Le fotografie di Herbert List

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Le fotografie di Herbert List
18
dicembre2002
MOSTRA
ALINARI
Le fotografie
di Herbert List
List: cinque
grandi sezioni
n
Alla Sala d’Arme Palazzo Vecchio dal 6 dicembre al 2 febbraio 2003
La mostra “HERBERT LIST,
fotografie”, che il Museo di
Storia della Fotografia Fratelli Alinari e l’Assessorato alla
Cultura del Comune di Firenze presentano in anteprima a
Firenze, è la più ampia e completa retrospettiva dedicata al
grande fotografo tedesco,
considerato uno dei più importanti artisti del ventesimo
secolo. La mostra è stata curata da Ulrich Pohlmann, Direttore del Fotomuseum di Monaco ed è costituita da 223
stampe fotografiche ‘vintage
prints’ presentate in un percorso articolato in cinque
grandi sezioni: Fotografia
Metafisica, Rovine e Frammenti, Eros, Ritratti, Momenti.
Nonostante le immagini di
Herbert List siano state costantemente pubblicate nelle
più autorevoli riviste di fotografia, la sua opera sembrava
inspiegabilmente passare
inosservata e quasi trascurata
dai critici e dagli estimatori
della storia della fotografia.
Solo dopo diversi anni è stato
riconsiderato e quasi riscoperto il suo lavoro.
Herbert List (1903-1975) lascia dietro di sé un eccezionale lavoro fotografico estremamente originale e fortemente
caratterizzato da una creatività fuori dal comune. La sua fotografia appartiene ai canoni
classici dell’arte figurativa del
XX secolo, le sue immagini,
attraverso la loro metafisica
presenza visiva, sono diventa-
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te a noi familiari ed hanno fortemente influenzato la visione
di grandi artisti quali Giorgio
De Chirico.
Negli anni ’30 List si è dedicato con maggior impegno alla
fotografia. La tecnica per lui
era di secondaria importanza.
La macchina fotografica si limitava alla riproduzione tecnica della realtà, mentre
l’interpretazione di questa realtà spettava al fotografo. In
questo periodo alcune delle
sue immagini sono caratterizzate dall’uso della doppia
esposizione che produceva figure spettrali che riprendono
il tema del doppio così amato
dai surrealisti. Durante le sue
visite in Grecia si è interessato all’archeologia, creando
immagini metaforiche dei
templi. Dopo la guerra si è dedicato al reportage con immagini melanconiche e metafisi-
che, come ad esempio, quelle
che ritraevano Monaco devastata dalle bombe.
Nello stesso periodo List stava sviluppando le sue visioni
erotiche, celebrando il culto
della giovinezza eterna e della
bellezza maschile. Queste immagini non furono mai esposte durante la sua vita, mentre
I ritratti di artisti famosi, tra
cui Picasso, Cocteau e Anna
Magnani, sono senza dubbio
tra le sue opere più conosciute dal grande pubblico.
Nell’estate 1949 è in Italia in
occasione dei 200 anni dalla
nascita di Goethe e ricostruisce con le sue fotografie, basate sulla lettura del diario di
Goethe e sui disegni di
Tischbein, il famosissimo
Viaggio in Italia. Tra il ‘50 e il
’55 torna più volte in Italia fotografando Milano, Palermo,
Ischia e Roma dove, a un pri-
mo contatto con il regista Vittorio De Sica, seguirà la sua
collaborazione al film “Stazione Termini” e la progettazione di un libro su “Napoli”. Il
volume, cui gran parte delle
foto scattate nel 1961 sono
frutto del lavoro comune con
il grande cineasta italiano per
il film “Il Giudizio Universale”, rappresenta l’ultima opera di alto livello di List influenzata dal neorealismo italiano.
Verso la metà degli anni sessanta List si è dedicato quasi
esclusivamente alla sua nuova passione, la collezione di
disegni italiani iniziata dopo
la guerra.
Un romantico girovago, così
si può definire List, che ha vissuto in prima persona il tumultuoso periodo del 20º secolo e ci ha lasciato attraverso
le sue fotografie una visione
del mondo tinta di una dolce
melanconia.
Il catalogo della mostra è il
volume monografico con 420
foto edito per l’Italia da
Alinari. Prefazione Bruce
Weber, a cura di Max Scheler
in c olla b or a z ion e c on
Matthias Harder testi di
Günter Metken, Edmund
White, Wilfried Wiegard. In
mostra è venduta l’edizione in
brossura al prezzo speciale di
45,00 euro.
FIRENZE - Sala d’Arme Palazzo Vecchio
6 Dicembre 2002 - 2 Febbraio 2003
orario tutti i giorni dalle 10 alle 19
Biglietto intero euro 6,00
ridotto euro 4,00
(Tel. 0552768454)
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Fotografia metafisica
È il termine con cui venne definita dallo storico tedesco
Guenter Metken, descrivendo i primi lavori di List,
influenzati da Giorgio De Chirico e che riflettono
nell’immagine la visione metafisica, a volte lirica e
misteriosa, altre volte la giustapposizione della realtà alla
fantasia. All’inizio di questa sezione saranno presentati
alcuni primi stil-life influenzati dalla Bauhaus.
Rovine e frammenti
Alcuni aspetti surrealisti hanno ispirato il suo lavoro
sull’antichità Greca così come le sue fotografie
sull’apocalittica distruzione bellica di Monaco.
Eros
Le fotografie di List di giovani uomini facevano parte
esclusivamente della sua collezione privata fino alla fine
della sua vita. Molte di queste immagini sono ispirate alle
sculture e ai miti dell’antichità greca.
Ritratti
Soprattutto negli anni Quaranta e Cinquanta List ha
realizzato molti ritratti in particolare dell’élite della cultura
artistica europea, scrittori e filosofi, coloro che lo hanno
ispirato o colpito, ad esempio Picasso, Braque, Miro,
Chagall, Bérard, Ortega y Gasset, Croce etc.
Momenti
È il titolo che List
voleva dare ad un
suo libro che non
venne mai
realizzato, nel
quale avrebbe
voluto pubblicare
il suo lavoro
dedicato
‘all’osservazione
della gente’. Tale
ricerca divenne
per lui sempre più
importante
durante gli anni
Cinquanta e i
primi anni
Sessanta, quando
realizzò molte
fotografie, la maggior parte delle quali pubblicate nelle
più note riviste dell’epoca.
La sua cooperazione con la parigina agenzia Magnum
diede al suo stile fotografico una nuova direzione. Lo
sviluppo del lavoro di List dai primi anni Trenta fino agli
anni Sessanta è presentato in questa sezione della
mostra.
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