edi to riale - Comune di Cinisello Balsamo
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edi to riale Pagine Newsletter aprile2013 08 Riflessioni di un intervento sulla coesione sociale Identità e Memoria Campi di Coesione è stata un’esperienza di rafforzamento delle identità collettive presenti all’interno del territorio. Si è partiti dal recupero della memoria storica, delle radici territoriali, per arrivare alla costruzione di consapevolezza sulla nuova comunità che vive il territorio. La creazione di nuovi spazi dove le persone possono entrare in relazione si è rivelato strumento efficace di sostegno per la comunità nell’affrontare le diversità culturali e le difficoltà che si incontrano quotidianamente. di Coesione Se non c’è partecipazione non può esserci coesione. Queste le mie parole scritte sulla prima newsletter del progetto, risalente al novembre 2010. Oggi, aprile 2013, il progetto triennale sta volgendo al termine. Campi di Coesione è stata un’esperienza molto intensa su diversi fronti. In questi tre anni il progetto ha stimolato la nascita di nuove sinergie all’interno dei quartieri, abbiamo identificato nuove esigenze ed anche affrontato molti limiti di spazi, tempi e risorse. Il tavolo di regia, costituito da sette partner, si è pertanto dovuto confrontare con il riorientamento di alcune attività come quelle dell’azione “Abitare” e di “Salute e Diritti”. Risultato positivo, che rientra negli obiettivi del progetto, è la consapevolezza maturata in tutti coloro che abbiamo coinvolto. Le persone con cui abbiamo lavorato si percepiscono come cittadini attivi che possono essere attori del proprio benessere. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla crescita del dialogo tra le istituzioni e i cittadini, talvolta lontani tra loro nelle routine quotidiane, a tutto vantaggio della buona riuscita delle azioni. È stata un’esperienza importante e stimolante. A coloro che porteranno avanti le attività sul territorio, consiglio di stare con le persone, conoscerle, creare legami perché “se non c’è coesione non può esserci partecipazione”. [Massimo Capano - Comune di Cinisello Balsamo] La Webradio, come strumento di comunicazione ma soprattutto come forma di partecipazione sociale ha dimostrato la potenzialità del “ fare insieme”. Nelle attività hanno collaborato diversi target come gruppi di mamme, giovani studenti e lavoratori, gruppi di cittadini di nazionalità diverse. Questo ha permesso di lavorare intensamente sullo sviluppo della rete territoriale. Sono emersi dei limiti ma, complessivamente, positivi sono stati i risultati: i cittadini si sono lasciati coinvolgere nelle redazioni della radio e alcuni volontari si sono proposti per gestire spazi del quartiere dove fare delle attività. [Nicola Basile - Identità e Memoria] La libertà di essere me stesso, “di potermi esprimere e di portare allegria alla gente” Famiglie al Centro Campi di Coesione è stata un’esperienza di incontro. Il lavoro svolto nelle attività ha portato alla realizzazione di iniziative di aggregazione e socializzazione di indubbio successo. Le attività sperimentate sono state numerose e tra queste ricordiamo il laboratorio di cucina etnica con le mamme, i giochi creativi con i bambini, l’animazione nei parchi del territorio, ecc. La risposta da parte dei genitori e dei bambini è stata alta e positiva. Con il passare dei mesi i genitori si sono mostrati sempre più partecipi e volenterosi nel farsi coinvolgere all’interno delle attività. Si sono fatti anche promotori e ideatori di laboratori creativi. Dopo il lavoro svolto su entrambi i territori, ci è sembrato che le persone abbiano acquisito la consapevolezza che, dove c’è la possibilità di poter fare e lasciarsi coinvolgere, le cose si fanno: la partecipazione dei cittadini, quindi, è possibile se i cittadini vengono messi nelle condizioni di “fare” insieme. Questa maggiore consapevolezza, ad esempio, ha portato alla decisione da parte di un gruppo di cittadini di continuare l’attività delle Botteghe anche a progetto terminato, grazie anche al contributo volontario di alcune operatrici del consultorio. [Vincenza Nastasi - Famiglie al Centro] Anche il mio bimbo, timido introverso, ha trovato un luogo dove “giocare, fare amicizia e creare con la sua mamma ” Mi ha colpito l’accoglienza e la “semplicità nel “creare” insieme ai nostri figli, confrontandoci con le altre mamme ” Sviluppo di Comunità Campi di Coesione è stata un’esperienza di valorizzazione del territorio e di coloro che lo vivono. Il percorso si è focalizzato sulla progettazione di attività e iniziative di aggregazione e sul coordinamento della rete territoriale esistente. E’ stato un lavoro intenso che ha portato a risultati soddisfacenti in quanto