MAGAZINE FILT n°5
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MAGAZINE FILT n°5
agazine ilt Trasporto merci e cooperazione in Lombardia Lo specchio delle donne Marzo è il mese che da’ inizio alla primavera, e che ci regala le prime giornate col tepore di un tiepido sole e dove sbocciano i primi fiori che colorano i prati e che rallegrano i davanzali delle nostre città, donandoci il buon umore. Ma è anche il mese dedicato alle donne e non ce ne possiamo dimenticare. Il consumismo ci ha ormai abituato a definire l’8 marzo “la festa della donna”, ma sappiamo che questa è una giornata dedicata alla memoria di una tragedia avvenuta nel 1908 in una fabbrica tessile, la Cotton di New York,, dove dopo alcuni giorni di sciopero indetto dalle 129 lavoratrici per le pessime condizioni di sicurezza nelle quali erano costrette a lavorare, il datore di lavoro ha represso le iniziative di lotta sigillando le uscite di sicurezza, appiccando il fuoco alla fabbrica e causando nel rogo la tragica morte delle operaie. Dal lontano 1908 sono trascorsi ben 100 anni e le donne hanno continuato e continuano a lottare per affermare i loro diritti. Non possiamo dimenticarci delle tenaci lotte degli anni “70”, senza le quali le donne non avrebbero raggiunto ulteriori conquiste importanti, come la legge sul divorzio e sull’aborto che purtroppo ai giorni nostri viene messa in discussione. La voglia di lottare e di conquista delle donne non solo ha aperto le porte alla dignità e alla libertà di scelta, ma ha anche spianato la strada delle pari opportunità, contribuendo a sensibilizzare la società. La strada è irta di ostacoli e c’è ancora molto da fare ma, passo dopo passo, ce la possiamo fare. Ovviamente, come donne, non possiamo ancora sentirci appagate; esiste tuttora la discriminazione di genere nei luoghi di lavoro e la violenza sulle donne da parte degli uomini continua ad essere perpetrata quotidianamente con una leggerezza disarmante. Nonostante la situazione, non possiamo e non vogliamo abbatterci o demoralizzarci, al contrario dobbiamo rispondere con determinatezza, stimolarci nelle azioni da fare, ma soprattutto essere più continua nell’ultima pagina Periodico della FILT CGIL Milano Anno 2 - n. 5 – Marzo 2008 Seicento parole SOMMARIO pag. 1 e 8 Lo specchio delle donne pag. 2 Seicento parole Sicurezza e legalità un diritto da esigere Si parla di “emergenza” morti bianche, quando questo fenomeno non è affatto emergenziale: quella dei lavoratori è una strage che non si consuma in episodiche disgrazie ma che purtroppo permea la quotidianità di molte realtà lavorative in Italia, tanto che i numeri delle sue vittime sembrano più simili al bilancio delle vittime di una guerra. Le parole “sicurezza” e “legalità” sono spesso usate in modo strumentale dai mezzi d’informazione che, soprattutto di questi tempi, le legano a qualche terribile tragedia che si conquista gli onori della cronaca per scuotere per qualche giorno l’opinione pubblica e poi far nuovamente calare il silenzio nel quale altri lavoratori muoiono ogni giorno. La progressiva deregolamentazione del mercato del lavoro ha prodotto anche questo: una precarietà che riguarda ormai ogni genere di lavoro e costringe ad accettare orari sempre più dilatati a fronte di salari depauperati del loro potere d’acquisto, e condizioni di sicurezza sempre meno accertate e controllate: ad accettare quindi maggiori rischi. In questo modo la precarietà non influisce più solo sui tempi di vita e sulle prospettive per il futuro,ma addirittura sull’aspettativa di vita dei lavoratori,che escono ogni mattina da casa col rischio concreto di non farci ritorno. Non è più tollerabile che la sicurezza e la legalità,queste parole di cui tutti si riempiono la bocca,rimangano chiuse fuori dai cancelli