Infertilità femminile, psicologia e strategie di coping

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Infertilità femminile, psicologia e strategie di coping
Università degli studi di
di Chieti
Facoltà di Psicologia
Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche
Tesi di laurea
L’Infertilità
L’Infertilità Femminile
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
Relatore : Gatta Valentina.
Valentina.
Laureanda
Laureanda : Morrone Nicoletta
Matricola : 3114660
Anno accademico : 2012
2012/2013
/2013
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
INDICE
1
INTRODUZIONE.................................................................................................. 2
2
L'INFERTILITA': ASPETTI STORICO/SCIENTIFICI .................................... 3
2.1
Infertilità primaria e secondaria .............................................................. 3
2.2
La frequenza dell'infertilità ....................................................................... 3
2.3
Epidemiologia .............................................................................................. 6
2.4
Definizione di infertilità e sterilità........................................................... 7
2.5
Fattori predisponenti la infertilità ........................................................... 8
2.5.1
Età ..................................................................................................................................8
2.5.2
Problemi di peso...........................................................................................................9
2.5.3
Contraccezione...........................................................................................................10
2.5.4
Frequenza del coito ...................................................................................................10
2.5.5
Fumo ............................................................................................................................10
2.5.6
Infezioni .......................................................................................................................12
2.5.7
Droghe .........................................................................................................................12
2.5.8
Altri fattori ....................................................................................................................13
2.6
3
Eziologia ...................................................................................................... 14
2.6.1
Fattore Cervicale ........................................................................................................15
2.6.2
Fattore uterino ............................................................................................................16
2.6.3
Fattore tubarico ..........................................................................................................16
2.6.4
Cause ormonali ..........................................................................................................16
2.6.5
Cause immunologiche ...............................................................................................17
2.6.6
Cause genetiche ........................................................................................................17
L'INFERTILITA': ASPETTI PSICOLOGICI................................................... 19
3.1
Fattori psicologici nell'eziopatogenesi dell'infertilità. .................... 19
3.2
Le conseguenze psicologiche dell'infertilità..................................... 21
3.3
Il counseling psicologico nell'infertilità............................................. 24
4
LE STRATEGIE DI COPING NELL'INFERTILITA' ..................................... 26
5
CONCLUSIONI .................................................................................................. 29
6
BIBLIOGRAFIA - SITOGRAFIA ..................................................................... 30
Pag. 1
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
1 INTRODUZIONE
L’infertilità, a differenza di altre condizioni patologiche in cui è noto l’agente
eziologico, è espressione di fattori maschili e/o femminili diversi, spesso asintomatici
da un punto di vista clinico. Essa può creare una condizione di forte disagio emotivo,
psicosociale e sessuale che contribuisce al suo stesso mantenimento. Per avere una
visione globale di un fenomeno così complesso, occorre pertanto utilizzare una chiave
di lettura che sia psicosomatica ma anche somatopsichica.
Partendo da questi presupposti, attraverso una rassegna della letteratura più recente
sull'argomento, si è trattata la problematica dell'infertilità femminile nelle sue differenti
sfaccettature dando maggior rilievo agli aspetti psicologici e alle principali strategie di
coping messe in atto dalle coppie per affrontare la diagnosi di infertilità nel miglior
modo possibile.
Nella prima parte della tesi, dopo un excursus storico-scientifico del concetto di
sterilità, sono stati trattati gli aspetti più strettamente medici dell'infertilità (fattori
predisponenti, eziologia, diagnosi).
Nella seconda parte si esplorano, da un punto di vista psicologico, le reazioni
individuali e di coppia connesse all'infertilità. Si è centrata, poi, l'attenzione sulla
consulenza psicologica nell'infertilità, evidenziando nello specifico il counselling
sessuologico con coppie infertili.
La terza e ultima parte riguarda più nel dettaglio le strategie di coping utilizzate
nell'infertilità di coppia e le differenze di genere riscontrate nell'utilizzo di questi
meccanismi.
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Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
2 L'INFERTILITA': ASPETTI STORICO/SCIENTIFICI
La definizione di infertilità, proposta dall’O.M.S. e dall’A.F.S., trae origine da un
lavoro di M.J. Whitelaw pubblicato nel 1960 che dimostrava, sulla base di uno studio
condotto in una popolazione omogenea degli Stati Uniti, come circa il 56% delle coppie
sane concepiva entro il 1° mese di rapporti sessuali, il 78% entro il 6° mese e ben l’86%
delle coppie concepiva entro il 12° mese.
2.1
Infertilità primaria e secondaria
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) e l’American Fertility
Society (A.F.S.), per “infertilità primaria” si intende l’incapacità di una coppia di
concepire dopo 12/24 mesi di rapporti regolari non protetti (questo intervallo di tempo
deve essere ridotto a 6 mesi nelle coppie più anziane, in quanto sia nella donna che
nell’uomo la fecondità raggiunge l’apice intorno ai 24 anni e declina gradualmente
dopo i 32 anni di età).
Viene definita affetta da “infertilità secondaria” una coppia che è stata in grado
precedentemente di procreare un bambino e, pur essendo in età riproduttiva ed avendo
rapporti sessuali non protetti da più di 12 mesi dal termine dell’amenorrea puerperale,
non ha avuto un ulteriore successo riproduttivo.
2.2
La frequenza dell'infertilità
Non è facile trovare dati statistici attendibili sulla frequenza dell'infertilità nel mondo e
nei singoli Paesi.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che l'infertilità colpisce circa 80 milioni
di persone nel mondo e che almeno una coppia su dieci (cioè il 10% delle coppie)
soffre di infertilità primaria o secondaria.
Molti ritengono però che l'incidenza dell'infertilità sia maggiore, soprattutto nel mondo
industrializzato, e che riguardi il 20% delle coppie. I motivi di questa tendenza sono
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vari. Per quanto riguarda le donne incide sicuramente il fatto di rimandare la ricerca di
un figlio a un'età avanzata, cioè a dopo i 35 anni, quando le probabilità di concepire
sono diminuite. Un altro motivo è il grande aumento delle malattie a trasmissione
sessuale, che possono causare infiammazioni che a loro volta possono causare infertilità
sia nelle donne che negli uomini.
In Italia si calcola che circa il 15% delle coppie che cercano un figlio non riesca ad
averne. In base a questi dati si ritiene che ogni anno 50.000-60.000 nuove coppie si
aggiungano al piccolo esercito delle coppie infertili già esistenti.
Sia nell'uomo che nella donna la fertilità raggiunge l'apice tra i 20 e i 25 anni, ma dopo
questa età le cose procedono diversamente per i due sessi.
La fertilità maschile è più stabile e tende a conservarsi col passare degli anni: un uomo
di 80 anni può essere ancora fertile e concepire un figlio. Invece nella donna la fertilità
resta stabile fino ai 30 anni ma dopo questa età inizia a diminuire, con un primo netto
calo sopra i 35 anni e un calo drastico dopo i 40. Infatti, l'età media della menopausa
sono i 51 anni ma già sopra i 44-45 anni le probabilità di avere un figlio sono molto
basse, per non dire nulle; esistono naturalmente delle eccezioni, ma sono casi rarissimi
In un articolo apparso su PLoS Medicine il 18 Dicembre 2012, dal titolo “National,
Regional, and Global Trends in Infertility Prevalence Since 1990: A Systematic
Analysis of 277 Health Surveys” e’ riportato il risultato di uno studio sulla prevalenza
globale della infertilità primaria e secondaria tra le donne nel 2010. Le figure
successive mostrano sinteticamente i risultati dello studio condotto con queste regole
definite nello stesso articolo:
“We accessed and analyzed household survey data from 277 demographic and
reproductive health surveys using a consistent algorithm to calculate infertility. We
used a demographic infertility measure with live birth as the outcome and a 5-y
exposure period based on union status, contraceptive use, and desire for a child.
We corrected for biases arising from the use of incomplete information on past
union status and contraceptive use. We used a Bayesian hierarchical model to
estimate prevalence of and trends in infertility in 190 countries and territories.”
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
Infertility prevalence is indexed on the female partner; age-standardized prevalence among women aged
20–44 y is shown here
Figura 1: Prevalence of primary infertility among women who seek a child, in 2010.
Infertility prevalence is indexed on the female partner; age-standardized prevalence among women aged
20–44 y is shown here.
Figura 2: Prevalence of secondary infertility among women who have had a live birth and seek
another, in 2010.
