le politiche di coesione in puglia: un`analisi degli interventi
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le politiche di coesione in puglia: un`analisi degli interventi
Giugno 2015 LE POLITICHE DI COESIONE IN PUGLIA: UN’ANALISI DEGLI INTERVENTI FINANZIATI DA FONDI EUROPEI E NAZIONALI 1. PREMESSA OpenCoesione è l’iniziativa di Open Government sulle politiche di coesione in Italia, promossa dal Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). La banca dati di OpenCoesione contiene numerose informazioni1 sugli interventi finanziati dalle politiche di coesione in Italia, alimentate dai Fondi Strutturali e di investimento europei2 (ESI), dal Fondo nazionale per lo Sviluppo e la Coesione (FSC)3 e dal Piano d’Azione per la Coesione (PAC)4. In questa nota, in particolare, ci si sofferma sulla disamina degli interventi finanziati, in Puglia, da fondi europei e nazionali, attraverso l’analisi, tra le altre, delle seguenti variabili: localizzazione territoriale; fonte di finanziamento; natura specifica dell’intervento; settore e area tematica dell’intervento. I dati presi in esame sono aggiornati al 31 dicembre 2014 e concernono, per quanto riguarda i fondi strutturali, tutti gli interventi realizzati in Puglia, anche nell’ambito dei PON5, dei POIN6 e dei PO delle altre Regioni. 1 Le fonti dei dati sui progetti pubblicati sul portale OpenCoesione sono: l’Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l’UE (IGRUE) della Ragioneria Generale dello Stato, che gestisce il Sistema di monitoraggio unitario alimentato da tutte le Amministrazioni coinvolte nell’attuazione delle politiche di coesione in Italia; - il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) per le assegnazioni di risorse del Fondo nazionale per lo Sviluppo e la Coesione (FSC). 2 Gli strumenti finanziari europei disponibili in Italia, con diversa intensità secondo i territori, sono il Fondo europeo per lo sviluppo (FESR) e Il Fondo sociale europeo (FSE). Il Fondo europeo per lo sviluppo sostiene programmi in materia di sviluppo regionale, di potenziamento della competitività, di investimenti nella ricerca e nello sviluppo sostenibile. Il Fondo sociale europeo è invece modellato sulla strategia europea per l’occupazione e si concentra sull’inclusione sociale e su un accesso al mercato del lavoro che sia privo di discriminazioni di genere. 3 Fondo per lo sviluppo e la coesione è la nuova denominazione del Fondo per le aree sottoutilizzate, di cui all’articolo 61 della legge 289/2002. Rappresenta lo strumento strategico e operativo privilegiato per dare unità programmatica e finanziaria agli interventi aggiuntivi, volti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese. In particolare, il Fondo finanzia gli interventi speciali dello Stato e l’erogazione di contributi speciali: sia di carattere infrastrutturale, sia di carattere immateriale; di rilievo nazionale, interregionale e regionale; aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, in relazione a obiettivi e risultati quantificabili e misurabili, anche per quanto attiene al profilo temporale. La programmazione è deliberata dal CIPE. 4 Il Piano di Azione per la Coesione - definito nel novembre 2011 - si sostanzia in una revisione delle scelte di investimento già compiute con lo scopo di: accelerare l’attuazione della programmazione 2007-2013 rafforzare l’efficacia degli interventi orientandoli a risultati misurabili e concentrando le risorse avviare nuove azioni, alcune delle quali di natura prototipale che, in base agli esiti, potranno essere riprese nella programmazione 2014-2020. 