delle aziende e dalle cabine dei camion;e i cantieri edili,i porti,le stazioni,non possono più essere una zona franca in cui si sacrificano coscientemente delle vite umane nella totale impunità. La civiltà di un popolo si misura anche dalle misure e le energie che sa mettere in campo per tutelare una parte così importante di sé stesso:i lavoratori,che con il loro operato costituiscono le fondamenta del nostro Stato. Non sono più sufficienti misure palliative e discorsi solenni,è necessario un intervento profondo che non solo attenui o diminuisca il numero delle vittime,ma che renda i lavoratori e tutta la società consapevoli della gravità della questione,e che soprattutto ci ricordi che cambiare le cose è possibile. È possibile aumentare i controlli sui luoghi di lavoro,è possibile applicare la legge e sanzionare duramente,in modo sia civile che penale,chi la infrange,è possibile pretendere standard di sicurezza più elevati nei bandi per gli appalti pubblici e privati. È possibile,con serietà e impegno fermare la strage quotidiana che insanguina i mondo del lavoro,ed esserne consapevoli è il modo migliore di iniziare a combatterla. Giulio Valente Sicurezza e legalità un diritto da esigere pag. 3 Conosciamo il Contratto Contratto a tempo parziale pag. 4 Cooperazione Un passo in avanti! pag. 5 e 6 Spazio Donna 194. Diritto, scelta ed autodeterminazione della donne pag. 7 Grande schermo Le recensioni: Fast Food Nation Magazine Filt Anno 2 - n. 5 – Marzo 2008 2 Art. 49 Contratto a tempo parziale (comma 21-26-27) Conosciamo il contratto Contratto a tempo parziale Comma 21 La trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e viceversa deve avvenire con il consenso delle parti, le quali possono stabilire le condizioni per il ripristino del rapporto originario prevedendone una durata predeterminata, che di norma non sarà inferiore a sei mesi. La relativa comunicazione all’interessato sarà fornita entro 45 giorni dalla richiesta. L’esigenza per lavoratrici e lavoratori del settore, che sono assunti con contratto a tempo pieno, di richiedere temporaneamente il part-time, è sempre più frequente. A questo proposito il CCNL all’Art. 49 prevede, anche se per una durata predeterminata di sei mesi, la possibilità di richiesta del part-time per motivazioni ed esigenze diverse. Comma 26 Nell’esame delle domande pervenute, l’azienda terrà conto dei motivi prioritariamente di seguito specificati : esigenze connesse a gravi e comprovati problemi di salute del richiedente; necessità di assistere continuativamente dei familiari; motivi familiari per i dipendenti con figli di età inferiore ai tre anni; motivi di studio. A parità di condizioni, l’azienda terrà conto della maggiore anzianità di servizio. Riteniamo che questo sia comunque uno strumento applicabile, da richiedere ed esigere nelle situazioni di maggiore necessità. Prima di pensare a soluzioni più drastiche come le dimissioni, ai comma 21-26-27 del art. 49, sono definite le modalità e le motivazioni di richiesta, per esercitare presso l’azienda questo diritto contrattuale. Mirella Casati Comma 27 I lavoratori affetti da patologie oncologiche per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, anche a causa degli effetti invalidanti di terapie salvavita, accertata da da una commissione medica istituita presso l’azienda sanitaria locale territorialmente competente hanno diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno a tempo parziale verticale od orizzontale.Il rapporto di lavoro a tempo parziale deve essere trasformato nuovamente in rapporto di lavoro a tempo pieno a richiesta del lavoratore. Restano in ogni caso salve disposizioni più favorevoli per il prestatore di lavoro. CON TR A TE ATTO MPO PAR ZIAL E Magazine Filt Anno 2 - n. 5 – Marzo 2008 3 