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n. 86 - 20 Aprile 2016
IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON
NOEMI GALLO, CONSIGLIERA ATC
Atc ha approvato il piano delle “azioni positive”
per i dipendenti. La consigliera di amministrazione Noemi Gallo ci spiega di che cosa si tratta e
perché l’Agenzia ha deciso di approvarlo.
È «un’azione che, con fatti concreti, mira ad eliminare sul luogo di lavoro eventuali disuguaglianze
di fatto, che ostacolano la piena partecipazione di
donne e uomini», ma non solo, è anche un’azione
che migliora la qualità dell’ambiente di lavoro e
facilita la vita di chi affronta quotidianamente le
difficoltà di conciliare vita privata e attività professionale: è il Pap, piano di azioni positive, approvato dal’Agenzia del Piemonte Centrale su proposta
del Comitato unico di garanzia.
Già da tempo l’Agenzia ha interagito con il Cug
impegnandosi ad eliminare ogni genere di discriminazione, promuovere le pari opportunità
e facilitare la vita di chi lavora in Atc, con azioni
concrete che possono essere definite “azioni positive” come la creazione del micronido aziendale,
la nomina della Consigliera di fiducia, la partecipazione a seminari di formazione sul tema “pari
opportunità”, la flessibilità dell’orario di lavoro, la
pubblicazione sull’intranet aziendale di un “vademecum” per ottenere permessi, congedi ed aspettative e altro ancora.
continua a pag 4
RISCALDAMENTO SPENTO
DAL 14 APRILE
Nella case Atc giovedì 14 aprile si sono spenti
i termosifoni. Alla luce delle temperature miti e
delle previsioni per i giorni a venire, l’Agenzia ha
disposto lo spegnimento di tutti gli impianti da lei
gestiti.
La stagione termica, lo ricordiamo, comincia il 15
ottobre per terminare il 15 aprile. Gli abitanti che
vogliono richiedere l’accensione anticipata o lo
spegnimento ritardato del riscaldamento devono
presentare ad Atc una raccolta firme della maggioranza oppure, in caso di condomini, approvare tali modifiche in assemblea condominiale.
SOMMARIO
AL VIA L’AUTORECUPERO PER LE
CASE POPOLARI
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TORNA LA FESTA DEI VICINI
pag. 3
LA SARTORIA DI MUSTAFA E LE BICICLETTE DI FARUKU
pag.4
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AL VIA L’AUTORECUPERO PER LE CASE POPOLARI
ECCO CHI PUO’ FARE DOMANDA E COME
Ristruttura l’alloggio e trovi casa. E’ l’invito lanciato da Atc
per una trentina di appartamenti di edilizia residenziale
pubblica, liberi e di varia grandezza (da 30 a 120 metri
quadrati) che, per poter accogliere nuovi inquilini, necessitano di alcuni interventi di manutenzione straordinaria,
dalla semplice revisione delle avvolgibili al, nel caso delle
opere maggiori, rifacimento dei pavimenti o alla sostituzione dei sanitari nei bagni.
Ma che cos’è l’autorecupero e soprattutto chi può parteciparvi? L’autorecupero è una possibilità prevista per tutti
coloro che sono in graduatoria per l’assegnazione di una
casa popolare. Il bando individua una serie di alloggi non
assegnabili perché bisognosi di interventi di manutenzione. Chi è già in graduatoria può partecipare chiedendo di
farsi carico personalmente dei lavori per uno degli appartamenti fino ad un importo massimo di 7mila euro, che gli
vengono successivamente scalati dall’affitto mensile.
I lavori devono essere eseguiti esclusivamente da impre-
se o imprenditori
abilitati.
Coloro che hanno i requisiti e
vogliono farsi carico delle opere, avranno 40 giorni per
presentare la loro offerta per una di queste case. Poi, Atc
stilerà una graduatoria di coloro che si sono aggiudicati l’alloggio scelto (e i lavori da fare): in caso di richieste
doppie, avrà la precedenza chi occupa un posto più alto
nella graduatoria del bando generale per l’assegnazione.
Saranno sempre i tecnici di Atc a supervisionare i lavori
fatti e, scontrini e fatture alla mano, a calcolare i rimborsi
che gli inquilini si vedranno poi scontare dall’affitto, come
stabilito dalla legge regionale sull’autorecupero e dal regolamento di attuazione.
L’elenco degli alloggi e i moduli per domande sono disponibili su internet all’indirizzo http://www.atc.torino.it/sportelloutenti/autorecupero.aspx.
