Newsletter AIA nr.40 giugno 2006 - UNITN | Lettere

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Newsletter AIA nr.40 giugno 2006 - UNITN | Lettere
AIA
ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ANGLISTICA
NEWSLETTER ELETTRONICO - N. 40 – GIUGNO 2006
Direttori responsabili: Marina Bondi, Alessandra Marzola
Segretaria di redazione: Francesca Guidotti
EDITORIALE
p. 2
INFORMAZIONI
• Il Consiglio Direttivo
•
Indirizzi
•
Newsletter
•
Modalità di iscrizione e benefici per i soci AIA
p. 3
TEXTUS
• Norme editoriali e acquisto arretrati online
•
Programmazione 2007
p. 5
BIBLIOGRAFIA DEI SOCI
p. 5
RESOCONTI
•
Ragusa Ibla, Sicily, International Colloquium Perspectives on Prescriptivism
p. 6
p. 9
APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI
•
Napoli, Convegno Sfida e Passione. Dagli Studi Culturali agli Studi delle Donne (dedicato
a Lidia Curti)
•
Palermo, International Conference Borders and Crossings
•
Roma, Convegno Internazionale Lingue e cittadinanza europea
•
Genoa, International Conference Dickens, Victorian culture, Italy - CALL FOR PAPERS
PUBBLICAZIONI SEGNALATE
p. 12
MODULO DI ISCRIZIONE E DELEGA PERMANENTE
p. 13
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EDITORIALE
L’Assemblea annuale dell’Associazione si è svolta a Roma il 15 Maggio scorso. L’incontro, perfettamente
organizzato da Rita Salvi, ha visto anche la partecipazione attiva di numerosi soci e colleghi, coi quali è
stato possibile ripercorrere le tappe più significative della attività degli organi dell’associazione. L’impegno
dell’ultimo anno è stato notevole. Ne sono risultato tangibile le novità organizzative, le innovazioni nelle
pubblicazioni scientifiche, il nuovo sito, i rapporti sempre più intensi con le altre associazioni europee, le
iniziative culturali sempre vivaci. Alcuni nodi istituzionali molto importanti ci attendono ancora: la nuova
riforma degli ordinamenti e quella dello stato giuridico richiederanno ancora discussione e riflessione, una
volta che si saranno chiariti i percorsi legislativi ancora sospesi.
Tra le novità più significative degli ultimi tempi è stata sicuramente la decisione di portare a tre i
numeri annui di Textus. Obiettivo dell’operazione è anche una maggiore visibilità della rivista (peraltro già
diffusa a livello internazionale, soprattutto da quando è corredata di ISSN ed è indicizzata nella MLA
Bibliography). La decisione di quadrimestralizzare la rivista sottolinea la necessità di procedere alla
programmazione con ampio anticipo e richiama ad un’attenta osservanza dei tempi di consegna, che
impegna al rispetto di tempi necessariamente più stretti. I tre numeri programmati per il 2007: 1)
(R)evolutions in Evaluation (Call for Papers già chiuso. Editor italiano: Marina Dossena); 2) Nation/s and
Cultural Heritage (Call for Papers: 1 luglio 2006. Editor italiano: Maria Rita Cifarelli); 3) Shakespeare and
Gender (Call for Papers: 1 ottobre 2006. Editor italiano: Laura Di Michele).
L’attività del direttivo si è rivolta anche all’opportunità di rilanciare il ruolo della Bibliografia
informatizzata, e di costituire un comitato informale a cui far pervenire gli aggiornamenti; tale comitato,
costituito da giovani volontari, provvederà all’inserimento dei dati nella Bibliografia e, di concerto con il
prof. Di Piazza, pubblicherà le informazioni ricevute in un numero speciale del Newsletter. La bibliografia
informatizzata è comunque un impegno cospicuo, che i soci dovranno aggiornare in modo costante e
assiduo, affinché l’utilità scientifica della bibliografia sia all’altezza dell’impegno dell’Associazione e in
particolare dei colleghi direttamente coinvolti.
Un’altra decisione importante riguarda il rinnovo della funzione di coordinatore regionale. Nella
dinamica dell’Associazione, il Coordinatore non ha solo il compito di sollecitare le iscrizioni, ma anche di
raccordare iniziative culturali, sollecitarle e diffondere l’informazione. Speriamo che siano i coordinatori
stessi a suggerire iniziative. L’elenco aggiornato dei Coordinatori Regionali verrà pubblicato sul sito
Il nuovo sito AIA, curato da Oriana Palusci e dall’università di Trento, è infatti ormai pronto
(http://www.lett.unitn.it/aia/) e non possiamo far altro che congratularci per l’ottima realizzazione. Novità
introdotte sono l’inserimento del feed ESSE (con tutte le notizie dalla federazione europea), della Newsletter
e delle indicazioni per la bibliografia dei soci.
Per quanto concerne EJES, il rilancio della rivista, che vede già la presenza di Angela Locatelli fra
gli editors, prevede anche una rete di contatti con altri collaboratori nazionali. Tra la rosa di nomi forniti è
stato scelto quello di Stefania Nuccorini. Alle due colleghe va il nostro auspicio di un lavoro fecondo di
diffusione e promozione della ricerca italiana per il tramite della rivista.