Cooperazione Un passo in avanti! Nel mese di dicembre 2007, dopo tanto tergiversare delle controparti Centrali Cooperative e lega Coop. si è raggiunto l’accordo economico per i soci lavoratori delle cooperative. Probabilmente le aspettative del Sindacato e dei soci lavoratori, non sono pienamente soddisfatte, ma è pur sempre un passo in avanti, per adeguare le retribuzioni previste dal CCNL per i dipendenti di aziende ai soci lavoratori di cooperativa. Di seguito riportiamo accordo sottoscritto l’ 11.12.2007 Mirella Casati Decorrenza Importo al 5° livello 1 Gennaio 2008 44,00 Euro 1 Settembre 2008 40,00 Euro 1 Marzo 2009 10% degli istituti 1 Ottobre 2009 10% degli istituti 1 Aprile 2010 10% degli istituti 1 Novembre 2010 10% degli istituti Laddove, in concomitanza con il rinnovo del CCNL in scadenza ad agosto 2008, si rendesse necessario spostare la quota di adeguamento degli istituti, con le modalità delle presente intesa, la stessa andrà ricollocata temporalmente al 1 maggio 2011 e 1 dicembre 2011. L’importo di una tantum di 600 euro previsto dal rinnovo del 18 settembre 2007, a cui si sommano le differenze economiche tra le scadenze previste dal rinnovo sopraccitato e le scadenze previste dalla presente intesa, quantificate in 498 euro andranno erogati entro il 31/12/2008 in un ambito di rafforzamento della partecipazione sociale del lavoratore, le parti convengono che tali importi potranno essere erogati anche secondo le forme e modalità individuate dalle assemblee societarie, ai sensi dell’art. 3 comma 2 della legge 142/2001, fermo restando che tali importi derivano dal rinnovo del CCNL. Da tali importi saranno dedotte le somme eventualmente erogate nel 2007 a titolo di anticipo rinnovo ccnl. Verbale di accordo economico Le parti condividendo la strategicità della collocazione del settore nell’ambito del contratto della logistica, trasporto merci e spedizioni, confermano la scelta fatta e, in attesa che le iniziative avviate congiuntamente dalle parti con il governo producano effetti sul mercato, anche in relazione alla corretta e diffusa applicazione contrattuale, concordano di distribuire gli aumenti contrattuali e gli incrementi degli istituti contrattuali con le scadenze previste nella tabella collegata. In tale ambito confermano che i prossimi incrementi contrattuali derivanti dal rinnovo del CCNL in scadenza ad agosto 2008, andranno applicati in maniera automatica e con le scadenze ivi previste. A tal fine le parti, per mantenere in equilibrio la distribuzione degli incrementi economici, concordano altresì che gli incrementi del rinnovo del CCNL in scadenza al 31/8/2008, sostituiranno gli istituti per un importo simile che andranno eventualmente collocati nei mesi di maggio e dicembre 2011. Inoltre le parti concordano che, a seguito dello scioglimento della riserva della presente intesa verificata con i rispettivi organismi, si incontreranno per adeguare l’accordo di applicazione al testo del CCNL del 9 novembre 2005. Inoltre, in tale fase le parti definiranno normative finalizzate ad istituire: • Forme di bilateralità nel settore • Un modello di relazioni sindacali di alto profilo che contribuisca a qualificarne lo sviluppo, • ridurre il contenzioso e a contrastare il lavoro sommerso. Forme di salvaguardia della specificità rappresentata dalla figura del socio lavoratore. Magazine Filt Roma, 11 dicembre 2007 Anno 2 - n. 5 – Marzo 2008 4 Spazio Donna 194 Diritto, scelta e autodeterminazione delle donne!!! Giorni di stupore e rabbia quelli successivi ai proclami, alle pretestuose provocazioni di pii revisionisti del passato, i sostenitori della “santa moratoria sull’aborto”, i promotori della campagna “no alla 194”. della chiesa, troppo spesso vicina al potere anziché ai devoti è avvilente, la necessità