FALCHERA E MIRAFIORI IN MOSTRA A ROMA
Anche due dei quartieri torinesi (con le loro case popolari) tra le periferie di un’esposizione all’Archivio Centrale di Stato
Si intitola “Alla ricerca di una città normale. Il ruolo dei quartieri
di iniziativa pubblica nell’espansione urbana degli ultimi 50 anni
in Italia” la mostra inaugurata giovedì scorso a Roma, nella sede
dell’Archivio Centrale dello Stato. Obiettivo dell’esposizione, nata
dalla collaborazione del MiBACT-Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane con tre gruppi di ricerca delle Università di Roma, Napoli, Torino, raccontare quanto
è stato realizzato in Italia dal 1962 a oggi nell’ambito dell’edilizia
residenziale pubblica.
«Le periferie sono la vera sfida del XXI secolo, luoghi in cui vive,
lavora e sogna la grande maggioranza degli abitanti delle nostre città. Organizzare questi spazi, connetterli ai grandi flussi
metropolitani rispettandone le identità, restituire loro bellezza e
armonia è il grande ruolo che gioca l’architettura in questo contesto» ha sottolineato il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo, Dario Franceschini, al taglio del nastro, ricordando
come il tema delle periferie e dello sviluppo delle città sarà il cuore del prossimo allestimento del Padiglione Italia alla 15 Mostra
Internazionale di Architettura 2016 di Venezia.
ex novo all’inizio degli anni duemila. In esposizione si possono
vedere schizzi progettuali, planimetrie e foto d’epoca provenienti
direttamente dagli archivi di Atc e della Città.
In tutto i quartieri in mostra sono 60 con l’intento di portare all’attenzione di un ampio pubblico come dal ‘62 al ‘90 l’intensa attività
realizzativa di edilizia d’iniziativa pubblica sia stata uno dei momenti in cui la cultura degli architetti e degli ingegneri ha incrociato positivamente le politiche del welfare d’interesse pubblico, diE in mostra ci sono anche due degli storici quartieri di edilizia venendo in alcuni casi essi stessi considerati dagli abitanti come
pubblica di Torino, agli estremi opposti della città, ovvero Falche- centro urbano e che hanno sviluppato un forte senso identitario.
ra e Mirafiori, con particolare riferimento al quartiere di via Artom,
dove i palazzoni di case popolari vennero demoliti e ricostruiti
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UN BRINDISI PER CONTRASTARE LA SOLITUDINE NEI QUARTIERI
SEGNATELO SUL CALENDARIO: LA FESTA DEI VICINI È IL 28 MAGGIO!
Sabato 28 maggio a Torino la decima edizione della Festa dei Vicini. Gli abitanti di case Atc tra i più attivi animatori della kermesse
Secondo una recente indagine online su un campione di quasi
2mila persone, per un italiano su sei il vicino di casa è un perfetto
sconosciuto. I motivi? Quello principale sta nella frenesia della
routine quotidiana (per il 73%), che impedisce di approfondire
i rapporti. Un vero peccato dal momento che, specie per chi è
anziano e solo, una rete di buon vicinato può costituire un aiuto
prezioso.
Proprio per contrastare l’isolamento che caratterizza troppi condomini e rinforzare i legami di prossimità e di solidarietà sociale,
Città di Torino e Atc aderiranno anche quest’anno alla Festa dei
Vicini, in programma sabato 28 maggio.
La Giornata Europea dei Vicini promossa dall’associazione European Neighbour’s Day, è un appuntamento oramai consolidato,
giunto ormai nel capoluogo subalpino alla sua decima edizione
consecutiva.
adesioni sempre più numerose anno dopo anno, specie nei quartieri Atc, da Mirafiori a Barriera di Milano: nell’album dei ricordi
ci sono la lunga tavolata per la cena in strada di via Parenzo,
la grigliata multietnica di Falchera, le ricette tradizionali del sud
preparate dalle ottime cuoche di corso Taranto e corso Lecce e
tanti altri momenti.
L’edizione dello scorso anno - cui hanno partecipato 20 milioni di
persone, distribuite in 36 paesi, con 1400 partner - oltre a ribadire
i temi tradizionali di contrasto all’indifferenza e all’individualismo
e alla promozione delle relazioni di comunità, ha promosso la raccolta di ricette della tradizione culturale dei paesi d’origine, in sintonia con il motto dell’Expo “Nutrire il pianeta”, che diventeranno
una pubblicazione.
