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Seminario «Energia e restauro: come intervenire?»
Scuola Politecnica, Palermo – 7 ottobre 2015
Le politiche e gli strumenti incentivanti l'efficientamento energetico
degli edifici storici e monumentali
Arch. Mario Li Castri
Comune di Palermo
Capo Area Riqualificazione Urbana e Infrastrutture,
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la consapevolezza del peso riconducibile
all’edilizia sul bilancio energetico e
ambientale (emissioni clima) europeo e
nazionale, pari a oltre il 40%
l’inarrestabile spinta all’efficienza (20%
entro 2020, 27% entro il 2030 rispetto al
“business as usual scenario”, oltre il 40% al
2050)
https://ec.europa.eu/energy/en/topics/ener
gy-efficiency
la consapevolezza di uno stock edilizio
sempre più vetusto ed energivoro
(oltre un terzo del costruito prima del
1960), con una quota significativa di
edifici antichi e di qualche pregio
storico (circa il 15%)
la necessità di un ruolo esemplare della pubblica amministrazione
(ved. art.5 Dlgs 102/2014, con il 3% annuo di obbligo)
con i giusti “freni inibitori” storico architettonici (ved. varie
esenzioni/deroghe).
INCENTIVI INTERNI
Occorre innanzitutto prendere consapevolezza dei vantaggi insiti in un oculato
intervento di efficientamento energetico. E’ l’incentivo più importante, sebbene spesso
trascurato.
Infatti spesso, dati alla mano, la realizzazione di una batteria di azioni, messa a punto
grazie ai risultati di una buona diagnosi (essenziale, fondamentale ..), determina tanti
di quei benefici (rispetto a baseline spesso scandalose, per livello di consumo e costi
passivamente sopportati), da motivare e rendere estremamente interessante,
autosostentante, l’intero sforzo economico.
incentivi ESTERNI INDIRETTI
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Certificati bianchi – TEE (validi per 5/8 anni, vengono emessi dal GSE a fronte di
progetti di efficientamento; possono essere venduti nella apposita borsa GME)
Third party financing – ESCO …
Le agevolazioni fiscali Irpef e IVA
Tra gli incentive ESTERNI DIRETTI annoveriamo principalmente:
- i diversi rivoli dei fondi strutturali, a livello europeo (H2020, diverse call
http://ec.europa.eu/easme/en/energy ), nazionale (es. PON Metro),
regionale (PO FESR, considerando circa il 10% del budget a sostegno
dell’obiettivo 4 “Sostenere la transizione verso un'economia a basse
emissioni di carbonio in tutti i settori”, con particolare riferimento al subobiettivo “4c - Sostenere l'efficienza energetica, la gestione intelligente
dell'energia e l'uso dell'energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche,
compresi gli edifici pubblici, e nel settore dell'edilizia abitativa”)
- Conto termico, a breve verrà rilanciato con percentuali molto interessanti
di contribuzione, a partire dalla fase di audit
- Alcuni fondi (prestiti agevolati) cofinanziati dall’UE (EEEF European
Energy Efficiency Fund, Private Financing for Energy Efficiency Instrument
PF4EE, Jessica, questi ultimi promossi dalla BEI)
Il sistema dei certificati bianchi
I certificati bianchi, anche noti come “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE), sono titoli negoziabili che
certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi
e progetti di incremento di efficienza energetica.
Il sistema dei certificati bianchi è stato introdotto nella legislazione italiana dai decreti ministeriali del 20
luglio 2004 e s.m.i. e prevede che i distributori di energia elettrica e di gas naturale raggiungano
annualmente determinati obiettivi quantitativi di risparmio di energia primaria, espressi in Tonnellate
Equivalenti di Petrolio risparmiate (TEP).
Un certificato equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP).
Le aziende distributrici di energia elettrica e gas possono assolvere al proprio obbligo realizzando progetti di
efficienza energetica che diano diritto ai certificati bianchi oppure acquistando i TEE da altri soggetti sul
mercato dei Titoli di Efficienza Energetica organizzato dal GME.
“i consumi energetici nel comparto abitativo rappresentano in Italia circa il 36% di quelli totali; per questo il
settore delle costruzioni rimane fondamentale per contribuire significativamente al risparmio di energia
italiano”. Secondo l’Ance bisogna quindi potenziare la diffusione dei certificati bianchi nel settore
civile, introducendo un nuovo sistema di riconoscimento basato sull’Attestato di Prestazione Energetica e
sulla Relazione Tecnica di Progetto previsti dal Dl 192/2005.
Per incentivare la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli edifici, il governo italiano ha
introdotto un’agevolazione fiscale che consiste nella detrazione dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone
fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) di una parte delle spese sostenute per realizzare gli
interventi.
Il sistema di incentivazione è in funzione dal 2006, e negli anni si sono susseguite proroghe o modifiche. Ora
le detrazioni sono prorogate nella misura del 65% per spese sostenute fino al 31 dicembre 2015.
Riqualificazione energetica di edifici esistenti
Per questi interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 100.000 euro .
