MD9 impresa e lavoratori
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MD9 impresa e lavoratori
Che cos’è l’impresa? L’impresa è un istituzione economica che svolge attività di trasformazione fisica e/o economica degli input in output allo scopo di venderli sul per soddisfare i bisogni dei clienti. piccolo paradosso: il simbolo dell’economia di mercato e della competizione è di fatto un’istituzione: Istituzione governata da regole, contratti, dove si esercitano relazioni di potere e comando input output i beni intermedi e i fattori produttivi che l’impresa usa e organizza per produrre gli output il risultato del processo di trasformazione quello che l’impresa vende ai clienti Il Processo di produzione come una scatola nera INPUT processo di produzione trasformazione fisica e/o economica OUTPUT Funzione di produzione relazione fra gli input e gli output: equivale al massimo livello di output che si può ottenere impiegando un dato livello degli input. Considera esclusivamente tecniche efficienti 𝑦 = 𝐹(𝐾, 𝐿) La struttura (semplificata) dell’impresa Consiglio di amministrazione Socio Socio Socio Socio Manager Dipendente Dipendente Dipendente Dipendente Dipendente Dipendente Cosa hanno in comune Manager e dipendenti ? Non certo la remunerazione Svolgono una attività «costosa» nell’interesse di qualcun altro in un regime di informazione imperfetta, le loro azioni non sono sempre direttamente osservabili, hanno spesso un vantaggio informativo, i loro incentivi non sempre sono allineati con quelli nel cui interesse agiscono sono legati da un «contratto incompleto» con coloro che li pagano Il contratto • Il contratto è un accordo fra due o più parti diretto a regolare il loro rapporto • Specifica le obbligazioni cui ogni parte deve assolvere in differenti momenti • Definisce la distribuzione dei costi e dei benefici • Completo se definisce in modo esplicito ed esaustivo: – tutte le condizioni e le contingenze possibili – gli obblighi delle parti di fronte ad ogni circostanza • Contratto è detto incompleto se non tutto è completamente specificato L’incompletezza del contratto deriva da: • Impossibilità di prevedere tutte le circostanze • Variabili, azioni non verificabili/non osservabili • Una o entrambe le parti hanno informazioni private che l’altra parte non ha L’incompletezza contrattuale apre il fianco a comportamenti opportunistici Il contratto di lavoro • È un particolare tipo di contratto in cui una parte (il datore di lavoro) può richiedere all’altra parte (il lavoratore)alcuni compiti in cambio di un salario • ≠ dal contratto di vendita (il venditore non è interessato a come il compratore userà il bene venduto) Contratto di compravendita di una bibita Denaro contro bibita Avviene contestualmente e se non c’è incertezza su cosa ci sia nella bottiglia e sulla autenticità della valuta, il contratto è completo Questo grazie ad altri meccanismi istituzionali: informazione etichetta; garanzia, etc. Lo scambio lavoro-salario è più complesso dura nel tempo ( a vantaggio di entrambe le parti) l’impegno del lavoratore è costoso per lui ma vantaggioso per il datore di lavoro Il controllo dell’impegno del lavoratore è spesso difficile, a volte impossibile, altre volte vietato dalla legge Il contratto di lavoro è incompleto Quel che vuole il lavoratore effettuare lo sforzo minimo quando si lavora ottenere il salario più alto possibile minimizzare la possibilità di perdere il lavoro Spesso i lavoratori hanno anche comportamenti reciprocanti e tendono a aumentare lo sforzo «gratuitamente» se si sentono trattati bene Quel che vuole l’imprenditore ottenere il massimo sforzo dal lavoratore pagare il salario più basso possibile per quello sforzo Scopo dell’impresa è ottenere il massimo profitto possibile Il contratto di lavoro è incompleto Se l’impegno fosse perfettamente verificabile e misurabile a volte ha una componente qualitativa che è difficilmente misurabile a volte la relazione fra impegno (non osservabile) e risultato (osservabile) è incerta e dal secondo non si può desumere il primo a volte è il risultato di un lavoro di squadra da cui è difficile dedurre il contributo di ognuno (Ana e Beatrix) il rapporto non fosse duraturo nel tempo quando il lavoratore impara facendo non è perfettamente sostituibile (è costoso sostituirlo) per il lavoratore è