Nel 2016, in occasione dell’anno internazionale della comprensione globale, il tema scelto è proprio quello della comprensione:
conoscere meglio i nostri vicini significa anche comprenderli e
Nata nel 1999 nel 17esimo arrondissement di Parigi, su iniziativa accettarli pur nella loro diversità, promuovendo così integrazione
di Atanase Périfan e dell’associazione Paris d’Amis, ben presto la e coesione sociale. E quale modo migliore di conoscersi, se non
festa è diventata un successo, al quale hanno partecipato nella a tavola?
sola Francia oltre 10mila persone; nel 2003 l’evento è diventato
europeo e in 170 città, oltre 3 milioni di persone partecipano ogni Chiunque può aderire: per farlo basta compilare la scheda di
anno ai momenti di convivialità per costruire con un brindisi i rap- adesione che troverete sul sito internet della Città di Torino o su
porti di buon vicinato e solidarietà.
quello di Atc e inviarlo via mail o fax. In questo modo anche il voLa Città di Torino ha aderito per la prima volta nel 2006 e 4mila stro appuntamento sarà inserito nel calendario degli eventi della
cittadini hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, con giornata. Partecipate anche voi!
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LA SARTORIA DI MUSTAFA E LE BICICLETTE DI FARUKU,
È DI DUE RIFUGIATI AFRICANI LA NUOVA BOTTEGA ARTIGIANA DI LUCENTO
Faruku ha 23 anni ed è arrivato in Italia nel 2011 su un barcone, dopo un viaggio di un giorno intero durante il quale
hanno perso la vita due dei suoi compagni. In Ghana riparava biciclette e motorini.
Il viaggio di Mustafa è durato
due giorni: insieme a 260 migranti ha avuto la fortuna di
sbarcare incolume sulle coste siciliane. In Ghana aveva
frequentato la scuola professionale per sarti e lavorato
nell’atelier del più prestigioso sarto ghanese. Nel 2015,
due anni dopo il suo arrivo
a Torino, è stato notato dalla ex bandiera granata Ezio
Rossi ed è diventato giocatore del Casale Calcio, che
milita nel campionato Eccellenza.
Oggi Faruku e Mustafa sono
diventati soci: grazie ai tirocini formativi del progetto
“Non solo asilo” della cooperativa Orso e ad un finanziamento della Compagnia di San Paolo hanno avviato una
piccola attività imprenditoriale. Un negozio, messo a disposizione da Atc in via Verolengo, nel cuore del quartiere Lucento, ospiterà la sartoria di “Mustafa il sarto” e la ciclofficina delle “Biciclette di Faruku”, aperte al pubblico a partire
da lunedì 18 aprile.
Il taglio del nastro venerdì 16 aprile alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Stefano Lo Russo, arrivato a portare il saluto della Città di Torino, del vicepresidente di Atc,
Elvi Rossi, e del presidente dell’associazione Nicolle e
Yves Husson, Roberto Arena.
Spiega il presidente Atc, Marcello Mazzù: «siamo molto contenti di essere partner dell’associazione Husson in
questo progetto, che dà una chance a due persone venute
a Torino per costruire il proprio futuro». All’inaugurazione, il
vicepresidente Elvi Rossi ha ribadito l’attenzione di Atc nel
valorizzare attività come questa «che hanno una ricaduta
sociale e di cui i nostri inquilini possono beneficiare. Questo locale era sfitto da tempo – ha spiegato – e siamo lieti
che ora ospiti una bottega artigiana e, insieme, un nuovo
presidio sul territorio».
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IN QUESTO NUMERO PARLIAMO CON NOEMI GALLO, CONSIGLIERA ATC
Ma oggi c’è un impegno scritto nero su bianco per il prossimo triennio con descrizione delle “azioni positive” che saranno messe in atto.
«Con questo piano, si è inteso intervenire nelle aree tematiche dei diritti e della conciliazione tra vita lavorativa
e vita familiare – spiega la consigliera Noemi Gallo, prima
donna nella storia di Atc a sedere in consiglio di amministrazione – ma anche nel promuovere un percorso di reale
parità di genere con particolare attenzione al linguaggio e
alla revisione di tutta la modulistica oppure nel migliorare
il regolamento del telelavoro, già ampiamente riconosciuto
al 10 per cento del personale, contro una media nazionale
ben al di sotto del 5 per cento. Certo non basta ancora –
prosegue la consigliera – ma, pur nelle difficoltà di bilancio, l’orientamento di questo consiglio di amministrazione
è quello di proseguire in questa direzione».
Tra le iniziative subito attuabili ci sarà la possibilità di farsi
consegnare plichi e piccoli pacchi personali direttamente in
Agenzia, evitando così di prendere permessi per rimanere
a casa ad aspettare il corriere, la revisione del “vademecum” permessi e congedi, creando in un unico documento
la consultazione delle norme e la revisione del regolamento del telelavoro con l’intento di migliorarlo e di ampliare
la platea dei destinatari il tutto nell’ottica dell’agilità e della
facilitazione.
Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012
direttore responsabile: Carola Quaglia
redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362
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in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini
Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale