZIONE DI Macomer
Partecipazione e responsabilità
sui valori della solidarietà e del volontariato
La sezione, guidata dalla Presidente Giuseppina
Sagone, nell’ambito del tema nazionale ha indetto
una conferenza dibattito sulla solidarietà e sul volontariato.
In tempo di crisi, di contrapposizione e di disagio, i
rapporti umani tra persone e tra gli organi sociali costituiscono la relazione fondamentale che consente
di testimoniare la solidarietà verso gli altri e, in modo
particolare, verso coloro che sono i più deboli.
La solidarietà gioca ruoli importanti in diverse categorie di impegno al servizio, quali la dimensione
caritatevole, l’impegno per la pace, la migliore comprensione tra i popoli, la presa di coscienza per i
problemi della propria comunità, la promozione individuale e sociale e la progettazione delle attività di
servizio con il coinvolgimento delle doti che caratterizzano le risorse umane.
La solidarietà, grazie al codice etico, si connota
con un alto impegno civile caratterizzato dall’attenzione e dal volontariato, quale scuola di vita capace
di formare un cittadino responsabile,
La solidarietà agisce per la crescita della comunità
locale, nazionale, internazionale, per il sostegno dei
suoi membri più deboli o in stato di disagio e per il
superamento delle situazioni di degrado.
Solidale è ogni azione che consente la fruizione
dei diritti, la qualità della vita per tutti, il superamento
dei comportamenti discriminatori e degli svantaggi
di tipo economico e sociale, e che favorisce la valorizzazione delle culture, dell’ambiente e del territorio.
commissioni task force
Task Force Formazione
Valori senza tempo...lo spirito delle leggi
di Maria Concetta Piacente past presidente nazionale
Qualche considerazione a margine del lavoro di revisione dello
Statuto e del Regolamento Fidapa Bpw Italy... L’appello ad una
operatività attiva e solidale è certamente uno dei leit-motiv che la
Presidente Nazionale Eufemia Ippolito indica, addita e promuove
con grande fermezza: certo, non
è facile vivere una contemporaneità contrassegnata da inquietudini esistenziali, incertezze economiche, tecnicismi asfittici.
Le fidapine sotto la pressione
delle tendenze (o mode) pseudo
-civilizzatrici non di rado avvertono
un senso di smarrimento e talvolta
cadono in pericolose crisi di identità associativa: di qui la necessità di incontri di “formazione” che
impongono un approfondimento e
una rilettura dello Statuto. Questo,
ovviamente, non offre soluzioni
estemporanee, né suggerisce rimedi salvifici, ma di certo aiuta a
scongiurare l’indifferenza, l’apatia,
la disinformazione nella certezza
che le norme si ispirano e si fondano sui principi basilari di libertà, rispetto, condivisione di “valori
senza tempo”.
A tal uopo, mi sembra opportuno ritornare al L’esprit des lois
di Montesquieu, grande scrittore
politico francese: fondamentale
l’importanza da lui attribuita alle
leggi e ancor più alle difficoltà di
funzionamento che esse trovano
nel mondo.
Ma, le fidapine “vere” sono donne di fede e ci credono... “Le leggi
costituiscono i rapporti necessari che derivano dalla natura delle
cose; in questo senso tutti gli esseri hanno le loro leggi. Ma molto ci
corre perché il mondo umano sia
Maria Concetta Piacente
così ben governato come il mondo
fisico” (!). E tanto perché “il singolo - vero coacervo di interessi,
passioni, immoralità – è per natura
limitato e benché dotato di leggi,
non sempre le segue”.
A nulla serve …”che Dio lo richiami con le leggi della religione,
che i filosofi lo ammoniscano con
le leggi della morale, che i legislatori lo restituiscano ai suoi doveri
per mezzo delle leggi politiche e
civili”. Il male o meglio il malessere (anche oggi così diffuso) nasce
da una cattiva interpretazione del
task force
concetto di libertà; scriveva Montesquieu: “la libertà non consiste
nel fare ciò che si vuole. In uno
Stato, in una società in cui esistono
le leggi, la libertà non può consistere che nel fare ciò che si deve
volere e nel non essere costretti a
fare ciò che non si deve volere”.
Ancora una considerazione: non
basta il rigore e l’osservanza delle
regole, è indispensabile ritrovare
una raffinatezza e un più autentico
senso di responsabilità associativa. Questo è il valore aggiunto di
un ensemble de personnes che,
collaborando fattivamente, mirano
ad auto elevarsi e a realizzare autentici progetti di vita.
Task Force Salute
Cure palliative e terapie del dolore, l’impegno Fidapa
di Luisa Pavesio Mosso past presidente nazionale
La legge N. 38, 15 marzo 2010,
garantisce il diritto del cittadino
ad accedere alle cure palliative
e alla terapia del dolore, tutela la
dignità e l’autonomia del malato
senza alcuna discriminazione,
tutela e promuove la qualità della
vita fino al suo termine e fornisce
un adeguato sostegno sanitario e
socio assistenziale della persona
malata e della famiglia.
La realtà italiana oggi è questa?
Non ancora.
Siamo sempre agli ultimi posti
nella classifica dell’utilizzo degli
oppioidi, ma piano piano stiamo
risalendo la china.
Siamo sempre agli ultimi posti nella possibilità delle donne
di scegliere il parto indolore con
analgesia peridurale.
Nonostante lo sforzo del Ministero, che ha stabilito le linee guida per la formazione degli operatori sanitari e per la strutturazione
dei Master in questo settore, mancano i relativi finanziamenti, la capacità organizzativa, la continuità
assistenziale ospedale territorio
e strutture adeguate. La Fidapa
Bpw Italy dal 2008 a Torino ha realizzato “il Progetto Insieme per la
Lotta al Dolore – IPLAD” per diffondere la conoscenza e l’utilizzo
della lotta al dolore e delle cure
palliative fra gli operatori sanitari
e per i cittadini.
Nel 2011 la Presidente Nazionale, Eufemia Ippolito, inserisce nei
5 punti programmatici del biennio
la lotta al dolore e l‘applicazione della legge N. 38 e istituisce
una Task Force Salute con questo
obiettivo. L’impegno assunto è importante e complesso, ma già si
possono vedere le prime realizzazioni.
Le Sezioni Fidapa Bpw Italy
hanno ottenuto l’istituzione delle
Commissioni Cure Palliative e Terapia del Dolore negli Ordini dei
Medici Chirurghi e Odontoiatri di
Alessandria, Ancona, Campobasso, Cuneo, Foggia, Milano, Novara, Pistoia, Torino, e Trieste.In Piemonte la rete delle Commissioni
ha permesso l’organizzazione del
Corso di formazione per Medici di
Medicina Generale “Linee guida
sul corretto uso degli oppioidi”
a Torino, Cuneo, Alessandria e
Novara. Come valore aggiunto è
stato istituito il Gruppo di Studio di
Cure Palliative e Terapia del Dolore della Federazione Nazionale
degli Ordini dei Medici.
La Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino e di Ancona hanno introdotto l’insegnamento obbligatorio di Cure Palliative e Terapia del Dolore nel Corso di Laurea. A Torino è iniziato il tirocinio
degli studenti di Medicina negli
Hospice e nei reparti del settore.
I Medici di Medicina Generale
hanno tre Seminari su questi argomenti nella preparazione triennale postlaurea .
A Torino e a Cagliari la Fidapa
Bpw Italy ha applicato ai cittadini
Luisa Pavesio Mosso
un questionario su dolore acuto,
cronico e da parto con risultati
ancora molto lontani dallo spirito
della Legge N. 38. Il progetto della Task Force prevede l’applicazione in tutte le Regioni del questionario per avere un confronto
su dati nazionali.
I Distretti e le Sezioni saranno
impegnate in questo anno sociale a organizzare almeno una
manifestazione pubblica su Cure
Palliative e Terapia del Dolore e/o
sul parto indolore per sensibilizzare gli operatori sanitari e per
diffondere la cultura della non
sofferenza. Invieranno notizia ed
invito a partecipare al Ministero,
al fine di dimostrare quanto la Fidapa Bpw Italy fa gratuitamente
in questo settore e per favorire
la sottoscrizione del Protocollo
d’Intesa Fidapa - Ministero della
Salute per la realizzazione della
Legge N. 38.
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task force
Task Force Imprenditoria
Donna-impresa, il binomio che resiste alla crisi
di Serenella Moroder responsabile Task Force
Fare il punto della situazione
dell’imprenditoria in questo momento di crisi non è certo cosa facile,
soprattutto perché i segnali della
tanto attesa ripresa stentano a manifestarsi. A dispetto della crisi,
però, il binomio donna-impresa nel
2011 (ultimo dato annuale) fa un
piccolo passo avanti, ampliando la
platea delle imprese a guida femminile. Alla fine di dicembre dello
scorso anno, infatti, l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di
Unioncamere segnala che sono
quasi 7mila le imprese “rosa” in
più rispetto all’anno precedente,
con un incremento dello 0,5%. A
dare maggior significato a questo
risultato c’è il fatto che il saldo delle imprese maschili per lo stesso
anno, al contrario, ha fatto registrare un bilancio in rosso di circa
6mila unità. Dunque, potremmo affermare che il mondo femminile resiste meglio alla crisi perché lotta con
forza e con orgoglio.
