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Residenza Magnolia
Un intervento immobiliare senza presenza di fonti di gas
La scelta di eliminare nell’intervento immobiliare di Imola dell’Emilia ogni fonte di gas è stata dettata da diverse
considerazioni progettuali.
Sicuramente uno dei fattori preponderanti è stata la scelta di base da parte dei progettisti di non usare il gas
come elemento primario nel riscaldamento dell’edificio.
Questo ha comportato di conseguenza che la presenza del gas nell’intervento fosse unicamente legata a
soddisfare l’esigenza della cottura dei cibi.
L’evoluzione tecnologica e la massiccia diffusione avvenuta in questi ultimi anni nel settore dei piani di cottura
senza gas, accompagnata da una notevole riduzione dei costi di gestione degli stessi, ha spinto definitivamente i
progettisti dell’intervento ad eliminare tale fonte energetica.
Esistono sul mercato diverse tecnologie usate per
alimentare i piani di cottura con energia elettrica (induzione,
radianti ed alogeni) ma ci si prefigge di dare una chiara
descrizione sulla più recente tecnologia, sicuramente quella
più avanzata, più diffusa ed efficiente ovvero il piano di
cottura ad induzione.
I piani di cottura ad induzione, approdati sul mercato negli
anni Settanta, hanno conquistato ormai la maggior parte
dei consumatori in Francia, Germania e nei Paesi dell’Europa
settentrionale. In Spagna, paese come l’Italia
tradizionalmente legato alla cottura a gas, negli ultimi 10
anni l’induzione ha raggiunto il 50% delle vendite.
Nel nostro Paese, invece, questo nuovo modo di cucinare sta prendendo piede solo da poco tempo. Tale scelta è
stata molto rallentata a causa dell’elevato assorbimento nominale di questi modelli rispetto alla portata massima
dei contatori (3 kW – 3.3 kW) installati nelle case italiane. Su questo punto è necessario però fare qualche
precisazione.
ReHaus S.r.l.
T +39 0542 06 68 22
F +39 0542 06 14 12
Sede operativa
Via Andrea Ercolani 10/b
40026 Imola (BO)
[email protected]
www.rehaus.it
Sede legale
Via Della Costituzione 6
40013 Castel Maggiore (BO)
P.Iva 02637771201
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L’assorbimento nominale dichiarato sui piani di cottura ad induzione indica l’energia
necessaria a mantenere accesi alla massima potenza tutti gli induttori insieme, una
situazione più teorica che reale.
L’utilizzo delle normali potenze per cucinare, invece, consente di utilizzare addirittura tutte e quattro le zone
contemporaneamente con un assorbimento assai più limitato.
Ipotizzando quindi di cuocere contemporaneamente tre pietanze (pasta,sugo e carne), i consumi del nostro piano
cottura ad induzione, andranno da un minimo di 1500w sino ad un massimo di circa 1900w, quindi equivalenti a
quelli di un asciuga capelli semi professionale o di una comune aspirapolvere. Inoltre quasi tutti i piani cottura ad
induzione presenti sul mercato, come ad esempio quello scelto dalla ReHaus S.r.l. (standard cm 60x60) e fornito in
dotazione nella realizzazione “Residenza Magnolia”, dispongono di una funzione denominata “Power
management”, la quale consente di limitare l'assorbimento elettrico richiesto dal piano di cottura in base alla
potenza del contatore che si ha in casa ed evitare quindi di far “saltare la corrente”.
Funzionamento
Il principio di funzionamento dei piani cottura ad induzione è totalmente differente da altri sistemi (radianti e
alogeni) ed il loro modo di operare potrebbe meravigliare non poco.
I piani cottura ad induzione, attraverso delle speciali bobine
poste sotto al piano cottura in vetroceramica, generano un
campo magnetico, il quale viene direttamente trasferito al
pentolame, convertendosi in calore.
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A differenza dei piani di cottura a gas, il piano ad induzione individua esattamente la dimensione della pentola e
di conseguenza si attiva solo ed esclusivamente da quella parte che è a contatto con la pentola stessa
garantendo omogeneità di cottura.
Essendo il calore generato direttamente solo sul fondo della pentola, la superficie del piano rimane quasi tutta
fredda, senza quindi il rischio di possibili scottature.
Viceversa la tecnologia intrinseca nel piano ad induzione consente di rilevare quando la pentola viene rimossa o
quando il contenuto bolle.
Questa funzione consente di tenere ad una temperatura costante una pentola o di spegnere il fornello
automaticamente quando si rimuove la pentola.
I tempi di risposta alla variazione dell'intensità di calore, nei piani di cottura ad induzione sono istantanei
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Sicurezza
I piani ad induzione si caratterizzano per l’assoluta
sicurezza. Il loro utilizzo garantisce come primo beneficio
la possibilità di eliminare il gas dall’appartamento
rendendo la casa notevolmente più sicura (asfissia o
esplosioni da perdite).
