Report Commissione - Eurosportello Veneto

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Report Commissione - Eurosportello Veneto
TITOLO
Riunione della commissione REGI
LUOGO E DATA
18 marzo 2013
Parlamento europeo
Rue Wiertz 60, 1000 Bruxelles
ORGANIZZATORE
Commissione per lo sviluppo regionale
RELAZIONE: STRATEGIE REGIONALI PER LE AREE INDUSTRIALI NELL’ UNIONE EUROPEA
Ha aperto la discussione la Dott.ssa Herta Tődtling-Schőnhofer,direttrice di Metis
gmbH,Vienna, presentando una nota per le strategie delle vecchie aree industriali. Afferma
l’importanza dell’industria per l’Europa che conta il 16% del PIL,ha un effetto leva sui posti di
lavoro,100 posti nell’industria ,in senso lato, crea dai 60 ai 200 posti nell’economia,in Europa
dà l’80% delle esportazioni e l’80% dell’investimento per ricerca e sviluppo privato. Continua
riportando quattro esempi di città industriali:Manchester,Essen,Lille e Bilbao, che grazie alla
politica di coesione sono riuscite a riformare il loro piano industriale. Queste città sono
importanti perché rappresentano aree che hanno problemi simili ai loro:aree dismesse,vecchi
edifici,fiumi e spazi aperti da mettere a posto ma allo stesso tempo sono riuscite a cambiare il
loro piano industriale. Come ce l’hanno fatta? Secondo la Dott.ssa non sono bastati solo i
finanziamenti ma molto importante è stata la cooperazione verticale tra stato e regioni e tra
regioni e realtà locali. Ad esempio a Bilbao c’è stata una collaborazione tra pubblico e
privato:hanno fondato delle associazioni e agenzie di sviluppo che hanno abbinato al
finanziamento di associazioni nazionali o locali il denaro fornito dagli investitori privati, con
questi ultimi che si sono impegnati concretamente per il cambiamento. Per quanto riguarda
Manchester,ha riconvertito i vecchi siti industriali in poli tecnologici all’avanguardia, da un
prodotto vecchio ne ha fatto uno nuovo,ma in generale il Regno Unito ha investito nelle nuove
tecnologie. Serve una collaborazione tra sviluppo economico,mercato del lavoro e politiche
sociali. Le quattro città sopra citate sono state esempio di tutto questo.
Le conclusioni della presentazione sono state le seguenti:
• Le politiche industriali non possono riconvertire le aree industriali
• Le strategie industriali sono pericolose se favoriscono i campioni nazionali
• Le politiche industriali dovrebbero sostenere la concorrenza internazionale,le politiche di
coesione dovrebbero invece assistere le città e le regioni nel trovare la propria strada
verso la ripresa.
La Dott.ssa Tődtling sostiene che le vecchie aree industriali abbiano bisogno di ulteriori
finanziamenti. Si chiede poi cosa manca alla Politica di Coesione e risponde che manca un
impostazione di sviluppo, sostiene anche che per queste vecchie regioni industriali è
necessario che via sia un sostegno e una cooperazione verticale e orizzontale per avere dei
progetti a livello locale al fine di rinnovare queste aree.
In seguito prende la parola la deputata Costanze Angela Krehl (S&D) che riporta delle note
del relatore Jens Geier,essa afferma che queste vecchie aree industriali non sono in una
buona posizione per ricevere dei fondi per finanziare la ristrutturazione. Continua dicendo che
bisogna limitare le complicazioni a livello europeo ma anche a livello nazionale e locale e non
bisogna aggiungere oneri burocratici supplementari. Il programma LEADER,secondo la
deputata, potrebbe essere utilizzato non solo per il settore agricolo ms anche per i settori
urbani. La politica strutturale può aiutare,con un ripensamento della politica di coesione si
potrebbe fare un passo in più.
Importante è non ritenere che l’industria sia solo per i paesi fuori dall’UE dove ci sono posti di
lavoro a basso costo, e non si rispettono le norme ambientali,ma anche in Europa dobbiamo
puntare a nuovi siti industriali e questo può essere promosso con la politica strutturale.
Prende la parola la deputata Karima Delli (Verst/ALE), affermando da subito che bisogna
investire in settori nuovi. Si sofferma su alcuni punti tra cui:
• La trasparenza degli aiuti,privilegiando le piccole medie imprese che includono settori di
cui non si parla a sufficienza come ad esempio l’artigianato,o le imprese di servizi
• L’industria culturale e creativa nella riconversione dei siti industriali è il punto
essenziale,riporta l’esempio di Lille( stazione riconvertita in luogo di cultura per la gente
con edifici dotati di pannelli solari)
• Bisogna insistere sulla cooperazione intraregionale per rispondere alle sfide di sviluppo
che riguardano l’occuopazione.
• Elemento chiave per il futuro ci vuole maggior sinergia tra FSE e gli altri fondi europei.
L’ FSE deve svolgere un ruolo più importante.
In seguito è il turno dell’Onorevole Marie-Therese Sanchez-Schmid (DC)secondo lei la crisi
industriale si manifesta nelle zone in declino e dove i conflitti sociali sono più violenti.Bisogna
investire nella riconversione di nuove strutture più competive.Anche per lei si deve dare
maggior importanza all’industria culturale e creativa che beneficia di un momento di crescita
in un periodo di crisi.Tale investimento darebbe un valore aggiunto a queste zone in declino.
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