Rientrano in questa tipologia i lavori che permettono il raggiungimento di un indice di prestazione
energetica per la climatizzazione invernale non superiore ai valori definiti dal decreto del Ministro dello
Sviluppo economico dell’11 marzo 2008 - Allegato A. I parametri cui far riferimento sono quelli applicabili
alla data di inizio dei lavori. Non è stato stabilito quali opere o impianti occorre realizzare per raggiungere le
prestazioni energetiche richieste. L’intervento, infatti, è definito in funzione del risultato che lo stesso deve
conseguire in termini di riduzione del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale
dell’intero fabbricato . Pertanto, la categoria degli “interventi di riqualificazione energetica” ammessi al
beneficio fiscale include qualsiasi intervento, o insieme sistematico di interventi, che incida sulla prestazione
energetica dell’edificio, realizzando la maggior efficienza energetica richiesta dalla norma.
Interventi sugli involucri degli edifici
Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 60.000 euro.
Si tratta degli interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, riguardanti
strutture opache orizzontali (coperture, pavimenti), verticali (pareti generalmente esterne), finestre
comprensive di infissi, delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno o verso vani non riscaldati, che
rispettano i requisiti di trasmittanza “ U ” (dispersione di calore), espressa in W/m 2K, definiti dal decreto del
Ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008 e successivamente modificati dal decreto 26 gennaio
2010.
Installazione di pannelli solari
Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 60.000 euro .
Per interventi di installazione di pannelli solari si intende l’installazione di pannelli solari per la produzione di
acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine,
strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. I fabbisogni soddisfatti con
l’impianto di produzione di acqua calda possono riguardare non soltanto la sfera domestica o le esigenze
produttive ma , più in generale , l’ambito commerciale, ricreativo o socio assistenziale . In pratica , possono
accedere alla detrazione tutte le strutture che svolgono attività e servizi in cui è richiesta la produzione di
acqua calda.
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 30.000 euro .
Per lavori di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale si intende la sostituzione, integrale o
parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e
contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. Per fruire dell’agevolazione è necessario, quindi,
sostituire l’impianto preesistente e installare quello nuovo. Non è agevolabile, invece, l’installazione di
sistemi di climatizzazione invernale in edifici che ne erano sprovvisti.
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 30.000 euro .
Per lavori di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale si intende la sostituzione, integrale o
parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e
contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. Per fruire dell’agevolazione è necessario, quindi,
sostituire l’impianto preesistente e installare quello nuovo. Non è agevolabile, invece, l’installazione di
sistemi di climatizzazione invernale in edifici che ne erano sprovvisti.
Conto Termico
Il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. è il soggetto responsabile dell’attuazione e della
gestione del meccanismo, inclusa l’erogazione degli incentivi ai soggetti beneficiari.
di edifici esistenti (coibentazione pareti e coperture, sostituzione serramenti e installazione
schermature solari) sia alla sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con
impianti a più alta efficienza (caldaie a condensazione) sia alla sostituzione o, in alcuni casi, alla
nuova installazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili (pompe di calore, caldaie, stufe e
camini a biomassa, impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la
produzione di freddo).
Il nuovo decreto introduce anche incentivi specifici per la Diagnosi Energetica e la Certificazione
Energetica, se abbinate, a certe condizioni, agli interventi sopra citati.
Soggetti ammessi
Il meccanismo di incentivazione è rivolto a due tipologie di soggetti:
Amministrazioni pubbliche;
Soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito
agrario.
Interventi incentivabili
Possono accedere agli incentivi previsti dal DM 28/12/12 le seguenti due categorie di interventi:
A) interventi di incremento dell’efficienza energetica
B) interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e
sistemi ad alta efficienza
Le Amministrazioni pubbliche possono richiedere l’incentivo per entrambe le categorie di interventi
(categoria A e categoria B).
I soggetti privati possono accedere agli incentivi solo per gli interventi di piccole dimensioni relativi a impianti
per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza (categoria B)
COMUNE DI PALERMO
•Abbattimento oneri concessori connessi al costo di costruzione
• Finanziamento a fondo perduto interventi di recupero nel centro Storico
•Abbattimento TOSAP per gli interventi sull’involucro degli edifici
•Finanziamento in conto interesse interventi di recupero nel centro Storico
REGIONE SICILIA
•Finanziamento in conto interesse interventi negli edifici in ZTO A
ESCO
Energy Service Company (anche dette ESCo) sono società che effettuano interventi finalizzati a migliorare
l'efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell'iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere
organizzativo e di investimento. I risparmi economici ottenuti vengono condivisi fra la ESCO ed il Cliente finale
con diverse tipologie di accordo commerciale
sistemi di monitoraggio e controllo
Anche lì, si parte da un risparmio
intrinseco ormai noto come “effetto Prius”
dal nome dell’automobile ibrida Toyota,
dotata di un bel quadrante: se sai quanto
stai spendendo, probabilmente attui
immediatamente le misure per consumare
meno, a partire dal semplice spegnimento
di luci e macchinari
Arrivando alla necessità di misurare
costantemente il livello dei consumi in
relazioni alle condizioni ambientali e di
effettivo utilizzo, per esempio nell’ambito
di un “energy performance contracting –
EPC” o di una proposta di progetto e
programma di misura (PPPM) al GSE