L`uso della menzogna male della politica

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L`uso della menzogna male della politica
L’uso della menzogna male della politica1
di Fernando SODERO
Nella riflessione filosofica occidentale, la Menzogna, condannata, sul piano
della morale e della teoresi, come patologia dell'interazione sociale ed
insormontabile ostacolo nella ricerca della Verità, è sempre stata considerata, in
ambito politico, come uno dei mezzi più accettabili e meno violenti dell’agire
pubblico. Se «Governare è far credere», come scrive Machiavelli nelle pagine de Il
Principe, i politici possono mentire per necessità, poiché il ricorso alla menzogna è
compatibile con l’esercizio del Potere, che non si preoccupa affatto né dei principi
morali, né di quelli teoretici.
Nell’ambito dell’agire pubblico, il rapporto tra la politica e la verità, continua
ad essere problematico e difficile. Come dimenticare le immagini televisive del
cormorano agonizzante, simbolo della guerra del golfo? E’ il 1991. Saddam Hussein
invade il Kuwait, apre le pompe del petrolio e rovescia nel mare tonnellate di
greggio, che provocano un’immane catastrofe ambientale. L’opinione pubblica
occidentale, toccata dai reportage dei media, si mobilita in sostegno dell’intervento
statunitense. Comincia l’operazione Desert Storm.
Falso sia il video, sia il cormorano. Le immagini, girate durante la guerra IraqIran, risalgono a circa dieci anni prima. Non solo, il Pentagono ammette che,
probabilmente, la fuoriuscita di petrolio è un effetto collaterale dei bombardamenti
USA. Una colossale bugia creata per condizionare la pubblica opinione e per
ottenere consenso politico.
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Nuovo Quotidiano di Puglia, 19.06.’13
La menzogna è il potente motore della storia dell'umanità. E’ quanto sostiene
Luciano Violante, nel suo ultimo libro, Politica e menzogna, che domani sera, alle
19.30, sarà presento dall’autore, alla Feltrinelli Point di Lecce.
«Il potere temporale dei papi -scrive l’ex presidente della Camera- si è
giustificato per secoli con il falso della Donazione di Costantino. I Protocolli di Sion
sono stati presi a pretesto di innumerevoli persecuzioni contro gli ebrei, dai pogrom
sino alla Shoah, e ancora oggi vengono citati come fonte veridica nello statuto di
Hamas.
La Turchia condiziona le proprie relazioni internazionali alla non
contestazione, da parte dei partner, del negazionismo turco sul genocidio degli
Armeni.
Gli Stati Uniti entrarono in guerra contro la Germania di Hitler, contribuendo
in modo decisivo alla sconfitta del nazismo, grazie ad una menzogna di Roosevelt
che inventò un attacco dei sommergibili tedeschi a un cacciatorpediniere
americano.
Grandi regimi politici che hanno condizionato la storia del mondo, come
quello nazista e quello sovietico, si sono retti sull'uso permanente e strategico della
menzogna».
Ora, che ad una corretta pratica democratica sia consentita e perdonata la
torbidità invece della trasparenza, la segretezza al posto della visibilità è un pessimo
segnale dello stato di salute della democrazia, che non può e non deve tollerare
forme di dissimulazione che alterano la realtà. L’accettazione sociale determina il
successo della menzogna. Se, infatti, i cittadini continuano a sostenere i politici
mendaci, questi non avranno alcuna ragione per cambiare atteggiamento.
Siamo complici della cattiva politica, quando tolleriamo le frottole di chi ci
rappresenta, sperando che al nostro atteggiamento corrisponda, come nel caso
dell’evasione fiscale, una tolleranza del politico per le nostre menzogne. Da qui la
necessità di rompere questa spirale fondata sul malcostume pretendendo la verità
dai politici, esigendo che siano controllati, chiedendo conto delle scelte adottate.
La pretesa di sincerità della politica si fonda non su una condotta moralistica,
ma su un’esigenza democratica. Solo la continua ricerca della verità rende un Paese
pienamente democratico.