I risultati del test, riportati nell’articolo sono stati:
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“In 2010, among women 20–44 y of age who were exposed to the risk of
pregnancy, 1.9% (95% uncertainty interval 1.7%, 2.2%) were unable to attain a
live birth (primary infertility). Out of women who had had at least one live birth
and were exposed to the risk of pregnancy, 10.5% (9.5%, 11.7%) were unable to
have another child (secondary infertility).
Infertility prevalence was highest in South Asia, Sub-Saharan Africa, North
Africa/Middle East, and Central/Eastern Europe and Central Asia.”
Infertility as the percent of women who seek a child and as the percent of all women of reproductive age.
The solid line represents the posterior mean, and the shaded area the 95% uncertainty interval.
Figura 3: Prevalence of primary and secondary infertility in 2010, by the female partner's age.
2.3
Epidemiologia
La sterilità è un problema che coinvolge un grandissimo numero di coppie al mondo.
Da indagini demografiche effettuate in paesi in via di sviluppo e da analisi statistiche
svolte su campioni di popolazione in Inghilterra e in Francia risulta che circa il 6% di
tutte le donne sposate, alla fine della loro vita riproduttiva, non hanno mai avuto un
figlio.
Da altri dati riportati in letteratura si ricavano risultati notevolmente diversi, con
percentuali che raggiungono anche il 30%. Probabilmente questa apparente disparità è
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legata: alla modalità di raccolta dei dati (indagini su popolazioni campione, censimenti,
tasso di natalità, indagini demografiche e sanitarie); al campione di popolazione
prescelto; a interferenze razziali, geografiche e socioculturali.
Da uno studio compiuto nel 1989 al Dipartimento di igiene e salute della Johns
Hopkins University è emerso che persino la diversità delle definizioni date al termine
sterilità può produrre risultati differenti. Tali risultati sono destinati poi a cambiare
notevolmente se lo stesso numero di pazienti, considerati infertili secondo le varie
definizioni, viene studiato per una durata di tempo maggiore di quella che definisce la
sterilità, in relazione ai concepimenti spontanei che possono insorgere, i quali, pur non
negando il periodo di sterilità pregresso, tuttavia negano quello attuale. In definitiva,
una percentuale compresa tra il 10% e il 15% di coppie sterili rispetto al totale dei
matrimoni è ammessa come la più rispondente ai dati globalmente osservati. Di queste
coppie sono recuperabili solo il 50-60%; ciò significa che quattro-cinque coppie su 100
sono votate a una sterilità definitiva. Si tratta di percentuali severe che spiegano
l'enorme interesse suscitato dal problema sterilità.
2.4
Definizione di infertilità e sterilità
Per infertilità si intende l'incapacità di portare a termine una gravidanza in una donna in
grado di concepire. Per sterilità si intende l'incapacità biologica da parte di un uomo o
di una donna di contribuire al concepimento, a causa di una precisa patologia
irreversibile. Tale distinzione si rileva anche in lingua francese, mentre nel lessico
inglese viene utilizzata solo la parola infertility, circostanza che ha portato anche nella
lingua italiana una sovrapposizione di termini. La differenza tra i due termini spesso
viene elusa anche in ambito formale dalle autorità sanitarie, all’interno di progetti
ministeriali, dal personale medico, utilizzando i due termini come se fossero sinonimi
tra loro.
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
2.5
Fattori predisponenti la infertilità
Numerosi sono i fattori che influenzano in maniera causale la capacità riproduttiva: i
principali tra questi sono l'età, il peso, l'utilizzo di metodi contraccettivi, la frequenza
del coito. La letteratura medica sottolinea inoltre il ruolo significativo di fattori sociali
dovuti a fenomeni complessi come lo stile di vita, la ricerca del primo figlio in età
tardiva, l’uso di droghe, l’abuso di alcool, il fumo, le condizioni lavorative,
l’inquinamento, etc, etc.
2.5.1
Età
La correlazione tra età e diminuzione della capacità riproduttiva delle coppie è un dato
ormai accertato. In fig. 1 è riportata la curva che esprime la percentuale di coppie sterili
in funzione dell'età della donna. La progressione della curva presenta un incremento
lento, anche se non trascurabile, fino ai 35 anni, e un'ascesa rapida dopo questa età.
Circa una coppia su sette sarà quindi sterile tra i 30 e i 34 anni; tale rapporto diventerà
di uno a cinque dai 35 ai 39 anni e di uno a tre dopo i 40 anni e prima dei 44 anni.
Questi dati sono confermati da studi effettuati su popolazioni in via di sviluppo che non
praticano la contraccezione, in cui l'età media dell'ultima maternità si situa intorno ai 40
anni. L'evoluzione dei costumi che si è registrata nell'ultimo trentennio del 20° secolo
con l'inserimento della donna nel mondo del lavoro e la maggiore diffusione della
pratica contraccettiva sono stati responsabili della tendenza a posticipare l'epoca del
primo concepimento e quindi della possibilità di incorrere in problemi di sterilità.
Da un'analisi effettuata nel 1970 negli Stati Uniti l'età ideale di una donna per il
concepimento del primo figlio era stata calcolata pari a 22 anni. Attualmente questo
evento viene programmato, in media, tre anni più tardi. Anche per l'uomo è stata
dimostrata una diminuzione di fertilità con il trascorrere dell'età, con un massimo di
potenzialità tra i 24 e i 25 anni.
Un altro elemento e’ dovuto alla riduzione del numero di ovociti correlata all'età.
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Nell’articolo di Szafarowska, Jerzak, comparso in Aprile 2013 nella rivista Ginekol
Pol; intitolato: Ovarian aging and infertility; si stabilisce che:
“Age-related decrease in the number of oocytes, as well as disturbed
neuroendocrine function of the ovary and lesions in the uterus, contribute to
reduced fertility. Decreasing number of ovarian follicles is accompanied by
reduction of their quality including mainly abnormalities of the nucleus (dispersed
chromatin, decondensation of chromosomes and abnormalities connected with the
spindle apparatus). This results in failed reproduction due to abnormal
gametogenesis, fertilization process, early development of the embryo and
abnormal implantation”.[Szafarowska, Jerzak, 2013]
2.5.2
Problemi di peso
Il peso (sia l’obesità che l’eccessiva magrezza), può condizionare la fertilità. I dati
epidemiologici confermano che l’obesità e l’eccessiva magrezza sono causa, entrambe,
del 6% dell’infertilità primaria, ovvero del 12% dell’infertilità totale. Questo vuol dire
che, nella maggior parte dei casi (il 70%) se il peso torna normale, anche la fertilità
viene recuperata. Ma perché il peso influenza l’infertilità? Una spiegazione sta nel fatto
che un’alterazione nella produzione degli ormoni steroidei interferisce con la
regolazione centrale (ipotalamica-ipofisaria) del ciclo e questo può determinare una
riduzione numerica delle mestruazioni fino all’amenorrea. Nelle riserve di grasso del
corpo è presente un ormone (androstenedione) che può dare origine all’estrone in modo
continuativo. La presenza continuativa e non ciclica, come nella norma, di estrone
determina un’alterazione della regolazione centrale delle mestruazioni. Più si ingrassa e
più aumenta la quantità di androstenedione, fino a scompensare la funzione
riproduttiva. Le donne obese hanno quindi un eccesso di estrogeno, mentre, al
contrario, le donne sottopeso hanno un deficit di estrogeno, ma entrambe le condizioni
portano a cicli riproduttivi irregolari. Nelle donne obese si osserva, inoltre, l’alterazione
metabolica dell'insulinoresistenza, che è spesso associata alla sindrome dell’ovaio
policistico (le ovaie presentano una micropolicistosi dei follicoli: i follicoli continuano
a produrre estrogeni in modo costante senza permettere il verificarsi delle condizioni
che portano all’ovulazione).
Le donne sottopeso (con meno del 22% di grasso corporeo) soffrono, invece, di una
condizione nota come amenorrea ipotalamica dovuta a un’alterazione della regolazione
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centrale del ciclo per cause psicogene (anoressia mentale) o per un’intensa attività
sportiva. Anche in questo caso recuperare almeno il 90% del peso-forma significa
tornare a essere fertili, anche se in una percentuale più bassa rispetto alle donne obese.