A livello europeo, si sta studiando l’ipotesi di costituire un database con informazioni ragionate
sulle riviste dei diversi paesi. Si tratta di un compito non da poco, che potrebbe contribuire grandemente alla
creazione di una rete della ricerca europea nel campo della ricerca in anglistica.
L’Associazione guarda ora con interesse al Convegno ESSE di Londra, al quale si auspica che i soci
partecipino molto attivamente. Per le sub-plenary lectures, è presente Maurizio Gotti (Intercultural Trends
in Specialised Discourse), mentre tre membri del Direttivo sono coinvolti in attività di panel o di seminario:
Alessandra Marzola parteciperà al panel Literature or Culture?, Marina Bondi a Corpus and Genre in the
Study of Academic Discourse e Daniela Carpi coordinerà il seminario su Literature and Law: an
Interdisciplinary Approach. Molti altri soci sono coinvolti in attività di coordinamento, nonché nelle
presentazioni. La presenza italiana a Londra sarà certamente significativa e ci auguriamo che da questo
convegno nasca un impegno sempre maggiore anche sul fronte europeo.
L’attività convegnistica dell’anno passato è stata molto intensa. Il convegno di Cagliari, in
particolare, ha presentato un programma molto ricco e significativo, e da questo sono stati ricavati due
volumi, uno dedicato ai contributi di natura linguistica e uno a quelli letterari e culturali, di prossima
pubblicazione a cura dei convenors. Il Consiglio Direttivo ha anche individuato iniziative del 2006, per le
quali è stato concesso un patrocinio AIA: il seminario sulla lessicografia di Gargnano organizzato da
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Giovanni Iamartino per l’Università di Milano ("Glossari, dizionari, corpora: lessicologia e lessicografia
delle lingue europee", Gargnano del Garda, 25-27 maggio 2006) e il convegno che Carla Dente (Pisa)
organizzerà per il prossimo Ottobre (“La traduzione di Shakespeare in Europa. L’editoria, il teatro, il
cinema”, Pisa, 12-14 ottobre 2006). Ci congratuliamo per tutte le iniziative già realizzate o approvate e per
il successo che hanno riscosso o riscuoteranno, auspicando che esse contribuiscano effettivamente a far
conoscere la ricchezza degli studi nel campo dell’anglistica.
Nella logica di potenziare l’attività dei Seminari AIA e di riflettere sulle esigenze di costituzione
delle nuove scuole dottorali, ci proponiamo anche di avviare un dibattito sui piani di formazione attualmente
esistenti nel campo dell’anglistica (o degli studi linguistici e letterari, con una componente di anglistica).
Intendiamo discutere le esigenze della formazione alla ricerca e realizzare una raccolta di informazioni sui
percorsi dottorali attualmente esistenti attraverso le pagine del Newsletter. Nel contesto di questo livello di
formazione potrebbero collocarsi anche proposte di seminari AIA rivolti alle scuole che ci vedono coinvolti.
Ma l’impegno maggiore per molti di noi sarà quello del convegno AIA del 2007, che si terrà a Bari
(20-22 settembre). Oltre alle tradizionali plenarie e ai workshop paralleli, si potrebbe pensare ad una Tavola
Rotonda di tipo metodologico, che focalizzi i nodi problematici fondamentali della ricerca nei diversi campi
che ci interessano. Ringraziamo ancora i colleghi che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere il nostro
incontro e che già ci hanno illustrato alcune prospettive organizzative e possibili tematiche, che verranno
definite al più presto e presentate in un prossimo numero del Newletter.
La valutazione dell’impegno degli organi dell’Associazione e delle novità introdotte nella vita
associativa spetta naturalmente ad altri. A me, in qualità di Presidente, spetta soltanto il compito di
ringraziare, davvero sinceramente, i colleghi del Direttivo e degli altri organi, per l’impegno e lo spirito
collaborativo che stanno mostrando. Il compito di Presidente è reso molto più semplice e sereno dalla
competenza e dalla disponibilità di tutti. La vita di una Associazione ha bisogno di persone che sappiano
trovare la voglia di partecipare, anche in condizioni di lavoro non sempre ideali. E per questo vorrei inviare
un grazie sincero anche ai partecipanti all’Assemblea e ai membri tutti dell’Associazione, che
evidentemente condividono non solo i nostri interessi per gli studi di anglistica, ma anche la nostra voglia di
partecipare.
Un ultimo accenno vorrei fare – in questo editoriale – ad una iniziativa imminente: due giornate
dedicate all’opera di Lidia Curti. Per delinearne l’impegno didattico e di ricerca, nonché il ruolo di indirizzo
per gli studi culturali in Italia, sono state organizzate due giornate a Napoli, di cui diamo notizia nel
Newsletter. Ricordo con molto piacere la plenaria che Lidia Curti ha indirizzato all’Associazione proprio al
Convegno di Modena e mi rallegro particolarmente per l’iniziativa. Perché la voglia di partecipare di cui
parlavo si costruisce anche riflettendo su chi segna passi importanti nella vita della nostra associazione e nei
percorsi di ricerca che la caratterizzano.