costoso anche in termini non monetari cambiare lavoro la natura dell’impegno fosse perfettamente nota ex-ante e non ci fosse alcuna incertezza su quel che il lavoratore deve fare, su come deve farlo, e quando allora lo scambio sarebbe uguale a quello bibita -soldi Rendita da occupazione Prezzo di riserva del lavoratore = costo opportunità lavoro il valore di quello a cui il lavoratore rinuncia lavorando il salario più basso a cui il lavoratore accetterebbe di lavorare Prezzo di riserva del datore di lavoro = il salario più alto che il datore di lavoro sarebbe disposto a pagare equivale al salario che porta i profitti dell’impresa a zero ovvero la remunerazione del capitale è uguale al suo costo opportunità Rendita da occupazione Se non vi fosse incertezza e il contratto fosse completo il lavoratore sarebbe come Angela e il datore di lavoro come Burt senza un ruolo positivo delle istituzioni Burt offerta prendere o lasciare ad Angela il salario uguale al prezzo di riserva del lavoratore Ma l’impegno non è osservabile e quindi il datore non vuole solo minimizzare il salario, ma vuole massimizzare l’impegno a parità di salario o minimizzare il salario a parità di impegno L’impresa massimizza il rapporto 𝒆 𝒊𝒎𝒑𝒆𝒈𝒏𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒖𝒔𝒐 = 𝒘 𝒔𝒂𝒍𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒑𝒂𝒈𝒂𝒕𝒐 Rendita da occupazione Per far questo paga un salario maggiore del prezzo di riserva del lavoratore, così il lavoratore è stimolato a impegnarsi per evitare di perdere la rendita da occupazione Salario settimanale – disutilità del lavoro (prezzo di riserva del lavoratore) In più se il lavoratore pensa di essere disoccupato per un certo numero di settimane questo deve essere moltiplicato per il numero di settimane di disoccupazione attesa Rendita da occupazione: il caso di Maria Immaginiamo che a) il salario orario sia pari a $10 b) la disutilità oraria del lavoro pari a $1.50 c) se licenziata M. si aspetti di trovare lavoro in 36 settimane = Ciò che Maria ottiene se non perde il lavoro oggi Salario orario, $ Salario = $10 Rendita di Maria quando è occupata Disutilità impegno = $1.50 0 Beneficio netto del lavoro Disutilità impegno quando occupata 0 Settimane Costo opportunità del lavoro Durata attesa della disoccupazione = 36 settimane = Ciò che Maria ottiene se perde il lavoro oggi Rendita da occupazione: il caso di Maria Rendita da occupazione di Maria = beneficio netto del lavoro (salario – disutilità) A settimana Salario/h = 10$ Disutilità/h = 1,5 $ Ore settimanali = 40 Durata disoccupazione = 36 settimane Rendita da occupazione = ($ 400 – $ 60) × (36 settimane) = $ 12.240 Rendita da occupazione: il caso di Juan (con sussidio di disoccupazione) Immaginiamo che a) il salario orario sia pari a $10 b) la disutilità oraria del lavoro pari a $ 1.5 c) se licenziato J. si aspetti di trovare lavoro in 36 settimane d) per ogni ora di disoccupazione J. riceve $ 3 Salario orario, $ Salario = $ 10 = Ciò che Juan ottiene se non perde il lavoro oggi Rendita di Juan quando è occupato Beneficio netto del lavoro Sussidio di disoccupazione + disutilità dell’impegno = $4,5 Disutilità dell’impegno quando occupato Sussidio di disoccupazione = $3 Il sussidio ricevuto da Juan durante il periodo di disoccupazione Costo opportunità del lavoro 0 0 Settimane = Ciò che Juan ottiene se perde il lavoro oggi Durata attesa della disoccupazione = 36 settimane Rendita da occupazione: il caso di Juan (con sussidio di disoccupazione) Salario/h = 10$ Disutilità/h = 1.5 $ Ore settimanali = 40 Sussidio di disoccupazione = 3$ Durata disoccupazione = 36 settimane Rendita da occupazione = ($ 400 – $ 60 – $ 120) × (36 settimane) = 7.920 $ La presenza di un sussidio di disoccupazione determina: a) Un aumento del benessere del disoccupato durante il periodo di disoccupazione b) Una diminuzione della rendita di occupazione Diminuisce il costo di perdere il lavoro La risposta ottima del lavoratore al variare del salario Dato che a) l’impegno non è osservabile perfettamente, ma un maggiore impegno diminuisce la probabilità di essere licenziati b) il lavoratore vuole minimizzare la probabilità di essere licenziato c) il costo del licenziamento dipende dalla rendita di occupazione coeteris paribus l’impegno dipende positivamente dal salario Se w la rendita di occupazione Il costo di perdere il lavoro l’impegno La risposta ottima del lavoratore al variare del salario Impegno massimo possibile 1 Funzione di risposta ottima del lavoratore Impegno / ora 0,8 Z 0,5 insieme fattibile per l’impresa rappresenta le coppie di impegno e salario che sono compatibili con gli incentivi del lavoratore 0 0 Salario di riserva 12 Salario orario, $ 20 22 La risposta ottima del lavoratore al variare del salario Nota Quando aumenta l’impegno aumenta anche la disutilità del lavoro e quindi diminuisce la rendita di occupazione Questo spiega anche perché la curva divenga più piatta man mano che l’impegno cresce. Maggiore è la disutilità del lavoro (impegnarsi stanca) minore sarà la rendita da occupazione e maggiore dovrà essere l’incremento salariale per convincere il lavoratore ad impegnarsi di più La risposta ottima del lavoratore al variare del salario $ 3 sono sufficiente per aumentare l’impegno da 0.5 a 0.6 Ne occorrono $ 8 per aumentare l’impegno da 0.8 a 0.9 1 Impegno massimo possibile 0,9 Funzione di risposta ottima del lavoratore Impegno / ora 0,8 0,6 0,5 0 0 Salario di riserva 12 15 Salario orario, $ 20 28 Il livello di disoccupazione e la funzione di risposta ottima come si sposta Aumenta la disoccupazione Funzione di risposta ottima Funzione di risposta ottima nello status quo con più elevata disoccupazione 1 0,85 0,75 Impegno / ora Se la disoccupazione aumenta aumenta la rendita di occupazione La curva si sposta verso sx/alto Per ogni livello di salario vi sarà un impegno maggiore 0 Salario di Salario di riserva riserva nello status quo con più disoccupazione 0 18 Salario orario, $ Disoccupazione e impegno La disoccupazione come meccanismo di disciplina del lavoro L’economista Joseph Stiglitz (che ha vinto il Premio Nobel per i suoi studi sul funzionamento del mercato del lavoro) e il suo co-autore Carl Shapiro hanno scritto un influente articolo scientifico nel 1984 su “La disoccupazione come meccanismo di disciplina del lavoro”. Oltre 100 anni prima Karl Marx aveva avanzato lo stesso argomento nella sua famoso libro Il capitale, nel quale descriveva i disoccupati come un “esercito industriale di riserva”. Il livello di disoccupazione e la funzione di risposta ottima come si sposta Aumenta il sussidio di disoccupazione Funzione di risposta ottima nello status quo 1 0,85 Funzione di risposta ottima con aumentati sussidi di disoccupazione Impegno / ora 0,75 0,6 Se il sussidio aumenta Diminuisce la rendita di occupazione La curva si sposta verso dx/basso Per ogni livello di salario vi sarà un impegno minore 0 Salario di Salario di Salario di riserva riserva nello riserva con status quo aumentati con più sussidi di disoccupazione disoccupazione 0 18 Salario orario, $ Le condizioni di lavoro e la funzione di risposta ottima Se i lavoratori sono reciprocanti Funzione di risposta ottima quando il lavoratore ricambia con il suo impegno la disponibilità del datore di lavoro a maggiore flessibilità 1 Funzione di risposta ottima nello status quo Impegno / ora Funzione di risposta ottima quando il peggioramento delle condizioni di lavoro rende questo più spiacevole 0 0 Salario di Salario di Salario di riserva riserva nello riserva con quando il status quo peggioramento delle condizioni lavoratore di lavoro ricambia 18 Salario orario, $ L’obiettivo del proprietario dell’impresa • Obiettivo dell’impresa: massimizzazione del profitto • Il profitto è la differenza tra i ricavi totali ed i costi dell’impresa: L’impegno e del lavoratore dipende dal: - salario - livello di disoccupazione - durata della disoccupazione - sussidio di disoccupazione R C R QP + C w h altri costi - Max π trade-off tra impegno del lavoratore e salario MAX e/w Max rapporto tra impegno e salario Le curve di isoprofitto curva di isoprofitto 1 luogo dei punti dove il maggior costo di una riduzione dell’impegno è esattamente compensato dal minor salario pagato dall’impresa e il profitto resta invariato Isoprofitto 3 Isoprofitto 2 impegno / ora 0,9 0,7 Curve più a sx/alto comportano livelli di profitto maggiori perché a parità di salario mostrano un impegno maggiore Isoprofitto 1 0,6 0,45 inclinazione = e/w 0,3 0 0 salario di 10 riserva 13 20 Salario orario, $ Sono inclinate positivamente perché se il salario aumenta anche l’impegno deve aumentare per mantenere costante