nuove indicazioni in nota integrativa per i contratti di leasing
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nuove indicazioni in nota integrativa per i contratti di leasing
BILANCIO contabilità generale NUOVE INDICAZIONI IN NOTA INTEGRATIVA PER I CONTRATTI DI LEASING SOMMARIO • SCHEMA DI SINTESI • CLASSIFICAZIONE DELLE OPERAZIO• NI DI LEASING TRATTAMENTO DEL LEASING FI NANZIARIO SECONDO I PRINCIPI INTERNAZIONALI • T R AT TAMENTO CONTA B I L E DEL LEASING FINANZIARIO DEL BILAN - CIO D’ESERCIZIO • ESEMPIO Art. 2427 Codice Civile - D. Lgs. 17.01.2003, n. 6 - IAS n. 17 - Delibera C.I.C.R. 4.03.2003 - Istruzioni Banca Italia 25.07.2003 - Documento Oic 28.10.2004, n. 1 La riforma del diritto societario impone la conoscenza del principio contabile internazionale IAS 17, relativo alla contabilizzazione delle operazioni di leasing con il metodo “finanziario”. Anche chi deciderà di non seguire le regole internazionali, continuando a rilevare i contratti di leasing con il consueto “metodo patrimoniale”, dovrà indicare in nota integrativa (dai bilanci chiusi dopo il 30.09.2004) tutti i dati richiesti dalla contabilizzazione dei contratti di leasing finanziario secondo il metodo IAS. SCHEMA DI SINTESI METODI DI CONTABILIZZAZIONE ð Metodo finanziario Concedente Utilizzatore Non iscrive il bene tra Iscrive il bene tra le le immobilizzazioni. immobilizzazioni materiali. Non ammortizza il Ammortizza il bene bene. utilizzato. Iscrive il credito rela- Rileva il debito per la tivo alla parte del parte del canone che canone ricevuto, rela- corrisponde al capitativa al capitale. le. Iscrive, per competen- Registra tra i costi, per za, la parte relativa agli competenza, la parte interessi e agli oneri finanziaria del canone accessori, tra i ricavi. e gli oneri accessori. ð Iscrizione in bilancio con il metodo patrimoniale ð Stato patrimoniale del concedente ð • Sulla base della normativa introdotta a seguito della riforma del diritto societario, si continuerà a contabilizzare la locazione finanziaria, in bilancio, come contratto atipico di godimento, in ottemperanza alla forma contrattuale, applicando il precedente metodo “patrimoniale”. • Nel contempo, tramite la nota integrativa, il lettore del bilancio sarà informato degli effetti derivanti dalla (mancata) contabilizzazione secondo il metodo finanziario delle operazioni di leasing. ð Nello stato patrimoniale delle società di leasing (soggetto concedente) le immobilizzazioni concesse in locazione finanziaria dovranno essere distinte dalle immobilizzazioni adibite ad uso proprio. ð • In nota integrativa devono essere illustrate le operazioni di locazione finanziaria che comportano il trasferimento, al locatario, della parte prevalente dei rischi e dei benefici inerenti ai beni che ne costituiscono oggetto, sulla base di un apposito prospetto dal quale risulti: .. il valore attuale delle rate di canone non scadute, determinato utilizzando tassi di interesse pari all’onere finanziario effettivo inerenti i singoli contratti; .. l’onere finanziario effettivo attribuibile ad essi e riferibile all’esercizio; .. l’ammontare complessivo al quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati iscritti alla data di chiusura dell’esercizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni, con separata indicazione di ammortamenti, rettifiche e riprese di valore che sarebbero stati inerenti all’esercizio. RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO ð Nota integrativa dell’utilizzatore (punto 22) ð Metodo patrimoniale Concedente Utilizzatore Contabilizza i beni tra Non iscrive il bene tra le immobilizazioni ma- le immobilizzazioni. teriali. Ammortizza il bene Non ammortizza il utilizzato. bene. Iscrive i canoni rice- Contabilizza i canoni vuti a conto economi- versati come costi di co. esercizio, per competenza. Iscrizione nei conti d’ordine dei canoni residui e del prezzo di riscatto del bene. R A T I O N . 