Si sa, le donne rappresentano un
patrimonio di competenze spesso
più elevate rispetto a quelle maschili
e nonostante gli innumerevoli ostacoli che limitano le donne a concretizzare la propria professionalità,
innaffiata di creatività e tenacia, le
imprese femminili non solo riescono
a rispondere meglio alle difficoltà
della crisi, ma addirittura propongono continuamente soluzioni nuove a
problematiche antiche.
Indagando i settori che attraggono le nuove imprenditrici, troviamo
che turismo (+2.901) e servizi alla
persona (+2.011) sono quelli che,
più degli altri, nel 2010, hanno subito una grossa espansione. Anche
settori apparentemente più maschili come le costruzioni (+1.348) e le
attività immobiliari (+1.324) vedono
incrementare la presenza femminile.
Diminuiscono, invece, le imprese
manifatturiere (-852) e commerciali
(-746) e continua il costante calo nel
settore agricolo, in controtendenza
Serenella Moroder
con l’imprenditoria giovanile.
Il tessuto imprenditoriale femminile è caratterizzato in larga misura
da imprese individuali, anche se
continua la crescita verso forme giuridiche meglio strutturate, come le
società di capitale (+7.756), cooperative e consorzi.
Insomma, per dare un ultimo dato,
le imprese femminili esistenti alla fine
del 2011 erano 1.433.863, e questo
ci fa ben sperare per il futuro.
Task Force Imprenditoria
L’impresa fa girare l’economia
di Maria Teresa Mastropietro componente Task Force
La Task Force imprenditoria ha
fatto ingresso in Fidapa con la
nuova Presidenza e si propone
di fare una mappatura delle socie
imprenditrici che possano interloquire e fare rete e contemporaneamente farsi promotrice della cultura d’impresa: capire attraverso
le varie esperienze se la donna ha
motivazioni diverse, obiettivi diversi e modalità diverse di fare impresa secondo un’ottica di genere.
Il mondo imprenditoriale spesso
è visto e giudicato come un mondo
dove bisogna sgomitare, dove bisogna imporsi, dove bisogna fare
i furbi e talvolta i disonesti. Questa non è l’impresa, ma un cattivo
modo di fare impresa.
Il mondo imprenditoriale sano
è quello in cui tutte le tue energie
sono protese, dove l’imprenditore
o imprenditrice si confrontano con
chi nel tuo stesso momento è nel
mercato e sta cercando soluzioni
a dei problemi o risposte a bisogni. L’impresa fa girare l’economia,
produce occupazione, professionalità e occasione di misurarsi con
gli altri e quindi di crescere. Se si
parla di imprenditoria si parla quindi di creatività di ambizione, di coraggio, spirito di competizione, ed
anche di intuizione, di attenzione
alle risorse umane, di cura dei particolari, di buone relazioni, di con-
Maria Teresa Mastropietro
cretezza e di affidabilità. Trovate in
tutto cio’ qualcosa di squisitamente femminile? Noi pensiamo di sì e
37
se è vero che la donna potrebbe
avere meno propensione al rischio
è anche vero che è più abituata a
risolvere problemi, a trovare soluzioni che possano far superare le
difficoltà e portare al benessere di
se stesse e forse soprattutto di chi
è con Lei. Arricchirsi ed acquistare potere possono esclusivamente
attrarre la donna ad investire energie e tempo? Forse, non nella mag-
gioranza dei casi, troviamo invece
un’ancestrale voglia di autonomia,
di voglia di trovare e di esprimere
le potenzialità. I numeri sono ancora bassi e gli ambiti riguardano
tradizionalmente alcuni settori in
particolare: la cura della persona,
l’assistenza, l’ospitalità. La task
force quindi perché si espanda la
cultura d’impresa femminile che
in qualche misura è anche vicina
ai concetti etici, vorrà, attraverso
i racconti e le esperienze delle
donne imprenditrici socie, instillare
quell’entusiasmo a considerare la
possibilità di impresa come opportunità di costruirsi un futuro pieno
di soddisfazioni ed esperienze ed
in contatto con le istituzioni e le
organizzazioni di categoria, potrà
essere megafono dei programmi e
delle iniziative.
Parità di genere nei CdA delle Società quotate in borsa
Il soffitto di vetro è stato, se non
infranto, perforato! C’è voluta una
legge del 12 agosto 2011 n.120
(approvata grazie all’impegno
delle On.li Lella Golfo e AlessiaMosca) per produrre una svolta
epocale nella partecipazione delle donne al governo delle imprese
quotate.
La legge ha previsto che dal 12
agosto 2012 per le società quotate la composizione degli organi di
amministrazione (CdA o Consigli
di Gestione) e di controllo (Collegi
Sindacali o Consigli di Sorveglianza) si rispetti una quota di genere
almeno del 20%.
I consigli di amministrazione
delle maggiori imprese dell’UE
quotate in borsa, nel 2011 sono
stati rappresentati appena dal
14% di donne, contro il 12% nel
2010. Solo nel 3% dei casi il presidente del CDA è una donna.
Dal 2011 la commissione europea sta incoraggiando le imprese
pubbliche a impegnarsi a portare la percentuale di donne nei
lori CDA al 30% entro il 2015 e al
40% entro il 2020. Donne che, a
partire dal secondo e terzo rinnovo degli organi sociali, dovranno
essere pari ad almeno un terzo,
per arrivare al 2022, data in cui si
pone la seconda importante scadenza fissata dalla legge GolfoMosca:l’esaurimento della sua
efficacia.
La legge ha, dunque, una vali-
dità temporale di soli 10 anni, entro i quali si auspica di raggiungere l’obiettivo di rimuovere gli
ostacoli che sinora hanno limitato
l’accesso delle donne a ruoli di
comando, favorendo un processo di rinnovamento culturale. Le
donne rappresentano un bacino
di talenti sinora scarsamente utilizzato dalle imprese italiane. Siamo sicure che questo approccio
“forzato” si trasformerà in un’enorme opportunità per migliorarne la
gestione, poiché una maggiore
presenza femminile può tradursi
in diversi elementi positivi, per la
singola azienda e per il Paese nel
suo complesso.
In Italia ci sono manager, imprenditrici e professioniste che
hanno titoli e competenze per
fare bene in tale ruolo. Ma ciò non
basta. La selezione dei membri
del CdA è stata spesso fatta in
modo informale (persone amiche
o conosciute dalla proprietà). Nei
prossimi mesi assisteremo a processi selettivi più attenti alle competenze, alla storia professionale
e alla loro capacità di contribuzione dei candidati (di ambo i sessi).
Le Donne con elevate doti di leadership che hanno raggiunto posizioni di responsabilità all’interno
di aziende industriali, commerciali, di servizi, d’impresa, di telecomunicazioni potranno aspirare a
sedere in Consigli di amministrazione di società quotate e non.
Fiammetta Perrone
commissioni
di Fiammetta Perrone Responsabile Nazionale commissione
Donne Politiche Sociali e Pari Opportunità
Le Sezioni del Salento della Fidapa Bpw Itay Lecce- Cristina
Caiulo -, Gallipoli Raffaella Sanape, Terra d’Otranto – Rita Giannuzzi -, Copertino – Franca Mariano - e Casarano – Roberta De
Masi hanno scelto di aprire l’Anno
Sociale 2012/2013 con il convegno dal titolo “Parità di Genere
nei CdA delle Società quotate in
borsa” . La Presidente Nazionale Eufemia Ippolito ha parlato di
come la Fidapa è diventata luogo
di riflessione e di azione positiva
incoraggiando la presenza delle donne nei CdA selezionando i
Curricula eccellenti. La Presidente del distretto sud-Est, Giulia Galantino, ha riportato l’impegno del
territorio a sostegno della legge.
L’intervento della Responsabile Nazionale della Commissione
Donne Politiche Sociali e Pari Opportunità, Fiammetta Perrone, ha
Novembre 2012
38
messo in evidenza come dalle attività delle Sezioni sia emersa la capillare attività di sensibilizzazione
all’utilizzo di strumenti di conciliazione per migliorare il rapporto famiglia-lavoro e di incoraggiamento delle donne a partecipare attivamente allo sviluppo economico
della nostra società aderendo al
bando nazionale e a conquistare
uno spazio nei luoghi decisionali.
La Responsabile Nazionale della
Commissione Legislazione, Lella
Ruccia, ha approfondito la legge come diritto di partecipazione
della donna secondo la costitu-
zione italiana. Centrale è stato il
contributo dell’imprenditrice Avv.