crediamo abbia rafforzato le reti sociali all’interno del quartiere garantendo una maggior attenzione dei cittadini al proprio territorio. Le attività in questi tre anni si sono anche orientate verso la promozione di un dialogo tra la cittadinanza e le istituzioni non esclusivamente focalizzato sulla richiesta di intervento ma su una “complicità” nella cura del territorio e degli spazi pubblici. La realizzazione di momenti aggregativi e l’accompagnamento dei cittadini ai “tavoli di rete” ha portato a un rafforzamento delle relazioni tra i soggetti attivi del territorio e ad un aumento del senso di appartenenza al quartiere. Rafforzare le risorse già esistenti ha inoltre favorito la crescita di consapevolezza delle potenzialità del territorio e di tutti coloro che ne sono i protagonisti. I cittadini hanno iniziato così a percepirsi soggetti propositivi che possono mettersi in dialogo tra di loro e con le istituzioni. [Pierpaolo Forello - Sviluppo di Comunità] Salute e Diritti Campi di Coesione è stata un’esperienza di mediazione che ha messo in rete, sul tema della salute, una serie di enti e realtà operative sul territorio. L’azione è partita da forti richieste provenienti dal quartiere: una migliore fruibilità e accessibilità ai servizi socio- La possibilità di essere “protagonista nella vita del mio quartiere, della mia città per me e per i miei figli ” sanitari e la necessità di spazi di orientamento e informazione in merito alle tematiche sanitarie. Inizialmente ci eravamo proposti di aprire uno studio medico associato, ma una volta constatata l’impraticabilità, ci siamo orientati verso la mediazione culturale presso alcuni studi medici e presso alcune farmacie. Pur avendo rimodellato le attività del progetto i risultati sono stati positivi. La risposta a un bisogno di cura ha guidato l’azione ad una focalizzazione sull’appartenenza dell’ individuo alla comunità caratterizzata da differenze linguistiche e culturali. Questo “sentirsi parte” di un gruppo ha portato la persona ad una maggiore consapevolezza di se’ e delle proprie capacità e così alla crescita del desiderio di poter fare qualcosa per la sua comunità. [Elisa Salvadori - Salute e Diritti] Sport, diritti e coesione sociale Campi di Coesione è stata un’esperienza di squadra. L’utilizzo della pratica sportiva come strumento di aggregazione e di consolidamento di realtà associative del territorio si è rivelato una risorsa anche per far comprendere ai cittadini la possibilità di utilizzare e quindi di “vivere” il territorio di cui fanno parte. Questa nuova consapevolezza ha portato a una sensibilizzazione dell’intera cittadinanza all’utilizzo e cura degli spazi comuni messi a loro disposizione. “Collaborare e crescere insieme” È stato un percorso di crescita del senso di appartenenza nei luoghi con una prospettiva nuova: riappropriarsi degli spazi per usarli e gestirli in modo condiviso e aperto agli altri. Questo cammino ha portato anche alla nascita di una nuova associazione sportiva e alla partecipazione ad iniziative sportive, non sono locali ma anche regionali. Questi risultati positivi mettono in luce quanto lo sport sia uno strumento di conoscenza interculturale e di educazione civica. [Michele Papagna - Sport, diritti e coesione sociale] Abitare in Crocetta Campi di Coesione è stata un’occasione di confronto con alcuni temi legati alla dimensione dell’abitare in quartiere. Siamo partiti con l’idea di affrontare uno tra i temi sentiti come più importante dagli abitanti di alcuni stabili: la morosità nel pagamento delle spese condominiali. Tuttavia le forti variabili in campo ci hanno permesso di raggiungere solo risultati parziali. La prevalenza di casi di morosità assai rilevanti e la disponibilità di solo due amministratori di condominio a rinegoziare i debiti dei morosi hanno fatto sì che l’azione, nel corso dei tre anni, sia stata ricalibrata e si sia riorientata in particolare verso iniziative di supporto e rafforzamento di “azioni positive” compiute da gruppi di cittadini. I risultati di questa riprogettazione sono stati molto positivi. Un gruppo di egiziani, infatti, sta iniziando a impegnarsi volontariamente in lavori di abbellimento degli spazi pubblici. Questo intervento si è dimostrato occasione importante di coinvolgimento dei cittadini e di sostegno alla partecipazione attiva degli stessi. Inoltre ci ha dimostrato che lavorare sulla responsabilità diretta può avere diverse sfaccettature: già la realizzazione di iniziative volte a migliorare il quartiere di appartenenza crea un processo virtuoso di sensibilizzazione alla cura dei luoghi pubblici e così alla cura dei luoghi nei quale si abita, si vive e si condivide. [Claudio Palvarini - Abitare in Crocetta] “Aiutate la mia Crocetta”