Verbale - EFSA
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UNITÀ FORO CONSULTIVO E COOPERAZIONE SCIENTIFICA Parma, 30 aprile 2012 EFSA/AF/M/2012/414/RES/FIN Verbale 43A RIUNIONE DEL FORO CONSULTIVO PARMA (ITALIA), 7-8 MARZO 2012 MEMBRI DEL FORO CONSULTIVO Presidente: Catherine Geslain-Lanéelle, Direttore esecutivo dell’EFSA Austria Roland Grossgut Lettonia Gatis Ozoliņš Belgio Benoît Horion Lituania Snieguolė Ščeponavičienė Bulgaria Boiko Likov Lussemburgo Patrick Hau Cipro Popi Kanari Malta Ingrid Busuttil Repubblica ceca Jitka Götzová Paesi Bassi Antoon Opperhuizen Danimarca Jørgen Schlundt Norvegia Kirstin Færden Estonia Külli Rae Polonia Jacek Postupolski Finlandia Kirsti Savela Portogallo Jorge Reis Francia Rozenn Saunier Romania Liviu Rusu Germania Andreas Hensel Slovacchia Zuzana Bírošová Grecia Eirini Tsigarida Slovenia Ada Hočevar Grom Ungheria Maria Szeitzné Szabó Spagna Ana Canals Irlanda Raymond Ellard Svezia Leif Busk Italia Giancarlo Belluzzi Regno Unito Andrew Wadge OSSERVATORI Croazia Zorica Jurković Svizzera Michael Beer ex Repubblica jugoslava di Macedonia Svetlana Tomeska Mickova Turchia Nergiz Özbağ Montenegro Nedeljko Latinović Commissione europea Jeannie Vergnettes Autorità europea per la sicurezza alimentare, Via Carlo Magno 1 A, I-43126 Parma, Italia Tel. (+39) 0521 036 111 • Fax (+39) 0521 036 110 • www.efsa.europa.eu RAPPRESENTANTI DELL’AUTORITÀ EUROPEA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE Segreteria del foro consultivo: Sergio Gaiti, Saba Giovannacci, Elena Giroli, Jeffrey Moon, Torben Nilsson, e Saadia Noorani. Bernhard Berger Per Bergman 1 Anne-Laure Gassin Claudia Heppner1 Stef Bronzwaer Juliane Kleiner1 Anna Castoldi1 Djien Liem1 Hubert Deluyker Tobin Robinson1 Dirk Detken1 Johann Steinkellner1 Jean-Lou Dorne1 Katriina Willgert1 Albert Flynn (presidente del gruppo di esperti scientifici NDA dell’EFSA)1 1 BENVENUTO E APERTURA DELLA SEDUTA Catherine Geslain-Lanéelle dichiara aperta la seduta e porge il benvenuto ai membri del foro consultivo nella nuova sede dell’EFSA. Porge il benvenuto ai nuovi membri del foro consultivo dei Paesi Bassi e della Polonia e al sostituto del Portogallo per questa riunione e riferisce di aver ricevuto la giustificazione per l’assenza dell’Islanda. Si congratula con l’ex membro del foro consultivo della Finlandia, Jaana Husu-Kallio, per la sua nomina alla carica di Segretario permanente del ministero dell’Agricoltura e delle foreste della Finlandia. 2 ADOZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO Catherine Geslain-Lanéelle informa che la Danimarca, l’Ungheria e la Germania hanno proposto ulteriori temi da discutere nel corso della seduta dopo la stesura del progetto di ordine del giorno. I temi proposti verranno discussi al punto 4.6 dell’ordine del giorno. Inoltre, l’Irlanda desidera fare un annuncio nell’ambito del punto 4.6. L’ordine del giorno è adottato. 3 DIBATTITO STRATEGICO SULLE ATTIVITÀ DELL’EFSA CON GLI STATI MEMBRI 3.1 Percezione del rischio e comunicazione del rischio: indipendenza della consulenza scientifica Politica EFSA relativa all’indipendenza e ai processi decisionali in ambito scientifico 1 Partecipa a una parte della riunione. 2 / 19 Dirk Detken espone la politica EFSA relativa all’indipendenza e ai processi decisionali in ambito scientifico e spiega come sono stati valutati gli interessi dichiarati. La Svezia chiede quali sono state le reazioni delle parti interessate alla riunione informativa svoltasi a Bruxelles il 5 marzo 2012, ritiene che anche il migliore dei sistemi possa risultare inadeguato a soddisfare alcune critiche e commenta che l’approccio adottato dall’EFSA ha già funzionato in passato. Il Belgio si dichiara d’accordo con la Svezia e suggerisce che i punti focali potrebbero contribuire a fornire spiegazioni sulla nuova politica, in particolare sulle norme attuative, alle istituzioni di cui all’articolo 36. Cipro si congratula con l’EFSA per l’estrema chiarezza della sua politica e per lo sforzo di evitare “zone grigie” e coinvolgere il personale che lascerà l’EFSA. Cipro fa notare inoltre che l’EFSA dedicherà molto tempo ai controlli (audit). La Germania fa rilevare che le varie istituzioni di cui all’articolo 36 non hanno lo stesso status, domanda se il personale dell’EFSA è competente in materia di valutazione delle dichiarazioni d’interesse, sottolinea che gli esperti nel settore degli imballaggi sono così pochi che talvolta gli esperti dell’industria non possono essere esclusi e, infine, chiede se gli esperti dell’EFSA sono stati messi al corrente, al momento della presentazione della candidatura, che la loro indipendenza sarebbe stata oggetto di una valutazione e in che modo. La Francia chiede informazioni supplementari sulla procedura di revisione e controllo interno e propone di trovare il giusto equilibrio fra l’indipendenza e le competenze degli esperti. Anne-Laure Gassin riferisce che alcuni critici dell’indipendenza dell’EFSA hanno deciso di non partecipare alla riunione informativa con le parti interessate, mentre la copertura mediatica ha sottolineato che le norme dell’EFSA sono state rafforzate e rese più trasparenti. Concorda sul fatto che ciò non inficia la precedente indipendenza dell’EFSA. Catherine Geslain-Lanéelle riferisce che il personale dell’EFSA è stato formato per effettuare la valutazione dei potenziali conflitti d’interesse e che l’EFSA ha investito notevoli risorse per garantire la propria indipendenza, poiché ciò è importante per consolidare la fiducia, preservare la qualità, e garantire la scientificità e imparzialità del lavoro dei gruppi di esperti scientifici. Dirk Detken chiarisce che il revisore interno dell’EFSA passa in rassegna i processi decisionali e che è stata istituita una commissione che comprende i tre direttori scientifici e il capo dell’unità Affari legali e normativi con il compito di sottoporre a revisione le decisioni sui potenziali conflitti d’interesse. 