diritto di referendum

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diritto di referendum
ANNO 31 - N. 6 - GIUGNO 2011- Euro 2,50
Poste Italiane S.p.A.- Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Mantova
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diritto di referendum
12/13 giugno 2011
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Direttore Responsabile: Luigi Lui
Redazione: Silvestro Bertarella
Giorgio Dall’Oca · Siro Mantovani
Imo Moi · Maurizio Santini
Hanno collaborato a questo numero:
Aguzzi Rita - Benvenuti Laura
Bitasi Simonetta - Bizzarri Danilo
Boselli Angelo - Buganza Ugo - Guidorzi Sara
Guidorzi Simone - I Maceta
Mora Chiara - Negrelli Vittorio
Orsatti Franco - Padricelli Pasquale
Perboni Paola - Rizzi Franco - Salani Giulia
Sivieri Ferruccio - Tralli Lidia
Vallicelli Marco - Zerbini Cristiana
Zibordi Anna Elena
Fotografie:
Gilioli Renzo - Rampionesi Davide
Zacchi Roberto
Disegni:
Severino Baraldi - Carlo Costanzelli
Collaborazione web:
Nicola Bettini - Marco Pulga
Progetto grafico e impaginazione:
Enrica Bergonzini Strategie Grafiche
[email protected]
Stampa: Arte Stampa - Urbana
Redazione:
46028 Sermide (Mn) via Indipendenza 63
Tel. 0386.61216 Fax 0386.61216
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Italia euro 25,00
Estero Europa euro 45,00
Estero fuori Europa euro 65,00
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Testi e foto sono di proprietà
dell’editore Sermidiana 2000.
E’ vietata ogni riproduzione non autorizzata.
Informativa sulle tutela alla privacy-d.lgs 30 giugno 2003
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correlati alla spedizione (imbustare, etichettare ecc. i plichi
e la corrispondenza). L’archivio dei dati personali raccolti
per uso redazionale è in via Indipendenza, 63 a Sermide. Il
responsabile del trattamento al quale gli interessati possono rivolgersi per esercitare i diritti previsti è Luigi Lui.
ella nostra storia il 2
giugno 1946 fu una
tappa essenziale: il popolo
italiano fu chiamato a
pronunciarsi direttamente
sulla forma istituzionale dello
Stato italiano, Monarchia o
Repubblica. Per le donne,
quella, è stata una data
ancora più significativa: per
la prima volta avevano la
possibilità di votare.
Sembra trascorso un secolo,
ma in realtà sono trascorsi
poco più di sessant’anni. E
non è da tanto di meno che
la nostra Carta Costituzionale,
che molti Stati ci invidiano,
ci dà un’opportunità che
noi spesso sottovalutiamo:
il diritto di Referendum.
Attraverso il voto il cittadino
partecipa alla vita politica
del suo paese, fa capire
quali siano le sue preferenze
anche se ultimamente le
regole del gioco sono un
po’ cambiate e la scelta
non è più così limpida. Con
il referendum non si tratta
però di scegliere un simbolo
anziché un altro o di eleggere
qualcuno. Ogni elettore si
ritrova di fronte un quesito
ben preciso che riguarda
una Legge dello Stato, una
domanda, spesso lunga e
purtroppo ingarbugliata,
alla quale deve dare una
D
[E D
]
Questo periodico è associato
all'Unione Stampa Periodica Italiana
risposta, rispondendo alla sua
coscienza di cittadino e di
individuo.
Perché andare a votare?
Non per scegliere un Partito o
un candidato dunque, ma per
affermare la propria posizione,
per centrarsi nella condizione
hic et nunc in cui ci troviamo
a vivere. Rispondere ad un
referendum significa avere
ben chiaro il proprio ruolo di
cittadino, al quale non è solo
richiesto di pagare le tasse,
ma anche di partecipare alla
fase legislativa, cardine e
principio della democrazia di
uno Stato.
Perché non andarci?
Il più vergognoso tra i motivi è
la mancanza di informazione.
Non si è pienamente
consapevoli dell’importanza
dello strumento referendario
è del suo significato in
termini di cittadinanza attiva,
e questo è dovuto forse
alla sfiducia, alla pigrizia.
Ma esiste un’altra forma di
disinformazione, più grave.
Ancora oggi, a distanza di
pochissimo tempo dalle urne
del 12 e 13 giugno, le notizie
RE
Le ragioni
di un referendum
in merito ai referendum
sono poche e poco chiare,
non facilmente reperibili,
oppure sono frammentarie,
di parte, poco approfondite.
Ne parlano i Partiti,
dicendo semplicemente ai
simpatizzanti vota sì o vota
no, come se si rivolgessero
ad individui privi di coscienza
civica, da condurre, o forse
spingere e tirare, senza fare
tante domande. Ma gli stessi
Partiti a volte non ne parlano,
facendo intravvedere nel loro
assordante silenzio trame di
palazzo, giochi di potere di cui
si farebbe volentieri a meno.
Non importa chi vincerà,
se i sì o i no. L’importante è
che si raggiunga il quorum.
Perché è un diritto di noi
elettori, perché ci costa
350milioni di denaro pubblico,
che si sarebbero potuti
risparmiare ed utilizzare in
altro modo, se si fossero
accorpati Referendum con le
Amministrative.
Inevitabile sentirsi un po’
come marionette, se ci si
mette a riflettere.
A noi soli l’ardua sentenza.
sermidianamagazine Ì 3
D IR E T T O
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Ìdi luigi lui
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Sermidiana Magazine
è un mensile
di Sermidiana 2000 s.n.c.
Aut. Tribunale di Padova del 15/12/2006
Iscrizione Registro Stampa: 2058
IT
sommario
servizi
8
PRIMO PIANO
REFERENDUM
10
PRIMO PIANO
IL COTTO DELLA BASSA
16
INTRAPRESA
17
EVENTI
36
MUSEO DELLA GUERRA
associazioni
18
UNIVERSITÀ APERTA
19
MONTEVERDI
PRO LOCO SERMIDE
20
FONDAZIONE SOLARIS
21
IL PONTE
sport
12
CALCIO II CATEGORIA
13
VOLLEY
KUMI-UCHI
14
ANTARES
15
TENNIS TAVOLO
miscellanea
Ìbrevi
di cronaca e curiosità
L’AVVENTURA
SULL’ALBERO
La nostra straordinaria avventura inizia nel luglio
del 2009: decidemmo di costruire una casetta sull’albero. Vi chiederete perché proprio sull’albero? Perché
volevamo un rifugio tutto nostro in cui poter giocare.
La prima volta che ci siamo saliti, ci siamo sentiti emozionati ed entusiasti.
Questa casetta l’abbiamo chiamata PM: P come Pulga
il cognome dei fratelli Leonardo e Margherita; M come
Masiello il cognome di Alex.
Quando entriamo, uno dei giochi che inventiamo più
spesso è quello dell’astronave.
Tutte le sere estive facciamo le notturne, cioè degli incontri dalle 20 alle 22,30
Questa casetta l’abbiamo arredata con un cestino, tre
seggioline, un tavolino, due tappeti, una scopa, un calendario e due mensole.
Un’esperienza importante e divertente. Leonardo, Margherita, Alex
INSIEME DA 40 ANNI
comuni
22
CASTELMASSA
26
CASTELNOVO BARIANO
30
MAGNACAVALLO
32
CARBONARA DI PO
34
FELONICA
rubriche
4
MISCELLANEA
40
MUSICA
43
SCUOLA
48
CARTOLINA DA TAHITI
50
COCQUINARIA
51
TECNOLOGIA IN CASA
52
LIBRI DA LEGGERE
54
PERSONAGGI
59
AMARCORD
sermidianamagazine
Ì 4VOI
60
SCRITTO DA
62
TEATRI E DINTORNI
Nella chiesa parrocchiale di Sermide, in una atmosfera raccolta, si sono ritrovate 15 coppie di sposi per
ricordare il 40° del loro matrimonio.
Sono stati momenti di intensa commozione e di gioia. Circondati dall’affetto di tutta la comunità hanno rinnovato l’impegno d’amore matrimoniale. Al termine della cerimonia religiosa, le coppie si sono ritrovate a tavola
per continuare a ricordare in allegria.
Gli sposi: Danila e Bruno Benedusi – Silvana e Guido Cavallini – Annunciata e Luciano Merighi – Mara e Nello
Begnozzi – Vanna e Renzo Malavasi – Alda e Delfino Reggiani – Nadia e Maurizio Casari – Giuliana e Giuliano
Garutti – Erminia e Claudio Malavasi – Adriana ed Enzo Guidorzi – Liliana e Pietro Marangoni – Marisa e Franco
Mantovani – Franca e Alberto Moi – Elisa e Paolo Rizzati – Gina e Guido Negrini. SERMIDIANA FESTEGGIA ANCHE A TAVOLA
Il 6 Maggio si è svolto un incontro conviviale,
a Caposotto, per festeggiare con i collaboratori i 30 anni di Sermidiana
Il direttore del Magazine, nel corso
della serata, ha ricordato la storia del
giornale, insieme soprattutto a Giorgio Dall’Oca animatore instancabile
di questa avventura giornalistica
giunta fino ai nostri giorni.
Oggi siamo in grado di mostrare (forse meglio dire “immaginare”), attraverso un’immagine molto rara, quei
giovani che allora hanno dato vita a
questa avventura. L’istantanea, non
sicuramente perfetta, ma i tempi
erano quelli che vennero in seguito
chiamati della protofotografia, ritrae
quei giovani nel gioco classico dei
bambini sermidesi prima del boom
economico “Barilotto non mi muovo!”. Si nota la classica posizione dei
giocatori e le buchette assegnate ad
ognuno di loro; si riconoscono Gra-
ziano Negri, quello con il ciuffo importante sulla sua fronte, Tito Bonini,
il primo ad affrontare il tema della
ricerca storica con la corte dei Gonzaga che avevano passato un ultimo
dell’anno alla Roversella con la nana
di corte che aveva la “caròsa”. Anna
Spettoli, che inventò il nome del
giornale, era una giocatrice attenta e
determinata. Luigi Lui, riconoscibile
dal berretto rosso, che esorcizzava
la pallina con un detto tanto caro a
chi viveva in questo paese “fut man
got par la carsàda”, Giorgio Dall’Oca,
che nell’immagine lancia la sfera,
aveva già alle spalle una carriera da
cantante apprezzato, il suo stile era
confidenziale. Ultimo dei riconosciuti
Enrico Bresciani il meno capace nel
gioco del Barilotto (una confidenza...
veniva regolarmente colpito dalla
pallina lanciata dai compagni).
Gli altri non si riconoscono o la nostra memoria, alla nostra età, fa
brutti scherzi; ricordiamo però quella ragazza affascinante, la quale era
l’unica a sapere come doveva essere
un giornale, Paola Bolognini (non c’è
nell’immagine perché lei preferiva
giocare a tennis, era figlia della ricca
borghesia di Castelmassa e certe
pratiche divertenti ma popolari non
le conosceva). Enrico Bresciani
AZIENDA AGRICOLA
De Vincenzi Giuliana
e Cavobianchi Giuliano
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Ìbrevi
di cronaca e curiosità
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Interviste dell’Altro Mondo
DANTE ALIGHIERI
Prosegue l’itinerario nei 150 anni della storia d’Italia, con le interviste ai padri della Patria. Questa volta tocca a
Dante Alighieri, il Sommo Poeta, colui che ha il merito di aver fuso latino dottorale e volgare, dando vita all’idioma che
oggi ci accomuna. Lo incontriamo mentre è intento a mettere ordine nell’Aldilà, precisamente all’Inferno...
- ... forza, veloci che non c’è tempo
da perdere! Gli Eretici devono stare
nel sesto cerchio! Minotauro, no! Tu
nel settimo, ti sbagli sempre!
- Salve Poeta, anzi: ave!
- Ave ‘sta fava, maremma commedia! Questi qui mi fanno ingrullire.
Ancora non hanno capito dove devono mettersi. Ma l’hanno letto o no
il mio libro? (si rivolge ai dannati)
Ignavi, dai, su! Datevi da fare! Sempre lì, indecisi, a grattarvi la pancia.
Guardate che vi faccio correre nudi
e pungere dalle vespe per l’eternità!
- Cosa? Non vorreste essere punti
dalle vespe ma dagli scooter?! Già
siete messi male, eppoi avete il coraggio di fare dell’ironia ... Ma andate
a nascondervi nel Vestibolo!
- Scusi Poeta, noi saremmo qui per
l’intervista, si ricorda? Non ha ascoltato il nostro messaggio sulla segreteria telefonica. Un po’ inquietante
come segreteria... (“Lasciate ogne
speranza, voi che chiamate”).
- Lo so, deformazione professionale.
Ma ditemi, o anime affannate, venite a parlarmi, s’altri nol niega!
- Cosa sta facendo?
- Sto mettendo ordine nell’Inferno.
- Giusto, ma perché non si fa aiutare
da Virgilio?
- Colpa è di Beatrice!
- Che c’entra Beatrice?
?
- Le donne c’entrano
sempre.
È insistente, ossessiva, sempre
a dirmi “e lascialo
quel Virgilio, è una
guida vecchia, hai
bisogno di una guida nuova...”. Allora
mi sono comprato
il Tom Tom (lo mo-
stra), per navigare senza problemi,
però con questi aggeggi qui non ci
capisco niente!
(Dante getta il satellitare: e cade,
come corpo morto cade).
- Scusatemi un attimo (si rivolge
nuovamente ai dannati). Iracondi,
cosa sono tutte queste urla? Questo nervosismo? Non vedete che
sto a fare l’intervista? Ma non si può
avere nemmeno un attimo di pace
all’Inferno? Fatemi capire perché
continuate a camminare schiena al
muro? Ah, ho capito ... avete ragione ...
- Scusi Poeta, ce lo può spiegare anche a noi?
- ... i sodomiti. Quando ci sono in
giro loro è meglio stare attenti. La
settimana scorsa con lo scherzo
della saponetta per terra hanno fatto
una bolgia.
- Caro Dante, la vediamo un po’
smunto, dimargrito rispetto alle immagini che abbiamo di lei sui quadri,
nelle pitture.
- Sempre colpa di Beatrice.
- In che senso?
- Nel senso che è dalla fine del Ducento che ci sto provando. Lei è
sempre lì che nicchia, vuole l’amore
platonico, essere la donna idealizzata. Ho provato
a mettermi in forma: un po’ di palestra, la dieta...
- E che c’entra?
- Qualcuno l’ha detto: “Più che l’amor potè il digiuno”.
- L’ha detto lei. Questo è uno scoop!
Ci vuol rivelare che con Beatrice nisba?
- Qui incomincian le dolenti note.
Mi devo rassegnare, del resto c’è chi
ha scritto “vuolsi così colà dove si
puote / ciò che si vuole e più non
dimandare”.
- È sempre stato lei ...
- ... ah, ecco ... Meglio cambiare discorso. Ditemi, come va la mia Fiorentina?
- Diciamo che la squadra naviga a
metà classifica.
- Ma ci rifaremo l’anno prossimo. Sapete, sono riuscito a trasmettere la
passione per il calcio anche qui.
-Non sapevamo fosse appassionato
di calcio?
-Passione? Questo amor, ch’a nullo
amato amar perdona, mi prese del
costui piacer sì forte, che, come
vedi, ancor non m’abbandona.
-Evidentemente ...
-Poi non è stato difficile organizzare
un campionato, i gironi c’erano già.
Così ho allestito un corso propedeutico per aspiranti calciatori dal titolo
“Tanto Gentile e Cuccureddu pare.
“Tant
Anche le terzine fluidificano”. Il sucAnch
cesso è stato tale da permettermi di
cess
allestire una squadra.
alles
Squadra? Qui all’Inferno?
- Squ
- Sì. Io in porta. In difesa il Leone, la
Lonza e la Lupa (presa in prestito
Lonz
dalla Roma); a centrocampo Minosse, specialista
s
nell’intrata, Ponzio Pilato (anche se pericoloso per via dei
falli di mano in area), Paolo e Francesc
cesca, due giocatori al ... bacio; in at-
tacco il Conte Ugolino, che si mangia
i difensori avversari, Achille, specialista nei gol di tacco e Cerbero, che
con i piedi è un cane, ma di testa...
Allenatore Tiresia detto “il Mago” e in
trasferta ci porta Caronte.
- Trasferta?
- Domenica giocheremo a Pisa: la si
va ne la città dolente, la si va ne
l’etterno dolore, la si va tra la perduta gente.
(L’attenzione di Dante torna ai dannati)
-Scusatemi un momento, ma il dovere mi chiama.
-Si figuri Poeta, faccia pure.
-Adulatori e Lusingatori, dove state
andando? Dovete rimanere immersi
nello sterco. E smettetela di dirmi
che sono il poeta più importante
della storia della letteratura, che la
mia opera è apprezzata in tutto il
mondo e che sono piacente anche
fisicamente! Non mi convincete! Ve
l’ho già detto mille volte: gli unici che
possono spostarsi sono gli Incontinenti, perché devono correre in bagno. Gli altri no, è chiaro?!
-Caro Dante, siccome è già l’ora che
volge il disio, quella che ai navicanti ‘ntenerisce il core, noi togliamo il
disturbo ...
- Allora facciamo così; vi saluto con
un saggio consiglio di giardinaggio:
“Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a coltivare craùti,
ma finocchi e carote a sufficienza”.
-Grazie mille, Sommo Poeta!
-Grazie a voi.
(Quali colombe dal disio chiamate,
con l’ali alzate e ferme al dolce nido,
vegnon per l’aere dal voler portate,
così noi uscimmo a riveder le stelle,
infin che ‘l mar fu sovra noi rinchiuso).
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sermidianamagazine Ì 6
LANDINI, AMORE MIO...
Guido Negrini recupera le mitiche macchine agricole
di Siber
Guido Negrini è un sermidese con
la passione per i vecchi e gloriosi
“Landini”.
I motori che hanno meccanizzato l’agricoltura dopo la guerra, dagli anni
‘50 in poi.
Guido ama svisceratamente queste
macchine, gioielli di una tecnologia
essenziale, capaci di dare un tuffo al
cuore ad ogni giro del grande volano.
Ama queste macchine straordinarie
fin da quando era bambino. L’amore
è cresciuto con l’età e con l’apprezzamento della ragione.
Nella sua officina casalinga, ricavata
in quella che era la stalla delle vacche (assenti da tanto tempo), Guido
ha lavorato per tre anni al recupero
di 3 motori agricoli Landini, fino a
portarli all’originaria efficienza.
Non sono motori da esporre muti
all’ammirazione. Sono macchine che
hanno incantato i curiosi e gli appassionati accorsi alla Corte “Pantera”
non appena si è sparsa la voce che
Guido, finito il lavoro, avrebbe tirato
fuori le tre macchine dal lungo letargo e avrebbe fatto ascoltare a tutti la
voce poderosa, soave al tempo stesso di quei motori che, dopo tre anni,
girano precisi come orologi svizzeri.
La passione di Guido significa competenza e conoscenza di ogni particolare dei meccanismi interni e delle
parti esterne.
Grandi difficoltà e, talvolta, scoramenti superati dalla volontà determinata di recuperare questi “gioielli”.
Guido ed i Landini restaurati
Talvolta la ricerca di contatti ed informazioni presso altri appassionati
non ha prodotto le soluzioni ed i consigli che cercava.
Ha provato, però, la consapevolezza
che doveva trovare personalmente
le soluzioni che altri non sapevano
suggerire.
La minuziosa opera di recupero filologico ha comportato, per Guido, di
dover auto costruire pezzi mancanti, persino i bulloni, su specifiche dei
disegni di fabbrica, per dare al recupero la patente di “originalità”.
Oggi deve essere giustamente fiero
di quanto ha fatto. Lui, che è persona
tanto capace quanto schiva e non
vuole essere considerato “geniale”
per le sue intuizioni, le sue capacità
O S T E R I A
LA CUCARACHA
Caposotto di Sermide
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da 17,00 euro
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ddd\`aR_VNYNPbPN_NPUNVa
e la determinazione.
Ne hanno avuto conferma i tanti
appassionati e curiosi che si sono
recati alla Corte “Pantera”, qualche
domenica fa, consci di assistere ad
un “evento”.
Guido, con la sua naturale semplicità, ha “cavalcato” uno dopo l’altro i
tre modelli di Landini, assente la sua
testa da tutto quanto era intorno.
Il suo è stato un “intimo” colloquio
con l’anima di quei motori che lui
stesso ha recuperato alla vita.
Mentre dalla “Pantera” si diffondeva quella musica, Guido è andato
a prendere un modellino, in tutto
uguale al Landini più grande, che
ha trovato il tempo di costruire per il
nipotino. Se questo non è amore... LIFTING FACCIALE
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a
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p
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m
pri
ra
Ìdi chia
dum
referen
mora
Andando per
Referendum
Il Referendum è un istituto di democrazia diretta, dal momento che
permette al popolo di esprimersi in merito a specifiche scelte normative,
di norma appannaggio del Parlamento.
D
iversi sono i tipi di
referendum contemplati
nella Costituzione Italiana:
abrogativi se finalizzati
alla cancellazione di una
norma; di impedimento alla
promulgazione di una legge;
di approvazione di proposte
di modificazioni territoriali
di Regioni, Province, Comuni
o ancora di tipo regionale.
Possono richiedere un
referendum 500.000 elettori,
sottoscrivendo un’apposita
richiesta, oppure 5 consigli
regionali, che si siano espressi
con specifiche delibere, o
ancora in aggiunta ai primo
due un quinto dei componenti
di una Camera del Parlamento,
per i referendum inerenti
alle leggi di revisione della
Costituzione. Il referendum
è valido se si raggiunge il
“quorum”, ovvero se i votanti
superano il 50% del totale
degli aventi diritto.
Di seguito si riportano alcune
sintetiche notizie su ciascuno
dei quesiti referendari che ci
attendono il 12 e il 13 giugno
I referendum sul legittimo
impedimento e sull’energia
nucleare sono stati promossi
entrambi su iniziativa
dell’Italia dei Valori e in parte
su iniziativa di associazioni
ambientaliste, mentre i quesiti
sui servizi idrici derivano
invece da un’iniziativa civica
promossa dal “Forum Italiano
dei movimenti per l’acqua”.
del decreto-legge 25 giugno 2008, n.
112 recante «Disposizioni urgenti per lo
sviluppo economico, la semplificazione,
la competitività, la stabilizzazione della
finanza pubblica e la perequazione
tributaria», convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,
n. 133, come modificato dall’art. 30,
comma 26, della legge 23 luglio 2009, n.
99, recante «Disposizioni per lo sviluppo
e l’internazionalizzazione delle imprese,
nonché in materia di energia», e dall’art.
15 del decreto-legge 25 settembre 2009,
n. 135, recante «Disposizioni urgenti
per l’attuazione di obblighi comunitari e
per l’esecuzione di sentenze della corte
di giustizia della Comunità europea»,
convertito, con modificazioni, dalla legge
20 novembre 2009, n. 166, nel testo
risultante a seguito della sentenza n. 325
del 2010 della Corte costituzionale?”
REFERENDUM POPOLARE N.1:
Modalità di affidamento e
gestione dei servizi pubblici
di rilevanza economica.
Abrogazione;
“Volete voi che sia abrogato
l’art. 23-bis (Servizi pubblici
locali di rilevanza economica)
sermidianamagazine Ì 8
Manifestazione contro il Nucleare a Viadana
REFERENDUM POPOLARE N. 2:
Determinazione della tariffa del servizio
idrico integrato in base all’adeguata
remunerazione del capitale investito.
Abrogazione parziale di norma;
“Volete voi che sia abrogato il comma 1
dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico
integrato) del Decreto Legislativo 3
aprile 2006, n. 152, recante «Norme in
materia ambientale», limitatamente alla
seguente parte: «dell’adeguatezza della
remunerazione del capitale investito»?
Questi sono i due referendum che si
occupano dell’acqua.
Il Governo, con alcune leggi, ha stabilito
che le aziende pubbliche dismettano
buona parte del loro capitale per la
gestione dell’acqua e favoriscano
l’intervento dei privati. Questo significa
la privatizzazione dell’acqua, l’aumento
incontrollato delle tariffe, l’affidamento
di un bene comune come l’acqua a dei
privati. Il servizio dell’acqua sarà gestito
secondo interessi privati e non secondo
le necessità dei cittadini.
Se vince il SI in entrambi i referendum,
queste norme saranno abolite. Il
voto cancellerà le leggi e le aziende
pubbliche continueranno a svolgere il
loro compito. Se vince il NO o non si
raggiungesse il quorum, ci potrebbe
essere la privatizzazione della
gestione dell’acqua, con tutto ciò che
essa comporta in termini di costi per i
consumatori e di effettiva qualità del
servizio.
REFERENDUM POPOLARE N. 3:
Nuove centrali per la produzione di
energia nucleare. Abrogazione parziale
di norme;
Per motivi di spazio non è possibile
riportare il lungo e dettagliato testo
di questo quesito, che è tra i quattro
quello con la storia più travagliata. La
normativa sulla ripresa del programma
nucleare in Italia è contenuta nella
legge n.99/2009 e nel decreto legislativo
n.31/2010. Nel mese di marzo, nel
corso della campagna referendaria
e a seguito del disastro nucleare di
Fukushima in Giappone, il governo ha
emanato il Decreto Legge n.34/2011, il
cui art. 5 (“Sospensione dell’efficacia
di disposizioni del decreto legislativo
n. 31 del 2010 “) include una moratoria
di un anno sull’avvio del programma
nucleare. In aprile, tramite un
emendamento al Decreto omnibus2011,
convertito dal Parlamento, il Governo
intende modificare ulteriormente la
normativa vigente, ovvero il precedente
decreto di marzo. L’emendamento,
pur abrogando diverse disposizioni tra
cui quelle relative alla realizzazione
di nuovi impianti nucleari concede
al governo di tornare eventualmente
in seguito sulla questione dell’uso
dell’energia nucleare in Italia una volta
acquisite “nuove evidenze scientifiche
mediante il supporto dell’Agenzia per la
sicurezza nucleare, sui profili relativi alla
sicurezza, tenendo conto dello sviluppo
tecnologico e delle decisioni che saranno
assunte a livello di Unione Europea,
attraverso l’adozione entro dodici mesi
di una “Strategia energetica nazionale”
che non nomina né esclude quindi
l’eventuale ricorso all’energia nucleare
stessa.