4 / 2 0 0 5 - 3 4 6 7 1 BILANCIO contabilità generale CLASSIFICAZIONE DELLE OPERAZIONI DI LEASING CLASSIFICAZIONE GENERALE • Leasing finanziario • Un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà. Principio contabile IAS n. 17 • Leasing operativo • Un leasing è classificato come operativo se non trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà. CARATTERISTICHE DEL LEASING FINANZIARIO • In altri termini, un leasing può essere classificato come “finanziario” quando: .. trasferimento di proprietà • Il leasing trasferisce la proprietà del bene al locatario al termine del contratto di leasing. .. opzioni di acquisto • Il locatario ha l’opzione di acquisto del bene a un prezzo che ci si attende sia sufficientemente inferiore al fair value (valore equo) alla data alla quale • La classificaziosarà possibile esercitare l’opzione cosicché, all’inine di un leasing zio del leasing, è ragionevolmente certo che essa come finanziario sarà esercitata. od operativo dipende dalla so• La durata del leasing copre la maggior parte della stanza dell’opevita economica del bene, anche se la proprietà non razione, piuttoè trasferita. sto che dalla for• All’inizio del leasing il valore attuale dei pagamenti ma del contratto. minimi dovuti per il leasing equivale almeno al fair value (equo) del bene locato. .. durata .. valore attuale dei pagamenti .. natura dei beni METODI INTERNAZIONALI DI CONTABILIZZAZIONE • Metodo patrimoniale Per leasing operativo • I beni locati sono di natura così particolare che solo il locatario può utilizzarli senza dover apportare loro importanti modifiche. • Regola • Secondo il metodo contabile “patrimoniale”, i contratti di locazione sono contabilizzati in base alla forma giuridica negoziale. • Soggetto concedente • I beni oggetto di locazione sono rilevati come attività patrimoniali da parte del concedente e dallo stesso ammortizzati, mentre i canoni percepiti sono contabilizzati a conto economico. • Soggetto • L’utilizzatore contabilizza periodicamente, in funzione utilizzatore della loro competenza economica, come costi d’esercizio, i canoni contrattualmente dovuti. • Metodo finanziario Per leasing finanziario • Regola • Spesso i contratti di locazione finanziaria non rappresentano un puro e semplice contratto di locazion e , specie nei casi in cui i contratti contengono una clausola di riscatto che consente all’utilizzatore, al termine del contratto, di acquisire la proprietà del bene locato ad un prezzo particolarmente vantaggioso. In pratica, l’utilizzatore ottiene, fin dall’inizio, l’effettiva disponibilità economica del bene sopportandone tutti i rischi (es.: deperimento fisico ed economico). • Soggetto • Secondo il c.d. metodo “finanziario”, nel bilancio utilizzatore dell’utilizzatore il bene locato è iscritto fra le proprie immobilizzazioni ed assoggettato ad ammortamento in funzione della sua vita utile economica, rilevando ildebito per la parte relativa al capitale e registrando per competenza la componente finanziaria del canone e gli oneri accessori. • Soggetto concedente 2 R A T I O N . 4 / 2 0 0 5 - 3 4 6 7 • Specularmente, il concedente iscrive in bilancio un credito per la parte relativa al capitale, registrando, per competenza, la parte finanziaria del canone e gli oneri accessori. BILANCIO contabilità generale TRATTAMENTO DEL LEASING FINANZIARIO SECONDO I PRINCIPI INTERNAZIONALI Tavola riepilogativa Alcune definizioni preliminari tratte dal principio contabile internazionale n. 17 (in G.U.C.E. del 13.10.2003) Leasing Il leasing è un contratto per mezzo del quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio di un pagamento o di una serie di pagamenti, il diritto all’utilizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito. Leasing finanziario • Il leasing finanziario è un leasing che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. • Al termine del contratto il diritto di proprietà può essere trasferito oppure no. Leasing operativo Il leasing operativo, invece, non trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà. Durata del leasing Pagamenti minimi Fair value Valore residuo La durata del leasing è il