etiopia abissinia

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etiopia abissinia
ETIOPIA
ABISSINIA
1° giorno
Addis Abeba
Arrivo nella capitale etiope di primo mattino. Addis Abeba significa “il nuovo fiore" e fu inizialmente
un piccolo villaggio lungo le rotte carovaniere. La sua importanza crebbe nel 1887, quando Menelik
decise di farne la sua capitale. La tradizione diceva “la capitale è dove l’imperatore pone la sua
tenda”, e l’imperatore si spostava nel paese occupando i territori in cui la disponibilità di legna da
ardere permetteva una vita confortevole alla sua corte. Menelik, emulando la cultura europea, pose
fine all’usanza e scelse una sede stabile. La crescita da allora è continuata e la città è in continua
evoluzione. Da Entoto, il primo insediamento, si domina la valle e la città, che sorge a 2400 metri
d'altezza e gode di un ottimo clima. Il Museo Nazionale ed Etnografico ospita lo scheletro di "Lucy",
l'Australopitecus Afareensis vissuto tre milioni di anni fa e ritrovato nella valle dell’Awash nel 1974,
oltre a molti reperti di grande interesse. Il mercato, uno dei più grandi dell’Africa, offre mercanzie di
ogni genere ed è affiancato da negozi in cui si vendono ottimi prodotti artigianali. Sistemazione in
hotel.
2° giorno
Addis Abeba – Axum
Al mattino presto transfer in aeroporto e imbarco sul volo diretto ad Axum, capitale del reame
axumita, uno dei più potenti imperi del mondo antico che data qualche secolo prima di Cristo. Le
colossali stele, che segnavano la presenza di una tomba, e le rovine dei palazzi rimangono a
testimonianza della sua importanza e ricchezza. Nel parco archeologico si ammirano l’unica stele
rimasta eretta (21 m.) e quella maggiore (33,50 m.) che giace infranta in 4 imponenti pezzi, gli altari
votivi eretti dagli antichi re, la cisterna di Mai Choum e i resti del cosiddetto "palazzo della Regina di
Saba". La fama di Axum è anche legata alla mitica "Arca dell'Alleanza", che contiene le originali
"Tavole della Legge" consegnate da Yahweh a Mosè sul Monte Sinai, poi trafugata dal Tempio di
Gerusalemme da Menelik, primo imperatore d'Etiopia, figlio della Regina di Saba e di Re Salomone.
Cena e pernottamento in albergo.
3°, 4° e 5° giorno
Axum – Makallè e le chiese del Tigray-Lalibela
Al mattino trasferimento via terra per Makallè, capitale del Tigray. Il Tigray è un’immensa ed aspra
regione montuosa, costellata di euforbie ed aloe. Nella sua roccia sono scavate e scolpite splendide
chiese monolitiche, il cui interno è ricoperto da affreschi e tele in cui sono illustrati i grandi eventi
della tradizione copta e le storie scaturite dall’immaginario popolare. Stuoli di santi ed arcangeli dai
grandi occhi sgranati osservano il visitatore. Tra Adigrat e Makallé è stupefacente la quantità di
chiese, autentici scrigni dell'arte e della cultura etiope, scolpite nella roccia sfruttando grotte e cavità
naturali. Piste disagevoli solcano come ferite un territorio aspro di rara bellezza passando tra picchi
e vallate frutto di erosioni millenarie. Sistemazione in hotel a Makallè per due notti; la sera del 6°
giorno si raggiunge Lalibela, notte in albergo.
6° e 7° giorno
Lalibela - Bahir Dar
Lalibela è un luogo incredibile e le sue chiese sono indescrivibili. Nessun racconto riesce a far
cogliere lo stupore che si prova di fronte alle sue chiese monolitiche, enormi massi messi a nudo
scavando nel terreno e scolpiti fino a far loro assumere l’aspetto della chiesa, completa di porte e
finestre ma anche ricca di decori sia all’interno che all’esterno. Lavoro immane, che richiede un
progetto di tutto rispetto unitamente ad un’esecuzione precisa e sicura. E’ comprensibile che il
racconto del missionario portoghese che per primo le visitò nel XIV secolo non sia stato creduto e
che la leggenda ne attribuisca agli angeli la costruzione… Sono 12 le chiese di Lalibela,
probabilmente opera di artigiani copti venuti dall'Egitto o da Gerusalemme. La tradizione racconta
che sono state costruite prima del 1225 e nell'arco di 23 anni da Lalibela, imperatore della dinastia
Zagué, che dedicò ogni suo avere alla costruzione della città santa. Sono tutte orientate, scavate in
una pietra rossastra a grana grossa ed ancorate al suolo roccioso. Medhane Alem, “il salvatore del
mondo”, la più grande ed una delle più belle, è delimitata da una trincea rettangolare e circondata
da un porticato. La pianta di Ghiorghis è a croce greca e il tetto all'interno è sostenuto da quattro
colonne collegate da archi. Solo la chiesa dedicata a Maryam è arricchita da notevoli pitture.
All’esterno delle chiese si raccolgono in preghiera, riparati in nicchie scolpite nella roccia, i monaci
eremiti ai quali è affidata la custodia. Cunicoli e passaggi scavati nella pietra mettono in
comunicazione alcune chiese e permettono di ammirare nel suo complesso questo monumento
litico alla religiosità unico al mondo. Lalibela in occasione delle feste religiose diventa meta di pio
pellegrinaggio da parte dei cristiani copti che vi si riuniscono per veglie di preghiera e affollate,
coloratissime processioni condite di canti, suoni e danze. Sistemazione in albergo a Lalibela; la
sera del 9° giorno si raggiunge Bahir Dar.
8° giorno
Le cascate del Nilo Azzurro e il Lago Tana
Eccoci a Bahir Dar, cittadina che sorge sulle rive del Lago Tana. Una pista porta verso la splendida
cascata formata dal Nilo Azzurro. Tississat, l’"acqua che fuma", si raggiunge a piedi con una breve
passeggiata su di un sentiero. Si annuncia da lontano con il sordo rumore dell’acqua e le nubi di
vapore acqueo si innalzano nel cielo condensandosi in minute goccioline che per effetto della
rifrazione dei raggi del sole creano stupendi arcobaleni. Il fiume a monte scorre quieto ed ampio tra
rive rivestite di florida vegetazione. In questo punto si allarga ancor di più e precipita con un salto di
circa 45 metri tra le rocce. Lo spettacolo è grandioso (la portata d’acqua si è sensibilmente ridotta
in seguito alla costruzione di un impianto idroelettrico). La giornata continua con l’escursione in
battello sul lago Tana per visitare alcune chiese e monasteri che custodiscono dei veri tesori:
pregevoli icone, manoscritti miniati e superbe croci che vengono impugnate come ostensori durante
le processioni. Le chiese stesse sono di notevole interesse artistico e mostrano pareti affrescate con
scene del Nuovo Testamento e della vita dei santi locali. Lo stile pittorico molto particolare ed i
soggetti a volte bizzarri rendono il tutto estremamente originale. Abitate solo da monaci, le chiese
sono isolate e nascoste da una fitta vegetazione. Sulle rive del lago abitano gli Uoito che utilizzano
per gli spostamenti e la pesca le tipiche "tanquà", leggerissime imbarcazioni dalla forma simile ad
una canoa costituite esclusivamente da papiri legati insieme. Sistemazione in albergo.
9° giorno
Bahir Dar-Gondar
Una pista gira intorno al lago da oriente e porta a Gondar, l’antica capitale del paese, sede degli
Imperatori d'Etiopia nei sec. XVII-XVIII. Molto pittoresche le rovine dei castelli imperiali e le decine di
antiche chiese che rendono la cittadina estremamente interessante. Fasiladàs il Grande intorno al
1635 la elesse a sua sede fissa e vi fece costruire grandiosi edifici. I suoi successori continuarono la
sua opera ed ora i "castelli di Gondar" testimoniano lo splendore di epoche passate. Il grande
"Castello di Fasiladàs" presenta quattro torri angolari rotonde, un torrione quadrato e due piani con
slanciati portali e finestre in tufo di Cusquàm di un bel colore violaceo. Il Bagno di Fasiladàs,
costituito da un padiglione rettangolare che si affaccia su di un'ampia piscina, da luogo di svago
dell’imperatore è divenuto bacino battesimale per i copti. Su di un’altura sorge la chiesa di Debrà
Berhàn Selassiè,“la luce della Trinità”, la cui facciata ricorda lo stile dei castelli. All’interno le pareti
sono coperte da scene di eventi biblici e dal soffitto ligneo guarda una moltitudine di serafini dai
grandi occhi sgranati. Cena e pernottamento in hotel.
10° giorno
Gondar-Addis Abeba
In tarda mattinata transfer in aeroporto e imbarco sul volo diretto ad Addis Abeba. Tempo a
disposizione per completare le visite e per lo shopping. Camere in day use in hotel prima del
transfer in aeroporto e dell’imbarco sul volo notturno diretto a Roma/Milano.
l’itinerario potrà essere invertito in base al giorno della settimana in cui è prevista la partenza. Le
condizioni di alcune piste potrebbero implicare modifiche al programma.
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