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n. 102 - 15 febbraio 2017
AUTORECUPERO, BANDI APERTI
A TORINO, GRUGLIASCO,
VENARIA, CARMAGNOLA,
ORBASSANO, IVREA
PERMETTE A CHI È IN GRADUATORIA PER UNA
CASA POPOLARE DI FARSI CARICO DEI LAVORI E
VEDERSELI SCONTARE DALL’AFFITTO. SUL SITO
Sono disponibili sul sito di Atc (http://www.atc.
torino.it/sportelloutenti/autorecupero.aspx)
i
bandi aperti in vari Comuni della Città Metropolitana per l’autorecupero. Di che cosa si tratta?
La legge regionale, entrata in vigore lo scorso
anno, permette a chi è in lista d’attesa per una
casa popolare di farsi carico personalmente
dei lavori di manutenzione necessari a renderla abitabile, per un importo massimo di 7mila
euro che gli verranno poi successivamente
scalati dall’affitto.
Ai bandi, pubblicati all’indirizzo indicato, possono partecipare tutti coloro che sono già in
graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare nel proprio Comune. Sempre sul sito è
possibile consultare l’elenco degli appartamenti disponibili.
continua a pag. 2
FONDO SOCIALE,
PRENOTAZIONI E ISEE
Si sono aperte lunedì 6 febbraio le prenotazioni per il
fondo sociale regionale destinato ai morosi incolpevoli. I requisiti per richiederlo sono di essere in possesso
di un indicatore ISEE 2017 non superiore a 6.235,43
euro (e non 6.241,67, come comunicato in un primo
momento) e di aver pagato la quota minima sulle bollette del 2016. La quota minima ammonta al 14 per
cento del reddito lordo della famiglia e comunque almeno 480 euro, anche in caso di reddito zero; per pagarla, c’è ancora tempo fino a martedì 2 maggio 2017.
SOMMARIO
AUTORECUPERO, BANDI APERTI
pag. 1-2
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
AMIAT CONTRO L’ABBANDONO
RIFIUTI
pag. 3
SCAT-TO: STORIE DA UNA CITTÀ
NASCOSTA
pag.4
2
continua da pag. 1
AUTORECUPERO, BANDI APERTI A TORINO, GRUGLIASCO,
VENARIA, CARMAGNOLA, ORBASSANO, IVREA
PERMETTE A CHI È IN GRADUATORIA PER UNA CASA POPOLARE DI FARSI CARICO DEI LAVORI E VEDERSELI SCONTARE DALL’AFFITTO. SUL SITO ATC GLI APPARTAMENTI DISPONIBILI A BANDO
Case dove le manutenzioni necessarie rientrano nel
limite di quei 7mila euro di lavori previsti dalla legge:
sanitari da cambiare, infissi ammalorati da sostituire.
Coloro che sono già in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare e vogliono farsi carico delle
opere, hanno 40 giorni per presentare la loro offerta
per una di queste case. Poi, l’Agenzia stila una graduatoria di coloro che si sono aggiudicati l’alloggio
scelto (e i lavori da fare): in caso di richieste doppie,
avrà la precedenza chi occupa un posto più alto nella
graduatoria del bando generale per l’assegnazione.
In seguito, i tecnici supervisioneranno i lavori fatti e,
scontrini e fatture alla mano, calcoleranno i rimborsi
che saranno in seguito scontati dal canone di locazione.
Gli appartamenti che nessuno sceglie torneranno nel
circuito della manutenzione ordinaria di Atc che, nel
frattempo, al di là dell’opportunità offerta dall’autorecupero, sta lavorando con impegno per mettere a
disposizione nel più breve tempo possibile gli appartamenti che si liberano.