Giorgia Marrocco, che ha parlato
della sua esperienza professionale e famigliare, in quanto è a capo
dell’azienda di famiglia, e del suo
ruolo nel Consiglio di Confcommercio.
contributi esterni
sardegna
Articolo del Ministro della Salute Renato Balduzzi
La fibra che uccide
È una grande emergenza, ma
non si vede e non se ne ha spesso contezza. La fibra che uccide si
nasconde, resta latente per decine
di anni e così si perde nel tempo la
nozione di tragedia. La questione
dell’amianto e delle malattie correlate resta una sfida per la sanità pubblica, che è rimasta sottotraccia nell’agenda nazionale. La
seconda Conferenza governativa
nazionale sull’amianto, a Venezia
del 22 al 24 novembre, a 13 anni
dalla prima, sarà dunque un’importante occasione di riflessione
e di programmazione. Servirà ad
avviare una autorevole cabina di
regia, che dovrà gestire tutto il processo di fuoriuscita dall’amianto a
vent’anni dalla legge che ne mette
al bando la produzione e l’uso nel
nostro Paese (a venticinque anni
dalla storica e coraggiosa ordinanza del sindaco di Casale Monferrato Riccardo Coppa), sia sul piano ambientale, sia su quello della
prevenzione e della cura degli
esposti: bonifiche, controllo clinico, sorveglianza medica, ricerca.
La sentenza del processo Eternit
ha permesso di riaprire la partita
con maggiore consapevolezza e
di riconsiderare il problema dell’amianto come questione nazionale.
Il Ministero della Salute, in vista
della Conferenza di Venezia, ha
pubblicato un numero speciale dei
La sentenza
del processo Eternit
e l’emergenza
dimenticata
dell’amianto
“Quaderni della salute” che contiene lo “stato dell’arte” in materia
di contrasto alle patologie asbesto-correlate. In Italia sono oltre
34 mila i siti a potenziale contaminazione di amianto, di questi 373
sono siti con un rischio di primo
livello, ma il loro numero potrebbe
salire quando saranno resi noti i
dati di tutte le Regioni, comprese
Calabria e Sicilia, tutt’ora mancanti. Il mesotelioma pleurico, cioè il
tumore causato da inalazione di fibre di amianto, si stima uccida tra
3 e 4 mila persone all’anno. Il picco delle morti si attende per il 2020
e non si tratta soltanto di persone
che lavorano in settori produttivi
ben conosciuti dove l’amianto l’ha
fatta da padrone, come l’edilizia,
la metalmeccanica, la cantieristica navale e ferroviaria: c’è un 15
per cento dei casi dove si parla di
esposizione ignota, che si spiega
con le drammatiche storie di industrializzazione che hanno coinvolto
la popolazione generale. La tragedia di Casale Monferrato e di Broni lo dimostrano. A Casale Monferrato il Registro nazionale del meso-
telioma indica 81,40 casi ogni 100
mila abitanti (a Broni 82 casi). Questi dati sono drammatici e ci devono far riflettere su come assistere i
pazienti e le loro famiglie. Bisogna
definire protocolli di sorveglianza
e screening anche per individuare fattori potenzialmente predittivi,
per anticipare le risposte delle terapie e arrivare così, speriamo, ad
una sopravvivenza più lunga. Ma
occorre anche istituire (e a Venezia se ne discuterà) un network
nazionale ed europeo di ricerca
multidisciplinare per sperimentare
nuove strategie terapeutiche, che
includano anche la radioterapia e
l’immunoterapia. Casale Monferrato e il Centro regionale amianto del
Piemonte costituiranno un nodo
saliente di una nuova e più diffusa
rete di ricerca e di cura per contrastare l’emergenza dimenticata
dell’amianto.
Testimonianza: Silvana Mossano, vedova dell’amianto
Casale Monferrato, 24 ottobre 2012
Mio marito Marco è morto il 15 marzo di quest’anno. Aveva 51 anni.
Marco aveva il mesotelioma.
Il mesotelioma è un carcinoma maligno che, come
ormai da decenni scientificamente provato, è causato dall’inalazione di fibre di amianto. Marco non
ha mai lavorato l’amianto, era un giornalista come
me. Nessuno dei suoi famigliari ha mai lavorato
all’Eternit, la fabbrica dei manufatti di cementoamianto che per ottant’anni è stata attiva a Casale
Monferrato.
Qualche migliaio di persone ha lavorato nel più grande (e il più vecchio) degli stabilimenti italiani della Eternit. Marco no. E come lui centinaia e centinaia di persone che, pure, si ammalano di mesotelioma. La fibra di
amianto colpisce alla cieca. Lavoratori e no. Sta piantata nel polmone, silente per anni e anni finché si manifesta col volto crudele del suo figliastro: il mesotelioma.
Marco sapeva bene che cos’è il mesotelioma. Da
giornalisti di questa città, così sventurata e così coraggiosa, ne scrivevamo da decenni. Non ci è sfuggito nulla: le tragedie dei singoli che si sono ammalati
e morti, dei loro famigliari, le battaglie sindacali, politiche, sociali. Le bonifiche, i processi. Il più importante e complesso è quello che si è concluso il 13
febbraio scorso a Torino con la condanna dei patron
di Eternit – un belga e uno svizzero – a sedici anni di
carcere ciascuno perché riconosciuti colpevoli di disastro ambientale doloso permanente. Hanno provocato una strage con la consapevolezza che sarebbe
accaduta. Una strage che colpisce chi ha lavorato
l’amianto e chi – oggi è la maggior parte delle vittime – nella fabbrica non ci è mai entrato. No, non
ci è sfuggito nulla: neanche delle bugie raccontate
per anni, da parte di chi ha avuto interesse a negare e mistificare la reale gravità dell’amianto. Stessa
negazione e mistificazione che ancora prosegue in
molte parti del mondo (i due terzi del pianeta) dove
l’amianto non è ancora stato vietato e si continua a
lavorare, a usare.
Marco aveva incontrato, conosciuto, ascoltato
le confidenze di molte persone ammalate, dei loro
cari. Insieme, seduti a tavola, uno di fronte all’altra,
ne avevamo parlato più volte, ne avevamo pianto.
Marco sapeva che poteva capitare a chiunque di
ammalarsi, d’improvviso, un giorno qualsiasi, nel bel
mezzo di una vita che ha ancora molto da spendere,
molto da dare, molto da ricevere.
Quando, il 3 gennaio 2011, in piedi nel corridoio della Radiologia dell’Ospedale Santo Spirito, il medico,
scorrendo le lastre, ha detto che si vedeva un “versamento pleurico” nel polmone di Marco, io ho sentito un
clic. Come quello di un interruttore. Clic. In quel preciso momento i suoi occhi si sono spenti. Clic.
Marco aveva sempre avuto gli occhi che ridevano.
Clic. Spenti. In quel clic la vita fa una sterzata violenta
e prende un altro passo. Un giorno, alcuni anni prima,
era tornato a casa dicendo con immensa tristezza: “Il
Mauro ha l’acqua nei polmoni”, è il modo con cui si dice
che c’è un versamento pleurico. “Il” Mauro era come un
fratello maggiore per lui. Il suo migliore amico. “Il” Mauro
è morto pochi mesi dopo di mesotelioma.
Marco, dunque, era perfettamente consapevole
e tuttavia sperava. Da quel momento, e per quattrodici mesi e mezzo, abbiamo inseguito insieme la
speranza pur contro questa diagnosi che sapevamo
infausta. Perché quello che ti rimane è la speranza.
La sola cosa che ho potuto fare nei quattordici mesi
e mezzo di malattia è alimentare la speranza.
A noi piaceva usare le parole come un gioco. Da
sempre. I dizionari trovavano spazio tra le tazze della colazione e i piatti della cena.
E con le parole, di speranza, abbiamo giocato
praticamente fino all’ultimo giorno.
Anni fa, avevamo comprato una piccola casetta in
montagna. Io avevo fatto restaurare un mobile della
mia nonna e dovevamo portarlo al primo piano; poiché la scala interna era stretta, il mobile non passava, perciò avevo escogitato una soluzione: tirarlo su
con delle corde, attraverso il terrazzo. Mentre stavo
legando delle lenzuola a mo’ di funi, Marco mi osservava a borbottava. Tra noi, lui era l’intellettuale, io l’operaio. Così, io legavo e lui osservava. E borbottava:
“No, non ce la facciamo, no no, è impossibile, non ce
la facciamo”. A un certo punto, mi sono fermata, l’ho
guardato e ho sbottato: “Sì, che ce la facciamo”. E ce
l’abbiamo fatta, nel senso che il mobile sono riuscita
a tirarlo su, al piano di sopra. Così quel ritornello “non
ce la facciamo” sì che la facciamo” era diventato una
specie di gioco che ricorreva spesso nella nostra
quotidianità. Era, insomma, una cosa nostra.