5 Programmi operativi nazionali, hanno come Autorità di gestione (cioè l’amministrazione incaricata di gestire i fondi assegnati al programma) un’amministrazione centrale nazionale, per esempio un Ministero. - 1 2. LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE L’analisi dei progetti per localizzazione territoriale evidenzia che - in Puglia - su 62.946 progetti finanziati dalle politiche di coesione, alimentate dagli ESI, dal FSC e dal PAC, il 31,2% si concentra nella provincia di Bari, assorbendo circa un quarto del finanziamento totale pubblico (4,2 MDeuro). A seguire è l’area di Lecce ad impegnare 12.314 interventi (19,6% del totale), ovvero, circa il 13% dei finanziamenti UE (922 Meuro). Altresì, vi sono 1.940 progetti che riguardano contemporaneamente varie province e che assorbono 1,1 MDeuro di finanziamento totale pubblico; il 3,4% degli interventi, poi, si spalmano su tutto il territorio regionale impegnando la quota più elevata delle risorse (ben il 28,7% del totale pubblico). Tav. 1 – Progetti per localizzazione territoriale (province) e forme di finanziamento. Valori in euro e %. Province BARI Progetti numero Finanziamento UE % euro Finanziamento totale pubblico % euro % 19.625 31,2 € 2.152.066.090,90 29,8 € 4.241.468.726,13 25,9 BARLETTA-ANDRIA-TRANI 3.433 5,5 € 168.944.917,80 2,3 € 425.465.389,28 2,6 BRINDISI 5.506 8,7 € 405.112.153,32 5,6 € 997.231.173,26 6,1 FOGGIA 10.510 16,7 € 762.063.307,29 10,6 € 1.711.733.513,30 10,5 LECCE 12.314 19,6 € 922.414.136,63 12,8 € 1.881.274.509,12 11,5 TARANTO 7.465 11,9 € 390.030.676,37 5,4 € 1.254.350.234,51 7,7 tutte le province 2.153 3,4 € 2.238.833.806,43 31,0 € 4.704.397.322,06 28,7 varie province 1.940 3,1 €177.410.165,00 2,5 € 1.156.215.912,00 7,1 62.946 100,0 € 7.216.875.253,65 100,0 € 16.372.136.779,52 100,0 Totale complessivo Fonte: Bancadati OpenCoesione - Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). 3. FONTI DI FINANZIAMENTO Osservando la descrizione della fonte di finanziamento dei progetti in oggetto si evince che la stragrande maggioranza (60.516) attinge a Fondi strutturali relativi alla programmazione 2007-2013 che – in quota UE – sono finanziati per il 99,4%. Per altro verso, poco meno del 4% dei progetti si calibra sul Fondo per lo sviluppo e la coesione relativo alla programmazione 2007-2013 e sul Piano di Azione e Coesione, finanziati totalmente con risorse proprie. Il rapporto tra fondi comunitari e nazionali destinati alle politiche di coesione pare, quindi, fortemente sbilanciato in favore dei primi. Tale circostanza conferma la tesi, sostenuta in anni recenti da autorevoli osservatori, che ritiene sia ormai venuto meno uno dei requisiti propri dei fondi europei, ovvero quello per il quale questi dovevano caratterizzarsi come ‘addizionali’ - e non ‘sostitutivi’ – rispetto ai fondi nazionali. 6 Programmi operativi inter-regionali. Si sceglie il livello inter-regionale, piuttosto che quello regionale, quando lo scopo è quello di agire su economie di scala o di scopo. La gestione dei POIN è congiunta: viene affidata alle Regioni con la partecipazione di centri di competenza nazionale o di amministrazioni centrali. 2 Tav. 2 – Progetti per descrizione della fonte e forme di finanziamento. Valori in euro e %. Progetti Fonte di finanziamento numero Fondi Strutturali 2007/2013 % euro % euro % 60.516 96,1 € 7.171.875.253,65 99,4 € 11.452.614.534,50 70,0 2 0,0 € 45.000.000,00 0,6 € 120.000.000,00 0,7 10 0,0 - 0,0 € 71.940.000,00 0,4 945 1,5 - 0,0 € 3.839.218.882,55 23,4 1.473 2,3 - 0,0 € 888.363.362,47 5,4 62.946 100,0 € 7.216.875.253,65 100,0 € 16.372.136.779,52 100,0 Fondi Strutturali 2007/2013. Piano d'Azione Coesione - Risorse proprie Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2000/2006 Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007/2013 