Mano ai posti barca
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Mano ai posti barca
Punto cospicuo Mano ai posti barca di Matteo Miceli a nostra penisola immersa in un mare straordinario in quanto a bellezza e imprevedibilità, è anche il paese europeo con più coste rispetto alla terraferma. Questo dovrebbe bastare a far sì che l’Italia fosse organizzata attorno a questa grande risorsa che è il mare. Dovrebbe essere la spinta a investire su un bene inestimabile e contribuire così a dare un sostegno concreto al mondo della nautica in generale o, più semplicemente, a coltivare quella cultura marinara che ci manca. Mi piacerebbe che nascessero progetti educativi legati alla vela in tutte le scuole, vorrei che il mare entrasse nel vissuto di tutti noi fin da piccoli. Che tutte le associazioni, dalla Federazione Italiana Vela al Coni, dalla Lega Navale alla Uisp, e più in generale qualsiasi ente o associazione legata al mondo dello sport, si attivassero ancor più di quanto non abbiano fatto finora perché la vela entri in modo preponderante nella vita di ciascuno di noi. Sempre più spesso incontro persone che L Pochi ormeggi, spesso carissimi, a volte poco attrezzati. È il paradosso di un Paese che ha più coste di qualunque altro. Anche attraverso una politica oculata in questo settore si può combattere la crisi marzo 2009 12 mi raccontano del loro desiderio di possedere una barca, non necessariamente una grande barca. Tutte sono il più delle volte frenate dal problema del dove metterla, e se anche si fosse in grado di trovare un posto barca ecco che le tariffe farebbero la vera differenza. Le infrastrutture sono un grande scoglio. Quelle esistenti sono insufficienti e care mentre quelle in costruzione sono rallentate nella loro realizzazione da un’infinità di problemi che sembrano non trovare soluzione. Come per esempio la realizzazione dell’approdo turistico di Fiumicino di cui si parla da anni ma che ancora ‘non è andato in porto’. Un’azione decisa che punti all’abbassamento dei prezzi e all’aumento dei posti barca sarebbe un’ottima spinta per il mondo della nautica, soprattutto in un momento come questo di grande difficoltà di mercato. Il sistema dei posti al gavitello, prenotabili via sms, sarebbe un’altra soluzione veloce, economica, di basso impatto ambientale. Credo sia un’altra realtà su cui puntare, certamente non risolutiva ma sicuramente di valido aiuto per fare fronte almeno alla carenza di posti nel periodo estivo. Anche qui con una politica di prezzi abbordabili, non potendo accettare, come mi è successo, di pagare per un 46 piedi un ormeggio al gavitello senza né luce né acqua 90 euro per una notte. Ultimo e non meno importante incentivo per il mondo dei piccoli armatori, riguarda la piccola nautica, quella che fa riferimento agli scafi di dimensioni più contenute. Così come avviene in Francia e in altri paesi europei sarebbe utile che fossero disponibili, fruibili, gratuiti e segnalati, scivoli per mettere in acqua scafi carrellabili.