Bene, nella malattia è proseguito così. Anche
quando ormai i giorni se ne scivolavano via, la vita
se ne scivolava via dal suo corpo sofferente, - una
sofferenza sopportata senza un lamento, mai -, dal
suo corpo che si era smagrito, svuotato, indebolito,
non abbiamo mai smesso il gioco di parole. Una volta, con una voce più profonda e malinconica, mi ha
detto: “Silva, guarda che questa volta proprio non
ce la facciamo”, ma io, che allora riuscivo quasi a
non piangere come invece mi accade di fare ora, mi
sono voltata, ho steso un sorriso e gli ho detto senza
tentennare: “Sì, invece, che ce la facciamo”.
Oggi, non so fare altro che chiedere speranza: ai
medici e ai ricercatori di tutto il mondo. Di mesotelioma si muore. Come dice l’oncologa casalese
contributi esterni
39
Novembre 2012
contributi esterni
40
Daniela Degiovanni, da decenni in questa dolorosa
trincea, la diagnosi coincide con una condanna.
Alle donne e agli uomini di scienza io chiedo che
si impegnino - insieme, con intelligenza, passione,
abnegazione – a trovare in fretta una cura. Le città
saranno veramente deamiantizzate quando si potrà
guarire dal mesotelioma. Il rischio è ovunque, non
solo a Casale, ma in tutti i luoghi del mondo: i tetti
di “eternit” sono diffusi, guardatevi intorno e vedrete quanti ce ne sono che si sfarinano col tempo, si
sfaldano e si rompono per le piogge, le tempeste,
i saltelli dei volatili. A dispetto del nome – “eternit”
-, nulla è eterno, tutto si deteriora. E basta anche
inalare una sola fibra di quell’invisibile sfarinamento:
non esiste una soglia minima al di sotto della quale
si è al sicuro di non ammalarsi.
Più di tutto, dunque, con assoluta priorità, abbiamo bisogno di una cura. Per guarire, per vivere, per
sperare.
Ci sentiamo continuamente dire che è difficile, che
sarà una strada lunga. Basta! Alle donne e agli uomini di scienza chiedo che imparino anche loro a
usare le parole, a “giocare” con le parole per darci
speranza. Provino a dirci che l’attesa di una terapia
sarà meno lunga di trent’anni fa, che siamo più vicini al traguardo di quindici, dieci anni fa. Per timore
(deontologico?) di darci un’illusione spesso rinunciano a darci una speranza.
Ma i malati di mesotelioma hanno bisogno di speranza. E chi ha paura di ammalarsi di mesotelioma
ha bisogno di speranza.
Anche un surrogato di speranza. Purché sia.
Parto indolore
Articolo del Ministro della Salute Renato Balduzzi
Il desiderio di poter vivere il travaglio del parto come un evento
felice e non traumatico ha contribuito alla diffusione delle tecniche
di quelle che vengono chiamate
in gergo “tecniche di anestesia
loco-regionale”, conosciute meglio come “anelgesia epidurale”. Ecco la ragione dell’impegno per
inserire l’epidurale nella revisione
dei Lea.
Gli esperti infatti riconoscono
che una maggiore attenzione al
dolore nel travaglio, favorisce in
modo determinante l’evoluzione
delle medicina perinatale, riducendo anche la mortalità. Inoltre
diffonde la cultura dell’ospedale
senza dolore e permette di approfondire il valore etico della lotta
al dolore ed esaltare il momento
del parto come momento sereno
e tranquillo.
Infine va segnalata la significa-
tiva riduzione del numero dei tagli
cesarei nelle donne che hanno
scelto l’epidurale.
Nascere senza soffrire: missione possibile?
Articolo di Luisa Pavesio Task Force Sanità Fidapa Bpw Italy
Il 9 febbraio 2011 il Gruppo “Insieme per la lotta al dolore” della
sezione Torino ha presentato alla
IV Commissione Sanità della Regione Piemonte la richiesta di 11
Sezioni della Fidapa Bpw Italy del
Piemonte per l’adozione del parto
indolore con analgesia peridurale
nei punti nascita della nostra Regione, l’adozione di un apposito
DRG e la formazione di tutti gli
operatori sanitari interessati.
A seguito dell’audizione l’IDV
ha presentato l’odg n. 213 votato
all’unanimità dal Consiglio Regionale che impegna la Giunta ad
attivarsi per rendere operative le
richiesta della Fidapa.
Il percorso accidentato
per far inserire il parto
indolore nei Livelli
Essenziali gratuiti
di Assistenza
Il 15 dicembre 2011 le Senatrici,
socie Fidapa hanno organizzato il
Convegno Fidapa Bpw Italy “No al
Dolore: il diritto di scegliere” con il
patrocinio della Commissione Sanità del Senato e con la formazione di un Gruppo di studio per l’adozione del parto indolore a livello
nazionale.
Nei primi mesi del 2012 la Task
Force Salute ha proposto alle Pre-
sidenti Distrettuali e alle Sezioni
l’invio, al Ministero della Salute,
della richiesta di inserimento del
parto indolore nei LEA, livelli essenziali gratuiti di assistenza. In
alcuni ospedali italiani il parto indolore viene pagato da 500 a 1000
Euro, sempre che si riesca ad ottenerlo. Solo il 16% dei punti nascita
in Italia offre alle donne la possibilità della scelta del parto indolore contro il 70% degli Stati Uniti,
il 60% del Regno Unito e il 50%
della Francia. Sono state inviate
più di 120 lettere dalle Sezioni, dai
Distretti e da Enti ed Istituzioni.
Nel mese di ottobre 2012, su
proposta della Task Force, singo-
41
le socie, Enti ed Istituzioni hanno
nuovamente inviato al Ministro Balduzzi un sollecito per l’inserimento
del parto indolore nei LEA in occasione del Decreto Salute.
Nel 2012 il Gruppo “Insieme
per la lotta al dolore” di Torino, in
collaborazione con il Collegio delle Ostetriche Torino-Asti e con la
Scuola delle Ostetriche dell’Ospedale S. Anna, ha preparato un opu-
scolo per la presentazione alle donne in gravidanza dei percorsi possibili per alleviare il dolore del parto
e, in modo particolare, del parto
indolore con analgesia peridurale.
L’opuscolo sarà distribuito nei Consultori, Studi Medici e Ospedali della nostra Regione e la Task Force
Salute si farà carico della distribuzione a livello nazionale. Il Ministro
Renato Balduzzi ha partecipato al
Convegno Nazionale Fidapa Bpw
Italy “No al dolore: il dovere di intervenire”, a Torino il 12 maggio 2012
e ha promesso che avrebbe trovato
il momento giusto per inserire il parto indolore nei LEA.
Leggendo il documento inviato
dal Ministro per il Notiziario pare
che il momento sia venuto.
Le donne e le bambine italiane
ringraziano.
tuali dei consigli di amministrazione, dove l’anno scorso le donne
non arrivavano al 7%. In un anno il
panorama è cambiato sensibilmente: gli ultimi dati parlano di oltre il
10% di presenza femminile ai vertici delle società (un aumento di più
di 3 punti percentuali in un anno, a
fronte dell’aumento di circa lo 0,5%
annuo registrato nei periodi precedenti). Un dato significativo, a maggior ragione se si considera che i
termini di applicazione - e, dunque,
cogenza - della legge hanno avuto decorrenza a partire dai rinnovi successivi al 12 agosto 2012.
Questi dati sono estremamente
confortanti e confermano la correttezza della teoria delle “affermative
actions” sulla quale poggia l’intera
concezione del cosiddetto sistema
di “quote”. In alcuni casi la resistenza intrinseca al cambiamento
è talmente forte da impedire il raggiungimento spontaneo di alcuni
obiettivi di equa rappresentanza e
partecipazione. Questo perché le
logiche secondo le quali è organizzata la nostra società sono concepite, attuate e riconosciute da un
gruppo dominante che, nel caso
della relazione tra i generi, è evidentemente quello maschile. Senza l’impostazione per legge dell’obbligo di rappresentanza di entrambi i generi fatico a credere che
avremmo ottenuto gli stessi risultati
con la stessa velocità, non solo in
termini di numeri e di posti occupati
ma anche - non meno importante rispetto al dibattito sulle pari opportunità, sul ruolo della donna, sulle
politiche di conciliazione e sulle
Alessia Mosca
contributi esterni
Il 12 agosto 2011 è avvenuta una
piccola rivoluzione nel panorama
giuridico non solo italiano ma probabilmente anche europeo. In quella
data è entrata in vigore la legge n.
120/2011, che ha introdotto l’obbligo
di rappresentanza di entrambi i generi nei consigli di amministrazione
e negli organi di controllo di società pubbliche e private. Quel giorno
è stato, allo stesso tempo, punto di
arrivo e punto di partenza. In quella data ha trovato conclusione un
percorso difficile e accidentato che
io e Lella Golfo abbiamo scelto di
affrontare un paio di anni prima, decidendo di unire le forze per conquistare un importante obiettivo che non
aveva colore politico e riguardava il
presente e il futuro di tutte le donne.
La legge prevede, in sintesi, che negli organi di amministrazione e controllo delle società quotate e delle
società a controllo pubblico sia riservato al genere meno rappresentato
un quinto dei posti disponibili, che
diventerà un terzo a partire dal 2015.