3 / 19 Norme attuative della politica EFSA sull’indipendenza e i processi decisionali in ambito scientifico Hubert Deluyker presenta alcuni casi simulati per illustrare come vengono vagliate, in pratica, le dichiarazioni di interesse dei membri dei gruppi di esperti scientifici. Sottolinea, in particolare, l’importante distinzione fra organizzazioni per la sicurezza alimentare (FSO)2 e altre organizzazioni. Le FSO comprendono le agenzie nazionali per la sicurezza alimentare, gli istituti di ricerca pubblici e gli organismi internazionali. L’Austria chiede se i nuovi criteri sono stati applicati nel valutare l’indipendenza dei nuovi membri dei gruppi di esperti scientifici. La Germania afferma che è importante adottare un approccio equilibrato all’indipendenza e chiede chiarezza nella definizione dei comitati scientifici in modo da evitare che gli esperti che partecipano ai lavori a livello nazionale siano esclusi dai gruppi di esperti scientifici dell’EFSA. La Germania propone inoltre che l’EFSA accetti le valutazioni del rischio effettuate dagli Stati membri e stabilisca meccanismi che consentano la condivisione del lavoro simili ai protocolli d’intesa sottoscritti con alcuni Paesi terzi e organizzazioni internazionali al fine di evitare la duplicazione del lavoro. Hubert Deluyker conferma che i nuovi criteri sono stati utilizzati nella valutazione dell’indipendenza dei membri del nuovo comitato scientifico e dei gruppi di esperti scientifici a partire da luglio 2012. I nuovi criteri saranno applicati ai gruppi di esperti scientifici ANS e CEF da luglio 2012. A suo parere non vi sono motivi di preoccupazione in merito ai pareri scientifici precedenti, poiché le nuove norme attuative si limitano semplicemente a chiarire alcune questioni e gli esperti dell’EFSA sono sempre stati indipendenti. Chiarisce inoltre che i Paesi terzi non hanno voce in capitolo nei pareri emessi dall’EFSA e che gli esperti dell’industria non possono essere membri né dei gruppi di esperti scientifici né dei gruppi di lavoro. Dirk Detken aggiunge che l’audizione di esperti può fornire elementi di conoscenza specifica senza un coinvolgimento nel processo decisionale. Inoltre, è prevista una procedura di deroga nel caso in cui la partecipazione di un determinato esperto sia giudicata essenziale nonostante potenziali conflitti d’interesse. Negli inviti a manifestare interesse rivolti a chi desidera diventare un esperto dell’EFSA viene fornita una chiara descrizione del processo di valutazione dei conflitti d’interesse e pertanto gli esperti interessati sono al 2 Articolo 1, punto 3, lettera f, della decisione del Direttore esecutivo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare recante attuazione della politica sull’indipendenza e sui processi decisionali in ambito scientifico dell’EFSA in relazione alle dichiarazioni di interessi, Parma, 21 febbraio 2012. Disponibile all’indirizzo Internet: http://www.efsa.europa.eu/en/keydocs/docs/independencerules.pdf. 4 / 19 corrente della procedura. Infine, quanto al proprio personale, l’EFSA si attiene allo statuto dei funzionari della Commissione europea. Prospettive nazionali sull’indipendenza Il Regno Unito illustra il proprio punto di vista sull’indipendenza, sottolineando che ciò che importa realmente è che l’apertura, l’onestà e un chiaro processo decisionale vengano comunicati con efficacia e consapevolezza. Per questa ragione le riunioni del comitato scientifico della Food Standards Agency (l’autorità per la sicurezza alimentare del Regno Unito) si svolgono in sessioni aperte. Su richiesta di Anne-Laure Gassin, il Regno Unito chiarisce il ruolo dei membri laici nei gruppi di lavoro scientifici. Catherine Geslain-Lanéelle informa che l’EFSA ha avviato un progetto pilota sull’apertura delle riunioni dei gruppi di esperti scientifici agli osservatori. Resterebbero comunque escluse le discussioni su informazioni riservate, quali ad esempio le candidature. Su richiesta della Germania, il Regno Unito conferma che la Food Standards Agency accoglie e dà seguito alla consulenza fornita dal proprio comitato scientifico, in quanto rappresenta l’opinione condivisa degli esperti che lo compongono. Va comunque tenuto presente che, sebbene la valutazione scientifica del rischio costituisca un importante punto di partenza, non è l’unico aspetto di cui si tiene conto nel processo decisionale politico. La Germania illustra la propria buona prassi per garantire che la valutazione del rischio sia indipendente e suggerisce che l’EFSA tenga in maggiore considerazione i pareri nazionali e faccia affidamento su un sistema di relatori, vista l’eccessiva mole di lavoro che grava sui membri dei gruppi di esperti scientifici dell’EFSA. La Svezia espone il proprio punto di vista sull’indipendenza, affermando che andrebbe adottato un approccio più ampio, non limitandosi a considerare soltanto l’indipendenza finanziaria perché potrebbero influire anche fattori sociali e politici. Sebbene sia importante garantire l’indipendenza della valutazione del rischio dalla gestione del rischio, occorre comunque un certo grado di cooperazione. La questione potrebbe essere affrontata nel modo migliore attraverso procedure scientifiche aperte e ponendo in particolare l’accento sulla formulazione del quesito sottoposto ai valutatori del rischio e i dati scientifici forniti. La Francia illustra la posizione nazionale sull’indipendenza dei pareri scientifici. 