Sspasticità nella Sclerosi Multipla - lifeandms.com
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Sspasticità nella Sclerosi Multipla Opuscolo informativo per i pazienti 1 Che cos’è la spasticità? Una definizione medica di spasticità è quella fornita dal gruppo europeo EUSPASM: “un controllo La spasticità può anche essere definita come “insolito irrigidimento dei muscoli che si manifesta come sensoriale motorio alterato derivante da una lesione del motoneurone superiore che si presenta come attivazione involontaria intermittente o rigidità delle gambe, prolungata dei muscoli.” In parole irrequietezza delle semplici, essa può essere definita gambe, slancio come rigidità o rigidezza, anche se ripetitivo del piede, in ambito medico questi termini crampi muscolari nelle hanno un significato alquanto gambe o nelle braccia, differente e il medico preferisce gambe tese e ritte utilizzare le espressioni spasticità o che si sollevano” e spasmi. (definizione pratica di spasticità utilizzata nel registro NARCOMS) La spasticità di solito colpisce solo gli arti (gambe o braccia) e meno gli altri muscoli del corpo. Negli arti interessati la spasticità tende a seguire schemi specifici, come la flessione del gomito o delle dita nelle braccia o l’estensione della gamba e del piede nelle gambe o ancora le gambe che si congiungono alle cosce lungo le cosce (adduzione). In rare occasioni essa può riguardare anche il linguaggio. La spasticità può interessare altresì il tronco dove è percepita come un disturbo della respirazione, cioè come se si indossasse una cintura stretta attorno al tronco. La resistenza al movimento legata alla spasticià è unidirezionale per cui se la spasticità produce una flessione del gomito non si avrà difficoltà nell’eseguire tale flessione, mentre se si cerca di distendere il gomito si incontra resistenza. Inoltre, più velocemente si cerca di muovere l’arto interessato, maggiore è la resistenza al movimento, quindi se il movimento è molto lento, la resistenza si riduce e si evita di subire un arresto. La spasticità può anche essere accompagnata da improvvise contrazioni degli arti interessati, i cosiddetti spasmi che di solito seguono gli schemi sopra descritti. Gli spasmi possono essere dolorosi e possono verificarsi anche durante la notte quando risultano molto fastidiosi e impediscono di riposare tranquillamente. Gli spasmi possono essere scatenati da determinati fattori provocatori come il dolore o semplicemente toccando l’arto malato. La spasticità e gli spasmi sono parte della sindrome del motoneurone superiore comprendente anche l’iperreflessia, cioè i riflessi profondi del tendine sono solitamente maggiori nelle persone che soffrono di spasticità e spasmi. I riflessi profondi del tendine sono di solito individuati con esame neurologico, ma possono iniziare spontaneamente come nel cosiddetto clono della caviglia, per esempio, quando la punta del piede batte ripetutamente sul pavimento. 2 Perché la spasticità compare nelle persone affette da SM? La SM può portare a spasticità in quanto influisce sulla conduzione degli impulsi nervosi nei motoneuroni superiori lungo il tratto corticospinale (il percorso nervoso che trasporta gli impulsi motori attraverso il cervello e il midollo spinale). Danni ad altri percorsi (come i percorsi sensoriali del midollo spinale) possono La spasticità tende ad essere più frequente e più grave nel successivo decorso della malattia anche essere alcune delle cliniche. SM La non responsabili di manifestazioni spasticità è nella solitamente correlata ad infiammazione e demielinizzazione negli attacchi acuti, ma a neurodegenerazione di questo tipo di neurone come conseguenza dell’evoluzione della malattia. Quando e di quale grado? Come sopra menzionato, la spasticità non è una caratteristica che si riscontra nell’esordio della SM. Essa è più frequente e anche più grave nel successivo decorso della malattia. È stato rilevato che essa colpisce fino all’85% dei pazienti con SM, anche se oltre il 50% di questi casi presenta lieve spasticità. La spasticità grave comporta un peggioramento della qualità della vita, sebbene ciò possa essere correlato alla gravità di altri sintomi e disturbi, spesso associati a spasticità grave, come disturbi urinari, dolore o problemi di mobilità. 