Cosa davvero serve in barca
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Cosa davvero serve in barca
Cosa davvero serve in barca: l’elenco definitivo. Vestiario Portate tutte le vostre cose dentro una borsa morbida,quelle rigide, tipo Samsonite per intenderci e anche i trolley semirigidi vanno evitati perché difficili da riporre. Ridurre allo stretto necessario il bagaglio, inutile riempire le borse con roba che raramente viene utilizzata. Iniziamo col dire che per una crociera estiva non sono necessari abbigliamenti tecnici costosi, della cerata si può fare a meno, basta una buona giacca impermeabile, quelle da montagna vanno benissimo, ma ricordatevi di sciacquare le zip perché altrimenti si bloccano con il sale. Attenzione alle scarpe il loro uso a bordo durante le manovre e gli attracchi è altamente consigliato, visto che sono letteralmente decine i posti dove si può verificare un violento incontro con l’alluce. Scarpe con suola di gomma se possibile bianca; non serve acquistare costosi articoli ‘nautici’ se già non li avete ma dovrebbero avere un buon grip, cioè una buona tenuta su una superficie che, se bagnata, diventa molto scivolosa. Quelle ordinarie da ginnastica possono andar bene. In barca può fare improvvisamente freddo anche d’estate, specie di notte, ed è opportuno avere a disposizione capi da sovrapporre uno all’altro, a cipolla! Non serve portarsi montagne di vestiti, tanto alla fine vi metterete sempre gli stessi! Portate sempre almeno un maglione pesante, meglio se di pile. Magliette leggere a maniche lunghe che proteggano anche dal sole se necessario (spesso in barca è necessario) o per avere uno strato a pelle isolante se fa freddo; pantaloni comodi e leggeri, il genere ‘mercatino’ a pochi euro da poter maltrattare senza rimpianto sono sempre i migliori; per le uscite a terra, se proprio volete, basterà un cambio con le firme d’ordinanza (ragazze, non vi consiglio i tacchi a spillo..!) Per la sera in barca, una tuta felpata è l’ideale! Cappellino, occhiali da sole, creme solari Vita privata. Iniziamo da una considerazione fondamentale che guiderà la preparazione del nostro bagaglio. La vita in barca significa nella stragrande maggioranza dei casi che ognuno di noi avrà a disposizione spazi privati ristretti e quasi sempre relativamente sconosciuti -Ogni cosa scarsa è preziosa e va trattata con particolare cura, e in barca questa risorsa scarsa è il nostro spazio personale, quindi la cabina. Sacco a pelo o le lenzuola, ciabatte da doccia, asciugamano e/o telo da doccia ( non vi consiglio l’accappatoio). Farmacia di base, è consigliato di portare eventuali farmaci personali ed eventualmente antistaminici, antipiretici, antiinfiammatori e un antibiotico a largo spettro. In ogni caso considerate la possibilità di punture di insetti e zanzare, scottature, difficoltà digestive, lievi contusioni a bordo. la,evidtnugrcpo : èamseqrvnoC e.digrl,havctonpsbzwim Mal di mare e alimentazione Il mal di mare è quel malessere che vi provocherà un disagio più o meno accentuato molto simile al mal d'auto. E' provocato dal movimento della barca sulle onde e dalle sue variazioni inattese, cui il fisico soprattutto all'inizio non è abituato. I sintomi possono essere nausea, sudore a freddo, conati di vomito, sonnolenza, incapacità di muoversi per paura che il disagio aumenti e cose simili. Dare di stomaco può aiutare a farlo passare ed anche stare sdraiati ad occhi chiusi a pancia in giù, come anche stare all'aria e guardare l'orizzonte evitando di guardare in basso con la barca in movimento. Tutti sono più o meno a rischio e spesso è inutile cercare di resistere facendo gli eroi! La sensibilità al mal di mare è un fattore personale è una realtà che si combatte con diversi accorgimenti, che come tutti sanno iniziano dallo stomaco. Tenete presente che comunque bisogna mangiare e soprattutto bere. Evitate bevande gasate, alcooliche, troppo dolci, troppo zuccherate; Evitate cibi troppo dolci o difficilmente digeribili, come il lattte, e tutto quello che lievita o affatica lo stomaco; Non fumate nè usate sostanze