periodo (non annullabile) per il quale il locatario ha preso in leasing il bene, insieme a eventuali ulteriori periodi per i quali il locatario ha il diritto di opzione per continuare nel leasing del bene, con o senza ulteriori pagamenti, e la cui opzione, con ragionevole certezza (all’inizio del contratto) sarà esercitata dal locatario. • I pagamenti minimi dovuti per il leasing sono i pagamenti richiesti o che possono essere richiesti al locatario, nel corso della durata del leasing, esclusi i canoni di locazione sottoposti a condizione, i costi per servizi e le imposte che devono essere pagati dal locatore ed essere a lui rimborsati. • Tuttavia, se il locatario ha un’opzione di acquisto del bene a un prezzo che si ritiene sarà, alla data di esercizio dell’opzione, sufficientemente inferiore al fair value, cosicché all’inizio del leasing è ragionevolmente certo che essa sarà esercitata, i pagamenti minimi dovuti per il leasing comprendono i canoni minimi pagabili nel corso del leasing e il pagamento richiesto per esercitare l’opzione di acquisto (valore di riscatto). Il fair value è il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e indipendenti. • Il valore residuo garantito è: .. con riferimento al locatario • La porzione del valore residuo garantita dal locatario o da un terzo collegato al locatario (il valore della garanzia corrisponde all’ammontare massimo che può, in qualsiasi situazione, divenire pagabile). .. con riferimento al locatore • La parte del valore residuo garantita dal locatario o da una terza parte non collegata al locatore che sia finanziariamente in grado di estinguere l’obbligazione. Garantito Il valore residuo non garantito è la parte del valore residuo del bene locato la cui realizzaNon zione, da parte del locatore, non è certa o è garantita unicamente da un terzo collegato con garantito il locatore. Tasso Il tasso di interesse implicito del leasing è il tasso di attualizzazione che, all’inizio del leasing, fa sì che di interesse il valore attuale dei pagamenti minimi derivanti dal leasing e del valore residuo non garantito sia uguale implicito al fair value del bene locato1 . Tasso marginale di interesse del prestito Il tasso marginale di interesse del prestito per il locatario è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un leasing analogo o, se questo non è determinabile, il tasso che, all’inizio del leasing, il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e con garanzie simili, necessario per acquistare il bene. Nota 1 • Trasparenza delle condizioni contrattuali delle operazioni e dei servizi bancari finanziari: gli obblighi in materia di pubblicità devono essere osservati anche in relazione alle operazioni di leasing finanziario. • Le condizioni economiche dovranno essere espresse non più soltanto in relazione al canone, ma anche in termini di tasso. • Pertanto, dall’1.10.2003, per le operazioni di leasing finanziario, è indicato, fra l’altro, il tasso interno di attualizzazione per il quale si verifica l’uguaglianza fra costo di acquisto del bene locato (al netto di imposte) e valore attuale dei canoni e del prezzo dell’opzione di acquisto finale (al netto di imposte) contrattualmente previsti. • Per i canoni comprensivi dei corrispettivi per servizi accessori, di natura non finanziaria o assicurativa, dovrà essere considerata solo la parte di canone riferita alla restituzione del capitale investito per l’acquisto del bene e dei relativi interessi. R A T I O N . 