Anche il piano, di per sé, è molto più sicuro di un piano di
cottura tradizionale: la zona cottura, infatti, è attivata
solitamente se viene a contatto con la pentola evitando
quindi accensioni accidentali da parte soprattutto dei
bambini.
La parte di vetroceramica che circonda la nostra zona di cottura resta fredda, quindi non sussiste il rischio di
scottature.
Infine e non ultimo, avendo il piano di cottura ad induzione una superficie perfettamente piana, non sussiste il rischio
che il pentolame si ribalti.
Design e praticità
I piani a induzione si distinguono gli uni dagli altri innanzitutto sulla base dell’estetica che, tramite un abile gioco di
alternanze di materiali ricercati come il vetro e l’acciaio, può differenziare fortemente un prodotto dall’altro.
Vi sono poi numerosi elementi che lasciano spazio alla creatività del designer; come ad esempio le dimensioni
dell’intero piano cottura , e soprattutto la serigrafia, che caratterizza le zone cottura rendendole diverse in base alle
forme e alla loro combinazione; in questo modo si interviene contemporaneamente anche sulle potenze che si
adattano a ogni esigenza; le zone cottura, estensibili e modificabili, si adeguano infatti a pentole di ogni forma e
dimensione.
Infine un dettaglio per nulla trascurabile è il colore del piano stesso, fino ad oggi quasi esclusivamente nero e lucido,
ora disponibile anche in bianco.
Ma qualche produttore afferma che si sta già lavorando per la creazione di piani ad induzione dai colori più disparati,
e accostabili a qualsiasi tipo di cucina, per evitare anche le più piccole increspature nell’armonia degli stili.
Per quanto riguarda le operazioni di pulizia bisogna porre l’accento che la superficie del piano è completamente
liscia, e questo facilita certamente la pulitura. Basta insomma un panno umido per pulire questo tipo di piano senza
più preoccuparsi di detergenti per lavare e smacchiare la superficie.
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Vantaggi, Efficienza e Costi
La dispersione di energia legata al processo induttivo è talmente bassa da risultare quasi superflua; il rendimento
offerto dai piani cottura ad induzione è infatti pari al 92%. Per comprendere l’enorme efficienza dei piani di cottura ad
induzione basti pensare che i piani cottura a gas, sebbene diffusissimi, offrono un rendimento pari al 40%
disperdendo il restante 60% di energia nell’ambiente.
In maniera più percepibile, senza possibilità di essere smentiti, si può affermare che, con una pentola con diametro di
15cm dotata di triplo fondo, un piano di cottura ad induzione impiega, per portare a cottura della pasta in un litro di
acqua, circa 13,15 minuti contro i 19,07 minuti di un piano cottura a gas. Traducendo il tutto in termini economici si
può affermare che l’esperimento descritto costa all’utente circa 4 centesimi usando un piano di cottura ad induzione
contro circa gli 8 centesimi usando l’analogo a gas.
A titolo d’informazione bisogna precisare che affinché un piano ad induzione possa funzionare è necessario utilizzare
solo pentole a fondo ferritico, come ad esempio pentole in ferro, acciaio smaltato o inox. Materiali come il rame o il
vetro, invece, non attivano il processo induttivo. Nulla si rompe o si rovina, ma semplicemente se il materiale della
pentola non è corretto, il processo di cottura non avviene. Alcuni tra i più moderni piani sono dotati di sensori che
segnalano immediatamente l’utilizzo di materiale non compatibile.
Un mito da sfatare è la difficoltà nel reperire le pentole e il loro costo
Sempre più spesso le pentole che si trovano sui punti vendita e nei grandi magazzini presentano il simbolo
riguardante l’induzione e costano esattamente come le normali pentole utilizzate quotidianamente. Per sapere se una
pentola è adatta ad un piano ad induzione è sufficiente verificare se una calamita si "attacca" sul fondo.
Virtualmente il piano in vetroceramica è come se non fosse presente per la tecnologia ad induzione, in quanto il
campo magnetico è in grado di attraversarlo senza generare inutili sprechi di energia.
Ad esempio la temperatura che raggiungerà la nostra zona di cottura per portare ad ebollizione 1 litro di acqua sarà
rispettivamente di: circa 450° per i piani cottura a Gas, di circa 400° nei piani cottura radianti con resistenza o alogeni,
e di soli 110° nei piani cottura ad induzione.
La tecnologia ad induzione rappresenta al giorno d'oggi la miglior soluzione per il futuro del nostro pianeta, dato che
se ben utilizzata, consente un risparmio economico medio del 30% nei confronti del metano, garantendo inoltre una
notevole riduzione dell'inquinamento derivante dai combustibili fossili.
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