Se vince il SI in entrambi i referendum,
questa norma sarà abolite.
Se vince il NO o non si raggiungesse
il quorum, ci sarà un rilancio del
nucleare in Italia e verranno realizzati
nel territorio italiano impianti per
questo tipo di produzione.
REFERENDUM POPOLARE N. 4:
Abrogazione di norme della legge
7 aprile 2010, n. 51, in materia di
legittimo impedimento del Presidente
del Consiglio dei Ministri e dei Ministri
a comparire in udienza penale, quale
risultante a seguito della sentenza n. 23
del 2011 della Corte Costituzionale.
“Volete voi che siano abrogati l’art. 1,
commi 1, 2, 3, 5 e 6, e l’art. 2 della legge
7 aprile 2010, n. 51, recante «Disposizioni
in materia di impedimento a comparire
in udienza», quale risultante a seguito
della sentenza n. 23 del 13-25 gennaio
2011 della Corte costituzionale?
La legge citata nel testo ammette il
legittimo impedimento del Presidente
del Consiglio dei Ministri e dei Ministri
a comparire in udienza penale. La
legge è stata già epurata in parte
dalla Consulta poiché è ritenuta
parzialmente incostituzionale, ma la
completa cancellazione farebbe sì che
tutti i cittadini fossero uguali dinnanzi
alla legge, Ministri e Primo ministro
compresi.
Se vince il SI anche chi governa,
se compie un atto non legale, verrà
sottoposto a giudizio.
Se vince il NO o non si raggiungesse il
quorum, la legge potrebbe non essere
più uguale per tutti.
UNITI PER IL
REFERENDUM
Riuscito incontro pubblico al Centro
Auser di Sermide sui referendum 12 e 13
giugno “Acqua e Nucleare”. Organizzatori
il Comitato Intercomunale Aria Pulita di
Sermide in collaborazione con Comitato
Antinucleare Legnago e Basso Veronese.
Per illustrare i motivi dei tre “Sì” per dire
“No”al nucleare e a una logica privatistica
di un servizio pubblico importante
come l’acqua, hanno relazionato la
giovane sermidese Claudia Guidorzi e
per il Comitato legnaghese una èquipe
formata da Fabio e Mariano Tagetti,
Manuela Modelli, Donatella Ramorino,
Carlo Prato, introdotti dalla Presidente
Aria Pulita Luciana Benatti. Guidorzi,
dopo aver lamentato il silenzio dei mass
media sui referendum, ha invitato a
mobilitarsi per il voto per fermare la
privatizzazione dell’acqua perché l’acqua
è un diritto, non una “merce” sulla quale
trarre profitti. Sul discorso nucleare gli
esperti legnaghesi hanno esaminato i vari
aspetti scientifici, economici, sanitari.
Tra i tanti rischi, quello che la gente,
per indifferenza e disinformazione, non
si rechi a votare facendo il gioco del
Governo. Più che uno stop sembra un pit
stop, una pausa strumentale e transitoria
quella governativa, per evitare di ricevere
una mazzata referendaria dagli italiani.
Le quattro centrali nucleari progettate,
di terza generazione, da 1600 mw
ciascuna,contrabbandate per sicure, non lo
sono affatto, rappresentano una energia in
declino e pericolosa da anni.
Dava il 17% dell’elettricità mondiale
nel 1999 e solo il 13,5% nel 2008. Dopo
Fukushima molti Paesi, come la Germania
progettano l’uscita dal nucleare. In Italia,
in tre anni, nuovi impianti eolici, pannelli
solari e risparmio energetico hanno dato
l’elettricità di tre centrali. Quindi rischi
enormi per radioattività (leucemie e linfomi)
costi lievitati del 70% in 4 anni, irrisolto
problema scorie (minimo 300.000 anni per
smaltirle) tempi lunghi di costruzione e con
l’uranio concentrato in pochi Paesi e in
continua lievitazione. Infine i mass media
fanno la loro parte ignorando o quasi 713
incidenti nucleari nel 2009 o il fatto che
al referendum in Sardegna del 60% dei
votanti il 97% ha detto “No” al nucleare.
Ugo Buganza
sermidianamagazine Ì 9
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Il cotto della Bassa
Dalle fornaci ai manufatti una millenaria tradizione
N
umerosi visitatori hanno apprezzato la mostra fotografica
e documentaria “Il cotto della Bassa - Dalle fornaci ai
manufatti una millenaria tradizione”, allestita dal 16 aprile a 1
maggio presso il Centro di Educazione Ambientale “Teleferica”
di via Argine Po a Sermide. L’iniziativa è stata promossa
dall’assessorato alla Cultura del comune di Sermide, mentre
la rassegna sviluppata in 70 pannelli di grandi dimensioni e
260 immagini è il frutto di una puntuale ricerca sul territorio
dell’Oltrepò mantovano condotta da Vittorio Negrelli, Carlo
Parmigiani, Natalino Cavalli e Anselmo Terzi e sostenuta dalla
Fiera Millenaria di Gonzaga. Unanime è stato il consenso
manifestato dal pubblico sia per allestimento che ben si
Fornace Morselli di Formigosa
coniugava con l’elegante arredo del Centro di Educazione
Ambientale sermidese, sia per la collocazione della sede
espositiva sospesa su quel grande Fiume che nel corso dei
millenni ha depositato nel catino padano l’argilla, materia
prima per ogni manufatto in laterizio.
La ricerca alla base della mostra muove dal principio della
“Cultura raccontata attraverso i legami con il territorio”,
infatti la “Civiltà del mattone e della terra cotta” nel territorio
dell’Oltrepò mantovano ha una tradizione secolare che si è
dispiegata nel tempo, con coerenza e continuità, in tutti i
livelli organizzativi della società. Il linguaggio del “cotto” è
comune nel territorio dell’Oltrepò, una identità costruttiva
e paesaggistica ancora oggi ben riconoscibile che connota
la Bassa e permette di cogliere gli elementi essenziali della
“civiltà” del mattone, sia a livello di produzione del materiale
che della sua realizzazione strutturale e decorativa. Nella
rassegna “Il cotto della Bassa” questa civiltà è stata esaminata
sermidianamagazine Ì 10
nel campo civile, religioso,
militare, abitativo e nelle
molteplici espressioni
artistiche e creative
dell’uomo.
Le sezioni della mostra
nonché le coinvolgenti e
belle immagini riguardano:
Le grandi architetture
militari del territorio; La
suggestione della semplicità
del Romanico; Dal gusto
decorativo del Gotico
all’armonia del Rinascimento;
La grande stagione delle
“Corti da Padrone”; Le forme
dell’arte del cotto e il senso
della decorazione; Il cotto fra
Otto e Novecento; Il laterizio
inserito nell’ambiente;
L’evoluzione storica delle
fornaci; Dalle fornaci di
corte alle fornaci a camera
con fuoco intermittente sino
alle fornaci a fuoco continuo
tipo Hoffman; Le fornaci e
le maestranze del territorio
dell’Oltrepò.
Nella mostra e nel relativo
catalogo, stampato
dall’editoriale Lui di Reggiolo,
sono rappresentati stili e
luoghi tradizionalmente legati
tra loro: le grandi architetture
militari di Gonzaga, Reggiolo,
Revere e Sermide; le chiese
matildiche del basso
mantovano sono la migliore
espressione dell’impiego del
cotto nel periodo romanico;
mentre il passaggio all’epoca
gotica e poi rinascimentale è
data dal grandioso complesso
monastico del Polirone di San
Benedetto e dalle centinaia
di corti storiche padronali
che sorgono nelle nostre
campagne e connotano il
paesaggio con una certa
uniformità strutturale,
funzionale e produttiva.
Il lavoro di ricerca sul
territorio, durato un paio di
anni, passa poi in rassegna
gli edifici pubblici e privati
del Destra Po Sinistra
Secchia realizzati nel periodo
dell’Otto-Novecento, in
particolare le costruzioni del
periodo “Liberty”, mentre
l’epoca neo-romanica ha
trovato espressione artistica
nell’opera di Giuseppe Gorni
e negli edifici che il grande
architetto-scultore progettò
tra Nuvolato, Quistello,
Pegognaga e tante altre
località della Bassa.
Una sezione speciale
della rassegna è dedicata
all’evoluzione storica delle
“Fornaci” e alle unità
produttive di laterizi, che
per ragioni logistiche e di
contenimento della grande
quantità di materiale
documentario e fotografico
ritrovato e da storicizzare,
si è soffermata sulle fornaci
di Formigosa, Borgoforte,
Pegognaga, Gonzaga,
Suzzara, San Benedetto
Po, San Giacomo Segnate,
San Giovanni del Dosso. In
questo settore della mostra,
attraverso le foto d’epoca, i
documenti e le testimonianze
dei lavoratori delle varie
unità produttive, è possibile
ripercorrere nel tempo
l’attività delle fornaci e il
vissuto di chi vi ha lavorato
sino alla seconda metà del
‘900.
La finalità del lavoro
di ricerca è stata quella
di storicizzare una
testimonianza culturale
e conoscitiva, affinché
non vada perduta la
memoria di ciò che ci è
stato lasciato dai padri, ma
anche sensibilizzare sulla
necessità di tutelare e salvare
un patrimonio storicoarchitettonico che il tempo
e l’incuria contribuiscono a
dissolvere.
Pieve romanica di Pegognaga
Monastero di San Benedetto
La fornace di Sermide
1910 - 1970
di g.d.o.
O
La Torre gonzaghesca di Sermide
rganizzata dal Centro di Educazione
Ambiente “Teleferica” di Sermide,
nello scorso aprile, presso la stupenda
sede di Via Argine Po è stata allestita
la Mostra fotografica e documentaria:
“Il cotto della Bassa -Dalle fornaci ai
manufatti, una tradizione millenaria”
visitata con molto interesse da numerosi
sermidesi ed in particolar modo da chi
aveva a suo tempo operato nella e per la
storica fornace di Sermide.
A Fausto Rambaldi, che da sempre ha
vissuto nell’ambiente, abbiamo chiesto
di raccontarci alcune sue esperienze
in proposito. “Già nel 1910 esisteva a
Sermide, in via Fratelli Bandiera (dietro
il passaggio a livello ora chiuso) una
fornace di laterizi di proprietà dei
fratelli Dalboni e C. di Castelmassa.
La produzione era di mattoni pieni
costruiti a mano con stampi di legno. Il
lavoro consisteva nel preparare la malta
(terra lavorata con acqua e zappa) che
veniva usata per riempire gli stampi. Il
prodotto veniva poi disteso per terra,
in un’area pulita, per la essiccazione.
La preoccupazione maggiore per il
materiale disteso a ciel sereno era
l’imprevisto della pioggia che costringeva
al ritiro dei mattoni per metterli al
coperto. Di notte, poi, in quel caso, si
era costretti ad alzarsi per eseguire la
stessa operazione. Nel dopoguerra la
fornace è stata acquistata dal sig. Arioli
di Moglia di Gonzaga, permettendo la
nascita della “Cooperativa Fornaciai di
Sermide” composta in prevalenza da
vecchi fornaciai pratici del mestiere, che
aveva preso in affitto la ditta, adottando
nella produzione i sistemi più moderni
di allora. La produzione non era di soli
mattoni, ma forati e altri vari tipi di
laterizi. Il lavoro era stato alleggerito
con la mattoniera che veniva alimentata
dalla materia prima (malta) attraverso
una tramoggia riempita tramite carrelli
che trasportavano la malta dalla cava
(e non più i “cariulòn” a mano). Per
l’essiccazione, i mattoni venivano
trasportati da carrelli e posizionati in
“grezze” che servivano a coprire il
materiale in caso di cattivo tempo e
che ancora condizionava il personale;
a qualsiasi ora, a stendere queste arelle
per salvaguardare il prodotto. La cottura
veniva effettuata nel forno Hoffman che
consisteva nel riempimento a settori
di mattoni e altro. Il fuoco veniva
alimentato inizialmente a “canuìn”
(scarto della canapa) e successivamente
a carbone. Il lavoro era stagionale. Una
parte del personale era addetto alla
produzione per circa 10 ore di lavoro al
giorno. I fuochisti invece, lavoravano a
turni di otto ore ciascuno per tutte le 24
ore. Il lavoro manuale era molto pesante,
poiché veniva fatto esclusivamente a
braccio e cariulòn. Con l’inserimento dei
macchinari sono migliorate le condizioni
di lavoro, e di molto. Nel 1970/71
la Cooperativa Fornaciai ha smesso
l’attività”.
Campanile della Chiesa di Felonica
sermidianamagazine Ì 11
sport
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Salvi con onore:
risultato meritato
Si è concluso il campionato e la compagine biancoblù ha ottenuto il risultato
che tutti i suoi tifosi si aspettavano
N
elle ultime due gare ha dapprima
pareggiato in trasferta a Cerlongo
per 2-2 (reti di Guidorzi e A.Mantovani)
ed infine, al Comunale Nuovo, è stata
sconfitta dalla Villimpentese per 2-0.
Sono state 7 le vittorie, 13 i pareggi e
10 le sconfitte con 44 gol segnati e 46
subiti. Sono stati complessivamente
21 i giocatori scesi in campo; “Duca”
Magnani è il capocannoniere sermidese
con 15 reti, seguito da Renzo Mari 7,
Giovannini 6, Guidorzi e A.Mantovani 3,
Bertelli e Travaini 2, Giordano, Molinari,
Malagò, Negrini e Varani 1 ed una
autorete a favore.
Il Curtatone con 58 punti vince il torneo
ed è promosso in prima categoria.
Seguono Castel d’Ario 57 – Cerlongo
52 – Olimpia Gonzaga, DonBosco
Marcaria e Pomponesco 51 – Gonzaga
50 – Monzambano 49 – Virgilio 41 –
Atletico Viadanese 39 – Villimpenta
38 – SERMIDE 34 – Ponte Travetti 26 –
Goito 21 – Sambenedettina 19 – Hostilia
18. Le ultime due retrocedono in terza
categoria mentre Goito e Ponte Travetti si
sfideranno nel duplice spareggio diretto
per la salvezza.
Rispetto all’anno scorso, la formazione
sermidese si è trovata a misurarsi contro
un numero maggiore di avversarie
obiettivamente più forti ed attrezzate.
Mister Rossignoli ed i suoi ragazzi hanno
navigato sempre in acque molto agitate
e proprio questo essere costantemente
in pericolo ha mobilitato le loro energie
nervose migliori. Non c’era la compagine
Juniores alle spalle e questa mancanza si
è sentita parecchio.
La soddisfazione per il felice concludersi
di questa avventura agonistica è
trasparente ed unanime nelle
dichiarazioni di tutti i dirigenti del club
biancoblù.
Così mister Stefano Rossignoli:”Abbiamo
avuto un girone di andata piuttosto
deficitario sotto il profilo dei punti
conquistati. Quello di ritorno lo abbiamo
disputato all’altezza delle nostre
potenzialità. Abbiamo ottenuto molti
pareggi ma anche quando siamo stati
sconfitti abbiamo sempre venduta cara
sermidianamagazine Ì 12
la pelle.”
Il presidente Giovanni Massarenti è
abbastanza sintetico: ”Qualcosa in più
potevamo fare. Guardando il girone di
ritorno dico che siamo stati all’altezza
dello scorso campionato e mi auguro
che sia come il nostro trampolino di
lancio per il prossimo.” Pacato ed
equilibrato Marcello Biancardi: ”C’è
sicuramente un po’ di delusione per
come è andata la prima parte del torneo,
che però scompare, lasciando il posto
alla soddisfazione di avere conseguito la
salvezza.”
Nel merito tecnico, pungenti e precisi,
sia Marco Malagò che Fabrizio Magnani
. Marco Malagò: ”Il buon risultato finale
della scorsa stagione ci ha illuso di
potere affrontare questa in scioltezza.
Nonostante non fossimo debuttanti
nella categoria, abbiamo avuto un
approccio sbagliato non solo sotto
il profilo tecnico e tattico ma anche
sotto quello atletico e temperamentale.
Nel girone di ritorno, grazie al buon
lavoro di mister Rossignoli ed al nuovo
acquisto Giovannini, siamo cresciuti sia
tecnicamente che caratterialmente. Mi
ha colpito e piacevolmente sorpreso il
giovane Molinari, cresciuto molto sia sul
piano tattico che temperamentale.”
Fabrizio Magnani:”Nel gruppo dei
senatori ho visto un rendimento
complessivo solo del 70 % durante tutto
il campionato. L’innesto di Giovannini
ha conferito una maggiore qualità
tecnica al gioco del collettivo e mi
sono piaciuti molto i nostri tre giovani
Giudorzi, Molinari e L. Mantovani: li
ho visti migliorare di partita in partita e
dimostrare sempre serietà, correttezza e
grande attaccamento ai nostri colori.”
Sorridenti e distesi i dirigenti biancoblù (da sin.): Marcello Biancardi,
Marco Malagò, Giovanni Massarenti, Fabrizio Magnani e mister Stefano Rossignoli
selli
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Primo posto
e finali regionali
Kumi
Uchi
Combattere per la vita
I
l giovane gruppo di
ragazze U13 della Sermide
Volley ha portato a termine
il proprio campionato
raggiungendo un traguardo
molto importante terminando
al 1° posto in classifica
aggiudicandosi così la
possibilità di disputare le
finali regionali a Consandolo
in provincia di Ferrara.
La Sermide Volley dovrà
impegnarsi contro avversarie
molto quotate come il
Giovolley di Reggio Emilia
e il San Lazzaro Vip di
Bologna. La formazione U13
è stata protagonista assoluta
del proprio campionato
provinciale vincendo 17 gare
su 20 dusputate, cedendo il
passo solo alla formazione
del Conad Ferrara che è
l’unica maschile inserita
in questo campionato.
Per affrontare al meglio
l’impegno di sabato 21
maggio il tecnico Da Sois
sta proseguendo il lavoro in
palestra con la solita intensità
e precisione con l’intento di
dare al gruppo la tranquillità
necessaria per affrontare al
meglio questo prestigioso
appuntamento. Anche per la
2° Divisione femminile c’è
la possibilità di raggiungere
un traguardo importante
che potrebbe essere il salto
di categoria verso la 1°
Divisione.
P
Le ragazze di Davide
Zanferrari occupano un terzo
posto in classifica con un
partita in più da recuperare
nei confronti delle avversarie,
tutto ciò lascia ben sperare
per una positiva conclusione
del campionato. L’importante
è anche in questo caso
continuare a prepararsi in
modo scrupoloso in attesa
degli ultimi incontri che
saranno ad Argenta il 20
maggio prossimo, in casa
al palazzetto dello sport di
Sermide il 28 maggio alle
ore 18,00 contro l’Acli San
Luca di Ferrara ed infine
martedì 31 maggio si andrà
in trasferta a Ferrara contro
L’Old Montebello.
In piedi da sx S. Da Sois
(allenatore), B. Franciosi,
B. Boselli, C. Roveri,
A. Righi, L. Miguel, E.
Mantovani, S. Mazzali (2°
allenatore), accosciati da
sx F. Casari, F. Massarenti,
F. Tioli, F. Fabbri, G. Scianni
oter prolungare il tempo
con gli occhi, avere una
percezione visiva diversa da
quella degli altri. Gli eventi
possono svolgersi intorno
a te come al rallentatore.
Esperienze che hanno avuto
piloti d’aerei supersonici
e auto da corsa, campioni
di sci ecc… Come avere
la capacità di calcolare
quelle che avrebbero
dovuto essere azioni
istintive in un intervallo di
tempo “normale” in simili
condizioni? Con un adeguato
allenamento il cervello
comincia a interpretare i
fatti e gli accadimenti alla
velocità incredibile; gli occhi
e la mente assumono il
comando, guidano il corpo
con assoluto distacco. Nulla
accade troppo rapidamente;
come se il tempo si fermasse
aspettando la mia reazione;
ecco in cosa consiste la
capacità di sopravvivere in
combattimento. Se vieni
aggredito di sorpresa e se
riesci a de-sintonizzarti da
ciò che ti accade intorno,
consenti al tuo corpo di agire
autonomamente: con estrema
naturalezza, ti muovi nel
modo giusto. Questo lascia la
tua mente libera di risolvere
problemi di qualsiasi natura.
Maestro Ferruccio Sivieri
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sermidianamagazine Ì 13
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antares
Quattro giugno in piazza
Antares nel Risorgimento
oltre 180 atleti impegnati per il tradizionale appuntamento
M
igliorano la prestazioni delle
squadre di Antares di Coppa
Italia Femminile G.p.T., che di anno
in anno fanno un passo avanti verso
la conquista del gradino più alto.
Le squadre presentate il 10 Aprile a
Desio nell’incantevole Palasport delle
“Farfalle d’Argento” hanno lavorato
sodo durante la preparazione degli
esercizi e si sono impegnate in campo
gara ottenendo qualche soddisfazione
in più. Bellini Sara, Ghidini Lisa,
Ghidini Martina, Poltronieri Emma,
Santini Camilla, Tiziani Giulia e Trotto
Silvia, le più giovani atlete di Antares
hanno affrontato questa gara per la
prima volta carpendone le difficoltà e le
dinamiche. Le due squadre più mature,
invece, composte da Armenio Jessica,
Cuoghi Elettra, Greghi Chiara, Micky
Tamara e Nadalini Rossella la prima
e Bassoli Carlotta, Cuoghi Francesca,
Lanfranchi Giorgia, Marassi Verdiana
e Sogari Chiara la seconda si sono
ben difese con una metà classifica.
Esattamente una settimana più tardi a
Mortara Sogari Luca e Garosi Emanuele
conquistano le qualificazioni ai nazionali
di Pesaro di inizio Giugno. Ottima la
preparazione dei due ginnasti che si
sono distinti per la qualità di movimento
in una gara che vede in competizione
numeri elevatissimi di partecipanti.
Complimenti ai nostri ragazzi! Domenica
22 Maggio a Busto Arsizio il gruppo di
rappresentanza di Antares si è esibito
nel corso della Gymnaestrada regionale
rendendo omaggio alla nostra Italia e al
150° anno di Unità ottenendo non solo
ottimi pareri da parte della giuria sulla
composizione delle coreografie ideate
da Giulia Tralli e dalle ragazze stesse,
ma il gruppo è stato anche scelto per
esibirsi agli Assoluti Italiani a Meda il
27 Maggio. Le ragazze saranno a stretto
contatto con i grandi campioni italiani,
i migliori ginnasti che il nostro paese
possa vantare, sarà un momento di
prestigio e di grande emozione.
Ricordiamo il tradizionale
appuntamento estivo di Antares
con “ANTARES NEL RISORGIMENTO”,
spettacolo realizzato dagli oltre
180 atleti che si sono allenati
durante l’anno sportivo inserito
nel calendario di iniziative
sermidesi dedicate al 150°
anno di Unità Nazionale.
Vi aspettiamo numerosi
SABATO 4 GIUGNO ALLE ORE 21.00
in Piazza Risorgimento.
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sermidianamagazine Ì 14
lo serie
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Tennis tavolo – serie C 1
La regina è salva
decisiva la vittoria nell'ultima partita
E’
dunque finito il campionato e la
prima squadra biancoblù, vincendo
in trasferta l’ultima partita sul TT
Reggio Emilia per 5-1, ha conquistato
la salvezza! Il TT Nettuno di Argelato
con 20 punti ha vinto il torneo ed è
promosso in serie B 2. Seguono TT Carpi
e San Pio X Mantova 18 – TT Ferrara 16
– Villa d’Oro Modena 14 – TT SERMIDE
12. Poi TT Reggio Emilia 8 e Major
Castelmaggiore 6 che invece retrocedono
in serie C 2.
Il commento finale è affidato a capitan
Franco “Bobby” Serravalli, uno
straripante ed a stento contenibile fiume
di allegria e contentezza.
“Avere battuto una candidata alla vittoria
finale nella giornata d’esordio del
campionato ci ha fatto ben sperare però
ci ha anche fatto perdere gradualmente
quell’autostima che doveva essere
la nostra anima. Inizialmente siamo
stati poco squadra a causa del tourn
over applicato di cui mi assumo tutte
le responsabilità. Non ci sono stati
infortuni seri che ci hanno condizionato
ma un persistente dolore alla schiena ha
afflitto Caravita a lungo ed ha fatto si
che non schierassimo sempre il terzetto
Il terzetto biancoblù
protagonista dell’ultima
decisiva sfida: (da sinistra)
Matteo Giri, Franco Serravalli
e Guido Caravita
migliore. Sono state importantissime le
vittorie contro le prime in classifica e
devo ammettere che un campionato così
equilibrato come questo non l’ho mai
visto.
Il nostro punto di forza è stato l’essere
consapevoli e convinti che la salvezza
era principalmente nelle nostre mani.
Parlando del rendimento dei singoli
posso dire che Caravita è stato piuttosto
altalenante ma per fortuna si è un po’
ritrovato verso la fine della stagione.
Giri, nonostante una buona percentuale
di punti conquistati, ha perso diversi
scontri diretti con i numeri uno avversari
ma le sue qualità tecniche, la sua
lucidità e la sua condizione atletica sono
sempre state buone. Scaglioni ha giocato
poco ed è difficile da analizzare mentre
per ciò che mi riguarda devo ammettere
che potevo fare un po’ di più . Tuttavia,
sia pur sudata fino in fondo, ritengo
strameritata questa nostra salvezza.”
Per quello che riguarda il campionato
di serie D 1, la formazione del Sermide
“B” ha ottenuto la salvezza mentre
invece per l’altra compagine, il Sermide
“A”, c’è l’ennesima amarezza di un’altra
retrocessione in serie D2
a
i
s
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t
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intrapresa
iber
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Diamoci un taglio... ai capelli
Navia Pinotti esercita la professione da quarant’anni
Alessandra Meritano da venticinque anni.