5 / 19 Su richiesta di Catherine Geslain-Lanéelle, la Francia conferma che vengono pubblicate le dichiarazioni d’interesse del personale che partecipa alle valutazioni del rischio. Su richiesta della Danimarca, la Svezia chiarisce l’affermazione relativa a un possibile influsso politico sulle valutazioni del rischio, spiegando che nel settore scientifico molti giudizi si fondano su valori che potrebbero essere influenzati da opinioni politiche sull’industria. La Danimarca auspica che ci si concentri specificatamente sull’indipendenza finanziaria, evitando che qualcuno venga pagato dall’industria per sostenere determinate opinioni. Il Regno Unito si dichiara d’accordo con la Svezia sul fatto che l’ideologia potrebbe influenzare le valutazioni. Ciò vale sia per l’industria sia per le ONG. Hubert Deluyker informa che l’EFSA prende in considerazione la possibilità che le ONG possano partecipare in qualità di membri, il che sarebbe accettabile in linea generale, fatta eccezione per i casi in cui le ONG siano coinvolte in attività specifiche nell’ambito di lavoro considerato. La Spagna concorda sulla necessità che vi sia qualche interazione fra i valutatori del rischio e i gestori del rischio e suggerisce che le valutazioni del rischio eseguite dall’EFSA siano più indipendenti dall’influenza politica nazionale. Pertanto, sebbene i gruppi di esperti scientifici dovrebbero tenere conto delle valutazioni del rischio condotte a livello nazionale, l’EFSA dovrebbe effettuare proprie valutazioni del rischio e non limitarsi ad approvare le valutazioni del rischio eseguite dagli Stati membri. La Germania concorda sull’importanza della cooperazione a livello dell’UE, pur sollevando qualche dubbio sul fatto che la qualità dei pareri dell’EFSA sia superiore a quella delle valutazioni del rischio compiute dagli Stati membri e affermando che i gestori del rischio a livello nazionale non possono attendere che l’EFSA emetta i propri pareri, data l’esigenza di intervenire tempestivamente a livello nazionale. La Norvegia osserva che il quesito fondamentale nella discussione sull’indipendenza è come garantire la trasparenza e sottolinea la necessità della trasparenza anche per i processi di gestione del rischio, come già emerso nella precedente riunione del foro consultivo. Azione 1: l’EFSA trasmetterà ai membri del foro consultivo ulteriori informazioni sul progetto pilota riguardante le riunioni aperte dei gruppi di esperti scientifici. Affrontare le sfide e le opportunità della comunicazione e prospettive dall’AFCWG 6 / 19 Catherine Geslain-Lanéelle sottolinea l’importanza di comunicare in modo appropriato e passa la parola a Anne-Laure Gassin, che illustra le sfide e le opportunità della comunicazione, ivi comprese alcune idee su come contribuire congiuntamente a rafforzare la fiducia nell’indipendenza della scienza. Fornisce inoltre un resoconto del dibattito sull’indipendenza svoltosi alla riunione dell’AFCWG, tenutasi a Helsinki l’1-2 febbraio 2012. La Germania si dichiara d’accordo sull’importanza di collaborare e propone un gruppo di lavoro per elaborare un approccio strategico finalizzato ad affrontare le sfide della comunicazione, visto che potrebbero esserci opinioni diverse in merito alle priorità nei vari Paesi. Hubert Deluyker invita gli Stati membri a porre a confronto le norme attuative dell’EFSA con gli approcci nazionali al fine di identificare eventuali discrepanze. Catherine Geslain-Lanéelle riferisce che l’EFSA ha confrontato le proprie norme attuative con quelle dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA). Il Regno Unito ribadisce che la trasparenza è importante per dimostrare l’indipendenza definita con metodi fondati sulla scienza e sulle evidenze, sottolinea l’importanza di rispondere tempestivamente alle critiche, suggerisce che alcuni gruppi di critici potrebbero avere interessi finanziari e incoraggia la collaborazione con altre agenzie dell’UE nell’ambito dell’indipendenza, visto che il dibattito non si limita al settore della sicurezza alimentare. Catherine Geslain-Lanéelle pone in rilievo la necessità di tenere conto degli aspetti scientifici nel processo decisionale pubblico e nel dibattito in seno alla società; è pertanto importante che gli scienziati si impegnino nel dibattito pubblico evitando di porsi sulla difensiva o di ritrarsi di fronte alle sfide. L’Irlanda ritiene che coloro che contestano l’EFSA non saranno mai convinti e pertanto lo scopo da perseguire è quello di convincere l’opinione pubblica dell’indipendenza e affidabilità dell’EFSA. I rapporti di audit potrebbero rappresentare una fonte autorevole a questo riguardo. Il Belgio si dichiara convinto della necessità di disporre di un sistema che tuteli l’indipendenza. Tuttavia, estremizzare potrebbe portare all’isolamento ed essere controproducente. La Germania auspica fiducia nelle agenzie per la sicurezza alimentare che operano a favore della tutela dei consumatori e si congratula per il lavoro svolto dall’EFSA. La Svezia osserva che, paradossalmente, la trasparenza del processo di valutazione del rischio rende le valutazioni scientifiche del rischio più vulnerabili alla critica rispetto alla considerazione di altri fattori legittimi nel processo di 7 / 19 gestione del rischio, che andrebbero spiegati in modo più scientifico. Inoltre non va sottovalutata la dimensione sociale della percezione da parte del pubblico. Catherine