2.5.3
Contraccezione
L'adozione di un metodo contraccettivo possiede un effetto negativo sulla fertilità della
donna, in quanto riguarda l'età di esposizione al rischio di gravidanza. Ogni metodo
contraccettivo infatti, al di là di eventuali effetti diretti sulle strutture riproduttive,
favorisce l'ipofertilità della coppia in rapporto diretto con il trascorrere del tempo.
Sebbene numerosi studi abbiano evidenziato una riduzione della fecondabilità dopo la
sospensione dei contraccettivi ormonali, l'effetto appare transitorio; anzi numerosi dati
hanno sostenuto la completa assenza di effetti sull'esito delle gravidanze dopo
sospensione di questi contraccettivi. L'interferenza potenziale sulla fertilità dei
dispositivi intrauterini dipende fondamentalmente da un effetto diretto sul tratto
genitale: il rischio di sterilità tubarica appare incrementato da 1,5 a 2 volte per le
portatrici di dispositivi che hanno rapporti sessuali con un solo partner, e il rischio
aumenta proporzionalmente con il numero dei partner. Il diaframma, il preservativo, e
gli spermicidi non hanno effetti diretti sulla fertilità e hanno un effetto protettivo nei
confronti delle malattie sessualmente trasmesse.
2.5.4
Frequenza del coito
Il declino della fertilità con gli anni è in parte legato alla riduzione della frequenza dei
rapporti sessuali. Uno studio effettuato nel 1953 da J. MacLeod ha dimostrato una
stretta associazione tra frequenza del coito e concepimento, con massimo di risultati
nelle coppie che avevano una frequenza di quattro rapporti settimanali. Non si deve
dimenticare, però, che un'eccessiva frequenza può tradursi in una minore chance di
concepimento nei casi in cui è già presente un'alterazione dei parametri seminali.
2.5.5
Fumo
“Cigarette smoke is a reproductive hazard associated with pre-mature reproductive
senescence and reduced clinical pregnancy rates in female smokers. Despite an
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increased awareness of the adverse effects of cigarette smoke exposure on
systemic health, many women remain unaware of the adverse effects of cigarette
smoke on female fertility”. [Fertility and Sterility]
Fumare rende meno fertili. Le fumatrici hanno tassi di infertilità
più alti, una fecondità (possibilità di concepire per ciclo) ridotta, e
impiegano più tempo a concepire. Secondo un articolo comparso
nel Dec 2012; su Fertility and Sterility del Practice Committee of
the American Society for Reproductive Medicine dal titolo
“Smoking and infertility: a committee opinion”:
“Approximately 30% of women of reproductive age and 35% of men of
reproductive age in the United States smoke cigarettes. Substantial harmful effects
of cigarette smoke on fecundity and reproduction have become apparent but are
not generally appreciated”.
Il fumo, è dannoso per le ovaie femminili, e la gravità del danno dipende da quante
sigarette e da quanto tempo una donna fuma: è, cioè, direttamente correlata alla dose di
fumo assunta (in ogni caso, occorre tener presente che lo standard di riferimento delle
ricerche è in genere di 20 o più sigarette al giorno, ma effetti negativi per la fertilità
sono stati riscontrati anche con 10 sigarette al giorno). La riduzione della fertilità nelle
donne fumatrici sembra essere dovuta all’interferenza delle sostanze tossiche contenute
nel fumo con la maturazione degli ovociti. La nicotina (o meglio la cotinina, il suo
metabolita) e il benzopirene, un noto cancerogeno, che vengono assorbiti attraverso il
fumo vanno a finire anche nel liquido follicolare e nelle cellule granuloso-luteiniche
(nell’ovaio). Secondo un articolo comparso in Oct 2011; su Gynecologie Obstetriquet
Fertilite’ dal titolo “Effects of cigarette smoking on female reproduction: from oocyte
to embryo (Part I)”:
“Cigarette smoking is associated with lower fecundity rate,
adverse reproductive outcomes and higher risk of IVF failure.
Over the last decades, prevalence of smoking among women of
reproductive age has increased. The aim of this work was to
focus on the knowledge of the effects of cigarette smoking on
all reproductive stages, from oocyte to embryo. For each
reproductive functions human clinical and experimental studies
were analysed in order to find hypothesis and explanations for
effects observed. All reproductive functions are targets of
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
smoke compounds and cigarette smoking impairs ovarian reserve, sexual steroids
synthesis, Fallopian tubes functions and embryo development, leading to reduced
fecundity. Some of smoke compounds were identified in ovarian tissue, in uterine
fluid and in the embryo, suggesting direct toxicity”. [Dechanet, Brunet, Anahory,
Hamamah, Hedon, Dechaud, 2011].
Il fumo, inoltre, ha conseguenze negative anche sull’andamento della gravidanza e sul
benessere del feto e del neonato. L’esposizione alla nicotina durante la vita fetale,
avrebbe un effetto negativo sulla regolazione della respirazione nel sonno nel neonato,
causandone la morte improvvisa (SIDS-sindrome della morte improvvisa del neonato).
Purtroppo, però, benché la correlazione tra fumo e infertilità sia indubitabile, è quasi
impossibile valutarne l’importanza in senso assoluto.
2.5.6
Infezioni
Anche le flogosi (infiammazioni) dell’apparato genitale femminile costituiscono un
grave problema per la riproduzione. Responsabili sono le infezioni causate da malattie a
trasmissione sessuale come la Sifilide o la Gonorrea, e ancora più insidiosa, perché
asintomatica e diffusissima, la Chlamydia (causata da un microorganismo). Queste
infezioni, che si localizzano nella cervice uterina e nella vagina, rendono spesso
dolorosi i rapporti sessuali, alterano l’equilibrio chimico della vagina e hanno un effetto
tossico sugli spermatozoi. La Chlamydia è responsabile di circa il 50% delle
infiammazioni pelviche: il rischio è quindi maggiore rispetto alle altre malattie veneree
ed inoltre, essendo la Chlamydia molto più diffusa, si contrae più frequentemente.
2.5.7
Droghe
Indipendentemente dal loro grado di pesantezza, tutte le droghe affettano la fertilità, sia
degli uomini che delle donne, pregiudicando la produzione di spermatozoi e l’equilibrio
ormonale maschile e femminile. Le conseguenze nocive delle droghe, inoltre, possono
manifestarsi a distanza di mesi dalla loro assunzione: consumare stupefacenti prima del
concepimento, infatti, pur non avendo conseguenze immediate, può provocare danni al
feto. Tutte le droghe, inoltre, danneggiano la libido ed il desiderio sessuale.
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Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
2.5.8
Altri fattori
Molti altri fattori, legati allo stile di vita, alle abitudini alimentari, ad un problema di
salute, ad una sovraesposizione ad alcuni elementi ambientali, alla noncuranza rispetto
ad alcune fondamentali regole igieniche, ecc., ecc., possono determinare in modo
casuale problemi di infertilità: Problemi tiroidei – disordini della tiroide causanti sia
ipotiroidismo che ipertiroidismo possono interrompere il ciclo mestruale e causare
infertilità. Disordini dell’alimentazione - anoressia, bulimia, il seguire una dieta con
l’introito di pochissime calorie od una dieta strettamente vegetariana, possono causare
infertilità per la mancanza di importanti micronutrienti come la vitamina B12, zinco,
ferro ed acido folico. Caffeina – un eccessivo uso di caffeina può ridurre la fertilità
femminile. Esercizio fisico – vari studi sembrano associare problemi dell’ovulazione
con un esercizio fisico superiore a 7 ore alla settimana. Un’attività fisica notevole può
anche rendere difficile la fecondazione in vitro. Cancro e suoi trattamenti – alcuni
tumori, in particolare quelli dell’apparato genitale femminile possono causare
infertilità. Così anche le terapie radianti e la chemioterapia. Nell’articolo “The
Psychosocial Impact of Cancer-Related Infertility on Women: A Review and
Comparison” apparso nel Clinical Journal of Oncology Nursing Volume 17, Number 2 / April
2013 si
analizza:
“the psychosocial impact of treatment-related infertility or the
possibility of infertility on young women with cancer in
contrast to the general population. Literature on the subject of
female infertility among the general population and treatmentrelated female infertility among young women with cancer was
identified and examined in the context of what is known about
the psychosocial impact of infertility among the general
population. Women whose fertility was affected by cancer
treatment were likely to experience negative emotional
reactions, which can strain their relationships. Additional
concerns included receiving inadequate information about
infertility, enduring distress, and feeling uncertainty regarding fertility status.
