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Mercati Martedì 14 Febbraio 2017 11 SECONDO I DATI DELLA COVIP IL NUMERO DELLE ADESIONI A FINE 2016 È SALITO A 7,8 MILIONI Fondi pensione, +7,7% gli iscritti Per i negoziali sottoscrizioni in crescita del 7,3%, per gli aperti del 9,5% e per le polizze pip del 10,5% Patrimonio in aumento del 6,3% a 149 mld. Tutte le categorie hanno battuto la rivalutazione del tfr di Paola Valentini GLI ISCRITTI E IL PATRIMONIO DEI FONDI PENSIONE IN ITALIA Tipologia fondo N el 2016 il numero degli italiani iscritti ai fondi pensione è salito a 7,8 milioni, in aumento del 7,7% rispetto a fine 2015: in valore assoluto si tratta di 557 mila aderenti in più. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento statistico della Covip al 31 dicembre 2016. Nei fondi negoziali si è registrato un incremento di 177 mila iscrizioni, il +7,3%, per un totale a fine anno di 2,597 milioni. C’è da sottolineare però che nel caso dei negoziali le adesioni sono state ancora trainate dal meccanismo di adesione contrattuale dei lavoratori del settore edile varato nel 2015, che rende automatica l’iscrizione ai fondi pensione di riferimento di tutti i dipendenti di questo comparto. L’andamento delle iscrizioni è stato più dinamico nelle forme pensionistiche di mercato offerte dagli intermediari finanziari, ovvero quelle che, a differenza dei negoziali, non sono Iscritti dic 2016 Iscritti dic 2015 Variazione % ❖ Fondi pensione negoziali 2.596.847 2.419.103 +7,3% ❖ Fondi pensione aperti 1.258.980 1.150.096 +9,5% ❖ Pip nuovi 2.867.328 2.595.804 +10,5% ❖ Pip vecchi* 431.000 431.811 n.d. ❖ Fondi pensione preesistenti* 644.000 644.797 n.d. 7.784.055 7.226.907 +7,7% ❖ TOTALE ISCRITTI Nel totale si include Fondinps. Sono escluse le duplicazioni dovute agli iscritti che aderiscono contemporaneamente a Pip vecchi e nuovi: a fine 2015 circa 51 mila individui * Per i pip vecchi e i fondi preesistenti dati relativi a fine 2015 Fonte: Covip GRAFICA MF-MILANO FINANZA legate agli accordi tra le parti sociali. Si tratta di una buona notizia per l’industria della previdenza complementare; le adesioni sono aumentate di 108 mila unità nei fondi aperti (+9,5%) e di 271 mila nelle polizze individuali di previdenza (pip di nuova generazione), pari a un +10,5%, portando il totale complessivo a fine 2016 a 1,259 milioni e 2,867 milioni rispettivamente. Nel complesso, benché con una crescita lenta dalla riforma del 2007 che ha varato l’attuale asset della previdenza complementare, i fondi pensione sono arrivati a coprire quindi circa un terzo della platea dei lavoratori italiani. In costante aumento anche il patrimonio gestito, che beneficia dei flussi regolari del Trattamento di fine rapporto (tfr) versato dagli aderenti, pari al 6,91% dello stipendio lordo. Secondo le stime preliminari elaborate da Covip, a fine 2016 le masse dei fondi di previdenza complementare ammontavano a 149 miliardi, in aumento del 6,3% rispetto al dato di fine 2015. Di queste masse i fondi negoziali hanno 45,9 miliardi, in crescita dell’8%, i pip nuovi dispon- Utili e raccolta record per il private banking Intesa Digital Magics, al via l’aumento di capitale di Paola Valentini di Francesco Colamartino R D accolta, masse e utile ai massimi storici per Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking. A fine 2016 il patrimonio totale della società del gruppo Intesa Sanpaolo dedicata ai portafogli d’alta gamma è aumentato del 5% a 198 miliardi con una Paolo crescita di 9,1 miliardi rispetto Molesini a fine 2015. La componente di risparmio gestito è pari a 136,5 miliardi e rappresenta il 70% del totale. Il risultato è riconducibile soprattutto all’andamento della raccolta netta (8,5 miliardi), in aumento dell’8% rispetto alla performance registrata nel 2015 (7,8 miliardi), mentre l’effetto performance ha contribuito per 600 milioni. Quanto ai dati di bilancio, l’utile netto consolidato 2016 si è attestato a 786 milioni, 39 milioni in più (+5%) sul 2015 e le commissioni nette ha raggiunto 1,54 miliardi (1,47 miliardi nel 2015, +5%). Le spese di funzionamento sono ammontate a 524 milioni, in flessione rispetto al saldo dello scorso esercizio (530 milioni, -1%), mentre il cost/income ratio è sceso al 30% (32% nel 2015). I coefficienti patrimoniali consolidati di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking vedono un Common Equity Tier 1 al 15,3%, ampiamente al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. Al 31 dicembre 2016 il numero complessivo dei private banker delle reti è 5.848, con un portafoglio medio pro-capite pari a circa 34 milioni, in crescita rispetto allo scorso anno (32 milioni). «Tutte le società hanno contribuito a un risultato che ci vede ai nostri massimi storici in termini di raccolta e utile», ha sottolineato Paolo Molesini, amministratore delegato e direttore generale della società. «I ricavi sono esclusivamente frutto della nostra attività core: la consulenza finanziaria, che arricchiamo e potenziamo