GLI ALLOGGI SFITTI A TORINO
Dei 18.558 che Atc amministra Città di Torino al momento, sono 530 quelli “in lavorazione” per essere
nuovamente assegnati. In particolare:
-38 sono destinati ai cambi alloggio (inquilini
che per motivi di salute/lavoro/famiglia devono cambiare casa o quartiere)
- 34 sono in lista per il quarto bando dell’autorecupero
-36 sono destinati all’assegnazione per i
profughi istriani
-8 sono per le assegnazioni alle forze dell’ordine
- 91 sono già in fase di lavori di manutenzione ordinaria
-88 sono inseriti nei finanziamenti della legge Delrio per la manutenzione di alloggi
popolari sfitti (ad oggi ne hanno ricevuto il
finanziamento i primi 35, per i quali i lavori
termineranno entro fine marzo. Poi seguiranno gli altri)
- 64 necessitano di lavori di manutenzione
straordinaria
- 72 necessitano di lavori di bonifica amianto
-76 si sono appena liberati e devono essere
svolti sopralluoghi e accertamenti per verificare l’entità dei lavori da fare
- 23 sono occupati abusivamente
221 appartamenti momentaneamente vuoti
infine sono già nella disponibilità del Comune per l’assegnazione alle famiglie in lista
d’attesa (di questi, 100 sono già stati assegnati e sono in fase di registrazione del
contratto, 121 sono invece ancora in fase di
assegnazione).
3
NUMERO VERDE ATC, UN ANNO DI TELEFONATE
Un tubo che perde all’improvviso. L’ascensore che si
guasta. Un problema di manutenzione da segnalare.
Cosa fare? Chi vive nelle case popolari gestite da Atc
a Torino e provincia può contare sull’aiuto del numero
verde 800-30.10.81, gratuito e attivo 24 ore al giorno. Basta chiamarlo, spiegare il problema indicando
il proprio nome, cognome e indirizzo e gli operatori provvedono a inoltrare la segnalazione all’ufficio
competente.
Nel 2016, il numero verde ha ricevuto un totale di
76.278 telefonate, in leggero aumento (circa il 2%)
rispetto all’anno precedente. La durata media delle
telefonate è stata di 94,13 secondi con un tempo di
attesa medio di 57, 9 secondi, dunque poco meno
di un minuto. Naturalmente, ci sono momenti in cui
l’affluenza delle telefonate è ben maggiore: in particolare, tra i giorni della settimana, il picco si registra il
lunedì (16.395 le chiamate registrate nei lunedì di tutto il 2016) mentre, tra le fasce orarie, sicuramente il
telefono squilla di più tra le 9 e le 11 del mattino (in un
anno sono state oltre 33mila le telefonate in questo
orario). Se il motivo della vostra chiamata al numero
verde non è urgente, dunque, meglio telefonare nel
pomeriggio: sarà di certo più facile prendere subito
la linea.
Segnalare i guasti al numero verde è importantissimo: gli operatori allertano immediatamente i tecnici e
la telefonata, registrata, garantisce a chi chiama che
la sua segnalazione verrà immediatamente trascritta
e presa in carico, in modo che il problema venga risolto prima possibile. E’ bene ricordare, dunque, che
i problemi di manutenzione, i guasti all’ascensore o
al riscaldamento, la presenza di scarafaggi, le perdite d’acqua, eccetera…vanno sempre segnalati al
numero verde: se sono urgenti, si attiverà subito un
intervento, se non lo sono l’operatore vi spiegherà
come fare. Attenzione: la chiamata è a tempo. Per
evitare infatti che qualcuno rimanga troppo tempo al
telefono e dare a tutti la possibilità di chiamare (gli
abitanti delle case popolari sono tanti, oltre 70mila!) si
resta collegati per un massimo di tre minuti, poi cade
la linea. Ricordatevi quindi di comunicare subito, appena l’operatore risponde, i vostri dati, nome, cognome, indirizzo, e di spiegare brevemente la natura del
problema. Se fossero necessarie ulteriori informazioni, verrete richiamati.
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE AMIAT CONTRO L’ABBANDONO RIFIUTI
Partirà nei prossimi giorni una nuova attività di sensibilizzazione, programmata dalla società torinese
per lo smaltimento dei rifiuti Amiat, per arginare il più
possibile il problema dell’abbandono dei rifiuti sul territorio cittadino, in particolare a fianco dei contenitori
della raccolta stradale.
Per cercare di frenare il fenomeno e raggiungere tutti
i cittadini torinesi, compresi gli stranieri, è stato creato
un nuovo materiale informativo multilingue - tradotto
in arabo, inglese, francese, spagnolo e cinese - che
verrà apposto direttamente sui cassonetti.