4 / 2 0 0 5 - 3 4 6 7 3 BILANCIO contabilità generale - Bilancio del locatario (utilizzatore) ISCRIZIONE IN STATO PATRIMONIALE • Attività e passività • I locatari devono rilevare le operazioni di leasing finanziario come attività e passività nei loro stati patrimoniali a valori (all’inizio del leasing) uguali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. • All’inizio del leasing, l’attività e la passività per i futuri pagamenti devono essere rilevate nello stato patrimoniale allo stesso ammontare. Costi iniziali • Valore attuale dei pagamenti minimi • In relazione a specifiche operazioni di leasing, sono spesso sostenuti costi diretti iniziali, come i costi di negoziazione e di stipulazione del contratto di leasing. • I costi identificati come direttamente attribuibili alle attività svolte dal locatario per un leasing finanziario sono capitalizzati come parte del valore dell’attività. • Nel determinare il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, il tasso di attualizzazione da utilizzare è il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo; se non è possibile, deve essere utilizzato il tasso marginale di interesse del prestito per il locatario. • Le operazioni e gli altri fatti devono essere contabilizzati ed esposti tenendo conto della loro natura sostanziale e finanziaria e non semplicemente Prevalenza della loro forma giuridica. della • Mentre la forma giuridica di un contratto di leasing stabilisce che il locatario “sostanza” non acquisisce la proprietà del bene locato, nel caso di leasing finanziario sulla la realtà sostanziale e finanziaria è tale che il locatario acquisisce i benefici “forma” economici derivanti dall’uso del bene locato per la maggior parte della sua vita economica, in cambio dell’impegno a pagare un corrispettivo che “approssima” il fair value del bene e i relativi costi finanziari. Principio contabile internazionale n. 17 CANONI DI LEASING • Oneri finanziari e riduzione di passività • I canoni di leasing pagati devono essere ripartiti tra: .. costi finanziari; .. riduzione delle passività residue. • I costi finanziari devono essere ripartiti tra gli esercizi nel corso del leasing, in modo da ottenere un tasso d’interesse costante sulla passività residua per ciascun esercizio. • Forme • Nella pratica, al fine di ripartire il costo finanziario sulla durata di del leasing, per semplificare il calcolo, si possono utilizzare approssimazione alcune forme di approssimazione. AMMORTAMENTO 4 R A T I O N . 4 / 2 0 0 5 - • Criterio di ammortamento • Un leasing finanziario comporta una quota di ammortamento delle attività ammortizzabili e oneri finanziari per ciascun esercizio. • Il valore ammortizzabile di un bene in locazione deve essere imputato a ciascun esercizio durante il periodo amministrativo nel quale ci si attende di utilizzarlo, con un criterio sistematico coerente con il criterio di ammortamento che il locatario impiega per i beni di proprietà. • Periodo di ammortamento • Se esiste una ragionevole certezza che il locatario acquisirà la proprietà al termine del leasing, il periodo atteso di utilizzo coincide con la vita utile del bene. • In caso contrario, il bene deve essere ammortizzato nel tempo più breve fra la durata del leasing e la sua vita utile. 3 4 6 7 BILANCIO contabilità generale - Bilancio del locatore (società di leasing) - ISCRIZIONE DEL CREDITO IN STATO PATRIMONIALE • I locatori devono rilevare nel loro stato patrimoniale i beni posseduti, oggetto di operazioni di leasing finanziario, ed esporli come credito a un valore uguale all’investimento netto nel leasing. PROVENTI FINANZIARI • Rimborso del capitale e proventi finanziari • In un leasing finanziario tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà sono, sostanzialmente, trasferiti al locatario. • Di conseguenza, i canoni derivanti dal leasing devono essere trattati dal locatore come rimborso del capitale e come provento finanziario, atti, rispettivamente, a rimborsare e remunerare il locatore per il suo investimento e per i servizi prestati. • Tasso di rendimento • Con riferimento al leasing finanziario, la rilevazione dei proventi finanziari deve essere basata su modalità che riflettano un tasso di rendimento periodico costante sull’investimento netto residuo del locatore. • Criterio di ripartizione • Il locatore deve tendere a ripartire i proventi finanziari sulla durata del leasing con un criterio sistematico e razionale. • Questa ripartizione dei proventi si deve basare su modalità che riflettano un rendimento periodico costante sull’investimento netto residuo del locatore. • I