Hanno brindato alle “nozze d’argento” con forbici e acconciature.
L’
affermazione mai è stata più
rappresentativa di una realtà.
“Diamoci un taglio” si riferisce ai capelli
di donna o uomo che si rechino presso il
salone di Navia e Alessandra, a S. Croce
di Sermide.
Fermarsi un po’ nel loro salone vuol dire
conoscere un mondo ricco di fascino. Per
loro e per i loro collaboratori significa
esprimere creatività. Vuol dire essere
“professioniste della bellezza”, riuscire
ad interpretare i desideri di una donna e
realizzarli in una acconciatura attraverso
tagli e colori personalizzati. Vuol
dire anche gioire per l’emozione e la
soddisfazione esternate da una cliente.
Quanto detto vale anche per l’uomo, il
quale sempre di più scopre l’importanza
di curare il proprio aspetto. Non si tratta
di vanità ma di una necessità in una
società nella quale l’apparenza è parte
della sostanza.
La loro è una professione di
responsabilità. Donne e uomini mettono
la “testa” nelle loro mani fidando nella
professionalità ed esperienza acquisita
Alessandra, Navia, Samantha e Giorgio
sermidianamagazine Ì 16
in decenni di attività. Che permette loro
di eseguire da semplici tagli a interventi
personalizzati a seconda dei desideri dei
clienti e nel rispetto dei capelli.
Ridare volume a capelli fini o leggerezza
a chiome troppo folte, fare tagli corti
sullo stile delle nuove tendenze oppure
colorare con tecniche che creano effetti e
danno forza allo stile personale.
Navia e Alessandra lavorano in team con
due collaboratori: Giorgio Ferrari, figlio
di Navia che segue le orme materne ma
con una specializzazione di acconciatore
“unisex” potendo trattare sia teste
maschili che femminili, e Samantha
Fioravanti, altra giovane ed abile
collaboratrice.
Da dieci anni sono approdate
nell’accogliente salone di via Milazzo,
115 a S. Croce di Sermide.
Devono lavorare parecchio, ma lo
fanno con soddisfazione, perchè la
clientela abbraccia il Basso Mantovano
ed un raggio che spazia nel Rodigino
e nel Ferrarese. Buon segno. Vuol dire
che, in particolare quella femminile, è
soddisfatta e vale la pena percorrere
alcuni chilometri fino a S. Croce.
Questa fiducia significa, però, fare dei
corsi di aggiornamento almeno un paio
di volte l’anno. Servono per conoscere
prodotti innovativi che la scienza del
capello mette a loro disposizione e per
conoscere in anticipo le nuove tendenze
dell’acconciatura. Perchè i nuovi stili
sono richiesti dalle clienti, che sono
informate e preparate da giornali e TV e
sono precise nella indicazione di questo
o quel taglio, magari visto “in testa”
al personaggio famoso di cui portano
la foto. Il team di Navia e Alessandra
lavora in modo che le persone si sentano
accolte con gentilezza e disponibilità,
messe a proprio agio in un ambiente
comodo e confortevole. Insomma,
trattate “coi guanti” perchè escano dal
loro salone senza rimpianti e soddisfatte
del loro look.
“Diamoci un taglio”
da Navia e Alessandra
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eventi
i siber
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150° un
150° Unità d’Italia
Il programma degli eventi predisposto dal Comitato sermidese,
si è sviluppato nel mese di maggio con manifestazioni di rilievo.
D
al 14 al 29 maggio il Centro di
Educazione Ambientale Teleferica
ha ospitato una interessante mostra
documentario-didattica, allestita con il
supporto storico dell’Istituto Mantovano
di Storia Contemporanea, dal titolo:
“Camillo Benso e il suo tempo”.
Attraverso pannelli e un video ha
accompagnato i visitatori, tra cui molte
scolaresche, in un percorso illustrativo
degli ambienti e dei contesti politici in
cui ha agito Cavour facendo rivivere la
storia della nascita del nuovo Stato nel
quadro Europeo.
La mostra è stata arricchita di preziosi
reperti: la camicia rossa del garibaldino
sermidese Fortunato Bozzini, fatta
restaurare dal comune di Sermide, e di
documenti storici.
Il 14 maggio, presso Villa Schiavi, si è
tenuta la Tavola rotonda: “Momenti
del Risorgimento nel Lombardo
Veneto”. Presente un folto pubblico,
hanno relazionato Maurizio Bertolotti
dell’Istituto di Storia Contemporanea
di Mantova, Mario Cavriani della Ass.
Culturale la Minelliana di Rovigo,
Roberto Stevanato del Centro Studi
Storici di Mestre ed Emanuele Colorni
della Ass. Culturale Mantova Ebraica.
Rodolfo Signorini della Accademia
Nazionale Virgiliana di Mantova, ha
presentato la nuova edizione del libro
“La Lombardia nel 1848” Episodio
della Guerra dell’Indipendenza Italiana,
di Anselmo Rivalta. Il libro, che è
ambientato prevalentemente a Sermide,
è stato sostenuto dal Comune.
Il 15 maggio sono stato scoperte due
Lapidi marmoree apposte sulla facciata
del Municipio. Le lapidi originali furono
inaugurate il 29 luglio 1883, andarono
distrutte durante i bombardamenti
della Seconda Guerra Mondiale insieme
al Palazzo del Comune. Sono state
rifatte nella forma e con i testi originali
ed inaugurate con una partecipata
cerimonia.
Nell’occasione le Poste Italiane hanno
apposto uno speciale annullo postale
sulla cartolina di Sermide fine ‘800.
Il 22 maggio le piazze del centro storico
sono state animate da figuranti in
costumi d’epoca, che hanno ricreato il
“Mercato di metà 800”.
“Sui banchi improvvisati tele di lino
e canapa intessute a telaio e sporte
intrecciate nei mesi invernali, freschi
ortaggi, prodotti della caccia e della
pesca. Dai pollai covate di uova di
giornata e, dai granai, sacchi di sementi.
Le chiacchiere delle massaie, le
discussioni dei sensali, i richiami
dell’arrotino, il vociare del cantastorie.
Uno spaccato di vita di una comunità
che traeva risorse economiche dal
proprio lavoro artigianale, da quanto
coltivava e la natura offriva”.
sermidianamagazine Ì 17
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In mostra la camicia rossa
di “Bezzecca”
dopo un glorioso restauro
U
n sole brillante, una temperatura
estiva, i colori primaverili nella loro
massima livrea, le bandiere che alte
sui pennoni svettavano e sventolavano,
hanno fatto da coreografia, sabato 14
maggio, a due belle manifestazioni,
proposte dal Comune di Sermide
e realizzate in collaborazione con
l’Università Aperta per ricordare e
celebrare il 150° dell’Unità d’Italia.
Una giornata straordinaria, che si è
aperta presso il centro di educazione
Ambientale Teleferica, dove, in
mattinata, è stata inaugurata
la mostra “Camillo Benso
di Cavour e il suo tempo”.
Accolto da numerosi
figuranti, il folto pubblico
composto da scolaresche
rappresentanti l’istituto
comprensivo di Sermide e
l’Istituto Geometri, dopo i
saluti del sindaco Marco
Reggiani, degli assessori,
del presidente del Consiglio
Provinciale Laura Pradella, e
del prof. Maurizio Bertolotti
dell’Istituto di Storia
Contemporanea di Mantova,
ha potuto apprezzare
l’esposizione. La mostra
itinerante, accompagna sulla
strada della conoscenza
e illustra gli ambienti e i
contesti in cui si formò e
agì Camillo Benso conte di
Cavour, uno degli artefici
dell’unità del nostro paese,
mettendo in evidenza
lo spirito, il metodo e
l’originalità della sua azione
politica, senza dimenticare
i grandi cambiamenti
scientifici, tecnologici, sociali,
istituzionali, economici,
produttivi, commerciali,
nell’Italia pre-unitaria, e
ripercorre pagine significative
de Risorgimento italiano e
europeo. All’interno della
mostra, dopo un laborioso
restauro, protetta da una
teca, è stata esposta la
camicia rossa garibaldina,
appartenuta al sermidese Fortunato
Bozzini, detto Bezzecca, e gentilmente
donata dalla famiglia Bozzini al Comune.
Una rarità! L’indumento prezioso,
segno distintivo dei combattenti, è
realizzato con panno rosso che veniva
utilizzato per i camici dei macellai ed
evidentemente confezionato a mano.
Nel pomeriggio di sabato 14 maggio,
nel magnifico spazio di Villa Schiavi,
l’Università Aperta Sermide, in
collaborazione con il Comune, con
l’Istituto di Storia Contemporanea di
Mantova, con i comuni di VeneziaMestre, fratta Polesine, il Lions Club
di Venezia-Marghera, il Centro Studi
di Mestre e l’Associazione Melliniana
di Rovigo, ha organizzato una Tavola
Rotonda dal titolo “Momenti del
Risorgimento nel Lombardo-Veneto”. Il
risorgimento ha ispirato buona parte
del programma annuale dell’Università
Aperta che in tanti mesi si è fatta mezzo
per coltivare la storia, diffonderla,
trasmetterla, approfondirla. Questo
ultimo appuntamento-conferenza
annuale ha dato la possibilità di
apprezzare gli interventi di alto
contenuto. Introdotti dalla presidente
dell’Università Aperta Sermide Paola
Fornasa e dal sindaco Marco Reggiani
gli illustri ospiti tutti storici del settore,
hanno dato vita ad una tavola rotonda
di grande interesse. Moderati dal Prof.
Maurizio Bertolotti dell’Istituto di
Storia Contemporanea di Mantova,
sono intervenuti, Mario Cavriani
dell’Associazione Minelliana di Rovigo,
Roberto Stevanato del Centro studi
Storici di Mestre, Emanuele Colorni
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ass.
dell’Associazione Culturale
Mantova Ebraica e Rodolfo
Signorini dell’Accademia
Virgiliana a cui è stato
affidato il compito di
presentare la nuova Edizione
del romanzo “La Lombardia
nel 1848” di Anselmo
Rivalta. Le vicende svoltesi
in un arco di tempo ristretto,
sviluppatesi e accadute in
un territorio strategico, che
andava dal Po a Venezia sono
state analizzate ed esplicate
da specialisti del settore.
Vicende che avrebbero
portato radicali cambiamenti
culturali e civili, e che
hanno marchiato a fuoco,
questo lembo di territorio
italiano. Le letture del
Gruppo ‘900, tratte da passi
narrati nel romanzo, hanno
arricchito gli interventi. A
conclusione della Tavola
Rotonda, il prof. Rodolfo
Signorini, ha presentato la
nuova edizione del romanzo
ambientato in quasi tutta
la sua totalità a Sermide,
e arricchito nella nuova
veste, dai raffinati disegni
di Erika Ferrarini. Nascosto
sotto uno pseudonimo per
scrivere dall’interno di fatti
e personaggi reali, Luigi
Castellazzo, pubblica l’opera
nel 1862. Un romanzo
ottocentesco, che mantiene
le connotazioni dell’epoca in
cui la rappresentazione e la
narrazione di episodi decisivi
della storia sono utili alla
comprensione del presente,
un romanzo da leggere
pienoni ideali e di valori.
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musica
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pro loc
Calendario eventi
Fiera dei SS.
Pietro e Paolo
Dal 23 al 29 giugno
L
a scuola di musica Monteverdi chiuderà l'anno
scolastico con il saggio degli
allievi mercoledì 8 giugno
alle ore 21,00 presso il cinema Capitol multisala.
Con l'occasione si informa
che dal'11 al 22 luglio, e soltanto in orario antimeridiano (dalle 9 alle 12), presso
la sede della Scuola di Musica a S. Croce, si terrà un
campo estivo per i bambini
delle scuole elementari. Il
campo estivo vedrà impegnati i bambini in un progetto di gioco-musica dove
la costruzione di strumenti
musicali non-convenzionali, l'approccio agli strumenti tradizionali e tanti giochi
musicali contribuiranno a
far emergere eventuali motivazioni ma soprattutto ad
occupare in modo positivo e produttivo l'immenso
tempo libero estivo.
Per informazioni più dettagliate: Cartoleria SOLIS
RADIOS di Anna Rambaldi
presso Centro Commerciale
Arcobaleno - Sermide
La Pro Loco con il patrocinio
del Comune di Sermide
presentano il calendario
eventi della fiera dei “SS.
PIETRO E PAOLO” che si
terrà dal 23 Giugno al 29
Giugno 2011
GIOVEDÌ 23 GIUGNO
Ore 21,00:
Teatro Multisala Capitol
“Concerto scuola di musica
MONTEVERDI”
VENERDÌ 24 GIUGNO
Ore 21,00: Piazza Plebiscito
Saggio scuola
di Musica Moderna
promotore Coop.
“AI CONFINI”
SABATO 25 GIUGNO
Ore 21,30: presso
l’Impianto Idrovoro (Bonifica)
di Moglia di Sermide
Sfilata di moda SERMIDE
NIGHT FASHION 2011
“La Vetrina Dei Sogni”
Promotori Comune
e Pro Loco
LUNEDÌ 27 GIUGNO
Ore 21,00: Piazza Plebiscito
e Piazza Garibaldi
Mercatini, degustazioni
e musica
Martedì 28 Giugno
Ore 21,00: Piazza Plebiscito
e Piazza Garibaldi
Mercatini, stand
gastronomico e musica
MERCOLEDÌ 29 GIUGNO
Ore 20,45:
Chiesa Parrocchiale
Celebrazione S. Messa
Ore 21,00: Piazza Plebiscito,
Spettacolo musicale
“TRIBUTO
A VASCO ROSSI”
Ore 24,00:
Spettacolo pirotecnico
DOMENICA 26 GIUGNO
Ore 9,30: “La sbiciclettata”
Ore 21,00: Piazza Plebiscito
Concerto
Il Gruppo 900 all'ingresso della mostra
"Cavour e il suo tempo” al C.E.A. Teleferica
Festa del Volontariato
La Pro Loco di Sermide con il patrocinio del Comune
rende noto che il 2 giugno si terrà l’annuale “FESTA
DEL VOLONTARIATO”. Parteciperanno varie Associazioni che avranno così la possibilità di far conoscere e
di spiegare in cosa consiste la loro opera di volontariato ed i servizi che forniscono alla comunità.
Il pomeriggio sarà allietato da musica e da giochi (gonfiabili)per i bambini.
La piacevole giornata terminerà con una buona “risottata” preparata dall’Osteria “LA CUCARACHA”.
sermidianamagazine Ì 19
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Taglio del nastro al nuovo
Punto Prelievi
Partnership tra Azienda Ospedaliera Carlo Poma e Fondazione Solaris
ei locali del Fondazione Solaris
servizi alla persona Onlus è stato
inaugurato il Nuovo Punto Prelievi
di Sermide. Il servizio dei prelievi,
precedentemente svolto nell’ex presidio
Ospedaliero di Sermide, prevederà
una gestione integrata tra Azienda
Ospedaliera Carlo Poma e Fondazione
Solaris. Grazie a questa partnership,
la Fondazione Solaris metterà a
disposizione il proprio personale con
il supporto e il coordinamento dei
professionisti che operano nei laboratori
immunotrasfusionali dell’ospedale di
Pieve di Coriano.
I nuovi locali, adiacenti alla Residenza
Sanitaria Assistenziale in via 29 Luglio,
ristrutturati dalla Fondazione Solaris
e arredati grazie al sostegno della
Fondazione della Comunità Mantovana,
consentiranno l’erogazione dei servizi
in un ambiente moderno, conforme ai
vigenti requisiti strutturali e privo di
barriere architettoniche. Il servizio nella
nuova sede sarà attivo dal 17 maggio per
quattro giorni settimanali: dal martedì
al venerdì, a partire dalle 7 ci si potrà
rivolgere alla struttura per l’accettazione,
dalle 7.30 saranno garantiti i prelievi,
mentre dalle 9.30 sarà possibile ritirare i
referti.
Hanno partecipato all’inaugurazione:
Giulio Boscagli, Assessore Regionale alla
Famiglia, Conciliazione, Integrazione
e Solidarietà Sociale; Carlo Maccari,
Dalla collaborazione
tra l’Azienda Ospedaliera
Carlo Poma e la
Fondazione Solaris
una risposta in più al cittadino:
il nuovo punto prelievi
di Sermide
Le operatrici ai prelievi
Nasce dalla volontà di mantenere
questo fondamentale
servizio sul territorio,
vicino ai cittadini
ed ai loro bisogni.
Assessore Regionale alla Semplificazione
e alla Digitalizzazione; Luca Stucchi,
Direttore Generale Azienda Ospedaliera
Carlo Poma; Pier Vincenzo Storti,
Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera
Carlo Boma; Anna Gerola, Direttore
Amministrativo Azienda Ospedaliera
Carlo Poma; Franco Manzato, Direttore
Dipartimento Medicina di Laboratorio
Azienda Ospedaliera Carlo Poma;
Rossana Dalzini, Responsabile Area
Dipartimentale Dipartimento Medicina
di Laboratorio Azienda Ospedaliera
Carlo Boma; Sondra Ghidini, Presidente
Fondazione Solaris; Marco Reggiani,
Sindaco del Comune di Sermide; Adriana
Chiodarelli, Delegato di Zona Fondazione
Comunità Mantovana e le principali
autorità del territorio.
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il servizio sarà attivo nel giorni martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 07,00 / 09,30
Gli addetti alla segreteria
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associa
Il Ponte e la Scuola
dell’Infanzia insieme
I ragazzi disabili del Ponte entrano alla scuola dell’infanzia di Moglia
e insegnano ai bambini la carta riciclata
“E’
davvero una collaborazione
speciale!” E’ con queste parole
che Cristina Benatti, Direttore tecnico
della cooperativa sociale Il Ponte
onlus, inizia a raccontare “una delle
collaborazioni più emozionanti che
abbiamo realizzato”.
“Con la scuola dell’infanzia di Moglia
di Sermide, che ringraziamo con tutto il
cuore, siamo riusciti a mettere in piedi
un progetto dove coi ragazzi disabili
andavamo un giorno a settimana nei
locali della scuola a insegnare una delle
nostre attività educative storiche: la carta
riciclata. Con questa carta riciclata sono
poi state prodotte palline per addobbare
l’albero di Natale, che i bambini si
sono portati a casa. “In questo modo
-prosegue Cristina Benatti- durante
questi momenti i “maestri” diventavano
proprio i ragazzi disabili che ogni giorno
seguiamo. E possiamo immaginarci la
soddisfazione che hanno provato! Sia
Tiziana
loro che i nostri educatori, le insegnanti
della scuola, ma soprattutto l’esperienza
che i bambini hanno provato e che
si sono “portati” a casa, i racconti
entusiasti che hanno fatto una volta
tornati nelle loro famiglie, i racconti di
“normalità” di queste persone definite
da loro “speciali”.
“Vogliamo ringraziare particolarmente
la dirigente dell’Istituto comprensivo di
Sermide, dott.ssa Tralli, le insegnanti
della scuola di Moglia, Annalisa Bazzi
e Cristina Marchetti, e tutto il personale
della scuola per la disponibilità e per
l’apertura mentale nell’accogliere e
“costruire” un progetto ambizioso come
questo.
Oriana Bavelloni, coordinatrice del
Centro del Ponte di Sermide e Claudia
Baldini, educatrice, continuano dicendo
che “la soddisfazione è stata doppia,
anzi tripla, quando abbiamo capito
che le insegnanti vogliono ripetere
questa bellissima esperienza. In più
ci ha fatto enorme piacere capire che
anche i genitori dei bambini hanno
“accettato” in pieno il fatto che i loro
figli accogliessero e “lavorassero” coi
nostri ragazzi. Sappiamo che non era
scontato, sappiamo che è un grosso
risultato. Grazie!”.
AVIS AIDO CRI INCONTRANO LA SCUOLA
Nell’anno europeo del volontariato (il 2011 è stato così dichiarato dalla Commissione Europea) risuonano come un invito morale per
ogni persona le parole pronunciate dall’ex Segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, durante l’inaugurazione: “Se non vogliamo che
le nostre speranze di costruire un mondo migliore e più sicuro restino vane, ci servirà sempre più l’impegno dei volontari”. Anche
le associazioni di volontariato del nostro Comune, AVIS, AIDO, CRI hanno voluto contribuire, in questa prospettiva, alla diffusione
della cultura della solidarietà e alla conoscenza dei valori e degli ideali che animano i loro volontari. Presso la sede di Moglia di
Sermide hanno incontrato, lo scorso 16 aprile, gli alunni delle classi terze dell’Istituto Comprensivo della scuola secondaria che nel
corso dell’anno erano stati impegnati in alcuni percorsi didattici di Educazione alla salute e di Educazione alla cittadinanza attiva. Le
emozioni personali che i volontari hanno saputo trasmettere attraverso i racconti delle loro esperienze, in particolare la gioia di fare
qualcosa di utile per gli altri e la gratificazione
che ne consegue, hanno coinvolto i ragazzi che
auspichiamo diventino, un domani, futuri volontari. L’augurio migliore che vorremmo fare in
questo anno particolare è, infatti, quello che possa realizzarsi al più presto il sogno di Don Luigi
Ciotti: “Mi auguro che l’azione dei gruppi di volontariato contagi ogni persona e che il volontariato sia una scelta quotidiana di tutti, per far sì
che la solidarietà diventi un inderogabile valore
di cittadinanza”.
Un sentito ringraziamento al dirigente scolastico e
alle insegnanti per aver consentito l’incontro con
gli allievi.
Le associazioni di volontariato AVIS, AIDO, CRI
sermidianamagazine Ì 21
comuni
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Scuola d’Infanzia
modello educativo
N
ella centrale via Matteotti c’è il polo
scolastico dal peculiare stile Liberty,
risalente agli anni ’20-’30 nel tempo
a più riprese ammodernato. L’edificio
più piccolo ospita la scuola d’infanzia
statale (facente parte del complessivo
massese guidato dal dirigente Giorgio
Miatto; a livello territoriale comprende
la fascia dell’obbligo statale da Melara
a Ceneselli; le scuole d’infanzia
parrocchiali hanno gestione autonoma)
e noi lo visitiamo brevemente
accompagnati dalla responsabile di
plesso la docente Marisa Calesella.
Arriviamo proprio all’ora dell’intervallo
e una frotta di bambini vocianti dai 3
ai 5 anni ci viene incontro, facendosi
fotografare immediatamente (ogni
sezione a livello completo e distinta
fra maschi e femmine); la prima
impressione è di funzionalità, di
professionalità, di ospitalità.
Insieme alla signora Calesella e alla
collega Maria Chiara Zaramella (“andrò
in pensione il prossimo 1° settembre”)
tratteggiamo l’organizzazione educativa.
“Vantiamo 70 iscritti – ci dice la
Calesella – di cui il 45% stranieri; due
sezioni piene, un trend di iscrizioni in
positivo aumento negli ultimi tempi. 1°
anno: 22 bambini gestiti dalle maestre
Giuseppa Spataro e Tiziana Greghi; 2°
25 con Roberta Marcomin e Maria Chiara
Zaramella; 3° 23 con la sottoscritta e
Romina Toni.
La quinta elementare 1970-71
QUELLI DEL ‘71
La signora Enrica Pellicciari si è rivolta al nostro giornale per sottolineare che: ”Tramite Facebook
e l’aiuto dell’amica Marina Bellonzi abbiamo organizzato per sabato 28 maggio alle 21 in un noto
ritrovo la rimpatriata di chi ha frequentato la quinta elementare a Santa Maria Maddalena di
Occhiobello nell’anno scolastico 1970-71. Originale l’amarcord a tavola dopo quarant’anni”.
sermidianamagazine Ì 22
La piazza
di Guareschi
C
astelmassa fu dipendenza
transpadana di Ferrara sino al 1815
e l’ascendenza estense si connota in
vario modo nel tempo. A mo’ d’esempio
Giovanni Guareschi ha reso la barocca
Piazza Libertà famosa nel mondo per
averla scelta come copertina del primo
libro della saga camilliana, “Mondo
piccolo”: Don Camillo, romanzo edito
nel 1948, uno dei pochi best seller
italiani di fama mondiale. Marco Bardini
ci dice che “le informazioni più antiche
della Libertà risalgono al 1623. Nel
1672 l’allora parroco don Alfonso Girri
diede la conformazione attuale alla
parrocchiale di S. Stefano Protomartire,
un bel tempio di matrice ferrarese che
fa da sfondo scenografico alla piazza
perpendicolare all’argine maestro del
Po”.
Francesco Gallerani conosce bene i
rapporti di Guareschi con Castelmassa.
“Il 2 maggio 1939 il futuro inventore
di Don Camillo –ci racconta– seguiva
in bicicletta come inviato speciale
del Corriere della Sera il Giro d’Italia.
Arrivato sull’argine maestro del Po
massese, appoggiata la bici alla scalinata
di piazza Libertà, fu affascinato dal
disegno barocco della piazza, ne scattò
alcune foto da archiviare; per lui la
Libertà era la piazza ideale, più bella
delle tante emiliane sul più grande fiume
italiano. Dopo l’8 settembre 1943 come
ufficiale del Regio Esercito fu internato in
un lager e qui conobbe il massese Cirillo
Milzani, scomparso anni fa.
I due sottotenenti non aderirono a
Salò, rimanendo fedeli alla monarchia
sabauda. Nel 1948 il successo mondiale
di “Mondo Piccolo”, con la copertina di
Piazza Libertà. Il nostro storico locale
Luigi Parmeggiani gli parlò direttamente
ed intrattenne un fitto rapporto epistolare
con Giovanni Guareschi, questo dal 1948
in poi e propose all’amministrazione
comunale di tangibilmente ricordarlo
dopo la morte avvenuta nel 1968, ma
ciò non avvenne”. “Nel 1991 –continua
Marco Bardini– conobbi i figli di
Guareschi Alberto e Carlotta i quali,
tramite la Fondazione il Club dei 23,
hanno tramandato sino ad oggi in vario
modo la fama del celebre giornalista
scrittore. Interessai il nostro Comune
allora guidato da Nadio Benvenuto
Bombo e nel 1992 dedicammo una
lapide marmorea a Guareschi allogata
in fondo al porticato della Libertà vicino
all’incrocio con via Battisti.
Insieme al Club dei 23 organizzammo
qui una mostra documentaria su
Guareschi, condensata in un ricco
catalogo; la mostra divenne poi
itinerante ed ebbe grande successo in
Italia e all’estero”. “Nel 2008 – conclude
Bardini – ospitammo a Castelmassa
un’altra grande mostra documentaria
allestita da Alberto e Carlotta Guareschi,
che ha avuto risonanza internazionale”.
Marco Bardini
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Euroflora
meraviglia per tutti
E
ra di buon mattino
quando siamo partiti
alla scoperta di Acqui
Terme e Genova, il vero
appuntamento era il
secondo giorno, l’evento
quinquennale più atteso
a livello nazionale ed
internazionale: EUROFLORA.
Ogni paese ha delle
meraviglie nascoste per
questo anche visitare Acqui
Terme, centro nella provincia
di Alessandria famoso per
l’acqua termale risulta
molto interessante proprio
perché oltre alla famosa
Bollente, sorgente naturale di
acqua termale e i tipici vini
piemontesi, vi è la Cattedrale
che agli inizi dell’anno mille
fu ideata dal vescovo Primo
con occhio bene attento alle
forme architettoniche che si
diffondevano sotto l’influsso
della riforma cluniacense e
della grande personalità di
Guglielmo da Volpino. Nel
pomeriggio ci spostiamo a
visitare Genova conosciuta
da tutti per il suo acquario,
ma noi non vogliamo visitare
i luoghi più comuni e così
sempre accompagnati dalla
guida visitiamo il centro
storico è una delle zone più
affascinanti di Genova, nel
1822 George Byron, in una
lettera scritta ad un amico
durante un soggiorno a
Genova, descriveva la città
come: “Un grande fiore
posato sulla terra con i petali
formati dalle mura e dalle
porte, che prende vita dal
mare e si adagia, aprendosi
sempre di più, sulle colline.
E il calice di questo fiore è la
città vecchia, ancora attiva
come lo era nei tempi dei
tempi” questa romantica
descrizione è valida ancora
oggi.
Torniamo in hotel per la cena
momento di aggregazione
per il gruppo ed è proprio
qui, che al momento del
dolce, l’agenzia Viaggi
BRENZAN ci riserva una
sorpresa: festeggiamo gli
uomini coraggiosi che hanno
accompagnato le mogli a
visitare l’evento dell’anno a
Genova EUROFLORA.
Euroflora per noi il culmine
del viaggio la domenica 1°
Maggio, infatti la mattina la
sveglia suona ancora presto,
così facendo riusciamo ad
entrare tra i primi visitatori
alla fiera. Euroflora è una
floralie internazionale a
cadenza quinquennale,
riconosciuta dall’AIPH Association Internationale
des Producteurs Horticoles e
aderente ad AIF, Association
of International Floralies.
Tra le manifestazioni della
stessa tipologia è la più
visitata in Europa e deve gran
parte del suo successo allo
straordinario impegno degli
espositori
Dopo aver visitato tutte le
composizioni di piante e fiori
nel pomeriggio ripartiamo
alla volta di casa con il
pullman pieno di fiori e
piante, le giornate trascorse
insieme sono state divertenti
e per questo c’è rammarico a
tornare.
Agenzia Viaggi Brenzan,
prossimi appuntamenti:
a Gardaland sabato 23
Luglio e una giornata
“preziosa” il 3 Settembre
ad Innsbruck - Museo
Swarovski.
TRATTORIA CAVALLUCCI
Albergo
Sulla Guida del
“Gambero Rosso”
e “Veronelli”
a
Cucina tipica
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sermidianamagazine Ì 24
Le cinesi del
New Flower Cafè
L
a globalizzazione e
l’integrazione si vedono
pure qui in mille forme.
Prendiamo ad esempio il
New Flower Café sito nella
centralissima via Battisti a
fianco della casa canonica.
Una volta si chiamava Bar
Sport, locale rinomato e
conosciutissimo da molta
gente oggi in pensione. Dal
2008 è gestito dalla signora
Zhu Xiao Ping (nome italiano
Giulia per sua praticità) e
dalla figlia ventunenne Hu
Chan Xia (Teresa).
“Prima lavoravamo in centro
a Milano -osserva Giulia- poi
la decisione di trasferirci
a Castelmassa anche per
trovare la tranquillità tipica
del paese di provincia.
Apriamo alle 6.30 e
chiudiamo alle 23, un lavoro
certo assai impegnativo, ma
che ci gratifica a contatto
con la gente; i clienti sono in
massima parte italiani di ogni
età”.
“Sono vissuta a Bari –ci
racconta la figlia Hu Chan
Xia- per cinque anni da
uno zio e qui ho conseguito
la licenza media, poi ho
cominciato a lavorare.
Ci siamo trasferiti a Milano
Hu Chan Xia (Teresa)
in quanto là abbiamo tanti
parenti e sono stata inserita
nel settore commerciale;
ora qui a Castelmassa
dove mi trovo bene. Certo
il nostro locale non ha
il giorno settimanale di
chiusura per cui l’impegno
quotidiano è assiduo diviso
con mia mamma ma mi
piace il contatto colla gente,
non importa l’età. Voglio
continuare a fare la barista,
pur in presenza di una
notevole concorrenza”. Teresa
parla poi della sua vita. “Nel
poco tempo libero – continua
- frequento coetanei cinesi e
il sabato sera ci piace andare
in disco al Vivi a San Pietro
in Casale; oppure al cinema
a Rovigo o a Ferrara a vedere
le news sul grande schermo.
Ogni tanto ci rechiamo al
ristorante cinese sempre nel
capoluogo polesano. Ogni
tanto con gli amici mi vado a
vestire a Prato, dove prospera
una gigantesca Chinatown
dell’abbigliamento a prezzi
accessibilissimi. Seguo i
programmi televisivi e sfoglio
spesso e volentieri le riviste
di moda”. “Certo la mia
vita privata - conclude – si
connota per le compagnie
cinesi ma siamo tutti ben
inseriti socialmente ed ogni
giorno io e mia mamma ci
confrontiamo con italiani
tra un cappuccino e un
frizzantino, un caffè e una
colazione veloce dopo le
13. Mi sento italiana e sento
Castelmassa come il mio vero
paese”.
RIFUGIATI
POLITICI
AFRICANI
D
a qualche giorno
all’hotel Meridiana sito
sulla regionale 482 Eridania
all’immediata periferia
massese, sono ospitati 15
profughi africani di varia
etnia provenienti da Genova
a titolo di rifugiati politici
in base alla convenzione di
Ginevra, cui aderisce pure
l’Italia, che ha stanziato fondi
ad hoc. Il sindaco Eugenio
Boschini è stato preavvertito
dal presidente della Provincia
Tiziana Virgili e dal prefetto
Romilda Tafuri. Il primo
cittadino, in sintonia con il
locale comando carabinieri,
insieme alla polizia locale
Polesine Superiore, avendo
con la collaborazione dal
gruppo di volontariato San
Vincenzo, ha organizzato
l’accoglienza, sottolineando
di “non sapere ancora per
quanto tempo tali profughi
rimarranno qui, essendo
comunque sicuro che i nostri
cittadini sapranno in tutti i
modi dimostrare anche in
questo caso la proverbiale
solidarietà”.
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sermidianamagazine Ì 25
comuni
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noÌdi fra
baria
telnovo
cas
Successo Pro Loco
per il 1°maggio
P
rimo maggio: Castelnovo Bariano
in festa, questo il titolo dell’evento
Pro Loco alla seconda edizione e che
ha avuto grande successo con un meteo
favorevole. A tal proposito facciamo
il punto della festa col presidente
Francesco Lazzarini, 53 anni, carabiniere
a Castelmassa e in pensione fra qualche
mese.
Come è stata organizzata quest’anno?
“Abbiamo seguito lo schema
organizzativo del 2010. Al mattino
raduno motoristico e giro turistico
a cura di Luca Menabò e nel segno
solidale degli Amici di Luca, positivi
gli esiti. Il clou il pranzo nella nostra
collaudata tensostruttura dietro il teatro
Indipendenza: una ventina di nostri Pro
Loco in cucina e in servizio ai tavoli
per specialità tipiche gradite a tutti. Ben
150 persone di ogni età hanno affollato
la struttura coperta, allegre, di grande
appetito, socializzanti, propositive e
desiderose che la Pro Loco continui a
lavorare così. I dovuti ringraziamenti:
bravi i nostri volontari; un grazie a
tutti i partecipanti; riconoscenza per
il sindaco Massimo Biancardi e il suo
vice Francesco Masini sempre presenti
e solleciti nei confronti delle esigenze
associazionistiche. Infine come non
dimenticare l’assessore allo sport Paolo
Fin, rappresentante comunale in Pro
Loco, infaticabile lavoratore con noi
sempre?”.
Le prossime scadenze?
“La più immediata lunedì 13 giugno,
festa patronale reintrodotta da don Alex
Milioli: messa alle 18; processione; cena
in tensostruttura. A livello strategico
in questo quadriennio manifestazioni
calendariali come le feste
natalizie, il carnevale, il 1°
maggio, l’estate, l’autunno;
ciò in collaborazione con tutti
e al servizio di tutti”.
sermidianamagazine Ì 26
12 Milioni
per il collettore padano
Verso la soluzione dell'annoso problema
I
l sindaco Massimo Biancardi, dopo
l’incontro tra i vertici della Bonifica
Adige Po ed i frontisti di via Argine
Valle sul problema annoso del Collettore
Padano, si rivolge al nostro giornale
per esprimere grande soddisfazione.
“Ringrazio la stampa per aver dato
voce efficace alle istanze dei nostri
concittadini coordinati da Oscar Bighinati
per una situazione ormai difficilissima e
mai affrontata. Quest’amministrazione
si è impegnata assai onde interpretare le
giuste istanze degli abitanti della Valle,
decisi e civilmente determinati a portare
avanti le loro legittime ragioni; un bravo
a tutti loro. Grande apprezzamento per
i vertici dell’Adige Po onde aver risposto
subito in modo professionale ed efficace
in merito. Per Il Collettore Padano, o
Cavo Maestro saranno spesi 12 milioni
partendo dal ponte di Torricella in
particolare e risalendo via Argine Valle
verso la regionale 482 sino a BergantinoMelara. Grosso impegno infrastrutturale
che si coniuga coi 6 milioni provinciali
per rifare la provinciale tra Castelnovo
Bariano (che interseca via Argine Valle) e
Torretta di Legnago, investimenti epocali
per il Comune”. “Il Cavo Maestro verrà
spostato a 5 metri dalle vostre case ed
orti, ci saranno gli espropri liquidati
subito all’80%; il Collettore Padano verrà
completamente riscavato e rafforzato
sulle sponde usando le tecniche più
moderne. Una rete di recinzione
delimiterà la via d’acqua rispetto ai
frontisti -conclude- ed il gigantesco
cantiere terrà conto delle esigenze
quotidiane di tutti nel segno della
massima collaborazione”.
IL SINDACO PREMIA UMBERTO MAZZALI
U
mberto Mazzali, detto
affettuosamente Coco, ha
organizzato il 50° nel 2001 e il 60°
odierno dei nati qui nel 1951, un evento
per tutti i castelnovesi, ciò insieme a
Doriano Berti con professionale passione.
Nel ristorante Teleferica2 a Sermide
cena conviviale riepilogativa. Mazzali
ha consegnato al sindaco Massimo
Biancardi una bella foto-cornice incisa
con quelli del 1951 (“la metterò nel mio
ufficio”). il primo cittadino a sorpresa ha
premiato Mazzali con una targa e dedica
personale; al Coco sono scese lacrime
commosse. L’appuntamento per tutti i
1951 è già stabilito nel 2021 per il 70°.
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sermidianamagazine Ì 27
comuni
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Festa dei nati
2010
I
n un’affollata sala consiliare c’è stata la
Festa dei nati multietnici 2010 per cui
è stato consegnato ai genitori residenti
dei baby venuti alla luce nel 2010, oltre
all’attestato individuale, un libretto
postale del valore di 100 euro. Presenti
il sindaco Massimo Biancardi, il vice
Francesco Masini, l’assessore alle attività
giovanili Michele Zapponi, il collega allo
sport Paolo Fin e il direttore provinciale di
Poste Italiane Mauro Longhi; allertate per
la necessaria logistica le brave impiegate
comunali Donatella Ghisi e Manuela
Mantovani. L’epilogo con un ricco e
gradito buffet offerto dall’autorità locale.
Hanno partecipato tutti i genitori e i 31
baby 2010, record da queste parti. Le
culle castelnovesi 2010: Sofia Chimenti,
Emanuele Zanardo, Adam Ouriga,
Mattia Franceschetti, Rebecca Hu, Tecla
sermidianamagazine Ì 28
Pellicciari, Edoardo Bardini, Rida Hamsa,
Lorenzo Littarru, Greta Galafassi, Elena
Negri, Marwa Kajji, Francesco Bettini,
Elisabetta Concato, Xianguyu, Khadir
Abdoul, Thiam, Wiam El Bouzidi, Emma
Franciosi, Desirée Antoinette Navigli, Yu
Chem Jun, Michele Bianco, Wiam Karim,
Dunia Maghiegh, Asmaa El Kamel, Chiara
Quaiotti, Asia Sivieri, Chahd Khaoua,
Andrea Lugaresi, Miriam Raddi, Asia
Faleh, Stella Pretti. L’assessore Zapponi
ha sottolineato “il grande impegno di
quest’amministrazione a favore dei
cittadini di domani, il nostro futuro.
Per avere il libretto postale nominativo
basta recarsi al nostro ufficio postale”.
Il primo cittadino ha evidenziato “la
particolare attenzione dell’autorità che
ho l’onore di rappresentare, in carica
da soli due anni, a favore delle future
generazioni. Il direttore polesano di
Poste italiane ha evidenziato che “per
la prima volta da Melara a Porto Tolle
abbiamo firmato una convenzione con un
Comune per l’erogazione di 100 euro alle
famiglie neonatali. Tra Poste Italiane e i
risparmiatori c’è un legame strettissimo,
quando risale al 1875 l’emissione del
primo libretto postale; oggi in Italia ne
sono attivi 25 milioni. Vogliamo educare
le giovani generazioni al risparmio, una
cultura profondamente radicata nel nostro
territorio”.
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La Pro Loco al
‘Milionario’ di Gerry Scotti
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onoscere com’è organizzata e come funziona l’industria
della televisione e, nel caso specifico, quella di Rete
Mediaset, nel contempo divertirsi a partecipare da spettatori
a una trasmissione di alto gradimento, è come ‘unire l’utile
al dilettevole’. Questo, succintamente, il commento a
un’escursione/incursione effettuata da una comitiva della Pro
Loco del presidente Monica Giovanelli negli studi televisivi per
assistere a tre puntate del gioco a premi televisivo ‘Il Milionario’
condotto dall’impareggiabile e simpaticissimo Gerry Scotti.
L’iniziativa ha coinvolto più di una quarantina di persone del
paese, alle quali se ne sono aggiunte alcune altre provenienti da
Revere. Dentro, la struttura appare come da circo equestre, ma
moderna con le impalcature a sostegni di metallo e con l’arena
in vetro trasparente, dove un paio di alti sgabelli attendono i
protagonisti del gioco televisivo. Qui, ci fanno sedere su delle
gradinate nel primo settore su file ben determinate, quindi
consegniamo agli addetti ai lavori i nostri doni per il conduttore
dello spettacolo, Gerry Scotti. Si tratta di cesti contenenti dolci
della cucina tradizionale mantovana preparati dalla famiglia
Loschi, rappresentata dalla madre Lucica, dal figlio Luca
con la fidanzata Claudia; quindi, un pacchetto contenente
pubblicazioni che riguardano la storia di Magnacavallo e altre
vicende, portate dallo scrivente.. Sono state effettuate tre
riprese televisive per altrettante puntate, che sono andate in
onda domenica 8, lunedì 9 e martedì 10 maggio. Lo stewart
Jack, collaboratore di Gerry, ci ragguaglia sui meccanismi
della ripresa televisiva fornendoci varie istruzioni: silenzio
liturgico durante la trasmissione, ovazione strepiti e battimani
a comando secondo la sua gestualità. Partenza fulminante con
grida incandescenti e spellacchiamento di mani all’ingresso dei
protagonisti: Gerry Scotti e il concorrente di turno.
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sermidianamagazine Ì 30
Un altro campionato
entra nella storia
G
razie, Magna! per
averci regalato un
altro campionato che, se
non proprio d’élite come si
presentavano le premesse,
è risultato quantunque
dignitoso ed onorevole. Un
sesto posto che non soddisfa
pienamente le aspettative
perché il parco giocatori si
presentava molto interessante
e competitivo, sicuramente in
grado di svolgere un ruolo da
comprimario. Le attenuanti
riguardano soprattutto la
mancanza di uomini chiave
nel momento cruciale
del campionato, dovuto
ad infortuni e problemi
congiunturali, specialmente
nella ripresa del campionato
dopo le feste natalizie, che
di anno in anno continua a
ripetersi come una maledetta
dannazione. Ad incidere
anche la defezione di qualche
giocatore (Rosi, Silvestri,
Bambini), ma su questo
è meglio ragionarci sopra
in quanto la squadra si è
solidificata intorno a giocatori
giovani e motivati. Però, caro
Magna, hai fatto tremare le
grandi: batosta senza confini
alla Poggese, pareggio con
il Moglia e sconfitta nei
minuti di recupero contro il
Suzzara nelle partite di casa,
segno che le potenzialità
c’erano tutte per ambire
almeno ai play-off. Chi
è rimasto dei giocatori a
continuare l’avventura è
certamente da onorare,
per cui vogliamo stilare
l’elenco dei protagonisti,
a cominciare dal veterano
Rossin, inossidabile esempio
di dedizione per i giovani; a
Gandini, altro decano, che ha
mostrato tutta la sua vitalità e
la sua classe; al duo centrale
Dotti-Bottura, veri baluardi
della difesa e giocatori
di grande affidabilità; ai
ripescati Penitenti e Malvezzi,
che hanno contribuito
grandemente a ricostruire
l’assetto del gioco dopo la
defezione dei giocatori anzi
menzionati; così come il
panzer Zaniboni, che qui
ha trovato la sua patria
sportiva; ai giovani Tonini,
di cui si dovrà tener conto
nel futuro per le sue qualità
sia atletiche che morali, e
Singh, che dovrà farsi le ossa
cammin facendo; per Malagò,
fuori dalla competizione
per diversi mesi, il discorso
è noto: visione di gioco e
classe da vendere; passiamo
alle punte e mezze punte:
devastante la stella Fakiti,
giocatore generoso e
guizzante, che ha fatto
traballare le difese avversarie;
il furetto Vincenzi, sempre
imprevedibile, capace di
esaltare la squadra con i suoi
dribbling e i suoi affondi
nelle difese avversarie;
Mantovani, che ha nel piede
la magia del tocco e la grazia
della precisione nelle ormai
celebrate punizioni dirette; il
dilagante Caldana, giocatore
che si adatta a svariare in
lungo e in largo nelle zone
offensive, pure lui in tripudio
di reti; un D’Alessandro
ritornato e ritrovato, che
ha impresso all’attacco una
costante forza con le sue
doti tecniche ed atletiche;
hanno giocato poco il DS
Corradi – ma chi non ricorda
il suo capolavoro con il
gol-vittoria a Schivenoglia,
che per lui vale una vita?, il
classico Kovacki e il mister in
seconda Cerica, tutti quanti
encomiabili nelle situazioni di
necessità; da ricordare anche
il giovanissimo Ferri e nelle
prime fasi di campionato
Prandini; purtroppo, ci è
mancato per circa la metà
del torneo un difensore
vivace e rapido come Belaid
rimasto fermo a causa di
una delicata operazione;
per ultimi abbiamo lasciato
i due portieri, due grandi
portieri, di quelli ai quali
la Terza sta molto stretta, e
per questo da doppiamente
stimare: Tamburro e Zenesini,
entrambi all’altezza.
L’allenatore Modenesi ha
gestito con molta competenza
i giocatori dimostrando
equilibrio e ponderazione
nella non facile scelta delle
formazioni e dirigendo al
meglio le fasi del gioco.
Dietro, infine, la Società,
sempre vicina allo staff
tecnico: un presidentissimo,
Davide Bergami, cui va la
stima incondizionata di
tutti i tifosi per aver trovato
ogni volta soluzioni oculate
ed azzeccate nel comporre
e dirimere i vari passaggi
tecnico-amministrativi
e nel mettere in campo
da alcuni anni a questa
parte formazioni sempre
competitive (ma il salto di
categoria con questa scorza
arriverà!); un DS, il neo
dottore Gabriele Corradi,
che mai è mancato al suo
ruolo con quella passione e
quell’amore per la squadra
che lo rendono ancor più
qualificato; gli onnipresenti
fratelli Cara, Ivan e Alex,
insieme a Fabio Gandini,
esemplari custodi delle
attrezzature e dell’impianto
sportivo e anime occulte
del lavoro preparatorio; il
segretario Daniele Maroli,
altra colonna dell’impalcatura
organizzativa; poi Fausto
Bottura, pronto ad ogni
evenienza di tipo pratico.
Ecco, su questi uomini si
è cementato lo spirito di
squadra e, osiamo pensare,
con questi uomini il futuro
sarà ancor più roseo.
sermidianamagazine Ì 31
comuni
oÌdi ugo
ara p
carbon
buganza
Napolitano ringrazia
la poetessa Pinotti
S
empre sulla cresta dell’onda la poetessa poggese Lia Pinotti che
onora il suo paese natale con prestigiosi riconoscimenti e premi
alla sua produzione letteraria (poesia e narrativa). Dopo una ventina
di ottimi piazzamenti a concorsi nazionali e internazionali (Parma,
Torino, Roma, Rep. San Marino, Empoli e altri) la ciliegina sulla
torta di un ricco palmares letterario, è giunta dal ringraziamento
del Presidente Napolitano per la poesia “…L’Italia s’è desta…”
composta dalla Pinotti per il 150° e letta dal giovane parà Accorsi
in occasione della cerimonia di Poggio con autorità e banda
intercomunale Quistello-Poggio. Questo il testo della lettera giunta
attraverso il Vice Presidente Anp d’I. Borsari: “Il Presidente della
Repubblica desidera ringraziarLa, mio tramite, per i versi composti
dalla Signora Lia Pinotti che tanto cortesemente ha voluto fargli
pervenire in occasione del 150° dell’Unità d’Italia. Con un cordiale
saluto che La prego di estendere alla gentile poetessa. F/to Carlo
Guelfi Direttore Uff. Segr. Presidente della Repubblica”.
E questo il testo de “..L’italia s’è desta..” “I figli lasciano il cuore di
madre/ Nella Patria sognata risuonano le armi dalle Alpi al mare/
Fiorente di un solo linguaggio che si leva gigante nella forza del
Tricolore/ Sorge nella stretta Concordia l’Italia gloriosa e forte/
Sia speme d’Amore nel lungo soffrire divampa la vita a voi illustri
martiri/ Futuro riscatto per il suolo d’Italia”.
Piantumazioni all’isola Boscone
L
a Riserva Naturale Isola Boscone
di Carbonara di Po (131 ettari
di superficie, dopo Bosco Fontana
il più grande bosco spontaneo della
Provincia) è oggetto di piantumazioni
e abbellimenti per renderla sempre
più accogliente e meta di visite. Ne
ha parlato il direttore dottor Cuizzi
in occasione della festa intitolata “La
Foresta del Fiume” il primo maggio, con
visita guidata, rinfresco e spettacolo.
Dopo la piantumazione di 15.000 tra
pioppi, querce e olmi nel 2007, è stata
sermidianamagazine Ì 32
ultimata le messa a dimora di altre
11.000 piantine, sono stati sistemati
sentieri, cartellonistica ed altri lavori di
manutenzione. Finora sono stati ottenuti
finanziamenti regionali per 280.000
euro (il 30% a carico del Consorzio
Forestale Padano). Tornando alla festa,
organizzata dal Comune di Carbonara,
direzione Riserva e Sistema Parchi
Oltrepo’ Mantovano, dopo la visita
guidata dal dottor Cuizzi, il folto gruppo
di visitatori ha assistito allo spettacolo
di teatro di strada “O come…Arachide”
con Andrea “Stoppino” Menozzi. Per
l’anno in corso sono in calendario altri
due eventi. Il 19 maggio, ore 21, presso
Villa Bisighini, una serata sul tema “Gli
incontri dellaRiserva: anfibi e rettili
dell’Isola Boscone” relatore il dottor
Danilo Miserocchi. Il 24 settembre presso
la Riserva, la manifestazione “Tornare a
volare” liberazione di uccelli feriti,curati
presso il Centro WWF di recupero fauna
selvatica “Parcobaleno” di Mantova.
PROGRAMMA
EVENTI
BONIZZESI
Saggio di fine
anno alla Scuola
dell’Infanzia
D
I
l Circolo Ricreativo di Bonizzo ha programmato il calendario di eventi per
l’anno in corso di cui parte organizzati con
la Pro Loco di Borgofranco (Sagra paesana
di ottobre) e parte con la S.S. Boca Juniors
(Festa trebbiatura e Festa dello sport).
Si parte proprio dalla
FESTA DELLO SPORT
9-10-11 GIUGNO
omenica 8 maggio, giorno della festa della mamma, i bambini e le insegnanti della
scuola dell’infanzia di Carbonara hanno organizzato un momento di festa dedicato
a tutta la famiglia. Durante l’esibizione hanno cantato, ballato e mimato una storia
ispirata alla disciplina dello yoga. Hanno arricchito lo spettacolo dando prova delle loro
abilità psicomotorie. Per concludere la festa le mamme sono state invitate sul palco con
i loro figli per cantare l’inno d’Italia. I bambini grandi hanno ricevuto il diploma che li
dichiara pronti a intraprendere, fra pochi mesi, una nuova avventura alla scuola primaria. Resta però ancora un mese di scuola prima delle vacanze estive: sono in programma
alcune uscite, tra queste una fattoria didattica, un’azienda agricola e la biblioteca.
con gastronomia tipica tutte le sere e un
mini torneo di calcio con i giovanissimi del
Boca. Poi il
25 GIUGNO UNA MAXI
TAVOLATA GASTRONOMICA
NEL CENTRO DEL PAESE.
TRADIZIONALE FESTA
DELLA TREBBIATURA
2-3 LUGLIO CON
“LA TACADA”,
la mostra di vecchi attrezzi agricoli, musica e piatti tipici della zona. Intenso il programma di manifestazioni della
SAGRA PAESANA
DI OTTOBRE
SABATO 8 E DOMENICA 9
Sabato la commedia dialettale “Agenzia
investigativa al bus dla ciusèra” con La
Barchesa di Poggio Rusco e domenica la
compagnia Il Vernacolo di Moglia di Sermide presenterà “Ela colpa mea se a piasi
a li doni?”
Infine per il periodo fieristico raduno mezzi storici della Seconda Guerra Mondiale
organizzato dal dottor Nicola Cosentino
con mostre, esposizioni e mostra-mercato
di oggetti d’epoca.
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comuni
Ìdi
felonica
rboni
paola pe
“Verde Pulito”
GIUGNO MESE
RICCO DI
APPUNTAMENTI
si punta al 65% della differenziata
1° GIUGNO, ORE 10.30
Le scuole festeggiano il 150°
anniversario della nascita
dell’Italia cantando insieme
l’inno nazionale;
D
omenica 8 maggio è stata la giornata dedicata
alla pulizia dei parchi e dei
giardini, per opera di cittadini volonterosi, organizzati
dall’Amministrazione Comunale ed assistiti dal gruppo di
Protezione Civile di Felonica.
Il primo obiettivo del gruppo
di volontari è stato il riordino del Parco Golenale; alle
ore 8,30 genitori e bambini si
sono ritrovati al parco giochi
ed hanno provveduto alla raccolta delle carte, dei rametti, e
dei sassi, collocando poi i rifiuti negli appositi contenitori
della raccolta differenziata.
Al termine dei lavori di ripulitura, ci si è ritrovati tutti al
Parco Golenale per una merenda, in uno spirito collaborativo ed amichevole, consapevoli della bontà del lavoro
svolto, e del messaggio dato
ai nostri figli, un messaggio
di rispetto e di amore nei confronti dell’ambiente in cui viviamo. La Sindaca Annalisa
Bazzi, in conclusione della
mattinata, ha donato a tutti
i bambini che hanno partecipato all’iniziativa un piccolo
presente molto apprezzato.
Questa giornata rientra in un
quadro educativo ben preci-
2 GIUGNO ORE 10.00
La Sindaca Annalisa Bazzi premia i piccoli volontari
so: per legge sarà necessario
entro il 2012 raggiungere il
65% del rifiuto differenziato,
e per questo motivo le Amministrazioni comunali stanno valutando in che modo
raggiungere tale obiettivo. La
raccolta dei rifiuti porta a porta è un metodo che offrirebbe
la possibilità di raggiungere in
modo efficace tale percentuale, incentivando l’attenzione
dei cittadini fin dal momento
dell’acquisto dei beni, preferendo i prodotti che riducono
il rifiuto da smaltire, contribuendo quindi su vasta scala
alle politiche di vendita dei
prodotti. Per quanto riguarda il rifiuto “umido” una soluzione ottima è data dalla
compostiera, che consente di
smaltire quella parte di scarto della cucina (e del verde
in generale) che rappresenta
indicativamente il 30% del
rifiuto totale prodotto dalle
famiglie. Compostando si ottiene un ammendante di qualità da utilizzare nella cura di
piante da appartamento, giardino e orto; contemporaneamente si diminuisce il volume di rifiuti da smaltire negli
impianti, prolungando la vita
media delle discariche, riducendo una fonte potenziale di
inquinamento e abbattendo i
costi della gestione integrata,
a vantaggio della collettività
ma anche del singolo; infatti
utilizzando questa pratica si
ottiene uno sconto sulla componente variabile sulla tassa/
tariffa sui rifiuti pari al del
15% (percentuale che l’Amministrazione sta valutando
di incrementare).
Alcuni genitori durante
la giornata del Verde Pulito
sermidianamagazine Ì 34
con partenza dal Comune
di Felonica, i Bersaglieri
sfileranno per il paese; in
questa occasione Simone
Guidorzi, direttore del Museo
della II Guerra Mondiale del
Fiume Po parteciperà con
alcuni membri della Colonna
della Libertà con abiti e
mezzi originali della seconda
guerra mondiale; alle ore
12,30 l’Amministrazione
comunale offrirà un aperitivo,
e successivamente, per chi
lo desidera, si potrà pranzare
presso il Circolo Arci (costo
del pranzo euro 15);
2 GIUGNO, ORE 15.30
i Bersaglieri sfileranno
nel campo scuola ed
inaugureranno la stagione
2011 del Tirot
(inizio vendita Tirot ore 16,00);
12 GIUGNO
Tirot presso il campo scuola
alle ore 16.00 organizzato
da Proloco;
23 GIUGNO
Corpus Domini, processione
per celebrare la solennità del
santissimo Corpo e Sangue di
Cristo, dalla Chiesa
di S. Maria Assunta
al Circolo Arci di Felonica;
26 GIUGNO
Tirot presso il campo scuola
alle ore 16.00
organizzato da Proloco;
PER IL MESE DI LUGLIO
SABATO 2 E DOMENICA 3
la Pro Loco di Felonica
organizza la festa della
pizza; durante le serate si
svolgeranno degli spettacoli
musicali, tra cui una
manifestazione organizzata
dalla Scuola di ballo di Padova
che si esibirà nella danza del
ventre.
Il circolo Arci
ha un nuovo
presidente
Dario
Franceschini
D
in piazza fra
la gente
opo 25 anni Franco
Romanini ha deciso di
non candidarsi alla nuova
presidenza del Circolo Arci
“Franco Galli”. Durante
l’assemblea svoltasi l’ultima
settimana di aprile i 154
soci hanno eletto il nuovo
Consiglio Direttivo che
resterà in carica fino al 31
dicembre 2013.
Adriano Legnani è il nuovo
presidente.
Gli altri eletti sono: Vice
presidente Claudio Roncati,
segretario: Sabina Banzi,
cassiere: Lino Bologna,
consiglieri: Flavio Orsatti,
Andrea Benatti, Marco
Passini, Bruno Zapparoli.
Sindaci e revisori dei conti:
Lorenzo Banzi, Franco
Romanini, Enzo Quacchi.
Il Circolo affiliato all’Arci
provinciale di Mantova è
stato fondato nel 1986 per
un’iniziativa dell’allora
sindaco Dante Maestri, il
quale in collaborazione con
l’Amministrazione comunale
di Collaredo Monte Albano
nel Friuli, riuscì a farsi
assegnare due prefabbricati
utilizzati dagli abitanti di
quel paese dopo il terremoto
del 1976 e che avevano
ultimato la loro funzione.
Furono smontati e riassestati
nell’area adiacente il
campo sportivo con la
partecipazione, in occasione
dell’inaugurazione, di gran
parte della cittadinanza e di
una folta rappresentanza del
paese di Collaredo.
Da allora è sede del Circolo
promotore di iniziative sociali
e di svago. Il neo presidente
Legnani promette di seguire
la scia delle iniziative già in
atto da diversi anni con un
occhio di riguardo verso i
giovani.
Franco Orsatti
di Piergiorgio Travaini
Via Indipendenza, 2 - SERMIDE - Tel. 0386.61211
L
a campagna elettorale per
le importanti elezioni provinciali, è stata caratterizzata
per questa parte di territorio
(Sermide-Felonica) dalla totale assenza di incontri con la
cittadinanza ad opera di candidati o politici di tutti i fronti,
per presentarsi agli elettori e
illustrare il proprio programma amministrativo. Unica
eccezione è stata l’improvvisa
visita a Felonica, lo scorso 8
maggio, dell’onorevole Dario
Franceschini, ferrarese, capogruppo PD alla Camera dei
deputati. Era accompagnato dal segretario provinciale
Massimiliano Fontana ed è
stato accolto nell’affollata
piazza di Felonica, dal sindaco Annalisa Bazzi, compiaciuta e onorata dalla prestigiosa
presenza. Si è visto un Dario
Franceschini sorridente, che si
è avvicinato a gran parte dei
cittadini salutandoli con una
cordiale stretta di mano.
Ha ribadito il concetto che
oramai sta finendo, ed è un
bene, l’epoca in cui, il consenso era determinato, in
gran parte, dai mezzi di informazione televisiva. Ormai
sono 4 i milioni di italiani,
soprattutto giovani, che negli
ultimi due anni, hanno smesso di guardarla, accedendo
all’informazione
attraverso
altre fonti, internet in primis,
per cui è diventato importante, come lo era in passa-
to, instaurare il contatto con
i cittadini, per una maggiore
credibilità. Quindi, queste elezioni amministrative hanno
assunto anche un carattere
politico, per cui si è giocata
una partita decisiva per il futuro del Paese, a difesa delle
regole della democrazia, verso un cambiamento profondo
del modo “governare” questo
paese.
Fra foto ricordo, strette di
mano e un aperitivo, prima di
proseguire per Ferrara, mi ha
concesso un paio di domande:
Non crede che gli elettori siano smarriti e che non sappiano districarsi in questo
quadro politico troppo confuso?
Nei momenti di confusione
non bisogna smarrire la rotta.
La rotta da seguire adesso è
quella di chiudere la stagione
del berlusconismo, riconsegnare l’Italia a una normalità.
Ci si scontra nel rispetto delle
regole, mentre i nostri avversari le calpestano. Queste elezioni amministrative potrebbero essere la svolta.
Cosa ne pensa che per Mantova il centrosinistra si è affidato ad un candidato civico?
E’ la dimostrazione di integrazione tra la cultura progressista e una parte della società
civile. Un’operazione politica
che consideriamo strategica e
vincente.
Cristiana Zerbini
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Cesare Lui
Un sermidese nella Divisione Paracadutisti Folgore
ad El Alamein
Una postazione
controcarro nel
settore della Divisione
Paracadutisti Folgore
a El Alamein
A
lle 21,40 del 23 Ottobre 1942 prese
il via l’offensiva britannica che
interessò praticamente tutta la linea
del fronte che correva dalla piccola
stazione ferroviaria di El Alamein, sul
mare, sino al contrafforte naturale di
Qaret El Himeimat, a sud e sovrastante
la profonda Depressione di El Qattara.
Lo schieramento italo-tedesco sul
terreno si articolava in una linea
principale di resistenza, preceduta da
un’altra sottilissima linea di sicurezza,
entrambe protette da campi minati,
e sul retro, lontane, stazionavano le
divisioni corazzate. L’inizio dell’attacco
avvenne con tiri d’artiglieria di
violenza e proporzioni inusitate, più
tardi una densa nube di fumogeni celò
temporaneamente l’avanzata delle
fanterie lungo i varchi aperti nei campi
minati, appoggiata da colonne corazzate.
Nel settore del fronte meridionale era
dislocata la Divisione Paracadutisti
Folgore e verso sud, affacciato alla Piana
di Naqb Rala attigua alla Depressione
di El Qattara, era il V Battaglione,
186° Reggimento Paracadutisti, che
in quel periodo contava in organico
meno di 400 uomini provati dai mesi
passati nel deserto. Verso le ore 3.00
del 24 Ottobre 1942 da un avamposto
dove era responsabile il Caporale
Cesare Lui da Sermide in provincia
di Mantova, classe 1919, venne
avvistato un gruppo esplorante nemico
appoggiato da una colonna mobile
corazzata. Le avanguardie del 1° e 2°
Battaglione della Legione Straniera,
per complessivi 1.300 fanti degaullisti
della Francia Libera, provenienti dal
fondo della Depressione di El Qattara,
avevano già superato i campi minati
che difendevano l’accesso alla rampa
autocarrabile e si dirigevano verso le
posizioni dei mortai di Battaglione. Del
fatto d’arme Cesare Lui ricorda: “il 23
Ottobre 1942 ero in forza al Plotone
Mitraglieri della Compagnia Comando
del V Battaglione. In funzione di capo-
sermidianamagazine Ì 36
arma avevo la responsabilità di una
mitragliatrice Breda Mod. 37 piazzata
sulla punta sud del ciglione di El Qattara
tenuto dalla Compagnia. Oltre a me, la
squadra della mitragliatrice comprendeva
i Paracadutisti Brischi, Pirani e Negro
Mario. Verso le 2,30 - 3,00 del 24
Ottobre vidi in distanza delle ombre
che si avvicinavano da sud e che poi si
fermarono all’intersezione dei campi
minati, pressappoco a trecento metri da
noi. C’era la luna ma la visibilità non era
buona come sembrava. In previsione di
un attacco mandai Pirani al Comando di
Compagnia per prendere tutte le bombe
a mano in soprannumero che riusciva a
trovare. Quando fu tornato dissi a lui e
a Brischi di andare a piazzarsi qualche
decina di metri davanti all’arma, uno a
destra e uno a sinistra: dovevano aprire il
fuoco quando il nemico fosse stato a tiro,
in modo da indicarmi esattamente la
direzione dell’attacco, e tornare indietro
non appena la mitragliatrice avesse
aperto il fuoco. Poco dopo cominciai
a vedere le ombre degli attaccanti.
Venivano da sud-est, “Spara!”, gridarono
Brischi e Pirani quando furono vicini,
ma li vedevo anch’io e decisi di aspettare
che si facessero più sotto. Il gruppo che
si dirigeva contro la nostra postazione
era composto da una cinquantina di
uomini, più o meno: quando arrivarono
a circa quaranta metri aprii il fuoco.
Quelli davanti caddero, gli altri si
sparpagliarono. Continuai a far fuoco
ma dopo aver sparato non più di
duecento colpi l’arma si inceppò e non
riuscii più a farla funzionare neanche
dopo averla smontata e rimontata
diverse volte. Intanto gli attaccanti
avevano individuato esattamente la
nostra posizione e ci presero sotto tiro,
venendo avanti di nuovo. Eravamo solo
in quattro e l’arma non andava; me
la misi sulle spalle e ripiegai con gli
altri sul Comando. Giunto all’altezza
del cocuzzolo dove stava il Tenente
Gola diedi l’allarme gridando: “Stanno
arrivando, stanno venendo su!”, e
siccome non ce la facevo più a portare
la mitragliatrice la lasciai lì, dopo aver
staccato l’impugnatura, proseguendo
sulla sinistra (ndr. Il peso della
mitragliatrice Breda Mod. 37 era di
quasi venti chilogrammi e l’asportazione
dell’impugnatura la rendeva sicuramente
inservibile al nemico). Arrivato verso
l’estremità nord del ciglione incontrai
un gruppo di contrassalto, a occhio e
croce trentacinque-quaranta uomini,
agli ordini del Tenente Colonnello Izzo,
comandante del V Battaglione. Con
me c’era Negro; ci accodammo e ci
dirigemmo verso sud, incontro ai nemici.
Pressappoco all’altezza del cocuzzolo il
Tenente Colonnello Izzo, che era in testa,
partì di corsa gridando: “Savoia!”. Fu
Il Caporale
Paracadutista
Cesare Lui
Schizzo di Cesare Lui relativo
al contrassalto di Naqb Rala
Disposizione dei reparti all’inizio della
Battaglia di El Alamein il 23 Ottobre 1942
subito colpito e cadde a terra. Gridando
tutti insieme “Savoia!” ci lanciammo e
caricammo alle bombe a mano il nemico
che ben presto cominciò a indietreggiare
(ndr. Il terreno era mosso da dune e
costoncini che i paracadutisti sfruttarono
immediatamente suddividendosi
in piccoli nuclei di alcuni uomini,
sopperendo così alla notevole inferiorità
numerica con una tattica estremamente
spregiudicata e contraddistinta da
violenti contrattacchi da diverse
direzioni, alternando il fitto lancio di
bombe a mano con intenso fuoco di
armi automatiche). Allora ci dividemmo
in due gruppetti: uno, con me e Negro,
continuò diritto verso sud, l’altro tagliò
verso sud-ovest, giù dal ciglione, per
prendere gli avversari di fianco. Mi
attardai un momento a raccogliere un
fucile Lee-Enfield abbandonato, ma
mi trovai imbrogliato nell’usarlo e lo
buttai via. Avevo la pistola e il pugnale
ma ero talmente infuriato che li lasciai
dove erano: volevo un’arma più efficace,
meglio se un mitra. Quando fui di
nuovo con gli altri vidi che il nemico
stava cedendo, ritirandosi senza badare
troppo a incrociare il fuoco. Poi molti
cominciarono a sbandarsi. Mentre
rincorrevamo quelli che scappavano ne
vidi uno inciampare e chinarsi in avanti:
prima che si rimettesse in equilibrio gli
fui addosso, gli sfilai il fucile da dietro
e usandolo come una clava gli fracassai
la testa. Arrivati sul ciglione verso sud,
pressappoco nel punto dove mi si era
inceppata la Breda, fummo costretti a
fermarci, faceva chiaro e gli uomini che
ripiegavano, ancora molto numerosi, ci
sparavano a vista coprendosi la ritirata
con fuoco molto violento. Negro, che
era sempre stato con me, fu ucciso
da una raffica che gli scoperchiò il
cervello. Poco dopo, verso le 5,00 - 5,30,
sopraggiunse un’autoblinda tedesca che
prese sotto tiro il nemico, ormai al di
là dei campi minati (ndr. Negli scontri
di Naqb Rala gli unici veicoli dell’Asse
ad intervenire in fase ormai avanzata
furono sei autoblindo tedesche del 33.
Aufklärungs-Abteilung). La forza che
si ritirava davanti al nostro settore era
quella di un Battaglione o forse più, con
diversi automezzi e qualche prigioniero
nostro. Non potevamo inseguirli allo
scoperto, eravamo troppo pochi e alla
luce del giorno ci avrebbero fatto fuori in
un momento. Oltre le mine, sulla destra,
c’erano tre carri armati in posizione
sbilenca, fermi, abbandonati dagli
equipaggi. Gli uomini che ci avevano
attaccato erano della Legione Straniera
(ndr. Inquadrati nella 1ère Brigade
Française Libre delle Forces Françaises
Libres o FFL): puzzavano terribilmente
di alcool, tanto che al buio si potevano
individuare facilmente anche senza
vederli. Continuammo a sentire puzzo
di alcool anche dopo molte ore che
se ne erano andati. Nel pomeriggio,
mentre partecipavo alla raccolta dei
feriti e dei caduti, vidi il cadavere di un
nemico coperto dalla bandiera francese.
Giaceva al di là della fascia minata
e non ebbi tempo di andare a vedere
chi fosse. Sapemmo più tardi che si
trattava di un ufficiale di grado elevato”
(ndr. Si trattava del Principe georgiano
Amilakvari, Tenente Colonnello
comandante di Battaglione).
A Naqb Rala gli attaccanti persero tre
carri armati sulle mine, alcuni blindati,
gran parte dei veicoli da trasporto e
lasciarono sul terreno 300 uomini.
Di circa 130 Paracadutisti italiani che
entrarono direttamente in azione
caddero in 80. Viste le forze in campo,
il fattore decisivo che determinò l’esito
del combattimento fu di carattere
psicologico: i legionari videro i loro
commilitoni più avanzati sempre
costretti a retrocedere e furono quindi
indotti a sopravvalutare la forza dei
difensori, sino a convincersi che di
fronte avevano un nemico insuperabile.
La stessa situazione ebbe luogo lungo
tutto il fronte tenuto dalla Divisione
Paracadutisti Folgore che mai cedette
terreno e che dovette retrocedere, il 6
Novembre, solo quando lo sfondamento
delle linee più a nord ne minacciò
l’aggiramento delle posizioni.
RINGRAZIAMENTI E FONTI:
Avv. Luca Migliavacca
“La Folgore nella battaglia
di El Alamein” di Renato Migliavacca
Testimonianza di Cesare Lui
tratta dal volume “Nel vivo della
battaglia” di Renato Migliavacca
Il campo visivo dalla
postazione presumibilmente
occupata da Cesare Lui
il 23 e 24 Ottobre 1942
(foto di Luca Migliavacca)
sermidianamagazine Ì 37
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Bilancio oltre le aspettative per l’edizione 2011
La Colonna della Libertà
L’
edizione 2011 del La Colonna della
Libertà si è chiusa con un bilancio
più che positivo e oltre ogni previsione.
Pur coincidendo con la Santa Pasqua, alla
manifestazione storico-rievocativa sono
intervenuti in totale circa 130 veicoli risalenti al secondo conflitto mondiale e
380 partecipanti in divisa, tra i quali da
segnalare la numerosa presenza di iscritte
appartenenti al gentil sesso.
L’afflusso di pubblico, sia alla partenza
™
che all’arrivo, a Felonica è stato notevole, come pure a Mantova e un bagno di
folla ha salutato invece arrivi e partenze
a Verona.
A livello mediatico l’evento ha avuto
oltre ai riscontri locali di TeleMantova,
TeleArena, MantovaTV, l’Arena, Voce di
Mantova, La Gazzetta di Mantova, anche
risconti a livello nazionale con oltre tre
minuti dedicati dal TG5 delle 13 del giorno di Pasqua, Sky Tg24, Il Corriere della
š
Sera e Libero.
L’ottimo svolgimento si è reso possibile
grazie al lavoro competente e d’esperienza degli organizzatori, ma è stato non
poco agevolato dall’aiuto anche di gruppi esterni al North Apennines Po Valley
Park. In particolare da segnalare l’apporto
logistico del Gruppo Comunale Protezione Civile di Felonica, e il supporto di scorta, in aggiunta alle Polizie Municipali, del
Gruppo Motociclisti Sermide.
›
Felonica: la Sindaca di Felonica Annalisa Bazzi, insieme ai Sindaci dei Comuni limitrofi
e ad una rappresentanza dell’organizzazione, presenzia all’inaugurazione dell’evento
riconosciuto dalla Presidenza della Repubblica
œ

Verona: arrivo in piazza Bra del
GMC Dukw del museo di Felonica,
sullo sfondo i giardini al centro
della piazza
sermidianamagazine Ì 38
Verona: il Sindaco di Verona Flavio Tosi
sull’M18 Hellcat di Paolo Baldissarra
Verona: l’M4 Sherman del museo Memoriale della Libertà di Bologna sul Liston tra due
ali di folla
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¡
Mantova: transito
sul ponte di San
Giorgio prima
dell’arrivo in
piazza Sordello
Mantova:
il Sindaco
di Mantova
Nicola Sodano
interessato dai
veicoli storici
Ÿ
¢
™ Felonica: in posa prima della partenza
š Ostiglia-Nogara: consultazioni in testa alla
colonna, affiancate la Matchless G3L del
museo di Felonica e una Jeep di GoticaToscana
› Verona: il Dodge del museo di Felonica durante
le fasi di compattamento della colonna prima
dell’entrata nel centro storico
œ Verona: arrivo in piazza Bra del Dodge del
museo di Felonica, sullo sfondo il Palazzo
Barbieri sede comunale
 Verona: la colonna percorre via Mantovana
diretta a Valeggio sul Mincio
 Verona: arrivo in piazza Bra di una Jeep del
museo di Felonica, sullo sfondo l’Arena
ž Verona: la colonna percorre via Mantovana
diretta a Valeggio sul Mincio
Ÿ Valeggio sul Mincio: un GMC 6x6 con a bordo
Renzo Gilioli autore del servizio fotografico
Verona: bimbi in abiti d’epoca in posa in
piazza Bra
¡ Villafranca: i veicoli sfilano nel centro del
paese adornato dai tricolori
¢ Mantova: una Jeep del museo di Felonica
percorre il lungolago
Sermide-Felonica:
i veicoli
percorrono la
sommità arginale,
accompagnati
dal sorvolo di un
velivolo ultraleggero
sermidianamagazine Ì 39
rubrica
musicaÌ
Triki Trak Band
Lo swing italiano in concerto al Capitol
L’
Associazione Musicale C.
Monteverdi, in sinergia con
la Pro Loco di Sermide in occasione della tradizionale fiera di
S. Pietro e Paolo, presenta nella
giornata di apertura il 23 giugno
un concerto dedicato al jazz ed
allo swing italiano della prima
metà del secolo scorso.
Il concerto propone un viaggio
negli anni ‘50: dal bullo strappacuori Fred Buscaglione al grande
showman Lelio Luttazzi, dal pioniere Nicola Arigliano all’ineguagliabile Carosone, percorrendo
tanti altri autori che hanno caratterizzato il primo dopoguerra.
A svolgere tale arduo compito
sono stati chiamati cinque giovani ed irriverenti musicisti, talenti emergenti della musica Jazz,
provenienti dal mondo dei conservatori italiani, la rivelazione
di molte delle ultime rassegne e
festival nazionali, i quali compongono la Triki Trak Band (www.trikitrakband.it). Questa formazione
vanta importanti partecipazioni
tra le quali: Elba Jazz Festival, Toscana Jazz Festival, Superquark
RaiUno, Cantina Bentivoglio Bologna, Mediterraneo Jazz Festival,
Argo Jazz Festival, Il ritmo delle
città Milano, Alburni Jazz Festival,
Borghi e Frazioni in Musica Bologna, Laurin Jazz Club Bolzano,
Effetto Venezia, Chet Baker Jazz
Club ecc..