Piano d'Azione Coesione - Risorse proprie Totale Finanziamento totale pubblico Finanziamento UE Fonte: Bancadati OpenCoesione – Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). Con riferimento alla variabile ‘area obiettivo’ i progetti in questione hanno riguardato quasi esclusivamente le regioni convergenza. Tav. 3 – Progetti per area obiettivo e forme di finanziamento. Valori in euro e %. Area Obiettivo Progetti numero Competitività regionale e occupazione Convergenza Totale complessivo Finanziamento totale pubblico Finanziamento UE % euro % euro % 22 0,0 € 199.765,75 0,0 € 497.035,12 0,0 60.496 100,0 € 7.216.675.487,90 100,0 € 11.572.117.499,38 100,0 60.518 100,0 € 7.216.875.253,65 100,0 € 11.572.614.534,50 100,0 Fonte: Bancadati OpenCoesione – Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). Interessante è poi la lettura concernente la natura del fondo comunitario; il 70,6% dei progetti è caricato sul Fondo Sociale Europeo di contro – con riferimento alla natura del finanziamento UE – circa il 90 delle risorse provengono dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale con un ammontare che sfiora i 6,5 MDeuro. Tali percentuali paiono coerenti con le differenti finalità proprie dei due fondi, che portano spesso il FSE a finanziare una quantità decisamente maggiore di progetti, dal valore medio unitario generalmente più basso, rispetto a quelli finanziati dal FESR, spesso meno numerosi ma di importo unitario maggiore. Tav. 4 – Progetti per natura del Fondo comunitario e forme di finanziamento. Valori in euro e %. Fondo comunitario FESR FSE Totale complessivo Progetti numero 17.779 42.739 60.518 Finanziamento UE % euro Finanziamento totale pubblico % 89,0 euro € 10.029.273.070,32 % 29,4 € 6.426.438.454,05 86,7 70,6 € 790.436.799,60 11,0 € 1.543.341.464,18 13,3 100,0 € 7.216.875.253,65 100,0 € 11.572.614.534,50 100,0 Fonte: Bancadati OpenCoesione – Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). 3 4. NATURA SPECIFICA DELL’INTERVENTO Con riferimento alla specifica natura dell’intervento è possibile distinguere: Acquisto di beni; Acquisto o realizzazione di servizi (corsi di formazione, di progettazione e studi, inclusa la realizzazione di applicativi informatici, e assistenza tecnica); Contributi a persone: Concessione di aiuti a soggetti diversi da unità produttive per consentire l’acquisto di servizi (inclusa la formazione), una nuova realizzazione, restauro o ristrutturazione; Incentivi alle imprese: Concessione di incentivi a unità produttive per incentivi al lavoro, riattivazione, riconversione e ammodernamento ma anche per formazione del personale e attività di ricerca; Infrastrutture: realizzazione di opere pubbliche, tra cui nuove infrastrutture ma anche la manutenzione, il recupero, il restauro, l’ampliamento e il completamento, nonché la demolizione, di infrastrutture esistenti; Conferimenti di capitale sociale: Acquisto di partecipazione azione e conferimenti di capitale come per la costituzione di fondi di ingegneria finanziaria, incluso Jeremie (Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises), di fondi di garanzia e di venture capital. La tavola seguente mostra come il 50% dei progetti realizzati in Puglia consenta l’acquisto o la realizzazione di servizi. Sono oltre 20.500 i progetti concernenti la concessione di contributi (ad unità produttive e non) che assorbono oltre 3 MDeuro di finanziamento totale pubblico. Degno di nota è il peso, pari al 52% delle risorse totali, destinato alla realizzazione di infrastrutture. Tav. 5 – Progetti per descrizione della natura del Codice Unico di Progetto e per forme di finanziamento. Valori in euro e %. Natura del CUP numero Acquisto di beni