Dalle tenebre alla luce: due occhi nuovi per Scrooge

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Dalle tenebre alla luce: due occhi nuovi per Scrooge
SECONDO CLASSIFICATO
SEZIONE TESINA
DALLE TENEBRE ALLA LUCE:
DUE OCCHI NUOVI PER SCROOGE
di Giulia Melchiorri, Ludovica Panunzi, Isabella Venutolo, Nicoletta Maria Zappa
della classe III U dell’Istituto Santa Maria del Paradiso – Viterbo
Docente Referente: Prof. Tassoni Paolo
Nel suo racconto natalizio «A Christmas Carol», Dickens descrive molti personaggi che sono
portatori di luce, che sono come un contrasto nella vita scura e triste di Scrooge e che, attraverso un
piccolo dettaglio come una cintura lucente o occhi brillanti, annunciano la speranza che qualcosa
può cambiare.
Prendiamo un citazione, la descrizione dello spettro del passato: “INDOSSAVA UNA
TUNICA DEL BIANCO PIU' PURO, E INTORNO ALLA VITA ERA LEGATA UNA
CINTURA LUCENTE CHE LUCCICAVA IN MODO STUPENDO E MANDAVA
BAGLIORI ORA IN QUESTA, ORA IN QUELLA PARTE, E QUELLA CHE ERA
ILLUMINATA PER UN ISTANTE SI OSCURAVA SUBITO DOPO, DALLA SOMMITA'
DELLA TESTA GLI USCIVA UN CHIARO E FULGIDO GETTO DI LUCE E LA SUA
VOCE ERA DOLCE, GENTILE. SINGOLARMENTE TENUE.”
Vedere lo spettro del Natale passato, circondato da quella luce, era come vedere un bambino,
che nella sua ingenuità e nella sua semplicità è l’immagine della felicità. Solamente in questa
descrizione, le parole che appartengono al campo della luce sono molto numerose, questo fa capire
con quanta accuratezza Dickens ha affrontato questo campo, della speranza, del cambiamento, che
caratterizza l'avventura di Scrooge.
“AVEVA UN VISO PIENO DI FOSSETTE, CON UN'ARIA SORPRESA; UNA
PICCOLA BOCCA TURGIDA CHE SEMBRAVA FATTA PER ESSERE BACIATA,
COME SENZA DUBBIO ERA; OGNI SORTA DI PICCOLE LENTIGGINI SUL MENTO,
CHE QUANDO RIDEVA SI FONDEVANO L'UNA NELL'ALTRA, E IL PIÚ LUMINOSO
PAIO DI OCCHI CHE SI SIA MAI VISTO.”
Anche la descrizione della nipote del protagonista rispecchia non solo la semplicità, ma anche
la felicità e la purezza di questa ragazza avente “Il più luminoso paio di occhi.” Questi occhi
luminosi che più volte sono descritti, fanno pensare ad un bagliore, ad una scintilla che si sprigiona
nel vuoto, ed ecco che si torna allo stesso tema da affrontare: anche qui c'è una speranza che porta
novità e cambiamento. Ad un certo punto nel libro è citato che anche gli occhi di Scrooge luccicano
perché sta piangendo. Ma perché ha messo proprio il verbo luccicare? Si poteva mettere un altro
verbo, usare un’altra frase come: dagli occhi gli scendevano lacrime o gli occhi erano colmi di
lacrime, ma Dickens ha usato un altro verbo: luccicare e non precisa neanche se gli occhi gli
luccicavano di lacrime, sicuramente si riferisce a questo, ma secondo noi, ha un duplice significato:
come gli altri personaggi che hanno gli occhi lucenti dove nasce una speranza, anche in Scooge
compaiono bagliori che fanno capire che sta tornando buono e semplice. Aveva capito che c’era
qualcos’altro oltre al denaro che poteva rendere felici, che lasciava il sorriso sulle labbra, che
poteva scaldare il cuore.
Prendiamo per esempio il nipote di Scrooge e vediamo come ce lo descrive Dickens: “A
FORZA DI CAMMINARE IN FRETTA NELLA NEBBIA E NEL GELO, QUESTO
NIPOTE DI SCROOGE SI ERA TALMENTE SCALDATO DA ESSERE TUTTO UN
FUOCO. AVEVA UN VISO ROSSO E SIMPATICO; GLI OCCHI SCINTILLAVANO E
L'ALITO FUMAVA”.
Niente di tutto ciò è presente nella descrizione di Scrooge o dell’ambiente che lo circonda.