Quando questi giovani iniziano lo
show, “gli anni ‘50” ricchi d’entusiasmo, di gioia di vivere e di ritmo indiavolato, come d’incanto
tornano a rivivere, contagiando il
pubblico che esce dai loro concerti sorridendo e fischiettando
sermidianamagazine Ì 40
quei vecchi motivi
dimenticati. Il felonichese Jacopo
Salieri, nella veste di
pianista e cantante
del quintetto, grazie
alla forte intesa con
i componenti della
band ed alla loro notevole preparazione
musicale,
propone
un progetto brillante, di grande carica
comunicativa, fedele
negli arrangiamenti e
fresco nell’ascolto. Re-centemente l’Associaazione C. Monteverdi ha
a
aperto due nuovi corsi:
si:
il corso di “Musica jazz e
musica dei nostri tempi”
pi”
seguito da Jacopo Salieri
eri
ed il corso di “Batteria”
ria”
seguito da Fausto Negrelrelli, batterista della Triki Trak
Band. Il concerto è interaeramente finanziato dall’As’Associazione Musicale C.
Monteverdi la quale collaollabora fin dalla sua nascita
cita e
tramite la sua Scuola,, con
tutte le Associazioni sermiermidesi allo scopo di diffondere
ndere
la pratica musicale vocale
cale e
strumentale, soprattutto presso
le fasce di età più giovani.
In questo caso la collaborazione
con la Pro-Loco di Sermide per
l’apertura della fiera di Giugno
viene riproposta per il secondo
anno: l’anno scorso la Fiera fu
aperta con un concerto per Flauto e Arpa presso la Teleferica da
poco riaperta al pubblico.
21.00
NO ALLE ORE
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GIOV
ISALA SERMID
CAPITOL MULT
NNI ‘50
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INGRESSO GR
OMAGGIO ALL
Formazione quintetto TRIKI TRAK
JACOPO SALIERI, pianoforte e voce
GIOVANNI BERTELLI, chitarra
PASQUALE PATERRA, tromba
NICOLA GOVONI, contrabbasso
FAUSTO NEGRELLI, batteria
BAND
Matteo Zeta DJ
un giovane Disc Jockey emergente
Quali sono le tue passioni?
Chi mi conosce avrà già pensato
alle moto (giustamente!) e invece
no, questa volta voglio parlare
dell’altra mia grande passione
che è la musica, nel dettaglio di
quella professione emergente che
la maggior parte delle persone
considerano essere ancora solo un
hobby, cioè il Disc Jockey.
Da hobby a specializzazione?
Dopo alcuni anni passati in
discoteca come normale cliente,
nell’aprile 2008 il dj della discoteca
di Poggio Rusco mi chiese se fossi
interessato a “passare di grado”
ovvero da semplice cliente del locale
diventare uno dei PR, in poche
parole colui che pubblicizza le
serate e che ha il compito di attirare
quanta più gente possibile. Da quel
momento, avendo la possibilità di
vedere da molto vicino il lavoro del
dj scattò in me la curiosità di capire
come faceva lui a destreggiarsi tra
cursori da muovere, “rotelle” da
girare e i vari pulsanti da premere
nel mixer, io non ci capivo proprio
niente!
Il tempo passa e la curiosità rimane,
anzi, aumenta diventando vera e
propria passione. Quindi tartassai
di domande il dj (che nel frattempo
oltre ad essere il mio punto di
riferimento in discoteca è diventato
anche un amico) a inizio estate
dello scorso anno acquistai una
strumentazione da dj tutta per me e
grazie ai suoi consigli cominciai ad
esercitarmi.
musica da suonare, una situazione
bellissima! Scelsi principalmente
musica house (essendo “cresciuto”
in discoteca, scelta abbastanza
ovvia). Fu una serata fantastica,
alla fine tutti contenti, sia gestori
che clientela a farmi complimenti.
Complimenti che seguirono anche
il giorno dopo sul mio profilo
Facebook.
Poi ancora altre serate fino ad
arrivare ad oggi.
Oltre che nei locali mi è capitato
di esibirmi anche in alcune feste
private e occasionalmente in
discoteca.
Matteo Zuccoli, ormai sei famoso!
Su Facebook, oltre al mio profilo
personale è presente un secondo
profilo, “Matteo djZeta” creato
principalmente per caricare i miei
dj set e per curare i contatti per le
serate.
Una nuova professione, dunque?
Capii che con impegno e forza di volontà ci si poteva riuscire e piano piano:
girai per tutti i locali della zona in cui normalmente vengono organizzate
serate con musica. Così arrivarono le prime serate, le prime soddisfazioni.
Poi finalmente la svolta, il 15 gennaio scorso mi chiamarono per una serata
in un pub in sostituzione di un gruppo… Potevo scegliere io che genere di
Felonica (mn) tel. 0386.66555
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Mantova premia Giovanni
Un premio di 500 euro allo studente di Ostiglia
“I
l Risorgimento italiano e il coinvolgimento degli stati europei nella
prospettiva dell’Unità Europea”: questo l’argomento scelto per la
quinta edizione del “Premio Mantova per l’Europa - 150° UNITA’ D’ITALIA”, argomento sul quale i candidati erano chiamati a produrre un tema
di genere storico. Il concorso, reso possibile dal Fondo Ghizzi Ghidorzi,
era aperto agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori. Giovanni Mattei ha diciotto anni, risiede a Ostiglia e lì frequenta l’ultimo
anno di Liceo del Corso Scientifico PNI; data la sua propensione allo
studio della storia, e in particolare data la sua personale ammirazione per un personaggio chiave del Risorgimento quale è stato il Conte
Cavour, Giovanni non ci ha pensato due volte a partecipare. Ed è stato
premiato, nel pomeriggio del 14 maggio, assieme ad altri 25 studenti.
Durante la cerimonia, che si è tenuta all’interno del Centro di Formazione di Confindustria Mantova, ai vincitori è stato consegnato un assegno
del valore di 500 euro, a memoria di come passione e merito possano
incontrarsi, ed essere ricompensati.
scuola
istituto geometriÌ
Ha vinto il progetto
di Andrea Zambelli
L’Istituto Geometri di Sermide orgoglioso del prestigioso Premio Idea Impresa
A
ndrea Zambelli, studente della classe quinta dell’Istituto Geometri
di Sermide, con un suo progetto ha vinto il primo premio di 4.000
Euro per IDEA IMPRESA, premio bandito dalla Confartigianato di Ferrara.
Il Sindaco Reggiani ha voluto incontrare lo studente, durante una conferenza stampa, per complimentarsi e conoscere, dalla viva voce di Andrea, qualcosa di più sul progetto che gli è valso il premio.
L’Assessore alle attività produttive, Marmai, ha detto che non mancherà
l’appoggio della Amministrazione per la ricerca di eventuali aiuti della
Regione Lombardia per verificare la fattibilità del progetto, che prefigura
un impiego di manodopera e l’utilizzo di aree pubbliche, come le rive ed
i cigli delle strade.
Andrea ha prevalso su 700 elaborati presentati, e ha sottolineto l’efficienza e la qualità scolastica dell’Istituto Tecnico per Geometri di Sermide.
Il presidente Mangolini, il direttore Merli, Emanuele Borasio, presidente provinciale
dei Giovani Imprenditori Cna, Caterina Ferri, assessore provinciale alle Politiche
per il Lavoro e la formazione, Piercarlo Scaramagli, della Fondazione Carife, hanno
consegnato il premio ai vincitori dell’edizione del Concorso Idea Impresa Cna –
Sezione studenti Istituti Superiori.
Primo classificato (4 mila euro) è risultato lo studente Andrea Zambelli di Bondeno
che frequenta l’Istituto Tecnico per Geometri di Sermide, per il progetto: “La
rivoluzione Sociale del Kenaf” – utilizzo di porzioni di aree pubbliche, come i cigli
delle strade, per la coltivazione del Kenaf (pianta simile alla canapa, dagli usi
versatili), da affidare a persone diversamente abili.
Il Sindaco Reggiani, Andrea Zambelli, gli Assessori Bertazzoni e Marmai
sermidianamagazine Ì 43
scuola
Ìistituto comprensivo sermide
Progetto Lettura
Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo di Sermide ha partecipato al “Progetto Lettura” promosso dalla Biblioteca Comunale
di Sermide. Gli alunni delle varie classi sono stati coinvolti, a seconda dell’età, in piacevoli attività di lettura, in giochi di ricerca
e di conoscenza più approfondita dei libri, guidati dagli Esperti
durante le visite alla Biblioteca.
Il lavoro è poi continuato a scuola dove, seguiti dagli insegnanti, gli alunni hanno eseguito alcuni lavori di completamento: scrivendo storie , producendo disegni e leggendo le nuove proposte narrative con la speranza di continuare queste piacevoli e interessanti
esperienze nei prossimi anni.
ATTIVITA’ DELLA
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI 1°
Il 14 febbraio le classi 1° A e 1° B della
scuola primaria di Sermide, si sono recate in
biblioteca per ascoltare la lettura animata di
alcune storie a cura del prof. Giulio Benatti
e con la collaborazione della bibliotecaria
Lorena Passerini. Questo primo incontro è
servito per suscitare interesse e curiosità
negli alunni che hanno apprezzato molto i
libri letti e la modalità di lettura con cui sono
stati proposti. Il successo dell’iniziativa è
comprovato anche dai numerosi libri presi in
prestito successivamente dai bambini.
Nel secondo incontro, avvenuto in aprile, i
bambini sono stati premiati dal sig Benatti
e dalla signora Passerini con libri donati
dalla Biblioteca Comunale di Sermide e con
graziosi segnalibri in carta riciclata realizzati e
donati dall’associazione “ IL PONTE “ .
Le classi prime, più che soddisfatte
dell’esperienza, auspicano di poter
continuare il progetto di promozione alla
lettura anche nei prossimi anni.
CLASSI 2°
“I VIAGGI DI GIOVANNINO PERDIGIORNO”
lettura animata dalla compagnia “TEATRO
ALL’IMPROVVISO”
l 26 novembre 2010 le classi 2° A/B hanno
assistito nei locali della Biblioteca Comunale
di Sermide ad una lettura animata tratta da
“I VIAGGI DI GIOVANNINO PERDIGIORNO” di
Gianni Rodari raccontata e mimata da due
bravissime attrici della compagnia teatrale
“TEATRO ALL’IMPROVVISO”.
I bambini sono stati coinvolti attivamente
interagendo e dando il loro contributo
alla storia. In classe si sono poi divertiti a
rielaborare il racconto con versi in rima e
disegni.
sermidianamagazine Ì 44
I VIAGGI DI GIOVANNINO PERDIGIORNO
Caro Giovannino,
vogliamo dirti che noi bambini delle classi 2°
A/B pensiamo, amiamo i fiori, abbiamo un
cuore e vogliamo diventare tuoi amici.
Ci è piaciuta molto la tua storia e l’abbiamo
raccontata in un giornalino con rime e
disegni.
GIOVANNINO PERDIGIORNO
DECIDE DI VIAGGIARE
ALLA RICERCA DI UN PAESE
DOVE ANDARE AD ABITARE.
MOLTI PAESI SEMBRAVANO BELLI
ALTRI DIVERTENTI
MA PER QUALCHE DIFETTO
NON ERANO ACCOGLIENTI
ALLA FINE ARRIVO’ FINALMENTE
DOVE FELICE ERA LA GENTE
TRA I FIORI E LE FARFALLE.
IN UNA STUPENDA VALLE
NON C’E’ MONDO SENZA DIFETTO
PERCHE’ NIENTE E’ COSI’ PERFETTO….
SI POTEVA ACCONTENTARE
E DECISE DI RESTARE.
CLASSI 3°
Una gara di lettura con il Progetto “Il
Tastalibri”
Lunedì 21 Marzo 2011, noi alunni delle classi
III A e III B della Scuola Primaria di Sermide, ci
siamo recati in Biblioteca per partecipare al
gioco: “Il Tastalibri”.
Lì, abbiamo incontrato la bibliotecaria Lorena
e l’esperta lettrice Simonetta Bitasi che ci
hanno consegnato due scatoloni, uno per
ogni classe, pieni di libri da leggere e ci hanno
dato interessanti suggerimenti per toccare,
assaggiare, gustare e divertirci con i libri.
L’incontro con Simonetta, che si è
intrattenuta con noi per circa un’ora, è stato
particolarmente piacevole e ci siamo dati
l’appuntamento di ritrovarci dopo un mese.
Nel frattempo noi abbiamo letto, con grande
entusiasmo, i libri che abbiamo portato a
scuola e ce li siamo scambiati tra compagni
di classe.
Finalmente si gioca!
Il 18 Aprile Simonetta e Lorena sono venute
a scuola e hanno organizzato una gara fra
le nostre due classi. Attraverso tanti giochi
divertenti siamo stati messi alla prova per
dimostrare se avevamo tutti letto bene libri
proposti ed è stato un successo.
Alla fine la III A ha vinto per un solo punto, ma
ciò che è contato di più è stato: imparare a
giocare in squadra e divertirsi con i libri.
CLASSI 4°
LETTURA: Ovvero dipingere e colorare il
mondo. Storie per vedere il mondo come lo
vedono gli artisti e le loro storie.
Durante il mese di dicembre e gennaio le
classi 4°A e4°B sono state coinvolte nel
Progetto di Promozione alla Lettura “Chi
conosce Mondrian, Van Gogh, Giotto, Mirò?”
che si è svolto nella Biblioteca Comunale di
Sermide a cura del prof. Giulio Benatti e con
la collaborazione della bibliotecaria Lorena
Passerini.
Si è trattato di due incontri durante i quali gli
alunni sono stati accompagnati dall’esperto
nella scoperta, attraverso la lettura di libri
biografici e libri d’arte per ragazzi, di alcuni
fra i principali artisti che hanno segnato la
storia dell’arte, da Giotto con il suo magico
azzurro alla pittura di Picasso e Chagall.
Un percorso che ha permesso ai nostri alunni
di ripercorrere luoghi e vicende di alcuni
artisti, seguendo l’evoluzione delle opere ed
esplorandone i segreti del cuore.
Un vero laboratorio in cui gli alunni hanno
potuto ascoltare la lettura di testi sulla
vita e le scelte artistiche dei pittori trattati,
osservare le suggestive proiezioni delle
opere più significative e rielaborare i modo
personale ed espressivo, attraverso l’uso
di matite, pastelli, pennelli e acquerelli, sia i
contenuti che le tecniche pittoriche prese in
esame.
Il Progetto ha suscitato nei bambini grande
interesse per l’arte; ne danno prova i
numerosi libri presi in prestito sugli artisti
trattati e la gran quantità di “opere” create ed
esposte nella mostra di pittura allestita dagli
alunni nel corridoio della scuola.
Come diceva Picasso “In ogni bambino c’è un
artista. Il problema è capire come rimanere
artisti diventando grandi”.
CLASSI 5°
“L’altra biblioteca: i libri che non raccontano
storie”
Nel mese di maggio 2011, le classi quinte
della scuola primaria di Sermide hanno
partecipato al progetto promosso dalla
Biblioteca comunale di Sermide “L’altra
biblioteca: i libri che non raccontano storie”.
I ragazzini sono stati coinvolti in interessanti
attività relative a libri di consultazione che
contengono testi informativi-espositivi.
Divisi in gruppi hanno completato diverse
schede con quesiti relativi all’arte, alla
musica, alla storia, alla tecnologia e alle
scienze naturali, cercando le risposte sui
libri che la bibliotecaria, Lorena Passerini, ha
messo a loro disposizione.
lettori tramite animazioni, musica e attività
ludiche incentrate sul tema del viaggio.
Attraverso la lettura recitata di passi scelti
da un ampio repertorio bibliografico, la
dottoressa Torelli ha narrato storie avvincenti
e divertenti, spaziando dai grandi classici fino
alle ultime novità editoriali per ragazzi.
Una girandola di generi, personaggi e intrecci
che ha entusiasmato e incuriosito i ragazzi; al
termine delle attività, una lunga fila di alunni
si è affrettata a prenotare il prestito di molti
libri presentati durante l’incontro.
Silvia Passigato
IL PERCORSO DI
LETTURA DELLE CLASSI
II^ A E II^ B
Anche quest’anno scolastico 2010/2011, per
le classi seconde della scuola secondaria
dell’Istituto Comprensivo di Sermide è
continuato il laboratorio di lettura, iniziato
l’anno precedente.
Il laboratorio, tenuto dall’ins. Catia Barbieri,
si è svolto al pomeriggio, durante il tempo
prolungato, nel primo quadrimestre, per
un’ora la settimana.
La classe II^ A ha letto, analizzato e
approfondito le tematiche del libro: “Io e
Marley” di John Grogan, mentre la II^B il libro:
“Il visconte dimezzato” di Italo Calvino.
A conclusione di questo percorso, le classi
II^ A e II^ B si sono recate, in biblioteca.
Grazie alla nostra bibliotecaria, Lorena
Passerini, sempre attenta e professionale,
è stato possibile partecipare al progetto:
“Bibliò”.
In biblioteca, le classi hanno potuto
incontrare l’esperta Simonetta Bitasi, che
leggendo e animando stralci di libri ha
destato curiosità e interesse nei ragazzi
ed ha proposto e consigliato loro svariate
letture. Entusiasmanti sono state l’attenzione
e la partecipazione. Alla fine della mattinata,
è stata assegnata a ciascun allievo una
proposta di libri posseduti dalla biblioteca
che i ragazzi hanno potuto consultare e
leggere durante le vacanze natalizie e l’anno
scolastico, ma soprattutto, si auspica possano
consultarla durante le vacanze estive perché
leggere è “cibo per la mente”.
IL PERCORSO
DELLA SCUOLA
SECONDARIA
DELLE CLASSI PRIME
È possibile viaggiare nel tempo e nello spazio
stando comodamente seduti in poltrona?
Certamente, basta aprire un libro di narrativa.
È questo il messaggio rivolto da Laura Torelli
agli alunni delle classi prime della Scuola
Secondaria di Primo Grado di Sermide,
in occasione dell’evento di animazione
letteraria “Il viaggio” avvenuto presso la
Biblioteca.
L’incontro, promosso dalla Biblioteca
Comunale di Sermide, ha coinvolto i giovani
sermidianamagazine Ì 45
Ìistituto
scuola
comprensivo sermide
Sermide Campione
SALE SUL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO NEL PALIO DI ATLETICA LEGGERA
I
l giorno sabato 7 maggio,
al palazzetto dello sport di
Quistello, noi alunni delle classi
5°A e 5° B di Sermide abbiamo
disputato la gara del Palio di
atletica leggera, prevista per
le classi quinte dei comuni del
Destra Secchia che aderiscono
all’iniziativa del Giocosport dei
70 comuni.
L’idea del Giocosport è nata nel
1997 nelle scuole elementari
di 3 comuni della Provincia
di Mantova e coinvolge ogni
anno più di 18.000 alunni,
comprendendo i bambini dalla
1° alla 5° elementare.
Ogni classe partecipa ad una
attività sportiva diversa: le quinte
di ogni Istituto quest’anno erano
impegnate nelle gare del Palio di
Atletica.
Il gioco viene visto in questo
caso come fonte di educazione,
miglioramento e apprendimento
coinvolgendo tutti gli alunni
della classe. Grazie all’aiuto di
un docente esperto con il ruolo
di referente del progetto, sig.
Marcello Bertolani, le nostre
insegnanti sig.re Osanna
Negrini, Angela Andreoli e Paola
Martinelli, ci hanno preparato ad
affrontare le varie prove.
Le classi sono state suddivise in
gruppi in base alle specialità da
sermidianamagazine Ì 46
eseguire: lancio del vortex, corsa
di resistenza, corsa di velocità e
salto in lungo. Grazie all’impegno
e alla tenacia di tutti, i risultati
non si sono fatti attendere: un
onorevole quinto posto per la
classe 5° B ed un primo posto
per la classe 5° A.
Adesso, dovremo partecipare
alle gare provinciali che si
terranno a Mantova a fine mese.
Fateci un grosso in bocca al
lupo! Ci auguriamo che i ragazzi
che quest’anno frequentano le
classi quarte, sfruttino al meglio
l’opportunità che lasciamo
loro di poter giocare in casa (a
Sermide) il prossimo Giocosport
e così possano mantenere
l’enorme coppa del Palio nel
nostro Istituto Comprensivo.
Una cosa soltanto vogliamo
ricordare: lo scopo della scuola
non è quello di creare degli
atleti, ma formare dei bambini
veri, che amino muoversi, che
amino confrontarsi, che siano
rispettosi di tutti e che sappiano
convivere bene con compagni
ed avversari.
Noi siamo stati felici degli ottimi
risultati e ci siamo divertiti tanto.
Miriam Menghini,
Emma Boselli, Rachele Merighi
e Rosita Debbi
Una grande emozione
Insieme ai miei compagni di 5°A e 5°B dell’ I.C. di Sermide ci
siamo recati a Quistello in occasione del Palio.
Questa competizione consiste nel disputare varie specialità:
il lancio del vortex, il salto in lungo, la corsa di resistenza e la
corsa di velocità.
Siamo partiti con il pullman da Sermide, tutti molto agitati,
ma con la speranza nel cuore di riuscire a vincere. Arrivati,
abbiamo formato le squadre in base alla preparazione
che l’insegnante Negrini Osanna, con la partecipazione
di Marcello, ci ha fornito e alle nostre capacità. La nostra
adrenalina era alle stelle, e ad ogni gioco che veniva disputato,
chiedevamo informazioni sul punteggio. Terminate tutte e
quattro le specialità (non nego che io ero sfinita) ci hanno fatto
accomodare nella palestra in attesa della graduatoria e delle
relative premiazioni. Qui ci è stata gentilmente offerta una
merenda per poterci sfamare e tranquillizzare. L’emozione
cresceva ogni volta che lo speaker annunciava al microfono la
posizione in classifica delle varie classi partecipanti, che erano
diciassette di tutto il Destra Secchia.
Giunti al quinto posto, la 5°B del nostro Istituto Comprensivo è
stata premiata.
A noi della 5°A restava ancora qualche possibilità di arrivare fra
i primi tre posti. Incominciava il conto alla rovescia: lo speaker
annunciava il 4° posto e poi il 3° posto infine il 2° posto: a
questo punto non avevamo più dubbi, il Palio era nostro!
La soddisfazione, l’emozione, la gioia si sono unite assieme
e con un grande urlo liberatorio è stato assegnato a noi di 5°
A il trofeo del primo posto insieme alla possibilità di andare a
Mantova a disputare il Super Palio provinciale.
Tutto ciò grazie sicuramente alle nostre prestazioni, ma
un grazie speciale va alla nostra insegnante Osanna e in
particolare a Marcello; con la loro pazienza e competenza ci
hanno regalato un momento indimenticabile che ci porteremo
sempre nel cuore.
Arianna Luppi
A Spoleto per gli Una storia lunga
scacchi nazionali dodici metri
D
opo esserci qualificate al secondo posto nella gara regionale di
scacchi ed esserci così aggiudicate la possibilità di partecipare alle
gare nazionali di Spoleto, molte persona si sono attivate per organizzare
questo viaggio. Siamo partite da Mantova, agitate ed emozionate per
questa particolare esperienza. Arrivate a Spoleto eravamo “un vulcano
in esplosione”: volevamo vincere a tutti i costi, ma purtroppo è andata
male. Durante le gare abbiamo cercato di fare del nostro meglio, studiavamo gli avversari, cercavamo strategie per riuscire a vincere, ma
siamo riuscite bene solo nel 3° e 5° turno, troppo poco per raggiungere una buona posizione nella graduatoria. Tutte noi, però, siamo state
contentissime di aver potuto partecipare a questi giochi: è stato molto
emozionante, abbiamo visto località molto belle, incontrato tanti ragazzi
e ragazze provenienti da tutta Italia. Ognuna di noi è tornata a casa comunque soddisfatta: è stata un’esperienza indimenticabile! Vorremmo
ringraziare: l’Amministrazione Comunale di Carbonara che ha coperto
tutte le spese, la dirigente Dott.ssa Lidia Tralli che ci ha accompagnate,
il nostro istruttore Luigi Mantovani che, con tanta pazienza, ci ha insegnato questo gioco.
N
ei mesi di ottobre e novembre
2010 le scuole dell’Infanzia di
Moglia, S. Croce e Sermide capoluogo hanno partecipato all’attività di
promozione alla lettura, organizzata
dalla Biblioteca Comunale di Sermide, presso il Centro di Educazione
Ambientale Provinciale.
In un ambiente caratteristico e accattivante, i bambini hanno udito e
“letto” le immagini della storia, lunga 12 metri, de “La rana assai strana”, proposta e sapientemente animata da Giulio Benatti che ha saputo
così motivare e catturare l’attenzione dei piccoli alunni per iniziarli al
fantasmagorico mondo della natura.
Felice successo, dunque, dell’iniziativa in questione che auspichiamo
possa essere rinnovata anche per il prossimo anno scolastico.
IL PROGETTO VOLONTARIATO
L’Istituto ringrazia le associazioni per il loro contributo
L’Istituto Comprensivo di Sermide ha realizzato, anche in quest’anno
scolastico, un “Progetto Volontariato” in collaborazione con le associazioni AVIS, AIDO, Croce Rossa e Protezione Civile.
Tale progetto rappresenta ormai da anni un perno fondamentale del
Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto nell’ottica dell’apertura e della
collaborazione della scuola con il territorio. Le finalità del progetto sono
state quelle di far conoscere, praticare e promuovere atteggiamenti responsabili per il proprio ed altrui benessere fisico e psicologico, di far
comprendere l’importanza della donazione e di promuovere la cultura
della solidarietà, del volontariato e della salute. Con questi intenti si
sono tenuti numerosi incontri dei volontari AVIS, AIDO, Croce Rossa e
Protezione Civile in particolare con gli alunni delle classi 5^ delle Scuole
Primarie e delle cl. 3^ delle Scuole Secondarie di 1° grado. I volontari hanno risposto alle domande degli alunni, hanno proposto attività
ludiche e tenuto lezioni teorico-pratiche che sono state seguite con
interesse ed hanno fornito un rilevante contributo all’educazione alla
cittadinanza attiva e, più in generale, alla formazione dei bambini e dei
ragazzi coinvolti nel progetto. Il Dirigente Scolastico e gli insegnanti ringraziano per la preziosa collaborazione i volontari:
- dell’AVIS di Carbonara di Po, Felonica, Sermide e Mantova
- dell’AIDO di Carbonara di Po, Sermide e Felonica
- della Croce Rossa di Carbonara di Po e Sermide
- della Protezione Civile Delta di Borgofranco
e della Protezione Civile Comunale di Felonica
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sermidianamagazine Ì 47
rubrica
una cartolina da...tahiti
Ìdi laura benvenuti
Un weekend a Moorea
P
er passare un weekend
idilliaco non serve poi molto.