Si tratta di una norma della quale è difficile contestare la necessità. L’assenza di donne nei luoghi
decisionali è un dato incontrovertibile e sotto gli occhi di tutti: una
reale ingiustizia sociale, oltre che
un incredibile spreco di brillante
capitale umano. Il 60% dei laureati
italiani sono donne (un numero superiore persino a Gran Bretagna e
Stati Uniti), in compenso il tasso di
disoccupazione femminile supera
di molto quello maschile e il divario aumenta man mano che si sale
la gerarchia interna delle aziende,
fino ad arrivare alle esigui percen-
copyright: Luca Pradella.
Legge n° 120/2011 articolo dell’Onorevole Alessia Mosca
disuguaglianze tra i sessi, che siamo riusciti ad avviare e a sostenere per tutto quest’ultimo anno. Uno
dei nostri obiettivi era fare entrare
la tematica dell’equità di genere
nell’agenda mediatica e politica.
I cambiamenti stanno avvenendo,
anche grazie ad alcune contingenze favorevoli, come il fermento a livello europeo che speriamo
porti presto all’approvazione della
proposta avanzata dalla Vice Presidente della Commissione europea, Viviane Reding, con la quale
si istituirebbe l’obbligo di una quota
del 40% a favore del genere meno
rappresentato in seno a tutti i cda
delle società di ogni Stato membro
Ue. Un altro punto di forza è l’attuale Governo, che ha fatto della questione femminile una sua priorità già
nel discorso del suo insediamento
e che ha, finalmente, adottato il regolamento attuativo necessario per
l’applicazione della legge nelle società a controllo pubblico. Quest’ultimo tassello ha significato la conclusione di una fase e, allo stesso
tempo, il momento iniziale di un’al-
Novembre 2012
42
contributi esterni
tra percorso, come scrivevo all’inizio. Le ingiustizie non
si esauriscono nella sistematica esclusione femminile
dai posti di potere. Si perpetuano ogni giorno a tantissimi livelli, soprattutto sul lavoro, dove le donne continuano a essere incredibilmente discriminate rispetto agli
uomini. Penso alle differenze in termini di retribuzione
a parità di mansioni, all’accesso alle occupazioni, al fe-
nomeno criminale delle dimissioni in bianco, ma anche
allo squilibrio nella distribuzione dei lavori di cura familiari. La legge n. 120/2011 ha permesso di aprire un
varco: il mio scopo al momento è lavorare affinché non
rimanga un caso isolato ma rappresenti l’inizio di un
cambiamento culturale profondo, nelle donne e verso
le donne.
Legge n° 120/2011 Un’occasione da non perdere
Articolo di Elisabetta Strickland
L’attuale Presidente del Consiglio
ha definito pochi mesi fa “indifferibile” assicurare “la piena inclusione delle donne in ogni ambito della
vita lavorativa, ma anche sociale
e civile del Paese” e la reazione a
queste parole è stata unanime, cioè
una giusta ondata di fiducia in nuove prospettive per le donne in Italia.
Contemporaneamente, la necessità
di dare attuazione alla legge 12 Luglio 2011, n. 120, nota come legge
Golfo-Mosca sulle quote di genere
negli organi societari di direzione e
di controllo, che è operativa, per le
società quotate, dal 28 Luglio 2012,
ha rappresentato una occasione
fortemente politica per promuovere
la partecipazione femminile là dove
finora era decisamente debole.
È sembrato quindi immediato
dover provvedere a fornire i curricula di donne impegnate nel contesto culturale, economico e sociale del paese, donne autorevoli che
operano in tanti ambiti e spiccano
per competenza e impegno. Per
ottenere questo obiettivo l’Osservatorio Interuniversitario di Genere
(GIO) fondato nel 2009 ed attivo
sugli atenei statali della capitale ha
aderito ad una fattiva proposta della Fidapa, Bpw Italy, consistente
nel reperimento di curricula eccellenti che verranno esaminati e successivamente inseriti in una banca
dati atta a fornire materia prima a
chiunque voglia individuare donne
adatte ad affrontare in modo intelligente la sfida posta dalla Legge
Golfo-Mosca. La posta in gioco è
alta, poiché si tratta di mettere in
discussione i vecchi equilibri nella gestione del potere. Ma l’unione
dei due movimenti GIO-Fidapa,
proponendo un’azione circoscritta che ha come fine “donne al
comando”, ha ottime probabilità,
dato il know-how impegnato, di
collaborare in modo incisivo a far
sì che le donne possano essere
protagoniste di una nuova stagio-
Elisabetta Strickland
Osservatorio Interuniversitario
di Genere (GIO)
ne politica. Del resto la necessità e
l’urgenza di adottare misure atte a
conseguire il mainstreaming di genere è un’occasione da non perdere per consentire all’Italia di corrispondere alle direttive europee e
allo stesso tempo di progredire in
politiche che rendano competitive,
oltre che eque, le attività sociali ed
economiche del nostro Paese.
OFF: tutto quello che serve per creare un’impresa
Articolo di Simona Padoan Intesa Sanpaolo Group Services
Direzione Centrale Personale Servizio Formazione
“La ricetta per far ripartire l’Italia? Puntare sulle start-up innovative” (Ministro Corrado Passera)
In un momento in cui il nostro
Paese è pervaso dalla disoccupazione ed i giovani sono disillusi,
occorre un progetto che serva a
ridare speranza ai sogni,fornendo
le basi per credere nelle proprie
idee, per svilupparle e per trasformarle in una start-up.
Questo progetto esiste ed ha un
nome: OFF-Officine Formative. È
un’iniziativa lanciata dal Servizio
Formazione di Intesa Sanpaolo. E
poiché i sogni non devono avere
un prezzo, OFF è gratis ed aperto
a tutti quelli che hanno un’idea innovativa nel cassetto.
Per incentivare le donne a mettersi in gioco, è stato siglato un
protocollo tra Fidapa e Intesa Sanpaolo Formazione per dare accesso ad OFF a tutte coloro che
avranno voglia di mettere alla prova le proprie idee.
Officine Formative è una vera e
propria scuola di impresa; un luogo
Simona Padoan
contributi esterni
virtuale dove condividere le proprie
idee, ma anche uno spazio fisico in
cui mettersi a lavoro per dare vita al
proprio progetto imprenditoriale.
OFF è un percorso formativo
che si struttura in due parti: la fase
Think it e quella Make it.
Nella fase “Thinkit” chiunque può
candidare la propria idea per la creazione di una start up. Gratuitamente riceve un percorso formativo a distanza, attraverso il quale vengono
trasferiti tutti gli elementi necessari
per ragionare sulla propria idea e
costruire il proprio business model.
Il percorso si articola in 19 videolezioni sulla business idea.
La fase “Makeit” è appunto il momento del fare. Questo secondo
momento prevede otto weekend
formativi, in aula, che consentiranno agli aspiranti imprenditori di costruire un business model, imparare a gestire strategie di marketing,
definire le risorse finanziarie necessarie, proteggere la proprietà
intellettuale, generare un business
plan e imparare come presentarlo
agli investitori. Al di là della formazione, però, i protagonisti di OFF
potranno trascorrere otto settimane presso il Laboratorio di OFF a
Milano - a breve verranno aperte
anche altre sedi- dove, con il supporto dei mentor di Intesa Sanpaolo e dei partner del Servizio Formazione, potranno fare esperienze di
co-working con il proprio team. Le
migliori idee di impresa che emergeranno dalle attività di laboratorio e
che rispetteranno i requisiti richiesti,
potranno accedere alla selezione di
Startup Initiative di Intesa Sanpaolo,
che consente di avere accesso ad
un network internazionale di investitori e professionisti che valuteranno
il progetto e potranno fornire un supporto finanziario. La prima edizione
è partita il 20 ottobre con 12 startup
e terminerà il 15 dicembre. La diretta dei corsi può essere seguita
ogni sabato e domenica su Twitter
(@OFFlab,#makeit).
Per saperne di più può essere visitato il sito www.officineformative.it
oppure possono essere chieste informazioni a [email protected]
In aggiunta, è possibile seguire il progetto OFF su Facebook
http://www.facebook.com/officineformative?ref=hl e su Twitter https://twitter.com/OFFlab .
Il dramma della prostituzione
Articolo di Italo D’Angelo Questore di Pesaro-Urbino
Come poliziotto e oggi Questore di Pesaro-Urbino ho affrontato
in prima persona il dramma della
prostituzione accanto a don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. Il sacerdote riminese ricordando le parole
di Gesù “…vi precederanno nel
Regno dei cieli...” e incontrando
le vittime della tratta schiavizzata,
ha sentito chiaramente di trovarsi
dinanzi a persone che non avevano scelto liberamente di prostituirsi
ma erano costrette a farlo per uno
stato di assoggettamento, di bisogno e di disperazione.