Geslain-Lanéelle trae la conclusione che, nonostante la diversità delle disposizioni e la varietà delle situazioni giuridiche, sociali e culturali negli Stati membri, vi sono numerosi punti di convergenza. L’EFSA sarà lieta di ricevere feedback sull’attuazione delle nuove norme e terrà quindi conto del loro impatto nell’arco di un anno. Azione 2: gli Stati membri confronteranno le norme attuative dell’EFSA sull’indipendenza e i processi decisionali in ambito scientifico con gli approcci nazionali al fine di individuare possibili discrepanze. Articolo 36 Bernhard Berger fornisce informazioni sulle organizzazioni di cui all’articolo 36, ivi comprese le fonti di finanziamento, e fa rilevare che molti esperti dell’EFSA, ma non tutti, provengono da organizzazioni ai sensi dell’articolo 36. Partendo da questa osservazione, Hubert Deluyker propone di istituire un gruppo di lavoro del foro consultivo per riflettere ulteriormente sull’elenco dell’articolo 36 da tale punto di vista. La Spagna, l’Italia, e il Belgio riflettono sulle ragioni per cui molte organizzazioni di cui all’articolo 36 non hanno mai presentato domanda di sovvenzione all’EFSA. Il Belgio propone che i punti focali forniscano ulteriore assistenza alle organizzazioni di cui all’articolo 36 per la partecipazione ai bandi di gara. La Germania sottolinea la necessità di raggiungere l’eccellenza, esprime scetticismo quanto all’utilizzo dei finanziamenti come criterio, si offre di partecipare al gruppo di lavoro del foro consultivo sull’articolo 36 e incoraggia l’EFSA a definire che cosa si propone di ottenere nell’ambito dell’articolo 36. La Grecia riferisce su un utile seminario organizzato dal punto focale e rivolto sia alle organizzazioni di cui all’articolo 36 sia ad altre organizzazioni. Esso, tuttavia, non ha avuto come esito un aumento delle candidature. L’Austria concorda con la Grecia e propone di analizzare le ragioni per cui molte organizzazioni di cui all’articolo 36 non partecipano ai bandi di gara. Hubert Deluyker trae la conclusione che è necessario procedere a una riflessione e discussione sull’elenco di organizzazioni di cui all’articolo 36 e prende nota del parere favorevole espresso in merito al gruppo di lavoro del foro consultivo sull’articolo 36. Catherine Geslain-Lanéelle rileva che alcune organizzazioni che forniscono un valido supporto attraverso gli esperti non sono comprese nell’elenco ai sensi 8 / 19 dell’articolo 36, che è stato approvato dal consiglio di amministrazione dell’EFSA sulla base di indicazioni ricevute dalle rappresentanze permanenti degli Stati membri. Spiega che l’EFSA ha verificato le fonti di finanziamento in quanto il regolamento fa riferimento a persone giuridiche che perseguono obiettivi d’interesse generale. La Germania ricorda che spetta comunque agli Stati membri decidere quali organizzazioni proporre affinché siano incluse nell’elenco di cui all’articolo 36. Azione 3: l’EFSA istituirà un gruppo di lavoro del foro consultivo sull’articolo 36. Azione 4: i punti focali continueranno a fornire assistenza alle organizzazioni di cui all’articolo 36 che partecipano ai bandi di gara. 3.2 Stato di avanzamento della pianificazione relativa a discussioni strategiche nel foro consultivo nel 2012 Torben Nilsson aggiorna il foro consultivo sullo stato di avanzamento della pianificazione relativa a discussioni strategiche nel foro consultivo nel 2012 in base a quanto merso nelle discussioni precedenti. Il foro consultivo approva la pianificazione senza ulteriori commenti. Azione 5: l’EFSA istituirà un gruppo di discussione del foro consultivo sulla pianificazione a medio termine per preparare la discussione strategica sulla pianificazione pluriennale alla prossima riunione del foro consultivo. Azione 6: i membri del foro consultivo esprimeranno il proprio interesse a partecipare al gruppo di discussione del foro consultivo sulla pianificazione a medio termine entro la fine di marzo 2012. 3.3 Ricerca nel campo della sicurezza alimentare Jeffrey Moon illustra le attività in corso dell’EFSA per stabilire le priorità della ricerca in vista della elaborazione del prossimo programma quadro della Commissione europea, Horizon 2020. Vengono fornite alcune informazioni sui principali temi toccati dalle proposte per Horizon 2020, soffermandosi su quelli di maggiore rilievo e riconoscendo tuttavia che sono ancora, per lo più, in via di elaborazione. Jeffrey Moon fornisce inoltre una sintesi delle precedenti consultazioni svoltesi con il foro consultivo, il comitato scientifico, i gruppi di esperti scientifici, le unità e l’AFCWG; ricorda anche ai membri del foro consultivo i precedenti titoli usati per raggruppare le proposte. Nel 2011 sono pervenute sia proposte relative a progetti specifici, che sono state considerate in vista del loro inoltro alla DG Ricerca e innovazione, sia proposte di portata più ampia da esaminare in vista di Horizon 2020. Sei di queste proposte sono state sottoposte come possibili priorità. Infine, Jeffrey Moon specifica che per poter superare con successo la selezione nell’ambito dei bandi del programma 9 / 19 Horizon 2020, occorrerà indicare chiaramente per ciascuna proposta un esito collegato alla strategia Europa 2020 alla quale fa riferimento Horizon 2020. Cipro sottolinea la rilevanza del tema “oceani di domani” proposto per Horizon 2020. La Germania si sofferma sull’importanza di adottare metodologie armonizzate. La Svezia fa rilevare che le ricerche di tossicologia computazionale, quali Tox21, potrebbero essere applicabili anche all’ambito alimentare al fine di abolire gli esperimenti sugli animali. Il Regno Unito informa che il documento “Science and Evidence Strategy 2010-2015” della Food Standards Agency è stato condiviso attraverso la piattaforma di scambio delle informazioni. Hubert Deluyker osserva che la DG Ricerca e innovazione si è dimostrata poco propensa a finanziare la ricerca applicata in passato. L’Italia propone di condurre ricerche sui mangimi e la produzione primaria per evitare le tossine. Jeffrey Moon invita i membri del foro consultivo a sottoporre i propri suggerimenti, mostrando l’impatto previsto delle ricerche proposte in termini di benefici per l’Europa. Azione 7: i membri del foro consultivo condivideranno le informazioni sulle attività di ricerca e presenteranno possibili proposte di ricerca entro la fine di aprile 2012. 