La ricetta segreta consiste in
un’isola paradisiaca, una barca
a vela (non necessariamente di
lusso), un bel sole, una balena
o due, qualche delfino e magari
una tartaruga.
Moorea è l’isola sorella di Tahiti.
Distante circa 15 km, via mare,
sembra già un altro mondo.
Le luci, il rumore e il caos di
Tahiti sono diluiti dall’acqua
dell’oceano, e una volta arrivati
sulle sue coste il traffico e la
civilizzazione non sono altro
che un lontano ricordo. Ci si
aspetterebbe quasi di incontrare
qualche pirata, con la benda
sull’occhio e una bottiglia di
sermidianamagazine Ì 48
rhum, intento a parlare di un
famoso tesoro coi suoi compari.
Un caro amico ha invitato
me e la mia famiglia per un
lungo weekend a Moorea sulla
sua barca a vela. Impossibile
resistere, leviamo l’ancora un
venerdì mattina dalla Marina
Taina di Punaauia. I bimbi
corredati di giubbotto, il mare
calmo come l’olio e un bel
venticello sono le premesse
ideali ad un’attraversata di
almeno cinque ore. E le sorprese
non tardano ad arrivare.
Arrivati alla passe di Papeete i
bambini cominciano ad urlare
“i delfini!”. Ed effettivamente
una cinquantina di delfini ci
vengono incontro, scortandoci
all’uscita della passe, saltando e
danzando attorno alla barca. Il
morale già alle stelle, iniziamo la
traversata. Con le vele spiegate
zigzaghiamo in direzione di
Moorea. I bambini hanno già
adottato la barca e passano gran
parte del loro tempo cercando
di toccare l’acqua delle onde
coi loro piedi, e noi adulti ad
evitare di non farli cadere.
Circumnavighiamo l’isola per
arrivare nella famosa baia dove
il capitano Cook aveva a suo
tempo gettato la sua ancora. Ci
sembra quasi di sentirli, i versi di
Baudelaire, sussurrati dalle onde:
“Là, tout n’est qu’ordre et
beauté,
Luxe, calme et volupté.»
(Laggiù, tutto non è che ordine e
bellezza, lusso, calma e voluttà.)
Al calare del sole mio figlio, il più
grande, mi chiede perché non
scendiamo a terra per dormire.
Gli rispondo semplicemente di
ripetermi la stessa domanda
il mattino seguente. Vengo
svegliata dalle grida dei bambini,
che impazienti mi chiamano.
Li raggiungo e tutti eccitati
mi dicono “mamma guarda!
Siamo al mare, abbiamo visto
una razza! E uno squalo!”. La
domanda della sera prima
ha ottenuto la sua risposta.
Passiamo la giornata in acqua,
i bimbi, ormai perfettamente
a loro agio tra i pericoli di una
barca a vela, si tuffano felici
nel mare più blu e trasparente
del mondo. La spina è stata
completamente staccata. I
problemi e le preoccupazioni di
tutti i giorni sono solo un lontano
ricordo. La splendida laguna di
Moorea si trasforma per noi in
un acquario. Attorno alla nostra
barca c’è un gran via vai di vita.
Le razze vengono curiose per
farsi accarezzare in cerca di
cibo, pesci dalle forme e colori
più vivaci si eccitano quando
lanciamo loro briciole di pane,
facendo tanto divertire i bambini,
ma scappano spaventati
all’arrivo di qualche squaletto.
Al tramonto il cielo si dipinge
di viola, arancio, rosso, giallo. È
proprio vero che, quando si sta
bene e si è felici, tutto sembra
più bello. Se poi quel “tutto” è già
bello di suo…
Ma la domenica bisogna tornare.
Con l’animo meno leggero, ci
congediamo da questo angolo
di paradiso, e intraprendiamo il
viaggio di ritorno.
E qui, con la frase “sarebbe
troppo bello per essere vero”,
arriva la ciliegina sulla torta. Una
balena e il suo balenottero si
avvicinano, e il piccolo ci saluta
con un bel tuffo, di quelli che vi
vedono solo nei film. Restiamo
tutti con la bocca aperta e
un’espressione sicuramente poco intelligente davanti
allo spettacolo. Ma tutte le belle storie hanno una fine, e
all’arrivo a Tahiti invece che dai delfini, veniamo accolti
dalla musica assordante delle barche, piroghe e moto
d’acqua che tutti i finesettimana si ritrovano per far festa (e
soprattutto per bere e rimorchiare) sul “banc des couillons”
(letteralmente “banco dei coglioni” ovvero un banco di
sabbia ribattezzato tale per la natura dei suoi residenti).
Finita la pace, finita la tranquillità, siamo tornati.
Per consolarci aspettiamo il tramonto bevendo l’aperitivo,
occasione per i bambini di fare l’ultimo bagno. Il sole
va a dormire dietro Moorea. La fine quasi perfetta di un
weekend perfetto.
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C UCINA
La mela
il frutto proibito solo ad Adamo
]
Adamo era semplicemente un
essere umano. Non voleva la mela
per amore della mela. La voleva
soltanto perché era proibita.
Lo sbaglio fu di non proibirgli
il serpente, perché allora avrebbe
mangiato il serpente.
Mark Twain
L
a mela sta scomparendo dalle nostre
tavole, sembra non essere più tra i frutti
più ambiti. Proprio lei, regina dalle tante
sfumature e dalle fogge e varietà molteplici.
La mela si veste di una sorprendente serie
di significati: ”rossa è la mela come l’amore,
rosso è il sangue, rosso il diavolo nella sua
rabbia”. Così dice un’antica filastrocca
riconoscendo che l’eccitazione del colore
rosso può esternarsi sia nell’amore che nella
rabbia. La mela rossa può essere avvelenata
come quella che la strega offre a Biancaneve
o avvelenata dal peccato come quella che
Eva offre ad Adamo. La mela sta in una mano
e la riempie totalmente come il seno di una
donna (altro che coppa di champagne) di cui
è, per vulgata, simbolo. Può essere bacata,
la mela. E così finisce per rovinare tutte le
altre. Mentre quella immatura legherà la
bocca e le impedirà il bacio. Una mela è già
un piccolo pasto. Quanti ricordano le mele
cotte che ci davano a letto quando eravamo
malati? Mele cotte per restare in vita, per
vincere la febbre, per ritrovare la salute: una
mela al giorno toglie il medico di torno. Con
un po’ di caramello sopra leniva la tosse,
ridotta in poltiglia era confettura, seccata
diventava biscottino. E’ allora perché oggi
non mangiamo più le mele? Occorre grinta
per mangiarla: la mela non è frutto facile
come la banana chiusa nel suo astuccio di
buccia o l’uva che un chicco tira l’altro. La
mela deve essere sbucciata con un coltello
giusto e chi è più bravo fa la buccia più
lunga, un sottile truciolo che cadrà come un
serpente arrotolato. Perché la mela è legata
anche al serpente che la porta nella sua
bocca dalla lingua biforcuta. Certo, la mela
a che fare con l’amore e lì, ci vuol pazienza:
niente avviene per caso, tanto è per grazia.
Occorre attendere il tempo giusto, la giusta
maturazione, il momento magico in cui lei
ti dirà finalmente sì e ti offrirà la sua mela
e tu la mangerai spicchio per spicchio
perché anche la mela ha i suoi spicchi. I
nostri vecchi dicevano che la mela ha un
potere di maturazione sull’altra frutta che
viene messa nella stessa cesta. Così, con
la frutta immatura deve esserci anche la
mela. Una mela è buona tutta e quando si ha
fame vanno bene pure i torsoli e la bucce. Il
picciolo che la lega all’albero è come il nostro
ombelico che ci dice, in fondo, chi siamo,
da dove ha tratto vita ogni frutto, l’origine
insomma. Dunque, la mela è frutto difficile
che può rivelare molte cose di te: tolgo o
no il picciolo? La tagli in due o in quattro?
La sbucci pezzo per pezzo o tutta insieme?
Ne offri una parte o te la ingoi tutta? La
sbocconcelli o la tagli? Da dove proviene la
tua mela? Io lego la mia mela a quella pianta
che cresce salendo verso la gialla mela del
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‡ CHILLER BOX: è il giusto spazio per gli
alimenti più deperibili come pesce, carne
e formaggi. Il vantaggio di questo cassetto
è rappresentato dalla sua temperatura, di
2-3° C inferiore rispetto a quella impostata
per il resto del frigorifero, così i cibi si conservano perfettamente e durano di più;
Completando la presentazione degli interni di
questi spendidi combinati Bosch diciamo che
il vano freezer è stato integrato con evaporatori nelle pareti per consentire una sempre
minore formazione di brina ed evitare l’accumulo di ghiaccio (tecnologia LOW FROST):
in questo modo potrà essere sbrinato molto
più raramente e in modo rapido; inoltre il BIG
BOX è un cassettone da utilizzare a seconda
delle esigenze (anche di conservazione di torte alte) e l’assenza di serpentine sotto i cassetti permette un utilizzo totale del volume del
vano,a sua volta regolabile in altezza togliendo
addirittura i cassetti e sistemando i surgelati
su ripiani di vetro.
La bellezza esterna infine non è solo un dettaglio, è eleganza e ancora una volta funzionalità: la semplicità estetica degli sportelli
permette a tutti i frigoriferi della gamma di arredare con gusto ogni cucina; il display Touch
Control, elegante ed intuitivo, permette con
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rubrica
libri da leggereÌ
a cura di simonetta bitasi
www.biblioteche.mn.it/LibriLettori.jsp
Seconda edizione
Piccoli editori a Mantova
4-5 giugno 2011
R
itorna Piccoli editori a Mantova, il
viaggio nel mondo della lettura che vede
coinvolti, tutti insieme e in sinergia, editori,
biblioteche, librerie e lettori. L’esposizione
organizzata dal Centro Culturale Gino Baratta
e dal Sistema Bibliotecario Grande Mantova
vuole essere un nuovo e significativo
momento per favorire l’incontro tra libro e
lettore.
Nella accogliente sede della Biblioteca
Baratta, la manifestazione propone una
indicativa rassegna della produzione di piccoli
editori di qualità, di rilevanza nazionale, con
particolare riguardo all’editoria per l’infanzia
e al graphic novel.
Una specifica attenzione è stata, inoltre,
rivolta alle opere locali, cui viene dedicata
una apposita sezione, che presenta autori
e temi rilevanti dell’ambiente culturale
mantovano, fonti molto spesso insostituibili
per la conoscenza del nostro territorio.
L’esposizione, che si svolgerà presso la
Biblioteca G. Baratta nelle giornate di sabato
4 e domenica 5 giugno 2011, sarà visitabile
liberamente da qualsiasi cittadino e i libri
esposti saranno messi in vendita. Inoltre,
durante la manifestazione si avranno
occasioni di approfondimento sul tema della
piccola editoria con interventi di alcune delle
personalità che lavorano nel mondo del libro
e della lettura. Ci sarà inoltre un momento di
lettura dedicata ai più piccoli.
Il progetto nasce dalla collaborazione delle
biblioteche mantovane con Simonetta
Bitasi, coordinatrice di molti gruppi di
lettura del territorio direttamente coinvolti
nell’iniziativa. I lettori, infatti, contribuiranno
all’allestimento e alla gestione della mostra.
Il progetto coinvolge i librai di Mantova che
avranno il compito di curare il reperimento
dei libri, individuando, in collaborazione con
gli organizzatori e con gli editori stessi, i titoli
di ogni editore da esporre.
Grazie a questa iniziativa, dunque, la piccola
editoria, che spesso fatica a far conoscere
la propria produzione, incontra il suo
pubblico nella biblioteca, luogo privilegiato
di confronto per i lettori e per tutte le
professionalità che operano nel mondo del
libro e della lettura.
Per informazioni
www.bibliotecabaratta.it 0376.352711
[email protected].
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sermidianamagazine Ì 52
Ad ogni lettore
il suo libro PROGRAMMA
DELLA MANIFESTAZIONE
ORARIO D’APERTURA:
Cargo www.edizionicargo.it
sabato 4 giugno
ore 10.00-13.00 / 15.00-18.30
domenica 5 giugno
ore 10.00-13.00 / 15.00-18.30
Yirmi Pinkus, Il folle cabaret
del professor Fabrikant
SABATO 4 GIUGNO
ORE 10
Il titolo già anticipa come questo singolare romanzo d’esordio sia un incredibile cabaret di fantasia, invenzione, humour
e ricostruzione storica. Pieno di dialoghi piccanti, gag e battute, umorismo ebraico e ironia yiddish, vivace e coinvolgente, mette in scena tutta la vasta gamma dei sentimenti
umani, deliziando e viziando qualsiasi lettore. Che non potrà
dimenticare facilmente il teatro del professor Fabrikant, una
compagnia itinerante in lingua yiddish, formata da sette attrici che seguiamo dal loro esordio ancora bambine fino a
quando rischiano di finire in una casa di riposo. Un piccolo
capolavoro polifonico, da leggere assolutamente.
Inaugurazione
SABATO 4 GIUGNO
ORE 17.00
Piccolo raduno dei Gruppi di Lettura
con una visita guidata all’esposizione a cura
di Simonetta Bitasi e Emanuele Salvato e un
dibattito aperto sulle modalità e le scelte di
lettura dei vari gruppi presenti
domenica 5
ore 11.00
Che fine faranno i libri?
con FRANCESCO CATALUCCIO
Francesco M. Cataluccio (1955) ha studiato
Filosofia e Letteratura a Firenze e a Varsavia.
Dopo aver lavorato vent’anni nell’editoria
(ha diretto le case editrici Bruno Mondadori
e Bollati Boringhieri), si occupa attualmente
dei programmi culturali di Frigoriferi Milanesi.
È autore di numerosi saggi sulla cultura e la
storia della Polonia e del Centro Europa e ha
curato le opere complete di Bruno Schulz.
Trai i suoi libri ricordiamo: Immaturità. La
malattia del nostro tempo (Torino 2004);
Che fine faranno i libri? (Roma 2010), Vado a
vedere se di là è meglio (Palermo 2010) e
Chernobyl ( Palermo 2011).
DOMENICA 5
ORE 16.00
ELENCO EDITORI
presenti alla seconda edizione di Piccoli Editori
66thand2nd Accademia Nazionale Virgiliana Almayer Angelica Arcari Arianna Sartori
Arka Artebambini Arti Grafiche Bottazzi Astoria Bao Publishing BeccoGiallo Camelopardus Cargo Carthusia Coconino Cooperativa Librai Mantovani Corraini Di Pellegrini
Diabasis Duepunti E. Lui Edizioni Ambiente Edizioni dell’Asino Eléuthera Elliot Fandango Hacca Ideeali Il Cartiglio Mantovano Il Castoro Il Gioco di Leggere Il Maestrale
Iperborea Isbn Istituto mantovano di storia contemporanea Keller Kellermann Kite La
Giuntina La Nuova Frontiera Lavieri Le Nubi Lineadaria Marcos y Marcos Minimum Fax
Negretto Nottetempo O barra O Playground Pulcinoelefante Publi Paolini Quodlibet
Sinnos Sometti Terre di Mezzo Topipittori Tunué Zandonai Zero91
“La Sorg
Ricci e pasticci per piccoli lettori
con Segni d’infanzia.
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sermidianamagazine Ì 53
rubrica
il personaggioÌdi marco vallicelli
Sempre più in alto
l’incontro con Bruno Detassis il patriarca degli scalatori trentini
A
nche se sono passati
ormai tanti anni, conservo
un ricordo piacevolissimo ed
indelebile di quelle giornate, che
noi chiamammo da subito “le
imprese eroiche”.
Eravamo un gruppo di amici di
diverse età ma legatissimi tra
di noi e nell’estate di ventisei
anni fa, Marco Reggiani e don
Libero Zilia, veterani della
montagna in quota, ci proposero
di portarci con loro in una tre
giorni di escursioni lungo le vie
ferrate attrezzate della valle del
Brenta in Trentino. Eravamo tutti
esordienti ma fu un amore a
prima...marcia.
Non eravamo
consumisticamente
superattrezzati con le ultime
tendenze della moda per la
montagna: ognuno di noi aveva il
proprio corredo da battaglia fatto
in casa, spartano ed essenziale,
ma nello zaino portavamo tutti
attenzione, determinazione e
grande rispetto per il maestoso
ambiente che ci accoglieva. I
panorami che si ammiravano,
ogni volta nuovi e sempre
incantevoli; il suggestivo
inoltrarci in fila lungo le
vedrette, lo spettacolare ed
entusiasmante inerpicarci o
scendere per superare camini e
scalette; il trascorrere insieme
i momenti di pausa sia lungo
i sentieri che in rifugio prima
sermidianamagazine Ì 54
di slanciarci nella traversata
della vallata successiva; il
pernottamento in rifugio in
compagnia di altri gruppi
tanto variopinti e picareschi
quanto unici ed irripetibili... ci
stregarono, ci rapirono allora e ci
tengono soavemente prigionieri
tuttora.
Ventuno anni fa, in occasione
di quella che fu l’ultima eroica
impresa, capitò l’episodio che
rifulge ancora oggi nella mia
memoria e, ne sono certo, di
tutti gli altri miei compagni
d’avventura. Ricordo i loro
nomi come fossimo la squadra
nazionale alle olimpiadi: quella
volta insieme a me c’erano
Marco Reggiani ed il suo
secondogenito Davide, Matteo
Caleffi, Luciano Galli e don Libero
Zilia. Durante la traversata dal
rifugio Brentei verso il rifugio
Alimonta, tutta sui duemila
metri abbondanti di quota, lungo
la ferrata Brenta Alta e quasi
sotto i due Campanili, abbiamo
incrociato Bruno Detassis:
come una fulgida meteora ha
suggellato il nostro amore eterno
per la montagna.
Bruno Detassis, allora
considerato unanimemente il
pioniere ed il patriarca di tutti
gli alpinisti scalatori trentini,
già a sedici anni era una guida
esperta ed è proprio nelle sue
montagne del Brenta che ha
scritto le pagine più belle del
suo inscindibile legame con la
roccia. Ha cercato, scoperto
e divulgato le vie più belle e
superbe, accompagnando intere
generazioni di escursionisti,
conquistati dalla passione per il
verticale. Ha gestito per oltre un
quarantennio il rifugio Brentei
e, contemporaneamente, ha
svolto non solo la sua attività
di scalatore ed istruttore ma
anche quella di soccorritore di
tutti coloro che commettevano
l’imprudenza di sfidare
avventatamente la montagna.
Quel giorno Bruno Detassis
guidava in cordata, come fosse a
passeggio, due giovani poco più
che ventenni, ma la destrezza,
la sicurezza e l’agilità del
procedere di quell’ottantenne
erano davvero eccezionali,
fantastiche, sbalorditive.
Avremmo voluto fermarlo,
avvicinarci e farci fotografare
insieme a questo emblema
vivente dell’ardimento ma
bisognava cogliere l’attimo
fuggente perchè lui, dopo
averci salutati, già seguitava la
sua strada. Io ero l’ultimo della
fila sul sentiero, ma il destino
volle che fossi il più vicino a
Bruno Detassis: con un paio di
balzi lo raggiunsi e, idealmente
circondato da tutti gli altri
miei compagni, Marco ghermì
l’istante e scattò la foto!
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rubrica
di siberÌamarcord
Prete per una notte
Il Musimatic di Renzo Melloncelli
R
ovistando per mettere ordine
(o disordine) nei vecchi ricordi, mi sono imbattuto in questa
immagine singolare e dimenticata.
L’ho osservata attentamente, incredulo e mi sono affiorati alla
mente episodi impolverati come
mobili di una casa abbandonata,
coperti da inutili teli “salva-polvere”. Ma, soprattutto, mi ha fatto
ricordare un caro amico, l’ing.
Renzo Melloncelli, scomparso
per un tragico incidente stradale,
in modo violento e prematuro.
Ho frequentato Renzo per tanti
anni, fino alla sua scomparsa.
Eravamo amici per passioni comuni come la sperimentazione
fotografica, lo sviluppo di pellicole negative e diapositive e la
stampa casalinga delle foto a colori. Operazioni che costringevano a giornate o nottate di lavoro
in “camera oscura” con interminabili “provini” prima di arrivare
alla stampa da far vedere.
Renzo era un “purista”. Anche il
risultato che a me sembrava soddisfacente, non lo era per lui. Era
fatto così. Generoso, metodico,
preciso, infaticabile fino a raggiungere il risultato voluto.
Aveva un intuito che lo aiutava a
precorrere i tempi. La capacità di
analizzare con precisione gli elementi a disposizione. Poi partiva
“in quarta” per realizzare la sua
idea. Aveva interessi molteplici e
tutti li coltivava con grande preparazione e l’intento di raggiungere la “perfezione”.
Ricordo la sua passione per il
volo. Spesso mi chiamava: “...vieni a fare un giretto aereo in compagnia?” E si lanciava in passaggi
a bassa quota (troppo bassa)
lungo il PO o sull’abitato di Sermide. Mi diceva essere l’unico, in
provincia di Mantova, ad avere
il brevetto di volo strumentale e
notturno su aerei bimotore. Per
comodità aveva trasferito l’aereo
dal Migliaretto di Mantova all’aeroporto di Vangadizza, vicino a
Legnago, da dove si partiva.
Era appassionato e competente
di musica classica e corale. In
casa aveva un impianto audio dei
migliori al mondo, per quegli anni.
Si era appassionato alla “magia”,
che aveva imparato per far divertire i bambini. Ricordo una sua
applaudita esibizione al “Ricreatorio”.
Si trattava di hobby che Renzo
“sfruttava” per le esigenze della
sua azienda.
L’aereo: per raggiungere rapidamente i committenti (solitamente
parroci), definire i particolari e subito ritornare.
La musica: gli aveva suggerito
l’idea di approntare una sala di
registrazione e la produzione di
dischi di musica classica di qualità nettamente superiore a quella
dei 33 giri normalmente in com-
Ing. Renzo Melloncelli
sermidianamagazine Ì 56
mercio. Iniziativa che, da sola,
meriterebbe una più dettagliata
descrizione per il rigore scientifico e le ricerche di mercato con
cui era stata affrontata. Ne parlerò in altra occasione.
Il primo interesse era per l’azienda di famiglia, conosciuta in
tutto il mondo per la produzione
di orologi meccanici da torre. Ma
anche per altre importanti realizzazioni come il grande orologio
esterno del Parlamento di Addis
Abeba, oggetto di un filmato della “Settimana Incom” distribuito
in tutte le sale cinematografiche.
Renzo aveva intuito le nuove
frontiere dell’elettronica. Per
questo aveva “partorito” l’idea
di realizzare il “Musimatic”. Me
ne parlava con tanto calore ed io
ascoltavo estasiato i dettagli, che
Renzo aveva già tutti chiari nella
mente. Con l’aiuto dell’infaticabile Nino Varini, aveva cercato i
suoni partendo con il tagliare dei
tubi di metallo di varie misure,
continuamente modificando calcoli complicati che erano chiari
soltanto a loro.
Si trattava di un apparato elettronico per diffondere musica liturgica o canti nei momenti opportuni
della celebrazione. Il sacerdote
poteva dare l’avvio da una tastiera numerica inserita alla base del
microfono sull’altare.
Qualche sera mi chiamava e mi
accompagnava a vedere i progressi di quello che sarebbe diventato un diffuso apparato, sostituto dell’organista in moltissime chiese di piccole e medie comunità, apparato usato tutt’oggi.
Posso dire di avere avuto l’onore
ed il piacere di godere della sua
amicizia e di essere stato spettatore in “prima fila” a seguire l’evoluzione della sua “creatura”.
Le prove e la prima installazione
definitiva erano state fatte nella
chiesa di Sermide. Lunghe serate
per un risultato che doveva giustamente soddisfare la puntigliosa precisione di Renzo.
Poi arrivava la parte commerciale: la preparazione del materiale
tecnico e pubblicitario da inviare
a tutte le parrocchie e in tutte le
nazioni dove Melloncelli era conosciuto. Anche questa era pensata e seguita dal funambolico
cervello di Renzo.
Appuntamento serale in chiesa
per una seduta fotografica. C’era
da realizzare la foto di copertina
della brochure.
Con gli amici Bresciani e Lui, che
in quegli anni (tanti anni fa) avevano lo studio fotografico in Via
Cavicchini, Renzo ed io, tutti eravamo decisi a passare la notte in
chiesa fino a completare l’impegno, che era anche divertimento.
In particolare, Renzo aveva una
resistenza fisica ed una determinazione uniche. Era instancabile
ed insensibile al trascorrere del
tempo.
Non aveva dovuto faticare per
convincermi che, del quartetto,
ero il più adatto a vestire i paramenti, dato che gli altri avevano
compiti diversi.
Qualche giorno dopo, sviluppati i
negativi e stampate le foto, dalla
montagna veniva scelta quella
che avrebbe fatto il giro del mondo per pubblicizzare il nuovo,
rivoluzionario strumento elettronico: il “Musimatic”.
Guardo la foto, che nella brochure era a colori, e penso al caro
Renzo ringraziandolo per le emozioni che la sua sincera amicizia
mi ha procurato. Penso quanto
indegnamente ho vestito, per una
notte, i paramenti sacerdotali.
Nessuno, spero, mi avrà preso sul
serio.