[Marina Bondi]
INFORMAZIONI
Consiglio Direttivo
Marina Bondi
Daniela Carpi
Rita Salvi
Maria Del Sapio
John Douthwaite
Alessandra Marzola
Oriana Palusci
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Università degli Studi di Verona
Università degli Studi di di Roma ‘La Sapienza’
Università degli Studi di Roma 3
Università degli Studi di Genova
Università degli Studi di Bergamo
Università degli Studi di Trento
Collegio dei Sindaci Revisori
Stefania Nuccorini
Maddalena Pennacchia
Nicoletta Vallorani
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Presidente
Vice-Presidente
Segretaria
Collegio dei Probiviri
Maurizio Gotti
Maria Maddalena Parlati
Patrick Boylan
TEXTUS
Comitato di Redazione:
Maria Del Sapio
John Douthwaite
Luisa Villa
Segretari di redazione:
Ian Harvey
Cristiano Broccias
Segreteria dell’Associazione:
Rita Salvi, Università di Roma 'La Sapienza', Facoltà di Economia, via Castro Laurenziano, 9, 00161 Roma;
e-mail: [email protected].
Pagina web dell’Associazione
È ora attivo il nuovo sito AIA curato da Oriana Palusci all’indirizzo:
http://www.lett.unitn.it/aia/index.htm
Pagina web della ESSE (European Society for the Study of English)
http://www.essenglish.org, raggiungibile anche dal sito AIA
NEWSLETTER
I soci che intendono proporre testi da pubblicare sul Newsletter sono invitati a trasmetterli a Francesca
Guidotti, Università degli Studi di Bergamo, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Piazza Rosate, 2 –
24129 Bergamo (tel. 035-2052743; e-mail: [email protected]).
Per il formato dei file si prega di seguire i seguenti criteri: carattere Times New Roman con corpo 11,
interlinea 1, paragrafi giustificati, poi salvare i documenti come RTF.
MODALITA’ DI ISCRIZIONE E BENEFICI PER I SOCI
I Soci sono invitati a regolarizzare l’iscrizione all’associazione e a controllare l’esattezza degli indirizzi,
elettronici e non, comunicati a Tilgher e a noi.
Le quote associative sono state così modificate:
a. socio di diritto
- professore di 1^ fascia, professore di 2^ fascia, ricercatore € 67
- dottore di ricerca € 56
b. associato cultore
- dottorandi, esperti e collaboratori linguistici, borsisti a vario titolo, specialisti di
studi anglistici € 56
Le quote associative vanno versate alla Segreteria associativa AIA :
AIA - Segreteria Quote Associative, c/o Tilgher - Genova s.a.s.,
via Assarotti 31/15, 16122 Genova
tel. 010-8391140; fax 010-870653.
I soci in regola con il versamento della quota hanno la possibilità di :
- ricevere Textus (2 numeri all’anno)
- proporre articoli per la pubblicazione su Textus
- proporre interventi, resoconti e informazioni da pubblicare sul Newsletter
- partecipare alle assemblee con diritto di voto
- presentare nuovi soci cultori
- partecipare ai convegni e seminari AIA
- ricevere la password per aggiornare online i propri dati bibliografici (v. sito AIA)
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Inoltre, chi ha rinnovato l’iscrizione è automaticamente anche socio ESSE, e riceve il trimestrale The
European English Messenger.
Ricordiamo ai Soci che, per essere inseriti nell'indirizzario ESSE 2006, e dunque ricevere il Messenger, è
necessario versare la quota associativa entro il 31.12.2005.
Chi fosse in ritardo con il versamento del 2005, può ancora provvedere, in modo da ricevere i numeri di
Textus dell'annata in corso.
L’iscrizione all’AIA può essere rinnovata automaticamente ogni anno, barrando la casella relativa
all’opzione di delega permanente (v. modulo in calce a questo Newsletter).
Invitiamo i soci ad aggiornare costantemente i contenuti della bibliografia.
TEXTUS
Norme editoriali e acquisto arretrati online
Il sito AIA, nella parte relativa a Textus, contiene:
1. lo stylesheet di Textus con le norme per curatori e autori (preparato dalla Redazione di Textus, in
collaborazione con Tilgher);
2. un link relativo alla pagina che permette di acquistare online i fascicoli arretrati di Textus; nella stessa
pagina, curata da Tilgher, è inoltre possibile acquistare, sempre online, singoli articoli in formato digitale.
Programmazione 2007
Dal 2007 la programmazione di Textus diventerà quadrimestrale.
I tre numeri programmati per il 2007 sono i seguenti:
1) (R)evolutions in Evaluation (Call for Papers: 1 marzo 2006. Editor italiano: Marina Dossena);
2) Nation/s and Cultural Heritage (Call for Papers: 1 luglio 2006. Editor italiano: Maria Rita Cifarelli),
3) Shakespeare and Gender (Call for Papers: 1 ottobre 2006. Editor italiano: Laura Di Michele).
L'indirizzo specifico è http://www.unibg.it/anglistica/aia.htm#textus
BIBLIOGRAFIA DEI SOCI
All’inizio dell’autunno le voci bibliografiche della NBE (la Nuova Bibliografia Elettronica
dell’AIA) hanno raggiunto il migliaio; una quota di tutto rispetto, anche se penso che debba essere
ulteriormente innalzata al fine di ottenere una bibliografia più rappresentativa dell’attività scientifica svolta
in seno all’Associazione. Molti soci, infatti, non hanno ancora inserito i dati relativi alle proprie
pubblicazioni, altri ritardano nel necessario aggiornamento delle pagine personali; tutto ciò invalida in parte
il servizio che l’Associazione offre ai propri associati e riduce la rimuneratività dei costi che per esso
vengono sostenuti.