Finanziamento UE Progetti % euro Finanziamento totale pubblico % euro % 6.775 10,8 € 503.008.513,84 7,0 € 863.830.275,46 5,3 Acquisto o realizzazione di servizi 31.592 50,2 € 1.668.365.919,40 23,1 € 3.371.532.738,76 20,6 Contributi a persone 11.415 18,1 € 287.263.242,12 4,0 € 511.890.457,37 3,1 Incentivi alle imprese 9.206 14,6 € 1.675.193.263,86 23,2 € 2.663.977.465,31 16,3 Infrastrutture 3.950 6,3 € 2.770.282.411,44 38,4 € 8.521.069.459,62 52,0 8 0,0 € 312.761.902,99 4,3 € 439.836.383,00 2,7 62.946 100,0 € 7.216.875.253,65 100,0 € 16.372.136.779,52 100,0 Conferimenti di capitale sociale Totale Fonte: Bancadati OpenCoesione – Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). 5. SETTORE E AREA TEMATICA DELL’INTERVENTO Entrando in un maggior grado di dettaglio è possibile distinguere i seguenti tematismi sui quali si concentrano gli interventi delle politiche di coesione. Agenda digitale: azioni di infrastrutturazione e connettività a banda larga e ultralarga, servizi a cittadini e imprese, e aiuti alle imprese attinenti le nuove tecnologie. Il tema include inoltre interventi quali reti e laboratori didattici multimediali nelle scuole, progetti di e-government, servizi di e-health (Centri Unici di Prenotazione sanitaria, servizi erogati tramite Tessera Sanitaria, servizi on line per reti di medici di medicina generale) e servizi di e-inclusion (cittadinanza attiva e e–participation, centri di accesso pubblico al web). Ambiente e prevenzione dei rischi: Il tema include interventi sulla distribuzione, collettamento e trattamento dei reflui e sulla gestione dei rifiuti. Include inoltre interventi di prevenzione dei rischi, che comprendono la realizzazione di opere di difesa dei centri 4 - - - - - - - - abitati, degli insediamenti produttivi e delle infrastrutture, oltre alla prevenzione dell’erosione dei litorali e dei dissesti idrogeologici. Si considera anche il consolidamento dei versanti, le azioni di pulizia idraulica, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la promozione della biodiversità e la protezione della natura (compresa la rete europea Natura 2000). Cultura e turismo: interventi, anche di carattere infrastrutturale, per la tutela e la conservazione del patrimonio culturale. Si comprendono inoltre gli interventi rivolti alla protezione, alla promozione e alla valorizzazione delle risorse naturali e al miglioramento dei servizi turistici. Competitività per le imprese: Il tema comprende strumenti di ingegneria finanziaria quali fondi di garanzia, fondi per prestiti e accesso al credito, concessione di co-garanzie e contro-garanzie attraverso il sistema dei confidi e fondi di venture capital, nonché strumenti più tradizionali di sostegno al tessuto imprenditoriale attraverso la creazione di nuova impresa (es. D. Lgs. n. 185/2000), la realizzazione di nuovi impianti produttivi o l'ampliamento e ammodernamento di impianti produttivi esistenti, il miglioramento delle funzionalità delle aree produttive. Altre misure comprese in questo tema sono i contratti di programma a supporto degli investimenti promossi da grandi imprese e i Pacchetti Integrati di Agevolazione (PIA), che possono includere investimenti produttivi, servizi reali alle imprese e formazione aziendale. Energia ed efficienza energetica: Gli interventi finanziati comprendono l’attivazione di filiere produttive e lo sviluppo di attività di ricerca e innovazione collegate; azioni per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; la promozione del risparmio energetico nei settori produttivi come nel settore civile e nella Pubblica Amministrazione (incluse le scuole); azioni per lo sviluppo della cogenerazione diffusa (di elettricità e calore) e