Firmato il Protocollo d`Intesa
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Firmato il Protocollo d`Intesa
Settembre 2005 2 IN-FORMAQ5firenze n TERMOVALORIZZATORE Lutto Firmato il Protocollo d’Intesa IN RICORDO DI ALDO DUGINI Il sindaco Domenici: “Un atto di forte responsabilità” Durante lo scorso caldo mese di luglio è stato uno dei temi che ha riempito le agende politiche e le pagine dei quotidiani. Incontri tra amministratori in disaccordo tra loro, riunioni ed assemblee pubbliche con il formarsi di Comitati di cittadini in difesa della loro salute ed in disaccordo con altri amministratori in un susseguirsi di prese di posizione che pretendevano di spiegare le ragioni del sì e quelle del no. Poi, dopo un lungo lavoro di ricucitura tra le varie parti interessate, agli inizi dello scorso mese di agosto, veniva sottoscritto il Protocollo d’intesa, primo vero passo per la costruzione del termovalorizzatore. Qualcuno lo ha definito un atto di governo partecipato, altri ritengono che non se ne possa fare più a meno, anche se rimangono ancora in molti gli scettici sulla sua realizzazione e soprattutto sulla sua utilità e valore. Gli stessi ai quali era stato assicurato che anche l’impianto di Case Passerini, dieci anni fa, avrebbe funzionato bene. La produzione di rifiuti solidi urbani, pur stazionaria, non accenna a diminuire. Situazione che obbliga le comunità locali a darsi strategie efficaci per ridurre la produzione di rifiuti, raggiungere obiettivi crescenti di raccolta differenziata, avviare a recupero energetico la restante quantità di rifiuti al fine di ridurre il conferimento in discarica. Il Piano industriale d’Ambito, aggiornando le previsioni del Piano provinciale prevede una produzione di rifiuti urbani di 548.446 tonnellate annue e che su tale valore dimensiona il piano industriale stesso, nonché il conseguimento al 2007 dell’obiettivo del 45% di raccolta differenziata. In ogni caso, alla presenza dei sindaci di Firenze Domenici, di Campi Bisenzio Alunni, di Sesto Fiorentino Gianassi, del presidente della Provincia Renzi e del presidente dell’Ato 6 Gabellini, è stato siglato un accordo per certi versi storico. “Un atto di forte responsabilità - lo ha definito Domenici – abbiamo lavorato per risolvere un proble- ma generale che coinvolge un territorio molto esteso e centinaia di migliaia di cittadini”. La localizzazione dell’impianto nella Piana, secondo quanto sottoscritto dai vari attori, è subordinato alla realizzazione d’interventi di miglioramento ambientale che dovranno essere definiti, finanziati, progettati e realizzati, contestualmente alla progettazione, costruzione e gestione dell’impianto stesso. Interventi di riqualificazione e miglioramento ambientale che secondo l’accordo dovranno essere frutto di un accordo tra Regione Toscana e Provincia, tra cui: ampliamento, così come previsto dagli accordi sulla 3ª corsia autostradale, dell’Oasi faunistica di Focognano, la realizzazione di una significativa ulteriore porzione dell’Anpil di Querciola, in estensione alle porzioni già esistenti ed in forte interconnessione con Focognano, una fascia “cuscinet- to” rispetto all’impianto esistente e futuro di Case Passerini, la realizzazione di un collegamento pedo-ciclabile in sottoattraversamento di via dell’Osmannoro, a forte valenza estetica, in grado di costituire una porta di accesso al Parco della Piana ben riconoscibile ed identificabile, collegare in sicurezza la porzione orientale del Parco della Piana, ubicata a sud del Polo universitario, con lo stesso Parco di Castello, realizzando un collegamento al nodo autostradale al fine di rendere visitabili i complessi architettonici di Fagnoni e Michelacci, “agganciare” in un sistema a rete le porzioni territoriali di parco realizzate e da realizzare, privilegiando le relazioni funzionali con poli a forte fruizione pubblica, quale l’insediamento universitario. Inoltre, il completo recupero dei laghi di Gaine, quali oasi interdetta alla caccia, l’ampliamento del Istruzioni per l’uso Piccolo vademecum per spiegare che cos’è un termovalorizzatore e soprattutto come funziona. Un opera del genere fa parte di un ciclo integrato dei rifiuti e quindi la sua entrata in funzione dev’essere accompagnata ad altre azioni come la raccolta differenziata ed accanto a tutte quelle che possono essere le possibili politiche per la riduzione dei rifiuti. Come funziona un termovalorizzatore? In impianti di questo genere, si fa prima di tutto una selezione a monte di quello che successivamente viene portato a combustione, differenziando la frazione secca e producendo energia elettrica. In alcuni paesi dove si realizzano impianti di questo genere, talvolta gli abitanti che vivono nelle aree limitrofe hanno energia elettrica gratuita, anche e soprattutto per mitigare gli svantaggi di vivere accanto ad un tale impianto. Una volta che la combustione viene effettuata, si controllano i fumi di scarico che transitano attraverso filtri in un sistema di monitoraggio che viene definito “a camino”. A differenza di quello che succedeva con i vecchi ed ormai obsoleti inceneritori, nel termovalorizzatore i rifiuti arrivano già selezionati. I fumi prodotti dalla loro combustione entrano subito all’interno di una caldaia che li riutilizza per la produzione d’energia elettrica e riscaldamento. Le emissioni residue prima di essere rilasciate nell’ambiente esterno vengono filtrate e depurate dagli agenti inquinanti. Nel resto d’Europa si tratta di una tecnologia piuttosto diffusa. Parco “Chico Mendes” di Campi Bisenzio, in modo da costituire un continuum con il Parco dei Renai e, tramite il previsto collegamento ciclopedonale, con il Parco delle Cascine, la sistemazione a verde delle aree residuali in località Maccione, in modo da poter confermare il collegamento funzionale ed ecologico tra le aree protette di Gaine, Focognano e La Querciola; tra queste ed il Parco fluviale dell’Arno e dell’area verde con finalità idrauliche di circa 18 ettari, collocata in fregio alla via Pistoiese a San Donnino. E l’elenco prosegue con l’ampliamento del Parco urbano di Villa Montalvo, sempre a Campi Bisenzio, tramite acquisizione dei terreni compresi tra via Allende e via Limite. Ci sono poi il raddoppio della strada provinciale lucchese, dalla Casa Rossa al Ponte di Maccione, con realizzazione di una corsia preferenziale per i mezzi pubblici, il completamento della nuova viabilità di circonvallazione-sud dell’Osmannoro, la realizzazione di alcune opere pubbliche per l’area delle Piagge, con particolare riferimento al rimboschimento delle aree verdi. Come condizione irrinunciabile per la realizzazione del termovalorizzatore, la Provincia s’impegna a finanziare gli interventi di rinaturalizzazione (Boschi della Piana), sia nei pressi dell’attuale impianto di Case Passerini che dell’area denominata Osmannoro 2000. E veniamo alla progettazione, costruzione e gestione del nuovo impianto che sarà affidata a Quadrifoglio oppure ad una sua controllata, collegata o partecipata; pertanto secondo il cronoprogramma che fa parte integrante del Protocollo d’intesa, dovrà essere definito l’affidamento a Quadrifoglio del servizio di gestione dei rifiuti urbani da parte dell’Ato 6, nonché della progettazione, costruzione, finanziamento e gestione dell’impianto nelle forme che saranno concordate tra i Comuni proprietari, non escludendo la possibilità di utilizzare una società di scopo per la costruzione e gestione dell’impianto ad essa collegata. n ANPI/PERETOLA Domenica 11 settembre tutti in via Pratese di Manuela Giuffrida Altro appuntamento speciale per celebrare la Liberazione di Peretola: domenica 11 settembre, infatti, è prevista l’inaugurazione di un’altra opera che va ad impreziosire i giardini di via del Canale. La sezione ANPI di Peretola negli ultimi mesi ha portato avanti un ambizioso progetto che vede protagonista proprio questo spazio verde: l’idea è quella di arredarlo completamente con sculture inerenti al tema della pace. A questo proposito, infatti, lo scorso 17 aprile era stato inaugurato nei Giardini della pace il monumento dell’artista Roberto Pucci: un bassorilievo di 5 pannelli in ceramica ispirati alla lotta partigiana, donato dall’ANPI al Comune di Firenze e alla cittadinanza. In occasione della commemorazione del 1 settembre, precedente1 in via del Canale sarà inaugurata un’altra scultura, donata dalla sezione del Sindacato Pensionati Italiani di Peretola: si tratta di una stele di ferro alta quasi 2 metri, realizzata dall’artista Leonardo Filippini, già conosciuto per altre opere svolte a Peretola. Nella scultura è intagliata una colomba bianca nell’atto di uscire dalla colonna e volare via… Domenica 11 settembre, l’appuntamento è alle ore 10 presso il Circolo SMS di Peretola di via Pratese per la commemorazione della Liberazione. Subito dopo è prevista l’uscita ai Giardini della pace e un brindisi di saluto presso la scultura, organizzato dal Circolo Cecchi di via S. Biagio. Saranno presenti alla manifestazione il segretario provinciale dell’ANPI, la presidenza del SPI e molte altre autorità provinciali, comunali e del Quartiere 5. monumento Largo della Liberazione Ad agosto è scomparso Aldo Dugini, figura di rilievo della Resistenza fiorentina e militante del Partito Comunista. Un personaggio importante all’interno del partito che aveva contribuito alla vita politica della città e del nostro paese. Un compagno che negli anni di lotta non aveva esitato a rischiare la vita. C’è infatti chi lo ricorda mentre stampava clandestinamente l’Unità e successivamente, negli anni della ricostruzione, assidua ed importante è stata la sua azione per la vita del partito. Nell’ambito della scorsa Festa regionale dell’Unità, svoltasi alla Fortezza da Basso, che ha coinciso con le celebrazioni per il 60° anniversario della Liberazione, a Dugini è stata dedicata una serata che ha trattato dei temi della Resistenza e di tutti quei valori come democrazia, tolleranza e giustizia per i quali Dugini, assieme a molti altri suoi compagni fiorentini aveva lottato. Parole di cordoglio e ricordo sono state pronunciate da Adamo Azzarello membro dell’Unione metropolitana diessina nonché responsabile dell’organizzazione della Festa dell’Unità e dal segretario dell’Unione Manuele Auzzi. Aldo Dugini era una persona schiva alle grandi platee che preferiva lavorare lontano dai riflettori e dalle ribalte, continuando a fornire però ogni giorno un impegno preciso ed importante. E tanti sono stati i suoi compagni di azione e di lotta che lo hanno voluto ricordare. Ai familiari vanno le condoglianze di tutto il Consiglio di quartiere e della redazione del giornale. IL VOLONTARIATO HA PERSO UN AMICO Cesare Lotti è morto durante lo scorso mese di agosto e la sua improvvisa scomparsa ha lasciato nella costernazione e nel dolore tutti coloro che lo conoscevano. Sino a poco tempo prima aveva continuato a ricoprire il suo ruolo di presidente degli Orti sociali di via Accademia del Cimento, per il quale era assai apprezzato e ben voluto da tutti. Una carica dalla quale si era dimesso soltanto per motivi di salute. Lotti da sempre era impegnato all’interno del mondo del volontariato, prima come vicepresidente della Lidi, associazione che si occupa di problemi di handicap ed anche sino a poco tempo prima della sua scomparsa, sia grazie al proprio ruolo per ciò che riguarda gli Orti sociali, sia come consigliere dell’associazione “Il Tabernacolo” che si occupa delle attività di socializzazione che si svolgono in contemporanea con l’utilizzo dei 75 orti sociali di via Accademia del Cimento. Lotti, a causa di un grave incidente che aveva avuto in gioventù aveva ricevuto un invalidità del 100% ma questo non gli aveva impedito di dedicare grande parte del proprio tempo agli altri, riuscendo proprio a trasmettere al prossimo quella grande forza d’animo e spirito che lo contraddistingueva. Ed in tanti, malgrado si fosse nel periodo estivo gli hanno reso omaggio, già alle Cappelle del Commiato dov’era esposto. Ai familiari vanno le condoglianze del Consiglio di Quartiere e della nostra redazione. Le Piagge SEMPRE ACQUA BUONA DAL “FONTANELLO” Ha ripreso a funzionare a pieno regime una delle più gradite presenze alle Piagge: l’impianto di erogazione di acqua di alta qualità conosciuto da tutti come il “Fontanello”. Questa struttura, situata in via della Sala all’interno del giardino del Centro Giovani l’Isola, era stata infatti chiusa per qualche settimana a causa di alcuni danni che aveva subito nel mese di maggio: a metà luglio è stato riattivato e fino a tutto il mese di settembre vi si potrà accedere secondo l’orario estivo, dal lunedì al sabato dalle 7 alle 21. Per chi ancora non lo conoscesse, è interessante ricordare che il Fontanello è un impianto particolare che filtra la normale acqua dell’acquedotto e la restituisce di alta qualità: una sorta di ottima “sorgente urbana” dove la popolazione può rifornirsi gratuitamente, evitando così di acquistare la minerale al supermercato. Si tratta di un servizio del Quartiere 5 che ha riscosso da subito un gran successo presso la cittadinanza: sono moltissime le persone che scelgono l’acqua del Fontanello e alcuni residenti, volontariamente, si occupano dell’apertura e della chiusura del cancello, in modo da permettere l’accesso indipendentemente dagli orari del Centro Giovani. A questo punto è interessante considerare alcune cifre: in 290 giorni di apertura effettiva, il Fontanello ha erogato 172000 litri d’acqua. In pratica, in questo modo non sono state acquistate oltre 114000 bottiglie da 1,5 litri con un risparmio di 4 tonnellate di rifiuti di plastica e di circa 40000 euro… È evidente che questo impianto di depurazione sta dando ottimi risultati sia per quanto riguarda i budget familiari che per la tutela dell’ambiente. successiva3