3.4 Miscele chimiche Johann Steinkellner illustra l’attività dell’EFSA in corso sulla valutazione del rischio cumulativo dei pesticidi che verrà conclusa entro la fine del 2012. L’Austria fa notare che il lavoro avrà rilevanza anche per altre sostanze. Cipro esprime il proprio apprezzamento per il particolare rilievo che assume il lavoro dell’EFSA in questo ambito, in considerazione dell’impiego di miscele complesse di pesticidi e chiede se vi siano relazioni con il progetto ACROPOLIS sui rischi aggregati e cumulativi dei pesticidi. La Danimarca richiede informazioni sulla cooperazione dell’EFSA con altri organismi internazionali e suggerisce che questo importante ambito dovrebbe essere affrontato a livello internazionale. 10 / 19 Malta fa riferimento alla nuova direttiva europea sui prodotti fitosanitari che richiede l’adozione di programmi nazionali sull’impiego e i livelli dei pesticidi, ivi compreso “l’effetto cocktail”. Johann Steinkellner conferma che l’EFSA sta seguendo con attenzione il progetto ACROPOLIS e il lavoro degli organismi internazionali. Su richiesta della Danimarca, Johan Steinkellner precisa che l’EFSA non sta coordinando l’attività di altri organismi internazionali. La Danimarca replica che sarebbe necessario un coordinamento a livello globale. La Germania è del parere che la Commissione europea debba garantire la cooperazione. Catherine Geslain-Lanéelle riconosce la necessità della cooperazione a livello internazionale e propone una riunione consultiva con esperti degli Stati membri e organismi internazionali interessati. Tobin Robinson informa il foro consultivo sulle attività dell’EFSA sulle miscele in altri ambiti della valutazione del rischio chimico. Jean-Lou Dorne fornisce informazioni sui lavori dell’OMS, dell’OCSE e dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) nell’ambito delle miscele chimiche e sulle modalità con cui l’EFSA sta collaborando con queste organizzazioni. La Germania sottolinea la necessità di adottare un approccio sistematico, strategico e internazionale. La Commissione europea precisa che, sebbene esista un quadro internazionale per la cooperazione nell’ambito dei pesticidi, ciò non vale per tutti i settori e che pertanto è necessario attenersi al quadro normativo. Catherine Geslain-Lanéelle conclude dicendo che l’EFSA si impegnerà nella cooperazione internazionale sulle miscele chimiche. Azione 8: l’EFSA darà ulteriore impulso alla cooperazione sulle miscele chimiche. 3.5 Cooperazione nel settore NDA Albert Flynn, presidente del gruppo di esperti scientifici NDA dell’EFSA, illustra il lavoro del gruppo e la cooperazione nel settore NDA. Riferisce che si sta attualmente procedendo al riesame della nuova legislazione sui nuovi prodotti alimentari, espone il lavoro in corso sulle allergie alimentari e sui valori dietetici di riferimento, aggiorna il foro consultivo sulle indicazioni per la salute, in cui le indicazioni ai sensi dell’articolo 13 per i prodotti botanici sono state sospese per il 11 / 19 momento dalla Commissione europea e conclude sottolineando l’importanza di perseguire un positiva cooperazione con le autorità degli Stati membri e incoraggiare le organizzazioni di cui all’articolo 36 a partecipare ai bandi di gara indetti nei settori che rientrano nell’ambito di indagine del gruppo di esperti scientifici. Catherine Geslain-Lanéelle riferisce sul miglioramento della qualità dei dati presentati con le indicazioni e Albert Flynn conferma tale tendenza. Su richiesta dell’Austria, Albert Flynn conferma la stretta collaborazione con l’EMA in settori di potenziale sovrapposizione, quali i prodotti botanici. L’Austria e la Germania commentano sulla mole di lavoro del gruppo di esperti scientifici e chiedono informazioni sulla cooperazione con gli Stati membri nell’ambito degli allergeni. Albert Flynn valuta positivamente i contributi degli Stati membri sugli allergeni e spiega che riguardano principalmente la prevalenza, mentre i livelli di soglia richiedono ulteriore attenzione. Il Regno Unito ringrazia il gruppo di esperti scientifici per la grande quantità di lavoro svolto e afferma che l’aspetto della soglia è importante dal punto di vista della gestione del rischio; sarebbe pertanto utile fornire linee guida scientifiche sui criteri di fissazione dei livelli di soglia. La Svezia riferisce sulla ricerca in corso nell’ambito dei livelli di soglia. La Svezia chiede inoltre in che modo si potrebbero utilizzare le tasse per agevolare l’attività del gruppo di esperti scientifici. Albert Flynn risponde che la quantità di lavoro preparatorio svolto dal personale dell’EFSA è aumentato e che probabilmente le tasse consentirebbero di esternalizzare parte del lavoro. Per Bergman aggiunge che vi è l’intenzione di richiedere il pagamento di tasse per servizi supplementari volti a