della trigenerazione (di elettricità, calore e freddo); la diffusione del tele- riscaldamento e tele-raffreddamento. Inclusione sociale: Il tema comprende sia interventi per migliorare l’inclusione sociale dei gruppi svantaggiati (integrazione e rientro nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate) sia gli investimenti in infrastrutture sociali. In particolare, sono incluse le infrastrutture per la sanità e gli alloggi sociali. Istruzione: Il tema comprende interventi mirati alla promozione del successo scolastico e all’inclusione sociale in contrasto alla dispersione scolastica; azioni rivolte a migliorare l’apprendimento degli studenti e a valorizzare le eccellenze, nonché interventi a favore del personale della scuola (come la formazione) e percorsi di istruzione per adulti. Occupazione: misure attive e preventive sul mercato del lavoro, misure a favore dell’accesso all’occupazione delle donne e interventi che incoraggiano un invecchiamento attivo prolungando la vita lavorativa. Altri interventi riguardano lo sviluppo di sistemi e strategie di apprendimento permanente nelle imprese, la progettazione e disseminazione di modalità più produttive per organizzare il lavoro e il sostegno per l'occupazione indipendente. Sono inoltre comprese misure per migliorare l'accesso all'occupazione, aumentare la partecipazione sostenibile e il progresso delle donne, ridurre le discriminazioni e riconciliare vita lavorativa e privata. Rafforzamento capacità della PA: Il tema comprende il consolidamento delle capacità istituzionali a livello nazionale, regionale e locale, inclusi i meccanismi per migliorare l'elaborazione di buone politiche e buoni programmi nonché la loro attuazione, monitoraggio e valutazione. Sono comprese anche attività di sostegno alla produzione statistica e di assistenza tecnica alle amministrazioni riguardanti le fasi del ciclo di policy (programmazione e attuazione). Sono inoltre incluse valutazioni, studi e attività di informazione e comunicazione. Ricerca e innovazione: Il tema comprende il sostegno alla domanda di ricerca e innovazione da parte delle imprese (anche attraverso strumenti di ingegneria finanziaria) tramite il finanziamento alle imprese per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, realizzati anche in collaborazione con università e centri di ricerca pubblici. Inoltre, è finanziato il sostegno dell’offerta di ricerca da parte di università e centri di ricerca (potenziamento delle strutture di ricerca, laboratori), il trasferimento tecnologico al 5 mondo delle imprese (distretti tecnologici, poli di innovazione) e i servizi avanzati alle imprese per la ricerca e l’innovazione. Città e aree rurali: Il tema ha carattere territoriale e fa riferimento alla progettazione integrata territoriale. L’integrazione può essere “orizzontale” per mettere insieme progetti individuali su uno stesso territorio ma in diversi settori, per raggiungere obiettivi che altrimenti non sarebbero possibili singolarmente; oppure “verticale” fra ente di governo locale e territorio per consentire la definizione di progetti declinati sulle effettive necessità espresse dagli attori locali. Gli interventi classificati nel tema “Città e aree rurali” riguardano diversi ambiti settoriali con una prevalenza di turismo (attraverso una valorizzazione dei luoghi), rinnovamento urbano e infrastrutturazione sociale. Sono esclusi interventi volti al miglioramento della mobilità urbana, classificati nel tema “Trasporti”. Servizi di cura infanzia e anziani: Il tema comprende interventi che riguardano la realizzazione di infrastrutture per la custodia dei bambini (asili nido pubblici o convenzionati; servizi integrativi e innovativi), il