di laicità non sembra essere un esigenza inderogabile, tantomeno sembra urgente colmare i vuoti legislativi e culturali che determinano le grandi conquiste civili. Eppure la legge 194 nata per contrastare la pratica degli aborti clandestini per impedire alle donne di farsi macellare nello spirito e nel corpo, è uno strumento legislativo che è già se stesso moratoria, in quanto ha consentito nel corso dei decenni una notevole diminuzione al ricorso dell’interruzione di gravidanza. E’ una legge che contiene importanti principi di civiltà dalla garanzia alla procreazione consapevole, al riconoscimento della maternità come valore sociale, alla tutela delle salute, al rispetto alla riservatezza e dignità delle donne nelle loro scelte, è, quindi strumentale parlare di metodologia per il controllo 194 ragioni per……è la risposta a coloro che criminalizzano le scelte delle donne, al diritto all’autodeterminazione, alla tutela della salute nel rispetto della dignità individuale, alla necessita di riconoscerci come soggetto politico attivo e responsabile. Non è possibile che nel nostro paese ogni volta che l’argomento delle libertà sociali viene affrontatosi scateni una crociata ideologica in difesa dei valori etici e morali, i cui contenuti spesso nascondono opportunismi e strategie politiche utilitaristiche . La debolezza di tanti politici di fronte all’ingerenza continua a pagina 6 Lo Sportello Donna ha ideato un’iniziativa innovativa e divertente per festeggiare in vostra compagnia la giornata dell’8 marzo. Pur consapevoli che alcune conquiste delle donne sono oggi, purtroppo, oggetto di pesanti attacchi, scegliamo di non intavolare lunghi dibattiti. Sarete, se lo desiderate, nostre ospiti per una piccola festa che ha lo scopo di permettere a tutte noi di incontrarci e conoscerci in un ambito informale, per parlare delle nostre esigenze e di ciò che più ci interessa. Vivere e condividere lo spazio anche con i propri figli per le donne vuol dire poter conciliare mondi a volte distanti fra loro come il sindacato e la cura degli affetti. Per questo anche i bambini saranno i benvenuti. E’ previsto uno spazio a loro dedicato con giochi semplici e la possibilità, per chi lo desidera, di disegnare e colorare un 8 marzo divertente e vedere il proprio lavoro pubblicato sui notiziari della Filt. Ci sarà un rinfresco per grandi e piccini. Vi aspettiamo numerose per non perdere l’occasione di trascorrere un 8 marzo piacevole e alternativo! presso la sede Filt-Cgil, via S. Gregorio n. 48 1° piano (fermata metrò e passante Repubblica) dalle ore 10.00 alle ore 14.00 Per motivi organizzativi Vi preghiamo di confermare la vostra presenza tramite e-mail ([email protected]) o telefonicamente ai numeri 026715822-26-27. Magazine Filt Anno 2 - n. 5 – Marzo 2008 5 Segue dalla pagina 5 delle nascite. A sostegno di questa legge, ci sono i dati della ricerca Istat che rilevano come, negli ultimi vent’anni si è avuta una notevole diminuzione delle interruzioni di gravidanza a livello nazionale, solo nell’ultimo anno in Lombardia c’è stata una leggera tendenza in aumento soprattutto tra le donne straniere. Questo fenomeno deve stimolare l’impegno a lavorare nella direzione di sensibilizzare gli organi istituzionali e sanitari a finanziare programmi di diffusione dell’informazione sui metodi contraccettivi, percorsi di educazione sessuale rivolta ai giovani ed adolescenti, strumenti idonei ad accogliere il disagio. Una capillare campagna rivolta ad una maggior diffusione dell’uso dei consultori, luoghi dove meglio si realizzano gli obbiettivi di tutela sociale. Noi donne come soggetti più coinvolti in questo momento politico difficile, dobbiamo, e abbiamo l’obbligo di esercitare la partecipazione attiva in ogni ambito sociale politico e