L`esperienza è GIOVANE
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L`esperienza è GIOVANE
GIORNATA PER LA RICERCA SUL CANCRO L’esperienza è GIOVANE Ricercatori, medici, esponenti del mondo della cultura si sono confrontati con centinaia di studenti nel corso degli incontri organizzati in ben 22 città L a sinergia tra l’esperienza di medici e ricercatori più affermati e la creatività dei più giovani, così come l’incontro tra cure tradizionali e nuove tecnologie, sono il punto di partenza verso nuove e più efficaci terapie contro il cancro. Le nuove idee della ricerca sono applicabili da subito se integrate alla cura, se i giovani scienziati affiancano i medici esperti in sala operatoria, negli ambulatori e nel trattamento quotidiano del malato. Come disse Isaac Newton “si può guardare realmente lontano solo salendo sulle spalle dei giganti”, vale a dire facendo tesoro dei preziosi insegnamenti di chi ci ha preceduto. È fondamentale che le innovazioni si affianchino agli approcci più tradizionali che in questi anni hanno salvato la vita di molte persone. Le innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni hanno permesso all’oncologia di compiere enormi progressi. Oggi disponiamo di strumenti diagnostici molto precisi e grazie a una chirurgia radioguidata e robotizzata siamo in grado di effettuare interventi che rispettino il corpo e la qualità di vita della persona. Un esempio tra tutti è il trattamento del tumore al seno: nel corso degli ultimi anni il concetto di ‘trattamento massimo tollerabile’ che si estrinsecava nell’intervento di mastectomia radicale ha ceduto il passo al concetto di ‘trattamento minimo efficace’ che si realizza con l’intervento di quadrantectomia e con l’impiego della radioterapia postoperatoria. Un intervento demolitivo e invalidante per la donna è stato sostituito da un intervento conservativo. A questo si aggiunge una generazione di nuovi farma18 Fondamentale gennaio 2009 ci, in grado di sfruttare le conoscenze genetiche e molecolari e agire sui geni che regolano le funzioni della cellula. Alcuni di questi farmaci, spesso frutto di brillanti intuizioni di giovani ricercatori, sono già utilizzati come terapie antitumorali anche grazie all’esperienza di chi, dopo anni di pratica clinica, è riuscito a integrare l’uso di queste nuove molecole con le terapie tradizionali, alla ricerca della massima efficacia nel rispetto del malato e delle sue esigenze. Le cure intelligenti sono quindi il frutto dell’esperienza di chi sa utilizzare al meglio quelle tradizionali, integrandole con i nuovi metodi. I giovani Integrare le cure ricercatori sono gli strumenti di crescita della ricerca in tale direzione. tradizionali Un giovane che si avvicina oggi con i metodi alla ricerca scientifica, in campo innovativi oncologico e non solo, si trova catapultato in un mondo in grande fermento: a più di 50 anni dalla scoperta della struttura del DNA, a 20 da quella dei primi oncogeni geni alterati responsabili della trasformazione delle cellule da sane in tumorali - e a quasi 10 anni dalla completa decifrazione del genoma umano, siamo ora in possesso di un enorme quantitativo di informazioni. Se da un lato mancano ancora molti pezzi per completare il puzzle e capire fino in fondo tutti i meccanismi di sviluppo e progressione del tumore, siamo comunque arrivati al momento in cui si studia per applicare finalmente questi grandi progressi teorici alla pratica clinica.