Cancer can affect fertility directly by involving reproductive organs and indirectly by
suppressing reproductive function or delaying reproduction because of time spent
receiving cancer treatment. In the past 25 years, pregnancies occurring in women
older than 35 years have increased. Consistent with the general population,
women whose fertility was affected by cancer treatment could experience negative
emotional reactions and go through a period of difficulty in their relationships.
Cancer survivors may face additional difficulties, which impose emotional burdens
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
including concerns about lack of information regarding infertility, feeling forced to
compromise fertility in favor of more aggressive anticancer treatments, uncertainty
regarding their fertility status, and enduring distress. [Penrose et al., 2013].
Varie condizioni mediche possono essere associate ad una ritardata pubertà o ad
amenorrea. Così la Sindrome di Cushing, l’HIV\AIDS, le malattie dei reni o il diabete.
Problemi immunologici – comuni problemi immunologici evidenziati dalla positività
agli anticorpi anti-fosfolipidi od altri ancora, possono comportare il deposito di
sostanze precipitate a livello placentare, causando quindi una scarsa funzionalità della
placenta stessa portando spesso all’aborto precoce. Rischi ambientali – molti pesticidi
possono danneggiare gli ovociti materni; possono provocare inoltre aborto. Anche
l’ossido di etilene (usato nella sterilizzazione chimica dello strumentario chirurgico), il
cloruro di vinile (usato dall’industria plastica) e composti metallici come manganese,
arsenico ed il nickel hanno gli stessi effetti. Vari farmaci, soprattutto antinfiammatori
non steroidei (FANS) come l’aspirina, sembrano essere correlati ad una diminuzione
della fertilità in quanto inibenti l’ovulazione. Lo Stress della vita quotidiana è uno dei
fattori tutti moderni che incidono sulla fertilità della coppia. In alcuni casi si è notato
che in compresenza di soggetti non sterili era proprio lo stress ad incidere sulla fertilità:
se alle problematiche quotidiane si aggiunge poi anche lo stress da concepimento è un
circolo vizioso. Nella fattispecie lo stress inibisce la produzione di determinati ormoni
che sono funzionali al concepimento. Nella donna ad esempio è facile notare come lo
stress influisca sulla capacità di riprodursi, basta vedere come si modifica il ciclo
ovarico e mestruale in presenza di forti stress esterni, sia fisici che psicologici. È noto
infine come fattori geografici, socioeconomici, culturali ed etnici condizionino lo
sviluppo demografico della popolazione mondiale. Più difficile è stabilire la loro
influenza nel determinare la sterilità.
2.6
Eziologia
Affinché una donna sia fertile, si devono verificare contemporaneamente diverse
condizioni. Se anche solo una di esse non è verificata, oppure non si verifica per il
periodo di tempo necessario, la gravidanza non può iniziare, oppure può avere termine
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
prima del parto. Volendo identificare la causa di una mancata gravidanza in una donna,
possiamo riconoscere differenti fattori responsabili:
Fattore cervicale
Fattore utero-tubarico
Fattore ormonale
Fattore immunologico
Infertilità inspiegata
Cause genetiche
Cause comuni d’infertilità
Mancanza di ovulazione
Patologia tubarica e pelvica
Altri problemi rari
Infertilità inspiegata
Figura 4: Percentuale d’incidenza di alcune cause d’infertilità.
La figura precedente mostra le percentuali d’incidenza di alcune cause più comuni.
2.6.1
Fattore Cervicale
è dovuto alla produzione di muco cervicale non idoneo alla penetrazione degli
spermatozoi e/o anticorpi da parte della mucosa endocervicale. Le cause che stanno alla
base del fattore cervicale possono essere:
Anatomiche
• Interventi sul collo dell’utero
• Sinechie cervicali
Funzionali
• Muco cervicale ostile
• Muco cervicale acido
Infiammatorie
• Endocerviciti
Immunologiche
• Produzione di anticorpi antispermatozoi.
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
La diagnosi di fattore cervicale è solitamente effettuata attraverso il Cervical Score ed il
Post Coital Test.
2.6.2
Fattore uterino
È una condizione in cui una alterazione dell’utero impedisce il concepimento. Le
patologie principali sono:
Alterazioni congenite
Sinechie uterine
Neoformazioni uterine
Endometrite
La diagnosi di alterazioni uterine viene solitamente effettuata attraverso uno studio
combinato fra isteroscopia, isterosalpingografia, laparoscopia. Sono esami di ausilio
l’ecografia e l’isterosonografia.
2.6.3
Fattore tubarico
Condizione di sterilità dovuta all’occlusione delle tube. Nelle donne sterili si ritiene che
abbia un’incidenza del 15-40%. Le cause più comuni di fattore tubarico sono:
Malattia infiammatoria pelvica o PID
Gravidanza extrauterina
Endometriosi tubarica
Malformazioni tubariche
Sterilizzazione tubarica
La diagnosi si effettua solitamente attraverso lsterosalpingografia e laparoscopia.
2.6.4
Cause ormonali
Mancanza di ovulazione
Insufficiente funzione del corpo luteo
Alterata recettività della mucosa cervicale o endominale all'azione
dell'estradiolo e/o del progesterone
Alterati rapporti interormonali LH/FSH-E/P
Iperprolattinemia
La maggior parte delle disfunzioni del ciclo ovulatorio è imputabile ad un'alterazione
dei controlli ormonali che presiedono alle varie fasi dello stesso; in un certo numero di
casi, invece, vi è un'inadeguata risposta dei tessuti e/o organi bersaglio ai vari ormoni, i
cui livelli plasmatici sono peraltro normali.
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
2.6.5
Cause immunologiche
Presenza di anticorpi anti-embrione
Presenza di anticorpi anti-sperma
Tra i motivi più comuni di una scarsa o nulla capacità a concepire possiamo annoverare
le cause immunologiche. Queste ultime sono per lo più dovute alla presenza di
anticorpi anti-sperma (nel muco cervicale, negli altri tratti dell'apparato riproduttivo,
nel siero) o anti-embrione.
2.6.6
Cause genetiche
La compromissione della funzionalità riproduttiva, per la presenza di anomalie
cromosomiche (situate sui cromosomi) o geniche (situate sui geni), si manifesta con
quadri clinici di vario grado: dall'impossibilità a iniziare una gravidanza sino
all'abortività ripetuta. Le alterazioni cromosomiche di numero e di forma a carico degli
autosomi (cromosomi dall'1 al 22) o dei cromosomi sessuali (X e Y), possono
comportare difetti della funzionalità riproduttiva perché disturbano la formazione dei
gameti maschili e femminili, senza però avere effetti evidenti sulle altre funzioni o
strutture dell'individuo. Le alterazioni genetiche possono intervenire tra l'altro proprio
durante la formazione dei gameti, cioè nel corso della loro meiosi. I gameti femminili
sono maggiormente sottoposti a errori rispetto a quelli maschili. Un errore nella
gametogenesi femminile comporta però solo una riduzione numerica degli ovociti
prodotti.
Nella donna esiste la sindrome di Turner per la quale invece di due cromosomi sessuali
XX, ne è presente solo uno; queste ragazze sono di bassa statura e non hanno le
mestruazioni dopo la pubertà perché le ovaie sono assenti o piccolissime, pertanto non
potranno avere figli da propri ovociti. Anche la menopausa precoce è originata da
difetti a carico del cromosoma X, che regola i complicati meccanismi ovarici. Essere
portatori di queste alterazioni cromosomiche oltre a diminuire la fertilità può favorire la
trasmissione di tali difetti nel prodotto del concepimento in forme a volte più gravi che
nel genitore. Le più importanti alterazioni cromosomiche sono le cosiddette
traslocazioni Robertsoniane per il ruolo che hanno nell'abortività. Solo l'indagine del
cariotipo sulla coppia può rivelare la presenza di questo danno, che non fa sentire i suoi
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
effetti sull'individuo portatore, ma che attraverso i processi della meiosi e della
fecondazione conduce alla costituzione di un numero anormale di cromosomi
nell'embrione. Accanto ai quadri d’infertilità dovuti ad anomalie vistose dei cromosomi
vi sono anche quelli dovuti a piccole alterazioni nei geni. Un esempio è la fibrosi cistica
in cui l'alterazione di un gene nel maschio può portare alla mancata formazione dei
dotti spermatici con conseguente azospermia ostruttiva, e nei casi più gravi una serie di
altri problemi specie respirarori.