culturale, affinché il patrimonio di conquiste civili non vada disperso o peggio ancora manipolato da dogmatici integralisti . Possiamo restituire l’identità che appartiene alla giornata dell’8 marzo dedicandoci alla mobilitazione per contrastare l’ignoranza e stabilire la corretta visione delle cose. Un SMS per fermare la violenza contro le donne 48584 Fondazione Pangea Onlus Dall’1 al 20 marzo 2008 invia un SMS al 48584 e donerai 1 euro a pangeaprogettoitalia, contribuendo ad aiutare le donne italiane vittime di violenza. Telefonando allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia donerai 2 euro. Aiutaci a finanziare le importanti attività dei centri antiviolenza che quotidianamente danno la possibilità alle donne maltrattate e ai loro figli di uscire dalla violenza e ricominciarea a vivere con dignità. SEGNALA LA NOSTRA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI A TUTTI I TUOI AMICI. INSIEME POSSIAMO CAMBIARE LE COSE. Su www.pangeaonlus.org troverai maggiori informazioni sul progetto e sulle attività organizzate in occasione della Giornata Internazionale delle Donne. Gianna Pepe. Grazie di cuore! L’Italia è al penultimo posto in Europa per l’occupazione femminile: l’imperativo è investire energie e risorse per la piena occupazione femminile a partire dalle giovani generazioni, superando le discriminazioni nell’accesso al lavoro e nelle retribuzioni e il paradosso per cui a una maggiore scolarità e formazione femminile corrisponde ancora una minore occupazione, carriera e salario rispetto agli uomini. Noi rivendichiamo che le condizioni concrete di lavoro delle donne (organizzazione del lavoro, orari, differenza salariale fra uomini e donne e precarietà) debbano tornare al centro dell’attenzione della politica e della contrattazione nazionale e nei luoghi di lavoro, imponendo una piena assunzione di responsabilità alle stesse imprese. A tal fine, le stesse agevolazioni pubbliche alle imprese devono essere indirizzate a premiare l’aumento dell’occupazione femminile e ’applicazione reale delle norme antidiscriminatorie. La precarietà intacca i diritti fondamentali dei soggetti deboli a partire dalle giovani lavoratrici, private sovente del diritto di avere i figli desiderati pena la perdita dell’occupazione, e discriminate nei salari e nelle carriere. Lavoro al femminile deve essere per ogni donna la possibilità di aspirare all’autorealizzazione attraverso il raggiungimento della posizione sociale corrispondente alle proprie competenze e ai propri interessi. Magazine Filt Anno 2 - n. 5 – Marzo 2008 6 Grande schermo nell’America che costringe alla miseria anche i propri figli perdenti. Per stomaci forti, soprattutto nel cameo più cattivo di tutta la carriera di un Bruce Willis che, sfoggiando la sua miglior faccia da sberle due a due fino a diventare dispari, dice cose altamente indigeribili proprio perché sacrosantamente vere. Perché la globalizzazione è la globalizzazione, perdio, e tutti quanti devono fare il proprio dovere. Le recensioni: Fast Food Nation Come anticipato nell’ultimo numero di dicembre, abbiamo accolto con piacere il suggerimento e la proposta di Fulvio Bacci delegato Rsa della TTL e amante del grande schermo, di dedicare e curare una rubrica sulle recensioni cinematografiche. Ci sembra un ottima idea per arricchire il Magazine Filt e far conoscere anche ai non appassionati del grande schermo un po’ di cinema, che per evadere e sognare visto i tempi che corrono non guasta mai!! Chissà che non venga voglia di appassionarci anche a noi “profani”!!! La recensione proposta in questo numero è dedicata al film “Fast Food Nation” Bello. Stomachevolmente cattivo, spietato e attuale. Da vedere prima della prossima volta che i vostri figli vi chiederanno di portarli a mangiare un hamburger. Film