Voglio aggiungere che da qualche tempo la NBE viene usata da numerosi anglisti come strumento di
consultazione e come consistente supporto alla ricerca. Il sito, inoltre, è visitato anche da colleghi e studiosi
estranei all’Associazione, che pur non avendo il privilegio dell’accesso alle pagine di gestione personale
trovano utile “sfogliare” le nostre pagine bibliografiche e consultare i cataloghi. In queste circostanze, è
augurabile che ciascun socio si senta parte attiva nello sviluppo ulteriore della Bibliografia ed acquisisca
sempre più consapevolezza della sua efficacia per la ricerca.
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Per questi motivi il Direttivo appena eletto ha pensato bene di costituire un comitato che possa
affiancarmi nel compito di incentivare la registrazione dei dati bibliografici da parte dei soci e risolvere
eventuali problemi che dovessero nascere da difficoltà o idiosincrasie nell’uso del dispositivo elettronico. Il
comitato è formato da colleghi provenienti da diverse aree geografiche, in modo da favorire il contatto coi
soci:
Sud
1 – Dott. Alessandra Rizzo, Università di Palermo, [email protected]
2 – Dott. Paola D’Ercole, Università di Salerno, [email protected]
Centro
3 – Dott. Elisabetta Zurru, Università di Cagliari, [email protected]
4 – Dott. Daniela Virdis, Università di Cagliari, [email protected]
Nord
5 – Dott. Alice Bendinelli, Università di Verona, [email protected]
6 – Dott. Alessia Oppizzi, Università di Trento, [email protected]
7 – Dott. Ilaria Orsini, Università di Milano, [email protected]
Dopo una prima e necessaria fase di verifica delle presenze nel sito, i colleghi del comitato contatteranno i
soci i cui lavori non appaiono ancora sulla NBE, mettendosi a loro disposizione per un eventuale aiuto nelle
operazioni di registrazione.
[Elio Di Piazza]
RESOCONTI
International Colloquium Perspectives on Prescriptivism
(University of Catania, Ragusa Ibla, Sicily, 20-22 April 2006)
I have been asked to write a report of this colloquium for AIA. As a keen reader of SLIN newsletters, I have
benefitted over the years from reports written by my friend Richard Dury, and so I will attempt to capture
something of his style, this being what Italian readers might have come to expect from English participants
(in other words, I shall devote space to the meals and excursions, conversations and weather, incidents and
musings, according to precedent).
We gathered on the conference eve at the South-Eastern town of Ibla, after a drive through scented orange
groves, and as night fell we tucked into our pre-conference pizza. Here I met Lionel Wee, from Singapore
(just one of several participants who had made long transatlantic flights to be there), working on present-day
prescriptivism, and Brendan Donaghy, member of the English Department at Catania. Maurizio Gotti of
Bergamo did duty translating the menu for the Sicilian-challenged participants. The next morning we awoke
to beautiful sunshine and explored Ibla and its delightful gardens. I spent rather a lot of euros on local
produce, much of it in breakable glass jars, and much of it sticky – lemon marmalade, Ibla mountain honey.
After a formal opening from our local grandees, sincere thanks to our organisers (translated by Iain
Halliday), and registering our great sadness that Joan Beal could not be with us, we heard the first of fifteen
papers on prescriptivism.
Victorina González-Díaz from Liverpool delivered a paper entitled “British and American prescriptive
grammars”. She is interested in how far eighteenth-century grammars actually reflect the way that people
spoke, and is collecting speech-based material for purposes of comparison from British and American
writers. So far, it looks as though the eighteenth-century American grammarians reflected more accurately
the language that speakers used, as they record variation in, for example, past tense forms built/builded, as
do written documents of the period; whereas the British grammars also still recorded this variation whilst
written texts had already standardized to built. Nuria Yáñez-Bouza from Manchester spoke on “To end or
not to end a sentence with a preposition: An eighteenth-century debate”. She is working on the topic of
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preposition stranding, about which grammarians were not in concord. Some opposed it, some merely
reported it, and some actually advocated it. She was one of several linguists who assessed the role of
Lowth’s grammar, and reported that Lowth was neither the first nor the most proscriptive grammarian with
regard to this rule.
Ingrid Tieken-Boon van Ostade from Leiden delivered a paper entitled “The codifiers and the history of
multiple negation in English”. Amongst other things, she informed us that the first edition of Lowth’s
grammar did not have a stricture against multiple negation, but that the second included it. She explored
previous grammars for this rule, and reported that Benjamin Martin in 1748 was the first to proffer the
mathematical notion of ‘cancelling out’ meaning as justification. Lowth’s technique was to find ‘mistakes’
in texts and to comment on them.
Lowth is now an icon of prescriptivism, but it was in fact Lindley Murray who spread the multiple negation
rule around the anglophone world. Anita Auer is a postdoctoral student working for Ingrid Tieken-Boon van
Ostade’s “The Codifiers and the English Language: Tracing the Norms of Standard English” project at the
University of Leiden. Her paper was entitled “Measuring the effectiveness of eighteenth-century
grammars.” She reported on her survey of booksellers’ catalogues, school library lists, auction room sales
catalogues, and library catalogues in an attempt to discover who actually bought Lowth’s and Murray’s
grammars. Inevitably this cannot be a definitive survey but it is an important attempt at contextualisation,
tracking the spread of prescriptivism. Karlijn Navest is a Ph.D. student working for the same project. Her
paper, “Ash’s Grammatical institutes and ‘Mrs Teachwell’s library for her young ladies” considered why
Lady Ellenor Fenn included Ash’s grammar in her list of recommended books for girls, and leant so heavily
on it in her own writings. Both papers detailed printings, editions and dates of publications, and in this way
the new project is already bearing fruit. The fact that the project pays much attention to historical context is
especially welcome.
Giuliana Russo of Catania’s paper “Joseph Priestley’s The Rudiments of English Grammar: Adapted to the
Use of Schools. With Observations on Style (1761)” considered the role of Priestley, a polymath who wrote
on Christianity, theology, electricity, education and politics as well as language. He was the only eighteenth
century grammarian not to prescribe, but to describe present-day speech, allowing for variation. A man of
his day, he thought that Standard English was intrinsically a superior dialect, but was against an official
academy. In “Moral instruction in eighteenth-century dictionaries”, Linda Mitchell from San José surveyed
grammars to see what material they used as explanatory exempla. She found that they tackled such topics as
religion, politics, and the behaviour of women. Their treatment occasionally went far beyond language
advice and into instruction about how to comport oneself in society. Foreign terms were considered to be in
poor taste, and even unpatriotic. Laura Pinnavaia from Milan (“Charles Richardson: the prescriptivist or the
descriptivist? An analysis based on A New Dictionary of the English Language”) directed our attention to
the somewhat-overlooked Richardson, author of the most substantial work written between Dr Johnson’s
Dictionary and James Murray’s New Oxford Dictionary. Like Giuliana Russo, she devoted time to his
biography (Richardson ran a school at Clapham Common) and then analysed the ways in which he was an
innovatory lexicographer, chasing etyma through the daughter romance languages rather than just citing
Latin, considering metaphorical usage, and using a full range of historical quotation, despite fulminating
against obsolete words.
Our host, Massimo Sturiale, spoke on “Prescriptivism and eighteenth-century bilingual dictionaries.
William Perry’s The Standard French and English Pronouncing Dictionary (1795)”. Sturiale presented a
brief biography of Perry, another schoolmaster, and outlined his several other works, including his
monolingual English dictionary. He then contextualized Perry’s bilingual dictionary by surveying the other
French/English dictionaries of the eighteenth century. A picture emerged of Perry as a prescriptivist,
something of a plagiarist, yet innovatory in that he was the only one to provide a guide to pronunciation.
My own paper “Social attitudes towards Londoners’ front-glide insertion” looked at eighteenth-century
prescriptivists’ attitudes to a sound-change that had its heyday in that century: front-glide insertion after
velar consonants and before front vowels. It attracted both positive and negative prescriptivist comment, so
most of the paper was devoted to reporting this, and then categorising the various reactions, such as
‘elegant’, ‘polite’, ‘depraved’, and so on. The paper concluded with a consideration of ‘analogy’, a concept
then recently borrowed from mathematics.
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Carol Percy from Toronto spoke on “How book reviewers became language guardians: Grammar and gender
in the Monthly (1749-) and Critical (1756-) Reviews.” Book-reviewing was a fairly new genre during this
period, and she is building a database of such reviews. As plagiarism, or at least copying, is such a feature
of eighteenth-century grammars and dictionaries, it is not surprising to hear that reviewers also copied
phrases and conceits from review to review. They would seize on ‘mistakes’ and pass unfavourable
comment, thus creating a climate of fear, or at least insecurity, about language. The 1760s emerge as a
decade of normativity, as this is when the Monthly Review took on a prescriptive role, and when normative
grammars proliferated. Carol Percy also delivered Joan Beal’s paper “Shamed by your English?: The moral
value of a ‘good’ pronunciation”. Taking as a starting point an advertisement with the headline ‘Shamed by
your English?’, which has run for at least twenty-five years in British newspapers, she drew an unbroken
line, as it were, from the climate of insecurity instantiated in the eighteenth-century to the present day.
There is now a burgeoning trade in elocution lessons, not marketed as such, but under the guise of ‘voice
development’ for business people. These aim to ‘soften’ regional, ethnic or class accents, and the model is
no longer the aristocracy but the entrepreneurial business class, where the desideratum is standard English
with a levelled accent. Lionel Wee of Singapore spoke on a similar topic but from a different angle. In his
paper “Globalization and Prescriptivism in ELT: Comparing McCommunication and standard English”, he
described how psychologists nowadays offer courses to business people designed to ‘improve’ their
language – to make them more assertive or authoritative (in other words, prescriptivism by another name).
Equally, not using the ‘right’ language in a business context can have ramifications, such as not saying ‘how
are you?’ to a customer, for example. This goes far beyond mere words, including intonation, pitch and
facial expression, and leads to an intolerance for spontaneous variation. Uniformity as sold by ‘experts’ is at
odds with ELT, which prizes the ability to create spontaneous, ‘free’ speech; yet much real-life discourse is
of course considerably constrained by social context.
Marina Dossena from Bergamo in her paper “Prescriptivism a century ago: Business correspondence taught
to emigrants – a case study” looked at letter-writing as taught in a nineteenth-century manual to Italian
emigrants, probably settled in the United States. This is an anonymous 352-page dictionary and phrase book
as well as a letter-writing manual, including, amongst the business and workmen’s letters, eighteen sample
love-letters! Dossena examined address terms and salutations, and made comparison to ‘real’ letters of the
period. Nick Ceramella of Rome presented a wide-ranging paper entitled “Exploring grammar in ELT: The
challenge of Standard v. Non-standard Englishes in a multicultural world”, which traced prescriptivism from
Lowth to standardisation to ELT to the codification of New Englishes.
And what else did we experience? The organisation was superb, with our every want being taken care of.
We all had internet access whenever we wanted, and were never short of ricotta-filled pastries, water and
interesting green drinks. Our conference dinner was a positive banquet, although a low point was reached
on the journey to our restaurant, where the winding coach journey proved too much for your reviewer, our
host, his wife and several other participants. Fortunately there was much recovery-time before embarking
on what amounted to a seven-course meal, including the freshest fish I believe I have tasted. Our excursion
was to the South-Eastern towns of Scicli and Modica, narrated by our guide Graziella, who informed us in
detail about the architecture that we saw, the countryside we drove through, and also the fact that our coachdriver was young, extremely fit, had “beautiful eyes”, and was married. In Scicli we saw churches, in
Modica the cathedral of St. George, and a chocolate-making premises, where we sampled the wares. It was
in Modica that your reviewer and Victorina González Díaz committed an error. We had been informed by
Graziella that granita was a local speciality we should not miss. It came with a bun, which surprised us, and
which we ate afterwards. The next day I discovered the proper way to eat granita (prescriptivism again)
when I had breakfast with our host in his local bar: one breaks the bun and dips pieces into the cream/granita
mixture. Finally, I must register my thanks to our host again, and report on my own learning development –
the word ‘narvalo’, from Massimo’s 4-year-old son, and ‘abbiocco’, from Marina Dossena and Maurizio
Gotti.
[Laura Wright – Cambridge University]
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APPUNTAMENTI E SEGNALAZIONI
Convegno Sfida e Passione. Dagli Studi Culturali agli Studi delle Donne (dedicato a Lidia Curti)
(Università degli Studi di Napoli L'Orientale, 16 e 17 giugno 2006)
Omaggio a Lidia Curti
Nei giorni 16 e 17 giugno 2006 si svolgerà presso “L’Orientale” di Napoli un incontro internazionale
intitolato “Dagli Studi Culturali agli Studi delle donne. Sfida e passione”. L’incontro è dedicato a Lidia
Curti, nota Anglista, già Pro-Rettore dell’Orientale e Presidente dell’AIA. L’incontro vuole celebrare la
conclusione della carriera accademica di Lidia Curti con una riflessione critica sui recenti sviluppi dei
settori di studio ai quali ha impresso un’impronta originale con il suo lavoro pioneristico.
Il programma della due giorni napoletana ripercorre le tappe del suo percorso scientifico, a partire dalla
nascita degli Studi Culturali come area interdisciplinare di ricerca, alla cui istituzione ha contribuito in
maniera determinante con la sua collaborazione con il Centre for Contemporary Cultural Studies
dell’Università di Birmingham, con la sua produzione di pensiero e con l’impegno istituzionale svolto
sia nella sua università sia nel contesto dell’Associazione Italiana di Anglistica. E’ giusto pertanto che
il Convegno sia aperto da un intellettuale del calibro di Stuart Hall che è tra le massime autorità del
settore. Il programma si snoda poi attraverso tavole rotonde (a cui partecipano Carlo Pagetti, Maria
Teresa Chialant, Maria Del Sapio, Oriana Palusci, Paola Bono, Anna Maria Crispino e molti altri), che
cercheranno di fare il punto sul dibattito teorico nei campi degli studi postcoloniali e di quelli delle
donne, a cui più direttamente si sono rivolti in anni recenti il magistero e la produzione scientifica di
Lidia Curti, fino all’ultimo suo libro (Ai confini: donne, straniere, scritture) che sarà presentato a
conclusione dell’evento. Molti e prestigiosi anche gli interventi multimediali che metteranno in luce il
suo dialogo costruttivo con aree contigue e interconnesse con quella letteraria, come il cinema e il
teatro (ci saranno tra l’altro omaggi filmici di Trinh T.Minh.ha e di Isaac Julien e un intervento teatrale
di Vanda Monaco). Numerosi e intensi, anche se compressi per ragioni di tempo, gli omaggi dei suoi
molti allievi e delle sue molte allieve passate e presenti.
I lavori si svolgeranno nella sede dell’Orientale di Via Marina 59 (Palazzo del Mediterraneo, 1° piano,
aula 1.1).
L’evento potrà essere seguito in diretta collegandosi con il sito www.unior.it.
PROGRAMMA
Palazzo del Mediterraneo, stanza 1.1, via N. Marina, 59
VENERDÌ
9:00 Saluti
Pasquale Ciriello, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli ‘L’Orientale’
Domenico Silvestri, Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Simonetta de Filippis, Direttrice del Dipartimento di Studi Letterari e Linguistici dell’Europa
Vittorio Marmo, Direttore del Dipartimento di Studi Comparati
Jocelyne Vincent, Direttrice del Dipartimento di Studi Americani, Culturali e Linguistici
Marina Bondi, Presidente Associazione Italiana di Anglistica
Studi indisciplinati
10:00 Marina Vitale introduce
Stuart Hall “Personal Friendship, Critical Thought and the Politics of Culture: Sharing a Life with Lidia
Curti”
9
11:15 coffee break
11:30 “L’erranza dei corpi”
modera: Carlo Pagetti
intervengono: Maria Teresa Chialant, Maria del Sapio, Catherine Hall, Oriana Palusci
13:00 Tania Garribba e Paola Splendore "Voci femminili della diaspora"
13:30 buffet
Visioni fantasmatiche
15:00 Iain Chambers introduce Isaac Julien e Mark Nash “Experiments with Truth”
16:00 Trinh T. Minh-ha “Bodies of the Desert”;
“The Desert is Watching” [video]
16:45 Lo 'sguardo' del Dottorato [video]
17:15 coffee break
17:30 “Culture in divenire”
modera: Marie Hélène Laforest
intervengono: Maurizio Calbi, Annamaria Morelli, Tiziana Terranova
18:30 Sara Marinelli “Passage” [video]
19:00 Silvana Carotenuto “La passione secondo L.C.”
19:30 Spettacolo teatrale
Vanda Monaco Westerstahl “Le nostre donne: i capelli e il velo”
SABATO
Il sublime femminile
9:00 TEXTure, On the feminine sublimeand postcolonial studies [blog]
9:30 “Female Bodies/Female Stories”
modera: Marina De Chiara
intervengono: Paola Bono, Anna Maria Cimitile, Rossella Ciocca, Annamaria Crispino, Jane
Wilkinson
11:15 coffee break
11:30 Luisa Capelli e Anna Nadotti presentano Ai confini: donne,straniere, scritture di Lidia Curti
12:30 Lidia Curti “La casa, il volo, gli altri esseri, i corpi...”
saluti ed omaggi visivi:
Wanda Balzano, Homi Bhabha, Jacqueline Bhabha, Giuliana Bruno, Rey Chow, James Clifford,
Laura Di
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Michele, Richard Dyer, Paul Gilroy, gli amici di Santa Cruz, Steven Gordon, Antoine Hennion,
Luciana Parisi, Greta e Marc Slobin, Vron Ware, Adele, Marylin, Nicola...
comitato scientifico:
Silvana Carotenuto, Anna Maria Cimitile, Marina Vitale
progetto grafico: Mariangela Orabona
stampa: 'Il Torcoliere'
diretta on-line: www.unior.it
con il contributo di:
Rettorato dell'Università degli Studi di Napoli L'Orientale, Collegi di area didattica di Lingue, Letterature e
Culture, e di Lingue, Linguistica e Traduzione, Dipartimento di Studi Americani, Culturali e Linguistici,
Dipartimento di Studi Comparati, Dipartimento di Studi Letterari e Linguistici dell’Europa, C.I.L.A
International Conference Borders and Crossings
(Università di Palermo, 7-9 settembre 2006)
Da giovedì 7 a sabato 9 settembre 2006 presso la struttura del Centro Congressi dell'Università di Palermo,
si terrà la VI Conferenza Internazionale sulla letteratura di viaggio "Borders & Crossings".
Il convegno, organizzato dal Prof. Elio Di Piazza (Università di Palermo) e dal Dr. Glenn Hooper
(Università di Limerick, Mary Immaculate College) costituirà l'occasione per discutere gli aspetti generali
della letteratura di viaggio, con particolare riferimento al periodo compreso tra gli inizi dell'età moderna e i
nostri giorni.
Sul sito ufficiale del convegno (www.scienzeformazione.unipa.it/septemberconference/) sono disponibili il
programma completo degli interventi e le altre informazioni necessarie.
Silvia Annosa
Convegno Internazionale Lingue e cittadinanza europea
(Roma, 26-28 settembre 2006)
Il Direttore del Dipartimento di Lingue per le Politiche Pubbliche della Facoltà di Scienze Politiche,
Università di Roma "La Sapienza", Prof. Giuseppe Gaetano Castorina, organizza un Convegno
Internazionale sul tema Lingue e cittadinanza europea, che si svolgerà nell’Aula Magna dell’Università
degli Studi di Roma “La Sapienza” nei giorni 26, 27 e 28 settembre 2006. Il Convegno è organizzato in
collaborazione con l’Ufficio per l’Italia del Parlamento Europeo, la Rappresentanza in Italia della
Commissione Europea e l'Associazione Eurolinguistica-Sud.
Si prevede la partecipazione di docenti e studiosi italiani e stranieri, tra i quali Sture Ureland (Università di
Mannheim), José Maria Jimenez Cano (Universidad de Murcia), Louis Begioni (Université Charles de
Gaulle - Lille 3). Non mancherà la partecipazione di numerosi soci AIA.
Il Convegno vuole costituire soprattutto un'utile occasione di dibattito e di incontro tra studiosi delle diverse
aree e riserverà ampio spazio alla discussione ed allo scambio di idee e progetti.