Il DNA presente nelle cellule è una molecola complessa e delicata e può essere
danneggiata irreparabilmente da elementi esterni. Questi possono essere agenti fisici,
chimici e biologici in grado di indurre modificazioni sia a livello cromosomico che
genico. Se il danno si ha quando la cellula è allo stadio di gamete (ovocita o
spermatozoo), potrebbe non avvenire la fecondazione. Il danno, pertanto, si trasmetterà
al prodotto del concepimento.
Le anomalie dei cromosomi possono essere scoperte eseguendo sia sulla donna sia
sull'uomo il cosiddetto cariotipo, cioè un'indagine che mediante un semplice prelievo di
sangue permette di vedere il numero e la forma dei cromosomi (corredo cromosomico).
Questo esame è utile anche per tutte le coppie che, pur non avendo problemi di fertilità,
desiderano conoscere la possibilità di trasmettere eventuali anomalie cromosomiche ai
figli. In particolare ciò è consigliabile quando nelle famiglie si sono verificati casi di
bambini malformati o con ritardo mentale, oppure casi di parenti che hanno presentato
aborti ripetuti.
Le malattie geniche invece sono individuabili solo studiando quelle piccolissime
porzioni di cromosomi che si chiamano geni. Per questo sono necessari particolari
esami sul sangue detti di "biologia molecolare". Questi si eseguono quando sorge il
sospetto che un individuo possa essere portatore di una ben precisa malattia; oppure
nella famiglia di origine si sono manifestate malattie particolari come la Fibrosi Cistica,
la Distrofia muscolare e il Favismo, oppure quando la coppia proviene da aree
geograficamente a "rischio" per certe malattie.
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
3 L'INFERTILITA': ASPETTI PSICOLOGICI
“E' ormai abbastanza diffusa presso la comunità scientifica la consapevolezza delle
difficoltà psicologiche che accompagnano la condizione di infertilità, riconosciuta
come una "crisi di vita" che coinvolge, su diversi piani esistenziali, sia l'individuo che
la coppia, dando luogo a vissuti di frustrazione, stress, senso di inadeguatezza e
perdita. Gli studiosi, tuttavia, sono lontani dal
consenso nel determinare il contributo che i fattori
psicologici possono apportare all'infertilità, per ciò
che riguarda l'eziologia, le conseguenze e
l'eventuale risoluzione. Alcuni autori sostengono
l'ipotesi secondo cui disturbi emozionali cronici e
problemi
psicosociali
giocano
un
ruolo
fondamentale nel determinare l'infertilità in almeno
la metà dei casi; altri ipotizzano che la stessa
esperienza dell'infertilità, associata alle lunghe
indagini diagnostiche e all'intrusività dei
trattamenti possano provocare un forte disagio
psicosociale e sessuale e contribuire al
mantenimento, se non al peggioramento,
dell'infertilità; altri ancora ritengono che non si
possa operare una netta separazione tra cause ed
effetti, tra fattori somatici e psichici, in quanto essi interagiscono tra loro in un
complicato intreccio di variabili”.[Scatoletti, 1996]
Il problema degli aspetti psicologici dell'infertilità pone una vasta serie di domande alle
quali si è tentato di rispondere fin dagli anni '30. Dalla letteratura recente sul rapporto
tra fattori psicologici e infertilità emergono tre linee di studio centrali che riguardano:
1) i fattori psicologici nell'eziologia dell'infertilità;
2) l'impatto dell'infertilità sul funzionamento psicologico;
3) le strategie di adattamento all'infertilità (coping strategies).
3.1
Fattori psicologici nell'eziopatogenesi dell'infertilità.
Sebbene il problema dell’infertilità di origine psicologica sia stata oggetto di un gran
numero di studi, molte domande basilari rimangono senza risposta, incluso se i fattori
psicologici giochino un ruolo causale in alcuni casi di infertilità e, se sì, quale sia la
natura di questi fattori. Alcuni autori sostengono l'ipotesi secondo cui disturbi
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
emozionali cronici e problemi psicosociali giocano un ruolo fondamentale nel
determinare l'infertilità in almeno la metà dei casi. Altri ipotizzano che sia la stessa
esperienza dell'infertilità, associata alle lunghe indagini diagnostiche e all'intrusività dei
trattamenti a provocare un forte disagio psicosociale e sessuale e a contribuire al
mantenimento, se non al peggioramento, dell'infertilità. La ricerca tradizionale ha
riservato grande interesse nell'identificare quali componenti e predisposizioni
psicologiche possano essere chiamate in causa nell'eziologia dell'infertilità. Gli studi
del passato riguardavano soprattutto il tentativo di delineare la personalità della donna
infertile. Negli ultimi anni è stato sollevato il problema del rigore metodologico nella
maggior parte delle ricerche più datate, che consideravano le coppie infertili come un
gruppo omogeneo, indipendentemente dalla durata dell'infertilità e dal diverso
momento dell'iter diagnostico e terapeutico che i soggetti stavano attraversando.
Recentemente, studi più rigorosi hanno tentato di stabilire se le coppie infertili
differiscono dalle coppie fertili e se le coppie con infertilità organica differiscono da
quelle con infertilità inspiegata o funzionale, in riguardo di una varietà di caratteristiche
psicologiche. Da questi test tuttavia non sembrano emergere risultati chiari e univoci
sulle caratteristiche di personalità e sugli atteggiamenti motivazionali della donna
infertile. Sembra piuttosto emergere una scarsa considerazione per eventuali disturbi
relazionali della coppia preesistenti, che potrebbero influire sulla fertilità. Tuttavia ciò
non esclude che anche nelle infertilità organiche e funzionali non siano implicati,
tramite meccanismi psicosomatici, fattori emozionali, come nelle disendocrinie, nello
spasmo delle tube, nell'ovaio policistico, nelle alterazioni della motilità uterina,
nell'alterazione del biochimismo cervicale e nell'oligospermia. La componente psicoemozionale può incidere sulla fertilità con meccanismi diversi, ad esempio attraverso il
sistema neurovegetativo e neuroendocrino, creando disfunzioni acute e croniche, o
attraverso le funzioni gonadiche incidendo sulla regolarità del ciclo, il trasporto
dell'ovulo e sul suo impianto. Gli studiosi ultimamente sottolineano come le
componenti somatiche e quelle psicologiche siano inseparabili, presupponendo una
multifattorialità di cause nella eziopatogenesi dell'infertilità.
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
In definitiva, la dimostrazione di una relazione causale tra disturbi psicologici ed
infertilità resta il più delle volte non determinabile a causa della difficoltà di dimostrare
in maniera credibile se i problemi psicologici siano la causa o l’effetto dell’infertilità.
3.2
Le conseguenze psicologiche dell'infertilità.
Gli studi sulle conseguenze psicologiche dovute all'infertilità conducono a delle
conclusioni più omogenee. Pochi dubbi ci sono sugli effetti e sulle conseguenze
psicologiche dell'infertilità, in termini di ansia, stress psicosociale, frustrazione,
disadattamento coniugale, etc. Naturalmente, lo stress emozionale che consegue una
diagnosi di infertilità può a sua volta avere un effetto sulle funzioni biologiche,
particolarmente sull'equilibrio endocrino e sulle funzioni sessuali, tale da creare un
circolo vizioso. L'equilibrio di coppia viene messo a dura prova, sia nell'ambito della
comunicazione, sia in quello fisico/emozionale. Si tratta di un momento molto delicato
che necessita contemporaneamente di ripensarsi a livello individuale e a livello di
coppia senza che uno dei due riesca a fare da base stabile all'altro, come è possibile in
altri momenti di passaggio. La diagnosi di sterilità provoca sempre forti emozioni, dalla
sorpresa al rifiuto, passando attraverso la rabbia o la delusione, comportando anche
ansia, vergogna e isolamento.
La letteratura clinica ha mostrato come in tali circostanze prevalga un senso di
incapacità e un sentimento di vuoto che si riversano inevitabilmente nella sfera sessuale
producendo insoddisfazione e depressione. Menning (1980) descrive una serie di
reazioni che vanno dalla sorpresa e shock iniziali, al rifiuto, alla collera, all'angoscia, ai
successivi sensi di colpa, di dolore, e di perdita. Numerosi studi successivi hanno
rivelato la presenza di disturbi psichiatrici in coppie o donne che richiedono un consulto
presso cliniche che si occupano di fecondazione assistita.
