Dossier WWF L`orso

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Dossier WWF L`orso
WWF Svizzera
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Dossier WWF
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L’orso
Habitat
L’orso bruno vive in tutto l’emisfero settentrionale. In America
prende il nome di «grizzly», in Alaska viene chiamato «kodjak».
In Europa gli orsi vivono in diverse aree molto distanti tra di loro.
Solo in poche regioni tuttavia sono rimaste popolazioni di una
buona consistenza, in particolare in Scandinavia, nei Carpazi e
nei Balcani.
Gli orsi bruni sono animali strettamente legati al bosco; essi
prediligono le aree montane coperte da estese foreste. Per il
letargo gli orsi hanno bisogno di grotte o cavità in ripidi versanti
rocciosi.
Per garantire agli orsi una sufficiente quantità di cibo, i boschi
devono avere un ricco sottobosco, in modo da offrire una buona
varietà di piante alimentari, e deve ospitare un sufficiente numero
di animali da predare.
Comportamento
Gli orsi tra di loro
Gli orsi bruni sono animali solitari, i maschi e le femmine si
incontrano solo per l’accoppiamento.
L’estensione dei territori dipende dalla disponibilità alimentare –
un singolo orso ha bisogno più o meno di un’area di 100 km2!
Gli orsi non difendono i loro territori con particolare accanimento.
Succede così che i territori si possono sovrapporre. Normalmente
però gli orsi preferiscono evitarsi, soprattutto le femmine con i
piccoli preferiscono stare alla larga dai maschi.
Durante l’inverno gli orsi bruni che vivono nelle regioni fredde
cadono in letargo. Trascorrono l’inverno in caverne e per
mantenersi in vita durante il letargo consumano le loro riserve di
grasso.
La temperatura corporea cala di circa 4° C e il cuore batte ad un
ritmo tre volte inferiore rispetto all’estate. Così gli orsi hanno
bisogno di meno energia.
Identikit
L’orso bruno fa parte dei grandi
orsi. I suoi parenti sono l’orso
bianco, l’orso malese, l’orso
tibetano o dal collare, l’orso
labiato, l’orso dagli occhiali,
l’orso nero americano e il panda
gigante.
Gli orsi bruni di maggiori
dimensioni vivono in Alasca, con
la sottospecie nota come
«grizzly». In piedi questi orsi
sono alti fino a 3 m e pesano
fino a 700 kg. Rispetto a questi
giganti, l’orso bruno delle Alpi è
un piccolo orso, alto 2 m e del
peso di circa 180 kg. Le
femmine sono ben più piccole
dei maschi e raggiungono al
massimo i 150 kg.
Nel mondo vivono oggi più o
meno 200.000 orsi bruni. In
Europa ce ne sono 50.000, la
maggior parte dei quali vive in
Romania. Nelle Alpi se ne
contano attualmente 38
Gli orsi bruni sono dotati di un
notevole scatto, possono infatti
raggiungere i 50 km all’ora! Ma
riescono a mantenere questa
velocità solo per brevi tratti e
questo avviene solo nelle
battaglie per il controllo del
territorio e nella caccia.
In natura gli orsi bruni possono
vivere fino a circa 20 anni.
Gli orsi bruni hanno un olfatto
molo sviluppato e un buon udito.
La vista è invece mediocre.
Miti
L’orso delle caverne era il più grande orso che sia mai esistito sulla Terra. Gli uomini delle caverne circa
40.000 anni fa lo veneravano e lo cacciavano. Incisioni rupestri dell’Età della pietra in Francia e in Spagna lo
testimoniano ancora oggi. Quando l’orso delle caverne si estinse circa 10.000 anni prima di Cristo, il culto di
cui era fatto oggetto si trasferì agli orsi bruni. Ancora oggi sono presenti forme di culto per gli orsi
(adorazione cerimoniale, rituali). I popoli di cacciatori nordici sotterrano le ossa di un orso dopo averlo
cacciato e essersene cibati. Così l’orso può ritornare al mondo. L’orso è la divinità del bosco e, presso
alcuni popoli, addirittura il re degli animali. Nelle fiabe e nel teatro l’orso compare sempre anche da noi
come «Meister Petz» – perlopiù come compagnone un po’ brontolone, ma in fondo buono di cuore.
Ricerca del cibo
Gli orsi bruni sono onnivori; tre quarti del loro cibo è costituito da
bacche, frutti e piante erbacee. Mangiano tutto quello che capita
davanti al loro naso. Ogni tanto catturano un topo, anche le uova
di uccelli sono benvenute, e se trovano la carcassa di un animale,
ecco servita anche la carne.
Talvolta gli orsi saccheggiano gli alveari e divorano i favi pieni di
miele e le larve delle api. Anche le pecore non sono sempre al
sicuro dagli orsi, che tuttavia sono cacciatori piuttosto impacciati
e mediamente catturano solo una pecora all’anno.
Al risveglio dal letargo invernale, gli orsi bruni non riprendono
subito a mangiare in abbondanza, perché ci vuole un po’ di
tempo prima che la digestione riprenda a pieno regime. Durante
la primavera l’orso continua perciò a perdere peso. D’estate i
pasti diventano già più abbondanti, più o meno 10 kg al giorno.
Ma è l’autunno la stagione delle grandi abbuffate. Ogni giorno
aumenta di mezzo chilo. Questo è molto importante, perché deve
mettere su riserve di grasso per il letargo.
Accoppiamento e allevamento dei piccoli
Gli orsi bruni si accoppiano all’inizio dell’estate, tra maggio e
luglio.
Gli orsacchiotti vengono al mondo dopo una gestazione di circa 6
mesi. Ogni cucciolata è composta da 2-3 piccoli. L’orsa partorisce
nella grotta in cui trascorre il letargo; qui, in pieno inverno, gli
orsacchiotti nascono e vengono allattati nella più totale oscurità.
In primavera mamma orsa abbandona la tana e i giovani
orsacchiotti esplorano curiosi i dintorni, senza però allontanarsi
troppo dalla madre. L’orsa ha il suo bel da fare per mantenere il
controllo della situazione. Nonostante tutte le attenzioni
mediamente la metà dei piccoli orsi muore durante il primo anno
di vita.
Gli orsacchiotti hanno molto da imparare. Per due anni mamma
orsa insegna loro come comportarsi in caso di pericolo, ad
andare a caccia e a procurarsi il cibo. Dopo questo periodo
devono andarsene, cercarsi un proprio territorio e provvedere a
sé stessi.
L’orso bruno in Europa
Nel XIX secolo gli orsi venivano
considerati nemici degli uomini. Essi
sono stati perciò sistematicamente
cacciati e in molte regioni sono stati
sterminati. In Svizzera l’ultimo orso
venne ucciso nel 1904 in Bassa
Engadina.
In Svizzera l’orso è protetto dal
1962. Per il momento non sono
previste reintroduzioni. Ma l’orso
potrebbe tornare da solo ad abitare i
suoi vecchi territori.
Negli anni ’80 un orso è entrato in
Austria. Era un maschio. Nell’ambito
di un programma di reintroduzione
del WWF, è stata liberata una
femmina nel suo territorio. Nel
frattempo la nuova coppia ha avuto
orsacchiotti, altri orsi sono immigrati
e la popolazione è in crescita.
Attualmente si contano tra gli 8 e i 14
esemplari.
Chi vuole liberare orsi in una
regione, deve considerare che gli
orsi possono anche provocare danni:
saccheggiano gli alveari, di tanto in
tanto uccidono una pecora e rubano
la frutta. per evitare che gli orsi si
attirino l’odio della popolazione,
occorre
risarcire
chi
viene
danneggiato.
Gli orsi sono di solito molto schivi nei
confronti degli uomini, ma possono
anche aggredire se si sentono
minacciati. Non bisogna perciò dare
da mangiare agli orsi, altrimenti essi
perdono il timore che provano verso
l’uomo. Soprattutto in Nord America
e nell’Europa dell’est, negli inverni
più rigidi gli orsi si avvicinano ai
centri abitati per cercare cibo tra i
rifiuti.
L’orso bruno e il WWF
In Austria nel 1989 il WWF ha
avviato
un
progetto
per
la
reintroduzione di orsi, con l’obiettivo
di dare compagni all’orso immigrato
dalla Slovenia. Attualmente in
Austria vivono una trentina di orsi.
Sicuramente il WWF non libererà
nessun orso in Svizzera. Ma il WWF
Svizzera si impegna a fondo per
rendere possibile il ritorno spontaneo
degli orsi e per dare loro una chance
di sopravvivenza. Cibo e habitat
adatti sono presenti a sufficienza
anche nelle Alpi svizzere.
Materiali del WWF
WWF (1993). Rivista Panda 1/93: L’orso bruno. Fr. 3.-, n. d’ordine 3193.
WWF Rivista Panda Club 5/2004
WWF Rivista Panda Club 1/2008
Paccalet, G & Paccalet, Y. (1996). Orsi, figli delle montagne. Animali a fumetti WWF / Zytglogge
Verlag. Fr. 29.-, n. d’ordine. 1907.
Lince, lupo e orso bruno. n. d’ordine. 1765.10
Libri
AAVV. Collana Animali da vicino: L’orso. Un indole solitaria fra i ghiacci e nelle foreste, in letargo
per partorire... Bergamo: Edizioni Larus.
Teofili, C. (2006). L’Orso. Massa Carrara: Franco Muzzio Editore.
Bieder, R. (2007). Orso. Milano: Collana Editrice Apogeo.
Internet
www.zoologia-animali.com/orsi.htm
digilander.libero.it/idste/orso_bruno.html
www.bears.org
Il WWF si impegna per uno sviluppo sostenibile della Terra e rende
possibile a uomini e donne di prestare il loro contributo in tal senso.
Questo dossier è stato
realizzato grazie al contributo
finanziario del
Quale partner attivo all’interno della rete mondiale del WWF, il WWF
Svizzera intende
conservare la varietà di esseri viventi e di ecosistemi
promuovere l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali
arginare l’inquinamento e lo spreco di materie prime
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Dicembre 2007