Per
informazioni:
Dipartimento
di
Lingue
per
le
Politiche
Pubbliche
http://w3.uniroma1.it/diplingue/index.htm tel. 06.4991.0182 - fax. 06.4463988
contatti: Dott.ssa Francesca Vaccarelli e Sig. Pierangelo Mastrobuono
e.mail: [email protected] - [email protected]
International Conference Dickens, Victorian culture, Italy
(Genoa, June 13-17, 2007)
CALL FOR PAPERS
Dickens's love of Italy, his prolonged stay there in 1844-5 and his subsequent active engagement in England
on behalf of the Risorgimento, are widely known and frequently studied. It comes as a surprise, therefore,
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that no previous attempt appears to have been made to stage a meeting of Dickensians and others with an
interest in 19th century culture in the city of Genoa, which is by some distance the most important in the
peninsula for the study, both of Dickens in Italy and of the Risorgimento. As a cultural treasure house of the
first order - in the middle ages and beyond, it was the rival of Venice - it is also an ideal place for an early
summer conference combining business and pleasure. The organisers - preponderantly Italian scholars
from Genoa and Milan, but with active input also from France, Britain, Spain, the USA, and Australia propose to rectify this omission next year. The conference will be held in one of the numerous Genoese
palaces, and will figure as prominently as possible visits to the chief Dickensian sites. These include most
notably the Palazzo Peschiere, a mannerist masterpiece built for Tobia Pallavicino in 1552 and decorated
with magnificent frescoes, and the Villa Bagnerello (dubbed by Dickens 'The Pink Jail') in Albaro.
The
aim of the conference will be to provide as rich a cultural context as possible for the study of Dickens in
relation to Italy. Papers are therefore invited on a wide range of subjects within the general rubric 'Dickens,
Victorian Culture, Italy.' It is hoped that prospective contributors will be able to address at least two of the
three areas covered by the conference theme. Thus, in the first place, it is obvious that papers on any aspect
of Dickens's life or writings that have a bearing on his relation to Italy - e.g. his views on Italian art, his
friendships with Italian exiles, the treatment of Italy in his novels, as well as of course all aspects of the key
text Pictures from Italy etc., etc. - would be most welcome. More generally, papers are welcomed on a wide
range of Dickens's relevant cultural concerns - that is to say, the political, religious, social, intellectual, etc.,
etc. discourses that figure prominently in his work - these, not necessarily very particularly tied to the
question of Italy but with the potential to illuminate Dickens's reactions to that country. Thirdly, papers
dealing either with other Victorians living in or visiting Italy - Browning, Thackeray, Turner, Wilkie
Collins, Thomas Adolphus Trollope, Samuel Palmer, etc., etc - or more generally with Victorian views
upon, prejudices about, and responses to Italian themes in the 19th century will receive favourable attention.
Our aim is to be as inclusive as possible, though it perhaps should be made plain that close readings of
Dickensian texts that do not have a bearing on Italy are not sought on this particular occasion.Prospective
panellists are invited to send a one-page abstract by email to [email protected] by September 30,
2006. Submissions will be considered by an international panel of specialists consisting of the following:
Michael Hollington, John Jordan, Carlo Pagetti, David Paroissien, Luisa Villa and Cath Walters before the
drawing up of a provisional programme in early 2007.
The website to be used for the conference will be http://users.unimi.it/dickens. Registration forms etc will be
posted there in due course.
PUBBLICAZIONI SEGNALATE
May Sinclair, Le tre sorelle (cura e postfazione di Maria Del Sapio Garbero), Firenze, Le Lettere, 2005.
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Spett. AIA – Segreteria Quote Associative, c/o Tilgher - Genova s.a.s.,
via Assarotti 31/15, 16122 Genova
tel. 010-8391140; fax 010-870653.
Nome __________________________________ Cognome ______________________________________
a. socio di diritto:
<> professore di 1^ fascia <> professore di 2^ fascia <> ricercatore (quota associativa € 67)
<> dottore di ricerca (quota associativa € 56)
b. associato cultore: (quota associativa € 56)
<> dottorandi <> esperti e collaboratori linguistici <> borsisti a vario titolo <> specialisti di studi anglistici
(data di accettazione della domanda di iscrizione: ________________________)
Indirizzo accademico ____________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
tel. _________________________________________ fax ______________________________________
e-mail: _______________________________________________________________________________
Indirizzo privato ________________________________________________________________________
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tel. ________________________________________ fax _______________________________________
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Codici ESSE degli ambiti di ricerca perseguiti: ________________________________________________
(v. elenco nel sito Internet dell’AIA, <www.lett.unitn.it/aia/pdf/codiciESSE.pdf >)
Desidero ricevere la rivista Textus al mio indirizzo <> accademico <> privato
Provvedo al versamento dell’importo di €__________ a saldo della quota associativa AIA per l’anno 200__
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<> assegno circolare o bancario qui accluso intestato a AIA - Segreteria Quote Associative;
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c/c n.° 923458 - ABI 03332 - CAB 01400.
<> carta di credito (CartaSi – Mastercard – Eurocard – Visa; indicare il tipo di carta di credito, tutti i sedici
numeri e la data di scadenza)
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potrà comunque essere revocata in qualsiasi momento inviando una lettera raccomandata con ricevuta di
ritorno alla stessa Segreteria Quote Associative. Mi impegno a comunicare tempestivamente eventuali
variazioni che comportino cambiamenti nell’importo e/o nelle modalità dell’addebito.
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<http://www.lett.unitn.it/aia/index.htm>
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