Una ricerca proveniente da Taiwan (Chen et al., 2004) ha studiato un campione di 112
donne che attendevano di sottoporsi ad un ciclo di fecondazione assistita e ha valutato
la presenza di disordini psichiatrici. I risultati hanno mostrato una percentuale molto
alta di problematiche psichiatriche (40.2%) in queste donne, soprattutto per quanto
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
riguarda i disturbi d’ansia. Le critiche rivolte a questo studio sono state soprattutto
quelle di non avere preso in considerazione un gruppo di controllo e quella di non poter
conoscere la direzionalità di questi disturbi, cioè se sono dovuti allo stress di non potere
avere figli o se presenti già in precedenza.
“Results: Of a total of 112 participants, 40.2% had a
psychiatric disorder. The most common diagnosis was
generalized anxiety disorder (23.2%), followed by major
depressive disorder (17.0%), and dysthymic disorder (9.8%).
Participants with a psychiatric morbidity did not differ from
those without in terms of age, education, income, or years of
infertility. Women with a history of previous assisted
reproduction treatment did not differ from those without in
depression or anxiety”. [Chen et al., 2004]
Risultati molto simili sono stati trovati in uno studio condotto in Iran (Ahmad Ali
Noorbala et al., 2009) e presentato nel “Journal of Reproduction and Infertility”, che ha
evidenziato, su un campione di 150 donne fertili e 150 infertili, una percentuale più alta
tra le donne infertili di problematiche psichiatriche (44% infertili, 28,7% infertili).
“Results: Noticeably, 44% of the infertile and 28.7% of fertile women were suffering
from psychiatric disorders. The highest scores among infertile women upon SCL-90-R
assessment were for paranoid ideation and depression, interpersonal sensitivity and the
lowest scores were for psychoticism and phobic anxiety. Interpersonal sensitivity,
depression, phobic anxiety, paranoid ideation and psychoticism scales were
significantly more prevalent in infertile than fertile women (p<0.05). Additionally,
emotionally unstable personality disorder was more prevalent among infertile than
fertile women, based on Eysenck Personality Questionnaire (p<0.001). Conclusion:
The higher prevalence of psychiatric disorders in infertile women demands serious
psychological support and attention by the medical team. Developing a rapid and
reliable screening instrument for identifying patients at greater need for psychological
support and the inclusion of counseling and supportive psychotherapy in the general
therapeutic framework of infertility are of great importance”. [Ahmad Ali Noorbala et
al., 2009]
Un più esaustivo studio di un centro per l’infertilità di Tabriz (Iran) del 2008 (Farzadi e
Ghasemzadeh) ha ricercato la presenza di depressione in donne infertili, incrociando
poi i risultati con un questionario che valuta la pressione familiare e le cognizioni
irrazionali sull’infertilità dei parenti. I risultati sono stati molto significativi. Su 193
Pag. 22
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
donne infertili il 72% sembravano mostrare tratti depressivi ma nello stesso tempo
avevano un punteggio molto elevato al questionario, cioè erano molto pressate dalla
propria famiglia riguardo al problema dell’infertilità.
Figura 5: Forest plot of prevalence rate of depression among infertile couples by year.
“Results: Overall prevalence rate of depression among infertile couples was 0.47 (95%
CI: 0.40, 0.55). The prevalence rate of depression was 0.44 (95% CI: 0.32, 0.56)
during 2000 to 2005 and 0.50 (95% CI: 0.43, 0.57 during 2006 to 2011. The
prevalence rate of depression was 0.46 (95% CI: 0.39, 0.53) among women and 0.47
(95% CI: 0.40, 0.54) among men.
Conclusion: Not only the prevalence of depression in infertile couples was high but
also had increasing growth in recent years. Furthermore, despite many studies
conducted addressing the prevalence of depression in infertile couples, there is
however a remarkable diversity between the results. Thus, one can hardly give a
precise estimation of the prevalence rate of depression among infertile couples in Iran
now.” [Farzadi e Ghasemzadeh]
Pag. 23
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
“Le informazioni disponibili suggeriscono quindi che l'infertilità ha un impatto sul
funzionamento psicologico, coniugale e sessuale, e sembra che l'esperienza
dell'infertilità possa essere più o meno patogena in relazione ad una quantità di fattori,
individuali e di coppia, cognitivi ed emotivi, medici e sociali. In particolare alcune
coppie mostrano di adattarsi e di saper far fronte alla crisi di infertilità, attivando nuove
risorse, meglio di altre (Edelmann, 1986). In tal senso la ricerca sta rivolgendo la sua
attenzione allo studio delle modalità messe in atto dalle coppie infertili nell'affrontare la
loro condizione, al fine di differenziare le modalità più adattive da quelle
potenzialmente patogene e di poter quindi intervenire nell'indirizzare le coppie verso
risposte più adattive.” [Scatoletti B.]
3.3
Il counseling psicologico nell'infertilità
Quando una coppia vive la difficoltà o l’impossibilità di avere un figlio si confronta con
una situazione difficile che può generare forti stress, aumentando le possibilità di una
crisi coniugale e personale. Nell’ottica femminile, manifestare difficoltà procreative
significa sentirsi deprezzate ed escluse dal mondo fertile. I sentimenti associati alla
condizione di sterilità certe volte fanno sì che la donna finisca con l'isolarsi dai rapporti
sociali. Quando sempre più amiche mettono al mondo un figlio, la donna sterile trova
conferma della propria convinzione. Molte delle donne sterili detestano che si facciano
domande sui progetti per mettere su famiglia. Alcune mentono, affermando di aver
scelto di non aver avuto figli. Altre si giustificano dicendo di non essere ancora pronte,
per ragioni economiche o di lavoro. Le donne considerano come una specie di offesa
vedere che altre donne riescono ad avere figli con grande facilità e spesso senza
nemmeno "meritarli".
In risposta a questi fenomeni, senza intervento di sostegno alcuno, si ha frequentemente
la rottura della coppia e ancor più un progressivo disinteresse reciproco sia sul piano
affettivo che individuale: è questa una condizione che necessita aiuto psicologico, che
non deve porsi soltanto come contenimento dell’ansia e della frustrazione sviluppata
Pag. 24
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
ma anche come efficace mezzo di prevenzione delle sequele psicologiche e
psicosessuali.(Link e Darling, 1986)
Gli obiettivi della consulenza alla coppia infertile sono principalmente tre:
1) Accurato esame della situazione psicologica e relazionale (sia di coppia che
individuale).
2) Cercare di minimizzare l’impatto degli eventi medici e fisici che la coppia dovrà
affrontare, attraverso l’informazione costante e il totale accoglimento dei sentimenti di
tristezza, colpa etc.
3) Identificare le situazioni a rischio, selezionando per ogni singola coppia il
trattamento adeguato.
Sono adeguati quindi svariati approcci terapeutici: terapia sessuale e di coppia; gruppi
di sostegno; tecniche di rilassamento; terapie cognitive-comportamentali; etc.
Pag. 25
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
4 LE STRATEGIE DI COPING NELL'INFERTILITA'
“Infertility and its treatment are severe
stressors and many women undergoing
fertility treatment experience significant
emotional distress. The existing literature
indicates that several factors may influence
emotional reactions to infertility and fertility
treatment, including coping strategies and
sense of controllability”. [Gourounti, et al.,
2012]
Il coping rappresenta la capacità della persona a reagire ed affrontare situazioni
emotivamente negative e difficili. Questa capacità dipende molto dal tipo di soggetto
esposto alla situazione. Ogni persona risponde alle avversità in maniera variabile e
soggettiva dovuta al tipo di carattere di ognuno. Tutti sono in grado di variare la propria
capacità di fronteggiare una situazione. Questo dipende da una serie di fattori che
possono cambiare a seconda del momento e dell’evento da affrontare.