fornire una migliore assistenza ai richiedenti. Catherine Geslain-Lanéelle riferisce che verranno verificate le possibilità in questo senso nella valutazione d’impatto della Commissione europea sulle tasse. La Commissione europea sottolinea l’importanza di riflettere su come migliorare l’efficienza del lavoro e osserva che le tasse andrebbero giustificate in termini di servizi supplementari resi ai richiedenti. La Commissione europea invita gli Stati membri a uno scambio di opinioni sul tema delle tasse. Hubert Deluyker suggerisce di effettuare un’analisi comparativa prendendo come riferimento l’EMA. 12 / 19 La Commissione europea conferma che si tiene conto delle esperienze compiute dall’EMA e dall’ECHA, ma osserva anche che i livelli delle tariffe applicate nel settore farmaceutico, in cui i richiedenti ottengono autorizzazioni esclusive per determinati farmaci, sarebbero improponibili nel settore alimentare, in cui vengono rilasciate autorizzazioni generali. Sarà pertanto importante esaminare in dettaglio la pianificazione del lavoro dell’EFSA e stimare i costi relativi. Catherine Geslain-Lanéelle sottolinea l’importanza di istituire un sistema che possa aumentare la tutela dei consumatori. La Svezia rileva il pericolo che il bilancio di base dell’EFSA venga ridotto con l’introduzione delle tasse. Ciò non deve accadere in quanto limiterebbe la possibilità dell’EFSA di intraprendere un maggior numero di compiti autoassegnatisi come raccomandato dal foro consultivo. Hubert Deluyker si domanda se gli esperti dell’EFSA continueranno a lavorare gratuitamente. A proposito dei pareri dell’EFSA su alcuni nuovi prodotti alimentari e indicazioni, il Belgio sottolinea la necessità di procedere a una rapida revisione non appena saranno disponibili nuove informazioni e propone che l’EFSA effettui un esame a più vasto raggio dei rischi connessi a un’assunzione più elevata di alcune sostanze a seguito di autorizzazioni multiple. Albert Flynn risponde che talvolta gli Stati membri richiedono nuovi dati quando sono in difficoltà nel prendere decisioni nella gestione del rischio ed è quindi importante comprendere le motivazioni alla base delle richieste di nuovi dati. Ciononostante, l’EFSA è sempre ben lieta di ricevere nuovi dati e informazioni su studi forniti dagli Stati membri ed è pronta a rispondere in modo molto rapido a nuovi pericoli e a valutazioni dell’esposizione. Catherine Geslain-Lanéelle ringrazia il gruppo di esperti scientifici per l’imponente lavoro svolto. 4 ALTRE QUESTIONI SOLLEVATE DALL’EFSA E DAGLI STATI MEMBRI 4.1 Aggiornamento sul bisfenolo A Per Bergman aggiorna il foro consultivo sul bisfenolo A. Facendo seguito alla discussione svoltasi nella precedente riunione del foro consultivo, l’EFSA e l’ANSES si sono riunite per discutere le loro divergenze di opinioni, hanno preso nota delle differenze nei mandati dei rispettivi pareri e hanno convenuto di mantenersi reciprocamente al corrente sugli ulteriori lavori. È stata pubblicata una relazione ai sensi dell’articolo 30; l’ANSES procederà a una valutazione del rischio completa e l’EFSA prenderà in esame la letteratura più recente e nuovi dati forniti dagli Stati membri. 13 / 19 Su richiesta della Svezia, Anna Castoldi conferma che l’EFSA è al corrente di nuovi risultati forniti dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti. Stef Bronzwaer informa che l’EFSA organizzerà un colloquio scientifico sulla risposta a basse dosi in tossicologia e nella valutazione del rischio (Scientific Colloquium on low dose response in toxicology and risk assessment) nel mese di giugno 2012. Stef Bronzwaer informa inoltre il foro consultivo che a novembre 2012, in occasione del 10° anniversario dell’EFSA, si svolgerà una conferenza scientifica. Hubert Deluyker riferisce che l’Istituto nazionale per le scienze sanitarie ambientali degli Stati Uniti (National Institute of Environmental Health Sciences, NIEHS) organizzerà una conferenza sulle sostanze attive a livello endocrino a Berlino nel mese di settembre 2012. 4.2 Virus di Schmallenberg Claudia Heppner informa il foro consultivo che l’EFSA ha ricevuto dalla Commissione europea una richiesta di consulenza urgente sul virus di Schmallenberg che ha colpito sette Stati membri. In febbraio è stata fornita una relazione tecnica preliminare sui probabili scenari epidemiologici. La valutazione del rischio completa sarà disponibile entro la fine di maggio 2012. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha comunicato che è improbabile che il virus di Schmallenberg possa provocare malattie nell’uomo. L’EFSA e l’ECDC continuano a monitorare la situazione. La Germania segnala che sono disponibili ulteriori informazioni sul virus di Schmallenberg sui siti Internet degli istituti di ricerca tedeschi Friedrich-Löffler e Robert Koch. La Bulgaria propone di considerare il virus di Schmallenberg un rischio emergente, visto che la Russia ha vietato il commercio e il problema potrebbe risultare più grave di quanto abbia dichiarato la Commissione europea. Claudia Heppner risponde che il Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali (SCoFCAH) ha approvato un documento orientativo sulle azioni prioritarie da adottare nell’UE nel mese prossimo e pertanto la Commissione europea si sta già occupando del problema. Il Belgio riferisce in merito al lavoro di ricerca e sorveglianza in corso; chiede se l’EFSA coordinerà le attività di ricerca e se è previsto un bando di gara ai sensi dell’articolo 36. Claudia Heppner e Katriina Willgert informano che la relazione tecnica di febbraio 2012 ha evidenziato le ricerche e i dati necessari al fine di valutare l’impatto del virus, oggetto della relazione completa prevista a maggio 2012. 