3 Quali sono le conseguenze della spasticità? Prima di tutto è molto importante evidenziare che la sensazione di rigidità derivante da spasticità mostra un elevato grado di variabilità per cui può essere percepita in modo diverso in ogni momento della giornata. La spasticità e gli spasmi possono ovviamente influenzare negativamente la capacità di muoversi; tuttavia, è fondamentale essere consapevoli del fatto che un certo grado di rigidità delle gambe può persino essere utile in alcuni casi per evitare che le gambe cedano durante la camminata o la posizione eretta. La spasticità e i relativi spasmi possono rendere difficili anche le operazioni di igiene personale, specialmente se si tratta di spasticità da adduzione delle cosce in quanto il movimento delle gambe necessario per l’igiene e la pulizia personali può scatenare spasmi che possono rendere molto complicata l’operazione di lavaggio delle parti intime. Analoghe difficoltà possono riscontrarsi nel mantenere una corretta posizione nell’atto sessuale. La spasticità e gli spasmi sono anche fonte di dolore; la natura intercorrelata del dolore e della spasticità deve essere presa in considerazione allorché si decide la corretta terapia e la strategia di gestione della malattia. Infine, poiché la spasticità a lungo termine non curata può determinare contratture fisse, è molto importante mantenere un’attitudine proattiva nella sua terapia e gestione. 4 Come gestire la spasticità? La spasticità non deve sempre essere curata. Al fine di conseguire la migliore gestione possibile della spasticità, il medico deve prendere in considerazione il punto di vista del paziente. L’impatto della spasticità sulla vita quotidiana Fondamenti per la gestione della spasticità 1. Valutare effetti “positivi” 2. Valutare la presenza di elementi scatenanti del paziente è di fondamentale importanza e influisce nella scelta tra le diverse possibilità di gestione disponibili. Come illustrato precedentemente, alcune persone possono persino 3. Fisioterapia trarre vantaggio da un certo 4. Farmaci a grado di spasticità; non è raro somministrazione orale che taluna rigidità delle gambe 5. Farmaci iniettati per via possa essere utile per mantenere intramuscolare la capacità di deambulazione e 6. Farmaci intratecali che la debolezza che si presenta (somministrazione unica come effetto collaterale di o tramite dispositivi farmaci utilizzati per alleviare la di somministrazione spasticità può determinare un continua) peggioramento dell’andatura del paziente. Dopo avere confermato la presenza di spasticità e prima di prendere una decisione in merito alla necessità di una terapia, è importante escludere e, se presente, esaminare e attenuare qualsiasi eventuale fattore scatenante quali infezioni urinarie intercorrenti o altri problemi di salute minori, come costipazione, lievi aumenti della temperatura corporea, unghie dei piedi incarnite o altre irritazioni cutanee (incluse le piaghe da decubito). Ciò, di nuovo, presenta una notevole variabilità tra i pazienti perché, per esempio, in alcuni pazienti una diminuzione della temperatura può determinare un aumento dei livelli di spasticità. La gestione della spasticità dovrebbe sempre implicare una strategia di gestione multidisciplinare comprendendo fisioterapia e farmaci a somministrazione orale, che sono di solito prescritti per la spasticità generalizzata. I farmaci orali più ampiamente utilizzati per la gestione farmacologica della spasticità sono baclofen, tizanidina, benzodiazepine, dantrolene e gabapentin. In taluni casi, soprattutto quando la spasticità è focalizzata su taluni muscoli in un determinato arto o in determinati arti, i farmaci iniettati per via intramuscolare possono contribuire ad alleviare i sintomi. In casi estremi, quando i sintomi non sono migliorati con l’utilizzo delle strategie sopra menzionate, occorre valutare l’impiego di altri approcci terapeutici quali interventi chirurgici sulle ossa e sui tendini e instillazione di sostanze tossiche che possono danneggiare irreversibilmente i nervi. Anche qui, in situazioni molto specifiche, può risultare utile l’impianto di dispositivi medici, detti pompe intratecali, per effettuare una somministrazione continua di agenti antispastici nel liquido spinale. In qualsiasi momento, per contrastare la spasticità e gli spasmi può essere valido il supporto di dispositivi ortottici quali stecche o busti prescritti da un ergoterapista o da un fisioterapista.. 5 Bibliografia e collegamenti inglesi utili Rizzo MA, Hadjimichael OC, Preiningerova J, Vollmer TL. Prevalence and treatment of spasticity reported by multiple sclerosis patients. Mult Scler 2004; 10: 589-95. tevenson VL. Rehabilitation in practice: Spasticity management. S Clin Rehabil. 2010 Apr;24(4):293-304. UK MS Society website (www.mssociety.org.uk/) National MS Society website (www.nationalmssociety.org) European Multiple Sclerosis Platform (http://www.ms-in-europe.org) MS Society of Ireland (http://www.ms-society.ie) Authore: Jaume Sastre Garriga. Unitat de Neuroimmunologia Clínica, Centre dEsclerosi Múltiple de Catalunya (CEM-Cat), Hospital Universitari Vall dHebron (HUVH), Barcelona, Spain. Recensito dalla Piattaforma europea sulla sclerosi multipla per le associazioni dei pazienti Sostenuto con un finanziamento senza limiti di Almirall S.A.