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LE INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE
(IST)
Rev. 2010
Le infezioni sessualmente trasmissibili (IST) costituiscono uno dei più importanti problemi di
salute pubblica sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo.
Secondo le stime dell’OMS, le IST hanno un’incidenza annua nel mondo di 340 milioni di
casi negli adulti tra i 15 ed i 49 anni L’incidenza peraltro è in continuo aumento grazie anche alla
maggiore mobilità e all’aumento della tendenza ad avere rapporti sessuali con più partners. Le
lesioni e le infiammazioni genitali inoltre aumentano consistentemente il rischio di trasmissione
dell’AIDS. Nei Paesi occidentali si è assistito da un lato a un progressivo aumento dell’incidenza
delle IST provocate da virus (HIV, HPV, HSV-2) e, dall’altro, a una relativa riduzione delle forme
classiche batteriche come la gonorrea. Per quanto riguarda la lue, invece, si è osservato un
andamento ondulante con incremento di nuovi casi nei primi anni del secolo.
Le principali IST e la loro eziologia vengono riportate nella seguente tabella:
MALATTIA
CAUSA
AIDS
Immunodeficienza severa HIV
Condilomi acuminati
HPV
Epatite acuta e cronica
HBV, HDV, HCV, HAV
Gonorrea Uretrite, faringite, cervicite e anorettite
Neisseria gonorrhoeae
Granuloma
Inguinale,
linfoadenopatia
lesioni
ulcerative
e Calymmatobacterium granulomatis
Herpes genitale, lesioni vescicolo-ulcerative
HSV1 e HSV2
Uretrite, faringite, cervicite e anorettite
Chlamydia trachomatis
Infez. non gonococciche,uretrite e vaginite
Micoplasmi, Streptococco B, anaerobi.
Vaginite, uretrite
Trichomonas vaginalis
Sarcoma di Kaposi, lesioni cutaneo mucose e HHV-8
d’organo
Linfogranuloma
linfadenopatia
venereo,
lesioni
ulcerative
e Chlamydia trachomatis (sierotipi L1-L3)
Mollusco contagioso, lesioni esofitiche ombelicate
Pox virus
Pediculosi del pube, infestazione zone pilifere genitali
Phthirus pubis
Sifilide
primaria
secondaria
e
terziaria.
Lesioni Treponema pallidum
ulcerative, esantema, patologia d’organo
Ulcera venerea, lesioni ulcerative e linfadenopatia
Haemophilus ducreyi
In Italia la diffusione delle infezioni sessualmente trasmissibili è valutata da un sistema di
sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità. Le patologie monitorate sono la sifilide, la gonorrea,
l’infezione da Clamidia, l’herpes ano-genitale, la condilomatosi ano-genitale, l’ulcera venerea,
l’infezione da Thrichomonas vaginalis, il linfogranuloma venereo, la malattia infiammatoria pelvica,
il granuloma inguinale, la pediculosi del pube e il mollusco contagioso ano-genitale.
Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi – Sede legale: via delle Oblate, 1 - 50141 FIRENZE
Dipartimento Specialità Medico Chirurgiche – SOD Malattie Infettive
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LE INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE
(IST)
Rev. 2010
Dai dati sugli oltre 95 mila nuovi casi di IST raccolti fino al 31 dicembre 2004, emerge che
oltre il 90% dei pazienti è eterosessuale, che oltre il 40% dei pazienti sono donne, che circa il 15%
dei pazienti non è italiano e che un paziente su cinque (21,4%) ha già contratto IST nel passato.
Gli andamenti delle singole malattie mostrano una generale stabilità del numero dei casi nel
tempo, fatta eccezione per la sifilide e in misura minore per la gonorrea, che dal 2000 al 2004
mostrano un aumento del numero di malati.
L’aumento della sifilide in Italia è visibile anche dai dati delle notifiche di malattia infettiva,
riportate dal 1999 al 2004 al ministero della Salute, secondo il D.M. 15/12/90 e trasmesse
all’ISTAT. Questo aumento, mai rilevato in Italia dalla fine degli anni Settanta, si è registrato
soprattutto nelle Regioni ad elevata densità urbana come la Lombardia, il Lazio, il Piemonte e
l’Emilia Romagna. Un altro dato allarmante, proveniente dal sistema di sorveglianza italiano, è
quello di un costante aumento dell’infezione da HIV tra i pazienti che contraggono un’altra
infezione sessualmente trasmissibile. Dal 1993 in poi la proporzione annua di pazienti con una IST
e contemporanea infezione da HIV è aumentata progressivamente in entrambi i sessi, ma
particolarmente nelle donne e tra i maschi omosessuali.
Il controllo delle IST è una delle priorità dell’OMS e di altre organizzazioni sanitarie. La
strategia adottata si basa soprattutto sulla prevenzione, con la promozione di comportamenti
sessuali responsabili (informazione, attenzione nelle pratiche sessuali saltuarie e con partner
occasionali, accesso all’uso di preservativi). L’educazione e il counseling si devono accompagnare
comunque anche a misure di identificazione sia delle persone infette che non mostrano sintomi
che dei loro partner sessuali. Oltre al trattamento dei sintomi, va messa in atto un trattamento
adeguato, la prevenzione di ricadute e la prevenzione della trasmissione.
Presso l’ambulatorio della SOD Malattie Infettive di questa Azienda da molti anni è attivo un
servizio rivolto alla diagnosi, alla cura e al counselling delle IST che viene svolto senza
prenotazione, nel caso in cui un paziente venga inviato in urgenza dal Pronto Soccorso, oppure
previo appuntamento.
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