sostegno alla gestione delle strutture, alla domanda e all’entrata in funzione di nuove strutture oltre a contributi mirati al miglioramento della qualità e della gestione dei servizi socio educativi. Rispetto alla cura degli anziani, il tema include servizi per anziani non autosufficienti, con particolare riferimento alla assistenza domiciliare, la realizzazione e riqualificazione dell’offerta di servizi residenziali e semiresidenziali, contributi volti al miglioramento delle competenze di manager, operatori professionali e assistenti familiari oltre alla sperimentazione di protocolli innovativi di presa in carico personalizzata dell’anziano socialmente “fragile”. Trasporti: Il tema comprende il rafforzamento delle linee ferroviarie, della rete stradale, delle connessioni portuali, dell’intermodalità. Il tema include anche gli interventi sulle aree urbane congestionate. Gli interventi in corso sono generalmente concentrati su modalità sostenibili. Come riportato nella tabella che segue, è l’Istruzione il tematismo che più di tutti – in termini di numerosità – fa segnare il primato: 34.351 interventi. Seguono gli oltre 8 mila progetti relativi all’occupazione ed alla mobilità dei lavoratori, i 6.240 progetti relativi ricerca ed innovazione (che in quota UE assorbono ben il 27,6% delle risorse) nonché i 5.842 progetti concernenti l’agenda digitale. Oltre un quarto del totale finanziamento pubblico riguarda i trasporti e le infrastrutture a rete che con appena 345 interventi assorbono oltre 4,1 MDeuro. Tav. 6 – Progetti per tematismo sintetico e forme di finanziamento. Valori in euro e %. Tematismo sintetico Agenda digitale Progetti numero Finanziamento UE % euro Finanziamento totale pubblico % euro % 5.842 9,3 € 162.425.921,65 2,3 € 463.992.232,25 2,8 876 1,4 € 572.634.849,57 7,9 € 1.810.565.126,63 11,1 1.464 2,3 € 407.116.783,36 5,6 € 855.705.685,47 5,2 Competitività per le imprese 782 1,2 € 431.117.819,47 6,0 € 771.387.521,49 4,7 Energia e efficienza energetica 460 0,7 € 293.515.068,15 4,1 € 483.499.079,81 3,0 2.338 3,7 € 448.932.553,47 6,2 € 1.139.388.011,05 7,0 34.351 54,6 € 691.271.018,23 9,6 € 1.676.706.571,73 10,2 8.640 13,7 € 357.133.941,50 4,9 € 765.926.487,50 4,7 Ambiente e prevenzione dei rischi Cultura e turismo Inclusione sociale Istruzione Occupazione Rafforzamento capacità della PA 588 0,9 € 255.883.609,28 3,5 € 605.186.234,04 3,7 6.240 9,9 € 1.988.374.258,07 27,6 € 3.213.659.689,58 19,6 Città e aree rurali 506 0,8 € 107.255.657,06 1,5 € 310.411.489,74 1,9 Servizi di cura infanzia e anziani 514 0,8 € 42.623.162,32 0,6 € 127.348.731,66 0,8 Trasporti 345 0,5 € 1.458.590.611,52 20,2 € 4.148.359.918,57 25,3 100,0 € 7.216.875.253,65 100,0 € 16.372.136.779,52 100,0 Ricerca e innovazione Totale 62.946 Fonte: Bancadati OpenCoesione - Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). 6 Alla luce delle priorità di investimento, quella che pesa di più in termini numerosità di progetti è quella relativa il miglioramento e la valorizzazione delle risorse umane (44.174 interventi) ma osservando il finanziamento – sia in quota UE che come totale pubblico – la priorità che assorbe maggiori risorse riguarda le reti ed i collegamenti per la mobilità (3,9 MD euro). Tav. 7 – Progetti per priorità di investimento e per forme di finanziamento. Valori in euro e %. Priorità di investimento Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani Energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo sviluppo Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l'attrattività territoriale Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell'innovazione per la competitività Reti e collegamenti per la