Il film è ambientato nel 1880 a Londra, in piena

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Il film è ambientato nel 1880 a Londra, in piena
Hysteria
Scritto da Valeria Sibona
Il film è ambientato nel 1880 a Londra, in piena epoca vittoriana. Il giovane medico Mortimer
Granville, amico del bizzarro inventore e amante della tecnologia Edmund, lavora
saltuariamente in diversi ospedali,
ma le sue convinzioni mediche, giudicate reazionarie, si
scontrano con i metodi della medicina tradizionale.
Egli punta, in particolare, al rispetto delle elementari norme igieniche, come il lavaggio delle
mani o il cambio delle bende sporche e non riesce a convincere i suoi colleghi, specie i
superiori, dell'esistenza dei germi, causa delle infezioni. Si vede così presto costretto a cercare
nuove collaborazioni e, presentando il suo curriculum in diversi istituti, trova infine lavoro presso
il dottor Dalrymple, titolare di un rinomato studio di cura per il "male del secolo": l'isteria.
Secondo il dottor Dalrymple, almeno la metà delle donne di Londra, in forme dalle più lievi
(sbalzi d'umore, fame, irritabilità, tristezza, pianto frequente) alle più estreme (aggressività e
rabbia incontinente) ne soffre. La sua terapia consiste nel massaggio manuale della vagina
delle pazienti, della durata di diverse ore, per riportare l'utero nella posizione originale e in tal
modo guarire la malattia. All'epoca, e così lo spiega al giovane, il massaggio non era
considerato una stimolazione erotica, perché si credeva che la donna non potesse ottenere
l'orgasmo in assenza della penetrazione maschile.
Il dottor Dalrymple ha due figlie: Emily, musicista di carattere docile e gentile, e Charlotte,
femminista convinta, con diversi precedenti penali e molto attiva in ambito sociale (dirige un
istituto per la riabilitazione dei poveri della città), dal padre stesso considerata gravemente
isterica. Charlotte ha inoltre riabilitato una prostituta, Molly (detta Lolly Molly), assumendola
come domestica, sempre contro l'approvazione del padre. Lavorando nello studio e superando
l'imbarazzo iniziale, Mortimer ottiene molto successo fino, però, a soffrire di forti crampi alla
mano destra, con la quale lavora. Nasconde il problema al suo principale, poiché in poco tempo
gli propone di diventare suo socio e di prendere in sposa la secondogenita Emily, anche se
nessuno dei due fidanzati sembra troppo convinto della loro relazione. Quando i problemi alla
mano di Mortimer si fanno evidenti ed egli prova a "lavorare" con la mano sinistra, senza
risultato, il dottor Dalrymple lo licenzia.
Demoralizzato dall'ennesimo fallimento professionale, torna in casa di Edmund, che lo assilla
con le sue fissazioni tecnologiche, fino a mostrargli il suo prototipo di spolverino elettrico.
Mortimer prova ad appoggiare la testina rotante sulla mano dolente, provandone un crescente
sollievo, fino a fondere il generatore. Inizia così l'intuizione di usare l'oggetto elettrico (che
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Scritto da Valeria Sibona
ancora non veniva chiamato vibratore) sulle parti intime delle donne, invece della stimolazione
manuale. Il prototipo viene testato, dietro compenso, su Molly, la cameriera dei Dalrymple, che
più volte si era “proposta” al giovane dottore. L'esperimento riesce con successo e Mortimer
decide, accompagnato dal suo amico Edmund, di tornare dai Dalrymple per mostrare la sua
“creazione”. Il successo è senza precedenti, le donne londinesi fanno a gara per una “seduta”
dall'ormai famosissimo dottor Mortimer.
Parallelamente, Charlotte contrae molti debiti per mantenere la casa dei poveri e non viene
aiutata dal padre, che giudica la sua opera di carità verso la gente più bisognosa una minaccia
al prestigio della famiglia. Durante la festa di fidanzamento di Mortimer ed Emily, alla quale
Charlotte decide di partecipare, si presenta una sua amica prostituta dopo esser stata picchiata
dagli strozzini mandati dallo stesso dottor Dalrymple. La donna viene arrestata dalla polizia, e,
per difenderla, Charlotte colpisce un poliziotto con un pugno.
Al processo, l'accusa chiede per Charlotte l'internamento in manicomio per isteria e la soluzione
più estrema, l'isterectomia. Mortimer, citato in quanto “esperto di isteria femminile”, interviene in
sua difesa, sostenendo che dietro alla sua passionalità c'è una grande generosità in difesa dei
più bisognosi. Inoltre aggiunge che l'isteria non è una malattia, ma semplicemente uno stato di
insoddisfazione di donne sottomesse a mariti che non hanno né tempo né voglia di far l'amore
con loro e che la diagnosi di isteria non può essere la risposta a tutte le loro richieste. Il giudice
riconosce che, secondo l'accusa, la tesi era volutamente esagerata e che in base a ciò
bisognerebbe internare metà delle donne di Londra, ma condanna comunque Charlotte a trenta
giorni di carcere per aver picchiato il poliziotto.
Al ritorno dal processo, Edmund dice a Mortimer di aver venduto i diritti del brevetto del
vibratore, chiamato Jolly Molly in onore della prima “cavia”; gli dona poi una busta con la sua
percentuale. All'uscita dal carcere, Mortimer chiede la mano di Charlotte e le dona il denaro per
ampliare il suo istituto e portare avanti il suo sogno. La scena finale mostra il grande successo
del vibratore, acquistato addirittura dalla Regina Vittoria.
Commento
Ho trovato Hysteria un film molto divertente e soprattutto mai volgare, nonostante trattasse un
tema così legato al sesso in un'epoca in cui veniva considerato un tabù. Si potrebbe definire un
film “coraggioso”, in cui, è vero, si parla di orgasmi e vibratori, ma mai per provocare, e in cui,
nonostante tutto, i primi ad essere presi in giro sono gli uomini: basti pensare al serissimo
Jonathan Pryce (alias Dottor Dalrymple) che illustra la sua terapia, sul successo del giovane e
belloccio dottorino in sua sostituzione. Si ride, si scherza sempre secondo un umorismo
tipicamente inglese, ma si affrontano temi anche molto seri, che non sono poi così lontani dal
mondo in cui viviamo oggi, in cui le donne devono sgomitare più degli uomini per riuscire ad
affermarsi professionalmente. Più rivoluzionaria che eroina, ho trovato perfetta nella sua
interpretazione di “suffragetta all'epoca del vibratore” Maggie Gyllenhaal, che già stimo molto
come attrice. Una donna combattiva e determinata che dice ciò che pensa e agisce come
ritiene giusto, anche quando ciò comporta il rinunciare alle comodità e alle ricchezze di famiglia.
Bisogna però dire che il tutto è stato molto romanzato, in quanto un personaggio del genere non
sarebbe mai sopravvissuto all’epoca vittoriana. La verità è che in quell’epoca gran parte delle
donne erano infelici.
2/3
Hysteria
Scritto da Valeria Sibona
Anno: 2012
Regia: Tanya Wexler
Sceneggiatura: Jonah Lisa Dyer, Stephen Dyer
Interpreti: Hugh Dancy, Maggie Gyllenhaal, Rupert Everett, Jonathan Pryce, Felicity Jones,
Ashley Jensen, Sheridan Smith, Dominic Borrelli, Kim Criswell, Elisabet Johannesdottir, Kate
Linder, Corinna Marlowe
3/3