Nell’articolo: Strategies for coping with infertility, pubblicato in Psychology and
Psychotherapy (1989) si afferma la necessità di affrontare la risposta di un individuo
anche in termini di risorse intrapersonali ed interpersonali:
“Cognitive models of coping point to the use by individuals of appraisal-focused,
problem-focused and emotion-focused coping, as well as the need to consider an
individual's coping response in terms of their intrapersonal and interpersonal
resources. This cognitive approach was applied to organizing findings from research
into the experience of infertility. At least nine coping strategies are identified that can
be employed by couples. Discussion also raises several research questions about the
personal crisis of infertility that need to be further investigated”.[ Callan, Hennessey,
1989]
Lazarus ha definito il coping come uno sforzo cognitivo e comportamentale che
l’individuo compie per far fronte a un evento stressante, sottolineando che lo sforzo di
coping (o fronteggiamento dell’esperienza stressante) non è direttamente proporzionale
alla riuscita dello stesso e che, pertanto, tale termine è adoperato sia in riferimento ad
un processo adattivo che in riferimento ad un processo disadattivo. Il coping ha due
Pag. 26
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
funzioni fondamentali: cambiare la difficile relazione con l’ambiente e modificare lo
stato emozionale del soggetto.
“Coping is capable of mediating the emotional outcome, that is, it changes the
emotional state from the beginning to the end of the encounter”. [Lazarus R.S. 1993]
Molte ricerche si sono incentrate sulle peculiari strategie di adattamento a cui fanno
ricorso le coppie per affrontare l’infertilità. Dinanzi ad una diagnosi d’infertilità, gli
uomini e le donne reagiscono non in ugual modo, mettendo in atto strategie di coping
cognitive e comportamentali differenti, per fronteggiare la situazione. Da alcuni studi
(Jensen et al., 1991) è emerso che l’impiego di strategie di coping attive è associato a
livelli più bassi di severità del dolore, di depressione e di inabilità funzionale, rispetto
all’impiego di strategie passive. Inoltre le strategie di coping, siano esse passive o
attive, interagiscono tra loro nel determinare risultati positivi.
“This article reviews the empirical research which has examined the relationships
among beliefs, coping, and adjustment to chronic pain. Although preliminary, some
consistent findings are beginning to emerge. For example, patients who believe they
can control their pain, who avoid catastrophizing about their condition, and who
believe they are not severely disabled appear to function better than those who do not.
Such beliefs may mediate some of the relationships between pain severity and
adjustment. Although coping strategies appear to be associated with adjustment in
chronic pain patients, methodological problems limit conclusions regarding the
strength and nature of this association.” [Jensen et al, 1991].
Nel Giugno del 2012 e’ stato pubblicato su Reproductive BioMedicine Online (Vol 24,
Pages 670-679), uno studio del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Atene su
137 donne con problemi di fertilità sottoposti a fecondazione in vitro per valutare
l'associazione tra la percezione di controllabilità dell’infertilità e le strategie di coping
al disagio psicologico. La bassa percezione di controllabilità personale è stata associata
con l'uso frequente di non attuare la propria capacità di reazione, mentre una alta
percezione di controllabilità è stato associato positivamente.
“The study aimed to examine: (i) the association between perception of infertility
controllability and coping strategies; and (ii) the association between perception of
infertility controllability and coping strategies to psychological distress, applying
multivariate statistical techniques to control for the effects of demographic variables.
Pag. 27
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
This cross-sectional study included 137 women with fertility problems undergoing IVF
in a public hospital. All participants completed questionnaires that measured fertilityrelated stress, state anxiety, depressive symptomatology, perception of control and
coping strategies.
Pearson’s correlation coefficients were calculated between all study variables,
followed by hierarchical multiple linear regression. Low perception of personal and
treatment controllability was associated with frequent use of avoidance coping and
high perception of treatment controllability was positively associated with problemfocused coping.
Multivariate analysis showed that, when controlling for demographic factors, low
perception of personal control and avoidance coping were positively associated with
fertility-related stress and state anxiety, and problem-appraisal coping was negatively
and significantly associated with fertility-related stress and depressive symptomatology
scorse”. [Gourounti, Anagnostopoulos, Potamianos, Lykeridou, Schmidt, Vaslamatzis,
2012]
Questo studio ha mostrato che la percezione di bassa controllabilità è associata con un
basso coping, e che la sensazione di controllabilità del problema infertilità è
strettamente connesso allo stress psicologico.
“The findings of this study merit the understanding of the role of control perception
and coping in psychological stress of infertile women to identify beforehand those
women who might be at risk of experiencing high stress and in need of support This
study showed that low perception of controllability was associated with avoidance
coping.”. [Gourounti, et al., 2012]
Questi risultati sono utili per capire come far fronte allo stress psicologico delle donne
infertili e per identificare in anticipo quelle donne che potrebbero essere a maggior
rischio di forte stress, quindi bisognose di un adeguato sostegno.
“In addition, the study demonstrated that perception of infertility controllability and
coping strategies were related to psychological stress. Therefore, healthcare
professionals should enhance the implementation of interventions and support services
for infertile women undergoing fertility treatment in order to enhance sense of control
and alter coping skills of those women believed to be at risk”. [Gourounti, et al. 2012]
Pag. 28
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
5 CONCLUSIONI
L'infertilità non è mai solo un problema di natura biologico-somatica, ma trascina con
sé anche problematiche psicologiche. Non potere avere figli causa una sensazione di
vuoto nella propria vita: l’infertilità può portare ad una grave crisi esistenziale sia
nell’individuo che nella coppia. Troppe volte la maternità diviene un’esigenza così
preponderante da diventare un’ossessione, ulteriormente aggravata dalla pressione
sociale e familiare che circonda la donna, incanalando e costringendo la vita verso
questo obiettivo da conquistarsi ad ogni costo.
L’intento di un intervento psicologico è quello di aiutare il singolo e la coppia a
riconoscere ed accettare le componenti emotive che vengono scatenate da questa
situazione ed affrontare insieme le eventuali conflittualità esistenti nell’ambito della
coppia.
Per una donna è importante saper riconoscere quando si è in crisi e saper chiedere aiuto:
smettere di nascondere le emozioni, lo stress, le paure e condividere con i professionisti
la propria situazione per riuscire a viverla al meglio.
L'obiettivo del lavoro psicologico deve essere centrato sul sostenere il singolo e la
coppia nella difficile elaborazione della condizione che sta vivendo e nel
riconoscimento e nell’accettazione del percorso che s’intraprende.
Pag. 29
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
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Scatoletti Barbara (giugno-dicembre 1996) - Aspetti psicologici nella diagnosi e cura
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smoke causes follicle loss in mice ovaries at concentrations representative of human
exposure. Human Reproduction, 1452-9.
Sitografia
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed
PubMed è una banca dati biomedica accessibile gratuitamente on line, sviluppata dal National
Center for Biotechnology Information (NCBI) presso la National Library of Medicine (NLM).
PubMed contiene circa 16 milioni di citazioni di articoli scientifici, di ambito biomedico o di scienze
affini, dagli anni '50 del Novecento ad oggi. Le citazioni provengono da MEDLINE (la prima banca
dati della NLM) e da altre banche dati dedicate alle scienze della vita; gli abstract, disponibili dal
1975, sono presenti per il 76% degli articoli. Grazie al software Entrez, PubMed permette
l'accesso ad articoli a testo pieno disponibili gratuitamente on line. Le riviste indicizzate sono circa
1/6 dell'intera produzione mondiale in ambito biomedico, anche se provengono principalmente
dall'area statunitense (40%) e sono per lo più pubblicate in lingua inglese (88%).
http://www.in-psicoterapia.com/
IN Psicologia Psicoterapia Psichiatria e’ una rivista online di Psicologia Psicoterapia
Psichiatria, attualità scientifica, articoli e applicazioni psicoterapeutiche. E’ nata come progetto
editoriale con l’intento di consolidare ed ampliare un’esperienza che ha preso le mosse, nel 1986,
con la rivista “Lo Psicologo” e che è proseguita con la successiva “IN formazione psicologia
http://www.journals.elsevier.com/reproductive-biomedicine-online
Reproductive BioMedicine Online covers the formation, growth and
differentiation of the human embryo. It is intended to bring to public
attention new research on biological and clinical research on human
reproduction and the human embryo including relevant studies on
animals. It is published by a group of scientists and clinicians working in
these fields of study. Its audience comprises researchers, clinicians,
practitioners, academics and patients. Context:The period of human
embryonic growth covered is between the formation of the primordial
germ cells in the fetus until mid-pregnancy. High quality research on
lower animals is included if it helps to clarify the human situation. Studies
progressing to birth and later are published if they have a direct bearing
on events in the earlier stages of pregnancy.