14 / 19 4.3 Aggiornamento sul parere del comitato scientifico sulla soglia di allarme tossicologico Djien Liem aggiorna il foro consultivo sul parere del comitato scientifico sulla soglia di allarme tossicologico (TTC) e informa che a causa di opinioni discordanti sulla TTC fra il comitato scientifico dell’EFSA e i comitati scientifici non alimentari della Commissione europea, l’adozione del parere finale sulla soglia di rischio tossicologico è stata rinviata a maggio 2012 al fine di disporre del tempo necessario per affrontare le divergenze in modo adeguato ai sensi dell’articolo 30. Su richiesta di Catherine Geslain-Lanéelle, Djien Liem fornisce ulteriori dettagli sulle attuali divergenze relative alla convalida dei valori di soglia. La Germania chiede informazioni sull’armonizzazione a livello internazionale e suggerisce che sostanze di riconosciuta tossicità potrebbero essere utilizzate per testare e provare la validità della TCC. Djien Liem risponde che, in effetti, sono stati effettuati studi retrospettivi per convalidare i valori di TTC e che essi dovrebbero essere proseguiti al fine di giustificare l’uso di TTC. Aggiunge che il tema della TTC sarà discusso alla riunione della rete del comitato scientifico sulle metodologie armonizzate di valutazione del rischio (Scientific Committee network on harmonised risk assessment methodologies) di giugno 2012 e che l’EFSA ha già preso contatti con l’OCSE. Hubert Deluyker riferisce contatti anche con l’EMA e propone di estendere la consultazione ad altre agenzie. La Germania concorda sulla necessità di continuare a sperimentare e confrontare metodi diversi, in quanto occorrerà adottare ulteriori nuovi approcci, quali ad esempio il margine di esposizione, per valutare migliaia di nuove sostanze una volta raggiunto l’accordo sugli endpoint tossicologici di cui tenere conto. La Svezia domanda se è possibile collegare il margine di esposizione e la TTC. La Danimarca raccomanda all’EFSA di impegnarsi nella cooperazione internazionale in questo nuovo e importante settore che è già all’esame del comitato congiunto FAO/OMS di esperti sugli additivi alimentari (JECFA) e della Food and Drug Administration degli Stati Uniti. La Commissione europea conviene sull’importanza di seguire gli sviluppi a livello internazionale e di evitare duplicazioni ma sottolinea altresì l’esigenza che su questo argomento delicato si formino opinioni a livello dell’UE, per tutelare i consumatori. 15 / 19 Hubert Deluyker riconosce che benché l’EFSA svolga un ruolo guida a livello dell’UE, l’OMS e gli Stati Uniti hanno un’esperienza più consolidata sulla TTC. La Danimarca dichiara che la fissazione di standard internazionali dovrebbe rientrare nella politica dell’UE al fine di condividere a livello internazionale il buon lavoro svolto dall’EFSA ed evitare di dover utilizzare definizioni diverse a causa della mancanza di cooperazione. Catherine Geslain-Lanéelle conclude che, sebbene sia importante che si formino opinioni a livello dell’UE prima di discutere con gli altri, l’EFSA ora collaborerà con il JECFA sulla base della bozza di parere. Il Regno Unito esprime il proprio sostegno a tale conclusione e sottolinea che l’utilizzo della TTC contribuirebbe a ridurre il ricorso a sperimentazioni su animali. La proposta della Commissione europea sulla sperimentazione obbligatoria sugli animali per le valutazioni del rischio da OGM è in contraddizione con questa nuova consulenza scientifica e pertanto vi è la necessità di svolgere attività di sorveglianza sull’uso inappropriato della sperimentazione su animali. Catherine Geslain-Lanéelle si dichiara d’accordo e riferisce che l’EFSA si esprimerà su questo e altri aspetti del progetto di proposta della Commissione europea relativa alle linee guida in materia di alimenti e concimi a base di OGM. La Commissione europea ribadisce l’esigenza di tutelare i consumatori e ricorda che la Commissione europea contribuisce attivamente alla cooperazione nell’ambito del Codex Alimentarius avvalendosi del supporto dell’EFSA. Catherine Geslain-Lanéelle prende nota della raccomandazione da parte del foro consultivo che l’EFSA collabori con altre agenzie dell’UE e porti il lavoro svolto nelle sedi internazionali. Azione 9: l’EFSA aggiornerà il foro consultivo sulla cooperazione nell’ambito della TTC alla prossima riunione del foro consultivo. 4.4 Studi BPL (buone prassi di laboratorio) Per Bergman informa che la relazione di audit condotta dall’EFSA su uno dei cinque studi BPL selezionati in modo randomizzato è risultata, inaspettatamente, molto critica. Gli studi BPL non rappresentano una garanzia di qualità scientifica e i gruppi di esperti scientifici dell’EFSA tengono conto anche di altri studi. L’EFSA ha deciso di effettuare ogni anno dieci revisioni di riferimento (baseline audit) di studi BPL in vari ambiti. Per Bergman conclude invitando i membri del foro consultivo a sottoporre i propri suggerimenti. 16 / 19 La Svezia esprime il proprio sconcerto nell’udire che l’EFSA ha rilevato che uno studio BPL non è risultato conforme agli standard BPL e aggiunge che il controllo di completezza viene effettuato dallo Stato membro. Per Bergman riferisce che un controllo di completezza verrà effettuato anche dall’EFSA nel settore dei pesticidi in cui sono stati richiesti formalmente studi BPL. La Germania afferma che le carenze degli studi BPL possono essere dovute alla mancanza di controlli di qualità e che la responsabilità di garantire la conformità spetta al livello nazionale. Hubert Deluyker concorda in linea di principio con la Germania. Rileva tuttavia che il problema si è verificato nonostante fosse stata sottoscritta una certificazione BPL e per questo l’EFSA dovrà eseguire dei controlli preliminari. 