Calcio, comincia il countdown

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Calcio, comincia il countdown
Calcio, comincia il countdown
Lunedì 02 Aprile 2012 23:00
di Fabrizio Casari
La vittoria della Juventus e il pareggio del Milan, la caduta del Napoli e il ritorno alla vittoria
dell’Inter, hanno rappresentato la cifra della scorsa giornata di campionato. Le polemiche di
Galliani contro la svista arbitrale che ha negato il gol del Milan (palla respinta oltre o sulla linea?
Francamente non è semplicissimo) che ritiene ormai di aver perso ben quattro punti nei
confronti della Juventus per errori arbitrali.
Sommano infatti, a via Turati, l’errore clamoroso di Juventus-Milan e quello di domenica scorsa
e, in una lettera inviata alla Federazione, lamentano un’alterazione della competizione con i
bianconeri per la conquista del titolo. Peccato però che al Catania sia stato annullato un gol
regolarissimo (di cui nessuno parla) e che Galliani ometta il gol negato all’Inter nel derby ed
altre decisioni discutibili che hanno portato il Milan a collezionare (come sempre) il maggior
numero di rigori dati in parallelo al minor numero di quelli subiti. Davvero risulta improbabile un
complotto ai danni del Milan, per quanto la “simpatia” dei vertici arbitrali nei confronti della
Juventus sia nota.
Il nervosismo che si respira in casa rossonera è ovviamente determinato non solo dallo
strabismo di chi ha in questi anni addirittura modificato il calendario a suo vantaggio, ma anche
dalla consapevolezza che la sfida di stasera contro il Barcellona potrebbe rappresentare un
bivio decisivo per l’annata intera, visto che lo scudetto - che pareva affare ormai certo - rischia
di complicarsi in ragione dell’impegno di Champions. Uscito dalla Coppa Italia, infatti, ove il
Milan riuscisse nel miracolo di passare il turno si troverebbe a dover disputare la finale senza
poter togliere gli occhi dal campionato, mentre nel caso non riuscisse a passare il turno in
Europa, nemmeno per lo scudetto ci sarebbe un percorso semplice. La rivalità tra i due club,
fino a pochi anni fa complici, è destinata dunque a crescere nel finale di stagione.
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La Juventus, dal canto suo, sembra aver trovato le energie migliori per questo finale di
campionato. Nelle ultime due gare si è sbarazzata di Inter e Napoli e ha ridotto di due punti la
distanza dalla vetta. Ha comunque la finale di Coppa Italia come impegno e anche per lei non
saranno rose e fiori da qui alla fine del campionato. Ma sta bene, corre, lotta e segna, pur in
assenza di un bomber di razza.
L’Inter di Stramaccioni fa tornare il sorriso sui volti nerazzurri. Serviranno conferme nei prossimi
turni, ma sembra che in pochi giorni il giovane tecnico romano abbia già trasmesso indicazioni
importanti, sia sul piano tattico che psicologico. L’Inter, infatti, ha rispolverato un calcio
piacevole e se la messe di gol (5) non è di per sé indicativa, visto che di fronte aveva la difesa
più battuta della Serie A, è però altrettanto vero che cinque gol sono tanti, tantissimi per l’Inter
che non riusciva più a vincere in casa da diverso tempo, precisamente dal 22 gennaio contro la
Lazio.
Solo l’arbitro Valeri poteva concedere tre rigori contro l’Inter con uno solo meritevole della
massima punizione, ma non è la prima volta che l’arbitro romano mostra i denti ai nerazzurri. Il
tifo è cosa seria, pare. Ad ogni modo Stramaccioni ha schierato la squadra con un indeito 4-3-3,
ha resuscitato Zarate e riproposto un Milito gigantesco. Esordio anche per Guarin, che
mancava da mesi dai campi: ottimo inserimento che darà i suoi frutti sia nel finale di stagione
che nel prossimo anno.
La vittoria della Roma e la caduta dell’Udinese raccontano due cose: che la squadra allenata da
Luis Enrique, che ha scoperto le verticalizzazioni, è naturalmente portata a giocare meglio sui
campi primaverili e che l’Udinese, come ormai da due anni, finisce con un mese d’anticipo la
benzina nel serbatoio.
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Ma le due notizie più importanti del week end pallonaro sono due e ugualmente tristi: la morte di
Giorgio Chinaglia, indimenticato bomber della Lazio di Maestrelli campione d’Italia e lo scandalo
scommesse, che ha portato all’arresto di Masiello (che ha già confessato la combine) e,
sottobanco, annuncia altri provvedimenti giudiziari.
Si può discutere all’infinito sulla giustizia che assegna alle società di calcio la responsabilità
oggettiva per quanto commesso dai suoi tesserati, ma si deve ricordare che questo vale per
ogni comparto imprenditoriale: davvero non si vede perché per il calcio dovesse vigere una
giurisprudenza diversa. Dunque, il tema della lotta per il terzo posto (ultimo tram per l’accesso
alla Champions del prossimo anno) sarà oggetto solo in parte delle disputa sul campo; saranno
anche il giudice sportivo e gli organi istituzionali del calcio a stabilire, con le penalizzazioni a
campionato chiuso, il nome di chi il prossimo anno potrà giocare nell’Europa che conta.
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