o meno, ragazzi: fossi in voi, io eviterei il BigMac! Fulvio Bacci Fast Food Nation Un film di Richard Linklater. Con Wilmer Valderrama, Esai Morales, Luis Guzmán, Catalina Sandino Moreno, Greg Kinnear, Avril Lavigne, Lou Taylor Pucci, Paul Dano, Kris Kristofferson, Ana Claudia Talancón, Patricia Arquette, Ashley Johnson, Bobby Cannavale, Ethan Hawke. Genere Drammatico, colore 116 minuti. Produzione USA, Gran Bretagna 2006. Distribuzione DNC La tua tranquillità Prendete Ken Loach, portatelo in America e lasciatelo incazzare per benino. Non saprà confezionare un film più abrasivo di questo. Più storie di umana sopravvivenza si intrecciano sullo sfondo di una catena fast-food yankee posizionata fra il Rio Grande e la coscienza. A metà strada fra il Bruce Springsteen di “Tom Joad” e i ragazzi che si sforzano di sorridere dietro i banconi dei McDonald’s di tutto il mondo, girato con un taglio molto anni ’70 eppure modernissimo, “Fast Food Nation” spiega che il ristorante di Alice ha chiuso da un bel pezzo e che sulle sue fondamenta è sorto un bel fast-food dove non sai veramente quel che mangi. Fra macelli effettivi di bestiame e umani, metaforici e non, con il profitto e la prevaricazione che prevalgono sopra tutto, ne esce una bella metafora degli USA di Bush figlio e non solo, là dove gli immigrati vengono visti o come pericolo o come mano d’opera da sfruttare, Magazine Filt PER PRENOTAZIONI E/O INFORMAZIONI (C.S.F. FILT/CGIL VIA SAN GREGORIO 48 – MILANO) TEL. 0267158.54 DAL LUNEDI’ AL VENERDI DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 12.00 E DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 18.00 Oppure CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONI N° VERDE 840703730 Il sistema migliore per affrontare gli impegni fiscali Anno 2 - n. 5 – Marzo 2008 7 continua dalla prima pagina complici e alleate di noi stesse per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissate.. Come donna, mi duole ammetterlo, a volte le peggiori nemiche di noi stesse siamo proprio noi!!!, con le nostre rivalità, gelosie, giudizi e a volte con lo specchio che riflette quotidianamente la nostra immagine come non vorremmo che fosse, perchè i canoni di bellezza che la società ci impone attraverso i massmedia sono diversi da come poi effettivamente siamo. Questo aspetto potrebbe apparire sciocco e di poca importanza, però se ci riflettiamo meglio, è senza dubbio una delle cause che rallenta il processo di parità di genere e la responsabilità è anche nostra. Un'altra cosa che fa arrabbiare molto noi donne è che non ci piace sentirci dire come gli altri ci vedono o ci vorrebbero; siamo definite “il focolare della casa”, “la dolce metà” o meglio ancora “il succo della vita”!!!! Invece siamo donne che lavorano, siamo madri e compagne di vita, che chiedono semplicemente rispetto e parità di diritti nella società e in tutti i ruoli che ci competono, perché essere donna è, una differenza di genere da valorizzare ma non differenza di capacità intellettive. E allora spazio alla solidarietà femminile e alla complicità fra donne!! E’ senz’altro una ricetta che costa poco e ci fa gustare meglio la vita di tutti i giorni dandoci la carica per superare gli ostacoli!! Buona festa a tutte!!!! . MagazineFilt – Periodico della Filt CGIL Milano - Lombardia. Supplemento al n. 58 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia. Responsabili di Redazione: Mirella Casati Hanno collaborato: Fulvio Bacci, Mirella Casati, Gianna Pepe, Giulio Valente Progetto Grafico: Marzia Passarotti. Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano – Tel. 026715844 – 02/6715832 - Fax 0266987098 e-mail: [email protected] sito web: www.cgil.milano.it/categorie/filt Numero chiuso 1 marzo 2008 – stampato in proprio. Mirella Casati