canoni di operazioni di leasing relativi al periodo amministrativo, esclusi i costi per servizi, devono essere ricondotti all’investimento lordo del leasing per ridurre sia l’importo capitale, sia l’utile finanziario non realizzato. • Costi iniziali • Nella negoziazione e nella finalizzazione di un leasing, il locatore spesso sostiene costi diretti iniziali, quali commissioni e compensi legali. • Per le operazioni di leasing finanziario, questi costi diretti iniziali sono sostenuti per produrre proventi finanziari e devono essere imputati immediatamente al conto economico, oppure ripartiti a rettifica di questi proventi nel corso del leasing. Tale rettifica può essere ottenuta imputando il costo quando esso è sostenuto e rilevando come provento, nello stesso esercizio, per un corrispondente importo, l’utile finanziario non realizzato. R A T I O N . 4 / 2 0 0 5 - 3 4 6 7 5 BILANCIO contabilità generale TRATTAMENTO CONTABILE DEL LEASING FINANZIARIO NEL BILANCIO D’ESERCIZIO INDICAZIONE IN BILANCIO • Oggetto • Contratti di leasing finanziario che comportano il trasferimento al locatario della parte prevalente dei rischi e dei benefici inerenti ai beni che ne costituiscono oggetto. • Metodo patrimoniale • Per i locatari, il legislatore ha confermato la rappresentazione di tali operazioni secondo il metodo patrimoniale, in linea con l’attuale prassi, ed ha ritenuto opportuno integrare l’informativa complementare da fornire nella nota integrativa, aggiungendo all’art. 2427 Codice Civile il n. 22, relativo alla rappresentazione dei contratti di leasing secondo il metodo finanziario. • Nota integrativa • Si ritiene ragionevole rispettare, quale condizione preliminare per l’applicazione dell’obbligo informativo riportato nel nuovo n. 22 dell’art. 2427 Codice Civile, la formale presenza nel contratto di leasing dell’opzione finale di acquisto. Tuttavia, l’informativa richiesta al n. 22 dell’art. 2427 Codice Civile deve essere fornita anche qualora le condizioni che contraddistinguono l’operazione, indipendentemente dalla presenza dell’opzione di riscatto, determinino, nella sostanza, il trasferimento al locatario della parte prevalente dei rischi e dei benefici inerenti ai beni. • Valore attuale delle rate di canone non scadute • Il valore attuale delle rate di canone non scadute deve essere determinato utilizzando il saggio di interesse “effettivo”. Nei contratti di locazione finanziaria, ancorché il saggio di interesse applicato possa essere esplicitamente indicato (e normalmente così avviene), non necessariamente tale valore rappresenta il tasso d’interesse effettivo che, invece, è calcolato in funzione dei complessivi oneri finanziari, che gravano sulla locazione, e della durata del contratto in base ai diversi periodi di tempo intercorrenti dalla data di entrata in vigore del contratto fino a ciascuna scadenza periodica. Documento Oic n. 1 ELEMENTI DA FORNIRE IN NOTA INTEGRATIVA Debito implicito verso il locatore • Oneri finanziari di competenza dell’esercizio • Valore del bene locato Il debito che sarebbe stato iscritto tra le passività, originariamente pari al valore del bene, deve essere progressivamente ridotto in base al piano di rimborso delle quote di capitale incluse nei canoni contrattuali. • Onere finanziario di competenza dell’esercizio, ottenuto attraverso la scomposizione dei canoni di locazione tra interessi passivi e quota capitale, in base al tasso di interesse implicito nei contratti. • Deve essere indicato l’ammontare complessivo al quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati iscritti alla data di chiusura dell’esercizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni. • Tale valore corrisponde al minore tra il teorico prezzo del bene per il suo acquisto in contanti e il valore attuale dei canoni di locazione comprensivo del valore attuale del prezzo di riscatto pattuito. • Il valore del bene locato è esposto al netto degli ammortamenti che sarebbero stati stanziati applicando aliquote di ammortamento rappresentative della stimata