“SELMA – LA STRADA PER LA LIBERT” di Ava

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“SELMA – LA STRADA PER LA LIBERT” di Ava
“SELMA – LA STRADA PER LA LIBERT” di Ava DuVernay
GB/USA 2014, col, 128’
Con Tim Roth, David Oyelowo, Giovanni Ribisi, Cuba Gooding Jr., Oprah
Winfrey, Carmen Ejogo, Tessa Thompson, Alessandro Nivola, Tom
Wilkinson.
Stati Uniti, stato dell’Alabama. Durante la primavera del 1965 il reverendo
Martin Luther King (David Oyelowo) guida una campagna pacifica che aveva
lo scopo di ribellarsi agli abusi subiti dai cittadini afroamericani negli Stati
Uniti e ottenere la garanzia del diritto al voto per i neri, incontrando la
violenta opposizione bianca. La storia di quei tumultuosi mesi e il racconto
dell’epica marcia da Selma a Montgomery che culminò con la firma del presidente Johnson (Tom Wilkinson)
del Voting Rights Act. Tutt’oggi una delle vittorie più significative e importanti per il movimento dei diritti
civili nel mondo. Candidato a due premi Oscar, tra cui quello per il miglior film, vince quello per la migliore
canzone originale composta da John Stephens e Lonnie Lynn.
“UN GATTO A PARIGI” di Alain Gagnol, Jean-Loup Felicioli.
FRANCIA/PAESI BASSI/SVIZZERA/BELGIO 2014, col, 70’. Con Dominique
Blanc, Bernadette Lafont, Bruno Salomone, Jean Benguigui, Oriane Zani.
Il gatto Dino vive una doppia vita. Di giorno è il docile e amabile gattino che
fa compagnia a Zoe, una bimba di sei anni. Di notte invece si accompagna in
scorribande sui tetti con Nico, un ladro gentiluomo. Ma Zoe, la cui mamma
lavora per la polizia, ha un trauma: non parla infatti da quando è morto il
suo papà, anche lui poliziotto, ucciso da un terribile criminale, Victor Costa.
Saranno proprio le frequentazioni notturne di Dino a permettere a Zoe di
scoprire una pista che condurrà al terribile Victor.
Il film, interamente disegnato a mano e realizzato con tecniche
d'animazione classiche, è stato realizzato dalla Folimage, studio francese specializzato in cinema di
animazione.
“STILL ALICE” di di Richard Glatzer, Wash Westmoreland.
USA 2014, col, 99’
Con Julianne Moore, Kristen Stewart, Alec Baldwin, Kate Bosworth, Hunter
Parrish.
Alice Howland è una donna alla soglia dei cinquant'anni, orgogliosa degli
obiettivi raggiunti. È un'affermata linguista, insegna alla Columbia
University, ha una solida famiglia composta dal marito chimico e tre figli:
Anna, Tom e Lydia. Ad un certo punto, nella vita di Alice, qualcosa
comincia a cambiare, dapprima qualche dimenticanza ed in seguito veri e
propri momenti di "vuoto" durante i quali non riconosce il posto in cui si
trova. Inquieta, si reca da uno specialista per un controllo. Una rivelazione
devastante si abbatte su di lei.
La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo Perdersi (Still
Alice) scritto nel 2007 dalla neuroscienziata Lisa Genova. Golden Globe come miglior attrice in un film
drammatico e il Premio Oscar come miglior attrice protagonista a Julianne Moore.
“IL NOME DEL FIGLIO” di Francesca Archibugi
ITALIA 2015, col, 94’
Con Alessandro Gassman, Micaela Ramazzotti, Valeria Golino, Luigi Lo
Cascio, Rocco Papaleo.
Le vicende di una coppia in attesa del primo figlio: Paolo, estroverso e
burlone agente immobiliare, e Simona, bellissima di periferia e autrice di un
best-sellers piccante. Oltre a loro Betta, sorella di Paolo, insegnante con due
bambini, apparentemente quieta nella vita familiare, e Sandro, suo marito e
cognato di Paolo, raffinato scrittore e professore universitario precario. Tra
le due coppie l’amico d’infanzia Claudio, eccentrico musicista che cerca di
mantenere in equilibrio gli squilibri altrui. Potrebbe essere la solita cena
allegra tra amici che si frequentano e si sfottono da quando erano bambini, e
invece una domanda semplice sul nome del figlio che Paolo e Simona stanno per avere induce a una
discussione che porterà a sconvolgere una serata serena.
Adattamento della piece “Le Prénom”di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, dal quale era già
stato tratto il film francese “Cena tra amici”, il film ha ricevuto quattro candidature al David di Donatello
2015.
“BANANA” di Andrea Jublin
ITALIA 2015, col, 82’
Con Marco Todisco, Beatrice Modica, Ascanio Balbo, Anna Bonaiuto, Giorgio
Colangeli.
Giovanni ha 14 anni ed è innamorato di Jessica, compagna di classe in odore di
bocciatura. Nel ruolo di portiere della squadretta della scuola si è guadagnato
il soprannome di Banana, per quel destro incapace di tirare in porta e forse
anche per la mania di indossare dentro e fuori dal campetto la maglia
gialloverde del Brasile. Perché per Banana la vita va vissuta "alla brasiliana",
ovvero con coraggio, determinazione, volontà di rischiare. Peccato che
Banana si muova nell'Italia di oggi, in cui tutti hanno paura di sognare.
Banana, lungometraggio di esordio del quarantenne Andrea Jublin, reduce dalla nomination agli Oscar per il
suo corto “Il supplente”, anch'esso ambientato nel mondo della scuola, è un ritratto dolce-amaro e
tragicomico dell'Italia di oggi, con punte di cattiveria degne della tradizione monicelliana, ma con una forma
filmica più debitrice del cinema per ragazzi d'oltralpe.
“STORIE PAZZESCHE” di Damián Szifrón
ARGENTINA 2014, col, 122’
Con Ricardo Darín, Oscar Martínez, Leonardo Sbaraglia, Erica Rivas, Rita
Cortese.
Un uomo decide di vendicarsi di tutti quelli che gli hanno fatto del male
riunendoli in un luogo improbabile; un gangster capita per caso nel diner
dove lavora la figlia di una delle sue vittime; un diverbio fra automobilisti si
trasforma in un massacro grandguignolesco; un ingegnere vessato dalle
multe trova il modo di vendicarsi; un incidente automobilistico dà il via ad
una gara fra avvoltoi; un matrimonio da favola sfocia in un'escalation di
insulti e ricatti.
Film in sei episodi, presentato in Concorso a Cannes 2014 sotto l’egida di Almodóvar, qui in veste di
produttore, “Storie Pazzesche” è un mosaico della contemporaneità dolorosamente realistico virato verso i
toni della farsa, dell’ironia feroce, del pulp e del kitch. La colonna sonora, composta e arrangiata da
Gustavo Santaolalla, fa da contrappunto tragicomico alle vicende narrate, e non disdegna gli excursus nel
pop, da Flashdance a Lady lady lady.