4.5 Metalli pesanti: nickel e cromo totale negli alimenti e cromo esavalente nelle acque La Grecia informa il foro consultivo di aver sottoposto all’EFSA una richiesta di parere scientifico sulla stima del rischio posto alla salute umana dalla presenza di nickel e cromo nelle verdure e di cromo esavalente nell’acqua in bottiglia. La Grecia ha già richiesto informazioni in merito agli Stati membri attraverso i punti focali e condiviso la relazione sull’argomento attraverso la piattaforma di scambio d’informazioni. Claudia Heppner e Catherine Geslain-Lanéelle confermano che il gruppo di esperti scientifici CONTAM dell’EFSA esaminerà la richiesta e terrà conto delle informazioni messe a disposizione dagli Stati membri. 4.6 Altre questioni sollevate dall’EFSA e dagli Stati membri La Danimarca ricorda ai membri del foro consultivo l’evento sulla resistenza agli antimicrobici organizzato dalla presidenza danese dell’UE a Copenaghen il 14-15 marzo 2012 nell’intento di sensibilizzare il pubblico sugli effetti avversi della resistenza agli antimicrobici e sulla proposta di estendere il divieto di vendita di farmaci ai veterinari su tutto il territorio dell’UE e oltre. Catherine Geslain-Lanéelle conferma che l’EFSA parteciperà a questa importante conferenza e informa che la Commissione europea ha chiesto all’EFSA di coordinare la sua azione in futuro con l’EMA per fornire assistenza ai gestori del rischio nel prendere provvedimenti in questo ambito. L’Ungheria informa che il 15 marzo 2012 l’Ufficio ungherese per la sicurezza alimentare verrà unificato con l’ente nazionale di gestione del rischio e diventerà un dipartimento speciale denominato “Ufficio nazionale per la sicurezza della catena alimentare”. 17 / 19 L’Ungheria espone i dati sul consumo di bevande energetiche in Ungheria e segnala 161 casi di effetti indesiderati connessi alle bibite energetiche, principalmente fra i bambini e gli adolescenti. Tobin Robinson informa che, in risposta a preoccupazioni analoghe espresse in precedenza dagli Stati membri, l’EFSA ha indetto una gara d’appalto a luglio 2011 per la raccolta di dati sul consumo acuto e cronico di bevande energetiche con uso di questionari e l’esposizione associata a specifici ingredienti (caffeina, glucuronolattone, taurina) presso diversi gruppi di consumatori, quali i bambini, gli adolescenti e gli adulti, prendendo in esame i momenti specifici in cui vengono consumate (attività fisica intensa e consumo associato di alcool). La raccolta dei dati sarà completata entro la fine del 2012. Successivamente si potranno mettere a punto ulteriori interventi. La Grecia chiede che la definizione di bibite energetiche non induca a confonderle con le bibite sportive. Catherine Geslain-Lanéelle precisa che tale definizione è finalizzata unicamente alla raccolta dei dati, non ai fini della regolamentazione. L’Irlanda annuncia lo Euroscience Open Forum che si svolgerà a Dublino a luglio 2012. In collegamento con tale manifestazione l’Irlanda e l’EFSA organizzeranno un evento congiunto l’11 luglio 2012. La Germania illustra risultati di uno studio condotto sulla presenza di piombo nella carne di selvaggina connessa ai proiettili utilizzati per la caccia. La conclusione è che i gruppi di consumatori vulnerabili, quali le donne in gravidanza e i bambini, sono a rischio se il consumo di carne di selvaggina è elevato, in particolare nelle famiglie di cacciatori. Pertanto sono state contattate le associazioni dei cacciatori al fine di avvertire tali gruppi. La Spagna riferisce risultati e raccomandazioni simili in un parere scientifico diffuso attraverso la piattaforma di scambio delle informazioni. La Norvegia e la Svezia riferiscono che sono stati condotti studi analoghi e che prenderanno contatti con la Germania e la Spagna per condividere le informazioni. Su richiesta di Cipro, la Germania informa che l’impatto ambientale dei proiettili è trascurabile poiché i bossoli vengono raccolti e riutilizzati. La Germania annuncia che ad agosto 2012 si terrà un corso estivo del BfR sulla valutazione e la comunicazione del rischio aperto alle istituzioni partner di tutti i Paesi. Stef Bronzwaer informa il foro consultivo sui corsi di formazione sulla valutazione del rischio nell’ambito della sicurezza alimentare che si terranno a 18 / 19 partire da settembre 2012 nel quadro del programma della Commissione europea “Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti”. Azione 10: l’Irlanda fornirà ulteriori informazioni sullo Euroscience Open Forum che si terrà a Dublino a luglio 2012. Azione 11: gli Stati membri condivideranno le informazioni sulla presenza di piombo nella carne di selvaggina attraverso la piattaforma di scambio d’informazioni. 5 VARIE ED EVENTUALI Hubert Deluyker ringrazia i membri del foro consultivo per le loro osservazioni sugli esperti inclusi nella lista ristretta di candidati per il nuovo comitato scientifico e i nuovi gruppi di esperti scientifici. Azione 12: l’EFSA trasmetterà ai membri del foro consultivo la relazione sulla nuova composizione del comitato scientifico e dei gruppi di esperti scientifici quando sarà conclusa. CHIUSURA DELLA RIUNIONE Catherine Geslain-Lanéelle ringrazia i membri del foro consultivo e gli osservatori per il loro attivo contributo. Ringrazia anche gli interpreti e il personale dell’EFSA. 19 / 19