mobilità Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l'attrattività e lo sviluppo n.d. (*) Totale complessivo Progetti numero Finanziamento UE % euro Finanziamento totale pubblico % euro % 8.355 13,3 € 1.827.213.391,82 25,3 € 3.064.298.424,44 18,7 685 1,1 € 394.372.023,27 5,5 € 763.992.092,76 4,7 842 1,3 € 958.886.858,81 13,3 € 1.917.028.315,28 11,7 684 1,1 € 237.176.771,39 3,3 € 475.561.992,73 2,9 3.071 4,9 € 275.739.006,85 3,8 € 563.449.420,73 3,4 44.174 70,2 € 747.474.691,36 10,4 € 1.381.593.043,51 8,4 2.465 3,9 € 782.299.596,81 10,8 € 1.709.435.605,46 10,4 335 0,5 € 1.472.356.223,88 20,4 € 3.971.890.418,67 24,3 1.589 2,5 € 521.356.689,46 7,2 € 895.915.573,23 5,5 746 1,2 - 0,0 € 1.628.971.892,71 9,9 62.946 100,0 € 7.216.875.253,65 100,0 € 16.372.136.779,52 100,0 Fonte: Bancadati OpenCoesione - Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). (*) progetti per i quali - nella banca dati OpenCoesione - l’informazione relativa alla priorità di investimento non risulta disponibile. 6. CONCLUSIONI La nota tecnica ha preso in esame gli interventi delle politiche di coesione finanziati, in Puglia, da fondi europei e nazionali, analizzandone, in particolare: localizzazione territoriale, fonte di finanziamento, natura specifica ed area tematica dell’intervento. Le principali conclusioni dello studio sono sintetizzabili come segue: Dei 62.946 progetti finanziati dalle politiche di coesione in Puglia, il 31,2% si concentra nella provincia di Bari, assorbendo circa un quarto del finanziamento totale pubblico. A seguire è l’area di Lecce ad impegnare 12.314 interventi (19,6% del totale); Rispetto alle fonti di finanziamento, la stragrande maggioranza (60.516) è finanziata dai Fondi strutturali relativi alla programmazione 2007-2013 che – in quota UE – sono finanziati per il 99,4%. Di contro, poco meno del 4% dei progetti rientra nel Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 e nel Piano di Azione e Coesione; Con riferimento ai due principali fondi strutturali, il 70,6% dei progetti è caricato sul Fondo Sociale Europeo, mentre – con riferimento alla natura del finanziamento UE – circa il 90 delle risorse provengono dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale con un ammontare che sfiora i 6,5 MDeuro. In relazione alla natura degli interventi, il 50% dei progetti riguarda l’acquisto o la realizzazione di servizi. Sono oltre 20.500 i progetti concernenti la concessione di contributi (ad unità produttive e non) che assorbono oltre 3 MDeuro di finanziamento totale pubblico, mentre il 52% delle risorse totali è destinato alla realizzazione di infrastrutture; 7 - - l’Istruzione è il tematismo sul quale confluisce il maggior numero di interventi (34.351). Seguono gli oltre 8 mila progetti relativi all’occupazione ed alla mobilità dei lavoratori, i 6.240 progetti relativi ricerca ed innovazione (che in quota UE assorbono ben il 27,6% delle risorse) nonché i 5.842 progetti concernenti l’agenda digitale. Oltre un quarto del totale finanziamento pubblico riguarda i trasporti e le infrastrutture a rete che con appena 345 interventi assorbono oltre 4,1 MDeuro. Infine, rispetto alle priorità di investimento, quella che pesa di più in termini numerosità di progetti è quella relativa il miglioramento e la valorizzazione delle risorse umane (44.174 interventi) ma osservando il finanziamento – sia in quota UE che come totale pubblico – la priorità che assorbe maggiori risorse riguarda le reti ed i collegamenti per la mobilità(3,9 MDeuro). A cura di Roberta Garganese ([email protected]) Nunzio Mastrorocco ([email protected]) Sitografia e Fonti http://www.opencoesione.gov.it/ Bancadati OpenCoesione - Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). 8