costantemente con nuovi servizi. Assieme ad una gestione oculata dei costi, questo ci consente di proseguire il trend pluriennale di crescita degli utili. Su questa strada e con una rinnovata volontà di crescita intendiamo proseguire la nostra storia di successo». (riproduzione riservata) gono di un patrimonio di 23,8 miliardi e i fondi aperti di 17 miliardi; l’incremento nell’anno è stato rispettivamente del 18,8 e del 10,8%. Quanto ai rendimenti, come anticipato da MF-Milano Finanza lo scorso 21 gennaio, i fondi negoziali hanno registrato nel corso del 2016 un risultato netto del 2,6% e i fondi aperti del 2,2%, battendo entrambi il tfr che resta in azienda (la classica asticella con cui si confrontano le performance della previdenza complementare), la cui rivalutazione nel periodo si è fermata all’1,5% DIGITAL MAGICS igital Magics si è lasciata alle quotazioni in euro 4,5 IERI spalle il primo giorno di au4,06 € 4,3 mento di capitale su Aim Italia. -0,05% L’incubatore di progetti digitali, 4,1 che fornisce servizi di consulenza e accelerazione a startup e 3,9 imprese, punta a trovare i capitali per il lancio di Digital Magics 3,7 Startup University. Nato da un 14 nov ’16 13 feb ’17 accordo siglato con l’Università Telematica Pegaso e con Universitas Mercatorum (le controllate dalla holding Multiversity di Danilo Iervolino), il progetto formativo ha l’obiettivo di fornire agli aspiranti imprenditori digitali tutte le competenze utili a mettere in piedi una startup e farla camminare sulle proprie gambe. Scendendo più nel dettaglio dell’aumento di capitale, Digital Magics emetterà fino a un massimo di 1.232.459 nuove azioni da offrire in opzione agli azionisti, con un rapporto di un nuovo titolo ogni 4 posseduti al prezzo di 4,03 euro. Il controvalore complessivo dell’operazione sarà di 4,97 milioni di euro e i diritti saranno esercitati fino al 3 marzo, a partire già da ieri. Tra i sottoscrittori dell’aumento c’è Tamburi Investment Partners, che si è impegnata per la quota di diritti ad essa spettanti (circa 900 mila euro) e valuterà l’esercizio del proprio diritto di prelazione sull’eventuale inoptato. Multiversity, invece, si è impegnata a sottoscrivere l’aumento per 1,9 milioni attraverso l’acquisto di diritti di opzione da alcuni soci. In particolare, la sottoscrizione delle nuove azioni avverrà attraverso l’esercizio delle opzioni che i soci Alberto Fioravanti, Marco Gay di WebWorking, Patrizia Cavallini, Alessio Gasperini, Manuel Gasperini e Gabriele Ronchini si sono impegnati a cedere. Il titolo della società a Piazza Affari ha chiuso in sostanziale parità (-0,06%) a 4,06 euro. Sempre ieri Michele Novelli, consigliere di Digital Magics, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla società. La decisione è stata presa per ovviare al conflitto di interessi che la sua presenza creerebbe nel cda, a causa dell’incompatibilità con gli incarichi che Novelli ricopre in Innogest. In seguito all’aumento di capitale riservato, infatti, l’sgr è diventata socia di Digital Magics. Il cda, dal canto suo, ha subito provveduto a cooptare e sostituire Novelli con Stefano Molino. (riproduzione riservata) per via dell’assenza di inflazione (il tfr in azienda si apprezza dell’1,5% fisso l’anno più il 75% dell’inflazione Istat). Per i pip sono disponibili i soli dati riferiti alle unit linked e in questo caso il rendimento è stato del 3,6%, mentre per le gestioni separate i rendimenti arriveranno nelle prossime settimane. «All’interno di ciascuna delle diverse tipologie di forma pensionistica i risultati più elevati si sono avuti nelle linee a maggior contenuto di azioni, sospinte dall’apprezzamento dei corsi nell’ultimo trimestre dell’anno», spiega la commissione di vigilanza presieduta da Mario Padula. «Nel contempo i rendimenti delle linee obbligazionarie e garantite hanno subito l’effetto della riduzione dei corsi dei titoli di debito, pur rimanendo nella media dell’anno in territorio positivo». (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/previdenza Servizi Italia si espande in Marocco di Nicola Carosielli ervizi Italia, quotata sul S segmento Star di Borsa Italiana e attiva nei servizi di sterilizzazione di materiali e strumenti chirurgici, ha acquistato il 51% di Servizi Sanitari Integrati Marocco (Ssim), che a sua volta, il 10 febbraio, aveva sottoscritto un accordo preliminare per la costituzione di Servizi Italia Marocco (joint venture paritetica tra Ssim e il partner locale Blue Field Healthcare). L’azienda di Castellina di Soragna (Parma) ha individuato nel Marocco un’area dall’elevato potenziale di crescita sia per il ruolo di riferimento che il Paese ha nel campo della sanità in Nord Africa sia per la necessità degli ospedali locali di esternalizzare i servizi complementari all’attività sanitaria, gestiti sinora in modo poco efficiente. Blue Field, grazie al proprio network, contribuirà a sviluppare le attività di Servizi Italia Marocco nelle aree di Marrakech, Casablanca e Rabat. (riproduzione riservata)