02/10 Prodotti d`origine animale, sviluppo

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02/10 Prodotti d`origine animale, sviluppo
Informazione Carne
2-2010
Prodotti d’origine animale,
sviluppo sostenibile ed alimentazione.
Il riscaldamento globale del clima e
nostra esistenza, questa tendenza do­
di cifre si hanno ben presto in mano del­
l’alimentazione di una popolazione
vrebbe cambiare il più rapidamente pos­
le ricette per poter risolvere in modo
mondiale in rapido aumento sono tra i
sibile. In considerazione della fame ener­
semplice i nostri problemi.
problemi più urgenti che l’umanità è
getica in continuo aumento nei Paesi
chiamata a risolvere. Nella ricerca
in via di sviluppo e di una popolazione
Ma rinunciare ai prodotti d’origine ani­
intensa di soluzioni, la produzione di
mondiale che attualmente aumenta di
male permette veramente di ottenere i
prodotti d’origine animale si è venuta
75 milioni all’anno, si tratta di un compito
risultati auspicati? E quali sarebbero le
a trovare al centro delle critiche,
immane. Lo si può risolvere soltanto
conseguenze di uno sconvolgimento ra­
perché considerata causa di emissio-
apportando dei cambiamenti sui nume­
dicale della nostra produzione agricola?
ni dannose e concorrente alimentare
rosi fronti con un approccio globale e
Di queste tematiche si è occupato il
inefficiente dell’uomo. Le ricette in
interventi concreti a livello nazionale.
simposio «Carne nell’alimentazione», or­
materia, spesso semplici, tengono
ganizzato da Proviande all’inizio settem­
troppo poco conto di una realtà
Nella discussione sulle contromisure, la
bre 2010. Vi hanno partecipato degli
quanto mai complessa.
produzione di prodotti di origine animale
specialisti dell’agricoltura e dell’alimen­
assume una grande importanza. In que­
tazione, ricercatori e rappresentanti di
Gravi problemi – semplici ricette?
sto contesto non si può ignorare la tenu­
organizzazioni ecologiche. Tema della
ta degli animali, con la sua quota del
manifestazione era «Sviluppo sostenibi­
L’umanità vive al di sopra dei propri mez­
18%1 delle emissioni globali di gas a
le: pensare a livello globale, agire a livel­
zi. Già dalla metà degli anni ottanta del
effetto serra causate dall’uomo. E per la
lo nazionale»: i relatori vi hanno presen­
secolo scorso, consumiamo ogni anno
produzione di una caloria d’origine ani­
tato le conoscenze più recenti in materia
di più di quello che il nostro pianeta pos­
male (latte, carne, uova, formaggio ecc.)
e discusso apertamente e vivacemente
sa rinnovare. Per far fronte alle minacce
sono necessarie da due a otto calorie
sull’argomento. Se ne trae un quadro
che ne derivano e che incombono sulla
d’origine vegetale1. Con questo genere
differenziato.
Informazione Carne
1
Punti di impatto ambientale: un
sistema di valutazione per tutto il
ciclo di vita di un prodotto3
L’impronta ecologica: per confronti
a livello mondiale2
Zona
forestale
Territorio
urbano
L’impronta ecologica non fornisce una
risposta a tutti i problemi. Non com­
Terreno
da pascolo
prende infatti né la rinnovabilità delle
energie utilizzate, né l’estrazione delle
ricchezze minerarie, né il consumo d’ac­
qua, né l’impatto sull’uomo e sull’am­
biente dell’acidificazione del suolo, della
Area adibita
alla produzione
di energia
Area
coltivata
polvere, dei veleni e dei rifiuti. Con un
sistema di valutazione globale di tutte le
forme di impatto ambientale, i suddetti
Zona di
pesca
fattori possono confluire in una valuta­
zione. Per ogni alimento si può quindi
Con l’impronta ecologica è stato svilup­
1,3 gha. A questi valori si contrappone
fare un ecobilancio modulare, con il
pato un metodo scientifico che permette
nel nostro Paese un’impronta ecologica
quale si valuta tutto il ciclo di vita di un
di effettuare dei confronti secondo una
di 5,6 gha. In Svizzera, una persona ha
prodotto. In questo ecobilancio si tiene
prospettiva globale. L’impronta ecologi­
bisogno in media di molto di più di quel­
conto, oltre che della produzione, anche
ca è significativa perché i nostri consumi
lo che è disponibile.
della provenienza, della conservazione,
dell’imballaggio e della forma del con­
sono sempre più coperti dalle importa­
Consumi
zioni e la problematica del sovrasfrutta­
sumo.
mento delle risorse naturali si pone so­
Impronta
base
prattutto a livello globale.
il 30% circa di tutte le forme di inquina­
Mobilità
L’impronta ecologica serve a determina­
re in quali campi, in quale misura e dove
l’uomo inquini l’ambiente. Il metodo cal­
mento è causato dall’alimentazione. Oltre
Alimentazione
37%
al consumo energetico, sono qui rilevan­
Abitazione
ti soprattutto i gas ad effetto serra. Il
metano, il protossido di azoto (gas esila­
cola lo sfruttamento e l’inquinamento da
parte dell’uomo (per esempio mediante
Secondo questo sistema di valutazione,
Composizione dell’impronta ecologica globale2
rante) e l’ammoniaca provengono in gran
parte dall’agricoltura. Si aggiungono,
l’agricoltura e il consumo di energia e di
poi, le emissioni risultanti dalla combu­
legname) sulla base della superficie
produttiva che sarebbe necessaria per
Il 17% dell’impronta ecologica della
stione di carburanti usati per la coltiva­
rigenerare tali risorse. Il risultato, cioè
Svizzera è causato dall’alimentazione,
zione, la lavorazione e il trasporto.
l’impronta ecologica di una regione, di
circa la metà dal consumo di prodotti di
Globalmente, dall’alimentazione proviene
una nazione o del mondo intero, viene
origine animale. A differenza di quanto
il 16% di tutti i gas ad effetto serra.
espresso mediante un’unità di misura di
risulta per i nostri Paesi limitrofi, da noi
superficie, il cosiddetto «ettaro globale».
l’allevamento basato sui pascoli con un
Maggiori sono le dimensioni dell’impronta,
basso consumo energetico ha effetti
maggiore è l’impatto ambientale.
positivi:
Ogni persona in Svizzera fa uso
di molta più biocapacità di quella
disponibile nel nostro Paese.
gha pro capite
Dall’altro lato, questo metodo calcola
anche la «biocapacità», cioè la capacità
della natura di produrre materie prime
e smaltire le sostanze tossiche. A livello
mondiale la biocapacità pro capite
disponibile è di 1,8 gha, in Svizzera di
2
Informazione Carne
0,50
0,40
Per quel che concerne l’alimentazione, il maggiore impatto ambientale proviene principalmente dai
trasporti aerei, dalla surgelazione e
dalla produzione di prodotti d’origine animale.
0,30
In particolare il trasporto aereo e la con­
0,20
servazione mediante surgelazione pos­
0,10
0,00
sono assumere dei valori di inquinamen­
Svizzera
Austria
Danimarca
Germania
Impronta ecologica dei prodotti di origine animale
Impronta ecologica del solo allevamento
Impronta ecologica dei prodotti d’origine animale
20022
to molto superiori a quelli della loro
produzione.
Per la carne e i prodotti d’origine anima­
pio, consumano oggi dieci volte più car­
le, la produzione agricola prevale, inve­
ne di 50 anni fa.
Terreno coltivato, colture permanenti
Prati, pascoli
Bosco
Deserti, montagne, ghiacciai, superfici incolte
ce, su tutte le altre forme di impatto am­
bientale. Questo dipende dal consumo
energetico (da due a otto calorie vegeta­
li per una caloria animale), dall’elevato
consumo d’acqua (l’Ufficio federale
dell’agricoltura stima 15 000 litri per un
chilogrammo di carne di manzo) e dalle
350
300
mio tonnellate
250
200
150
100
50
0
Mari, acque
1970
1980
1985
1990
Paesi in via di sviluppo
emissioni provenienti dalla tenuta di ani­
mali. La loro quota sull’impatto globale
1975
1995
2000
2010
2015
2030
2050
Disponibilità di superfici sfruttabile per
l’agricoltura (FAO 2009)
Paesi industrializzati
Sviluppo della produzione globale di carne4
dell’alimentazione rappresenta il 45%:
L’allevamento basato sui pascoli produ­
ce quindi prodotti pregiati da superfici
Trasporti 4%
Lavorazione 4%
Imballaggi 1%
Verdura 2%
Frutta 2%
Cereali 8%
Carne 26%
Grassi
e altro 11%
Ottenere preziosi potenziali
che altrimenti non sarebbero utilizzabili.
Se vi si rinunciasse, la pressione della
Nel 2007/2008, il 36% della produzione
produzione sulle superfici coltivabili au­
cerealicola mondiale è stato utilizzato
menterebbe ancora di più, provocando
come foraggio 4) e la tendenza è al rialzo.
sovrasfruttamento e un disboscamento
Gli animali da reddito diventano sempre
ancora maggiore.
più dei concorrenti dell’uomo in materia
Se gli animali da reddito vengono
utilizzati correttamente, contribuiscono in modo importante all’alimentazione dell’uomo e alla conservazione delle risorse naturali.
di alimentazione, perché l’offerta dispo­
Latte e
uova 19%
Bevande 23%
nibile si riduce ulteriormente. Si impone
quindi la conclusione che rinunciare ai
prodotti di origine animale potrebbe
Impatto ambientale di gruppi di prodotti
3
rappresentare un contribuito decisivo
per un’alimentazione sufficiente per
tutti.
Alimentazione dell’umanità
Oltre ai redditi provenienti dall’alleva­
4
Per nutrire una persona sono necessari,
secondo la FAO, almeno 0,14 ettari di
mento, i prodotti di origine animale
Più di un terzo della produzione
cerealicola mondiale viene
utilizzata oggi come foraggio.
possono assumere anche un’altra im­
portante funzione: l’utilizzazione dei sot­
toprodotti dell’industria alimentare. Dalla
produzione agricola, ma anche dalla
campi coltivati. Con il raccolto di un et­
taro potrebbero quindi vivere più di sette
Ma a ciò si contrappone un altro dato di
lavorazione degli alimenti risultano molti
persone; oggi utilizzano questa superfi­
fatto: della superficie di cinque miliardi
sottoprodotti, inutilizzabili per l’uomo.
cie da quattro a cinque persone. La po­
di ettari utilizzabili per l’agricoltura di­
Gli animali, invece, possono utilizzarli e
polazione mondiale aumenta, però, di
sponibile a livello mondiale, per motivi
in questo modo sfruttare in modo otti­
75 milioni all’anno e la capacità massima
naturali possono essere utilizzati all’in­
male preziose risorse alimentari. I suini
di alimentazione verrebbe quindi già
circa soltanto 1,6 miliardi come campi
si addicono particolarmente bene a
raggiunta dopo la metà di questo secolo.
per la coltivazione di cereali, granoturco,
svolgere questo compito importante. In
verdure, patate, riso ecc. Gli ettari rima­
Svizzera vengono tradizionalmente alle­
Ma non è tutto: il crescente benessere
nenti, ovvero 3,4 miliardi circa, devono
vati nelle vicinanze di caseifici per utiliz­
ha fatto sì che a livello mondiale il con­
essere utilizzati soltanto come prati, pa­
zare il siero di latte, un sottoprodotto
sumo pro capite di prodotti di origine
scoli, steppe o alpeggi1. Il materiale ve­
della produzione casearia.
animale sia aumentato del doppio ri­
getale che vi cresce non può essere
spetto a quello dei prodotti di origine
consumato dall’uomo. Ma mucche, ca­
vegetale. Si nota questo sviluppo so­
pre, pecore e altri animali che si nutrono
prattutto nei Paesi emergenti, perché
di foraggio grezzo possono utilizzarlo e
devono recuperare. I cinesi, per esem­
producono latte, carne, lana e cuoio.
Informazione Carne
3
Carne svizzera
In Svizzera, Paese alpino per eccellen­
con la natura, che tenga conto in modo
clima, non deve mai farne le spese il
za, il 70%4 della superficie agricola utile
equo degli interessi del Paese, della sua
benessere degli animali.
può essere usato soltanto come pasco­
popolazione e dei suoi animali. Median­
lo. Nel corso dei secoli si è sviluppata
te condizioni quadro politiche, crea un
Per quanto l’ecobilancio svizzero per i
una cultura contadina in cui la produzio­
incentivo per una politica agraria e ali­
prodotti d’origine animale sia già oggi
ne di latte e carne assume un ruolo di
mentare sostenibile. Un’agricoltura ri­
migliore di quello della maggior parte
grande importanza. L’una non esistereb­
spettosa dell’ambiente e degli animali
degli altri Paesi, è urgentemente neces­
be senza l’altra e là dove si producono
deve essere vantaggiosa e l’efficienza
sario intervenire in materia di ambiente e
latte, formaggio e uova, si produce an­
delle risorse deve essere ulteriormente
clima. Nella tenuta degli animali si deve
che carne.
migliorata. Per quel che concerne il latte
fare in modo che gli animali da reddito
e la carne, la Svizzera punta principal­
siano in minore misura concorrenti ali­
mente sui vantaggi dell’allevamento che
mentari dell’uomo. Si possono ottenere
si basa sui pascoli e sull’utilizzo dei sot­
notevoli miglioramenti anche con la riuti­
toprodotti provenienti dall’industria ali­
lizzazione sistematica di sottoprodotti
mentare. Da noi è impensabile un ap­
industriali. I progressi saranno però
proccio ecologico che, a causa dei gas
maggiori se si opterà per una crescita
a effetto serra, faccia rinchiudere le
qualitativa: minore, ma migliore.
Il buon ecobilancio della carne
proveniente dalla Svizzera si basa
principalmente su un allevamento
degli animali con foraggio grezzo e
sui brevi percorsi di trasporto.
Sulla base di questa tradizione, lo Stato
mucche in strette stalle. Infatti, nel qua­
promuove una produzione in sintonia
dro delle nostre azioni a favore del
Informazione Carne
4
Bilancio
Consumo e salute
Il successo di tutti gli sforzi volti ad uno
• Prediligere un’alimentazione diver-
L’impronta ecologica dell’umanità è
sviluppo più sostenibile dipende, in fin
sificata. Un’alimentazione diversifica­
troppo grande, in particolare quella dei
dei conti, dalle consumatrici e dai con­
ta e variata è la chiave per essere in
Paesi industrializzati. Dal punto di vista
sumatori. Quello che comperano quoti­
buona salute e comportarsi in modo
globale, l’alimentazione di una popola­
dianamente influisce in modo determi­
ecologicamente ragionevole. La carne
zione mondiale in continuo aumento
nante su tutti i cambiamenti. Ma le
e gli altri prodotti di origine animale
rappresenta un vero e proprio chal­
autorità, i produttori, l’industria della
trovano senz’altro il loro posto in que­
lenge, poiché le risorse necessarie
trasformazione e il commercio possono
sto regime alimentare ragionevole e
sono limitate. I prodotti d’origine anima­
contribuire a rendere più consapevole
consapevole dell’ambiente, sempre
le inquinano di più l’ambiente degli ali­
il consumatore delle proprie responsa­
che vengano consumati con misura.
menti di origine vegetale e, accanto al
trasporto e al processo di surgelazione,
bilità.
• Evitare l’energia grigia. Tutto quello
• Limitare l’apporto di calorie. Per
che non è disponibile nella regione
contribuiscono in modo importante alle
emissioni con forte impatto climatico.
un’alimentazione sana sarebbero suf­
deve esservi trasportato da lontano o
ficienti 2500 calorie al giorno. Oggi,
deve essere coltivato in una serra ri­
Gli animali da reddito svolgono, però,
però, in Svizzera si consumano in me­
scaldata. A questo scopo vengono
un compito importante in campo ali­
dia 3300 calorie. Si mangia o si butta
quindi utilizzati grandi quantitativi di
mentare, perché possono sfruttare il
via, quindi, un quarto di troppo. E
energia grigia. Il peggiore di tutti, in
foraggio grezzo dei pascoli che altri­
questo non fa bene né all’ambiente né
questo senso, è il trasporto aereo.
menti non verrebbe utilizzato, ma anche
i sottoprodotti alimentari. Nel nostro
alla propria salute.
• Comperare prodotti di stagione.
• Attenzione alla provenienza. Ali­
Paese sono senz’altro date le premesse
I prodotti freschi sono più ecologici di
per una produzione di prodotti alimen­
menti prodotti nella regione da
quelli surgelati, perché per il processo
tari di origine animale, combinata con i
un’agricoltura rispettosa della natura
di surgelazione occorre molta ener­
brevi percorsi di trasporto. Se lo Stato,
e degli animali non contribuiscono
gia. Comperando prodotti regionali di
l’economia e i consumatori contribui­
soltanto a un migliore bilancio dell’im­
stagione non è praticamente neces­
ranno ad assicurare i miglioramenti an­
patto ambientale, ma sono anche fon­
sario ricorrere a processi di conserva­
cora necessari in questo ambito, sarà
te di maggior piacere. Il fatto che la
zione che richiedono un alto consumo
aperta la via verso un sistema alimenta­
garanzia svizzera sia garantita, assi­
energetico. E rinunciando ai prodotti
re svizzero sostenibile.
cura questi vantaggi. Ma una qualità
già pronti si sopprime un altro pro­
migliore ha il suo prezzo.
cesso di lavorazione che richiede
Il futuro dell’alimentazione appartiene
molta energia.
ad un regime alimentare diversificato, di
cui fanno parte a pieno titolo – sia dal
punto di vista ecologico che da quello
fisiologico nutrizionale – anche i pro­
dotti alimentari di origine animale. Ma la
qualità prevarrà sulla quantità. Consu­
mare con misura non giova, infatti, sol­
tanto all’ambiente, ma anche ad una
salute intesa in modo complessivo.
Questo elenco non è esaustivo.
In commercio si trovano numerosi altri marchi di provenienza.
5
Informazione Carne
Indicazione delle fonti
e informazioni approfondite
Ulteriori informazioni
Proviande, Carne Svizzera
Indicazione delle fonti e informazioni
www.carnesvizzera.ch
approfondite.
Patronato
Il testo di questa Informazione Carne
si basa sulle conferenze tenutesi nel
Proviande, Carne Svizzera
settembre 2010 nel quadro del
Casella postale 8162, 3001 Berna
simposio «Carne nell’alimentazione»,
da cui sono tratti fatti e cifre.
1
Responsabile
Manfred Bötsch, direttore
Informazione Carne
dell’Ufficio federale dell’agricoltura,
Erich Schlumpf
Berna. Piano d’azione: sviluppo
Telefono: 031 309 41 11
sostenibile dalla produzione al
E-mail: [email protected]
consumo.
Edizione ottobre 2010
2
Myriam Steinemann, Senior Project
Manager, INFRAS, Zurigo. L’impronta
ecologica della Svizzera: che cosa si
cela dietro al suo calcolo e quali
sono i risultati?
3
Dott. sc. techn. Niels Jungbluth,
ESU services, Uster. L’ecobilancio
della produzione di alimenti e del
consumo: possibilità d’azione degli
operatori.
4
Heinz Hänni, Responsabile Ambien­
te – McDonald’s Svizzera, Crissier.
La produzione di carne e latte in
Svizzera: aspetti ecologici dalla stalla
al piatto.
Poiché le opinioni dei relatori non
erano sempre concordanti, i nessi e
le conclusioni di questa informazione
non possono riflettere in modo
completo tutti i pareri. Si possono
leggere i riassunti delle relazioni su
www.carnesvizzera.ch/simposio2010.
Informazione Carne
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