Relazione - Italia Sordi Orienteering

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Relazione - Italia Sordi Orienteering
“ORIENTEERING, PERDERSI PER RITROVARSI”
in occasione
del CORSO BASE DI ORIENTEERING
Alberè di Tenna, 23-24 aprile 2005
Perdersi per il gusto di ritrovarsi. E’ lo spirito che anima l’orienteering, disciplina sportiva nata
nei paesi scandinavi alla fine del XIX secolo e diffusa ora anche nel resto d’Europa. Oltre a
combinare piacevolmente l’esercizio fisico alla possibilità di svolgere attività all’aria aperta,
l’orienteering sviluppa l’autocontrollo e la capacità di orientarsi basandosi sulle
proprie capacità di osservazione. In più è uno sport che non comporta alcun rischio per la
salute, a patto che non si pratichi in condizioni ambientali estreme.
Per sperimentare l’Orienteering a livello escursionistico è sufficiente munirsi di una cartina e
di una bussola e scegliere il percorso migliore da percorrere, tenendo conto delle condizioni
del terreno, della rete di strade e sentieri e degli eventuali ostacoli che potrebbero impedire o
ritardare il raggiungimento della meta prefissata.
Quanto alla pratica sportiva della disciplina, meglio conosciuta come Corsa di
Orientamento, essa si può praticare a piedi, in mountain bike o sugli sci e vede coinvolti dei
concorrenti che, muniti di cartina e bussola, devono raggiungere nel minor tempo possibile il
traguardo passando attraverso una serie di punti di controllo. Questi punti sulla cartina sono
numerati progressivamente ed uniti con una linea retta ad indicare l'ordine da seguire durante
la gara. Se praticato a questi livelli, l’orienteering richiede una buona preparazione fisica e
un’ottima capacità aerobica che sostengono l’atleta nel corso dei chilometri di percorso da
compiere.
L’obiettivo dell’atleta di orienteering è dunque partire da un punto “a” per arrivare a “b” con
pochi mezzi a disposizione e nel minore tempo possibile. A volte lo scopo non è propriamente
la vittoria: il traguardo raggiunto spesso è molto più appagante, perché il percorso mette
alla prova l’atleta o l’appassionato in un ambiente non familiare e lo sottopone a una serie di
situazioni dove l’autocontrollo, l’equilibrio e la capacità di affidarsi alle proprie risorse risultano
fondamentali.
Chi voglia invece intraprendere la pratica escursionistica, dotato di una cartina e di una bussola
può porsi dei piccoli obiettivi da superare gradualmente da soli o in compagnia per muovere
alla scoperta della natura e mettere alla prova il proprio spirito di autocontrollo e le
capacità di orientamento. Una sorta di esercizio quotidiano che porta ad una maggiore
consapevolezza di se stessi e ad un più stretto contatto con la natura e i suoi tesori nascosti.
E così Il Gruppo Sportivo Ens di Trento ha voluto organizzare in data sabato 23 e domenica
24 aprile 2005 il Corso base di Orienteering (Corsa d’orientamento) presso la località
Alberè di Tenna; questa iniziativa ha avuto per scopo primario la diffusione e l’insegnamento
di questo sport fra i sordi di tutta Italia. Il corso è stato aperto a tutti coloro che ne erano
interessati: ragazzi, giovani e adulti; si è vista così la partecipazione di una ventina di sordi
provenienti da diverse città, tra cui i più lontani erano di Messina e Lecce, che hanno potuto
così seguire per due intere giornate le lezioni impartite dai due istruttori di provata esperienza:
Brunella Grigolli (atleta a livello nazionale ed internazionale) e Valerio Pfister (istruttore e
tracciatore qualificato della FISO), i quali si sono resi disponibili a collaborare con il Gruppo
Sportivo ENS di Trento, contando anche sulla supervisione di Gianfranco Monaco (ex atleta
nazionale).
Il presente corso ha avuto come punto principale di ritrovo l’Hotel Margherita, sito nella bella
pineta di Alberè di Tenna, che ha messo a disposizione i locali per lo svolgimento delle lezioni
teoriche che si sono tenute nella mattinata di sabato, seguite poi dalla parte pratica
pomeridiana svolta all’aperto e nei pressi dell’albergo. Per poi concludere in serata la prima
giornata, con ampio dibattito e discussione delle varie tecniche e nozioni di questo sport. Si è
notato il notevole interesse dimostrato da tutti i partecipanti, i quali si sono detti molto
soddisfatti di questa nuova esperienza, manifestando per il futuro un maggiore apprendimento
della disciplina e insistendo con istruttori e collaboratori a voler proporre ed organizzare
un’altra simile iniziativa al più breve possibile. Questa loro soddisfazione è stata così premiata
con la consegna di un attestato di frequenza con esito positivo del suddetto corso e di un
particolare ricordo consistente in una lanterna che simboleggia lo sport Orienteering.
La serata si è conclusa con la spiegazione sullo svolgimento della gara dimostrativa
dell’indomani, ovvero di domenica 24 aprile; presentando così agli interessati la possibilità di
optare per uno dei due percorsi preparati dagli organizzatori: percorso corto (2,2 km con 8
lanterne) e percorso lungo (3,3 km con 11 lanterne). Tutti meno uno hanno scelto a proprio
rischio il percorso lungo e così il giorno seguente, in una giornata non particolarmente
favorevole per la pioggia e il tempo incerto, si sono cimentati in questa gara dando il meglio di
sé, basandosi sullo studio della cartina e sull’uso della bussola, e compiendo il percorso fino in
fondo senza errori.
La mattina di domenica è stata riservata ad una gara che ha permesso a tutti di provare
direttamente sul campo quanto appreso il giorno precedente. Al di là del risultato tecnico che
ha visto in cima alla graduatoria gli orientisti più esperti, Luigi Maffei e Renato Trevisan, ottimi
i riscontri da parte di tutti i partecipanti che hanno portato a termine la prova senza particolari
problemi.
Incoraggianti, in tal senso, le prestazioni delle 4 giovani ragazze che cariche di entusiasmo non
si sono lasciate intimorire dal terreno sconosciuto, mostrando a tutti come le capacità del
sapersi orientare siano doti che possono essere rapidamente apprese e messe in pratica.
Questo loro sforzo è stato così premiato nuovamente con la consegna di particolari premi,
offerti dal Gruppo Sportivo ENS di Trento. Si è così conclusa la manifestazione all’insegna dello
sport ORIENTAMENTO fra i sordi di tutta Italia, sperando che in futuro questo sport venga
diffuso in maniera più vasta nei vari Gruppi Sportivi e Società riservate ad atleti e sportivi
sordi, dando a loro la possibilità di diventare un domani degli atleti a livello nazionale ed
internazionale, consentendo loro di partecipare a Campionati Italiani, Europei ed Olimpiadi.
L’esperienza è stata giudicata positiva da tutti i partecipanti, istruttori per primi, e ci si augura
che Alberè di Tenna possa essere il primo passo per iniziative del genere volte ad allargare la
base dello sport dell’Orientamento, con particolare interesse per la diffusione a livello
giovanile.
Gianfranco Monaco e Brunella Grigolli
(entrambi atleti nazionali e Commissari Tecnici della disciplina).