ed itoria le - FIDAPA BPW Italy
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1 eccoci al consueto appuntamento con il nostro Notiziario, così atteso da tutte Voi. Questo Notiziario si aggiunge alle circolari e alle newsletter e fa parte di quella comunicazione differenziata che oggi è più che mai indispensabile. Per questo forse alcune di voi troveranno argomenti già trattati: ma mi piace condividere con diversi mezzi i contenuti e i successi che ognuna delle notizie che leggerete racchiude in sé. Per questo non mi sono mai lasciata sedurre dall’idea di pubblicare il Notiziario solo sul nostro sito web, consapevole che molte di voi perderebbero quest’unico modo di partecipare – attraverso la sua lettura - all’attività svolta dalla Fidapa Bpw Italy a livello nazionale, internazionale e distrettuale. Andiamo incontro al secondo anno di attività con animo sereno e con un’intima soddisfazione per i risultati fin qui raggiunti grazie al grande movimento di opinione svolto sui problemi più attuali che interessano il mondo delle donne. E siete voi, carissime socie, le vere artefici di questo successo, con il vostro costante lavoro orientato al raggiungimento degli obiettivi nazionali; un lavoro svolto con professionalità e qualificazione. Tutte voi avete percepito come la nostra Associazione, passo dopo passo, abbia fatto un salto di qualità; tutto il nostro movimento di opinione attorno alla condizione femminile si è trasformato in una forte pressione presso le forze politiche e ha dato vita ad una serie di azioni propositive che hanno provocato l’emanazione di nuove leggi a favore delle donne . Cominciamo dalla più importante, la legge 120 /2011 che prevede che gli organi sociali delle società quotate e partecipate, in scadenza dal 12 agosto 2012, siano rinnovati riservando una quota, pari almeno a un quinto dei propri membri, alle donne. L’abbiamo ottenuta questa legge ma non ci siamo fermate e abbiamo deciso di svolgere un ruolo attivo nella sua applicazione. Grande nostro alleato in questa azione è stato GIO, Gender Interuniversity Observatory - Osservatorio Interuniversitario di Genere - che fa capo alle tre grandi Università di Roma (La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre). Insieme abbiamo creato una sinergia e ora siamo in grado di raccogliere e selezionare i curricula eccellenti delle nostre socie che, per esperienza, competenza, qualificazione professionale e possesso dei requisiti, possano essere nominate nei consigli di amministrazione di società quotate e partecipate. Per rendere ancora più semplice la raccolta di tali curricula abbiamo creato un apposito link sul nostro sito Fidapa cui le socie interessate possono accedere: http://www.fidapa.com/curricula/. Ma c’è di più: il nostro grande impegno a favore dell’uguaglianza di genere ha avuto un altro grande riconoscimento. È notizia di questi giorni che la Camera dei Deputati ha definitivamente approvato il testo di legge in materia di equilibrio della rappresentanza di genere nei Consigli delle Regioni e degli enti locali. Tale provvedimento di legge promuove: • l’equilibrio della rappresentanza di genere nei Consigli e nelle Giunte degli enti locali e regionali; • le Pari Opportunità nella composizione delle Commissioni dei concorsi nel settore pubblico; • la doppia preferenza di genere in sede elettorale, con la possibilità di esprimere due voti, uno per un uomo e uno per una donna. editoriale Carissime Socie, La Presidente Nazionale Eufemia Ippolito Novembre 2012 editoriale 2 Il dott. Stefano Perrone presenta l progetto OFF alle socie presenti al XIV Congresso Europeo Il nuovo Comitato del Coordinamento Europeo. Da sinistra: Alessandra Preuss Ribaric Tesoriera, Pinella Bombaci Segretaria, Sabine Schmelzer Coordinatrice regionale europea, Miette Dechelle rappresentante Young La sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Bpw Egitto: nasce il network delle donne del Mediterraneo Finalmente l’articolo 51 della Costituzione italiana comincia a trovare pratica applicazione, come da tanti anni avevamo auspicato . Altra grande conquista è stata ed è la collaborazione con la Banca Intesa Sanpaolo Formazione SCPA, per la realizzazione del progetto OFF – Officine Formative - dedicato alle Young della Bpw ; come chiarito dal Dottor Stefano Perrone, manager dell’Istituto bancario, si tratta di corsi di formazione cui possono partecipare giovani donne, di età inferiore ai 35 anni, che vogliono creare un’impresa. È come un laboratorio per la formazione di startuppers che desiderino trasformare una semplice idea in un business. I corsi hanno preso già il via; al termine della formazione, verranno premiate le idee più innovative e meritevoli. È notizia di questi giorni la richiesta di un contatto diretto che colleghi online la nostra Federazione con la Banca intesa, su questa materia, al fine di rendere più agevole l’accesso alle relative procedure . Come vedete, carissime socie, gli obiettivi posti all’inizio di questa mia Presidenza, uno dopo l’altro vengono non solo raggiunti, ma elaborati, praticati, sviluppati con significativi riflessi sull’azione della nostra Federazione. E che dire dei rapporti con la Federazione Internazionale? Siamo reduci dal XIV Congresso Europeo, da noi organizzato nella splendida città di Sorrento, che ci ha visto protagoniste di un evento indimenticabile per contenuti, eleganza e stile. Due risultati considero particolarmente importanti. L’ingresso della Past Presidente Nazionale Pinella Bombaci nel Coordinamento europeo nel ruolo di Segretaria, non solo rappresenta un sicuro punto di riferimento per conoscere meglio l’attività delle Federazioni europee, in uno scambio costante e costruttivo di attività, ma deve essere solo l’inizio di un percorso tutto italiano all’interno degli organismi internazionali. Lungo questo percorso troviamo il secondo momento di respiro internazionale, la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Bpw Egitto per la costituzione di una rete di donne imprenditrici - e non solo - nei Paesi che fanno parte dell’area del Mediterraneo. Questo network, auspicato da decenni e ora finalmente realizzato, ci consentirà, come tutte le piattaforme di cooperazione internazionale, di creare comuni interessi con gli altri Paesi, di identificare opportunità di business condividendone le relative esperienze, di avviare scambi interculturali, aumentando la consapevolezza di come sia importante e piena di opportunità la nostra appartenenza alla Bpw . Per anni avevamo frequentato con curiosità e interesse l’analoga realtà dei Paesi del Danubio, il Danubnet, per anni abbiamo osservato il loro agire, gli obiettivi, gli incontri, sempre a beneficio delle donne impegnate nelle professioni, nel commercio, nell’artigianato, negli affari. Questa esperienza ci servirà sicuramente a ben operare nella Rete da poco formata: cominceremo nel mese di Aprile, con il primo FORUM che si terrà al Cairo dal 23 al 26 e ci impegneremo nel coinvolgere molte socie. Sono occasioni uniche, credetemi, per aprire una finestra sul mondo, per cogliere opportunità insospettabili di crescita culturale e professionale. Ecco, carissime socie, mi fermerei qui, non senza prima avervi raccomandato di approfondire, all’interno delle vostre Sezioni, le nuove norme statutarie e regolamentari che ci siamo date; le Responsabili della Formazione, i Supervisori, le componenti della Taskforce Riforma, la Responsabile nazionale della Commissione legislazione e le componenti distrettuali di tale Commissione, sono a vostra disposizione per tutti i chiarimenti che si renderanno necessari. Conoscere e applicare le regole significa lavorare in armonia avendo come obiettivo unico e condiviso l’affermazione e la crescita della nostra Federazione. Io continuerò a stare accanto a Voi per accompagnarvi in questo percorso, sicura della vostra stima e del vostro affetto, sentimenti che ricambio con gratitudine. Eufemia Ippolito 3 Dal Direttore Responsabile Insieme in armonia Le attività svolte dalle sezioni, il lavoro condotto dalle presidenti della Federazione e della Fondazione, i progetti messi in campo, le azioni che la Fidapa esprime sono nelle pagine del nostro Notiziario, lo strumento significativo per far conoscere sempre meglio le direzioni e le opinioni della nostra realtà associativa, scarnito delle passerelle improduttive e delle polemiche inutili. Un’associazione capillare come la nostra deve trovare, infatti, sempre maggiori strumenti per essere alla ribalta in maniera incisiva. Non è per questo che siamo insieme? Non è il manifestare opinioni l’obiettivo prioritario dell’associazione? Non è la volontà di incidere sulle realtà e le istituzioni locali e nazionali che ci guida nel trasformare gli intenti in azioni condivise e concrete? E l’opinione della Fidapa sulle problematiche attuali come si deve manifestare se non all’esterno dell’associazione, dopo essere stata condivisa all’interno? Nel determinismo tecnologico attuale le iniziative hanno maggior successo quanto più sono conosciute. Le stesse attività di sezione sono ormai ed in misura sempre maggiore tasselli di un progetto se non a lungo, a medio termine, e solo in una piccola minoranza esse appaiono casuali e scollegate. La qualità della rivista dipende anche e soprattutto dai contributi che ogni socia sa portare, sia nel fare che nel dare visibilità all’associazione. La maggiore o minore efficacia delle iniziative è legata, tuttavia, al continuo rinnovamento, alla capacità di organizzazione e di flessibilità, alla qualità delle metodologie e dell’impegno; tutto funziona meglio, all’interno delle sezioni e all’esterno, quando il filo conduttore è l’armonia: armonia tra valori ispiratori, organizzazione e azioni. Valori ispiratori, quelli fondanti, da dirsi e da diffondere, da pretendere dai rappresentanti istituzionali, da custodire e sorvegliare in modo che non vengano oltraggiati. Da quali cominciare? Da quelli affermati dal diritto naturale e da quello positivo o, più semplicemente, dal rispetto per la vita, dal dialogo come possibilità di crescita personale e sociale, dalla solidarietà verso il prossimo. Organizzazione, quella di un apparato di persone competenti, strumento particolare composto da volontarie in orizzontale. Chi guida ha infatti un incarico, non come espressione di comando ma come riconoscimento di competenza. Azioni, nelle diverse proposte da declinare come utilizzo al meglio delle capacità, della disponibilità, delle potenzialità di ognuna di noi, attraverso la motivazione e il coinvolgimento. Del resto il bene operare è l’unica eredità che lasciamo su questa terra. Rossana Ragionieri Novembre 2012 4 Tema nazionale 2011-2013 “Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale” L’aria è cambiata “Non ci hanno mai steso tappeti rossi sulla strada dei ruoli di responsabilità ma l’aria è cambiata. La decisione di oggi del Consiglio dei Ministri, quella di ieri del Parlamento Europeo che ha bocciato l’ennesima candidatura maschile in Bce sono segnali inequivocabili. Ora tocca alla politica e le prossime elezioni saranno il banco di prova e mi auguro che le urne ci diano un Parlamento con più donne”, è quanto afferma Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario e deputata Pdl firmataria insieme alla collega Alessia Mosca del Pd della legge sulle quote rosa. In effetti, a distanza di un solo giorno, abbiamo assistito a due importanti conquiste per l’affermazione dell’equilibrio tra i generi. Strasburgo, 25 ottobre - La plenaria del Parlamento Europeo ha respinto la candidatura di Yves Mersch nel board della Bce con 325 no, 300 sì e 49 astenuti. L’assemblea ha cosi’ dato il suo sostegno alla posizione della Commissione economico-finanziaria che ha proposto la bocciatura per protesta contro la mancata presenza di donne nell’esecutivo. Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n.51 del 26/10/2012 Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, dopo aver acquisito il parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti, il regolamento sulle “quote rosa” nei consigli di amministrazione e di controllo delle società pubbliche costituite in Italia. Il monitoraggio e la vigilanza sull’attuazione del regolamento è affidata alla Presidenza del Consiglio – Ministro delegato per le pari opportunità. A tal fine le società sono tenute a comunicare la composizione degli organi sociali e le eventuali variazioni in corso di mandato. Inoltre, per garantire un controllo “diffuso”, a chiunque vi abbia interesse è data la possibilità di segnalare situazioni non conformi alle nuove norme. Qualora, a seguito di diffida formale, la società non ripristini tempestivamente l’equilibrio tra i generi, la sanzione è la decadenza dell’organo sociale interessato. Con questi presupposti, possiamo dichiarare che è giunto il momento di voltare pagina, creando nuovi posti di lavoro per le donne e progettando un Welfare a loro misura: più dinamico, inclusivo, creativo. Secondo una ricerca McKinsey i Paesi europei che crescono hanno tassi di occupazione femminili superiori al 60%, una cultura della condivisione dei carichi familiari e un elevato supporto alle famiglie, pubblico e privato. Lavoro, Welfare e leadership sono questioni che camminano di pari passo. Senza le donne e il loro contributo, alla base e ai vertici, l’Italia non potrà riprendere il cammino della crescita. Dobbiamo, quindi, impegnarci come movimento di opinione, attraverso la trattazione del tema nazionale “Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”, a porre all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni la necessità del raggiungimento di una parità di genere nei processi decisionali per un maggiore coinvolgimento delle donne nella vita politica ed economica del nostro Paese. Sarà, quindi, importante: sottoporre ai partiti, in previsione delle prossime elezioni, la mozione presentata in sede di Convegno Nazionale in materia di “Revisione degli Statuti dei partiti per una parità di accesso alle cariche elettive”; incentivare e sostenere le candidature femminili nel processo di partecipazione delle donne agli organi elettivi del nostro Paese. Inoltre, perché le molte donne che hanno le competenze e le esperienze per contribuire fattivamente al successo delle nostre aziende accrescano la loro visibilità e possano finalmente avere accesso ai Consigli di Amministrazione, dovremo impegnarci a: • promuovere criteri meritocratici di accesso ai board; • avviare un importante dibattito sulle modalità di accesso alle posizioni di potere nelle aziende; • orientare tale dibattito focalizzando l’attenzione sull’opportunità di costruire per migliorare l’efficacia della corporate governance; • sensibilizzare a questo problema i decisori, le istituzioni e l’opinione pubblica; • aiutare le giovani donne nel progettare strategicamente e consapevolmente il proprio percorso professionale. Valorizzare il lavoro di donne e giovani ed affermare finalmente valori come merito, talento e competenze significherà attuare un cambiamento sia culturale che comportamentale all’insegna dello sviluppo etico ed economico che non possono esser disgiunti. Pia Petrucci 5 Dalla Segretaria Nazionale A poco più di un anno dall’assunzione dell’incarico di Segretaria nazionale, sono sempre più convinta che il funzionamento della nostra Associazione non dipenda soltanto dalla corretta applicazione di norme previste dallo Statuto e dal Regolamento ma anche dalla risultante delle capacità di tutte le socie. Intendendo per risultante non semplicemente la somma delle capacità delle singole ma piuttosto l’amalgama di caratteristiche individuali che si arricchiscono vicendevolmente. Va da se che le competenze di ognuna non possono prescindere dall’interazione e dalla relazione con le altre socie. A tal proposito, avendo l’opportunità di relazionarmi con moltissime socie, ho potuto constatare che sono tante le professionalità che caratterizzano la nostra Associazione alla cui crescita e visibilità nella società si dedicano con grande spirito di servizio. In questo contesto non può non essere dato particolare valore alle capacità e competenze delle socie cui è stato conferito un ruolo; valore al quale viene data considerazione nella misura in cui la stessa Socia riesce ad acquisire consapevolezza che il ruolo assegnato non deve prescindere dalle aspettative di chi quel ruolo lo ha dato. E allora mi domando: quali possono essere le aspettative delle socie rispetto al mio ruolo? Cerco di elencare le più importanti: chiarezza nella comunicazione - tempestività nelle risposte-obiettività nel valutare determinate situazioni - avere una figura di riferimento sempre disponibile a chiarire dubbi e incertezze emersi durante la re- alizzazione del programma o più semplicemente nei rapporti interpersonali con le socie. E le mie aspettative quali possono essere se il ruolo è la risultante di ciò che uno si aspetta dagli altri e viceversa? Certamente quelle di riuscire, magari con un impegno che spesso va a sacrificare la sfera privata, ad essere esauriente, disponibile e di aiuto in qualsiasi situazione di difficoltà, non avendo timore, allorché si rende necessario, di esprimere con schiettezza le proprie idee. Tutto questo diventa una sfida stimolante per la grande opportunità che il ruolo mi offre: essere punto di riferimento per coloro che hanno bisogno di chiarimenti e, nel contempo, poter fare tesoro attraverso il reciproco scambio di opinioni - di tutto ciò che è culturalmente apprezzabile soprattutto in termini di crescita personale in una società che esige un costante adeguamento delle capacità connesse alle responsabilità che ogni ruolo comporta. Come ho inizialmente accennato, siamo alla seconda parte del biennio 2011/2013 e molto è stato realizzato grazie all’intenso lavoro della Presidente e di tutte le componenti il Consiglio Nazionale. L’Amministratore del Sito sta completando il caricamento dei dati per l’Annuario informatico alla cui realizzazione stanno validamente collaborando tutte le Sezioni. È stata emanata la circolare n. 6 e, nella parte di mia competenza, sono state date fra l’altro tutte le indicazioni utili per la compilazione dei moduli inviati dall’ISTAT ai fini del Censimento dell’industria e dei servizi 2011 - Rilevazione sulle istituzioni non profit - (legge 30 luglio 2010 n.122 art.50). Tutto il Comitato di Presidenza Nazionale sta già lavorando all’organizzazione del prossimo importante appuntamento: l’Assemblea Ordinaria che si terrà il 16 e 17 marzo 2013, avente come ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno sociale 2011/2012 e la ratifica del Regolamento di attuazione dello Statuto approvato dal CN nell’ultima seduta che si è tenuta a Roma il 21 ottobre u.s. Abbiamo scelto come sede dell’Assemblea la splendida città di Lecce che si pone come il maggiore centro culturale della penisola Salentina; città ricca di forti richiami all’arte barocca sviluppatasi attraverso l’intelligente utilizzo della preziosa pietra locale, la cosiddetta “pietra leccese”. Si parla infatti di barocco leccese e, per la bellezza dei suoi monumenti, essa è definita la Firenze del Sud. Sul Sito www.Fidapa.com vi è già la scheda di prenotazione alberghiera ivi compresi i servizi ristorativi. Vi aspetto numerose a Lecce e non esitate a chiamarmi quando avete bisogno dei miei suggerimenti e consigli. Maria Rao Novembre 2012 6 Dalla Tesoriera Nazionale È già trascorso più di un anno da quando l’Assemblea Nazionale mi ha dato fiducia, affidandomi il mandato di tesoriera…mi volto indietro e penso sia giunto il tempo di stilare un primo bilancio (tanto per rimanere in tema) su questa esperienza che si sta rivelando nel contempo impegnativa ed entusiasmante, forse anche al di là, sia per l’uno che per l’altro aspetto, delle mie iniziali aspettative. Devo dire infatti che, pur avendo visto da vicino i compiti inerenti alla tesoreria nazionale durante il biennio 2003/2005, in cui ho potuto iniziare a mettere al servizio della Fidapa Bpw Italy le mie competenze professionali, ricoprendo la carica di coordinatrice del Collegio Nazionale Revisori dei Conti (ruolo che mi ha permesso di maturare un’esperienza importantissima in ambito di contabilità associativa), durante l’anno sociale 2011/2012 ho avuto l’opportunità di contribuire in modo più diretto, naturalmente dal punto di vista dell’operatività finanziaria, a realizzare gli obiettivi dell’attuale biennio, secondo lineeguida ben precise, in perfetta sinergia ed unità d’intenti con la Presidente Nazionale, il CPN ed il CN. In particolare, due sono state per me le esperienze fondamentali vissute dall’ottobre 2011 ad oggi: la prima è l’Assemblea Nazionale di Roma del giugno scorso, in cui sono state votate le modifiche allo Statuto (alcune delle quali riguardano direttamente, anzi cambiano radicalmente gli aspetti gestionali delle finanze associative, in particolare per le Sezioni) mentre la seconda ha riguardato il XIV Congresso Europeo della Bpw che si è tenuto a fine settembre 2012 nella splendida cornice di Sorrento. Quando sono stata eletta, sapevo già che, durante l’anno sociale che stava per incominciare, gran parte del lavoro di tesoreria sarebbe stato assorbito dalla gestione finanziaria del congresso, ma ora posso tranquillamente affermare che tale compito, iniziato a metà gennaio scorso dopo l’incontro ufficiale del CPN con le cinque componenti il Comitato di Coordionamento Europeo a Roma, si è rivelato impegnativo sì, ma particolarmente stimolante: ho avuto l’occasione, che definirei unica, di venire in contatto con tantissime socie appartenenti, oltre alla Federazione Italiana, ai vari Paesi europei: dall’Austria alla Turchia, dall’Islanda a Israele, senza dimenticare quelle provenienti dai diversi continenti... addirittura dall’Australia. Si è trattato di un’esperienza preziosa e rara (la nostra Federazione aveva organizzato, in passato, il Congresso Internazionale del 1996 a Venezia e quello Europeo del 2003 a Roma, entrambi memorabili eventi a cui ho avuto la fortuna di partecipare), vissuta responsabilmente con un ruolo ben preciso e vista da un’angolazione che oserei definire privilegiata, per l’opportunità di arricchire quel bagaglio di conoscenze umane che rappresenta il vero patrimonio della nostra vita associativa, esperienza che ha inoltre rafforzato in me la convinzione della validità del nostro “essere” socie Fidapa Bpw Italy, e l’orgoglio dell’appartenenza che sempre ci deve sostenere e stimolare nel cammino associativo. Marcella Desalvo Il comitato di presidenza nazionale nella serata conclusiva del XIV Congresso Europeo 7 Dalla Past Presidente Nazionale Tema Internazionale 2011/2014 Empowered women leading business (Bringing the voice of women to business). Care amiche, siamo a metà del nostro percorso ed è il momento di “fare il punto della situazione” sulla trattazione del Tema Internazionale, a me demandata dal nostro Statuto e Regolamento. Nello scorso anno sociale ho somministrato su tutto il territorio nazionale un “Questionario sull’empowerment”, per conoscere la situazione lavorativa delle socie e la percezione del loro ruolo lavorativo. In occasione del convegno nazionale dello scorso giugno ho presentato il report dei dati raccolti. Il lavoro è stato svolto grazie al prezioso contributo delle Past Presidenti di distretto e di sezione, che di concerto con le loro Presidenti, mi hanno coadiuvata nella divulgazione del questionario e nella raccolta dati. I dati emersi ci hanno indotto a delle riflessioni, che desidero ricordare a tutte Voi: • Le socie monitorate hanno dichiarato di essere soddisfatte di svolgere un lavoro, anche se non sempre pienamente; è emerso un gap culturale: “per una donna il lavoro è più un’opportunità che un diritto”, spesso la scelta non corrisponde alla propria “aspettativa di vita”. • La disparità di opportunità e salariale è ancora presente e fortemente percepita nel mondo del lavoro, bisogna promuovere campagne sull’ Equal Pay Day e informare le lavoratrici sulle leggi a loro favore. • Valorizzare le risorse umane all’interno delle aziende/enti è un’opportunità di crescita, un “valore aggiunto” per l’azienda/ente; significativo è promuovere il “Diversity Manangement” per attuare politiche aziendali inclusive e cre- are benessere per le lavoratrici. • Un gap culturale penalizza la donna dirigente, si ha poca fiducia nel suo operato, salvo che sia omologata all’ uomo . • Il problema della conciliazione e della maternità è ancora molto attuale: anche se si hanno le leggi, spesso non vengono applicate o non sono conosciute dalle stesse donne (Programma Italia 2020). Bisogna promuovere campagne di informazione e sensibilizzare l’opinione pubblica. • Il “gender gap” può essere superato promuovendo politiche di empowerment e di gender mainstreaming. • Importante è promuovere campagne di informazione e formazione sui WEP’s, promuovere network fra le donne, in sinergia con le iniziative della BpwI e promuovere la progettualità in rete. Dal report e dalle riflessioni emerse scaturisce il nostro lavoro futuro, nel rispetto del Tema Internazionale: “Empowerment women leading business” e dei suoi tre ambiti d’azione: leadership-innovazione- sostenibilità. Abbiamo ampiamente parlato di leadership in occasione del Congresso Europeo di Sorrento. Se volgiamo lo sguardo alla BpwI si sono realizzati tanti significativi eventi: la Presidente Internazionale Freda Miriklis ha partecipato all’evento internazionale “RIO+20” dove ha presentato i WEP’s e li ha fatti inserire nell’agenda delle tematiche da trattare; a Città del Messico si è svolto lo scorso novembre il secondo Forum delle Donne Imprenditrici e la Bpw è stata parte attiva dell’ evento; a Vienna si è tenuta la settima edizione del Danubio Net; è stato siglato un accordo tra la Bpw e la IOE (International Organization. of Employers) per condividere esperienze comuni ed iniziative imprenditoriali e creare un forum internazionale per promuovere scambi di buone pratiche e l’empowerment femminile nel mondo degli affari. Quali iniziative attueremo in Italia? Da un’analisi delle proposte pervenute dai Distretti è emersa la richiesta di dare un particolare rilievo agli aspetti che riguardano la crisi che attraversa il nostro paese e il rapporto donna-economia, affrontando in particolare i temi che riguardano la difficoltà che stanno incontrando le donne e le giovani generazioni nella ricerca di lavoro e promuovendo network fra le donne imprenditrici a livello internazionale. Nei vari incontri saranno coinvolti rappresentanti delle organizzazioni sindacali, delle imprese, delle istituzioni, anche nell’ottica di proporre percorsi orientativi in collaborazione con le scuole e le Università. Si porrà sempre l’attenzione sull’empowerment delle donne, elemento particolarmente significativo per lo sviluppo sociale e per creare innovazione e ben-essere. Si presenteranno le Raccomandazioni contenute nel Rapporto Ombra Cedaw, relative ad alcuni aspetti presenti nella Convenzione Internazionale per l’empowerment delle donne. Si organizzeranno incontri per divulgare i WEP’s, in rete con le scuole e con le Istituzioni nel rispetto del principio di sussidiarietà. Care amiche, attraverso l’informazione e la formazione cercheremo di essere elementi attivi per il cambiamento. Giuseppina Seidita Novembre 2012 8 I venticinque anni della Fondazione Fidapa Nella prossima primavera la Fondazione Fidapa compie 25 anni dalla sua costituzione. Sarà questa una occasione per far conoscere alle amiche ed alle persone interessate non solo l’attività della Fondazione ma anche i suoi fini ideali, statutariamente definiti, le sue scelte di percorsi per raggiungerli, la sua struttura organizzativa e le sue potenzialità: tutte le peculiarità che hanno determinato la sua strategia e la sua presenza attiva nella società italiana e nei suoi rapporti con la B.P.W. International . È bene sottolineare che abbiamo sempre ricordato i nostri anniversari più importanti con le Presidenti internazionali: è stata sempre con noi l’unica presidente internazionale italiana, la nostra Livia Ricci, che ha dato alla Fondazione Fidapa il contributo enorme ed altamente qualificato della sua grande esperienza, sensibilità ed apertura mentale sin dal giorno della costituzione della Fondazione, onore e privilegio che solo poche amiche fondatrici ormai condividiamo con Lei. Ci auguriamo che tutte le fondatrici, che hanno dato alla Fidapa l’occasione e la possibilità di allargare il suo spazio e la possibilità di maggiore presenza e incidenza nella realtà italiana attraverso la costituzione della Fondazione, Ente Morale con personalità giuridica per decreto del Presidente della Repubblica, possano essere presenti a questo evento per dare il contributo di intelligenza, di generosità e di lungimiranza per aumentare e migliorare il nostro lavoro. Approfondire e migliorare la qualità della nostra attività è indispensabile per raggiungere più rapidamente i fini statutari che le- gittimano la nostra presenza nella società italiana che, in questo quarto di secolo, ha avuto una evoluzione così rapida ed impressionante di cui, forse ancora, non tutte siamo riuscite a cogliere ed a capire dove ci ha portato. In un saggio, appena pubblicato, Simon Price e Peter Thoneman narrano il viaggio da Roma in Provenza nel 417 del prefetto Claudio Rutilio Namaziano che in un poema rimpiange Roma ed i suoi miti, rammaricandosi di lasciare il centro verso la periferia: “crede di vivere ancora nel mondo antico, in realtà si trova in un mondo nuovo... è partito dalla Roma del passato ed è giunto nell’Europa del futuro.”