L’esperienza accanto a don Oreste lungo le strade e i marciapiedi,
dove abbiamo incontrato tante giovanissime donne, ha fatto maturare in me la consapevolezza di trovarmi dinanzi delle vere e proprie
schiave. Le notti spese ad avvicinare le giovani vittime, costantemente
umiliate, hanno prodotto dei risultati
insperati e straordinari. Le ragazze
alle quali è stata data l’opportunità
di trovare un’alternativa alla loro infelice condizione, sono state liberate e hanno cambiato vita.
La convenzione dell’Onu del
1950, alla quale l’Italia ha aderito, afferma con vigore all’articolo
1 che “la prostituzione in sé e per
il male che l’accompagna verso
l’individuo, la famiglia, la società è
incompatibile con la dignità della
persona”. L’articolo 2 decreta che
“chiunque induce una donna alla
prostituzione deve essere punito
anche se la donna è consenziente”. L’articolo 1 della Carta dei
Diritti della Persona dell’Unione
Europea definisce che “la dignità
della persona è inviolabile”.
Don Benzi fu il primo in Italia a
comprendere che ci trovavamo di
fronte ad uno scenario incredibile,
sommerso e sconosciuto da molti,
volutamente ignorato da altri.
Un ignobile mercato foraggiato
da un mondo di clienti che, per
soddisfare vili bisogni si approfittano di donne e di bambine rapite da Paesi poverissimi, i villaggi
della fame e della disperazione,
violentate, percosse, ingannate e
portate nel nostro Paese con false promesse di lavoro. Don Oreste diceva “nessuna donna nasce
Italo D’Angelo
prostituta ma c’è sempre qualcuno
che ce la fa diventare”. È impensabile che al freddo, semi nude, maltrattate sotto ogni punto di vista,
queste donne possano prostituirsi
per libera scelta! Gli aguzzini dello
spietato racket della prostituzione
impediscono qualunque tentativo
di fuga e libertà di movimento minacciando le ragazze di morte. Minacce che a volte vengono messe
in atto. Alcuni di questi omicidi mi
hanno coinvolto in prima persona
quando ero il capo della Squadra
Mobile di Ancona in occasione del
Novembre 2012
43
44
contributi esterni
terribile assassinio di una giovane
donna nigeriana Evelina Okodua,
costretta a prostituirsi e poi uccisa
con il veleno agricolo e bruciata.
La Comunità Papa Giovanni fin
dai primi anni ‘90 ha proposto concrete vie di liberazione per queste
ragazze dando inizio all’esperienza della “condivisione di strada”:
gruppi di contatto che incontrano
le donne costrette a prostituirsi in
strada per proporre loro, una volta
instaurato un rapporto di fiducia,
una via d’uscita, ovvero l’accoglienza in una struttura comunitaria. Dal ‘95 la Comunità di don Oreste ha liberato più di 7mila ragazze
che hanno accettato di seguire il
programma di protezione e reintegrazione sociale come previsto
dalla legge 286/98 art. 18, riacquistando così la propria dignità, ottenendo il permesso di soggiorno ed
un lavoro onesto.
Il coordinamento tra le Forze
dell’Ordine, il Prefetto, il Questore,
la Comunità Papa Giovanni e altre
realtà associative ha prodotto importanti risultati nella provincia di
Ancona. Nel riminese, per parecchi anni, proprio grazie a tali sinergie, la prostituzione su strada è
stata addirittura debellata, in base
a quello che venne battezzato il
“metodo Rimini”. Come diceva don
Oreste, “quando c’è la volontà politica e istituzionale le donne schiavizzate possono essere liberate”.
Diverse province, dove sono state
condotte azioni precise e continuative, applicando le leggi vigenti, hanno fortemente contrastato la
prostituzione su strada e nei locali
chiusi con la collaborazione delle
associazioni per l’accoglienza immediata delle vittime.
La prostituzione è un male e il
male non va regolato, ma va tolto.
Lo Stato e le istituzioni non possono mettersi dalla parte di chi fa diventare la donna sfruttata e schiava: la legalizzazione della prostituzione sarebbe un grave errore ed
orrore che peggiorerebbe lo stato
di sfruttamento delle donne, facendole decadere ancora più da persone ad oggetti, merci, macchine
da piacere. La prostituzione era
e resta “l’ingiustizia più antica del
mondo”, come spesso don Oreste
affermava parafrasando il detto
che la indica come “il mestiere più
antico del mondo”. È secondario,
se non irrilevante, il tema della legalizzazione del meretricio come
tutela del presunto “diritto a prostituirsi” di quell’esigua percentuale
di donne che lo fa per libera scelta. A tale proposito sempre don
Benzi diceva: “liberiamo le schiave
e poi vedremo quante ne rimangono sulle strade”.
È urgente restituire alla dignità
e alla vita queste donne, spesso
bambine, trovando le vie per liberarle dallo sfruttamento. Certamente la carenza di strumenti legislativi
procura non poca frustrazione in
chi vorrebbe lottare per debellare il
fenomeno. Le possibili misure per
tentare di arginarlo devono partire
dal presupposto che il “cliente” è il
primo responsabile di questo dramma. Senza domanda non ci sarebbe
offerta. Per questo motivo è giusto
non solo punire chi traffica gli esseri umani e li assoggetta, ma anche
tutti coloro che usano e abusano la
“merce umana” procurata dai criminali, sfruttando la condizione di
schiavo di un altro essere umano.
In questo senso è auspicabile
l’approvazione di una normativa,
già attuata in diverse amministrazioni comunali e da estendere a
tutto il territorio nazionale, che permetta di infliggere severe sanzioni
ai clienti del sesso a pagamento.
La tratta di esseri umani a scopi di
prostituzione è stata paragonata a
quella degli schiavi africani per il
numero di vittime che comporta. È
un giro di affari mondiale, fatto sulla
pelle di ragazze giovanissime, cresciute in contesti difficili e desiderose di una vita migliore. Un traffico
internazionale illegale molto ben organizzato ed estremamente redditizio, con cifre da capogiro: le “industrie del sesso” sono ormai diventate delle vere e proprie multinazionali.
Per combattere questa moderna
schiavitù la Comunità di don Benzi
ha istituito il servizio antitratta.
Don Oreste fin dai primi anni ‘90
ha dato inizio all’esperienza della
“condivisione di strada”: gruppi di
contatto che incontrano le donne
costrette a prostituirsi in strada per
proporre loro, una volta instaurato
un rapporto di fiducia, una via d’uscita, ovvero l’accoglienza in una
struttura comunitaria.
Le vediamo passeggiare ogni
notte lungo le strade di periferia
delle nostre città. Le chiamiamo
prostitute.
Ma di loro, dei loro sogni di ragazze, delle loro sofferenze, non
sappiamo nulla. E proprio dall’incontro con la sofferenza nascosta
di queste ragazze ancora bambine a cui viene calpestato il diritto
ad essere donne, nasce l’urgenza
di lottare con e per loro.
La Comunità è stata la prima
associazione in Italia a farlo, accogliendole e creando delle case
apposta per loro, dove potessero
recuperare la dignità negata. Perché non si mistifichi questa terribile violenza dietro il paravento del
“mestiere più antico del mondo”.
Nel percorso di recupero proposto viene garantita l’assistenza
legale, psicologica e sanitaria,
l’aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche, l’apprendimento della
lingua italiana, corsi di formazione. Oggi le unità di strada in tutta
Italia sono una ventina. Dal febbraio del 2008 è attivo 24 ore su
24 un numero verde antitratta al
quale si possono rivolgere sia le
donne costrette a prostituirsi sia i
clienti o altre persone che intendono collaborare per la liberazione delle vittime.
Tra le tante azioni intraprese dal
mai dimenticato don Oreste Benzi
per eliminare alla radice la tratta di
esseri umani la più significativa è
stata la raccolta di oltre 100.000
firme in favore del disegno di legge d’iniziativa popolare, che prevede la punizione del cliente.
L’Associazione ha istituito un Numero Verde Antitratta 800 132293
sempre attivo permettendo alle ragazze schiavizzate di chiamare per
ricevere un immediato soccorso.
vetrina della cultura e dell'ingegno
nelle arti, professioni e affari
L’impegno sociale delle artiste svela il mondo del lavoro dietro le quinte
Dal distretto Nord Ovest
Due grandi anime ha la Fidapa,
una si chiama arte e l’altra cultura. Entrambe sono la base per una
crescita sempre più di peso e prestigio delle donne nel mondo del
lavoro. La Fidapa ha nelle sue corde la bellezza, la musica, l’arte del
convivio. Tutto ciò è stato realizzato al Circolo Ufficiali di Torino, nel
Convegno Distrettuale organizzato
da Graziella Firpo, socia di Alessandria e referente della Commissione Arte e cultura del distretto
Nord Ovest.
Alla tavola rotonda intitolata
«L’impegno sociale degli artisti»,
presentata dalla Presidente del distretto Nord Ovest Graziella Camurati, hanno partecipato Luisa Sello,
musicista internazionale, ambasciatrice della musica nel mondo
e la professoressa Carmela Pace,
Responsabile nazionale della Commissione Arte e cultura; ha moderato Selma Chiosso, socia di Alessan-
Musica e parole hanno
delineato il cammino
delle donne fatto di
cultura e impegno
nel sociale e nell’arte
dria e referente della Commissione
Rapporti con la stampa del distretto
Nord Ovest. Tra le autorità Fidapa
ha partecipato al convegno Marcella Desalvo Tesoriera nazionale,
che ha portato i saluti della Presidente nazionale Eufemia Ippolito.
Luisa con la musica, Carmela con le parole, hanno tracciato
storie di donne che hanno ispirato e realizzato pagine della nostra
storia artistica e civile. La stessa
passione, lo stesso coraggio, la
stessa sensibilità, hanno prodotto
capolavori di note e di letteratura.
Il superamento delle difficoltà legate ai tempi e la prima emancipazione femminile delle donne di
ieri che hanno aperto la strada a
quelle di oggi. Il tema affrontato ha
abbracciato la storia e l’attualità.
Le relatrici hanno mostrato cosa
significa impegno sociale, quanto
lavoro esiste dietro le quinte. Alla
conferenza è seguito il concerto
intitolato “A come arte, amore, allegria”: Luisa Sello con la musica ha
intonato i colori dell’arte che sono i
colori dell’anima.
Gianna Botti
Dalla sezione di Marradi
Convegno sulla tematica
dell’ambiente
Dalla sezione di Trapani
Email a Quattro Zampe (Altromondo editore) è il titolo dell’ultimo libro di Gianna Botti
Socia della sezione di Marradi. Fin qui niente
di particolare, la notizia sta nel fatto che l’autrice è una cagnetta. Un cane che scrive? E
perché no, sono tanti gli umani che scrivono
da cani che non c’è da stupirsi se un cane
vero lo fa...L’autrice, meticetta... pardon Fantasy, come ama definirsi, ciatta su Tailbook
(equivalente dell’umano facebook) scambiando mail con amici a quattro zampe. Nasce così un parallelismo fra il mondo umano
e quello animale che va al di là di passeggiate al parco e bastoncini riportati scodinzolando... È negli occhi di questi animali che
vediamo il riflesso della nostra umanità e la
parola “animale” si carica di significati. Quali? Lo scoprirete leggendo.
Il Bel Paese maltrattato è l’ultima opera del giornalista, prof.
Roberto Ippolito, docente alla
Scuola Superiore di Giornalismo
dell’Università “Luiss Guido
Carli” di Roma.
Il testo rappresenta una sorta
di viaggio tra le offese ai tesori
d’Italia, un’inchiesta completa
e aggiornata tra gli errori, e gli
orrori, che una malsana gestione da nord a sud ha inferto
sull’immenso patrimonio d’arte
della nostra Nazione, a dispetto della storia, del paesaggio,
della cultura di uno Stato che
annovera numerosi siti inclusi, come patrimonio
dell’umanità, nella lista stilata dall’Unesco.
45
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Il libro al centro di un progetto Fidapa
Dalla sezione di Corigliano Calabro
la vetrina delle arti
“Pit Stop: appuntamento dei gioparlato di omertà e di paura, due
Avviare i giovani
vani con il libro” è stata l’iniziativa
mali da combattere; un tema quanto
alla lettura
inserita nel progetto“Il libro: scrigno
mai attuale essendosi verificato due
della memoria e viaggio nella vita”
in un progetto portato giorni prima l’attentato di Brindisi. Il
LIBERaMENTE- che la sezione di
dibattito è stato partecipato e conelle scuole
Corigliano, ha attuato in qualità di
struttivo in una sala piena di giovani
soggetto partner del Comune (Setattenti ed interessati che hanno cotore Didattico-Culturale e in collaborazione con il Cif
niato e ripetuto più volte lo slogan “La cultura ci apre
di Corigliano.
gli occhi”, frase che esprime chiaramente il messagIl progetto,a cui la sezione aveva aderito nel marzo
gio inviato e recepito. L’incontro è stato ripreso dalla
2011, è stato finanziato dalla Regione Calabria e ha
emittente locale Tele A1 Corigliano che ha dedicato
coinvolto Scuole, Biblioteca Civica, Associazioni e Lialtri due momenti all’evento progettuale riproposto anbrerie al fine di promuovere la lettura e di incentivare
che sul Web.
il prestito librario.
Gli alunni delle Scuole Secondarie di 1° grado si
L’azione progettuale si è svolta nel mese di maggio
sono soffermati su tematiche inerenti alla famiglia e
presso la Sala Consiliare dell’ ex Municipio di Corigliaall’amicizia; la presenza, inoltre, di stranieri nelle clasno Centro. Referente del progetto è Maria Gabriella
si ha dato spazio a momenti di riflessione sull’integraDima, past presidente della sezione.
zione non ancora soddisfacente.
Gli incontri con i giovani sono stati incentrati nei priL’indagine sul tipo di lettura preferito (Diario di parmi giorni sull’accoglienza, la scelta e la consegna dei
tenza) ha fatto emergere che i ragazzi preferiscono
libri,la compilazione del Diario di partenza. Gli appunleggere libri di avventura seguiti da argomenti inetamenti successivi hanno dato l’opportunità ai ragazzi
renti a storia-mitologia, legalità-mafia (Scuole Sedi riflettere su tematiche sociali e giovanili che sono
condarie di 2° grado) e favole. Fanalini di coda:
state oggetto di dibattito, prendendo spunto sia dal
ecologia,inquinamento e poesia. I lettori abituali non
libro letto che da quanto emerso dal Diario di arrivo
sono numerosi. Vengono letti in media una diecina di
loro proposto.
libri all’anno.
Interessanti i due incontri tematici che hanno dato la
L’azione progettuale ha mirato a far capire ai ragazzi
possibilità ad alunni di Scuole diverse di confrontarsi
l’importanza della lettura, raggiungendo pienamente
e di discutere su argomenti e problematiche attuali. I
l’obiettivo di coinvolgere i giovani e di porre la loro atragazzi delle Scuole Secondarie di 2° grado, egregiatenzione sul libro quale meraviglioso ed efficace strumente guidati dalla socia Giulia Spanò Secco, hanno
mento di crescita umana e culturale.
Lei resta
Il racconto Lei resta è frutto di pura fantasia dell’Autrice. Ogni riferimento a
persone, luoghi e cose è puramente casuale. Narra la storia di una bellissima
amicizia tra due donne che viene percorsa a ritroso dalla protagonista del libro
che attraverso i suoi ricordi rivive le immagini ed i sogni della loro giovinezza, le
scelte sbagliate di entrambe ed in particolare, quelle dell’amica che ha distrutto
tutte le proprie ambizioni ed aspettative per un uomo che amava solo se stesso.
Vi sono spunti di riflessione sulle contraddizioni e solitudini umane, sulla mancanza di generosità verso chi ha bisogno, sulle incomprensioni nei rapporti con
particolare riguardo a quello uomo-donna. È un libro dedicato principalmente
alla Donna, affinché ovunque si trovi non sia vittima di alcuno ed è, in generale,
un invito a chiunque a non buttar via la vita. È una riflessione ed una ricerca
del senso del percorso umano sulla terra, del mistero della vita, con gli occhi
puntati verso il Cielo che raccoglie e custodisce il segreto dell’Infinito ed ogni
palpito dell’animo di ogni persona, fatte attraverso una comune e banale storia
di un’amicizia autentica e pura. È un inno alla vita di ognuno di noi ed al rispetto
che merita poiché ogni persona è unica ed insostituibile.
È la voglia dell’Autrice di risvegliare dagli affanni quotidiani valori quali l’amicizia, l’amore, la solidarietà, la pace.
Antonella Vono
Calabria: religiosità popolare tradizione e identità
Dalla sezione di Reggio Calabria
È l’ultima pubblicazione di Renata Melissari,
già ricercatrice presso il Dipartimento di Storia e
Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Messina. La socia della sezione di Reggio Calabria
ha pubblicato articoli e saggi riguardanti la realtà
demo antropologica calabrese.
La prefazione del libro è stata curata da Luigi M.
Lombardi Satriani, Presidente onorario dell’AISEA
(Associazione Italiana per le Scienze Etno antropologiche). Ne riportiamo uno stralcio: “...ritornano tematiche già predilette nelle tue ricerche: culti alla
Madonna venerata nelle denominazioni più care
alla sensibilità popolare calabrese... ...accanto
Momenti di pausa
Dalla sezione di Livorno
Le donne, molto più degli uomini, sanno far fronte
alle emergenze terribili davanti alle quali l’amore per
le famiglie e per i figli le spinge ad agire malgrado
i tanti rischi cui vanno incontro con l’unico obiettivo
di trovare il modo migliore per procurare ciò che è
indispensabile per la sopravvivenza.
E chi può pensare che le donne possano spaventarsi adesso, nonostante le notizie gravi dalle quali
sono bombardate dalla mattina alla sera da tutti i
mezzi di comunicazione? Di fronte alla crisi, le donne sanno mettere insieme pensieri e azioni e la giusta serenità per realizzarle, come da sempre hanno fatto. E per ritrovarla, quella serenità, occorrono
anche del momenti di pausa, per riprendere fiato
e forze: ecco, dunque: la sezione di Livorno, con
la sua Presidente Margherita Mazzelli, ha accolto le
proposte di un piccolo gruppo di socie attrici e, insieme, è stato trovato il modo per ritagliare spazi e
tempi di sospensione dei problemi, come una pausa attiva di pensiero. Attraverso i brani tratti dalle
opere di grandi scrittori e poeti della storia letteraria
italiana, la sezione ha non solo creato una pausa
necessaria, ma, altresì, ha attivato conoscenze utili
all’arricchimento interiore, in termini di libertà e autodeterminazione.
Così la sezione di Livorno ha voluto dare vita
alla rappresentazione di pieces teatrali promovendo una partecipazione coinvolgente di socie e di
pubblico femminile cittadino, regalando a tutte una
“pausa attiva”, una ricarica di spiritualità e di energia positiva per meglio affrontare la quotidianità.
Esattamente questo è successo nell’ultima performance teatrale che ha avuto uno strepitoso successo di pubblico, presentata in una delle belle sale del
Grand Hotel Palazzo di Livorno, dedicata a “Pirandello a Castiglioncello”, quando le socie attrici, Laura Conforti, Dora Finis, Gabriella Guastalla, Liafranca Pardelli e Silvana Urru hanno letto brani scelti,
fra gli applausi commossi e partecipati dei presenti.
47
alla fluidità narrativa si nota il
padroneggiare della letteratura
specifica. Non dirò che questo
lavoro sia esaustivo rispetto
alla nostra cultura popolare
perché sappiamo che nessuna ricerca può pretendere
l’esaustività. Ritengo però
che esso sia un utilissimo
contributo, da apprezzare
adeguatamente sia sul piano della divulgazione, sia in
ambito scientifico....”
I COLORI NELLA VITA
di Anna Ruggiero
presentazione di Annarita Lupo
La personale di Anna Ruggiero, I colori nella vita, tenutasi a
Sorrento in coincidenza con il XIV Congresso Europeo è stata
patrocinata dal Comune di Sorrento, dalla Provincia di Napoli, dalla Regione Campania e dalla Fidapa Bpw Italy; è stata
curata e presentata dal critico d’arte prof. Angelo Calabrese.
Anna Ruggiero, pittrice, scultrice, grafica e ceramista, opera
dai primi anni sessanta sulla scena dell’arte, non solo nazionale. La sua formazione artistica è avvenuta presso l’A.B.A. di
Napoli dove è stata allieva apprezzata dai suoi maestri: Emilio
Notte, De Stefano e Tatafiore.
Forte disegnatrice e acutissima interprete di metafore, ha
affrontato negli anni temi e cicli di notevole richiamo culturale
che le hanno consentito costante apprezzamento da critica e
pubblico. Nel ciclo I colori nella vita, figurano quattordici tele
dedicate ai colori primari e complementari, vissuti come significative pulsioni di momenti e stagioni esistenziali in cui è chiaro il soggetto dominante: la donna. Attraverso le sfumature, i
valori esistenziali della vita, calati nella quotidianità, ai piedi del
Vesuvio, Anna Ruggiero ci propone le stagioni dell’anno e della vita, la solarità, le fasi metamorfiche della luna; ci racconta
se stessa e il mondo di donna - madre, il suo mondo creativo,
duttile dinamico e sfuggente come la vita.
I colori nella vita chiarificano, negli elementi primordiali, la
perpetua danza dell’esserci, dove l’a - mors che mai muore
fa scoprire il senso della coppia che, nel segreto delle rose,
le strade dei viaggi, le rotte dei muri e dei cieli, l’eternità
dell’effimero delle farfalle, genera la vita.
Anna Ruggiero vive e lavora a Gragnano, ove ricopre la
carica di presidente della sezione di Gragnano.
Novembre 2012
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la vetrina delle arti
Tu, l’altra carne
Dalla sezione di Lecce
Maria Rita Bozzetti, primario di Ematologia clinica, ha sempre coltivato la
passione poetica parallelamente alla
carriera medica e, infatti, sono numerose le sue pubblicazioni poetiche.
A marzo è stata pubblicata la sua
ultima raccolta, “Tu, l’altra carne”.
Poesie meditando la via Crucis dalle
rovine di un terremoto,con la quale si
colloca sulla scia della tradizione poetica religiosa italiana, sviscerando
la tematica della via Crucis con una
personalissima ricerca di sensibilità
e di stile che fa incontrare il tema universale con la realtà attuale del terremoto de L’Aquila. Subito emerge
un’attenzione tra le due dimensioni
universale- religiosa e contingente
–umana, un dialogo io-mondo-Dio
che diventa triadico, come è evidenziato anche nell’introduzione al libro
dal professor Carlo Alberto Augieri.
La poesia di Maria Rita diventa, in
ognuno dei quadri in cui è incorniciata dalle rispettive sezioni, un canto di preghiera corale, una meditazione profonda sul senso più intimo
della vita. E in questa dimensione
la sua ispirazione poetica ci regala
immagini bellissime. L’immagine di
copertina del libro che raffigura il
compianto del Cristo morto, sottolinea la scelta di evidenziare l’umanità di Dio come mistero di misericordia. La sua morte è reale, la sua
sofferenza è tangibile tra le braccia
di quella Madre alla quale la poetessa dedica versi bellissimi “pietà, per
l’essere donna e Madre in condanna
solitaria di vita, ultima tenerezza terrena di un Dio che soffre come me”.
Più volte nella poesia di Maria Rita
ricorrono parole che evidenziano
la vicinanza di Gesù all’uomo, così
si legge che ‘il tuo dolore si veste
delle nostre lacrime’ e poi ‘tu come
noi muti e frustrati da onde di tempo
avverso affogati da armi di sevizie
nella fragilità impotente di vittime”.
La poesia di Maria Rita è la poesia della nominalizzazione, l’uso del
tempo presente, infatti, ricorre costante come richiamo alla presentificazione dell’altro. L’altro è costantemente richiamato, nominato dal
tempo presente che ci dice, lui è qui,
in mezzo a noi, non è stato, non sarà,
è qui, nel momento stesso in cui noi
camminiamo seguendo le stazioni
della Via Crucis.
Le campane di Santo Stefano
Con profonda gratitudine accogliamo questo volume
dalle mani di Rossana Ragionieri.
Sono pagine in cui, prima di tutto, parla la passione
dello studioso. La ricostruzione dell’origine e dell’evoluzione secolare di uno degli edifici più significativi della
città viene effettuata con rigore, accuratezza storica e
ampiezza di visione, in una sintesi che sa riannodare i fili
sparpagliati in decine di opere e fonti diverse.
Sinceramente ammiriamo la pazienza e la dedizione
che stanno alla base di questo lavoro. Volentieri accogliamo i frutti, che vanno ad accrescere la nostra capacità di comprendere e apprezzare il deposito della
tradizione. Che ci aiutano a cogliere la sequenzialità
della storia dietro la complessità e la diacronia dell’espressione artistica e architettonica.
Sono pagine in cui parla anche la devozione. Per
chi, con molta costanza e non senza sforzo, ha tirato
su questa opera è rilevante che Santo Stefano degli
Agostiniani non sia semplicemente un edificio, ma sia
prima di tutto una chiesa voluta dal popolo e cresciuta
all’interno di una comunità religiosa. Non è solo pietra,
per quanto intagliata e costruita secondo l’ingegno più
acuto. Non è solo un’opera d’arte, sebbene espressione di un talento realmente umano. Prima di tutto, è
l’immagine di un amore profondo per le cose del Cielo.
Anzi, è proprio il Cielo che si rende visibile in mezzo
agli uomini e nel cuore di una comunità ancora capace
di alzare gli occhi da terra.
Poco importa che questa
chiesa viva oggi ai margini del culto. Un tesoro non
vale certamente di meno
per il fatto di essere nascosto. Né si tramuta, o tanto
meno si dilegua, un’anima
per quanti veli possano
coprirla o nasconderla.
Sono pagine, infine, in
cui parla tutto l’uomo, dal
profondo della sua verità.
Non è infatti per semplice
nostalgia che qualcuno si
è girato indietro ripercorrendo a ritroso l’incedere dei
secoli. È piuttosto per l’implicita convinzione che è dalle
radici, e non solo dai frutti, che si riconosce un albero.
Il passato, colto nella sua complessità, non è solo memoria: è l’annuncio, nonché l’essenza, di quello che siamo, attualmente e concretamente. Ricostruire le nostre
radici è pertanto una scoperta della nostra identità più
profonda. La base di ogni dialogo che guardi alla verità
e non all’astrazione di una visione ideologica.
Giovanni Pagliai
Governatore della Misericordia di Empoli