tossiche; Non scaldatevi bevendo superalcolici, tanto sono vasocostrittori e il freddo lo aumentano Vanno bene: focaccia, acciughe, salato, gallette, mele, limone, pasta e tutto quello che assorbe gli acidi gastrici. Mangiare poco e spesso soprattutto alimenti secchi, crackers, fette biscottate, pane, biscotti è sicuramente di aiuto. Mangiate cose sane e leggere e non bevete alcolici se soffrite il mal di mare! Controllate i vostri movimenti ed evitate movimenti bruschi, non leggete all'interno, state sdraiati Non preoccupatevi, prima o poi tutto passa. Ci si può proteggere con i cerotti Transcop da mettere dietro l’orecchio e che durano 2-3 giorni dandovi tutto il tempo di abituarvi al dondolio della barca. Altri rimedi farmaceutici: Travelgum ( sono di brevissima durata ), Xamamina ( fa venire più sonno dei cerotti e dura molto meno). Rimedi alternativi: Braccialetti per i polsi, secondo i principi Shiatzu ( in alcuni casi funzionano o aiutano). Regole di vita in barca che ci piace rispettare La barca e la sua attrezzatura sono la tua sicurezza ed il tuo guscio, rispettale e usale come se fossero tue, tenendo presente che sono molto delicate ed è facile danneggiarle: basta fare attenzione, non è necessario muoversi con il terrore di combinare guai! Le risorse a bordo sono limitate, in special modo l’ACQUA e l’ ENERGIA ELETTRICA, non sprecarle! Scoprirai che mentre ti insaponi le mani non c’è motivo di lasciare l’acqua aperta, che per sciacquare l’acqua del mare dal corpo ne basta pochissima (scordati le docce di casa..) che la luce accesa nella cabina vuota non serve a nessuno e così via … Probabilmente tornando a casa ti accorgerai di quante risorse sprechiamo normalmente. Se sei in porto e ci sono i servizi igienici usa quelli al posto di quelli della barca; se sei fermo in una rada, cerca di non usare inquinanti di qualsiasi genere. Se fumi, fallo sempre sottovento e all’aperto e non gettare i filtri in mare, ci mettono qualche anno per essere digeriti! Se non sai fare una cosa non farla prima di avere chiesto spiegazioni, improvvisare può creare problemi. Devi sapere che si vive in un ambiente ristretto, gli spazi sono condivisi, si è costretti a convivere per lunghi periodi è consigliato collaborare, condividere e non isolarsi, solo così si riuscirà a rispettare e far rispettare i propri spazi. [“Soffocare„ di Chuck Palahniuk] “Certo, uno può criticare e lamentarsi e giudicare tutto e tutti, ma poi cosa si ritrova ? Lamentarsi non significa creare qualcosa. Ribellarsi non significa ricostruire. Abbiamo passato tanto di quel tempo a giudicare quello che avevano creato gli altri che alla fine di nostro abbiamo creato ben poco.” [Fiaba cinese] Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell'aldilà e fu destinato al paradiso. Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un'occhiata anche all'inferno. Un angelo lo accontentò. Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt'intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà. "Com'è possibile?" chiese il samurai alla sua guida. "Con tutto quel ben di Dio davanti!" "Ci sono posate per mangiare, solo che sono lunghe più di un metro e devono essere rigorosamente impugnate all'estremità. Solo così possono portarsi il cibo alla bocca" Il coraggioso samurai rabbrividì. Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto ai denti. Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso. Qui lo attendeva una sorpresa. Il paradiso era un salone assolutamente identico all’inferno! Dentro l’immenso salone c’era un’infinita tavolata di gente seduta davanti ad un’identica sfilata di piatti deliziosi. Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all’estremità per portarsi il cibo alla bocca. C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia. “Ma com’è possibile?”, chiese stupito il coraggioso samurai. L’angelo sorrise: “All’inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perché così si sono sempre comportati nella loro vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino”. Paradiso e inferno sono nelle tue mani. Oggi