Ecco come Dickens descrive i suoi modi di vivere abituali e lo spazio intorno a lui: “MEZZA
DOZZINA DI LAMPADE A GAS NELLA STRADA NON SAREBBERO BASTATE A
RISCHIARARE BENE QUELL’INGRESSO: SICCHÈ POTETE PURE SUPPORRE CHE,
CON LA CANDELA DI SCROOGE, ERA PIUTTOSTO BUIO. SCROOGE CONTINUÒ A
SALIRE SENZA BADARVI; IL BUIO COSTA POCO, E PERCIÒ PIACEVA A
SCROOGE”, “ERA VERAMENTE UN FUOCO MOLTO MISERO, CHE IN UNA NOTTE
COSI' FREDDA ERA POCO PIU' CHE NIENTE. SCROOGE FU COSTRETTO A
SEDERVISI VICINO E A PIEGARVISI SOPRA, PRIMA DI POTER ESTRARRE DA
QUEL PUGNO DI BRACE LA PIU' PICCOLA SENSAZIONE DI CALORE”.
Si può ben notare che tra i due c'è un forte contrasto, mentre uno è allegro, l'altro è avaro e
pensa solo a se stesso, uno è tutto scaldato e sembra un fuoco e al solo passaggio rallegra tutti,
l'altro non ha che una fiammella molto misera che riscalda poco, sia lui, che chi gli sta intorno, uno
conosce la luce e la rappresenta portando una possibilità di cambiamento, l'altro ricerca la luce e
nonostante tutto ne ha molto bisogno, anche se preferisce il buio: “Il buio costa poco e perciò
piaceva a Scrooge” mentre la luce è solo una misera candela che non gli riscaldava neanche il
cuore.
Nella vita di Scrooge ormai esiste solo il buio tetro della sua anima, la sua vita è costantemente
dominata dalle tenebre che non permettono agli affetti, alle persone che gli vogliono bene di
penetrare e di arrivare fino al suo cuore.
Mentre uno ha gli occhi scintillanti, l'altro è un uomo freddo e anche molto solo. Tra i due,
perciò, c'è molta differenza, e il nipote di Scrooge porta felicità e colore, è un ragazzo che porta
cambiamento, che è come una speranza nel buio, come una fiamma che si accende e rischiara quel
poco che c'è da riscaldare, ma è una luce fioca che è comunque segno che la vita del protagonista
sta per cambiare, è una speranza che si farà sentire più avanti.
Cosa sono questi occhi scintillanti? Sono gli occhi dei personaggi che ruotano intorno a
Scrooge, rappresentano la gioia e la serenità che provano, occhi che ormai lui ha spenti da
tantissimo tempo.
Nulla di quello che un tempo lo rallegrava, come la festa del Natale, la ragazza che amava e le
piccole cose di ogni giorno, ora era sufficiente ad ammorbidire il suo volto freddo e gelido.
Scrooge si rifugia nel buio e non sente la necessità di cercare la luce, il vero bene, crede di
saper fare tutto, senza l’aiuto di nessuno, ma poi, quando si ritrova davanti allo spirito di Marley, si
sottomette alla realtà e non è più in grado di reagire. Capisce che lui, senza l’aiuto o il conforto di
qualcuno, non è in grado di affrontare le situazioni della vita. Riesce solo ad attaccarsi al denaro, la
sua più grande consolazione. L’unica compagnia che contava era quella della sua cassaforte.
Alla fine del racconto troviamo invece questa descrizione molto significativa: “CORSE ALLA
FINESTRA, L’APRÌ E SPORSE FUORI LA TESTA; NIENTE NEBBIA, NIENTE BRUMA;
UNA GIORNATA CHIARA, LUMINOSA, GIOVIALE, STIMOLANTE, FREDDA; UN
FREDDO CHE FRUSTAVA IL SANGUE E METTEVA VOGLIA DI BALLARE; UN SOLE
D’ORO, UN CIELO INCANTEVOLE; ARIA FRESCA E DOLCE; CAMPANE GIOIOSE”.
Finalmente Scrooge è cambiato, se si fa attenzione è scritto:”Niente nebbia, niente bruma...” e
più avanti:” Una giornata chiara, luminosa,gioviale, stimolante...” anche qui c’è il contrasto tra la
luce e le tenebre, però ben si capisce che la nebbia del giorno prima, e perciò il buio, sono state
spazzate dalla luce, dalla speranza che è dentro l’animo di Scrooge che è rappresentata nel
bellissimo “Sole d’oro” che è quasi un paradosso accecante, abbagliante, che fa anche pensare al
caldo che inonda tutto, alla speranza che è rappresentata come un raggio che entra nell’anima di
tutti molto velocemente. Anche se il freddo “frustava il sangue”, “metteva voglia di ballare”, ormai
la luce ha trionfato e non c’è più bisogno di disperarsi. L’animo è allegro e gioioso e può godere di
tutto, anche delle piccole cose: “NON AVEVA MAI SOGNATO CHE UNA PASSEGGIATA,
CHE UNA COSA QUALUNQUE POTESSE DARGLI TANTA FELICITÀ”.
Ora Scrooge ha lo stupore di chi apre gli occhi per la prima volta.