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IL PARCO SCHEDA P3 parco, parco istruzioni per l’USO A Anche per chi utilizza il oarco e, in generale l’ambiente, per attività didattiche ed escursionistiche, non è superfluo richiamare alcuni principi di comportamento a cui sarà utile attenersi. L’entusiasmo di vivere una giornata all’aria aperta, magari godendosi il fresco delle vallate, non deve far dimenticare le norme che tutelano quel bene collettivo omunemente chiamato ambiente. Partendo dal principio che le leggi di tutela ambientale hanno lo scopo di salvaguardare un interesse di tutti - quindi di ciascuno di noi, agricoltore o turista, cittadino o montanaro -, ricordiamo anche che quei pochi spazi naturali o seminaturali rimasti, sono rifugio, fonte di sopravvivenza ed habitat per specie vegetali ed animali. Come si può (o meglio si deve!) mettere in pratica buon senso e rispetto delle norme? Proviamo a tracciare un promemoria. Non abbandonare rifiuti: è vietato sempre e comunque l’abbandono di qualsiasi rifiuto, sia sul suolo che nell’acqua. E’ anche proibito bruciare i rifiuti. Le recenti norme hanno inasprito le sanzioni - in alcuni casi addirittura di carattere penale - ed obbligano i trasgressori a ripulire: cominciamo a trattare chi “sporca” come un incivile che va punito e non tollerato; ricordiamo che i Comuni, dal canto loro, si devono attivare per asportare i rifiuti abbandonati e per consentire ai cittadini di disfarsi correttamente dei rifiuti. Accensione di fuochi: è consentito accendere fuochi a distanza di sicurezza - almeno cinquanta metri - da terreni boscati e cespugliati. A distanze inferiori si possono usare solo fornelli a combustibile (barbecues a carbonella, fornelli a gas). “Punti fuoco” stabili (i fornelli in muratura o pietre), in aree per la sosta turistica, si possono realizzare anche a distanza inferiore a quella prescritta: è però necessario ottenere una autorizzazione Regionale da richiedere tramite il Comando Stazione Forestale di zona. Dall’alto: un bambino presso le sponde del Lago Fiorenza Mezzi motorizzati? Solo sulle strade! Motocicli ed auto non possono né transitare né parcheggiare al di fuori delle strade. Prati, boschi, campi coltivati, sentieri, mulattiere, greti dei corsi d’acqua non sono Il distintivo dei guardiaparco piemontesi Un guardiaparco in servizio sopra Ponte Riundin Con la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo IL PARCO SCHEDA P3 istruzioni per l’uso SCHEDA N. 1 parcheggi o piste di cross. Sulle piste forestali (le stradine di servizio per i tagli boschivi, la manutenzione di impianti od il collegamento di alpeggi) possono transitare solo gli aventi diritto: dovrebbe essere sempre collocato il cartello di divieto all’inizio della pista. Il “mazzolin di fiori” è consentito solo nella misura di cinque esemplari al giorno per persona e solo per le specie non particolarmente protette. Per gli altri fiori - quelli a protezione assoluta quali i gigli, le orchidee e molti altri- il divieto di raccolta è totale. Alcuni di essi sono addirittura protetti da convenzioni internazionali, perché a rischio di estinzione. In tutti i casi è giusto e logico lasciare i fiori dove sono; conservandone il ricordo ed una bella fotografia, eviteremo di farli appassire miseramente nel bagagliaio dell’auto; potranno così perpetuare la specie e continuare ad alimentare api ed altri insetti che si nutrono del loro nettare. Di alcune specie raccolte a scopo alimentare quali: luppolo (luvertin), tarassaco (sciapateste o mour poursin), salvia dei prati (sarvia), spinacio di montagna (buonenrico), si può invece conservare un ricordo gastronomico sotto forma di zuppa, insalata o frittata: non ci sono limiti di raccolta, ma attenzione a non estirpare le radici! Corriamo sui prati ma solo dopo che l’erba è stata sfalciata o mangiata dal bestiame. I piccoli allevatori soprattutto di collina e montagna- contano su questa risorsa e già stentano a sopravvivere a causa della schiacciante concorrenza di quelle enormi “fabbriche” di latte e carne che sono gli allevamenti industriali. Invece di arrecare un danno a questi preziosi testimoni della tradizione e della peculiarità delle nostre valli, sosteniamoli preferendo burro e formaggi tipici. In conclusione, indicazioni di facile applicazione per non trasgredire chiare norme di Legge e, soprattutto, regole di civile convivenza dettate da interessi collettivi: sono doveri da seguire per tutti. Chi trasgredisce danneggia sé stesso e gli altri, collaboriamo con i guardiaparco per evitare che ciò accada. Testi: Paolo Novero, responsabile Area Vigilanza Parco del Po Cuneese - Foto: Dario Fusaro, Vignette: Silvio Pautasso - © Parco del Po Cuneese - Sett. 98