Pag. 32
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
http://www.amsciepub.com/loi/pr0
Psychological Reports is a bimonthly academic journal covering research in psychology and
psychiatry. It was established by Robert and Carol H. Ammons in 1949.
http://www.ons.org/Publications/CJON/
The Clinical Journal of Oncology Nursing (CJON) is an official
publication of the Oncology Nursing Society (ONS) and is directed to the
nurse caring for patients with or at risk for cancer. CJON is a vehicle to
advance the mission of ONS, which is to promote excellence in oncology
nursing and quality cancer care. The CJON mission is twofold: (a) to
provide practical information necessary to care for patients and their
families across the cancer continuum and (b) to develop publication skills
in oncology nurses.
http://www.plosmedicine.org/
PLoS Medicine is a weekly medical journal covering the full spectrum of the medical sciences. It
began operation on October 19, 2004, as the second journal of the Public Library of Science
(PLOS), a non-profit open access publisher. All content in PLOS Medicine is published under the
Creative Commons "by-attribution" license. To fund the journal, the publication's business model
requires in most cases that authors pay publication costs. The journal was published online and in
a printed format until 2005 and is now only published online. The journal's chief editor is Virginia
Barbour.
http://www.fertstert.org/
Fertility and Sterility is an international journal for obstetricians,
gynecologists, reproductive endocrinologists, urologists, basic scientists
and others who treat and investigate problems of infertility and human
reproductive disorders. The journal publishes juried original scientific
articles in clinical and laboratory research relevant to reproductive
endocrinology,
urology,
andrology,
physiology,
immunology,
genetics,contraception, and menopause. Fertility and Sterility encourages
and supports meaningful basic and clinical research, and facilitates and
promotes excellence in professional education, in the field of reproductive
medicine.
http://www.thepractitioner.co.uk/
The Practitioner is a PubMed indexed general medical review monthy journal with subscribers
throughout the world. The Practitioner and this website are also used by doctors preparing
themselves to work in the UK.
Pag. 33
L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
http://www.elsevier.com/journals/gynecologie-obstetrique-and-fertilite/1297-9589#
Gynécologie obstétrique et fertility est le mensuel scientifique
d'information et de formation destiné aux gynécologues obstétriciens et aux
biologistes de la reproduction. La revue publie des éditoriaux, faits et
arguments, articles originaux en langue française, mises au point pratiques
et une information actualisée ayant trait à l'obstétrique et à la gynécologie
et aux différentes spécialités développées à partir de ces deux pôles :
médecine de la reproduction, médecine maternelle et foetale, de
l'endocrinologie à la chirurgie, la cancérologie, ou la sexualité, la
psychosomatique...
http://onlinelibrary.wiley.com/journal/10.1111/(ISSN)2044-8341
Psychology and Psychotherapy: Theory Research and Practice
(formerly The British Journal of Medical Psychology) is an
international journal with a focus on the psychological aspects of mental
health, psychological problems and their psychotherapeutic treatments. Its
aim has been to bring together the psychiatric and psychological disciplines
and this is reflected in the composition of the Editorial Team. The
traditional orientation of the Journal has been towards psychodynamic and
interpersonal approaches, which have defined its core identity, but we now
additionally welcome submissions of original theoretical and researchbased papers of any theoretical provenance provided they have a bearing
upon vulnerability to, adjustment to, assessment of, and recovery
(assisted or otherwise) from psychological disorders. The Journal thus aims
to promote theoretical and research developments in the fields of subjective psychological states
and dispositions, interpersonal attitudes, behaviour and relationships and psychological therapies
(including both process and outcome research) where mental health is concerned.
http://www.painjournalonline.com/
PAIN is the official publication of the International Association for the
Study of Pain (IASP). PAIN publishes original research on the nature,
mechanisms, and treatment of pain and provides a multidisciplinary forum
for the dissemination of research in the basic and clinical sciences. The
Editor-in-Chief of PAIN is Francis J. Keefe, PhD, Pain Prevention and
Treatment Research Program, Department of Psychiatry and Behavioral
Sciences, Duke University, Durham, NC, USA.
http://informahealthcare.com/loi/pob
The Journal of Psychosomatic Obstetrics & Gynecology is a quarterly medical journa
lcovering research in obstetrics, gynecology and psychosomatics that was established in 1982.
The journal is published on behalf of the International Society of Psychosomatic Obstetrics and
Gynaecology. (IPSOG).
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Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
http://www.thelancet.com/journals/lancet/issue/current
The Lancet publishes a weekly journal and six monthly specialty journals in the fields of global
health, diabetes and endocrinology, oncology, neurology, respiratory medicine, and infectious
diseases. All Lancet journals are published online and in print.
http://www.psychosomaticmedicine.org/
Psychosomatic Medicine is a peer-reviewed medical journal published
nine times per year by the American Psychosomatic Society. It covers
"experimental and clinical studies dealing with various aspects of the
relationships among social, psychological, and behavioral factors and
bodily processes in humans and animals."[1] It was established in
1939.The journal is widely cited – the 2010 Impact Factor was 3.974
(11th among 71 psychology journals and 25th among 126 psychiatry
journals). The 5-year Impact Factor is 4.690 (8th among psychology
journals and 21st among psychiatry journals).
http://humupd.oxfordjournals.org/
Human Reproduction Update, first published in 1995, aims to provide invited, comprehensive,
authoritative, up-to-date critical and balanced reviews covering all areas of human reproduction
including reproductive physiology and pathology, endocrinology, andrology, gonad function,
gametogenesis, fertilization, embryo development, implantation, pregnancy, genetics, genetic
diagnosis, oncology, infectious disease, surgery, contraception, infertility treatment, psychology
and counselling, ethics and social issues. These papers are peer-reviewed to the highest editorial
and scientific standards. Human Reproduction Update is published on behalf of the European
Society of Human Reproduction and Embryology (ESHRE).
http://www.journals.elsevier.com/molecular-and-cellular-endocrinology/
Molecular and Cellular Endocrinology was established in 1974 to meet the demand for
integrated publication on all aspects related to the biochemical effects, synthesis and secretions of
extracellular signals (hormones, neurotransmitters, etc.) and to the understanding of cellular
regulatory mechanisms involved in hormonal control. The journal is fulfilling this aim by
publishing full-length original research papers, rapid papers, invited reviews, At the Cutting Edge
essays, and book reviews.
http://www.jri.ir/en/Default.aspx
The Journal of Reproduction and Infertility is a peer-reviewed
quarterly published by Avicenna Research Institute (ARI). This quarterly
journal is one of the most outstanding scientific journals in Iran based on
the reviews made by the Commission for Medical Journals affiliated to Iran
Ministry of Health and Medical Education. The journal used to be published
in the Persian language with English abstracts from January 2000to
October 2009 but it has been fully published in English afterwards.The
main scope of JRI is to publish genuine basic and clinical studies, in the
field of reproduction, fertility and infertility.
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L’Infertilità Femminile:
Aspetti Psicologici e Principali Strategie di Coping
http://www.journals.elsevier.com/social-science-and-medicine/
Social Science & Medicine è una rivista accademica che copre le scienze sociali, la ricerca sulla
salute, l'antropologia, l’economia, la geografia, la psicologia, l’epidemiologia, la politica sociale, la
sociologia e l'assistenza sanitaria, la politica, la pratica e l'organizzazione. E' stata fondata nel
1967 ed è pubblicata da Elsevier.
http://humrep.oxfordjournals.org/
Human Reproduction features full-length, peer-reviewed papers reporting original research,
clinical case histories, as well as opinions and debates on topical issues. Papers published cover
the clinical science and medical aspects of reproductive physiology and pathology, endocrinology,
andrology, gonad function, gametogenesis, fertilization, embryo development, implantation,
pregnancy, genetics, genetic diagnosis, oncology, infectious disease, surgery, contraception,
infertility treatment, psychology, ethics and social issues. The highest scientific and editorial
standard is maintained throughout the journal along with a rapid rate of publication.
http://www.tandfonline.com/toc/usmt20/current#.UeO3w6xQAoo
The Journal of Sex and Marital Therapy is one of the top independent
journals in the field. Under the prestigious leadership of R. Taylor Segraves,
M.D. - one of the world’ foremost experts in sex and marital therapy -- JSMT is
an active and contemporary forum reflecting the most viable developments
emanating from the U.S. and abroad. JSMT continues to break new ground
with innovative research and clinical writing, and the editor is committed to
showcasing the most far-reaching traditional and contemporary thinking from
all sources. You will read about therapeutic techniques, outcome, special
clinical and medical problems, and the theoretical parameters of sexual
functioning, and marital relationships.
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