1920 SCUOLA
DI MOGLIA
Un gruppo di 12 tra ragazzi e
ragazze ripresi dalla macchina
fotografica presso la scuola di
Moglia. La terza da sinistra è la
maestra Luigia Mussini sposata
Trazzi, madre del futuro dottor
Camillo.
Non è stato possibile identificare
i nomi degli alunni. Lasciamo
ai lettori il piacere della ricerca,
pregandoli di segnalare alla
redazione eventuali “scoperte”.
1982 - I COOPERATORI SERMIDESI
Muratori, tecnici,
dirigenti, tutti soci
della Cooperativa Edile
Sermidese, avevano
usufruito di una giornata
festiva per intonacare
le pareti delle sale, dei
corridoi, e degli uffici
della Casa di riposo. Dal
magazzino trasportarono
20 quintali di calce, 5 di
cemento, 3 metri cubi di
sabbia e gli attrezzi del
mestiere.
Colazione a metà
giornata preparata dall’
esperto cuoco Bruno
Mirandola, consigliere
della Casa di riposo.
La manutenzione
del vecchio stabile
era spontaneamente
gratuita ed offerta dalla
generosità disinteressata
dei cooperatori
sermidesi.
O
GRUPPO SCOLASTIC
LIA
ELEMENTARE MOG
ANNI 45-50
anni
nani, Claudio Casari, Facchini, Giov
era, Loris Branchini, Fabrizio Mag
i.
Fain
Nella foto: in piedi da sin.: Leo Barl
o
Federzoni, Cels
baldi, Ado Goltara, Buzzoni, Luciano
Banzi, Onorio Bardini, Sergio Ram
Besutti, Ivo Parmigiani.
re
Etto
i,
Fain
co
Fran
zoli,
Adelelmo Man
In ginocchio da sin.: Ado Tebaldi,
sermidianamagazine Ì 57
rubrica
di pasquale padricelliÌamarcord
La “Colomba Bianca”
la balera estiva nei giardini dello zuccherificio
T
erminata la guerra nel ‘45
Sermide era devastata,
pesantemente bombardata
dalle fortezze volanti americane.
Gli imprenditori di Sermide
immediatamente si dettero da
fare per ricostruire il paese.
Lo zuccherificio, fortemente
bombardato e danneggiato,
era stato ripristinato affinché
potesse “macinare“ barbabietole
già nell’agosto del ‘45. Anche gli
ambienti per l’intrattenimento
venivano ripristinati, come il
cinema “dai Pret” e il Politeama
“Verdi”.
Negli anni ‘50 in tutta l’Italia
sorgevano diversi gruppi
musicali con i repertori
americani, ma anche bravi
cantanti che riuscivano ancora
ad incantare gli amanti della
musica. Erano chiamati le “ugole
d’oro”.
Anche Sermide non si era
sottratta a questo cambiamento.
Alcuni volenterosi appassionati
di musica diedero vita
all’orchestra “Odeon” dei
Simonetto Lui, Vascisko
Winduska, Gaddo Paganini,
sermidianamagazine Ì 58
Diego Benedusi, Sanzio
Baldissara, Enrico Bizzarri, James
Bizzarri e altri giovani, con
Giorgio Dall’Oca al microfono. Il
dado era tratto. Mancava il luogo
dove potersi esibire. La direzione
dello zuccherificio concesse loro
lo spazio stupendo nei giardini
antistanti la fabbrica, con pista
da ballo in cemento e palco
per l’orchestra. All’entrata fu
posta la scritta con disegno“LA
COLOMBA BIANCA”.
Negli anni ‘50 fu annunciato un
grosso avvenimento: si sarebbe
esibita l’orchestra “Angelini”, che
allora andava per la maggiore.
Naturalmente a quei tempi per
entrare occorreva una somma
abbastanza ingente che tanti
giovani non possedevano.
Che fare? Con due amici di
Moglia e due di
Sermide qualche
tempo prima
dell’avvenimento
musicale,
decidemmo
una soluzione.
Il giorno prima
ci portammo
attorno al recinto
della“Colomba”
per studiare il
modo migliore
per entrare
gratis. Il luogo più
adatto ci parve
dietro il palco
poiché meno
sorvegliato e più
buio.
La sera
dell’evento,
vestiti a festa, ci
portammo nel
luogo stabilito. C’era una siepe
da scavalcare con alla sommità il
reticolato. A fatica scavalcammo
la siepe, riportando qua e là delle
abrasioni e qualche strappo ai
vestiti, ma comunque con una
sommaria spolveratina eravamo
dentro, avevamo raggiunto il
nostro scopo.
Ma il diavolo era in agguato, la
“maschera” addetta al servizio
ci fermò dicendo: “Mi dispiace
che abbiate fatto tanta fatica
per entrare, purtroppo vi devo
accompagnare all’uscita!”
Io ero davanti e i miei amici mi
seguivano. Passando nei pressi
del bar vi era seduta la cantante
Carla Boni che sorseggiava
una bibita. D’istinto mi fermai
e gli chiesi: “Signora Boni, ci
fa l’autografo?” Gentilmente
rispose: “Guardate ragazzi ora
devo salire sul palco, quando
ho terminato di cantare venite
e vi farò l’autografo”. Allora
la “maschera” che ci stava
accompagnando fuori gli disse:
“Questi non hanno pagato il
biglietto d’ingresso, pertanto li
devo accompagnare all’uscita!”
Carla Boni si alzò e disse
perentoria: “Li lasci pure, il
biglietto sarò io a pagarlo!”
Potete immaginare la nostra
gioia, poiché ci prendemmo
dall’incantevole artista, anche un
bel bacietto sulla guancia. Poi, ci
gustammo la serata con la sua
voce melodiosa, dimenticando le
nostre piccole ferite.
CASTELMASSA (Rovigo)
Via Galilei
SERMIDE (Mantova)
Via dei Cipressi 11
VO
I¬ N O N S O
E
CR
L ET T E R
ITTO D A
LO
]
Egregio direttore,
Mi sento in dovere di esprimere
alcune considerazioni sulla bella
serata del 6 maggio u.s. per la festa del 30° anno di “Sermidiana”,
organizzata e realizzata con lo stile
e la classe di sempre.
Mi riferisco in particolare all’intervento che Tu, attento Direttore, hai
fatto nei tre passaggi per tracciare
compiutamente ed esaustivamente
il trascorso dei trenta anni del giornale.
Il percorso di Sermidiana che hai
ricordato ai presenti l’ho vissuto
come lettore, come modesto ma lusingato collaboratore e come amministratore comunale, da quando
uscì Gennaio Sport nel 1981, poi
Sermidiana, quindi Sermidiana Magazine...
Ho sempre apprezzato la validità
del giornale, ben curato, sempre
impreziosito dalle molteplici notizie
pubblicate con meticolosa professionalità, motivo senza dubbio di
tanto successo.
Il fatto poi di aver ampliato negli
ultimi anni l’attenzione anche ai
comuni limitrofi ha portato Sermidiana ad un ulteriore miglioramento nell’informazione.
Sermidiana spazia in settori differenti, trattati con competenza da
chi scrive e con intelligenza dalla
Redazione che li sceglie per il lettore.
State facendo un buon lavoro per
dare alla gente un valido servizio
culturale, sociale e civile.
Voglio ancora ringraziare Te Direttore, Giorgio, Imo, Siro, Silvestro
e Maurizio per avermi dato, con
la serata di venerdì, la possibilità
di parlare con tante persone che
conosco e leggo con interesse e
di avermi permesso di conoscerne
altre, giovani collaboratori di Sermidiana, che pure portano il loro
prezioso contributo.
Mi sono sentito bene fra tante brave persone che con spirito di collaborazione svolgono volontariamente un’attività che appassiona.
Con stima
Armando Fioravanzi
Egregio Direttore,
chiedo spazio al suo Magazine
per portare a conoscenza di tutti
i lettori, del progetto di Vodafone
di esternalizzare dal 1 luglio 2011,
un intero dipartimento detto "Field
Operation".
Il nostro dipartimento è formato da
340 lavoratori, suddivisi tra tecnici come me dislocati sul territorio,
specialisti informatici, addetti alla
logistica e alla pianificazione, che
quotidianamente garantiscono il
buon funzionamento della rete
mobile e fissa di Vodafone.
La decisione non è stata per noi un
fulmine a ciel sereno. Dopo l'esternalizzazione nel 2007 di altri 950
colleghi dei Call Center, l'azienda si
era impegnata in accordo con le organizzazioni sindacali a non metter
mano alla forza lavoro impiegata,
per i successvi quattro anni.
La cosa sorprendente, in tempi di
crisi come questi, è che Vodafone
non è affatto un azienda in crisi,
i risultati finanziari recentemente
annunciati lo confermano.
Solo la logica del profitto a costo
zero è alla base di questa decisione.
A farne le spese saremo noi lavoratori ceduti a un fornitore esterno,
visto che operazioni del genere
sono spesso l'anticamera del precariato o addirittura della perdita
del posto di lavoro e i clienti Vodafone, alle prese con cellulari senza
campo o computer che non navigano in Internet.
Luca Gavioli
Direttore,
nell’impossibilità di poter ringraziare tutti quelli che a vario titolo mi
hanno contattato per quello che è
accaduto a mio fratello Giampietro,
approfitto dell’ospitalità del vostro
giornale per farlo.
Da parte di mia madre, di mia cognata, di mia moglie e ovviamente
di chi scrive, un grazie enorme a
tutti voi.
Giampietro grazie alla sua tempra
fisica fuori dal comune; all’alta professionalità del personale medico
che lo ha assistito e anche grazie
alle persone che
hanno pregato per
lui, tornerà a casa.
Rimesso a nuova
vita, nei tempi e
con le modalità
mediche che il difficile e raro caso
richiederanno.
Se esistono persone che nel loro lavoro quotidiano vanno ben al di là
del loro dovere nonostante i tempi
odierni, in cui si propongono molti
valori a dir poco discutibili, possiamo ben sperare; siamo ottimisti.
Sono costoro che tutti noi, dal profondo del cuore, ringraziamo.
P.s. Un ringraziamento particolare è
rivolto al dottor Boccia e la dottoressa Cavallini di Pieve di Coriano,
al dottor Ragni, al dottor Galbiati e
al dottor Tibaldi dell’ospedale civile
di Brescia.
Ferruccio Sivieri
MORIRE SUL LAVORO
La madre non si capacitava d’aver
perso un figlio così giovane sul lavoro, lontano da casa. Glielo hanno
fatto vedere su un sudario dell’obitorio di Mantova perché rifiutava la
notizia brutale estrema che contorceva i visceri e sconquassava ogni
parte del corpo.
Ora incredula esterrefatta davanti
a quel corpo rigido freddo innaturale sentiva un nodo salire alla
gola, deglutiva per non soffocare
e tratteneva a stento il grido di
riconoscimento e l’impeto delle lacrime che proruppero non appena
il suo sguardo terminò di frugare
ogni lembo di quel corpo senza vita
in cerca di una risposta.
Ottavio Baumgartner era arrivato
in albergo con i compagni al tramonto del lunedì.
La giornata era trascorsa normale:
il viaggio per Sermide, l’arrivo in
cantiere, l’organizzazione del lavoro, le istruzioni ricevute da chi era
più esperto. Un giro d’ispezione e
lo sguardo si soffermava sulla vasca dalle pareti bianche a cui faceva da contrasto il nero dell’acqua
immobile dentro la quale si sarebbe calato il giorno dopo per una
breve ispezione d’approccio della
zona antistante le griglie di aspirazione dell’acqua del Po diretta alla
centrale termoelettrica.
La passione per le immersioni aveva trasformato quel solido ragazzo
di pianura in un sub appena terminati gli studi superiori.
Alle 12 di martedì, dopo un quarto
d’ora dal suo ingresso in acqua, le
bolle d’aria non risalivano più in
superficie, la respirazione si faceva
sempre più affannosa sino a ridursi
a pochi rantoli raccolti telefonicamente dal manovratore di superficie. I compagni con la corda di sicurezza agganciata all’ombelicale
faticosamente recuperano subito
il corpo grondante di Ottavio che
forse istintivamente si era strappato la maschera. Aprono la tuta
stagna per praticare il massaggio
cardiaco e la respirazione bocca a
bocca. Arrivano i soccorsi. Pronto il
defribillatore ma il cuore ha smesso di battere e non si rianima più.
Di lavoro, come di tutto, si può morire, ma serve per vivere.
Gisa Gramola
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ITTO D A
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25 Anni insieme
Il 17 maggio hanno festeggiato
25 anni di matrimonio
Cristina Baroni e Pietro Poletti
Congratulazioni e felicitazioni
da parenti e amici.
Anniversari
Alessandra e Jacopo augurano un felice anniversario di matrimonio a
Patrizia Previdi e Gianrico Coppari (10 anni)
e a Angiolina Margutti e Oprando Previdi (47 anni)
Il piu' bel regalo
Il 2 maggio, in occasione
del compleanno del papà, è arrivata Marta.
Quale miglior regalo!
Tantissimi auguri da parte di
mamma Silvia Passini e papà Daniele Bettoni,
e i nonni...
che non stanno più nella pelle dalla gioia.
sermidianamagazine Ì 60
Compleanno
Nel bellissimo castello di Valbona (Padova)
il nonno Valerio Menghini
è stato festeggiato per il suo 62° compleanno dalle nipotine
Sara, Melissa e famigliari.
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STORIE
DI UOMINI E
DI CANI
E’ mancato
Angelo
Bernardelli
Correva l’aprile del ‘96
quando arrivai a Sermide
con la mia nuova famiglia
e “Briciola”, una splendida
cagnolina sottratta al
canile di Mirandola da un
improbabile futuro.
Sin dalla prima volta che la
vidi, capii subito che avrebbe
deliziato un pezzo della mia
vita durato quindici anni.
Da quel giorno ci separava
solo il mio lavoro, per il resto
condividevo con lei tutto:
dalle lunghe passeggiate
nelle vie del paese alle brevi
vacanze al mare, così come
le escursioni sulle spiagge del
Po dove mi capitava spesso
di perderla, per poi ritrovarla
in un puntino nero laggiù,
che lambiva la sinuosa curva
del grande fiume. Adesso
Briciola non c’è più e mi
ha lasciato un vuoto che
riesco a colmare solo con
i bei ricordi e il suo modo
incondizionato di volermi
bene. Non c’è più nemmeno
la sua piccola ombra che
mi seguiva ovunque e mi
Trattamenti
viso e corpo
Massaggi
Cavitazione
Pacchetti
promozionali
Solarium
Lo ricordiamo con affetto
come nostro padre di famiglia
e per i valori di operosità,
onestà e serietà che hanno
contraddistinto la sua vita e
il suo lavoro.
Ringraziamo tutte le
persone che ci sono state
vicine in questo momento
e tutti coloro che con una
offerta hanno contributo a
raccogliere la somma di Euro
2.000 per l’associazione Pro
Rett Ricerca, a sostegno del
laboratorio scientifico sulla
sindrome di Rett al San
Raffaele di Milano.
Famiglia Bernardelli
ritrovo a pensare quanto gli
uomini si perdano in stupide
complicazioni rispetto alla
semplicità esistenziale che
può trasmettere un cane.
Adesso Briciola è volata in
cielo, lassù; più in alto di noi
uomini e certamente ritroverà
i suoi vecchi amici Bobo,
Paco, Palla e tanti altri ancora
per organizzare giocose
scorribande.
Ciao Briciola, non ti
dimenticherò mai.
Luciano Domenico Mazzali
Remo
Accorsi
La redazione di Sermidiana
partecipando al lutto dei
familiari, desidera ricordare
l’amico Remo per la
collaborazione prestata al
nostro mensile, per le ripetute
solidarietà dimostrateci e per
gli interessati articoli, che si
sono interrotti dopo il tragico
avvenimento che lo aveva
colpito nel più profondo dei
suoi affetti familiari.
I numerosi amici di Santa
Croce e di Sermide lo
ricordano e i tanti agricoltori
che avevano beneficiato
della sua disponibile
professionalità e gentilezza
NOVITÀ
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contro le rughe e gli inestetismi del viso.
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TEATRI E DINTORNI
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PROGRAMMA EVENTI GIUGNO LUGLIO
Eventi vari
DAL 9 AL 12 E
DAL 16 AL 20 GIUGNO
SAGRA DELLA PATATA
DAL 3 AL 5 E
DAL 10 AL 12 GIUGNO
Sagra gastronomica con
spettacoli musicali, gara
podistica, giochi per bambini.
Argenta (FE)
Info 0532 330276
SAGRA DEL CASTRATO
Sagra con stand gastronomici
Renazzo di Cento (FE)
Info 051 6843334
10-12 E 17-19 GIUGNO
FESTA DLA SALAMA
DA TAI
4-5 / 11-12 / 19-20 / 25-26
GIUGNO
SAGRA DEL PESCE
In questa suggestiva parte di
Delta si svolge la tradizionale
Sagra del Pesce. Negli stand
gastronomici, tra i magici sapori
del mare si potranno degustare
vongole e cozze alla marinara,
sarde in saore, amaccheroncini
alle cannocchie e alla marinara,
strozzapreti con gamberi e
zucchine bianche, fritto misto
(acquadelle), guazzetto con
cannocchie e mazzancolle,
calamaretti, insalata di mare,
seppie in umido con polenta e
tante altre specialità’ marinare
legate alla tradizione di Gorino
e del Delta del Po. Un’occasione
unica per assaporare prodotti
locali, pescati e serviti in tavola
Gorino Porto (FE)
Info 339 6066731
La salama da tai è un po’ la
“sorella maggiore” della salama
da sugo ferrarese a differenza
della quale però si consuma
allo stato fresco, senza doverla
cuocere. L’insaccato dal gusto
ricco e dall’aroma caratteristico
è prodotto artigianalmente
secondo i vecchi metodi della
tradizione locale utilizzando
esclusivamente carne di suino,
sale, pepe, vino e tempo, per
la stagionatura. E’ simile per
la forma sferica alla salama
da sugo, la salama da tai si
consuma fresca, tagliata a fette
ed accompagnata dal melone,
anch’esso uno dei prodotti tipici
delle campagne ferraresi.
Durante la manifestazione
gastronomica è possibile gustare
altri piatti tipici ferraresi, come i
cappelletti e la salama da sugo
con il purè.
Guarda (FE) Info 0532 868096
10-12 E 17-19 GIUGNO
SAGRA DELLE
PORCHETTA
Stand gastronomico dedicato
alla porchetta, prodotto che
già dal Medioevo si trova
perfettamente inserito nella
tradizione culinaria padana, dove
il maiale domina incontrastato.
Corporeno di Cento (FE)
Info 051 6843334
18 GIUGNO H 15:00
CANOA CROSS CITTA’
DI COMACCHIO
Manifestazione per canoisti
nei canali del centro storico di
Comacchio. Un’originale gara
a ostacoli, con corsa, imbarchi
“svizzeri”e passaggi in eschimo.
Comacchio (FE)
Info 0533 314154 - 338 4289205
DAL 17 AL 19 E
DAL 24 AL 26 GIUGNO
SAGRA DEL PESCE
D’ACQUA DOLCE
E SALATA
Sagra paesana con stand
gastronomici dedicati al pesce
Bondeno (FE)
Info 348 0083645
23-26 E 29-30 GIUGNO,
1-3 E 6-10 LUGLIO
SAGRA DEL TORTELLINO
Menu della sagra:
ANTIPASTI: Cestino di gnocchini
fritti-Crostini caldi con lardo di
Colonnata-Tagliere di salumi e
formaggi
I PIATTI della SAGRA: Gran Galà
della Sagra: (tortellini al tartufo,
tortellini con ragù di petto
d’anatra, tortellini con speck e
fontina, tortelli di zucca con ragù,
tortelloni verdi di ricotta con
salsa alle noci e pinoli, tortelli
alle erbette con gorgonzola e
semi di papavero).
Tris della Sagra: (tortellini al
tartufo, tortellini con ragù di
petto d’anatra, tortellini con
speck e fontina);
Tris di Tortelli e Tortelloni: (tortelli
di zucca con ragù, tortelloni verdi
di ricotta con salsa alle noci e
pinoli, tortelli alle erbette con
gorgonzola e semi di papavero).
Reno Centese (FE)
Info 051 6843334 / 348 8853419
www.lasagradeltortellino.it
DAL 28 GIUGNO AL 1 LUGLIO
AL LIDO DEGLI SCACCHI E
DAL 5 AL’8 LUGLIO AL LIDO
DI SPINA
SAPORI DA MARE
Manifestazione dedicata alla
presentazione e promozione
delle produzioni agroalimentari
tipiche che compongono il
paniere delle “17 Perle del
Ferrarese”: Aglio di Voghiera
Dop; Vini del Bosco Eliceo Doc;
Coppia Ferrarese Igp, Pera
dell’Emilia Romagna Igp; Pesca
e Nettarina di Romagna Igp; Riso
del Delta del Po Igp; Asparago
Verde Igp; Anguilla delle Valli di
Comacchio; Salame Ferrarese;
Salama da Sugo; Vongola
di Goro; Melone dell’Emilia;
Cocomero Ferrarese; Carota del
Delta; Pampapato; Zia Ferrarese
e Cappellaccio di Zucca.
Tante le iniziative proposte:
cene a tema, cicloscampagnate,
mercatini, degustazioni guidate e
lezioni di cucina per i più grandi,
ma anche giochi. spettacoli,
mini-laboratori e merende “a
tutto gusto” per i più piccoli.
Info 345 5684017
www.saporidamare.it
#POFUUJ1JOPUUJ
EJ#POFUUJ$FTBSF1JOPUUJ"OHFMB#POFUUJ'FEFSJDBF#POFUUJ-JTB
ONORANZE FUNEBRI DAL 1980
Sermide, via 29 Luglio 99/A - Telefono 0386.61939
sermidianamagazine Ì 62
Mostre
1 LUGLIO
LA NOTTE ROSA 2011
IL SOGNO E’ QUI!
Una serata dedicata alle donne
in tutte le località della costa:
eventi a tema, concerti, feste e
locali aperti fino all’alba.
E’ il “sogno” il tema della sesta
edizione del “capodanno
dell’estate italiana”, che si
terrà venerdì 1 luglio 2011
lungo i 110 km della riviera
adriatica dell’Emilia Romagna.
Dal tramonto di venerdì, tanta
musica, centinaia di eventi
e appuntamenti dedicati al
tema dell’onirico, stabilimenti
balneari, ristoranti, musei e
parchi divertimento aperti e,
a mezzanotte, l’immancabile
appuntamento con il “concerto”
di fuochi d’artificio sulle spiagge
da Comacchio a Cattolica.
Info 0533 314154
www.lanotterosa.it
DALL’11 GIUGNO
AL 24 LUGLIO
POMPOSARTE 2011:
DANIELE FARINELLA
& FRIENDS
Collettiva pittorica
Mostra all’interno del complesso
abbaziale di Pomposa
Abbazia di Pomposa (FE)
Info 0532 204101
www.high- foundation.com
10 LUGLIO, H 20:30
SKUNK ANANSIE
Rassegna Ferrara sotto le stelle.
Biglietti 32 euro + diritti di
prevendita
Ferrara, p.zza Castello
5 LUGLIO H 20:30
THE NATIONAL + VERY
SPECIAL GUEST BEIRUT
rassegna Ferrara sotto le stelle,
unica data italiana. Biglietti 30
euro + diritti di prevendita
Ferrara, p.zza Castello
Info 0532 241419
18 LUGLIO H 21:30
CESARE CREMONINI
IN CONCERTO
MANTOVA, Palazzo Te
7 LUGLIO, ORE 21.15
Musica e
concerti
DAL 23 GIUGNO
RASSEGNA FERRARA
HIGH FOUNDATION
FESTIVAL 2011
XI edizione di High Foundation
Festival, kermesse di arte
e musica organizzata
dall’omonima Associazione
Culturale, nella suggestiva
cornice del parco urbano di
Ferrara.
21 LUGLIO H 21:00
THE BLUE DOLLS SHOW
SUBSONICA
Le ragazze dello swing. Le più
famose musiche del secolo
scorso eseguite da un trio
straordinario.
Rassegna Delizie estate
2011-05-18 Voghiera (FE)
Delizia del Belriguardo
Info 0532 328511
Rassegna Ferrara sotto le stelle.
Biglietti 20 + diritti di prevendita
Ferrara, p.zza Castello
21 LUGLIO H 21:30
GIOVANNI ALLEVI
IN CONCERTO
MANTOVA, Palazzo Te
6 LUGLIO H 20:30
PJ HARVEY
23 LUGLIO H 21:30
Rassegna Ferrara sotto le stelle,
unica data italiana. Biglietti 38
euro + diritti di prevendita
Ferrara, p.zza Castello
JAMES BLUN
IN CONCERTO
MANTOVA, Palazzo Te
PER PRENOTAZIONI
0386.733.976
via Mantegna Poggio Rusco
tel. 0386.734185
fax 0386.741532
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t
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dermatologia
oculistica
ortopedia
chirurgia
urologia
ginecologia
cardiologia
fisiatria
neurologia
gastroenterologia
odontoiatria
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EBMMVOFEÀBMWFOFSEÀPSF
4BCBUPPSF
3JUJSPSFGFSUJEBMMVOFEÀBMWFOFSEÀ
PSF
FPSF
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
TELERADIOLOGIA
POLIAMBULATORI
sermidianamagazine Ì 63
Direttore Sanitario: Dott. Giacomo Barbalace
w w w. x r a y o n e . i t
Comune di Sermide
enrica bergonzini strategie grafiche
Lunedì 6 Giugno 2011
Sermide, Capitol Multisala
ore 17,30
Giornalista, già vicedirettore del “Sole-24 Ore”,
per anni corrispondente della “Repubblica” da
Pechino, dal 2009 è corrispondente da New
York per lo stesso giornale. Ha insegnato in
diverse università in tutto il mondo e ha scritto
numerosi saggi.
FEDERICO
RAMPINI
PRESENTA IL LIBRO
OCCIDENTE ESTREMO

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