il profitto Le curve di isoprofitto Modellizzazione dell’obiettivo dell’impresa Massimizzare il profitto curva di isoprofitto 1 Isoprofitto 3 Isoprofitto 2 impegno / ora 0,9 0,7 Isoprofitto 1 0,6 Obiettivo dell’impresa 0,45 inclinazione = e/w 0,3 0 0 salario di 10 riserva 13 20 Salario orario, $ raggiungere la più alta curva di isoprofitto possibile Equilibrio dell’impresa Massimizzare il profitto tenendo conto del vincolo della relazione impegno salario del lavoratore L’impresa fissa il salario offerta prendere o lasciare Profitto più alto (ma non raggiungibile) 1 impegno / ora 0,9 Massimo profitto raggiungibile Funzione di risposta ottima del lavoratore Profitto più basso (l’impresa può fare meglio di così) B 0,7 A 0,6 0,45 inclinazione = e/w 0 0 salario di 10 riserva 13 20 Salario orario, $ 33 Se esiste il sindacato Retta di isoprofitto nullo, la remunerazione del capitale è uguale al suo costo opportunità 1 Retta di isoprofitto B Funzione di risposta ottima senza sindacati Impegno / ora 0,85 A 0,6 Se i lavoratori non hanno capacità contrattuale, dovranno accettare, il salario che massimizza il benessere dei datori di lavoro 0 0 Salario di riserva Salario che massimizza il profitto del datore di lavoro Massimo salario che il datore di lavoro è disposto a pagare Salario orario, $ Se esiste il sindacato Il sindacato può redistribuire i vantaggi dello scambio che si crea sul mercato del lavoro dall’impresa ai lavoratori 1 Retta di isoprofitto nullo, la remunerazione del capitale è uguale al suo costo opportunità Retta di isoprofitto B C Impegno / ora 0,85 A 0,6 Funzione di risposta ottima senza sindacati Se i lavoratori si sindacalizzano e riescono ad effettuare una contrattazione collettiva possono ottenere un salario più alto 0 0 Salario di riserva Salario che massimizza il profitto del datore di lavoro Massimo salario che il datore di lavoro è disposto a pagare Salario orario, $ Gli indicatori • Utili per analizzare – la struttura dell’occupazione – L’andamento del MDL • Tasso di attività - Tasso di inattività • Tasso di occupazione • Tasso di disoccupazione Tasso di partercipazione • Indica le persone che sono nel mercato del lavoro rispetto al totale della popolazione in età da lavoro • Si esprime come rapporto tra le forze di lavoro e la popolazione totale: FL(occupati disoccupati) Tp POP(in età da lavoro) • Dipende da: – variabili demografiche (sesso, età, stato civile, etc.) – economiche e sociali (struttura produttiva, movimenti migratori, livello di istruzione, etc.) Tasso di occupazione • Indica le persone che sono occupate rispetto al totale della popolazione • Si esprime come rapporto tra gli occupati e la popolazione totale: Occupati To POP(in età da lavoro) Tasso di disoccupazione • Indica le persone in cerca di occupazione rispetto alle forze di lavoro complessive • Si ottiene come rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro disoccupati Td FL La curva del salario e la disoccupazione In base a quanto detto si può ottenere una relazione aggregata fra salario e tasso di occupazione Salari Forza lavoro Disoccupazione = 5% Curva del salario Disoccupazione = 12% 0 0.5 1 Tasso di occupazione L’impresa e i lavoratori Lo scambio che avviene fra lavoratori e imprese crea ricchezza: il salario massimo che le imprese sono disposte a pagare è maggiore del prezzo minimo a cui i lavoratori sono disposti a lavorare Come questa ricchezza si distribuisce fra imprese e lavatori dipende Istituzioni e regole a) diritti sindacali b) diritto di sciopero c) indennità di disoccupazione come nel caso di Angela e Burt Forza contrattuale: a) capacità di coordinamento b) sindacalizzazione come nell’ esempio dell’ultimatum game con due rispondenti La forza delle due parti è strutturalmente sperequata: stare senza lavoro e molto più pesante che stare senza lavoratori Chi è interessato può trovare l’anticipazione del paper qui https://www.imf.org/external/pubs/ft/fandd/2015/03/pdf/jaumotte.pdf Uno studio recente di due ricercatrice del IMF collega l’incremento della diseguaglianza alla diminuzione della sindacalizzazione della forza lavoro Quanto più diminuisce la Union density (asse orizzontale) ovvero sindacalizzazione della FL tanto più aumenta la diseguaglianza (asse verticale) misurata come la quota di reddito che va al 10% più ricco del paese