Si tratta di un adesivo che verrà consegnato direttamente agli operatori Amiat che, durante il proprio
turno, monitorano costantemente gli eventuali abbandoni. Nel caso vengano notati dei rifiuti a terra,
l’addetto Amiat applicherà l’adesivo sul cassonetto
più vicino, per evidenziare che è stato notato un comportamento scorretto e per cercare di scoraggiarlo.
Tramite l’adesivo, Amiat ricorda che per i rifiuti ingombranti (armadi, apparecchiature elettroniche...) è
possibile richiederne il ritiro gratuito su prenotazione, semplicemente compilando il form sul sito www.
amiat.it o telefonando al Contact Center Ambiente.
In alternativa è sempre possibile portare tali rifiuti nel
centro di raccolta più vicino. Sull’abbandono dei rifiu-
ti ingombranti si era mossa, nei mesi passati anche
la campagna di informazione congiunta con Atc dal
titolo “Ma perché?”, per combattere l’abbandono dei
rifiuti ingombranti nei cortili delle case popolari.
Abbandonare o gettare rifiuti a terra, oltre a nuocere
all’ambiente e danneggiare il decoro urbano, rimane
un’azione passibile di sanzione pecuniaria.
4
SCAT-TO: STORIE DA UNA CITTÀ NASCOSTA
L’ASSOCIAZIONE TERZA SETTIMANA ESPONE I RACCONTI FOTOGRAFICI DI CHI VIVE AI MARGINI.
L’INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO AL PALAZZO DELLA LUCE
Angelo conduceva una vita “normale”; un giorno è arrivata un’auto che l’ha investito mentre andava in bicicletta. Nei lunghi mesi
tra coma e riabilitazione ha perso tutto: la casa, il lavoro, gli affetti.
Igbre viene dalla Nigeria e ad appena 20 anni si è già lasciata
alle spalle una vita cui era stata costretta. Francesco faceva il
falegname ma ha impegnato l’attività e la casa per curare la figlia
gravemente malata. In comune, hanno tanta voglia di ricominciare da capo. E una macchina fotografica.
Angelo, Igbre e Francesco sono tra i dodici protagonisti del progetto Scat-To, promosso dall’associazione Terza Settimana (che
si occupa di povertà alimentare) con il patrocinio della Città di
Torino e numerosi partner istituzionali e privati. Scelti con l’aiuto
dei Servizi Sociali, del Sermig e del progetto La Sosta dalla Caritas diocesana, negli ultimi mesi hanno imparato teoria e tecniche
del mestiere dai fotografi professionisti Michele D’Ottavio e Max
Ferrero. Poi si sono messi dietro l’obiettivo (grazie alla macchine
fotografiche messe a disposizione da Nital spa, distributore ufficiale della Nikon) per raccontare la realtà che vivono ogni giorno.
Gli scatti sono diventati una mostra fotografica dal titolo “Storie da
una città nascosta”, curata da Elisabetta Tolosano e allestita da
Diego Giachello, che inaugurerà ufficialmente giovedì 16 febbraio
Palazzo della Luce di via Bertola a Torino.
Gli scatti, dieci per ogni fotografo, saranno visitabili fino al 5 marzo e una giuria qualificata sceglierà la foto migliore. Per il vincitore, una possibilità di ri-scatto: avrà diritto ad una borsa lavoro
come fotografo, dove mettere alla prova le competenze acquisite
trasformandole in un lavoro, ma anche in una nuova opportunità
di vita. Anche gli altri fotografi avranno un riconoscimento: le foto
in mostra saranno anche in vendita e il ricavato sarà destinato a
progetti dell’associazione a loro favore.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 19 febbraio al 5 marzo,
dalle ore 12 alle ore 20.
Il Presidente di Atc, Marcello Mazzù ha incontrato il nuovo
presidente della Cpd, la Consulta per le Persone in Difficoltà, Giuseppe Antonucci. L’incontro è stato l’occasione per
conoscersi e gettare le basi per nuovi progetti congiunti in
favore dei cittadini con disabilità, sulla scia della collaborazione già avviata con il presidente uscente, Paolo Osiride Ferrero. Cpd è partner dell’Agenzia nel protocollo Sos
Fragilità che mette a disposizione dei disabili un servizio di
messa in strada in caso di guasti dell’ascensore.
Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012
direttore responsabile: Carola Quaglia
redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362
[email protected]
in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini
Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale