Fino al 25 maggio sport, cultura e disabilità
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Fino al 25 maggio sport, cultura e disabilità
GUIDA PROGRAMMI TV da sabato 17 maggio a venerdì 23 maggio 2014 Fino al 25 maggio sport, cultura e disabilità DiVersamente Uguali FESTIVAL MONTEVERDI NOTTE DEI MUSEI S. GIOVANNI IN CROCE Paolo Fresu star domani sera al teatro Ponchielli Alla scoperta del ricco patrimonio culturale di Cremona Villa Medici del Vascello Restauro ultimato e visite guidate pag. 26 pag. 8 pag. 10 1 A TAVOLA L’enoturista è colto e romantico «Gusto ad alta quota» e «Dolci Tentazioni» T ra le grandi sorprese che la Val D’Ega (Bolzano) regala, quando il bianco compatto della neve lascia il posto alle verdi distese dei pascoli dolomitici, c’è la sensazione che ogni sentiero possa condurre ad una casa di famiglia in cui, all’ora dei pasti, si cucini sempre qualcosa di speciale ed unico. Chi sceglie di trascorrere una vacanza nel cuore delle Dolomiti tra la primavera e l’autunno inoltrato scoprirà che, ben lungi dall’essere una semplice impressione, questa idea tutt’altro che astratta ha un nome e tanti sapori. Se è vero che durante ogni periodo dell’anno le Dolomiti offrono ai visitatori un’avventura speciale, quella che da oggi, 17 maggio, all’1 novembre va in scena in Val D’Ega è davvero un’esperienza totale, che chiama in causa tutti i sensi. Gusto ad alta quota è infatti un vero e proprio viaggio culinario tra le specialità gastronomiche altoatesine, che nel piatto mette anche un panorama mozzafiato sulle montagne del Catinaccio e del Latemar. Sette è il numero magico di questa giostra del palato, che propone 7 escursioni, 7 baite e 7 piatti tipici attorno a Nova Levante e Carezza, alla scoperta di angoli capaci di riempire gli occhi e pietanze in grado di soddisfare anche i gusti più raffinati. Contrariamente a quanto chi non è mai stato da queste parti possa pensare, quella dell’Alto Adige non è infatti la classica cucina di montagna, che poggia le fondamenta in piatti-mattone, sa- crificando la delicatezza alla necessità di calorie per affrontare il freddo. Al contrario, ai fornelli di baite e rifugi, sono al lavoro chef molto apprezzati, in grado di proporre, accanto a deliziose interpretazioni dei piatti mediterranei, le imperdibili specialità regionali. Che si parli di Canederli, di Schlutzkrapfen o di uno Strudel preparato così come si faceva quando ancora neanche si chiamava così. Se invece, le vette eternamente innevate delle montagne vi ricordano lo zucchero a velo in cima alle torte, dal 29 giugno al 5 ottobre, “Dolci Tentazioni” riunisce in un unico tracciato ai pendii del massiccio del Latemar 8 malghe che propongono specialità locali, tutte diverse ma con l’unica caratteristica comune di fare dimenticare al palato il concetto di “amaro”. Dopo una camminata sul Latemar o una piacevole passeggiata lungo gli alpeggi di Obereggen, ad attendere gli ospiti, per ognuno degli otto rifugi, ci sono dunque otto deliziosi dolci dell’Alto Adige. Se al Platzl-Obereggenvige la legge dello Strudel di mele, alla MalgaZischgregna il Krapfen al papavero e marmellata. Dalle Frittelle di mele e dalle torte fatte in casadella Marga Mayrl si passa ai canederli con albicocche e prugne della MalgaGanischgero alla sinfonia di Strudel della Baita Passo Feudo. Alle frittelle con la marmellata della Malga Laner risponde la frittata dolce sminuzzata della Weigler Schupf, mentre la Baita Gardoné si concede il lusso di una variazione sul tema del dessert. In coppia (48%), con gli amici (30%) o portando con sè tutta la famiglia (20%), il turista del vino, uomo italiano cinquantenne con un buon livello culturale ed economico (Who), ama viaggiare in compagnia. Il viaggio è organizzato da sè contattando direttamente le cantine (45%), e via web (32%), segno che presenza e visibilità online per le aziende sono ormai fondamentali (What). La partenza è fissata in primavera (57%) (When) e la vacanza dura il tempo di un weekend (52%), con in tasca un budget che va da 150 a 200 euro (30%), ma con una buona fetta di appassionati (25%) che arriva a spendere anche fino a 500 euro. Il territorio preferito sono le Langhe, ma nel cuore c'è l’intramontabile Toscana (Where), dove il 73% del campione non ci si stanca mai di assaggiare vini e sapori del territorio (Why). Sono le '5 W' dell’enoturista, l’identikit dei turisti del vino, secondo un sondaggio di Winenews e Vinitaly, a cui hanno risposto 1056 appassionati già fidelizzati al mondo del vino e del web. Voce importante del settore turismo, l’enoturismo (4 milioni di persone e un giro d’affari che va dai 3 ai 5 miliardi secondo dati Città del Vino-Censis), è tra i fenomeni di maggior successo degli ultimi anni e rispecchia in piccolo le principali tendenze che si registrano nei viaggi più in generale: in compagnia, nella bella stagione, di breve durata e cercando di risparmiare anche grazie alla possibilità di organizzare tutto da sè andando a caccia delle migliori offerte sul web. 31