. Il nostro anniversario sarà l’occasione per un bilancio globale di tutta la nostra attività: a) sottolineeremo i lati positivi e le conquiste durature non col trionfalismo delle mitiche mosche cocchiere e ci impegneremo ad individuare errori e deficienze non con la ferma determinazione di riparare le conseguenze degli errori commessi; b) per non commettere l’errore di Claudio Rutilio Namaziano esamineremo i cambiamenti avvenuti nella realtà oggettiva del nostro Paese non per una mera speculazione sociologica ma per adeguare a tali cambiamenti le nostre strategie e per rendere la nostra attività più incisiva e determinante; c) dobbiamo guardare al futuro e riconoscere l’urgenza di cambiare modi e metodi di lavoro tenendo presente le conseguenze della rivoluzione tecnologica mediale che ha travolto il rapporto spazio-tempo aumentando la mobilità, l’egoismo e la soggettività. In questo difficile passaggio storico le democrazie oscillano in modo pericoloso per cui dob- biamo adeguare i nostri rapporti associativi verso una più ampia democrazia partecipativa della base alla vita ed alla responsabilità direttiva dei nostri Organismi. Nel convegno di Palermo nell’aula-bunker dell’Ucciardone abbiamo approfondito il tema :”legalità e democrazia per la rinascita morale ed economica dell’Italia”, offrendo tale argomento alla riflessione degli studenti: la legalità e la democrazia debbono costituire le molle per superare anche la crisi dell’Associazionismo. Se riusciamo a coinvolgere un numero sempre maggiore di Amiche nel lavoro della Fondazione Fidapa, se riusciamo a guardare avanti, la crisi che stiamo vivendo sarà un’incubatrice di innovazione volta a riorganizzare tutti i processi di partecipazione responsabile per diminuire fino ad annullare ogni discriminazione di genere. Eugenia Bono 9 Notizie dal Coordinamento Europeo e dall’Internazionale a cura di Pinella Bombaci past presidente nazionale Un indimenticabile Congresso Europeo Ringrazio la Presidente Nazionale per questa possibilità che ci ha dato di inserire nel Notiziario uno stralcio della Newsletter n.5 che con tanta cura abbiamo preparato per raccontare alle socie gli eventi più salienti del XIV Congresso Europeo, tenutosi a Sorrento dal 28 al 30 Settembre di quest’anno. È vero, lo avevamo voluto e ottenuto questo Congresso, fin dal 2008 durante la mia Presidenza Nazionale; e per tutti questi anni, lo avevamo accompagnato per mano fino al traguardo, superando con serenità e determinazione tutti gli ostacoli che sembravano frapporsi. L’abbiamo voluto per regalare la giusta e meritata visibilità alla nostra grande Federazione italiana e all’eccellente lavoro svolto dalle sue 287 Sezioni in favore delle donne . Un grazie di cuore va alla Presidente nazionale Eufemia Ippolito, grande alleata in questo lungo e difficile percorso e alla Coordinatrice europea Sabine Schmelzer per i suoi consigli sempre improntati alla precisione e all’ottimo risultato. Anche da questa sede, un grazie riconoscente alle Componenti del Comitato organizzatore, da me coordinato, giorno dopo giorno chiamate a curare mille adempimenti, pur di dare vita a un evento in cui nulla è stato lasciato all’improvvisazione. Un grazie particolare alla Presidente della sezione di Penisola Sorrentina Giuliana De Angelis, mio braccio destro nella bella città di Sorrento . Abbiamo seguito con una cura particolare tutte le socie, italiane e straniere, cercando di risolvere i loro problemi, le loro difficoltà, legate alla lontananza, ai viaggi, alla loro sistemazione alberghiera; e lo abbiamo fatto con tempestività, attenzione e grande spirito di collaborazione . La grande partecipazione delle socie a questo Congresso e la simpatia che ci hanno dedicato, sono state la più bella ricompensa al nostro grande lavoro; avevamo promesso il sogno a Sorrento; tutte insieme lo abbiamo trasformato in una bella realtà. La newsletter della Presidente nazionale Carissime Presidenti, carissime socie solo da poche ore si è concluso il XIV Congresso Europeo a Sorrento e voglio subito condividere con tutte Voi il grande successo ottenuto dalla nostra Federazione italiana, organizzatrice e protagonista dell’evento. È stato davvero un grande successo per contenuti, forma e risultati raggiunti; giorno dopo giorno, si sono succedute, in riunioni plenarie e in workshop, relatrici di grande spessore culturale, con esperienze eccellenti nel campo dell’economia, dell’alta finanza, dell’imprenditoria, del mondo del diritto, della formazione. Ognuna, sotto diverse angolazioni, ha trattato il tema della donna, con più potere, verso la leadership nonché il tema dell’innovazione che le donne possono portare nei vari settori economico – sociali; apporto fondamentale che trova la sua forza nel diverso atteggiamento della donna verso i problemi che si sono stratificati in questi ultimi decenni. Si tratta di affermazioni suffragate da studi condotti a livello nazionale e mondiale; come messo in luce dalla Presidente internazionale Freda Miriklis, presente al Congresso, la stessa Banca Mondiale ha evidenziato, nella sua Relazione 2012 sullo sviluppo mondiale, aumenti di produttività, prospettive di crescita avanzate e risultati migliori per la prossima generazione se associati a un maggiore accesso delle donne alle risorse produttive. Sono stati trattati temi perfettamente in linea con il grande movimento di opinione realizzato dalla nostra Federazione sull’uguaglianza di genere, sull’accesso della donna ai luoghi decisionali, sull’uguale trattamento uomo - donna nei luoghi di lavoro . Sono questi gli elementi chiave capaci di trasformarsi in fattori di sviluppo in tutte le dimensioni della sostenibilità : sociale, economico e ambientale. E allora, come ci raccomanda la Coordinatrice europea Sabine Schmelzer, abbiamo bisogno di più donne leaders tenendo presente che l’’istruzione formale e la conoscenza è solo una parte necessaria; l’altra parte è l’esperienza pratica nella leadership. Fare parte della Bpw è un laboratorio eccellente di leadership per trovare Novembre 2012 10 Notizie dal Coordinamento Europeo e dall’Internazionale soluzioni innovative e sostenibili per il futuro, se le donne sanno cogliere fino in fondo tutte le opportunità di crescita offerte da questa grande Organizzazione non governativa Ora c’è bisogno di coraggio e di potenza, c’è bisogno di un passo in avanti sullo scenario mondiale per fare ascoltare le voci delle donne in tutto il mondo. Noi, quale Federazione italiana, la più potente a livello Europeo, dovremo continuare a contribuire in maniera massiccia a questo importante movimento di opinione e il prossimo anno sociale vedrà impegnate le nostre Sezioni a ottenere, su questi temi, risultati concreti, come già abbiamo saputo fare nell’anno appena decorso; vi posso dire che la Coordinatrice europea ha dedicato un intero workshop ai risultati ottenuti, in termini legislativi, dall’Italia nella materia della doppia preferenza di genere e sulla presenza delle donne nei Consigli di Amministrazione nelle Società quotate e partecipate. E se i contenuti sono stati di grande spessore, la forma è stata im- prontata all’eleganza, allo stile, alla grande accoglienza e ospitalità; e qui il mio grazie, pieno di gratitudine, non può che andare alla prima artefice di questo Congresso la Past Presidente nazionale Pinella Bombaci, Coordinatrice del Comitato organizzatore che ha curato, insieme a noi tutte, ogni minimo particolare di tutte le fasi congressuali con risultati che hanno provocato consensi, stupore e ammirazione da parte delle socie straniere e italiane. E non è un caso che la sua candidatura a Segretaria del Coordinamento europeo, già approvata a maggio, nel meeting delle Presidenti europee e Bruxelles, e fortemente sostenuta dall’Italia, abbia trovato a Sorrento la definitiva approvazione, con un consenso plebiscitario di 43 voti su 46 votanti. Sono certa che Pinella Bombaci, saprà portare, in ambito europeo, la voce dell’Italia attraverso la sua preparazione e il suo grande impegno improntato alla professionalità e a una grande serietà di comportamento. L’accoglienza L’accoglienza delle socie nella sede congressuale è stata affidata al gruppo della Scuola di danza di Patty Schisa; nove splendide giovani in costume sorrentino che hanno allietato l’ingresso delle partecipanti con il loro sorriso e i confetti al limoncello di Sorrento in bella vista nei cestini di legno ad intarsio tipici dell’artigianato locale. Otto Hostess dell’Istituto alberghiero di Ottaviano - coordinate dalla prof.ssa Maria Criscuolo hanno curato l’accoglienza delle socie all’aeroporto di Capodichino Trenta Hostess del Liceo Classico Linguistico di Meta Publio Virgilio Marone, coordinate da Heidi Prantner e dalla loro Professoressa Natalia Gargiulo, hanno svolto un lavoro preziosissimo di accoglienza e di collaborazione in tutte le fasi congressuali. La cerimonia di apertura Eufemia Ippolito: Onore alla bandiera Italiana Sono stati momenti veramente emozionanti quelli della Cerimonia di apertura. La Presidente italiana Eufemia Ippolito ha aperto i lavori congressuali porgendo il benvenuto alle 350 socie provenienti dall’Europa e dal mondo e ringraziando innanzi tutto il Comitato organizzatore del Congresso coordinato da Pinella Bombaci e composto dalle socie Caterina Mazzella, Giuliana De Angelis, Cristina Cagnazzi e Anna Acampora; un ringraziamento sentito per l’impegno e la forza con cui sono stati seguiti tutti gli adempimenti pur di trasformare i tre giorni congressuali in un evento indimenticabile. Doveroso e partecipato l’onore alle bandiere italiana europea e americana, nel ricordo della madre Fondatrice Lena Madesin Fhillips. È vero, ha affermato la presidente nazionale Eufemia Ippolito: le donne sono pronte a giocare ruoli di leadership nella società, nei luoghi di lavoro, nelle istituzioni pubbliche, in politica, dappertutto. E quando le donne occupano ruoli di leadership, agiscono con intelligenza e determinazione, ma anche con quella particolare intelligenza emotiva che mette il fattore umano al primo posto. Ciò ha portato a trasformare la diversità delle donne, da un fattore problematico in un punto di forza, perché Notizie dal Coordinamento Europeo e dall’Internazionale le donne sono in grado di innovare il modo produttivo conformandolo alle nuove esigenze dell’economia. Abbiamo bisogno di più donne leaders, ha affermato la Coordinatrice europea Sabine Schmelzer e la nostra Federazione è come un laboratorio di formazione perché prepara e orienta le socie verso ruoli di leadership sia a livello locale che nazionale, europeo e internazionale. Le esperienze congressuali e la partecipazione agli eventi europei e internazionali sviluppano questa formazione perché danno opportunità di incontro e di confronto tra socie di tutto il mondo, con un formidabile scambio di conoscenze e di esperienze. Il corpo di ballo del Teatro Tasso di Sorrento La magica atmosfera della cena di gala Non avrebbe potuto essere più bella la Sala Sant’Antonio dell’Hilton Palace Hotel che ha ospitato il gala dinner; in uno scenario di sogno, con alle spalle il Golfo di Napoli, il Vesuvio e le mille luci della penisola Sorrentina, tutto ha assunto il fascino della magia, dove la cena è stata solo un pretesto per fare vivere alle socie momenti importanti e significativi di vita associativa. Erano presenti tutte le giovani che hanno organizzato a Sorrento il VI Congresso internazionale delle Young; a loro è stata dedicata la raccolta di fondi resa possibile dal dono di una delle socie espositrici Giselle Rufer, consistente in un prezioso orologio. Durante la serata sono stati raccolti 2160 Euro che andranno a finanziare tre progetti curati dalle Young della Bpw: la Nursing School in Messico, la Bpw Quality School in Karachi, il Fondo della Bpw Young per partecipare al Congresso Internazionale di Jeju in Corea - 2014. La serata è stata allietata dalla presenza dei ballerini del Teatro Tasso di Sorrento che hanno coinvolto le socie straniere e italiane presenti nelle più belle tarantelle e nei ritmi più antichi di questo territorio, unico per fascino e capacità di emozionare. La Presidente Bpw Italy Eufemia Ippolito premia la Presidente Internazionale Freda Miriklis, la Coordinatrice europea Sabine Schmelzer e Pinella Bombaci Coordinatrice del Congresso Le socie della Penisola Sorrentina Maria Esposito, Paola Gargiulo Giuliana de Angelis e Rosellina Mauro con Giuseppina Bombaci e Sabine Schmelzer Testimonial d’eccezione Maria Grazia Cucinotta qui con gli artisti Anna Ciao Luca Gaeta e Sara Vicinanza Novembre 2012 11 Notizie dal Coordinamento Europeo e dall’Internazionale 12 La Presidente nazionale Eufemia Ippolito al centro riceve il certificato di Apprezzamento dalla Presidente internazionale Freda Miriklis. Da Sinistra Jasmine Darwich Segretaria internazionale, Susan Jones Coordinatrice Regione Asia Pacifico, Jill Vorobec Vice Presidente Internazional astasia Safarian Rappresentante Young, Sabine Schmelzer Coordinatrice Regione Europa L’allegria dei tamburelli Ne sono arrivati davvero a decine di tamburelli, da nord a sud, per come speravamo, resi preziosi dalle mani delle nostre socie artiste che li hanno trasformati in piccoli capolavori. Talmente belli che sono stati esposti, in una mostra improvvisata, in una delle pareti a roccia del Foyer Sirene. Molti sono stati conservati nella sede di Roma; saranno il nostro dono nei nostri prossimi viaggi internazionali. Grazie davvero a tutte le Sezioni che sono state così accanto a noi, con questo dono particolarissimo che tanta allegria ha portato tra le socie italiane e straniere! Il prossimo Congresso Europeo a Zurigo nel 2016 Sono venute preparate le socie della Svizzera, pronte a ricevere in consegna la bandiera dell’Europa che sventolerà nei cieli di Zurigo in occasione del prossimo Congresso europeo del 2016. E l’Italia, che l’aveva ricevuta a sua volta a Monaco, in chiusura del XIII Congresso europeo, è stata pronta a consegnargliela, nel corso di una cerimonia organizzata in occasione del Farewell party. È venuta la banda comunale della città di Sor- rento a rendere onore alla Bandiera europea, con l’esecuzione dell’Inno alla gioia, mentre la piccola Violetta insieme alla Presidente nazionale ha consegnato il simbolo dell’Unione europea alla Vice Presidente della Federazione Svizzera Ursula Spleiss. Il videomessaggio di Viviane Reding Gli uomini e le donne dovrebbero avere gli stessi diritti nell’accedere a posizioni di leadership; invece la presenza delle donne nelle posizioni di vertice dell’economia europea non è incrementata negli ultimi anni. Nonostante il pubblico dibattito e le diverse azioni intraprese dagli Stati membri, il progresso in questo campo è lentissimo; come si evince dal report da me presentato nello scorso mese di Marzo, in Europa, solamente il 13,7% dei componenti dei Consigli di Amministrazione delle società quotate è formato da donne. La media di aumento di questo dato, nei vari Paesi, è migliorata rispetto agli ultimi anni solo dello 0,6%: a questi ritmi, ci vorranno più di 40 anni per arrivare all’uguaglianza di genere nei Consigli di Amministrazione. Eppure molti studi (Mckenzie - Ernst & Young) hanno dimostrato che la presenza delle donne nei Consigli di Amministrazione provoca un aumento della produttività aziendale del 56% rispetto alle aziende che si avvalgono di Consigli di amministrazione declinati solo al maschile. Quindi le donne vogliono dire business non costi! Insisto, entrambi i sessi devono essere rappresentati con il minimo del 40 % riservato alle donne; questo è stato, è e rimane il nostro obiettivo, fino a quando non avremo raggiunto il risultato, portando più donne al top della leadership . Ma le leggi da sole non basteranno, occorre introdurre per tempo una nuova cultura: ecco perché il vostro lavoro di rete e di mentoring è importante, perché aiutate le donne a diventare donne di successo e le giovani a intraprendere Viviane Reding Vice Presidente del Commissione Europea: le quote rosa in Europa un percorso di carriera di successo. Bisogna fare in modo che il talento femminile venga fatto emergere e potenziato e che le donne siano pronte a sedere nei Consigli di Amministrazione in posizioni di leadership. Auguro ogni successo al vostro Congresso e a tutte le donne che vi partecipano. Viviane Reding i distretti e le loro sezioni nord-est Una programmazione densa di attività presidente Anna Giovannoni Nel secondo anno del mio biennio intendo proseoltre alla struttura orgaguire, in accordo con il CPD, nello sviluppo delle tenizzativa e al cerimoniale. matiche già affrontate lo scorso anno sul tema nazioQuest’anno abbiamo ininale e internazionale. Per il tema nazionale sarà cura ziato con il commento alle del distretto, attraverso tutte le sue sezioni e le socie modifiche statutarie e del direttamente o indirettamente interessate, divulgare regolamento che riguarla metodologia suggerita dal CPN per la raccolta dei dano principalmente le curricula da inviare ai CDA delle società attraverso la socie e gli organi di governo dei distretti e delle sezioFidapa Bpw Italy e continuando a sostenere a livello loni. Successivamente, prima del confronto elettorale, cale le iniziative delle sezioni. Tutte le iniziative sul tema approfondiremo la conoscenza delle norme che renazionale convergeranno a maggio in una conferenza golano le candidature e l’elezione delle cariche. Sono sul tema dell’indipendenza economica delle donne, in incontri necessari per dare serenità ed efficienza ai cui relazionerà Johan Hitthaler esperto di finanza della distretti e alle sezioni. La conoscenza delle regole e Sparkasse di Bolzano. Ampia divulgazione sarà data al la loro applicazione infatti rende le sezioni luoghi d’intema della lotta agli stereotipi di genere, soprattutto sulcontro e non di scontro. Saranno organizzati due imla presenza degli stereotipi nei messaggi pubblicitari, portanti iniziative dalle commissioni stampa e agricolattraverso la visione e l’analisi dei codici linguistici e vitura. La prima sarà la tavola rotonda organizzata con sivi, in particolare favorendo i progetti delle sezioni che giornaliste/i di alcune testate importanti operanti nel intraprenderanno attività in collaborazione con le scuonostro distretto per capire i percorsi più efficaci per le, per una scuola di parità contro gli stereotipi. Alcuni avere visibilità e comprendere le grandi trasformazioni sono già operativi e in fase conclusiva come il progetto che da almeno un decennio hanno rivoluzionato il no“Che genere di cultura?” d’intesa tra la commissione stro modo di comunicare. La seconda iniziativa sarà per le pari opportunità tra donna e uomo della Provinun convegno cui farà seguito un’indagine sull’imprencia di Venezia e l’ufficio scolastico territoriale di Veneditoria femminile e un premio chiamato “Fidapa grezia. Il tema internazionale sarà affrontato nel gennaio en” che andrà a gratificare una donna che nel mondo prossimo in un convegno sul rapporto ombra Cedaw, dell’economia rurale si sarà distinta per efficienza e con rifermento ad alcuni punti del ddl Fornero sulla ricreatività nell’organizzazione e nella produzione. Da forma del mercato del lavoro. Relazioneranno la past ultimo si segnala il gemellaggio tra il nostro distretto e presidente distrettuale Maria Grazia Avezzù, Barbara il distretto Centro, che avrà nella epopea della bonifiSpinelli giornalista e scrittrice, Alisa Del Re (Universica integrale il legame che si vuole stringere; entrambi tà di Padova) e Carla Faralli (Università di Bologna). i distretti hanno infatti in comune il lavoro di genti veContinuano anche gli incontri per la nete, friulane e ferraresi, che hanno formazione dei quadri delle Seziocontribuito a stringere legami tra l’AUna scuola ni. Lo scorso anno sociale abbiamo gro Pontino e il Veneto. Il convegno di parità affrontato alcuni aspetti dell’essere analizzerà i legami della storia e il contro socie Fidapa, unitamente ai principi contributo di fatica e coraggio delle gli stereotipi etici e alle finalità dell’associazione, donne della bonifica. SEZIONE DI BELLUNO Impegno politico e civile La sezione di Belluno, presieduta da Cristina De Cal, ha organizzato la tradizionale tavola rotonda sul tema Donne alla prova elettorale. Si è ripetuto, quindi, l’impegno dell’associazione nel dare risalto alle donne che si cimentano nel campo della politica. All’incontro ha partecipato una rappresentante per ciascuna delle nove liste, e alle aspiranti amministratrici sono state poste domande sul programma e sul loro impegno poltico-sociale. Dal 1993, in occasione di ogni tornata elettorale, la sezione di Belluno organizza questo incontro allo sco- po di stimolare le donne a una maggiore partecipazione alla vita politica. La sezione dedica parte delle sue attività anche alle professioni, quelle che solitamente sono considerate prevalentemente maschili. Lo sviluppo del tema Lavori al femminile, ha avuto come testimone del terzo incontro Lilia Fredella prima dirigente donna della Polizia di Stato. Nel suo curriculum molte significative esperienze: dall’indagine, a Palermo, per le stragi Falcone e Borsellino, alla direzione di vari Commissariati di Pubblica Sicurezza sul territorio nazionale (Palermo, Venezia, La Novembre 2012 13 14 nord-est Spezia), al comando di un contingenMilano, sul cosiddetto “femminicidio”, Un condensato te ONU di polizia in Kossovo. Attualoffrendo spunti di riflessione e dati di attività a favore mente dirige il Gabinetto regionale di su questa dilagante violenza sulle della donna Polizia Scientifica per la Lombardia, donne. Attraverso questa iniziativa la che si occupa di indagini sulla scena sezione di Belluno si pone l’obiettivo del crimine e ha al suo interno diversi laboratori per l’adi presentare esperienze concrete e positive, scelte lanalisi di stupefacenti, DNA, residui dello sparo, balistica, vorative diverse portate avanti da donne con passione e ecc. Lilia Fredella ha aperto il suo intervento presentanimpegno. Uno stimolo per le giovani e per le loro future do uno studio, fatto in collaborazione con l’Università di scelte di studio e professionali. SEZIONE DI BOLOGNA Lotta alla violenza e empowerment delle donne Le attività della sezione di Bologna Presso l’Università di Bologna è Ospite della sezione hanno privilegiato l’empowerment delstata organizzata la conferenza dil’ambasciatore le donne, la lotta alla violenza, la tutela battito coordinata da Marina AmaElisabetta Kelescian duzzi, giornalista del Corriere della della salute e la lotta al dolore, continuando ad approfondire i temi concorSera, sulle esperienze professionali dati a livello nazionale e internazionale e avviati nel corso femminili nel campo della diplomazia internazionale, del 2011. Ha riscontrato un particolare interesse l’interdescritte da un ospite di grande prestigio l’Ambasciavento attivo della socia Carla Faralli, membro del Comitato tore Elisabetta Kelescian; bolognese di origine è stata di indirizzo della Fondazione della Banca del Monte di Boambasciatore per l’Italia a Helsinki, Console a New logna e Ravenna, che ha fondamentalmente contribuito York e in tante altre sedi prestigiose straniere. allo sviluppo di una campagna di comunicazione, finanSalute e terapia del dolore il tema della conferenza ziata dalla Fondazione bancaria, dal titolo NoiNo, contro la della microbiologa Maria Paola Landini, già preside violenza che colpisce le donne; un progetto che tocca gli della facoltà di Medicina dell’Università di Bologna e uomini, rivolto agli uomini per dire no alla violenza di genemembro del consiglio Superiore di Sanità. La Landini re. Perché ogni volta che si parla di violenze nei confronti ha relazionato sulle iniziative di informazione relative del genere femminile, il rischio è quello di scordarsi di chi alle terapie palliative, alla prevenzione e alla lotta al le commette, spesso padri, compagni e mariti. dolore. SEZIONE DI PORDENONE Percorsi al femminile tra maternità e lavoro Non è civile una società che non si zione fisica della futura forza lavoro. Maternità: fattore batta per un’applicazione equa delle Grazie a un patto di piena correspondi crescita dell’azienda pari opportunità. Il problema si pone sabilità tra azienda e lavoratrice, un particolarmente per le donne, chiamate, loro malgrado, apparente evento turbativo per il datore di lavoro si può ad una forzata conciliazione tra privato e lavoro. L’etrasformare in una stimolante opportunità, puntando sul vento più delicato in questo senso è la maternità, non concetto di benessere dell’individuo come base per l’edisgiunto dalle retribuzioni salariali inferiori a parità di splicazione serena delle proprie doti nell’ambito relazioruoli e dal rinnovato quadro pensionistico. Questi gli nale e lavorativo. Non gestire opportunamente la materargomenti, oggetto di dibattito, introdotto e coordinato nità blocca le potenzialità della donna, ne erode l’identità da Rita Moretto, funzionario Ascom responsabile area professionale impedendole di riprendersi i propri spazi. lavoro, affrontati nell’incontro promosso dalla sezione di Tocca pertanto alle grandi aziende o a reti di piccole imPordenone. Hanno dibattuto gli argomenti, Elisa Schiaprese aggiornarsi in questi termini perché il metodo vinvi, psicoterapeuta e consulente gestione Risorse Umaca sull’imprevisto e la lungimiranza sull’improvvisazione ne, su “Maternità e Lavoro”; Speranza Moro, respono l’arbitrio. Se dunque le prospettive di gestione delle sabile servizi all’utenza assicurato pensionato INPS su risorse umane propongono mete consapevoli e dinami“Pensioni: fondi speciali e convenzioni internazionali” e che, molta strada pare si debba ancora percorrere riSusanna Goldin, esperta in materia pensionistica INPS guardo alla parificazione salariale tra uomo e donna che su “Pensioni e problematiche inerenti”. risulta sperequata soprattutto tra gli operai specializzati, Elisa Schiavi, partendo dalla constatazione provocaimpiegati e dirigenti, fino al 20%. Ad aggravare la situatoria della maternità come indiscusso business per il zione al femminile è il fatto che la richiesta del part-time mercato, sottolinea la moltiplicazione di lavoro insita nei per esigenze familiari compromette la situazione pensioplurimi risvolti di tale evento, a cominciare dalla riprodunistica in termini di riduzione del relativo trattamento. nord-est SEZIONE DI TERGESTE Maria Bashir ospite della sezione Tergeste Venezia Giulia In visita ufficiale in Italia, Maria Nata in Afghanistan nel 1970, Il volto femminile Bashir, prima ed unica donna capo Maria ha studiato all’Università di dell’Afghanistan: procuratore della Provincia di Herat Kabul dove nel 1994 si è laureata bandiera di coraggio in legge. La dott.ssa Bashir ha più (Afghanistan), è stata la protagonista di un incontro organizzato a Triedi 15 anni di esperienza legale nei e legalità ste dalla sezione Tergeste Venezia quali ha dovuto affrontare i Taleba- Presidente Fabia Novajolli -, assieme al Collegio del ni, le forze della polizia corrotte, minacce di morte e Mondo Unito dell’Adriatico di Duino (TS) e alla Regio- vari tentativi di attentato. Da quattro anni è Capo della ne Friuli Venezia Giulia. Procura della Provincia di Herat in Afghanistan, prima L’incontro ha avuto per tema ”La legge come stru- ed unica donna a ricoprire un ruolo di quest’importanmento per il cambiamento dell’Afghanistan”. za nel suo Paese. Quando, sotto il regime dei TalebaMaria Bashir ha parlato della sua esperienza di donna ni, le era stato proibito di lavorare, è stata insegnante nell’Afghanistan di oggi, delle difficoltà quotidiane per le clandestina per giovani ragazze. La nuova costituziodonne afghane, soffermandosi in particolare sulle diffe- ne afghana è entrata in vigore nel 2004, proclamando renze di condizione di quelle donne che vivono nei villag- uguali diritti per uomini e donne, ma ad oggi molti giugi, rispetto a quelle che vivono nelle città. dici danno preminenza ad un’interpretazione estremaMaria Bashir, il cui carisma e la straordinaria forza di mente conservatrice della legge islamica, la Shari’a. volontà sono stati i veri protagonisti del dialogo con il Solo nel 2010, Maria Bashir ha affrontato più di 87 casi, pubblico, ha poi esposto anche ciò che lei auspica per con un’attenzione maggiore verso l’eradicazione della un futuro democratico e positivo per il suo Paese e per corruzione e la lotta contro l’oppressione delle donne. le donne che vi abitano. Questo futuro è evidentemente Nel 2011 ha vinto il premio “International Woman of legato a doppio filo con le decisioni delle forze occiden- Courage Award” ed è stata inserita tra le 100 persone tali in merito alla permanenza in Afghanistan. più autorevoli nell’elenco stilato dal settimanale Time. SEZIONE DI VENEZIA Che genere di cultura? Le attività sociali e le iniziative connario semistrutturato a domande Una sinergia con la dotte a fianco di altre associazioni aperte e chiuse ha preceduto il commissione PP-OO ed enti, se sono animate da spirito primo incontro in aula: una lezione collaborativo e inclusivo, riescono a della provincia di Venezia teorico-pratica dedicata all’acquisitrasformarsi in azioni efficaci e incizione delle tecniche per destruttusive. Ne è una testimonianza concreta il progetto Che rare i messaggi pubblicitari attraverso l’analisi dei ruoli genere di cultura?, rivolto alle classi II e III delle scuole femminili/maschili stereotipati presenti in campagne medie, promosso dalla Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Provincia di Venezia in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e sostenuto dalla sezione di Venezia nella fase di pubblicazione degli interessanti risultati ottenuti alla fine di un percorso sviluppatosi nel corso dell’anno scolastico 2011/2012. Un protocollo d’intesa siglato dalle due istituzioni ha permesso di avviare un’azione formativa in cui sono stati coinvolti 240 partecipanti, commissionando la progettazione a due professioniste: una formatrice professionista della comunicazione pubblicitaria con una consolidata esperienza nei linguaggi della comunicazione e una pedagogista esperta di processi formativi che hanno realizzato un pacchetto didattico finalizzato a verificare la presenza di stereotipi nella popolazione scolastica. Sono stati attuati due tipi di intervento: uno di raccolta e analisi dei dati e uno dedicato L’incontro della Presidente Nazionale alla formazione in aula. La compilazione di un questiocon le socie di Venezia Novembre 2012 15 16 nord-est pubblicitarie opportunamente scelte. Dall’elaborazione dei primi dati è emerso che sono ben sedimentati stereotipi negli atteggiamenti, nelle professioni, nelle scelte di studio e dello sport. La seconda fase del progetto è stata strutturata proprio tenendo conto di tali risultati. I lavori prodotti dalle studentesse e dagli studenti nel corso del laboratorio creativo in aula e i dati relativi al secondo questionario, compilato alla fine del percorso formativo, sono stati presentati proprio dai ragazzi e dalle ragazze, che hanno avuto parte attiva nella condivisione di un’esperienza articolata e significativa che ha reso più efficace una modalità diversa di fare didattica. i distretti e le loro sezioni nord-ovest La donna al top della leadership presidente Graziella Camurati Le attività del distretto Nord Ovest nel primo anno sono state improntate alla conoscenza, quindi ai corsi di formazione delle socie nelle tre regioni, allo sviluppo del tema nazionale, alla celebrazione dell’Equal Pay Day. Molte socie e presidenti si sono mobilitate anche all’esterno per la raccolta delle firme a sostegno della petizione per la doppia preferenza di genere: uno strumento per garantire la presenza paritaria delle donne in campo politico. Sono state coinvolte altresì le Consulte regionali, provinciali e comunali. Il risultato raggiunto in Piemonte, Lombardia e Liguria è stata la presentazione della petizione nelle rispettive Regioni. In Piemonte, accompagnata da Maria Agnese Vercellotti Moffa, Presidente della Consulta femminile regionale ho consegnato la raccolta firme all’onorevole Valerio Cattaneo Presidente del Consiglio Regionale. Abbiamo dimostrato di essere un’associazione impegnata in temi di attualità e che possiede la rara qualità di avvicinarsi alla politica esclusivamente intesa come impegno civile e sociale. In questo senso attualmente si sta concretizzando anche un’altra azione improntata a promuovere la presenza femminile nella “stanza dei bottoni” sia essa quella della politica o quella delle professioni. Si stanno raccogliendo i curricula eccellenti delle nostre socie per l’inserimento delle donne nei Cda delle società quotate in Borsa. Bisogna aiutare le professioniste a raggiungere i massimi livelli dirigenziali per dare vita ad una economia più rispettosa dell’aspetto umano e dei rapporti sociali. All’inizio di questo secondo anno, continuando a prestare attenzione all’ambiente e ai rischi idrogeologici, siamo state vicine alle socie amiche del distretto Nord Est colpite dal terremoto dell’Emilia Romagna, promuovendo una sottoscrizione di fondi. Così, come già fatto con la Liguria, abbiamo voluto concretamente dimostrare la nostra solidarietà e vicinanza. L’anno sociale è stato inaugurato, nella sezione di Saluzzo, alla presenza della Presidente nazionale Eufemia Ippolito, della Tesoriera nazionale Marcella Desalvo, con la partecipazione di rappresentanti di tutte le Sezioni e delle Commissioni nazionali e componenti distrettuali. È stata l’occasione per disquisire delle prossime iniziative. Per i mesi futuri continueremo a dare spazio al tema nazionale e internazionale, a valorizzare i lavori delle Commissioni, il mondo della comunicazione, le relazioni tra i Distretti, i gemellaggi. Il nostro fare opinione sarà improntato attraverso convegni ad offrire strumenti concreti ed idonei ad indirizzare le donne che andranno a ricoprire incarichi di responsabilità, dalla finanza all’arte, dalla cultura all’impegno civico e sociale. SEZIONE DI ALESSANDRIA “Le donne per la ripresa” danno lustro alla città Il 13 Novembre 1992 nasceva ad Alessandria la sezione della Fidapa. Con la guida della sezione di Torino, un gruppo di giovani donne decideva di unirsi con lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari. Così e stato fino ad oggi. Il 13 ottobre 2012 la sezione di Alessandria ha festeggiato i suoi gio- vani, attivi e propositivi 20 anni. Raggiunto il numero di 80 iscritte, ha sentito con orgoglio di aver raggiunto la maggiore età e di poter affermare la sua presenza sul territorio. Il ventennale è stato festeggiato con un Convegno dedicato alle eccellenze femminili alessandrine, dalle autorità, all’imprenditoria, al mondo dell’arte, della cultura e dello sport, intitolato “Le donne per la ripresa”. Ad nord-ovest aprire i lavori, a Palazzo del Monfere completata con altre linee di proIl ventennale rato, alla presenza della Presidente duzione ed infine l’olimpionica della di Alessandria Fidapa distretto Nord-Ovest, Grazielmaratona, Valeria Straneo, laureata e festeggiato in un la Camurati e di sezione Carla Bolloli, madre di due bimbi e che a 36 anni hanno preso la parola tre donne d’ecdecide la sua grande impresa. convegno con cezione: il Prefetto Romilda Tafuri, il Sono state premiate le Fidapiprotagoniste le Sindaco Rita Rossa, il Presidente del ne che si sono fatte onore in queeccelenze del territorio sti vent’anni di attività; è seguita la Tribunale Sandra Casacci. Non discorsi d’occasione, ma premiazione del concorso letterario parole forti e coraggiose di donne che hanno dovu“Racconti di donne”: primo premio a Angela Ricci Colli, secondo a Franca Benedusi, terzo a Renata Guasco. to faticare per raggiungere quanto era di loro diritto, Le socie artiste hanno esposto i loro capolavori. Infine messaggi di futuro per le giovani partecipanti. Dopo è stato stretto un gemellaggio tra Alessandria e Savona le presenze istituzionali hanno preso la parola la dote rinnovato quello con il Tigullio. Ad allietare la giornata toressa Gabriella D’Amico, a capo di una struttura per la musica, di Hydra Menegatti, figlia della socia Susy malati terminali e che ha trasformato un asilo notturno Trangoni. È stato distribuito il libretto “Ventennale 1922in abbandono in una villa con giardino per chi soffre; l’industriale Barbara Paglieri, bella e forte che, ricevu2012”, curato da Nucci Sambuelli, prima Presidente Fita l’eredità della ditta, insieme ai cugini l’ha ampliata dapa e già redattrice del primo testo 1992-2002. SEZIONE DI IMPERIA Due donne in carriera si raccontano Tutta al femminile la serata orgadegli obiettivi prefissati; auspica una Una lezione nizzata dalla Presidente Rita Barmaggior partecipazione alla vita poper cogliere bagallo per conoscere due ospiti litica da parte delle donne che -purspunti di ottimismo di rilievo ed i percorsi lavorativi che troppo- preferiscono invece dare il hanno permesso loro di raggiungeproprio sostegno all’altro sesso. e continuare re i vertici carrieristici: il Prefetto di Grande impegno e determinazione sulla strada della Imperia Fiamma Spena e il Segretasono i requisiti che hanno permesso determinazione rio Generale della Camera di Comad Eliana Tienforti di diventare, due mercio di Savona Eliana Tienforti. anni or sono, una delle dieci donne che ricoprono l’alto Fiamma Spena dopo un primo incarico a Belluno, incarico di Segretario Generale nelle Camere di Comè stata commissario a Napoli e successivamente ha mercio. operato con grande impegno nel settore antimafia nel Elementi indispensabili sono stati la serietà negli Nord Italia. studi, l’attitudine, in lei innata, di assumersi le responA differenza di quanto avviene nel settore privato, sabilità e il rispetto temporale delle scadenze, consinella Pubblica amministrazione la scalata ai vertici derato assolutamente prioritario; i viaggi all’estero che non presenta alcuna limitazione di sesso, tanto che atle hanno permesso di confrontarsi con diverse realtà, tualmente circa il 50% delle cariche prefettizie è ricoanche lavorative, arricchendo così le proprie espeperto da donne. Sul dolente punto del versante privarienze di vita. to la dottoressa Spena ha riconosciuto che molto resta Giudica stimolante la partecipazione mista in ambito ancora da fare per raggiungere la parità, sia in ambito lavorativo ritenendo però che le donne abbiano maggiori lavorativo che in quello familiare. Impegno costante, capacità operative; pur avendo fede nella meritocrazia, perfezionismo ed entusiasmo sono i suoi punti di forammette di aver avuto qualche delusione in ambito lavoza; ritiene fondamentale creare un percorso armonico rativo ed è convinta che in tale ambito non si è ancora lavoro-famiglia, è convinta assertrice della validità del conseguita la maturità necessaria affinchè la donna posgruppo di lavoro misto; nel suo ruolo specifico, pur avsa raggiungere i vertici dell’organigramma. valendosi delle indispensabili consultazioni, assume Due esperienze di vita, queste, dalle quali si sono decisioni a volte controcorrente. Rifiuta l’idea di sentirpotuti cogliere stimoli di determinazione e incoraggiasi discriminata in quanto donna, privilegiando invece mento a proseguire con fermezza nel raggiungimento l’acquisizione delle potenzialità per il raggiungimento degli obiettivi personali. SEZIONE DI LA SPEZIA Bpw-Cup: il premio per le eccellenze femminili Il premio Bpw-Cup by Fidapa sezione La Spezia nasce nell’agosto del 2005, in sintonia con il tema internazionale per il biennio 2003/2005 “Le nuove lea- dership”, nell’ambito delle manifestazioni ideate dalla sezione e intitolate “Aspettando la Premiata”. L’ideatrice, la mai dimenticata Marisa Sergi, spiegò Novembre 2012 17 18 nord-ovest che: “Il premio è dedicato a cingiovani socie: la Young Bpw Cup Durante il XIV que donne che, pur non essendo Europe Congresso Europeo socie, vivono e lavorano secondo E così, accanto alle eccellenze premiate due socie i principi dell’Associazione. Donne femminili non socie, è emersa la professionalmente preparate e imgrande professionalità delle socie Bpw Europe Young pegnate, che operano l’evoluzione più giovani, l’impegno e l’entusiaal femminile seguendo la nostra filosmo che mettono nel portare avanti sofia. (…) Poiché siamo convinte che le donne di tutlo “stile” Young Bpw, in Italia, in Europa e nel mondo. to il mondo siano unite da un’unica luce (quella delle Il 28 settembre 2012 Enrica Bellini, in occasione del candele) che illumina il percorso dell’umanità verso VI Congresso internazionale Young che si è svolto a una concreta e diffusa realizzazione dei diritti di uguaSorrento contemporaneamente al Congresso della glianza, fratellanza e libertà per le donne e gli uomini. Bpw Europe, ha tenuto a battesimo una doppia ediIn questa ottica il riconoscimento pubblico di profeszione “speciale” del premio. Infatti mentre la sezione sioni esemplari come quella svolta da queste donne Leader viene premiata a La Spezia la sezione Young, accende una luce sul cammino di altre donne verso a partire da quest’anno ed ogni tre anni, si svolgerà in quelle mete che le premiate hanno già raggiunto”. sede di Congresso Europeo e vedrà assegnare ben Alla realizzazione del progetto parteciparono Mireldue premi a due socie Bpw Europe Young: una a colei la Barbagli Giuliano, Giuseppina Pravettoni Canese e che si sarà particolarmente distinta nella professione Marisa Marino, l’artista che ideò e realizzò le prime o nel fare impresa e una a colei che, con la sua attività “originali” statuette del premio, simbolo dell’essenza e professionalità, si sarà distinta in favore delle Young. della femminilità. L’obiettivo era e rimane “il riconosciI premi, quest’anno, sono stati assegnati a Ivana Samento pubblico di donne che con il loro esempio acvicevic, Bpw Nis, Serbia per i suoi successi nella carcendono una luce sul cammino di altre donne”. riera e a Miette Dechelle, rappresentante delle Yong Su proposta di Enrica Bellini Fornera (oggi Chair per l’ECC, per l’impegno a favore della Bpw Europa. I della Commissione Permanente Legislazione della premi sono stati consegnati dalla Presidente AlessanBpw International, la terza edizione tenutasi nel 2007, dra Del Monte e dalla Past presidente Mirella Barbagli ha visto nascere una sezione del premio dedicata alle Giuliano, della sezione La Spezia. SEZIONE DI MILANO Convegno su: Equal Pay Day La Fidapa di Milano ha organizzato con l’istituto Bertarelli il convegno sull’Equal Pay Day e sulla situazione delle donne in Italia ed in Europa . Hanno partecipato le socie della sezione di Milano e di Monza-Brianza, allievi e genitori dell’Istituto Bertarelli, insieme a numerosi cittadini. La presidente Rachele Capristo ha relazionato sulla situazione attuale delle donne. Antonietta Spinella, iscritta all’Ordine dei Commercialisti e degli esperti contabili di Milano, ha trattato il tema “Diversità di trattamento economico tra le donne e uomini in Italia ed in Europa‘’; la relatrice Sophia Polizzotto ha poi illustrato la condizione lavorativa della donna in Grecia. Hanno chiuso i lavori Hernandez Mary Grace che ha trattato il tema della violenza sulle donne in Portogallo e Giuseppe Tripodi, che è intervenuto sulla tematica dell’Europa tra crisi ed opportunità. SEZIONE DI MONDOVÌ La Cittadinanza attiva spiegata dagli studenti La sezione di Mondovì con l’intento di promuovere gli aspetti culturali legati allo svolgimento del tema nazionale “Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”, ha indetto un Concorso per i ragazzi della scuola Media. I lavori premiati hanno riguardato gli otto obiettivi dettati dall’Onu da realizzare entro il 2015 al fine di garantire un futuro più sereno. La seconda ricerca ha trattato le Vite spezzate: dalle lotte partigiane nelle vallate piemontesi ai giovani che per i loro ideali furono uccisi o deportati nei campi di concentramento nazisti. Tra questi Eugenio Jemina il cui nipote, l’avvocato nord-ovest Piero Jemina, nel suo intervento alla premiazione del concorso, ha evidenziato: “Ricordare la storia a voi giovani è fondamentale per costruire il vostro futuro.” Un concorso promosso dalla sezione di Mondovì sugli obiettivi Onu Il dirigente scolastico Giulio Bogliotti ha ringraziato la Fidapa che ha permesso un lavoro congiunto dei giovani e un contributo importante per la scuola. SEZIONE DI MONZA BRIANZA Coraggiose prospettive per nuove imprese Sono sempre più numerose e demento, attitudine alle relazioni. L’imprenditoria terminanti le donne che operano È emerso anche il tema relativo femminile è il nuovo con successo nel mondo dell’imalla rappresentatività femminile nel prenditoria e, più in generale, nel contesto di crisi economica, grazie modello sociale mercato del lavoro. Solo in Italia, un ad alcuni case history; si è cercae manageriale milione e 400 mila imprese sono dito di capire come far emergere il rette da donne. Un dato che, nell’attalento femminile in ambienti con tuale situazione di crisi in cui versa il Paese, impone elevata percentuale di forza lavoro maschile; si è una riflessione ma può aprire nuove prospettive. posto l’accento sull’apporto positivo dell’intuizione Attraverso la Convention Business Women Forum, femminile nella fidelizzazione del cliente. Particolaorganizzata dalla sezione di Monza e Brianza si è re attenzione è stata riservata anche all’importanza voluto compiere un passo verso una maggiore condella formazione. sapevolezza. Le due tematiche che hanno scandito Il ruolo della donna nel mondo del lavoro è fonla giornata sono state Pari opportunità e leadership damentale per il rilancio dell’Italia soprattutto in un femminile e Donne professioni e impresa: come afperiodo di grave crisi economica come quello che frontare la crisi. stiamo vivendo. In Italia il 50 per cento delle donne Fra i relatori, i vertici nazionali dell’Associazione: è fuori dal mercato del lavoro, in paesi come l’Olanla Presidente nazionale Eufemia Ippolito, la Responda e la Svezia tale percentuale scende notevolmente sabile nazionale della Commissione Donne Politiche toccando il 17 - 13 per cento. Un dato confortante Sociali e P.O. Fiammetta Perrone, la Presidente del dici dice che nel nostro paese un milione e 400 mila stretto Nord Ovest Graziella Camurati, la componente imprese sono dirette da donne. Task Force Imprenditoria Maria Teresa Mastropietro, le Le donne imprenditrici si stanno imponendo all’atistituzioni e un nutrito numero d’imprenditrici di grande tenzione del mondo economico e sociale come nuoprestigio. vo modello a cui ispirarsi; un identikit di imprenditrice Le donne imprenditrici sono i nuovi modelli sociali che mette al primo posto sia la famiglia, sia l’impresa, e manageriali perché sanno portare all’interno della sempre alla ricerca di equilibrio, riuscendo a dosare propria impresa i valori famigliari: flessibilità, adattatempi ed energie. SEZIONE DI TORINO SAN GIOVANNI Condivisione e collaborazione per far “Rifiorire la vita” Andos, Fidapa e Politecnico di Un circolo virtuoso nato Si tratta di un progetto pilota sotto Torino per l’Ospedale Molinette di molti punti di vista – modalità di readalla collaborazione Torino. Zero costi per l’istituzione lizzazione, sostenibilità ambientale, di associazioni, pubblica grazie al supporto dell’avalutazione delle ricadute positive zienda Sikkens. Quando associasui pazienti - sviluppato all’interno istituzioni e zioni, istituzioni e professionalità si del progetto “Rifiorisce la vita”, nato professionisti incontrano, parlano e collaborano, grazie alla collaborazione di Fulvia nasce un “circolo virtuoso” che può Pedani, presidente della sezione costituire esempio per altre realtà nazionali e internadi Torino San Giovanni e della sezione Piemontese zionali. Ne è un esempio l’intervento di restyling crodell’ANDOS – Associazione Donne Operate al Seno, matico e di wayfinding (individuazione dei “percorsi” con la professoressa Anna Marotta del Politecnico di che i pazienti devono seguire durante il loro ricovero) Torino, coordinatrice del Gruppo di Ricerca Policroma, del reparto di Oncologia Medica 2 dell’Ospedale Molial lavoro di volontari e ai materiali messi a disposizionette di Torino, presentato a Torino nel Salone d’Onore ne gratuitamente dalla Sikkens. Un progetto portato a del Politecnico di Torino, al Castello del Valentino. termine in tempi record – meno di un anno dall’inizio Novembre 2012 19 20 nord-ovest della progettazione alla realizzazione – e, soprattutto, a costo zero per l’Ospedale, con il valore aggiunto di aver dato spazio al lavoro e alla creatività di giovani architette e architetti. Soprattutto in ambito ospedaliero l’ambiente veicola importanti messaggi non verbali, che possono influire in senso positivo o negativo sullo stato d’animo dei pazienti e degli operatori, inducendo, di conseguenza, delle ricadute sugli esiti delle cure stesse e sulla qualità percepita dei luoghi di cura. Una premessa verificata da team di psicologi e da studi internazionali, che si è concretizzata a Torino con l’obiettivo di creare ambienti percettivamente più confortevoli per le persone ricoverate. Colori e fiori per contribuire non solo a migliorare la funzionalità di spazi e percorsi, ma anche al benessere psicofisico, per un vissuto della malattia più sereno, nonché una risposta terapeutica più completa. Oltre alla scelta dei colori, l’utilizzo di iconografie floreali (da cui il progetto prende il nome) trasmette un messaggio positivo che si connota come Il corridoio del reparto dopo il restyling cromatico una metafora della qualità della vita nell’esistere della persona. Un esempio concreto di quanto previsto dal tema nazionale Fidapa Bpw Italy per il biennio 2011-2013 sulla partecipazione e la responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale. i distretti e le loro sezioni centro L’associazionismo e l’attenzione al mondo del lavoro presidente Rossella Poce Siamo ormai giunte al secondo anno dell’attività Distrettuale e questo ci consente una valutazione positiva dei risultati ottenuti ed una riflessione sul ruolo attivo che l’associazionismo in generale e la Fidapa Bpw Italy in particolare, è chiamato a rivestire nel delicato panorama politico-economico dell’Italia e dell’Europa. Nell’anno appena trascorso, il distretto Centro ha svolto un intenso lavoro di sensibilizzazione in favore dell’ingresso delle donne in politica; prosegue ancora quest’anno accompagnato dalla raccolta dei curricula eccellenti delle nostre socie per l’inserimento delle donne nei Cda delle società quotate in Borsa. Ma non solo. L’attenzione sarà ancora rivolta concretamente al difficile mondo del lavoro, della finanza, dei processi bancari, nel quadro più generale delle radici culturali e sociali che ci contaddistinguono. La forza delle nostre donne si evidenzierà nel contributo di concretezza risolutiva e nella capacità di riflessione condivisa sul delicato panorama storico che stiamo faticosamente attraversando. Ora che le donne si accingono a ricoprire un ruolo attivo nei luoghi delle decisioni, dovranno testimoniare di essere portatrici di cambiamenti radicali, dalla risoluzione puramente tecnica dei problemi alla più incisiva gestione del “potere”: gestirlo nell’esclusivo interesse della collettività, praticare quotidianamente azioni trasparenti e legali, rifiutare la logica dello scambio che induce a sostituire i diritti con i favori. Il cambiamento che saremo chiamate a mettere in campo sarà il frutto non solo della preparazione e della professionalità, quanto di una precisa scelta culturale, anche comportamentale, improntata all’eticità. Nella riunione distrettuale, tenutasi a Firenze, sono stati presentati progetti alla cui formulazione e successiva realizzazione hanno dato e daranno un significativo contributo tutte le componenti del Comitato di Presidenza, le Consigliere e le Componenti di Commissione del nostro distretto. L’orientamento culturale sotteso a tali proposte è sempre quello di partire da una riflessione culturale sullo stato delle cose ed individuare i campi su cui intervenire ed operare concretamente. È infatti importante che si tenga nella dovuta attenzione l’aspetto della elaborazione concettuale che sta alla base delle successive scelte operative. È indispensabile conoscere le radici storiche e sociali centro che ci consentono oggi di vivere in pienezza la nostra vita di donne e con una diversa e più ottimistica prospettiva futura. Altrettanto fondamentale è interrogarsi sul ruolo che le Organizzazioni non governative svolgono in questo preciso momento storico nel ruolo di ponte tra le urgenze della collettività e le azioni di governo della Cosa Pubblica. Partecipazione, Responsabilità, empowerment delle donne: questo il nostro mandato. I campi di riflessione e di azione, individuati per il lavoro che impegnerà le Sezioni in questo secondo anno associativo, sono relativi al rapporto della donna con la cultura, l’arte, la vita reale ed i tempi della Città, con l’imprenditoria, specie agricola, con la salute, con la problematica sociale dell’ invecchiamento, con la formazione delle giovani a cui destinare borse di studio, con la violenza anche sui minori, con la legalità e la lotta alla cultura distruttiva di stampo delinquenziale. I concorsi ed i premi letterari e musicali arricchiranno la vasta gamma di azione delle Sezioni a cui si aggiungeranno patti di amicizia e di lavoro, fondati su comuni radici storiche e culturali, tra diversi Distretti. La rete di tutte le forze messe in campo accrescerà il ruolo della nostra associazione quale movimento di opinione e di pressione sulle Istituzioni delle quattro Regioni del distretto Centro. SEZIONE DI JESI Aging People in Action for a Better Life Aging People in Action for a Better Life è il titolo del progetto e la dottoressa Letizia Saturni, socia fondatrice della sezione di Jesi ed ora componente della Commissione Sanità per il distretto Centro, ne è estensore e responsabile scientifico. Il battesimo ufficiale del progetto è avvenuto, con il patrocinio del Senato in una cornice istituzionale importante: la sala Atti Parlamentari nella Biblioteca Spadolini. L’evento è stato presieduto dalla senatrice Dorina Bianchi, membro della 11a Commissione Permanente e si è svolto alla presenza della Presidente nazionale Eufemia Ippolito. Il progetto, come è stato spiegato dalla Saturni, vuole informare, educare, sensibilizzare e promuovere una mentalità nuova, scardinando alcuni luoghi comuni sull’invecchiamento, basati solo sulle trasformazioni biologiche legate all’avanzamento degli anni. Ora bisogna pensare al diversamente giovane, simpatica definizione coniata dalla Saturni per identificare i soggetti longevi, anche nei suoi aspetti psichici e soprattutto sociologici. In quest’ottica il diversamente giovane ha un’importanza socio-culturale rilevante, grazie al suo bagaglio di esperienze e competenze preziose che costituiscono il capitale sociale e relazionale, fondamentale per la solidarietà tra le generazioni. Sono proprio tutti questi concetti che trovano sintesi nel logo appositamente studiato e realizzato sempre dalla socia Letizia e che troveranno spiegazione nel materiale cartaceo che verrà prodotto nel corso dei due anni di realizzazione. La concretezza del progetto e l’adeguatezza di quanto promosso sono perfettamente in linea con quanto suggerito sia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che dall’Unione Europea che hanno scelto per l’anno 2012 il tema dell’invecchiamento attivo e in salute, dichiarandolo l’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà fra le Generazioni. La giornata si è conclusa con importanti impegni come quello assunto dalla Senatrice Bianchi a trasformare il progetto in mozione parlamentare. SEZIONE DI PESARO L’avventura della maternità tra luci e ombre Nel pensiero e nel linguaggio non se ne parli, può essere davveParto indolore comune, gravidanza e maternità ro molto tortuoso. sono generalmente accostate ad Proprio in quest’ottica, la sezione e depressione espressioni e immagini tenere e rodi Pesaro ha voluto organizzare un post partum mantiche. Eppure, le donne sanno viaggio nel lato oscuro della materbene che diventare mamme è un’esperienza unica, nità, puntando l’attenzione su due momenti cruciali: ma non sempre idilliaca e che il percorso, benché il parto e il post partum. Novembre 2012 21 22 centro L’evento intitolato: “Luci e ombre della maternità. Dal parto indolore alla depressione post partum”, è stato patrocinato del Comune di Pesaro. Due le tappe: la proiezione del film di Cristina Comencini “Quando la notte” e una tavola rotonda che ha visto come relatori un ginecologo Nelvio Cester, una psicologa Paola Speziale e una scrittrice e blogger Deborah Papisca. “Quando la notte” è un film suggestivo e coraggioso, che colpisce oltre che per la splendida fotografia, per la scelta di demolire l’immagine stereotipata e rassicurante della maternità, facendo luce su sentimenti e paure comuni a molte donne. Nel film si tenta di penetrare e rappresentare quel senso di inadeguatezza, di solitudine e di claustrofobia che, talvolta, accompagna le neomamme nei primi anni di vita del figlio e che non va trascurato perché può mettere in pericolo la salute di entrambi. Nella tavola rotonda, moderata dalla Presidente della sezione Raffaella Marini, Nelvio Cester ha affrontato innanzitutto il tema del parto con epidurale e della sua difficoltà di inserirlo tra i trattamenti garantiti dal servizio sanitario nazionale (L.E.A.), principalmente per ragioni economiche. Paola Speziale ha messo dal suo canto in luce le implicazioni psicologiche della gravidanza e del parto, nelle patologie note come maternity blues e depressione post natale e i rimedi per prevenirle e per curarle. Da ultimo, la scrittrice Deborah Papisca ha raccontato, con impareggiabile ironia, il suo percorso per sconfiggere la depressione post partum, che è confluito nel romanzo autobiografico: “Di materno avevo solo il latte” (Dalai editori), uno dei casi editoriali dell’anno. SEZIONE DI PISTOIA Osare il futuro: un nuovo paradigma per uscire dall’incertezza “Osare il futuro” è il titolo del convedi qualità tradizionalmente considerate Prospettive e gno di studi organizzato dalla seziofemminili: ascolto, intuizione, sensibiliproposte dalla ne di Pistoia, in collaborazione con la tà, generosità, condivisione, responsasocietà Human Relations di Scandicci bilità, cura. sezione e la Biblioteca San Giorgio di Pistoia, Le testimonianze dirette e indirette di di Pistoia sul tema del benessere organizzativo e leaders, innovatori, artisti e imprenditori della qualità delle relazioni. che “ce l’hanno fatta” sono state utilizzate dai relatoL’evento, seguito da un centinaio di persone in sala ri, sia nelle relazioni metodologiche del mattino sia nei e da circa duecento persone tramite la diretta streworkshop interattivi del pomeriggio, come spunti utili aming e la cronaca via Facebook, ha rappresentato per imparare ad usare con competenza le chiavi del una significativa occasione di riflessione e dialogo sul cambiamento, per ampliare la visione del futuro e certema della “crisi”, con testimonianze di rappresencare una lucida alternativa anche nelle situazioni di ditanti del mondo professionale e imprenditoriale, delsagio personale e relazionale. la cultura e delle associazioni. Il direttore d’orchestra In questo evento, così come in altri eventi recenti, la Giorgio Fabbri, la famosa blogger Francesca Sanzo, sezione di Pistoia, presieduta da Mara Giorgetti Coclo stilista designer Riccardo Rami, l’executive coach chi, ha messo in luce il valore di una logica di collaMarco Fida – assieme agli altri protagonisti della giorborazione con altri soggetti pubblici e privati operanti nata – hanno proposto un’originale chiave di lettura sul territorio che le ha permesso di attivare relazioni dei rapporti tra scelte individuali e responsabilità colproficue con istituzioni e società disponibili ad unire lettive, tra creatività e innovazione, tra scelte etiche e le forze per produrre rilevanti occasioni di approfondisviluppo economico, incentrata sulla valorizzazione mento e riflessione sul presente e sul futuro. SEZIONE DI ROMA CAMPIDOGLIO La modernità del pensiero di Montesquieu ispira i modelli della cittadinanza attiva La Presidente della sezione di Roma Campidoglio Ines Santigli Bucci ha tenuto un’interessante conferenza sulla modernità del pensiero di Montesquieu, illustre filosofo delle dottrine politiche del XVIII secolo. Mediante un’attenta analisi di alcune sue opere sono stati messi in evidenza numerosi collegamenti con l’attuale contesto politico sociale. La Conferenza ha voluto mettere in luce l’importanza attribuita da Montesquieu alla “virtus” morale di ogni cittadino quale fondamento indispensabile della democrazia. L’importanza della partecipazione e della responsabilità in una cittadinanza attiva e solidale era quindi valore fondante indispensabile per questo padre delle democrazie moderne. L’evento è stato recensito dal Notiziario di Novembre dell’‘”International Women’s Club of Rome”, prestigiosa Associazione che riunisce le donne straniere residenti a Roma. i distretti e le loro sezioni centro sud-est Donne che tessono il futuro presidente Giulia Galantino Al via le attività di questo anno sociale per dare un valore più pregnante e un senso a quelli che sono gli obiettivi della Fidapa Bpw Italy, creando uno spazio comune di riflessione e di azione tra le Sezioni del distretto. Un modo diverso per valorizzare e condividere esperienze aprendosi alla collaborazione con realtà anche fuori del territorio italiano. Si stanno mettendo a punto progetti ad ampio respiro con percorsi che favoriranno, non solo le interazioni tra Sezioni, ma tra Sezioni e Commissioni e Task Force, tra Sezioni, distretto e Club stranieri. L’auspicio è quello di creare una fitta rete di relazioni tra le Sezioni, tra le Sezioni e le Istituzioni per porsi all’attenzione della società come grande movimento di opinione. Tutto questo perché siamo convinte che, lavorando fianco a fianco, tessendo con pazienza le nostre reti, noi donne possiamo apportare interessanti cambiamenti nella società. Fidapa Bpw Italy - distretto Sud Est: un impegno, un’identità di genere in evoluzione. Questo è emerso dall’Assemblea Distrettuale del Settembre scorso svoltasi a Bisceglie alla presenza della Presidente Nazionale Eufemia Ippolito. Le amiche che hanno dialogato con noi, in quell’oc- casione, forti e decise, hanno manifestato la volontà di costruire percorsi condivisi mettendo insieme professionalità, entusiasmo, desiderio di essere cittadine attive e responsabili. Alla luce di tutto questo, i programmi che si stanno avviando risultano di grande interesse. In particolare si sta programmando una Cerimonia delle candele a livello Distrettuale, da svolgersi in luogo pubblico, al fine di viverla come momento di alta condivisione di idee ed impegno e per far meglio conoscere all’esterno la forza della nostra Associazione “Sono le socie che, con il loro impegno con la loro determinazione con le loro emozioni, con le loro passioni, con i loro sogni, costituiscono la vera anima dell’Associazione. Uniamo le forze per renderla sempre più unica e coesa”. Questo è stato il messaggio che, insieme al CPD, ho rivolto alle socie del distretto con l’auspicio che, in un clima di amicizia e di serenità, con la collaborazione fattiva di tutte, possiamo trovare strategie operative per il raggiungimento di obiettivi di crescita culturale e sociale. SEZIONE DI BARI Tutela dell’infanzia e dell’adolescenza: il ruolo del garante Si è svolto a Bari il convegno dal titolo “Tutela dell’Infanzia e dell’Adolescenza: la figura della Garante” promosso dalla responsabile nazionale della Commissione Donne Politiche Sociali e Pari Opportunità, Fiammetta Perrone e dalla responsabile nazionale della Commissione Legislazione, Lella Ruccia, in collaborazione con il distretto Sud-Est e la sezione di Bari. L’Ordine degli Avvocati di Bari, l’ANPE Puglia, l’Università degli Studi di Bari, l’Ordine degli Psicologi Puglia,l’Ordine degli Assistenti Sociali, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Bari hanno dato il patrocinio. Il convegno ha avuto l’accreditamento dell’Ordine degli Avvocati e dell’Associazione Pedagogisti che hanno riconosciuto i crediti formativi. I lavori sono stati aperti dalla Presidente Nazionale, Eufemia Ippolito, dalla Presidente del distretto, Giulia Galantino e dalla Presidente di Bari, Marisa Valleri. Con la legge 12 Luglio 2011 n.112 è stata istituita l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. L’Autorità garante opera per assicurare la piena attuazione e la tutela dei diritti e degli interessi delle persone di minore età, in conformità a quanto previsto dalle convenzioni internazionali (Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989, resa esecutiva con legge n.176/1991), europee (Convenzione di Strasburgo ratificata con legge 77/2003) e da norme costituzionali e legislative nazionali . L’istituzione di tale Autorità costituisce una novità importante nel panorama della legislazione minorile, in quanto, pur non essendo deputata alla tutela giurisdizionale dei diritti – di competenza dell’autoNovembre 2012 23 24 sud-est rità giudiziaria – né esercitando atAlla debolezza di alcuni modelli Il Garante: tività socio-assistenziale – propria educativi va aggiunto il disorientaun’attenzione dei servizi degli enti locali – alla mento prodotto da messaggi cultudoverosa alla fragilità stessa viene demandato un ruolo rali che essi veicolano come l’egoidi promozione e di controllo in or- del mondo dei bambini smo, la furbizia, la rabbia. Fattori dine all’effettiva realizzazione dei che predispongono gli adolescenti e dei giovani diritti riconosciuti ai soggetti in età a sviluppare comportamenti sleali, minore. I Garanti per i minori sono diffidenti e di devianza. Delicato è stati nominati in diverse Regioni Italiane. In Puglia anche il mondo dell’infanzia immigrata se pensiamo è stata nominata Garante la Prof.ssa Rosangela alle difficoltà di adattamento e di inserimento. Paparella che, insieme alla Dott.ssa Anna Rosa De In quest’ottica di riflessione culturale e normativa Palo – Presidente del Tribunale dei Minori di Bari e e di affermazione della centralità della posizione del alla Prof.ssa Maria Laura Basso – Docente Universiminore e dei suoi diritti, si è passati dal concetto di tà di Bari, hanno tenuto le relazioni centrali. tutela dell’interesse del minore a quello di responsaIl mondo in cui viviamo non è ancora a misura di bambilità multistituzionale e multidisciplinare: genitoriale, bino né come spazi né come tempi. La fragilità del monsociale, giuridica. Interessanti sono stati gli interventi do dell’infanzia e dell’adolescenza richiede un impegno degli Ordini Professionali. attivo, un’attenzione più agita e condivisa, una forte caIl convegno è stato un momento culturale e formatipacità di ascolto e di osservazione per poter interpretare vo, di sensibilizzazione e diffusione della conoscenza gli aspetti più delicati per la crescita e lo sviluppo cognidei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e di dialogo tivo, affettivo e comportamentale del minore. tra le istituzioni, gli enti, i servizi e le associazioni, La crescita è il frutto di complesse interazioni tra fatcosì come indicato nell’art 3 della stessa legge. Alla tori biologici ed ambientali. I genitori possono costitufine è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra la Gaire una grande risorsa per il bambino, proteggendolo rante della Regione Puglia e l’Associazione Nazionae mediando con un ambiente esterno che può essele Pedagogisti, sottoscritto dalle Autorità Fidapa, che re drammatico e violento. Ma non sempre le famiglie ha sancito la volontà di un’azione di coordinamento sono in grado di rispondere ai bisogni di un bambino e di dialogo efficace e continuativo tra le parti al fine o di un adolescente; in alcuni casi possono essere di realizzare interessanti progetti d’intervento e preall’origine del suo disagio. venzione e definire procedure condivise. SEZIONE DI CASARANO Una proposta di legge 50&50 alternativa alle quote rosa Si è svolto un convegno nella sezione di Casarano dal titolo: “50 & 50 la politica che piace alle donne”. Nell’ambito del tema nazionale “Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”, la sezione non solo ha aderito alla petizione, presentata dal coordinamento delle presidenti regionali Pari opportunità, per l’introduzione della doppia preferenza di genere nei vari sistemi elettorali delle singole regioni, ma ha voluto dar voce e risalto all’importante iniziativa posta in essere dalla Regione Puglia. In tale Regione si è giunti all’elaborazione di una proposta di legge di iniziativa popolare, denominata “Disposizioni in materia di equilibrio nella rappresentanza di genere nelle elezioni per il Consiglio regionale e il presidente della Regione”. Si intende così dare un’attuazione al dettato costituzionale della rappresentanza di genere, introducendo un meccanismo che permetta un riequilibrio nell’assise consiliare regionale. La proposta mira a novellare la legge regionale n.2/2005, affinché la regione Puglia assicuri la piena attuazione delle pari opportunità tra donne e uomini e promuova la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive. Attualmente nell’assise consiliare regionale pugliese è evidente la scarsa presenza femminile: solo tre donne su 70. La socia avvocato Anna Toma, co-redattrice della proposta di legge, ha illustrato i punti chiave della proposta stessa e ha messo in luce le sue novità, la sua ragion d’essere e le modalità con cui la si sta attuando. Un progetto ambizioso quello pugliese i cui punti essenziali sono: 1) in ogni lista nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore del 50%; 2) la lista che non rispetti questa caratteristica non è ammessa; 3) nei programmi di comunicazione politica deve essere assicurata la presenza paritaria dei candidati di entrambi i sessi nella lista presentata dal soggetto politico che realizza il messaggio; nei messaggi autoge- sud-est stiti sulle campagne elettorali devono Una riforma concreta competizione elettorale, ad individuamettersi in risalto con pari evidenza per tempo i candidati valutandone che piace alle donne re la presenza di candidati di entrambi le competenze sia dal punto di vista i sessi nelle liste presentate; 4) l’elet- capace di rivoluzionare personale sia professionale. L’obiettitore può esprimere, uno o due voti di vo, quindi, è quello di garantire una la rappresentanza preferenza, nel caso di espressione rappresentanza di genere egualitaria politica di due preferenze, queste non possonelle liste elettorali, cosa ben diversa no riferirsi a candidate/i dello stesso dalle quote rosa. Inoltre, si vuole gasesso. Va da sé che l’introduzione di tali modifiche alla rantire all’elettore la possibilità di poter scegliere la prolegge elettorale regionale obbligherebbe gli organismi pria preferenza tra un ventaglio di candidati che non siadi partito e o i politici, al fine di non essere esclusi dalla no né a maggioranza uomini e né a maggioranza donne. SEZIONE DI MELFI La crociata del liceo artistico per sconfiggere l’omofobia La commissione Dispersione scofisiche o verbali va distinta dalla culA Melfi un progetto lastica e riforma della scuola della tura omofobica, che è disseminata nei concreto promosso sezione di Melfi ha realizzato il prolinguaggi, negli atteggiamenti, negli della commissione getto “A scuola contro l’omofobia”, sguardi, nelle barriere invisibili, buone con la collaborazione dei docenti e Dispersione scolastica a separare i “diversi” dai “normali”. degli studenti del liceo artistico MaSono state lette testimonianze di e riforma della scuola rio Festa Campanile. persone che hanno subito violenze La scelta del tema è scaturita dalla constatazione fisiche e psicologiche sulla propria pelle, facendo sotche quotidianamente si apprende, attraverso i mezzi tolineare parole e personaggi che hanno colpito magdi comunicazione, che le forme di intolleranza verso i giormente la sensibilità degli studenti e ne è scaturito “diversi”sono sempre più numerose e tali da degeneun costruttivo dibattito. rare spesso in episodi di violenza. Se a questo si agSuccessivamente si è proceduto ad individuare le giunge il vuoto legislativo, si comprende bene perché modalità necessarie per creare un ambiente positivo la cultura educativa del nostro Paese non sia rimasta nella scuola ed i suggerimenti più opportuni al fine di ferma e abbia dato vita a una serie di progetti mirati a promuovere la tolleranza verso i “diversi”. stanare e combattere l’intolleranza. Gli studenti hanno dato voce alle loro emozioni e ai È in questo filone e con questi intenti che si è inseloro sentimenti realizzando anche un fumetto ed uno rita la nostra sezione. Il nostro progetto, realizzato con spot, riportato successivamente sul sito internet. l’aiuto dello psicologo e con la collaborazione di un sacerQuest’ultimo è stato ammesso alla fase finale del “15° dote, è partito da una fase di sensibilizzazione in merito Festival internazionale della pubblicità sociale dei raalla violenza alle donne, ai minori, alle discriminazioni per gazzi” in programma a Marano di Napoli con il patroetnie, razze, disabilità, religioni, per approdare alla viocinio dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania lenza dell’orientamento sessuale. È stato fatto notare agli al quale sono stati invitati un docente e quattro studenti studenti che la violenza omofobica fatta di aggressioni ed una rappresentanza di socie della nostra sezione. SEZIONE DI POLICORO Donne protagoniste nella magica rete delle tecnologie La sezione di Policoro (Mt), in collaborazione con le sezioni vicine di Potenza, Matera, Marconia e Bernalda, ha tenuto all’hotel Heraclea Residence un convegno sul tema “Donne e tecnologie:come coniugare innovazione, creatività, qualità della vita”. Punto focale la partecipazione delle socie giovani, entusiaste e vivaci, che hanno illustrato con interventi brevi e incisivi le diverse forme applicative delle tecnologie: l’istruzione scolastica (Antonella Manfredi), il processo civile telematico (Nunzia Guarino), il sistema creditizio e bancario in generale (Maria Chiara Farella), l’approccio psicologico Novembre 2012 25 26 sud-est al mondo dell’informatica (Maria Hanno partecipato all’evento la Un convegno Rosaria Salvatore). Presidente distrettuale Sud Est, Giupromosso dalle socie lia Galantino, che ha manifestato il Anche le relazioni sono state affidaYoung sulla creatività suo particolare apprezzamento per te a due brillanti e giovani giornaliste, Angela Divincenzo e Milena Manicol’iniziativa concedendo il patrocinio e qualità della vita ne, che hanno approfondito il rappordel distretto, e Annarita Mola, comto tra donne e media, senza dimenticare di sottolineare ponente distrettuale della commissione Young Bpw il gender gap che, anche in questo settore, dal punto di Italy che ha brillantemente coordinato gli interventi. vista dell’affermazione professionale, divide le donne daIl desiderio della Presidente nazionale, Eufemia Ipgli uomini che “fanno notizia”; mentre hanno evidenziato polito, che ha voluto con lungimiranza aprire le porcome, per contro, le donne sono in percentuale sempre te della Federazione alle giovani donne, comincia a maggiore e in negativo oggetto della notizia. dare i buoni frutti sperati! SEZIONE DI POTENZA La “lectio” di Carmen Lasorella sulle donne promotrici del cambiamento nella nostra società La Fidapa di Poni e la donna venne tenza, presieduta da relegata alla cura Luciana Biscione, ha della casa e dei figli. voluto celebrare la Seppur con qualche Settimana della Cultudistinguo, si deve ra voluta dal ministero constatare amaradei Beni e le attività mente che la situaculturali; un appuntazione dell’universo mento importante nel femminile italiano panorama italiano perper certi aspetti non ché permette non solo è poi così mutata. di fruire di bellezze Ancora resiste un uniche al mondo ma certo pensiero che di riflettere sul valore ostacola la parificadi un patrimonio cultuzione della donna rale che tutti noi abbiamo il dovere all’uomo almeno nei settori decisioLa “Conoscenza” di tutelare. nali. Carmen Lasorella ha fatto capiè la porta La sede scelta dalla Fidapa è stare quanto ciò sia sbagliato, citando dell’innovazione to il museo archeologico nazionale esempi di donne che nel mondo “Dinu Adamesteanu” dove è stato stanno governando con successo per una realtà sviscerato il tema nazionale “Pardelle realtà complesse. che vuole crescere tecipazione e responsabilità per lo Liberia, Brasile, Argentina sono sviluppo della cittadinanza attiva e guidate da donne colte ed esperte solidale”. All’incontro ha preso parte Carmen Lasoche, con le loro scelte controcorrente, cercano di inrella, giornalista televisiva, lucana e attuale direttore vertire i destini, spesso difficili, dei loro Paesi. Donne della TV di Stato di San Marino. Il dibattito intitolato che hanno superato i 50 anni e con ostinazione pro“Le donne e l’impegno civile nel cambiamento” ha muovono un nuovo corso nelle loro società investendo analizzato l’attualità italiana ed estera in riferimento in cultura, aprendo scuole cui tutti, bambini e bambialla condizione della donna. Antonio De Siena, Sone, ragazzi e ragazze devono poter liberamente acceprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata, dere. La “Conoscenza” è la porta dell’innovazione per ha introdotto la serata parlando dei ruoli che la donna una società che vuole crescere. italico lucana rivestiva nella società antica, ruoli che la Questi Paesi sono la prova di come più meritocrazia, allineavano come status a quello degli uomini. più donne nei ruoli decisionali, più cultura possono Tra loro non c’erano distinzioni e questo consentiportarci fuori dalla crisi economica finanziaria. va alla donna di prendere decisioni che non fossero La collettività, ha suggerito la giornalista, deve essolo attinenti alle faccende domestiche ed in più di sere più partecipe, più presente nelle questioni del accedere alla “Conoscenza”. La parità di genere venPaese perché insieme, uomini e donne, lavorino per ne però cancellata dall’arrivo dei Greci e dei Romarimodulare un presente e costruire un futuro migliore. i distretti e le loro sezioni sud-est sud-ovest Una fucina di iniziative all’insegna della promozione della donna presidente Caterina Mazzella “Insieme si può”! Lo slogan coniato dalla Presidente Distrettuale Caterina Mazzella per il biennio 2011/2013 si è efficacemente concretizzato nel distretto Sud Ovest attraverso iniziative sezionali e distrettuali orientate alle linee programmatiche condivise ad inizio mandato. Grazie alla reciproca collaborazione, alla tempestività nel veicolare informazioni, al rispetto dei ruoli e delle norme statutarie, ma soprattutto al fondamentale ruolo di coordinamento svolto dal distretto in sintonia con le direttive Nazionali, è scaturito un proficuo lavoro in rete molto apprezzato, che conferma sempre più la “mission” della nostra Fidapa come movimento d’opinione e promozione della Donna a 360°. A testimonianza di quanto affermato, la trattazione del Tema Nazionale sulla cittadinanza attiva è stata declinata nelle sue molteplici sfaccettature; in particolar modo, circa l’attuazione della linea programmatica sulla Doppia preferenza di genere, sono state raccolte dalle sezioni della Calabria (in Campania la legge è attiva dal 2009) per la modifica della L.R. 1/2005, ben 1250 firme in poco più di un mese a seguito di una intesa campagna di sensibilizzazione ed in sinergia con le Istituzioni. Altrettanto impegno si sta esplicitando per promuovere maggiore presenza femminile nei CDA delle aziende e nei posti che contano per una effettiva democrazia paritaria. Sempre di partecipazione e responsabilità al femminile si è discusso nel corso dell’Assemblea Distrettuale di Avellino alla presenza delle massime Autorità Fidapa e delle numerosissime socie convenute dalle due regioni del distretto: particolarmente apprezzata la “lectio magistralis” dell’on. Ciriaco De Mita, che ha sapientemente stigmatizzato il fondante ruolo che hanno sempre avuto le donne nella Storia del nostro Paese. Per l’anno sociale in corso, in osservanza delle linee guida distrettuali, sono stati programmati ben sette Convegni Distrettuali curati dalle Componenti le Commissioni Nazionali; le tematiche affrontate spaziano dalle problematiche attinenti i giovani e la dispersione scolastica, l’imprenditoria e l’ambiente, l’impegno civile degli artisti, le normative europee a favore della Donna, l’importanza della corretta informazione, salute e benessere, terapia del dolore, tema internazionale…. Altresì saranno incentivati i consolidati incontri intersezionali, anche con sezioni di altri Distretti su tematiche condivise, per una maggiore incisività e visibilità della nostra associazione sul territorio. Altro momento saliente del nostro percorso associativo saranno i gemellaggi: il confronto, lo scambio interculturale, l’amicizia e l’accoglienza costituiscono una costante per le fidapine del S.O. Pertanto in aggiunta ai gemellaggi già effettuati (Ischia-Sciacca, Ariano Irpino-Ascoli Piceno, TeanoNola) sono in programma Villa S. Giovanni-Torino Rivoli e Cosenza-Milano. La formazione delle socie invece sarà come sempre affidata alla consolidata esperienza della past presidente nazionale Margherita Gulisano. Condivideremo inoltre l’interessante proposta del distretto S.E. di un Convegno, partecipato dai 7 Distretti, che si terrà a Roma nella sede del Parlamento Europeo sul tema “Riconoscimento alle vittime di violenza”. All’insegna della promozione è stato il coinvolgimento delle risorse umane della nostra Associazione attraverso la partecipazione e le significative relazioni tenute ai convegni distrettuali e agli incontri di sezione da socie esperte e qualificate, che hanno reso e renderanno ancora più coinvolgente il nostro percorso associativo. SEZIONE DI AVELLINO Nel lavoro: più potere per crescere Conoscenze, abilità e competenza, in una parola empowerment “Lavoro e pensioni al femminile” è il convegno tenutosi a Capri e organizzato dalle sezioni di Avellino e di Capri sul tema internazionale che ha posto l’attenzione al ruolo delle donne nel mondo del lavoro e sulle norme per il pensionamento. Sono intervenute: la Presidente Nazionale Fidapa Eufemia Ippolito, la presidente del distretto Sud-Ovest Caterina Mazzella, la Past Presidente Nazionale Giuseppina Seidita, la Tesoriera Nazionale Marcella Desalvo, la Past Presidente del distretto Sud-Ovest Linda Napoli, le autorità Civili di Capri e di Anacapri e un folto numero di socie Novembre 2012 27 28 sud-ovest venute da tutto il distretto. Le relazioni sono state curate da Marcella Desalvo Consulente del Lavoro e da Giuseppina Seidita Responsabile del tema internazionale, moderate da Pina Genua Ruggiero, promotrice del convegno. L’articolato e complesso argomento è stato affrontato da diversi punti di vista. Uno di questi è stato l’empowerment, ovvero la necessità di attribuire più potere alle donne, sfruttare tutte le opportunità e appoggiarne la presenza in tutti i settori del campo lavorativo. Questo termine significa conferire poteri, mettere in grado di; un concetto complesso che indica l’insieme di conoscenze, abilità relazionali e competenze che permettono a un singolo o a un gruppo di porsi degli obiettivi e di raggiungerli. Molto apprezzato è stato l’intervento della Tesoriera nazionale Marcella Desalvo che ha relazionato sulla riforma del sistema pensionistico. SEZIONE DI BATTIPAGLIA La cultura che nutre Buona salute e importanza della dente Nazionale Eufemia Ippolito Siamo quel che prevenzione attraverso una sana e la Presidente del distretto suded equilibrata alimentazione: queovest Caterina Mazzella. Relatrimangiamo: sto l’intento del progetto “La cultuce Stefania Ruggeri, ricercatrice impariamo a ra che nutre”, messo a punto dalla Inran (Istituto Nazionale di ricerca trasformare sezione di Battipaglia, Presidenper gli alimenti e la nutrizione) che il nostro piatto te Barbara Visco, e recepito dalle ha trattato il tema: “La Dieta Mediscuole, dalle istituzioni e dalle asterranea 2.0: salute per le nuove nella tavolozza sociazioni operanti sul territorio. generazioni”. Nel suo intervento di un pittore Sono state proprio le scuole che ha sottolineato l’importanza dell’uhanno permesso, in prima fase, la so di prodotti freschi del nostro distribuzione di circa cinquecento territorio e degli effetti benefici questionari agli alunni degli istituti secondari di priche essi hanno sulla nostra salute, soprattutto come mo e secondo grado di età compresa tra gli undici prevenzione dell’obesità e delle sue complicazioni. e i quindici anni. Altri cinquanta questionari sono Anche Vito Amendolara, Consigliere delegato per stati distribuiti a persone adulte tra i quaranta ed i l’Agricoltura del Governatore della Regione Camsessanta anni. Dall’analisi dei questionari, i cui dati pania Caldoro, ha ribadito l’importanza di una sana sono stati elaborati dalle socie Yuong Maria Virgie corretta alimentazione con riferimento al patrimonia Mostaccioli e Maria Giovanna Polito ed esposte nio agroalimentare composto da prodotti tipici della dalla socia Vincenza Cafaro, biologa-nutrizionista, Campania, che la Regione ha voluto tutelare con è emerso chiaramente che i nostri giovani e i meno l’approvazione, il 30 Marzo 2012, di una legge che giovani mangiano male, seguono sempre più spesvalorizza la Dieta Mediterranea. Il Dott. Alessandro so una dieta basata su cibo di scarso valore salutiNotaro, Presidente del Centro Studi per la Dieta Mestico, con eccesso di consumo di grasso e zuccheri diterranea di Pioppi (SA), ha parlato della moderna e di cibo ricco di calorie “vuote”, piuttosto che conalimentazione mediterranea per prevenire le malatsumare alimenti ricchi di principi nutritivi che carattie cardiovascolari. terizzano la dieta mediterranea. Ha concluso i lavori la Presidente Nazionale che Al centro sociale di Battipaglia, con il convegno ha apprezzato il coinvolgimento nel progetto delle conclusivo “Siamo quel che mangiamo: impariamo scuole, istituzioni e associazioni e ha ribadito ai nua trasformare il nostro piatto nella tavolozza di un merosi alunni presenti e al folto pubblico adulto l’impittore” si è concluso il progetto. Presenti la Presiportanza di una equilibrata alimentazione. SEZIONE DI COSENZA La Fidapa premia il coraggio di una donna contro la ‘ndrangheta Il premio Brutium della sezione di Cosenza viene consegnato ogni biennio ad una donna calabrese che si è particolarmente distinta nel campo delle arti, professioni, affari. Quest’anno il premio, giunto alla settima edizione, è stato consegnato dalla Presidente Carmela Mirabelli a Rosy Canale. Donna di coraggio e fondatrice del Movimento delle donne di San Luca e della Locride, ha svolto un’attività di tipo imprenditoriale commerciale; dopo una terribile aggressione determinata dall’essersi imbattuta nella ‘ndrangheta, si è impegnata in attività imprenditoriali a fini sociali in San Luca, che sud-ovest non è il suo paese, per contribuire Capo della Procura della Repubblialla crescita culturale e sociale di La sezione di Cosenza ca presso il Tribunale di Paola e per consegna il Brutium un territorio interessato da una alta l’imprenditoria femminile la referenpresenza mafiosa. Ed è particolarte della Commissione imprenditoria a una imprenditrice mente significativo che, in una villa della sezione di Cosenza Annamaaggredita per il suo confiscata ad un soggetto ritenuto ria Bevilacqua Odoardi. coraggio mafioso dagli inquirenti, la stessa La serata è stata conclusa da abbia creato un asilo per i bambini un’artista calabrese di grande levadi San Luca. Per tale evento sono tura e di raffinata sensibilità, la canintervenuti un rappresentante delle istituzioni, uno del tante Rosa Martirano, che ha offerto alcune delle sue mondo giudiziario il dott. Bruno Giordano Procuratore splendide interpretazioni canore. SEZIONE DI MORGANA REGGIO CALABRIA La riforma del lavoro e il nuovo articolo 18 cambiano le regole L’attualità del tema nazionale esigono lo sfruttamento degli imI rischi sottesi alla ha funzionato da catalizzatore per pianti e la flessibilità dell’impiego un’ampia riflessione sulla “riforma dei lavoratori, ma il dialogo delle nuova formulazione del lavoro”, svoltasi nel Palazzo forze politiche e sociali con l’ecodello Statuto dei storico della Provincia di Reggio nomia deve comunque prevedere Lavoratori Calabria. Un attento pubblico di il bilanciamento tra valori umani ed fidapine e di addetti ai lavori ha seesigenze produttive. Il dottor Saguito il convegno “Crisi finanziaria pone ha rilevato i rischi sottesi alla e modifiche all’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori”, nuova formulazione dell’art. 18, derivanti dalla riducurato dalla referente della Commissione Legislaziozione della tutela goduta dal lavoratore e da evenne Tiziana Tiziano e patrocinato dall’Ordine forense tuali azzardate valutazioni dell’organo giudicante, su e dalla Provincia. Relatori Angela Marcianò, docente cui dovrà pronunciarsi la Cassazione. La crescita del di Diritto del Lavoro negli atenei reggino e messinelavoro precario ha già indebolito i contratti nazionali se e Natalino Sapone, giudice del lavoro al Tribunale e incentivato i meccanismi di flessibilità in uscita, colreggino. La professoressa Marcianò ha illustrato le pendo tutte le fasce dei lavoratori, soprattutto donne, criticità storiche del sistema delle relazioni industriae svigorendo quegli obiettivi di empowerment che li e la disorganicità della legislazione lavoristica viattengono all’ampliamento delle possibilità, delle gente. Ha osservato come l’ampia e atipica tipologia scelte, della libertà e delle uguali opportunità di tutti dei contratti flessibili ne renda costoso e selettivo il i cittadini. ricorso, alterando l’iniziale equilibrio tra riforma delIl successo del convegno incoraggia il cammino inla disciplina dei licenziamenti e norme di contrasto trapreso dalla sezione Morgana, volto a proporre alle alla precarietà. I consistenti investimenti di capitale, socie e alla città occasioni di crescita civile coerenti che assicurano competitività al sistema industriale, con l’etica associativa. SEZIONE DI SALERNO L’impegno in politica spalanca le porte dell’uguaglianza Il convegno organizzato dalla ritti di genere e lottare contro ogni Salerno riflette vice presidente Dina Oliva Crimaldi con azioni incisive e coinvolge la società discriminazione “Dalla solidarietà passiva alla cittae concrete. Dina Oliva Crimaldi ha su progetti comuni dinanza attiva e solidale” ha coinposto l’accento sull’urgenza di atvolto su questa riflessione non solo di cittadinanza attiva tuare un’azione politica più equa e il mondo della Fidapa Bpw Italy ma su come sia importante che tutte le diversi rappresentanti della società salernitana, autoassociazioni abbiano progetti comuni quali l’imperità, istituzioni, associazioni e club impegnati fattivagno attivo e solidale per favorire l’uguaglianza delle mente sul territorio. opportunità, il recupero del patrimonio artistico e soLa presidente della sezione Rita Vitale Simbolo, cio culturale, la tutela dei più deboli. ha sottolineato che per raggiungere traguardi signiLa vice presidente del distretto Sud Ovest Angioficativi si devono attuare politiche in materia di dila Infantino ha elogiato la Campania, la sola regione Novembre 2012 29 30 sud-ovest che ha la doppia preferenza di genere: ciò facilita l’ingresso delle donne nel mondo politico. E la Fidapa lotterà affinché la legge sia estesa su tutto il territorio nazionale. L’onorevole Giuseppe Gargani, europarlamentare, ha inviato un messaggio volto a sollecitare e incoraggiare la cittadinanza attiva delle donne evidenziando che le iniziative legislative del Parlamento Europeo hanno lo scopo di assicurare le pari opportunità e l’uguaglianza di trattamento. Il Soroptimist Club Salerno con Paki Memoli, consigliere comunale, ha dichiarato che l’umanità ha due ali: una è la donna, l’altra è l’uomo e fino a quando queste due ali non saranno ugualmente sviluppate, l’umanità non potrà volare. Maria Pia Perisano, presi- dente Cif ha ricordato le conquiste fatte dalle donne dal dopoguerra a oggi e le battaglie che ancora le vedono unite, vittime delle discriminazioni. L’imprenditrice Antonia Autori, dell’associazione In Movimento ha sollecitato l’impegno delle donne in politica. Il presidente Lions Club Salerno Host, Tommaso De Martino, ha parlato della solidarietà dei Lions sul territorio con la costruzione della Casa di accoglienza all’ospedale di Salerno. Andrea Riccio presidente di “Amici Insieme” ha descritto l’attività della Banca del tempo. La presidente di “Spazio Donna“ Wilma Tabano ha ricordato il movimento delle donne “Se non ora quando?” Il convegno è stato moderato da Aniello Palumbo, giornalista di Roma Cronaca. SEZIONE DI SOVERATO Donne e salute, nuove e rivoluzionarie frontiere della medicina Katia Reda, presidente della sedo gli aspetti medico-scientifici, ha Scienziate, zione di Soverato, ha aperto i lavori anche rilanciato il messaggio fondel convegno “Donna, salute e ripresenti al Convegno damentale della donazione e della cerca tecnologie innovative nell’era solidarietà, evidenziando come la organizzato dalla post genomica”. Con lei, Rosa Terrisposta del territorio calabrese abCommissione Sanità, bia permesso che la banca cordoraciano referente della commissiosvelano l’avanguardia nale della Calabria sia la prima per ne Igiene e sanità che ha curato gli aspetti scientifici. indice di rilascio nel 2011 secondo i della ricerca Il convegno è nato per promuodati forniti dalla rete nazionale. per il benessere vere e divulgare i recenti sviluppi L’importanza di cibi funzionali e femminile della ricerca di base e della ricerca nutraceutici per la donna in menotraslazionale volti al miglioramento pausa con problemi di metabolismo della salute della donna, rispondendo pertanto all’oe i recenti sviluppi della tecnologia utilizzata in cambiettivo operativo A della commissione, che recita po dietologico sono stati trattati da Tiziana Montalcini “promuovere la salute della donna utilizzando inter(Docente di Scienze e Tecniche Dietetiche Applicate, venti di informazione, formazione, educazione, preUniversità Magna Grecia di Catanzaro). In questo senvenzione, cura, assistenza (cure and care). so si è dato ampio spazio al Golden Goal della ComSono stati affrontati i temi caldi della cosiddetta rimissione Nazionale Igiene e Sanità inerente la salute voluzione post-genomica quali Epigenetica, cellule della donna adulta e anziana. Si è voluto infine evidenstaminali, nutraceutica, proteomica, nanoproteomica. ziare come i nuovi sviluppi tecnologici e nanotecnoloLa prima relazione tenuta da Paola Caiafa, (Docengici possano aprire gli orizzonti alla diagnosi precoce te di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinie alla medicina personalizzata. Tra gli obiettivi infatti ca, Università di Roma “La Sapienza”) ha messo in della Proteomica e della Nanoproteomica, temi su cui evidenza l’importanza dell’Epigenetica, una nuova ha relazionato la socia Rosa Terracciano (Docente di disciplina che si occupa dei cambiamenti che non Chimica Organica, Università Magna Grecia di Catanriguardano direttamente la sequenza del Dna, ma di zaro), c’è la definizione di una piattaforma tecnologica quelli che agiscono sulla struttura e ne modificano l’ealtamente sensibile per i profili molecolari di fluidi biospressione. Altro tema affrontato da Roberto Miniero logici come plasma, siero, saliva o tessuti, che in un (Docente di Pediatria, Università Magna Grecia di Caimmediato futuro potrebbero aprire nuovi orizzonti alla tanzaro) è stato la donazione del cordone ombelicale diagnosi precoce di diverse patologie tra cui anche e le potenzialità dell’utilizzo terapeutico delle cellule i tumori della mammella e dell’ovaio. Infatti è proprio staminali. Presso la Cord Blood Bank (CBB) della Cagrazie allo studio comparativo dei profili molecolari di labria vengono raccolte, manipolate, caratterizzate, siero o plasma di soggetti sani e di pazienti oncologicrio-conservate e poste in rete mondiale le unità corci che è possibile trovare un pattern di biomarcatori donali ricche di preziose cellule staminali, donate dalin grado di distinguere in maniera significativa i due le madri calabresi dopo il parto e destinate all’utilizzo gruppi. Non più quindi un solo marcatore oncologico da parte di persone affette da patologie ematologiche come oggi accade ma un insieme di più marcatori fain attesa di trapianto. Inoltre il relatore, sottolineancilmente identificabili. i distretti e le loro sezioni sud-ovest sicilia Programmazione delle attività presidente Maria Concetta Oliveri Le linee programmatiche rappresentano la personalizzazione e l’adattamento degli obiettivi nazionali ai bisogni specifici e alla cultura del nostro territorio. Un adattamento e una personalizzazione che rispettano le linee tracciate nel passato e traducono il bisogno di dare unità alle proposte che nascono dalla creatività di donne pronte a mettersi in gioco se guidate da un leader che agevola i rapporti, coordina e riporta all’unità i molteplici aspetti che la vita di un distretto genera. La conoscenza e la chiarezza sono gli elementi necessari per evitare dubbi e perplessità, per rinforzare l’armonia e la fiducia, per ritrovare la motivazione ad operare. Un aspetto, quest’ultimo, che si riattiva se il lavoro da portare avanti suscita emozioni e se parte dal cuore coinvolgendo la persona nel suo aspetto cognitivo – emotivo. La programmazione del nuovo anno sociale, indubbiamente, rappresenta la naturale continuazione di quanto programmato all’inizio del biennio, nel rispetto del tema nazionale “Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”. Un tema ampiamente dibattuto attraverso convegni di approfondimento. Un tema che per essere dibattuto ha la necessità di riferirsi a tre punti chiave dell’impegno associativo: partecipazione – responsabilità – rappresentatività, termini che riportano a concetti che includono un’interrelazione sistemica e, pertanto, inscindibili da un operare comune. Anche quest’anno il tema relativo al concetto di cittadinanza attiva e solidale costituisce lo sfondo su cui dirigere le diverse attività ma anche la trama per ogni azione da intraprendere per sviluppare il Tema Nazionale e il Tema Internazionale. Tutte le iniziative hanno i caratteri di flessibilità per lasciare spazio alla creatività delle socie e alla loro professionalità. L’anno sociale si è aperto con un convegno ad Agrigento, alla presenza della Presidente Nazionale, della Presidente della Fondazione e della Past – Presidente Nazionale, dal titolo “Donne in prima linea”. La tavola rotonda ha dato voce alle donne che hanno operato e operano in situazioni di emergenza e di pericolo. Le altre attività programmate evidenziano l’impegno delle componenti del CPD, del CD, delle Responsabili delle Commissioni e delle Presidenti delle Sezioni. è stato proposto e avviato il progetto “Donne e toponomastica”, proposto dalla Consigliera Ester Rizzo e supportato dal distretto. Ha preso il via il progetto “Navigare sicuri nella rete” per un uso corretto e consapevole di internet e dei network, progetto che coinvolge gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e gli adulti vittime di truffe online. Ideatrice la Consigliera Irene Raudino. Sono iniziati corsi di formazione, rivolti ai giovani studenti universitari e degli ultimi anni degli istituti superiori nell’ambito del progetto “Come fare impresa in Agricoltura” presentato dalla Responsabile della Commissione Agricoltura Rosetta Lo Re Munzone a Catania con il coinvolgimento dell’Università di Catania e dell’associazione Nuova Impresa. I giovani partecipanti, circa 150, effettueranno uno stage in agriturismi e riceveranno un attestato nel corso del convegno che si terrà a Catania nel mese di febbraio e nell’ambito del quale è previsto l’intervento di imprenditrici di altre nazioni (Tunisia, Spagna, Malta, Marocco, Grecia). A Catania si è tenuto il Convegno “Donne imprenditrici in Sicilia: quale futuro in tempo di crisi”, promosso dalla Responsabile della Commissione Affari, Commercio e Tecnologia Carmen D’Avola Saguto. È stato avviato un tavolo di confronto per la promozione di un progetto contro la violenza sulle donne e i minori, proposto dalla Presidente della sezione di Niscemi. A febbraio prenderà il via il “Corso di formazione sulla Comunicazione”, proposto dalla Responsabile distrettuale Rapporti con la Stampa Francesca Scarnà in collaborazione con la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania. È previsto un viaggio in Spagna con tappe a Siviglia, Cordoba e Granada, nel periodo pasquale. Le linee programmatiche indubbiamente testimoniano il sentire comune di tutte le socie del distretto, che nella libertà di scelta operativa esprimono la forza di un gruppo che lavora per il raggiungimento di obiettivi sociali e politiche culturali che trovano nella “Parità di genere” lo sfondo da cui prendono vita, tutte le attività volte all’emancipazione femminile e al soddisfacimento dei bisogni umani in genere. Novembre 2012 31 32 sicilia SEZIONE DI RIVIERA DEI CICLOPI Fare impresa in agricoltura. Al via il progetto per la formazione dei giovani e un nuovo sviluppo dell’attività imprenditoriale Puntare Fare impresa in agricoltura, stimostrativo – professionale, la scuola e lare i giovani e formarli per lo svilupsull’associazionismo l’Università. Il programma si snoda po di nuovi posti di lavoro. Questo attraverso un corso gratuito di fore stringere filiere l’ambizioso obiettivo del progetto mazione ed informazione della duper incentivare che prende spunto dall’idea della rata di 20 ore, tenuto da docenti unisocia Rosa Munzone, componente versitari e professionisti del settore. l’agricoltura della Commissione Agricoltura per Il corso è rivolto a studenti e neodiil distretto Sicilia, di concerto con la Presidente del plomati e consentirà di acquisire competenze speciadistretto Sicilia, Maria Concetta Oliveri e la Responlistiche necessarie per fare impresa nell’agricoltura. A sabile della Commissione nazionale Agricoltura Maria conclusione del corso verrà rilasciato un attestato di Pia Pellegrino, in collaborazione con l’Università degli partecipazione. La Sicilia vanta una tradizione noteStudi e il Comune di Catania. L’evento di presentaziovole e quasi storica nel campo della produzione agrine – alla cui organizzazione hanno contribuito anche cola e potrebbe sicuramente mirare ad ancora più alti le socie della sezione Riviera dei Ciclopi - si è svolto obiettivi, ricercando proprio nelle risorse della terra al centro congressi Sheraton di Catania alla presenza una via d’uscita alla crisi che sta attraversando tutta della Presidente Eufemia Ippolito. Il progetto “Come la Regione. Le aziende in Sicilia sono tante e operose fare impresa in agricoltura” nasce dalla volontà di stima spesso alle prese con problemi di vario genere per molare un rapporto di scambio e di conoscenza tra il superare i quali – come hanno evidenziato i relatori mondo agricolo ad alto contenuto tecnico – ammini– sono necessari professionalità, coraggio e tenacia. SEZIONE DI TRAPANI L’imprenditoria in Sicilia, parlano le donne: perché un cambiamento è possibile Sono 31.115 le imprese agricole a Piccole iniziative locali Sicilia. Ne sono testimonianza le freconduzione femminile in Sicilia. Altre quenti citazioni letterarie e le illustratra tradizione 135 vantano più del 60% di socie donzioni artistiche degli antichi Simposi, e innovazione ne in consorzi, cooperative e società, occasioni di condivisione e di piacere mentre 445 sono società di capitale con più del 66% di già nella vita sociale dell’antica Grecia. Lilli Fazio è stata amministratrici donne. Il settore, per presenza femminile insignita del premio “Venere d’argento 2011”, offerto dal tra i dirigenti d’azienda, è superato solo dal commercio Comune di Erice e dalla Regione Sicilia. La Presidente all’ingrosso e al dettaglio (37.781 imprese nella regione) della sezione di Trapani Agata Bianco ha passato quined è molto avanti rispetto al terzo in classifica: le attività di la parola all’altra imprenditrice, Caterina Burgarella. manifatturiere con 7.638 donne al lavoro. I dati emergoLaureata sia in scienze politiche che in medicina, dopo no da un rapporto della Coldiretti e sono stati analizzati aver esercitato per diversi anni la professione di pedianel corso del convegno dal titolo “Da Venere a Minerva: tra a Roma, è ritornata in Sicilia ai suoi amati ulivi creanl’imprenditoria femminile nel nostro territorio” organizzato do un’innovativa azienda agrituristica, visitata nel 2003 dalla sezione di Trapani nella prestigiosa sede municipaanche dal Presidente emerito della Repubblica Italiana le di Palazzo d’Alì. Tra i relatori presenti due imprenditrici: Carlo Azeglio Ciampi e dalla sua consorte. “Le difficoltà Lilli Ferro Fazio per il settore vitivinicolo e Maria Caterina non sono mancate – ha detto Caterina – ma il cambiaBurgarella per il settore agro-oleario. mento in Sicilia è possibile attraverso piccole iniziative Lilli Ferro - laureata in giurisprudenza e ricercatrice unilocali che, davanti ad una realtà economica sempre più versitaria presso la cattedra di diritto comunitario dell’Uspesso senza regole, conservano una capacità di stabiniversità di Palermo - è riuscita a conciliare la sua vita lità e di metamorfosi nell’ottica di uno sviluppo sostenibidi moglie, madre e docente, specializzandosi tra l’altro le”. Alla manifestazione sono intervenuti il sindaco di Traanche nelle tecniche di marketing e nelle pubbliche repani, Girolamo Fazio, il consulente filosofico e giornalista lazioni dell’azienda di famiglia “Fazio Wines”. “La viticoldel quotidiano “La Repubblica”, Augusto Cavadi, la past tura è sempre stata una delle attività più importanti del presidente nazionale, Giuseppina Seidita, la Responsaterritorio trapanese – ha spiegato - caratterizzando, in bile nazionale della Commissione Agricoltura, Maria Pia ogni tempo e luogo, le diverse civiltà che si sono stanPellegrino, e le presidenti di sezione della Provincia di ziate in questo estremo e solare lembo occidentale della Trapani. i distretti e le loro sezioni sardegna Democrazia paritaria nel cuore della Sardegna presidente Elena Burrai Nell’ottica di un’attenta e coerente programmazioedizione, dedicato alla mene biennale, rispettosa del tema nazionale “Partecimoria della giovane, morta pazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinella strage di via D’Amenanza attiva e solidale”, il distretto Sardegna proselio, ove perse la vita il maguirà per far sì che in tema di Democrazia Paritaria, gistrato Borsellino ed una la Regione Sardegna, nella elaborazione della nuova mostra dal titolo “e...Dio legge elettorale, possa recepire le istanze che procreò la donna”. vengono da più organismi, affinché venga garantita Il Premio è stato organizzato nella sezione di Olla presenza delle donne nella amministrazione della bia dal distretto Sardegna con la Fondazione Fidapa res pubblica. Il merito di aver posto il “problema”, e in collaborazione con il Ministrero degli Interni, la con la capillare raccolta di firme e con una diffusa inPrefettura, la Questura, le principali Istituzioni pubbliformazione, a fianco degli amministratori e nei luoghi che, le Scuole superiori del comune di Olbia e con il deputati all’esercizio amministrativo, si ascrive alla patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale, Fidapa Bpw Italy. della Camera di Commercio, del Comune di Olbia e A tal fine si porranno in essere delle Tavole Rotondella Fondazione Porto Rotondo. de per perseguire l’obbiettivo cardine. Il Premio su segnalazione del Ministero dell’Interno, Grande importanza ha rivestito e rivestirà l’impeè stato assegnato all’Assistente capo della Polizia di gno relativo alla lotta al dolore. In stretta osservanza Stato Antonella Collu, in servizio presso la questura della legge 38/2010 e nel contesto delle iniziative del di Oristano, per le sue elevate capacità professionali, progetto nazionale “Uniti contro il dolore “, si è svolta acume investigativo e non comune determinazione a Cagliari una giornata di studio dal titolo “Un’isola operativa. Per la cerimonia il Dott. Piernicola Antonio senza dolore”, sottotitolo : “Il dolore nella donna e l’eSilvis ha rappresentato il Dott. Antonio Manganelli. sperienza in campo pediatrico”. La finalità precipua Intenso è stato il dibattito sull’Etica e sulla Legalità del Convegno verteva sulla valenza che è necessacon la Tavola Rotonda che ha visto quali relatori l’Avv. rio riconoscere a tutti i cittadini un equo accesso alle Angelo Merlini e l’Avv. Eufemia Ippolito, la nostra Precure palliative ed alla terapia del dolore, nel rispetto sidente Nazionale. Importante il pragmatico coinvoldella dignità e dell’autonomia della persona umana. gimento dei ragazzi delle quarte e quinte superiori In primavera, con la collaborazione della Fondazioche hanno esposto il loro concetto di Legalità ed Etine Taccia, verrà posta in essere una seconda giorca nel contesto dell’attuale società civile. nata di studio per informare e sensibilizzare su tale Di rilievo l’inaugurazione della Scultura la “Piramicultura, nella consapevolezza che solo l’assunzione de di Luce“, omaggio del Maestro Lorenzo D’Andrea di responsabilità di tutti gli attori coinvolti può perad Emanuela Loi, per rappresentare l’ascesa della mettere il raggiungimento del diritto del cittadino ad donna, simbolo di coraggio ed abnegazione, verso accedere alla rete di terapia del dolore e delle cure il sublime. La scultura, alta 4 metri,è realizzata in palliative. marmo bianco di Carrara posta su un basamento di Non meno importante sarà l’impegno dedicato granito di Gallura. Benedetta dal Vescovo Monsignor alla conoscenza ed alla formazione. Sanguinetti.è stata collacata sul lunIl nuovo sito dinamico avrà la funziogomare. ne di far capire quale sia la missione La mostra infine, ha dato la possibidella Fidapa Bpw Italy e contestuallità alle socie e non di esprimere attramente gli incontri,con la presenza verso le varie forme d’arte la propria della Presidente Nazionale e di Rina sapienza. Il tema della “creazione” ha Salis, per approfondire lo Statuto ed permesso alle artiste di inserirsi nel il Regolamento, avranno la funzione loro mondo passato, attuale, futuro precipua di far acquisire alle socie nella esplicazione del filo conduttore l’orgoglio dell’appartenenza e la cadella vita con le sue problematiche e pacità operativa di essere davvero con il suo percorrere, in un ciclo con“Voce“ e “Strumento“ di chi voce e tinuo ed incessante nel tempo infinito strumenti non ha. dell’universo. Il nuovo anno sociale è iniziato con Tutte le manifestazioni hanno avuto due eventi davvero importanti: il Prel’adesione del Presidente della ReEmanuela Loi: un Premio mio “Emanuela Loi” alla sua decima pubblica Giorgio Napolitano. per non dimenticare Novembre 2012 33 34 sardegna SEZIONE DI Macomer Partecipazione e responsabilità sui valori della solidarietà e del volontariato La sezione, guidata dalla Presidente Giuseppina Sagone, nell’ambito del tema nazionale ha indetto una conferenza dibattito sulla solidarietà e sul volontariato. In tempo di crisi, di contrapposizione e di disagio, i rapporti umani tra persone e tra gli organi sociali costituiscono la relazione fondamentale che consente di testimoniare la solidarietà verso gli altri e, in modo particolare, verso coloro che sono i più deboli. La solidarietà gioca ruoli importanti in diverse categorie di impegno al servizio, quali la dimensione caritatevole, l’impegno per la pace, la migliore comprensione tra i popoli, la presa di coscienza per i problemi della propria comunità, la promozione individuale e sociale e la progettazione delle attività di servizio con il coinvolgimento delle doti che caratterizzano le risorse umane. La solidarietà, grazie al codice etico, si connota con un alto impegno civile caratterizzato dall’attenzione e dal volontariato, quale scuola di vita capace di formare un cittadino responsabile, La solidarietà agisce per la crescita della comunità locale, nazionale, internazionale, per il sostegno dei suoi membri più deboli o in stato di disagio e per il superamento delle situazioni di degrado. Solidale è ogni azione che consente la fruizione dei diritti, la qualità della vita per tutti, il superamento dei comportamenti discriminatori e degli svantaggi di tipo economico e sociale, e che favorisce la valorizzazione delle culture, dell’ambiente e del territorio. commissioni task force Task Force Formazione Valori senza tempo...lo spirito delle leggi di Maria Concetta Piacente past presidente nazionale Qualche considerazione a margine del lavoro di revisione dello Statuto e del Regolamento Fidapa Bpw Italy... L’appello ad una operatività attiva e solidale è certamente uno dei leit-motiv che la Presidente Nazionale Eufemia Ippolito indica, addita e promuove con grande fermezza: certo, non è facile vivere una contemporaneità contrassegnata da inquietudini esistenziali, incertezze economiche, tecnicismi asfittici. Le fidapine sotto la pressione delle tendenze (o mode) pseudo -civilizzatrici non di rado avvertono un senso di smarrimento e talvolta cadono in pericolose crisi di identità associativa: di qui la necessità di incontri di “formazione” che impongono un approfondimento e una rilettura dello Statuto. Questo, ovviamente, non offre soluzioni estemporanee, né suggerisce rimedi salvifici, ma di certo aiuta a scongiurare l’indifferenza, l’apatia, la disinformazione nella certezza che le norme si ispirano e si fondano sui principi basilari di libertà, rispetto, condivisione di “valori senza tempo”. A tal uopo, mi sembra opportuno ritornare al L’esprit des lois di Montesquieu, grande scrittore politico francese: fondamentale l’importanza da lui attribuita alle leggi e ancor più alle difficoltà di funzionamento che esse trovano nel mondo. Ma, le fidapine “vere” sono donne di fede e ci credono... “Le leggi costituiscono i rapporti necessari che derivano dalla natura delle cose; in questo senso tutti gli esseri hanno le loro leggi. Ma molto ci corre perché il mondo umano sia Maria Concetta Piacente così ben governato come il mondo fisico” (!). E tanto perché “il singolo - vero coacervo di interessi, passioni, immoralità – è per natura limitato e benché dotato di leggi, non sempre le segue”. A nulla serve …”che Dio lo richiami con le leggi della religione, che i filosofi lo ammoniscano con le leggi della morale, che i legislatori lo restituiscano ai suoi doveri per mezzo delle leggi politiche e civili”. Il male o meglio il malessere (anche oggi così diffuso) nasce da una cattiva interpretazione del task force concetto di libertà; scriveva Montesquieu: “la libertà non consiste nel fare ciò che si vuole. In uno Stato, in una società in cui esistono le leggi, la libertà non può consistere che nel fare ciò che si deve volere e nel non essere costretti a fare ciò che non si deve volere”. Ancora una considerazione: non basta il rigore e l’osservanza delle regole, è indispensabile ritrovare una raffinatezza e un più autentico senso di responsabilità associativa. Questo è il valore aggiunto di un ensemble de personnes che, collaborando fattivamente, mirano ad auto elevarsi e a realizzare autentici progetti di vita. Task Force Salute Cure palliative e terapie del dolore, l’impegno Fidapa di Luisa Pavesio Mosso past presidente nazionale La legge N. 38, 15 marzo 2010, garantisce il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore, tutela la dignità e l’autonomia del malato senza alcuna discriminazione, tutela e promuove la qualità della vita fino al suo termine e fornisce un adeguato sostegno sanitario e socio assistenziale della persona malata e della famiglia. La realtà italiana oggi è questa? Non ancora. Siamo sempre agli ultimi posti nella classifica dell’utilizzo degli oppioidi, ma piano piano stiamo risalendo la china. Siamo sempre agli ultimi posti nella possibilità delle donne di scegliere il parto indolore con analgesia peridurale. Nonostante lo sforzo del Ministero, che ha stabilito le linee guida per la formazione degli operatori sanitari e per la strutturazione dei Master in questo settore, mancano i relativi finanziamenti, la capacità organizzativa, la continuità assistenziale ospedale territorio e strutture adeguate. La Fidapa Bpw Italy dal 2008 a Torino ha realizzato “il Progetto Insieme per la Lotta al Dolore – IPLAD” per diffondere la conoscenza e l’utilizzo della lotta al dolore e delle cure palliative fra gli operatori sanitari e per i cittadini. Nel 2011 la Presidente Nazionale, Eufemia Ippolito, inserisce nei 5 punti programmatici del biennio la lotta al dolore e l‘applicazione della legge N. 38 e istituisce una Task Force Salute con questo obiettivo. L’impegno assunto è importante e complesso, ma già si possono vedere le prime realizzazioni. Le Sezioni Fidapa Bpw Italy hanno ottenuto l’istituzione delle Commissioni Cure Palliative e Terapia del Dolore negli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Alessandria, Ancona, Campobasso, Cuneo, Foggia, Milano, Novara, Pistoia, Torino, e Trieste.In Piemonte la rete delle Commissioni ha permesso l’organizzazione del Corso di formazione per Medici di Medicina Generale “Linee guida sul corretto uso degli oppioidi” a Torino, Cuneo, Alessandria e Novara. Come valore aggiunto è stato istituito il Gruppo di Studio di Cure Palliative e Terapia del Dolore della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici. La Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino e di Ancona hanno introdotto l’insegnamento obbligatorio di Cure Palliative e Terapia del Dolore nel Corso di Laurea. A Torino è iniziato il tirocinio degli studenti di Medicina negli Hospice e nei reparti del settore. I Medici di Medicina Generale hanno tre Seminari su questi argomenti nella preparazione triennale postlaurea . A Torino e a Cagliari la Fidapa Bpw Italy ha applicato ai cittadini Luisa Pavesio Mosso un questionario su dolore acuto, cronico e da parto con risultati ancora molto lontani dallo spirito della Legge N. 38. Il progetto della Task Force prevede l’applicazione in tutte le Regioni del questionario per avere un confronto su dati nazionali. I Distretti e le Sezioni saranno impegnate in questo anno sociale a organizzare almeno una manifestazione pubblica su Cure Palliative e Terapia del Dolore e/o sul parto indolore per sensibilizzare gli operatori sanitari e per diffondere la cultura della non sofferenza. Invieranno notizia ed invito a partecipare al Ministero, al fine di dimostrare quanto la Fidapa Bpw Italy fa gratuitamente in questo settore e per favorire la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa Fidapa - Ministero della Salute per la realizzazione della Legge N. 38. Novembre 2012 35 36 task force Task Force Imprenditoria Donna-impresa, il binomio che resiste alla crisi di Serenella Moroder responsabile Task Force Fare il punto della situazione dell’imprenditoria in questo momento di crisi non è certo cosa facile, soprattutto perché i segnali della tanto attesa ripresa stentano a manifestarsi. A dispetto della crisi, però, il binomio donna-impresa nel 2011 (ultimo dato annuale) fa un piccolo passo avanti, ampliando la platea delle imprese a guida femminile. Alla fine di dicembre dello scorso anno, infatti, l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere segnala che sono quasi 7mila le imprese “rosa” in più rispetto all’anno precedente, con un incremento dello 0,5%. A dare maggior significato a questo risultato c’è il fatto che il saldo delle imprese maschili per lo stesso anno, al contrario, ha fatto registrare un bilancio in rosso di circa 6mila unità. Dunque, potremmo affermare che il mondo femminile resiste meglio alla crisi perché lotta con forza e con orgoglio. Si sa, le donne rappresentano un patrimonio di competenze spesso più elevate rispetto a quelle maschili e nonostante gli innumerevoli ostacoli che limitano le donne a concretizzare la propria professionalità, innaffiata di creatività e tenacia, le imprese femminili non solo riescono a rispondere meglio alle difficoltà della crisi, ma addirittura propongono continuamente soluzioni nuove a problematiche antiche. Indagando i settori che attraggono le nuove imprenditrici, troviamo che turismo (+2.901) e servizi alla persona (+2.011) sono quelli che, più degli altri, nel 2010, hanno subito una grossa espansione. Anche settori apparentemente più maschili come le costruzioni (+1.348) e le attività immobiliari (+1.324) vedono incrementare la presenza femminile. Diminuiscono, invece, le imprese manifatturiere (-852) e commerciali (-746) e continua il costante calo nel settore agricolo, in controtendenza Serenella Moroder con l’imprenditoria giovanile. Il tessuto imprenditoriale femminile è caratterizzato in larga misura da imprese individuali, anche se continua la crescita verso forme giuridiche meglio strutturate, come le società di capitale (+7.756), cooperative e consorzi. Insomma, per dare un ultimo dato, le imprese femminili esistenti alla fine del 2011 erano 1.433.863, e questo ci fa ben sperare per il futuro. Task Force Imprenditoria L’impresa fa girare l’economia di Maria Teresa Mastropietro componente Task Force La Task Force imprenditoria ha fatto ingresso in Fidapa con la nuova Presidenza e si propone di fare una mappatura delle socie imprenditrici che possano interloquire e fare rete e contemporaneamente farsi promotrice della cultura d’impresa: capire attraverso le varie esperienze se la donna ha motivazioni diverse, obiettivi diversi e modalità diverse di fare impresa secondo un’ottica di genere. Il mondo imprenditoriale spesso è visto e giudicato come un mondo dove bisogna sgomitare, dove bisogna imporsi, dove bisogna fare i furbi e talvolta i disonesti. Questa non è l’impresa, ma un cattivo modo di fare impresa. Il mondo imprenditoriale sano è quello in cui tutte le tue energie sono protese, dove l’imprenditore o imprenditrice si confrontano con chi nel tuo stesso momento è nel mercato e sta cercando soluzioni a dei problemi o risposte a bisogni. L’impresa fa girare l’economia, produce occupazione, professionalità e occasione di misurarsi con gli altri e quindi di crescere. Se si parla di imprenditoria si parla quindi di creatività di ambizione, di coraggio, spirito di competizione, ed anche di intuizione, di attenzione alle risorse umane, di cura dei particolari, di buone relazioni, di con- Maria Teresa Mastropietro cretezza e di affidabilità. Trovate in tutto cio’ qualcosa di squisitamente femminile? Noi pensiamo di sì e 37 se è vero che la donna potrebbe avere meno propensione al rischio è anche vero che è più abituata a risolvere problemi, a trovare soluzioni che possano far superare le difficoltà e portare al benessere di se stesse e forse soprattutto di chi è con Lei. Arricchirsi ed acquistare potere possono esclusivamente attrarre la donna ad investire energie e tempo? Forse, non nella mag- gioranza dei casi, troviamo invece un’ancestrale voglia di autonomia, di voglia di trovare e di esprimere le potenzialità. I numeri sono ancora bassi e gli ambiti riguardano tradizionalmente alcuni settori in particolare: la cura della persona, l’assistenza, l’ospitalità. La task force quindi perché si espanda la cultura d’impresa femminile che in qualche misura è anche vicina ai concetti etici, vorrà, attraverso i racconti e le esperienze delle donne imprenditrici socie, instillare quell’entusiasmo a considerare la possibilità di impresa come opportunità di costruirsi un futuro pieno di soddisfazioni ed esperienze ed in contatto con le istituzioni e le organizzazioni di categoria, potrà essere megafono dei programmi e delle iniziative. Parità di genere nei CdA delle Società quotate in borsa Il soffitto di vetro è stato, se non infranto, perforato! C’è voluta una legge del 12 agosto 2011 n.120 (approvata grazie all’impegno delle On.li Lella Golfo e AlessiaMosca) per produrre una svolta epocale nella partecipazione delle donne al governo delle imprese quotate. La legge ha previsto che dal 12 agosto 2012 per le società quotate la composizione degli organi di amministrazione (CdA o Consigli di Gestione) e di controllo (Collegi Sindacali o Consigli di Sorveglianza) si rispetti una quota di genere almeno del 20%. I consigli di amministrazione delle maggiori imprese dell’UE quotate in borsa, nel 2011 sono stati rappresentati appena dal 14% di donne, contro il 12% nel 2010. Solo nel 3% dei casi il presidente del CDA è una donna. Dal 2011 la commissione europea sta incoraggiando le imprese pubbliche a impegnarsi a portare la percentuale di donne nei lori CDA al 30% entro il 2015 e al 40% entro il 2020. Donne che, a partire dal secondo e terzo rinnovo degli organi sociali, dovranno essere pari ad almeno un terzo, per arrivare al 2022, data in cui si pone la seconda importante scadenza fissata dalla legge GolfoMosca:l’esaurimento della sua efficacia. La legge ha, dunque, una vali- dità temporale di soli 10 anni, entro i quali si auspica di raggiungere l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che sinora hanno limitato l’accesso delle donne a ruoli di comando, favorendo un processo di rinnovamento culturale. Le donne rappresentano un bacino di talenti sinora scarsamente utilizzato dalle imprese italiane. Siamo sicure che questo approccio “forzato” si trasformerà in un’enorme opportunità per migliorarne la gestione, poiché una maggiore presenza femminile può tradursi in diversi elementi positivi, per la singola azienda e per il Paese nel suo complesso. In Italia ci sono manager, imprenditrici e professioniste che hanno titoli e competenze per fare bene in tale ruolo. Ma ciò non basta. La selezione dei membri del CdA è stata spesso fatta in modo informale (persone amiche o conosciute dalla proprietà). Nei prossimi mesi assisteremo a processi selettivi più attenti alle competenze, alla storia professionale e alla loro capacità di contribuzione dei candidati (di ambo i sessi). Le Donne con elevate doti di leadership che hanno raggiunto posizioni di responsabilità all’interno di aziende industriali, commerciali, di servizi, d’impresa, di telecomunicazioni potranno aspirare a sedere in Consigli di amministrazione di società quotate e non. Fiammetta Perrone commissioni di Fiammetta Perrone Responsabile Nazionale commissione Donne Politiche Sociali e Pari Opportunità Le Sezioni del Salento della Fidapa Bpw Itay Lecce- Cristina Caiulo -, Gallipoli Raffaella Sanape, Terra d’Otranto – Rita Giannuzzi -, Copertino – Franca Mariano - e Casarano – Roberta De Masi hanno scelto di aprire l’Anno Sociale 2012/2013 con il convegno dal titolo “Parità di Genere nei CdA delle Società quotate in borsa” . La Presidente Nazionale Eufemia Ippolito ha parlato di come la Fidapa è diventata luogo di riflessione e di azione positiva incoraggiando la presenza delle donne nei CdA selezionando i Curricula eccellenti. La Presidente del distretto sud-Est, Giulia Galantino, ha riportato l’impegno del territorio a sostegno della legge. L’intervento della Responsabile Nazionale della Commissione Donne Politiche Sociali e Pari Opportunità, Fiammetta Perrone, ha Novembre 2012 38 messo in evidenza come dalle attività delle Sezioni sia emersa la capillare attività di sensibilizzazione all’utilizzo di strumenti di conciliazione per migliorare il rapporto famiglia-lavoro e di incoraggiamento delle donne a partecipare attivamente allo sviluppo economico della nostra società aderendo al bando nazionale e a conquistare uno spazio nei luoghi decisionali. La Responsabile Nazionale della Commissione Legislazione, Lella Ruccia, ha approfondito la legge come diritto di partecipazione della donna secondo la costitu- zione italiana. Centrale è stato il contributo dell’imprenditrice Avv. Giorgia Marrocco, che ha parlato della sua esperienza professionale e famigliare, in quanto è a capo dell’azienda di famiglia, e del suo ruolo nel Consiglio di Confcommercio. contributi esterni sardegna Articolo del Ministro della Salute Renato Balduzzi La fibra che uccide È una grande emergenza, ma non si vede e non se ne ha spesso contezza. La fibra che uccide si nasconde, resta latente per decine di anni e così si perde nel tempo la nozione di tragedia. La questione dell’amianto e delle malattie correlate resta una sfida per la sanità pubblica, che è rimasta sottotraccia nell’agenda nazionale. La seconda Conferenza governativa nazionale sull’amianto, a Venezia del 22 al 24 novembre, a 13 anni dalla prima, sarà dunque un’importante occasione di riflessione e di programmazione. Servirà ad avviare una autorevole cabina di regia, che dovrà gestire tutto il processo di fuoriuscita dall’amianto a vent’anni dalla legge che ne mette al bando la produzione e l’uso nel nostro Paese (a venticinque anni dalla storica e coraggiosa ordinanza del sindaco di Casale Monferrato Riccardo Coppa), sia sul piano ambientale, sia su quello della prevenzione e della cura degli esposti: bonifiche, controllo clinico, sorveglianza medica, ricerca. La sentenza del processo Eternit ha permesso di riaprire la partita con maggiore consapevolezza e di riconsiderare il problema dell’amianto come questione nazionale. Il Ministero della Salute, in vista della Conferenza di Venezia, ha pubblicato un numero speciale dei La sentenza del processo Eternit e l’emergenza dimenticata dell’amianto “Quaderni della salute” che contiene lo “stato dell’arte” in materia di contrasto alle patologie asbesto-correlate. In Italia sono oltre 34 mila i siti a potenziale contaminazione di amianto, di questi 373 sono siti con un rischio di primo livello, ma il loro numero potrebbe salire quando saranno resi noti i dati di tutte le Regioni, comprese Calabria e Sicilia, tutt’ora mancanti. Il mesotelioma pleurico, cioè il tumore causato da inalazione di fibre di amianto, si stima uccida tra 3 e 4 mila persone all’anno. Il picco delle morti si attende per il 2020 e non si tratta soltanto di persone che lavorano in settori produttivi ben conosciuti dove l’amianto l’ha fatta da padrone, come l’edilizia, la metalmeccanica, la cantieristica navale e ferroviaria: c’è un 15 per cento dei casi dove si parla di esposizione ignota, che si spiega con le drammatiche storie di industrializzazione che hanno coinvolto la popolazione generale. La tragedia di Casale Monferrato e di Broni lo dimostrano. A Casale Monferrato il Registro nazionale del meso- telioma indica 81,40 casi ogni 100 mila abitanti (a Broni 82 casi). Questi dati sono drammatici e ci devono far riflettere su come assistere i pazienti e le loro famiglie. Bisogna definire protocolli di sorveglianza e screening anche per individuare fattori potenzialmente predittivi, per anticipare le risposte delle terapie e arrivare così, speriamo, ad una sopravvivenza più lunga. Ma occorre anche istituire (e a Venezia se ne discuterà) un network nazionale ed europeo di ricerca multidisciplinare per sperimentare nuove strategie terapeutiche, che includano anche la radioterapia e l’immunoterapia. Casale Monferrato e il Centro regionale amianto del Piemonte costituiranno un nodo saliente di una nuova e più diffusa rete di ricerca e di cura per contrastare l’emergenza dimenticata dell’amianto. Testimonianza: Silvana Mossano, vedova dell’amianto Casale Monferrato, 24 ottobre 2012 Mio marito Marco è morto il 15 marzo di quest’anno. Aveva 51 anni. Marco aveva il mesotelioma. Il mesotelioma è un carcinoma maligno che, come ormai da decenni scientificamente provato, è causato dall’inalazione di fibre di amianto. Marco non ha mai lavorato l’amianto, era un giornalista come me. Nessuno dei suoi famigliari ha mai lavorato all’Eternit, la fabbrica dei manufatti di cementoamianto che per ottant’anni è stata attiva a Casale Monferrato. Qualche migliaio di persone ha lavorato nel più grande (e il più vecchio) degli stabilimenti italiani della Eternit. Marco no. E come lui centinaia e centinaia di persone che, pure, si ammalano di mesotelioma. La fibra di amianto colpisce alla cieca. Lavoratori e no. Sta piantata nel polmone, silente per anni e anni finché si manifesta col volto crudele del suo figliastro: il mesotelioma. Marco sapeva bene che cos’è il mesotelioma. Da giornalisti di questa città, così sventurata e così coraggiosa, ne scrivevamo da decenni. Non ci è sfuggito nulla: le tragedie dei singoli che si sono ammalati e morti, dei loro famigliari, le battaglie sindacali, politiche, sociali. Le bonifiche, i processi. Il più importante e complesso è quello che si è concluso il 13 febbraio scorso a Torino con la condanna dei patron di Eternit – un belga e uno svizzero – a sedici anni di carcere ciascuno perché riconosciuti colpevoli di disastro ambientale doloso permanente. Hanno provocato una strage con la consapevolezza che sarebbe accaduta. Una strage che colpisce chi ha lavorato l’amianto e chi – oggi è la maggior parte delle vittime – nella fabbrica non ci è mai entrato. No, non ci è sfuggito nulla: neanche delle bugie raccontate per anni, da parte di chi ha avuto interesse a negare e mistificare la reale gravità dell’amianto. Stessa negazione e mistificazione che ancora prosegue in molte parti del mondo (i due terzi del pianeta) dove l’amianto non è ancora stato vietato e si continua a lavorare, a usare. Marco aveva incontrato, conosciuto, ascoltato le confidenze di molte persone ammalate, dei loro cari. Insieme, seduti a tavola, uno di fronte all’altra, ne avevamo parlato più volte, ne avevamo pianto. Marco sapeva che poteva capitare a chiunque di ammalarsi, d’improvviso, un giorno qualsiasi, nel bel mezzo di una vita che ha ancora molto da spendere, molto da dare, molto da ricevere. Quando, il 3 gennaio 2011, in piedi nel corridoio della Radiologia dell’Ospedale Santo Spirito, il medico, scorrendo le lastre, ha detto che si vedeva un “versamento pleurico” nel polmone di Marco, io ho sentito un clic. Come quello di un interruttore. Clic. In quel preciso momento i suoi occhi si sono spenti. Clic. Marco aveva sempre avuto gli occhi che ridevano. Clic. Spenti. In quel clic la vita fa una sterzata violenta e prende un altro passo. Un giorno, alcuni anni prima, era tornato a casa dicendo con immensa tristezza: “Il Mauro ha l’acqua nei polmoni”, è il modo con cui si dice che c’è un versamento pleurico. “Il” Mauro era come un fratello maggiore per lui. Il suo migliore amico. “Il” Mauro è morto pochi mesi dopo di mesotelioma. Marco, dunque, era perfettamente consapevole e tuttavia sperava. Da quel momento, e per quattrodici mesi e mezzo, abbiamo inseguito insieme la speranza pur contro questa diagnosi che sapevamo infausta. Perché quello che ti rimane è la speranza. La sola cosa che ho potuto fare nei quattordici mesi e mezzo di malattia è alimentare la speranza. A noi piaceva usare le parole come un gioco. Da sempre. I dizionari trovavano spazio tra le tazze della colazione e i piatti della cena. E con le parole, di speranza, abbiamo giocato praticamente fino all’ultimo giorno. Anni fa, avevamo comprato una piccola casetta in montagna. Io avevo fatto restaurare un mobile della mia nonna e dovevamo portarlo al primo piano; poiché la scala interna era stretta, il mobile non passava, perciò avevo escogitato una soluzione: tirarlo su con delle corde, attraverso il terrazzo. Mentre stavo legando delle lenzuola a mo’ di funi, Marco mi osservava a borbottava. Tra noi, lui era l’intellettuale, io l’operaio. Così, io legavo e lui osservava. E borbottava: “No, non ce la facciamo, no no, è impossibile, non ce la facciamo”. A un certo punto, mi sono fermata, l’ho guardato e ho sbottato: “Sì, che ce la facciamo”. E ce l’abbiamo fatta, nel senso che il mobile sono riuscita a tirarlo su, al piano di sopra. Così quel ritornello “non ce la facciamo” sì che la facciamo” era diventato una specie di gioco che ricorreva spesso nella nostra quotidianità. Era, insomma, una cosa nostra. Bene, nella malattia è proseguito così. Anche quando ormai i giorni se ne scivolavano via, la vita se ne scivolava via dal suo corpo sofferente, - una sofferenza sopportata senza un lamento, mai -, dal suo corpo che si era smagrito, svuotato, indebolito, non abbiamo mai smesso il gioco di parole. Una volta, con una voce più profonda e malinconica, mi ha detto: “Silva, guarda che questa volta proprio non ce la facciamo”, ma io, che allora riuscivo quasi a non piangere come invece mi accade di fare ora, mi sono voltata, ho steso un sorriso e gli ho detto senza tentennare: “Sì, invece, che ce la facciamo”. Oggi, non so fare altro che chiedere speranza: ai medici e ai ricercatori di tutto il mondo. Di mesotelioma si muore. Come dice l’oncologa casalese contributi esterni 39 Novembre 2012 contributi esterni 40 Daniela Degiovanni, da decenni in questa dolorosa trincea, la diagnosi coincide con una condanna. Alle donne e agli uomini di scienza io chiedo che si impegnino - insieme, con intelligenza, passione, abnegazione – a trovare in fretta una cura. Le città saranno veramente deamiantizzate quando si potrà guarire dal mesotelioma. Il rischio è ovunque, non solo a Casale, ma in tutti i luoghi del mondo: i tetti di “eternit” sono diffusi, guardatevi intorno e vedrete quanti ce ne sono che si sfarinano col tempo, si sfaldano e si rompono per le piogge, le tempeste, i saltelli dei volatili. A dispetto del nome – “eternit” -, nulla è eterno, tutto si deteriora. E basta anche inalare una sola fibra di quell’invisibile sfarinamento: non esiste una soglia minima al di sotto della quale si è al sicuro di non ammalarsi. Più di tutto, dunque, con assoluta priorità, abbiamo bisogno di una cura. Per guarire, per vivere, per sperare. Ci sentiamo continuamente dire che è difficile, che sarà una strada lunga. Basta! Alle donne e agli uomini di scienza chiedo che imparino anche loro a usare le parole, a “giocare” con le parole per darci speranza. Provino a dirci che l’attesa di una terapia sarà meno lunga di trent’anni fa, che siamo più vicini al traguardo di quindici, dieci anni fa. Per timore (deontologico?) di darci un’illusione spesso rinunciano a darci una speranza. Ma i malati di mesotelioma hanno bisogno di speranza. E chi ha paura di ammalarsi di mesotelioma ha bisogno di speranza. Anche un surrogato di speranza. Purché sia. Parto indolore Articolo del Ministro della Salute Renato Balduzzi Il desiderio di poter vivere il travaglio del parto come un evento felice e non traumatico ha contribuito alla diffusione delle tecniche di quelle che vengono chiamate in gergo “tecniche di anestesia loco-regionale”, conosciute meglio come “anelgesia epidurale”. Ecco la ragione dell’impegno per inserire l’epidurale nella revisione dei Lea. Gli esperti infatti riconoscono che una maggiore attenzione al dolore nel travaglio, favorisce in modo determinante l’evoluzione delle medicina perinatale, riducendo anche la mortalità. Inoltre diffonde la cultura dell’ospedale senza dolore e permette di approfondire il valore etico della lotta al dolore ed esaltare il momento del parto come momento sereno e tranquillo. Infine va segnalata la significa- tiva riduzione del numero dei tagli cesarei nelle donne che hanno scelto l’epidurale. Nascere senza soffrire: missione possibile? Articolo di Luisa Pavesio Task Force Sanità Fidapa Bpw Italy Il 9 febbraio 2011 il Gruppo “Insieme per la lotta al dolore” della sezione Torino ha presentato alla IV Commissione Sanità della Regione Piemonte la richiesta di 11 Sezioni della Fidapa Bpw Italy del Piemonte per l’adozione del parto indolore con analgesia peridurale nei punti nascita della nostra Regione, l’adozione di un apposito DRG e la formazione di tutti gli operatori sanitari interessati. A seguito dell’audizione l’IDV ha presentato l’odg n. 213 votato all’unanimità dal Consiglio Regionale che impegna la Giunta ad attivarsi per rendere operative le richiesta della Fidapa. Il percorso accidentato per far inserire il parto indolore nei Livelli Essenziali gratuiti di Assistenza Il 15 dicembre 2011 le Senatrici, socie Fidapa hanno organizzato il Convegno Fidapa Bpw Italy “No al Dolore: il diritto di scegliere” con il patrocinio della Commissione Sanità del Senato e con la formazione di un Gruppo di studio per l’adozione del parto indolore a livello nazionale. Nei primi mesi del 2012 la Task Force Salute ha proposto alle Pre- sidenti Distrettuali e alle Sezioni l’invio, al Ministero della Salute, della richiesta di inserimento del parto indolore nei LEA, livelli essenziali gratuiti di assistenza. In alcuni ospedali italiani il parto indolore viene pagato da 500 a 1000 Euro, sempre che si riesca ad ottenerlo. Solo il 16% dei punti nascita in Italia offre alle donne la possibilità della scelta del parto indolore contro il 70% degli Stati Uniti, il 60% del Regno Unito e il 50% della Francia. Sono state inviate più di 120 lettere dalle Sezioni, dai Distretti e da Enti ed Istituzioni. Nel mese di ottobre 2012, su proposta della Task Force, singo- 41 le socie, Enti ed Istituzioni hanno nuovamente inviato al Ministro Balduzzi un sollecito per l’inserimento del parto indolore nei LEA in occasione del Decreto Salute. Nel 2012 il Gruppo “Insieme per la lotta al dolore” di Torino, in collaborazione con il Collegio delle Ostetriche Torino-Asti e con la Scuola delle Ostetriche dell’Ospedale S. Anna, ha preparato un opu- scolo per la presentazione alle donne in gravidanza dei percorsi possibili per alleviare il dolore del parto e, in modo particolare, del parto indolore con analgesia peridurale. L’opuscolo sarà distribuito nei Consultori, Studi Medici e Ospedali della nostra Regione e la Task Force Salute si farà carico della distribuzione a livello nazionale. Il Ministro Renato Balduzzi ha partecipato al Convegno Nazionale Fidapa Bpw Italy “No al dolore: il dovere di intervenire”, a Torino il 12 maggio 2012 e ha promesso che avrebbe trovato il momento giusto per inserire il parto indolore nei LEA. Leggendo il documento inviato dal Ministro per il Notiziario pare che il momento sia venuto. Le donne e le bambine italiane ringraziano. tuali dei consigli di amministrazione, dove l’anno scorso le donne non arrivavano al 7%. In un anno il panorama è cambiato sensibilmente: gli ultimi dati parlano di oltre il 10% di presenza femminile ai vertici delle società (un aumento di più di 3 punti percentuali in un anno, a fronte dell’aumento di circa lo 0,5% annuo registrato nei periodi precedenti). Un dato significativo, a maggior ragione se si considera che i termini di applicazione - e, dunque, cogenza - della legge hanno avuto decorrenza a partire dai rinnovi successivi al 12 agosto 2012. Questi dati sono estremamente confortanti e confermano la correttezza della teoria delle “affermative actions” sulla quale poggia l’intera concezione del cosiddetto sistema di “quote”. In alcuni casi la resistenza intrinseca al cambiamento è talmente forte da impedire il raggiungimento spontaneo di alcuni obiettivi di equa rappresentanza e partecipazione. Questo perché le logiche secondo le quali è organizzata la nostra società sono concepite, attuate e riconosciute da un gruppo dominante che, nel caso della relazione tra i generi, è evidentemente quello maschile. Senza l’impostazione per legge dell’obbligo di rappresentanza di entrambi i generi fatico a credere che avremmo ottenuto gli stessi risultati con la stessa velocità, non solo in termini di numeri e di posti occupati ma anche - non meno importante rispetto al dibattito sulle pari opportunità, sul ruolo della donna, sulle politiche di conciliazione e sulle Alessia Mosca contributi esterni Il 12 agosto 2011 è avvenuta una piccola rivoluzione nel panorama giuridico non solo italiano ma probabilmente anche europeo. In quella data è entrata in vigore la legge n. 120/2011, che ha introdotto l’obbligo di rappresentanza di entrambi i generi nei consigli di amministrazione e negli organi di controllo di società pubbliche e private. Quel giorno è stato, allo stesso tempo, punto di arrivo e punto di partenza. In quella data ha trovato conclusione un percorso difficile e accidentato che io e Lella Golfo abbiamo scelto di affrontare un paio di anni prima, decidendo di unire le forze per conquistare un importante obiettivo che non aveva colore politico e riguardava il presente e il futuro di tutte le donne. La legge prevede, in sintesi, che negli organi di amministrazione e controllo delle società quotate e delle società a controllo pubblico sia riservato al genere meno rappresentato un quinto dei posti disponibili, che diventerà un terzo a partire dal 2015. Si tratta di una norma della quale è difficile contestare la necessità. L’assenza di donne nei luoghi decisionali è un dato incontrovertibile e sotto gli occhi di tutti: una reale ingiustizia sociale, oltre che un incredibile spreco di brillante capitale umano. Il 60% dei laureati italiani sono donne (un numero superiore persino a Gran Bretagna e Stati Uniti), in compenso il tasso di disoccupazione femminile supera di molto quello maschile e il divario aumenta man mano che si sale la gerarchia interna delle aziende, fino ad arrivare alle esigui percen- copyright: Luca Pradella. Legge n° 120/2011 articolo dell’Onorevole Alessia Mosca disuguaglianze tra i sessi, che siamo riusciti ad avviare e a sostenere per tutto quest’ultimo anno. Uno dei nostri obiettivi era fare entrare la tematica dell’equità di genere nell’agenda mediatica e politica. I cambiamenti stanno avvenendo, anche grazie ad alcune contingenze favorevoli, come il fermento a livello europeo che speriamo porti presto all’approvazione della proposta avanzata dalla Vice Presidente della Commissione europea, Viviane Reding, con la quale si istituirebbe l’obbligo di una quota del 40% a favore del genere meno rappresentato in seno a tutti i cda delle società di ogni Stato membro Ue. Un altro punto di forza è l’attuale Governo, che ha fatto della questione femminile una sua priorità già nel discorso del suo insediamento e che ha, finalmente, adottato il regolamento attuativo necessario per l’applicazione della legge nelle società a controllo pubblico. Quest’ultimo tassello ha significato la conclusione di una fase e, allo stesso tempo, il momento iniziale di un’al- Novembre 2012 42 contributi esterni tra percorso, come scrivevo all’inizio. Le ingiustizie non si esauriscono nella sistematica esclusione femminile dai posti di potere. Si perpetuano ogni giorno a tantissimi livelli, soprattutto sul lavoro, dove le donne continuano a essere incredibilmente discriminate rispetto agli uomini. Penso alle differenze in termini di retribuzione a parità di mansioni, all’accesso alle occupazioni, al fe- nomeno criminale delle dimissioni in bianco, ma anche allo squilibrio nella distribuzione dei lavori di cura familiari. La legge n. 120/2011 ha permesso di aprire un varco: il mio scopo al momento è lavorare affinché non rimanga un caso isolato ma rappresenti l’inizio di un cambiamento culturale profondo, nelle donne e verso le donne. Legge n° 120/2011 Un’occasione da non perdere Articolo di Elisabetta Strickland L’attuale Presidente del Consiglio ha definito pochi mesi fa “indifferibile” assicurare “la piena inclusione delle donne in ogni ambito della vita lavorativa, ma anche sociale e civile del Paese” e la reazione a queste parole è stata unanime, cioè una giusta ondata di fiducia in nuove prospettive per le donne in Italia. Contemporaneamente, la necessità di dare attuazione alla legge 12 Luglio 2011, n. 120, nota come legge Golfo-Mosca sulle quote di genere negli organi societari di direzione e di controllo, che è operativa, per le società quotate, dal 28 Luglio 2012, ha rappresentato una occasione fortemente politica per promuovere la partecipazione femminile là dove finora era decisamente debole. È sembrato quindi immediato dover provvedere a fornire i curricula di donne impegnate nel contesto culturale, economico e sociale del paese, donne autorevoli che operano in tanti ambiti e spiccano per competenza e impegno. Per ottenere questo obiettivo l’Osservatorio Interuniversitario di Genere (GIO) fondato nel 2009 ed attivo sugli atenei statali della capitale ha aderito ad una fattiva proposta della Fidapa, Bpw Italy, consistente nel reperimento di curricula eccellenti che verranno esaminati e successivamente inseriti in una banca dati atta a fornire materia prima a chiunque voglia individuare donne adatte ad affrontare in modo intelligente la sfida posta dalla Legge Golfo-Mosca. La posta in gioco è alta, poiché si tratta di mettere in discussione i vecchi equilibri nella gestione del potere. Ma l’unione dei due movimenti GIO-Fidapa, proponendo un’azione circoscritta che ha come fine “donne al comando”, ha ottime probabilità, dato il know-how impegnato, di collaborare in modo incisivo a far sì che le donne possano essere protagoniste di una nuova stagio- Elisabetta Strickland Osservatorio Interuniversitario di Genere (GIO) ne politica. Del resto la necessità e l’urgenza di adottare misure atte a conseguire il mainstreaming di genere è un’occasione da non perdere per consentire all’Italia di corrispondere alle direttive europee e allo stesso tempo di progredire in politiche che rendano competitive, oltre che eque, le attività sociali ed economiche del nostro Paese. OFF: tutto quello che serve per creare un’impresa Articolo di Simona Padoan Intesa Sanpaolo Group Services Direzione Centrale Personale Servizio Formazione “La ricetta per far ripartire l’Italia? Puntare sulle start-up innovative” (Ministro Corrado Passera) In un momento in cui il nostro Paese è pervaso dalla disoccupazione ed i giovani sono disillusi, occorre un progetto che serva a ridare speranza ai sogni,fornendo le basi per credere nelle proprie idee, per svilupparle e per trasformarle in una start-up. Questo progetto esiste ed ha un nome: OFF-Officine Formative. È un’iniziativa lanciata dal Servizio Formazione di Intesa Sanpaolo. E poiché i sogni non devono avere un prezzo, OFF è gratis ed aperto a tutti quelli che hanno un’idea innovativa nel cassetto. Per incentivare le donne a mettersi in gioco, è stato siglato un protocollo tra Fidapa e Intesa Sanpaolo Formazione per dare accesso ad OFF a tutte coloro che avranno voglia di mettere alla prova le proprie idee. Officine Formative è una vera e propria scuola di impresa; un luogo Simona Padoan contributi esterni virtuale dove condividere le proprie idee, ma anche uno spazio fisico in cui mettersi a lavoro per dare vita al proprio progetto imprenditoriale. OFF è un percorso formativo che si struttura in due parti: la fase Think it e quella Make it. Nella fase “Thinkit” chiunque può candidare la propria idea per la creazione di una start up. Gratuitamente riceve un percorso formativo a distanza, attraverso il quale vengono trasferiti tutti gli elementi necessari per ragionare sulla propria idea e costruire il proprio business model. Il percorso si articola in 19 videolezioni sulla business idea. La fase “Makeit” è appunto il momento del fare. Questo secondo momento prevede otto weekend formativi, in aula, che consentiranno agli aspiranti imprenditori di costruire un business model, imparare a gestire strategie di marketing, definire le risorse finanziarie necessarie, proteggere la proprietà intellettuale, generare un business plan e imparare come presentarlo agli investitori. Al di là della formazione, però, i protagonisti di OFF potranno trascorrere otto settimane presso il Laboratorio di OFF a Milano - a breve verranno aperte anche altre sedi- dove, con il supporto dei mentor di Intesa Sanpaolo e dei partner del Servizio Formazione, potranno fare esperienze di co-working con il proprio team. Le migliori idee di impresa che emergeranno dalle attività di laboratorio e che rispetteranno i requisiti richiesti, potranno accedere alla selezione di Startup Initiative di Intesa Sanpaolo, che consente di avere accesso ad un network internazionale di investitori e professionisti che valuteranno il progetto e potranno fornire un supporto finanziario. La prima edizione è partita il 20 ottobre con 12 startup e terminerà il 15 dicembre. La diretta dei corsi può essere seguita ogni sabato e domenica su Twitter (@OFFlab,#makeit). Per saperne di più può essere visitato il sito www.officineformative.it oppure possono essere chieste informazioni a [email protected] In aggiunta, è possibile seguire il progetto OFF su Facebook http://www.facebook.com/officineformative?ref=hl e su Twitter https://twitter.com/OFFlab . Il dramma della prostituzione Articolo di Italo D’Angelo Questore di Pesaro-Urbino Come poliziotto e oggi Questore di Pesaro-Urbino ho affrontato in prima persona il dramma della prostituzione accanto a don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. Il sacerdote riminese ricordando le parole di Gesù “…vi precederanno nel Regno dei cieli...” e incontrando le vittime della tratta schiavizzata, ha sentito chiaramente di trovarsi dinanzi a persone che non avevano scelto liberamente di prostituirsi ma erano costrette a farlo per uno stato di assoggettamento, di bisogno e di disperazione. L’esperienza accanto a don Oreste lungo le strade e i marciapiedi, dove abbiamo incontrato tante giovanissime donne, ha fatto maturare in me la consapevolezza di trovarmi dinanzi delle vere e proprie schiave. Le notti spese ad avvicinare le giovani vittime, costantemente umiliate, hanno prodotto dei risultati insperati e straordinari. Le ragazze alle quali è stata data l’opportunità di trovare un’alternativa alla loro infelice condizione, sono state liberate e hanno cambiato vita. La convenzione dell’Onu del 1950, alla quale l’Italia ha aderito, afferma con vigore all’articolo 1 che “la prostituzione in sé e per il male che l’accompagna verso l’individuo, la famiglia, la società è incompatibile con la dignità della persona”. L’articolo 2 decreta che “chiunque induce una donna alla prostituzione deve essere punito anche se la donna è consenziente”. L’articolo 1 della Carta dei Diritti della Persona dell’Unione Europea definisce che “la dignità della persona è inviolabile”. Don Benzi fu il primo in Italia a comprendere che ci trovavamo di fronte ad uno scenario incredibile, sommerso e sconosciuto da molti, volutamente ignorato da altri. Un ignobile mercato foraggiato da un mondo di clienti che, per soddisfare vili bisogni si approfittano di donne e di bambine rapite da Paesi poverissimi, i villaggi della fame e della disperazione, violentate, percosse, ingannate e portate nel nostro Paese con false promesse di lavoro. Don Oreste diceva “nessuna donna nasce Italo D’Angelo prostituta ma c’è sempre qualcuno che ce la fa diventare”. È impensabile che al freddo, semi nude, maltrattate sotto ogni punto di vista, queste donne possano prostituirsi per libera scelta! Gli aguzzini dello spietato racket della prostituzione impediscono qualunque tentativo di fuga e libertà di movimento minacciando le ragazze di morte. Minacce che a volte vengono messe in atto. Alcuni di questi omicidi mi hanno coinvolto in prima persona quando ero il capo della Squadra Mobile di Ancona in occasione del Novembre 2012 43 44 contributi esterni terribile assassinio di una giovane donna nigeriana Evelina Okodua, costretta a prostituirsi e poi uccisa con il veleno agricolo e bruciata. La Comunità Papa Giovanni fin dai primi anni ‘90 ha proposto concrete vie di liberazione per queste ragazze dando inizio all’esperienza della “condivisione di strada”: gruppi di contatto che incontrano le donne costrette a prostituirsi in strada per proporre loro, una volta instaurato un rapporto di fiducia, una via d’uscita, ovvero l’accoglienza in una struttura comunitaria. Dal ‘95 la Comunità di don Oreste ha liberato più di 7mila ragazze che hanno accettato di seguire il programma di protezione e reintegrazione sociale come previsto dalla legge 286/98 art. 18, riacquistando così la propria dignità, ottenendo il permesso di soggiorno ed un lavoro onesto. Il coordinamento tra le Forze dell’Ordine, il Prefetto, il Questore, la Comunità Papa Giovanni e altre realtà associative ha prodotto importanti risultati nella provincia di Ancona. Nel riminese, per parecchi anni, proprio grazie a tali sinergie, la prostituzione su strada è stata addirittura debellata, in base a quello che venne battezzato il “metodo Rimini”. Come diceva don Oreste, “quando c’è la volontà politica e istituzionale le donne schiavizzate possono essere liberate”. Diverse province, dove sono state condotte azioni precise e continuative, applicando le leggi vigenti, hanno fortemente contrastato la prostituzione su strada e nei locali chiusi con la collaborazione delle associazioni per l’accoglienza immediata delle vittime. La prostituzione è un male e il male non va regolato, ma va tolto. Lo Stato e le istituzioni non possono mettersi dalla parte di chi fa diventare la donna sfruttata e schiava: la legalizzazione della prostituzione sarebbe un grave errore ed orrore che peggiorerebbe lo stato di sfruttamento delle donne, facendole decadere ancora più da persone ad oggetti, merci, macchine da piacere. La prostituzione era e resta “l’ingiustizia più antica del mondo”, come spesso don Oreste affermava parafrasando il detto che la indica come “il mestiere più antico del mondo”. È secondario, se non irrilevante, il tema della legalizzazione del meretricio come tutela del presunto “diritto a prostituirsi” di quell’esigua percentuale di donne che lo fa per libera scelta. A tale proposito sempre don Benzi diceva: “liberiamo le schiave e poi vedremo quante ne rimangono sulle strade”. È urgente restituire alla dignità e alla vita queste donne, spesso bambine, trovando le vie per liberarle dallo sfruttamento. Certamente la carenza di strumenti legislativi procura non poca frustrazione in chi vorrebbe lottare per debellare il fenomeno. Le possibili misure per tentare di arginarlo devono partire dal presupposto che il “cliente” è il primo responsabile di questo dramma. Senza domanda non ci sarebbe offerta. Per questo motivo è giusto non solo punire chi traffica gli esseri umani e li assoggetta, ma anche tutti coloro che usano e abusano la “merce umana” procurata dai criminali, sfruttando la condizione di schiavo di un altro essere umano. In questo senso è auspicabile l’approvazione di una normativa, già attuata in diverse amministrazioni comunali e da estendere a tutto il territorio nazionale, che permetta di infliggere severe sanzioni ai clienti del sesso a pagamento. La tratta di esseri umani a scopi di prostituzione è stata paragonata a quella degli schiavi africani per il numero di vittime che comporta. È un giro di affari mondiale, fatto sulla pelle di ragazze giovanissime, cresciute in contesti difficili e desiderose di una vita migliore. Un traffico internazionale illegale molto ben organizzato ed estremamente redditizio, con cifre da capogiro: le “industrie del sesso” sono ormai diventate delle vere e proprie multinazionali. Per combattere questa moderna schiavitù la Comunità di don Benzi ha istituito il servizio antitratta. Don Oreste fin dai primi anni ‘90 ha dato inizio all’esperienza della “condivisione di strada”: gruppi di contatto che incontrano le donne costrette a prostituirsi in strada per proporre loro, una volta instaurato un rapporto di fiducia, una via d’uscita, ovvero l’accoglienza in una struttura comunitaria. Le vediamo passeggiare ogni notte lungo le strade di periferia delle nostre città. Le chiamiamo prostitute. Ma di loro, dei loro sogni di ragazze, delle loro sofferenze, non sappiamo nulla. E proprio dall’incontro con la sofferenza nascosta di queste ragazze ancora bambine a cui viene calpestato il diritto ad essere donne, nasce l’urgenza di lottare con e per loro. La Comunità è stata la prima associazione in Italia a farlo, accogliendole e creando delle case apposta per loro, dove potessero recuperare la dignità negata. Perché non si mistifichi questa terribile violenza dietro il paravento del “mestiere più antico del mondo”. Nel percorso di recupero proposto viene garantita l’assistenza legale, psicologica e sanitaria, l’aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche, l’apprendimento della lingua italiana, corsi di formazione. Oggi le unità di strada in tutta Italia sono una ventina. Dal febbraio del 2008 è attivo 24 ore su 24 un numero verde antitratta al quale si possono rivolgere sia le donne costrette a prostituirsi sia i clienti o altre persone che intendono collaborare per la liberazione delle vittime. Tra le tante azioni intraprese dal mai dimenticato don Oreste Benzi per eliminare alla radice la tratta di esseri umani la più significativa è stata la raccolta di oltre 100.000 firme in favore del disegno di legge d’iniziativa popolare, che prevede la punizione del cliente. L’Associazione ha istituito un Numero Verde Antitratta 800 132293 sempre attivo permettendo alle ragazze schiavizzate di chiamare per ricevere un immediato soccorso. vetrina della cultura e dell'ingegno nelle arti, professioni e affari L’impegno sociale delle artiste svela il mondo del lavoro dietro le quinte Dal distretto Nord Ovest Due grandi anime ha la Fidapa, una si chiama arte e l’altra cultura. Entrambe sono la base per una crescita sempre più di peso e prestigio delle donne nel mondo del lavoro. La Fidapa ha nelle sue corde la bellezza, la musica, l’arte del convivio. Tutto ciò è stato realizzato al Circolo Ufficiali di Torino, nel Convegno Distrettuale organizzato da Graziella Firpo, socia di Alessandria e referente della Commissione Arte e cultura del distretto Nord Ovest. Alla tavola rotonda intitolata «L’impegno sociale degli artisti», presentata dalla Presidente del distretto Nord Ovest Graziella Camurati, hanno partecipato Luisa Sello, musicista internazionale, ambasciatrice della musica nel mondo e la professoressa Carmela Pace, Responsabile nazionale della Commissione Arte e cultura; ha moderato Selma Chiosso, socia di Alessan- Musica e parole hanno delineato il cammino delle donne fatto di cultura e impegno nel sociale e nell’arte dria e referente della Commissione Rapporti con la stampa del distretto Nord Ovest. Tra le autorità Fidapa ha partecipato al convegno Marcella Desalvo Tesoriera nazionale, che ha portato i saluti della Presidente nazionale Eufemia Ippolito. Luisa con la musica, Carmela con le parole, hanno tracciato storie di donne che hanno ispirato e realizzato pagine della nostra storia artistica e civile. La stessa passione, lo stesso coraggio, la stessa sensibilità, hanno prodotto capolavori di note e di letteratura. Il superamento delle difficoltà legate ai tempi e la prima emancipazione femminile delle donne di ieri che hanno aperto la strada a quelle di oggi. Il tema affrontato ha abbracciato la storia e l’attualità. Le relatrici hanno mostrato cosa significa impegno sociale, quanto lavoro esiste dietro le quinte. Alla conferenza è seguito il concerto intitolato “A come arte, amore, allegria”: Luisa Sello con la musica ha intonato i colori dell’arte che sono i colori dell’anima. Gianna Botti Dalla sezione di Marradi Convegno sulla tematica dell’ambiente Dalla sezione di Trapani Email a Quattro Zampe (Altromondo editore) è il titolo dell’ultimo libro di Gianna Botti Socia della sezione di Marradi. Fin qui niente di particolare, la notizia sta nel fatto che l’autrice è una cagnetta. Un cane che scrive? E perché no, sono tanti gli umani che scrivono da cani che non c’è da stupirsi se un cane vero lo fa...L’autrice, meticetta... pardon Fantasy, come ama definirsi, ciatta su Tailbook (equivalente dell’umano facebook) scambiando mail con amici a quattro zampe. Nasce così un parallelismo fra il mondo umano e quello animale che va al di là di passeggiate al parco e bastoncini riportati scodinzolando... È negli occhi di questi animali che vediamo il riflesso della nostra umanità e la parola “animale” si carica di significati. Quali? Lo scoprirete leggendo. Il Bel Paese maltrattato è l’ultima opera del giornalista, prof. Roberto Ippolito, docente alla Scuola Superiore di Giornalismo dell’Università “Luiss Guido Carli” di Roma. Il testo rappresenta una sorta di viaggio tra le offese ai tesori d’Italia, un’inchiesta completa e aggiornata tra gli errori, e gli orrori, che una malsana gestione da nord a sud ha inferto sull’immenso patrimonio d’arte della nostra Nazione, a dispetto della storia, del paesaggio, della cultura di uno Stato che annovera numerosi siti inclusi, come patrimonio dell’umanità, nella lista stilata dall’Unesco. 45 46 Il libro al centro di un progetto Fidapa Dalla sezione di Corigliano Calabro la vetrina delle arti “Pit Stop: appuntamento dei gioparlato di omertà e di paura, due Avviare i giovani vani con il libro” è stata l’iniziativa mali da combattere; un tema quanto alla lettura inserita nel progetto“Il libro: scrigno mai attuale essendosi verificato due della memoria e viaggio nella vita” in un progetto portato giorni prima l’attentato di Brindisi. Il LIBERaMENTE- che la sezione di dibattito è stato partecipato e conelle scuole Corigliano, ha attuato in qualità di struttivo in una sala piena di giovani soggetto partner del Comune (Setattenti ed interessati che hanno cotore Didattico-Culturale e in collaborazione con il Cif niato e ripetuto più volte lo slogan “La cultura ci apre di Corigliano. gli occhi”, frase che esprime chiaramente il messagIl progetto,a cui la sezione aveva aderito nel marzo gio inviato e recepito. L’incontro è stato ripreso dalla 2011, è stato finanziato dalla Regione Calabria e ha emittente locale Tele A1 Corigliano che ha dedicato coinvolto Scuole, Biblioteca Civica, Associazioni e Lialtri due momenti all’evento progettuale riproposto anbrerie al fine di promuovere la lettura e di incentivare che sul Web. il prestito librario. Gli alunni delle Scuole Secondarie di 1° grado si L’azione progettuale si è svolta nel mese di maggio sono soffermati su tematiche inerenti alla famiglia e presso la Sala Consiliare dell’ ex Municipio di Corigliaall’amicizia; la presenza, inoltre, di stranieri nelle clasno Centro. Referente del progetto è Maria Gabriella si ha dato spazio a momenti di riflessione sull’integraDima, past presidente della sezione. zione non ancora soddisfacente. Gli incontri con i giovani sono stati incentrati nei priL’indagine sul tipo di lettura preferito (Diario di parmi giorni sull’accoglienza, la scelta e la consegna dei tenza) ha fatto emergere che i ragazzi preferiscono libri,la compilazione del Diario di partenza. Gli appunleggere libri di avventura seguiti da argomenti inetamenti successivi hanno dato l’opportunità ai ragazzi renti a storia-mitologia, legalità-mafia (Scuole Sedi riflettere su tematiche sociali e giovanili che sono condarie di 2° grado) e favole. Fanalini di coda: state oggetto di dibattito, prendendo spunto sia dal ecologia,inquinamento e poesia. I lettori abituali non libro letto che da quanto emerso dal Diario di arrivo sono numerosi. Vengono letti in media una diecina di loro proposto. libri all’anno. Interessanti i due incontri tematici che hanno dato la L’azione progettuale ha mirato a far capire ai ragazzi possibilità ad alunni di Scuole diverse di confrontarsi l’importanza della lettura, raggiungendo pienamente e di discutere su argomenti e problematiche attuali. I l’obiettivo di coinvolgere i giovani e di porre la loro atragazzi delle Scuole Secondarie di 2° grado, egregiatenzione sul libro quale meraviglioso ed efficace strumente guidati dalla socia Giulia Spanò Secco, hanno mento di crescita umana e culturale. Lei resta Il racconto Lei resta è frutto di pura fantasia dell’Autrice. Ogni riferimento a persone, luoghi e cose è puramente casuale. Narra la storia di una bellissima amicizia tra due donne che viene percorsa a ritroso dalla protagonista del libro che attraverso i suoi ricordi rivive le immagini ed i sogni della loro giovinezza, le scelte sbagliate di entrambe ed in particolare, quelle dell’amica che ha distrutto tutte le proprie ambizioni ed aspettative per un uomo che amava solo se stesso. Vi sono spunti di riflessione sulle contraddizioni e solitudini umane, sulla mancanza di generosità verso chi ha bisogno, sulle incomprensioni nei rapporti con particolare riguardo a quello uomo-donna. È un libro dedicato principalmente alla Donna, affinché ovunque si trovi non sia vittima di alcuno ed è, in generale, un invito a chiunque a non buttar via la vita. È una riflessione ed una ricerca del senso del percorso umano sulla terra, del mistero della vita, con gli occhi puntati verso il Cielo che raccoglie e custodisce il segreto dell’Infinito ed ogni palpito dell’animo di ogni persona, fatte attraverso una comune e banale storia di un’amicizia autentica e pura. È un inno alla vita di ognuno di noi ed al rispetto che merita poiché ogni persona è unica ed insostituibile. È la voglia dell’Autrice di risvegliare dagli affanni quotidiani valori quali l’amicizia, l’amore, la solidarietà, la pace. Antonella Vono Calabria: religiosità popolare tradizione e identità Dalla sezione di Reggio Calabria È l’ultima pubblicazione di Renata Melissari, già ricercatrice presso il Dipartimento di Storia e Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Messina. La socia della sezione di Reggio Calabria ha pubblicato articoli e saggi riguardanti la realtà demo antropologica calabrese. La prefazione del libro è stata curata da Luigi M. Lombardi Satriani, Presidente onorario dell’AISEA (Associazione Italiana per le Scienze Etno antropologiche). Ne riportiamo uno stralcio: “...ritornano tematiche già predilette nelle tue ricerche: culti alla Madonna venerata nelle denominazioni più care alla sensibilità popolare calabrese... ...accanto Momenti di pausa Dalla sezione di Livorno Le donne, molto più degli uomini, sanno far fronte alle emergenze terribili davanti alle quali l’amore per le famiglie e per i figli le spinge ad agire malgrado i tanti rischi cui vanno incontro con l’unico obiettivo di trovare il modo migliore per procurare ciò che è indispensabile per la sopravvivenza. E chi può pensare che le donne possano spaventarsi adesso, nonostante le notizie gravi dalle quali sono bombardate dalla mattina alla sera da tutti i mezzi di comunicazione? Di fronte alla crisi, le donne sanno mettere insieme pensieri e azioni e la giusta serenità per realizzarle, come da sempre hanno fatto. E per ritrovarla, quella serenità, occorrono anche del momenti di pausa, per riprendere fiato e forze: ecco, dunque: la sezione di Livorno, con la sua Presidente Margherita Mazzelli, ha accolto le proposte di un piccolo gruppo di socie attrici e, insieme, è stato trovato il modo per ritagliare spazi e tempi di sospensione dei problemi, come una pausa attiva di pensiero. Attraverso i brani tratti dalle opere di grandi scrittori e poeti della storia letteraria italiana, la sezione ha non solo creato una pausa necessaria, ma, altresì, ha attivato conoscenze utili all’arricchimento interiore, in termini di libertà e autodeterminazione. Così la sezione di Livorno ha voluto dare vita alla rappresentazione di pieces teatrali promovendo una partecipazione coinvolgente di socie e di pubblico femminile cittadino, regalando a tutte una “pausa attiva”, una ricarica di spiritualità e di energia positiva per meglio affrontare la quotidianità. Esattamente questo è successo nell’ultima performance teatrale che ha avuto uno strepitoso successo di pubblico, presentata in una delle belle sale del Grand Hotel Palazzo di Livorno, dedicata a “Pirandello a Castiglioncello”, quando le socie attrici, Laura Conforti, Dora Finis, Gabriella Guastalla, Liafranca Pardelli e Silvana Urru hanno letto brani scelti, fra gli applausi commossi e partecipati dei presenti. 47 alla fluidità narrativa si nota il padroneggiare della letteratura specifica. Non dirò che questo lavoro sia esaustivo rispetto alla nostra cultura popolare perché sappiamo che nessuna ricerca può pretendere l’esaustività. Ritengo però che esso sia un utilissimo contributo, da apprezzare adeguatamente sia sul piano della divulgazione, sia in ambito scientifico....” I COLORI NELLA VITA di Anna Ruggiero presentazione di Annarita Lupo La personale di Anna Ruggiero, I colori nella vita, tenutasi a Sorrento in coincidenza con il XIV Congresso Europeo è stata patrocinata dal Comune di Sorrento, dalla Provincia di Napoli, dalla Regione Campania e dalla Fidapa Bpw Italy; è stata curata e presentata dal critico d’arte prof. Angelo Calabrese. Anna Ruggiero, pittrice, scultrice, grafica e ceramista, opera dai primi anni sessanta sulla scena dell’arte, non solo nazionale. La sua formazione artistica è avvenuta presso l’A.B.A. di Napoli dove è stata allieva apprezzata dai suoi maestri: Emilio Notte, De Stefano e Tatafiore. Forte disegnatrice e acutissima interprete di metafore, ha affrontato negli anni temi e cicli di notevole richiamo culturale che le hanno consentito costante apprezzamento da critica e pubblico. Nel ciclo I colori nella vita, figurano quattordici tele dedicate ai colori primari e complementari, vissuti come significative pulsioni di momenti e stagioni esistenziali in cui è chiaro il soggetto dominante: la donna. Attraverso le sfumature, i valori esistenziali della vita, calati nella quotidianità, ai piedi del Vesuvio, Anna Ruggiero ci propone le stagioni dell’anno e della vita, la solarità, le fasi metamorfiche della luna; ci racconta se stessa e il mondo di donna - madre, il suo mondo creativo, duttile dinamico e sfuggente come la vita. I colori nella vita chiarificano, negli elementi primordiali, la perpetua danza dell’esserci, dove l’a - mors che mai muore fa scoprire il senso della coppia che, nel segreto delle rose, le strade dei viaggi, le rotte dei muri e dei cieli, l’eternità dell’effimero delle farfalle, genera la vita. Anna Ruggiero vive e lavora a Gragnano, ove ricopre la carica di presidente della sezione di Gragnano. Novembre 2012 48 la vetrina delle arti Tu, l’altra carne Dalla sezione di Lecce Maria Rita Bozzetti, primario di Ematologia clinica, ha sempre coltivato la passione poetica parallelamente alla carriera medica e, infatti, sono numerose le sue pubblicazioni poetiche. A marzo è stata pubblicata la sua ultima raccolta, “Tu, l’altra carne”. Poesie meditando la via Crucis dalle rovine di un terremoto,con la quale si colloca sulla scia della tradizione poetica religiosa italiana, sviscerando la tematica della via Crucis con una personalissima ricerca di sensibilità e di stile che fa incontrare il tema universale con la realtà attuale del terremoto de L’Aquila. Subito emerge un’attenzione tra le due dimensioni universale- religiosa e contingente –umana, un dialogo io-mondo-Dio che diventa triadico, come è evidenziato anche nell’introduzione al libro dal professor Carlo Alberto Augieri. La poesia di Maria Rita diventa, in ognuno dei quadri in cui è incorniciata dalle rispettive sezioni, un canto di preghiera corale, una meditazione profonda sul senso più intimo della vita. E in questa dimensione la sua ispirazione poetica ci regala immagini bellissime. L’immagine di copertina del libro che raffigura il compianto del Cristo morto, sottolinea la scelta di evidenziare l’umanità di Dio come mistero di misericordia. La sua morte è reale, la sua sofferenza è tangibile tra le braccia di quella Madre alla quale la poetessa dedica versi bellissimi “pietà, per l’essere donna e Madre in condanna solitaria di vita, ultima tenerezza terrena di un Dio che soffre come me”. Più volte nella poesia di Maria Rita ricorrono parole che evidenziano la vicinanza di Gesù all’uomo, così si legge che ‘il tuo dolore si veste delle nostre lacrime’ e poi ‘tu come noi muti e frustrati da onde di tempo avverso affogati da armi di sevizie nella fragilità impotente di vittime”. La poesia di Maria Rita è la poesia della nominalizzazione, l’uso del tempo presente, infatti, ricorre costante come richiamo alla presentificazione dell’altro. L’altro è costantemente richiamato, nominato dal tempo presente che ci dice, lui è qui, in mezzo a noi, non è stato, non sarà, è qui, nel momento stesso in cui noi camminiamo seguendo le stazioni della Via Crucis. Le campane di Santo Stefano Con profonda gratitudine accogliamo questo volume dalle mani di Rossana Ragionieri. Sono pagine in cui, prima di tutto, parla la passione dello studioso. La ricostruzione dell’origine e dell’evoluzione secolare di uno degli edifici più significativi della città viene effettuata con rigore, accuratezza storica e ampiezza di visione, in una sintesi che sa riannodare i fili sparpagliati in decine di opere e fonti diverse. Sinceramente ammiriamo la pazienza e la dedizione che stanno alla base di questo lavoro. Volentieri accogliamo i frutti, che vanno ad accrescere la nostra capacità di comprendere e apprezzare il deposito della tradizione. Che ci aiutano a cogliere la sequenzialità della storia dietro la complessità e la diacronia dell’espressione artistica e architettonica. Sono pagine in cui parla anche la devozione. Per chi, con molta costanza e non senza sforzo, ha tirato su questa opera è rilevante che Santo Stefano degli Agostiniani non sia semplicemente un edificio, ma sia prima di tutto una chiesa voluta dal popolo e cresciuta all’interno di una comunità religiosa. Non è solo pietra, per quanto intagliata e costruita secondo l’ingegno più acuto. Non è solo un’opera d’arte, sebbene espressione di un talento realmente umano. Prima di tutto, è l’immagine di un amore profondo per le cose del Cielo. Anzi, è proprio il Cielo che si rende visibile in mezzo agli uomini e nel cuore di una comunità ancora capace di alzare gli occhi da terra. Poco importa che questa chiesa viva oggi ai margini del culto. Un tesoro non vale certamente di meno per il fatto di essere nascosto. Né si tramuta, o tanto meno si dilegua, un’anima per quanti veli possano coprirla o nasconderla. Sono pagine, infine, in cui parla tutto l’uomo, dal profondo della sua verità. Non è infatti per semplice nostalgia che qualcuno si è girato indietro ripercorrendo a ritroso l’incedere dei secoli. È piuttosto per l’implicita convinzione che è dalle radici, e non solo dai frutti, che si riconosce un albero. Il passato, colto nella sua complessità, non è solo memoria: è l’annuncio, nonché l’essenza, di quello che siamo, attualmente e concretamente. Ricostruire le nostre radici è pertanto una scoperta della nostra identità più profonda. La base di ogni dialogo che guardi alla verità e non all’astrazione di una visione ideologica. Giovanni Pagliai Governatore della Misericordia di Empoli