Follia_dalla narrativa al cinema

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Follia_dalla narrativa al cinema
F OLLIA: D AL L A N AR R ATIVA AL CIN EM A
KEN KESEY, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Milano, Rizzoli, 1976,
314 p.
Ken Kesey, si rivela qui, un maestro del realismo poetico. Le sue pagine,
sempre tenute sul piano di un severo rigore letterario, sono di volta in
volta satiriche, burlesche, sboccate, tragiche, terribili, ma sempre
lasciano il segno, un segno profondo, e creano qualcosa di valido, un
credibile microcosmo di dolorante umanità dal quale scaturisce una
denuncia tremenda e necessaria.
BRET EASTON ELLIS, American Psyco, Torino, Einaudi, 2001, 522 p.
Con American Psyco, romanzo insieme terribile e comico, Bret Easton
Ellis ha scritto il libro che meglio di ogni altro racconta gli anni Ottanta.
Un decennio che, ora lo sappiamo, non è stato semplicemente una
parentesi, ma l’inizio di qualcosa. Così, questo viaggio senza ritorno
nella follia e nella spersonalizzazione a base di immagini patinate e
ultraviolenza non ci parla solo di un “eroe” del suo tempo, ma finisce per
rappresentare noi stessi e i nostri giorni. E anche quelli che verranno.
CHUCK BARRIS, Confessioni di una mente pericolosa, Milano,
Sonzogno, 2003, 322 p.
La sfrenata, irriverente ed esilarante “autobiografia non autorizzata” del
maestro della televisione americana: Chuck Barris, conduttore di show
prime-time… e killer della CIA part-time..
THOMAS HARRIS, Il silenzio degli innocenti, Milano, Mondadori, 1989,
383 p.
L’agente dell’FBI Clarice Starling, è sulle tracce di uno spietato serial
killer che colleziona brandelli di pelle dei corpi delle sue vittime…
THOMAS HARRIS, Hannibal, Milano, Mondadori, 1999, 463 p.
Potente, ipnotico, Hannibal è uno splendido banchetto per
l’immaginazione. Un viaggio all’inferno e oltre, con un grande narratore
che continuamente muta i confini di un mondo che pensavamo di
conoscere.