vita utile del bene e di eventuali rettifiche e riprese di valore. • Quote ammortamento • Relative ai beni in locazione, di competenza dell’esercizio. teoriche • Effetti teorici • Sebbene la norma non lo richieda espressamente, apsul patrimonio pare tuttavia opportuno che nel bilancio del locatario netto e conto siano fornite in nota integrativa, se d’importo apprez- Evidenziando i relativi economico zabile, informazioni circa gli effetti che si sarebbero prodotti sul patrimonio netto e sul conto economico effetti fiscali. rilevando le operazioni di locazione finanziaria con il metodo finanziario. Documento Oic n. 1 6 R A T I O N . 4 / 2 0 0 5 - 3 4 6 7 BILANCIO contabilità generale ESEMPIO DATI ESEMPIO RELATIVO AD UN AUTOCARRO Tavola n. 1 Rata 1 • Valore iniziale del bene € 17.301,28 Costo storico teorico • Maxicanone € • Durata del contratto 48 mesi dall’1.11.“n”. • Prezzo di riscatto € • Canone contrattuale mensile € 1.730,13 3.460,26 320,20 (IVA esclusa) per 47 rate mensili Ipotesi di sviluppo del piano finanziario di leasing Debito residuo 15.571,15 Quota capitale 222,27 Quota interessi 97,93 Canone contrattuale Debito residuo Scadenze 320,20 15.348,88 31.12.n 2 15.348,88 223,67 96,53 320,20 15.125,21 3 15.125,21 225,08 95,12 320,20 14.900,13 4 14.900,13 226,49 93,71 320,20 14.673,64 5 14.673,64 227,92 92,28 320,20 14.445,72 6 7 14.445,72 14.216,37 229,35 230,79 90,85 89,41 320,20 320,20 14.216,37 13.985,58 8 13.985,58 232,24 87,96 320,20 13.753,34 9 13.753,34 233,70 86,50 320,20 13.519,63 10 13.519,63 235,17 85,03 320,20 13.284,46 11 12 13.284,46 13.047,81 236,65 238,14 83,55 82,06 320,20 320,20 13.047,81 12.809,66 13 12.809,66 239,64 80,56 320,20 12.570,02 14 12.570,02 241,15 79,05 320,20 12.328,88 15 12.328,88 242,66 77,54 320,20 12.086,22 16 12.086,22 244,19 76,01 320,20 11.842,03 17 11.842,03 245,72 74,48 320,20 11.596,30 18 11.596,30 247,27 72,93 320,20 11.349,03 19 11.349,03 248,83 71,38 320,20 11.100,21 20 11.100,21 250,39 69,81 320,20 10.849,81 21 10.849,81 251,97 68,24 320,20 10.597,85 22 10.597,85 253,55 66,65 320,20 10.344,30 23 10.344,30 255,14 65,06 320,20 10.089,16 24 10.089,16 256,75 63,45 320,20 9.832,41 25 9.832,41 258,36 61,84 320,20 9.574,04 26 9.574,04 259,99 60,21 320,20 9.314,05 27 9.314,05 261,62 58,58 320,20 9.052,43 28 9.052,43 263,27 56,93 320,20 8.789,16 29 30 8.789,16 8.524,24 264,92 266,59 55,28 53,61 320,20 320,20 8.524,24 8.257,64 31 8.257,64 268,27 51,93 320,20 7.989,38 32 7.989,38 269,95 50,25 320,20 7.719,42 33 7.719,42 271,65 48,55 320,20 7.447,77 34 7.447,77 273,36 46,84 320,20 7.174,41 35 7.174,41 275,08 45,12 320,20 6.899,33 R A T I O N . 4 / 2 0 0 5 31.12.n+1 31.12.n+2 - 3 4 6 7 7 BILANCIO contabilità generale Segue tavola n. 1 Rata 36 Sviluppo del piano finanziario di leasing Debito residuo 6.899,33 Quota capitale 276,81 Canone contrattuale Debito residuo Scadenza 320,20 6.622,52 37 6.622,52 278,55 41,65 320,20 6.343,97 38 39 6.343,97 6.063,66 280,30 282,07 39,90 38,14 320,20 320,20 6.063,66 5.781,60 40 5.781,60 283,84 36,36 320,20 5.497,76 41 5.497,76 285,63 34,58 320,20 5.212,13 42 5.212,13 287,42 32,78 320,20 4.924,71 43 4.924,71 269,23 30,97 320,20 4.635,48 44 4.635,48 291,05 29,15 320,20 4.344,43 45 4.344,43 292,88 27,32 320,20 4.051,55 46 47 4.051,55 3.756,83 294,72 296,57 25,48 23,63 320,20 320,20 3.756,83 3.460,26 Nota bene 31.12.n+3 31.10.n+4 Nello scorporo della componente finanziaria, i principi contabili internazionali tendono a ripartire i costi finanziari lungo la durata del contratto, in modo da ottenere un tasso d’interesse costante sulla passività residua. RIEPILOGO DATI FINANZIARI DEL LEASING Descrizione Valore del bene Anticipo N° canoni Periodicità Tasso quotazione Riscatto Esempio n. 1 Data stipula Durata del contratto mesi Autocarro 1.11.“n” 48 Esempio n. 2 Valore 17.301,28 1.730,13 47 10,00 Mensile 7,547% 3.460,26 20,00 Costo storico teorico 17.301,28 F.do amm.to Amm.to Valore teorico teorico al 31.12.“n” esercizio netto 576,70 576,70 16.724,58 Debito implicito al 31.12.“n” Oneri finanziari esercizio 15.348,881 97,932 Ipotesi di prospetto di raccolta dati per nota integrativa (esercizio “n+1”) Descrizione del bene Data stipula Durata del contratto mesi Autocarro 1.11.“n” 48 1 Costo storico teorico 17.301,28 F.do amm.to Amm.to Valore teorico teorico al netto 31.12.“n+1” esercizio 4.036,95 3.460,25 13.264,33 Debito Oneri implicito al finanziari 31.12.“n+1” esercizio 12.570,021 1.063,56 2 Desumibile dal piano finanziario di leasing (colonna “debito residuo”). Si ottengono dal piano finanziario di leasing, attraverso la sommatoria della colonna “quota interessi”, relativamente alle rate scadute nell’esercizio. 2 Note R Valore in % Ipotesi di prospetto di raccolta dati per nota integrativa (esercizio “n”) Descrizione del bene 8 Quota interessi 43,39 A T I O N . 4 / 2 0 0 5 - 3 4 6 7 BILANCIO contabilità generale Esempio n. 1 Impresa Beni con IVA detraibile e con costi deducibili per intero Rossi S.p.A. Bene strumentale Tipologia: Bilancio al Autocarro Coefficiente ord. ammortamento Anni ammortamento 20% 5 Durata minima contratto (anni) 50 x 2,5 = 100 Data consegna del bene A Data prevista per riscatto 01.11."n" ò 31.10."n+4" ò 4 Durata del contratto (anni) Nota bene 31.12."n" B Il valore B non deve mai essere inferiore al valore A Costo complessivo del contratto Maxicanone ................................................................................... N. 47 rate mensili da € 320,20 (dall’1.12."n" al 31.10."n+4 ") ....................................................... Totale C € .............................. 1.730,13 + € .............................. 15.049,40 + € .......................... 16.779,53 = € .......................... 13.841,02 N.B.: non si considera nel calcolo il prezzo di riscatto. Costo sostenuto dal concedente, desumibile dal contratto al netto del prezzo di riscatto e dell’IVA (17.301,28 - 3.460,26) Ripartizione costi secondo il criterio della competenza e deducibilità ai fini Irap Costo complessivo contratto (Totale C) x Numero giorni durata contratto Costo sostenuto dal concedente - riscatto x Numero giorni durata contratto Importi di Esercizio competenza (A) “n” “n+1” “n+2” “n+3” “n+4” Totale € € € € € € 700,58 4.192,01 4.192,01 4.192,01 3.502,92 Giorni di competenza dell'esercizio = Giorni di competenza dell'esercizio = € 16.779,53 2.050,33 5.192,15 4.842,54 4.492,93 3.502,92 61 = € 700,58 Canoni di competenza anno “n” € 13.841,02 x 1.461 61 = € 577,89 Quota ded. ai fini Irap per l’anno “n” Importi contabilizzati Risconti attivi € € € € € x 1.461 € € € € € 1.349,75 1.000,14 650,53 300,92 ................... Importi deducibili ai Variazioni Irap (A-B) fini Irap (B) € € € € € 577,89 3.457,89 3.457,89 3.457,89 2.889,46 € € € € € € 13.841,02 € (-) (-) (-) (-) (-) 122,69 734,12 734,12 734,12 613,45 2.938,50 16.779,53 R A T I O N . 4 / 2 0 0 5 - 3 4 6 7 9 BILANCIO contabilità generale Esempio n. 2 Informazioni in nota integrativa del locatario (anno “n”) Beni in leasing finanziario alla fine dell’esercizio precedente, al netto degli ammortamenti complessivi, pari a € ......... alla fine dell’esercizio precedente € Beni acquisiti in leasing finanziario nel corso dell’esercizio Contratti in corso Beni in leasing finanziario riscattati nel corso dell’esercizio Quote di ammortamento di competenza dell’esercizio Rettifiche o riprese di valore su beni in leasing finanziario Totale beni in leasing finanziario al termine dell’esercizio, al netto degli ammortamenti complessivi pari a € ...….. (a) ATTIVITÀ € € € € € 0 17.301,28 + 576,70 +/- 16.724,58 Maggior valore complessivo dei beni riscattati, determinato secondo la metodologia finanziaria, rispetto al loro valore netto contabile alla fine dell’esercizio ............................. (b) € Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario, alla fine dell’esercizio precedente € • Scadenti nell’esercizio successivo: .................................. € Beni riscattati + = = + € € € 15.571,15 + € 222,27 - € € 15.348,88 2.778,84 = • Scadenti da 1 a 5 anni: ...................................................... € • Scadenti oltre 5 anni: ......................................................... € 12.570,04 Effetto complessivo lordo alla fine dell’esercizio (d) (maggiore attivo) (a+b-c) € Effetti Effetto fiscale (e) € nello Stato Patrimoniale Effetto sul patrimonio netto alla fine dell’esercizio delle rilevazioni (d-e) € delle operazioni di leasing con il metodo finanziario (f) 1.375,70 8,61 € € € 700,58 97,93 576,70 • Scadenti da 1 a 5 anni: ...................................................... • Scadenti oltre 5 anni: ......................................................... Debiti impliciti sorti nell’esercizio Rimborso delle quote capitale e riscatti nel corso dell’esercizio Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell’esercizio ............................................................ (c) • Scadenti nell’esercizio successivo: ................................... PASSIVITÀ Debiti impliciti Storno di canoni su operazioni di leasing finanziario Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario Su contratti in essere Su beni riscattati Rettifiche o riprese di valore su beni in leasing finanziario Quote di ammortamento Effetti sul conto economico Effetti sul risultato prima delle imposte (minori costi) Rilevazione dell’effetto fiscale € € € € Ires (700,58 - 97,93 - 576,70) x 33% (maggiore Ires) Irap (577,89 - 576,70) x 4,25 (maggiore Irap) € Effetto sul risultato d’esercizio delle rilevazioni delle operazioni di leasing con il metodo finanziario € 10 R A T I O N . 4 / 2 0 0 5 - 3 4 6 7 1.367,09 25,95 8,56 + + +/= - 0,05 17,34 = BILANCIO Scritture contabili contabilità generale Scritture contabili “teoriche” del locatario (utilizzatore) A • Stipulazione del contratto 7.11.n P B II 4 PD7 AUTOCARRI IN LEASING a DEBITI VERSO SOCIETÀ DI LEASING 17.301,28 Iscrizione in bilancio dei canoni, oneri accessori, e del prezzo di riscatto, depurati degli oneri finanziari. B • Pagamento maxicanone. 30.11.n P C IV 1 PD7 P CII4bis DIVERSI DEBITI VERSO SOCIETÀ DI LEASING IVA C/ACQUISTI a BANCA C/C 2.076,16 1.730,13 346,03 Pagamento maxicanone e oneri accessori. C • Liquidazione periodica dei canoni di leasing 31.12.n P C IV 1 PD7 EC 17 P CII4bis DIVERSI DEBITI VERSO SOCIETÀ DI LEASING INTERESSI PASSIVI SU LEASING IVA C/ACQUISTI a BANCA C/C 384,24 222,27 97,93 64,04 Pagamento 1ª rata canone di leasing. 31.01.n+1 P C IV 1 PD7 EC 17 P CII4bis DIVERSI DEBITI VERSO SOCIETÀ DI LEASING INTERESSI PASSIVI SU LEASING IVA C/ACQUISTI a BANCA C/C 384,24 223,67 96,53 64,04 Pagamento 2ª rata canone di leasing. D • Ammortamento del bene strumentale 31.12.n E B 10 b P B II 4 AMMORTAMENTO AUTOCARRI IN LEASING a FONDO AMMORTAMENTO AUTOCARRI IN LEASING 576,70 Quota annuale di ammortamento (2/12 al 20% su € 17.301,28). E • Pagamento ultima rata e riscatto del bene in leasing 31.10.n+4 P C IV 1 PD7 PD7 EC 17 P CII4bis DIVERSI DEBITI VERSO SOCIETÀ DI LEASING DEBITI VERSO SOCIETÀ DI LEASING INTERESSI PASSIVI SU LEASING IVA C/ACQUISTI a BANCA C/C 4.536,55 296,57 3.460,26 23,63 756,09 Pagamento ultima rata e riscatto. Nota bene • La Cassazione, Sezione Tributaria, con sentenza 8.11.2002/26.05.2003, n. 8292, ha affermato che l’iscrizione in bilancio del leasing con il metodo finanziario deve ritenersi legittima dal punto di vista civilistico; rimane comunque ferma l’indeducibilità fiscale delle quote di ammortamento, poiché il bene non è giuridicamente di proprietà dell’utilizzatore. • Ne deriva che, per ottenere la deducibilità fiscale dei canoni, le imprese continueranno ad utilizzare il metodo patrimoniale. R A T I O N . 4 / 2 0 0 5 - 3 4 6 7 11 Rati3467 Aggiornamenti successivi alla pubblicazione NUOVE INDICAZIONI IN NOTA INTEGRATIVA PER I CONTRATTI DI LEASING (COMPLETO) L’argomento trattato nell’articolo, successivamente alla data di pubblicazione dello stesso, è stato interessato dai seguenti provvedimenti: DEDUCIBILITÀ DEI CANONI LEASING D.L. 16/2012 Italia Oggi 23.4.12 p. 4 Imposte e tasse Un emendamento al D.L. 16/2012, in corso di conversione in legge, prevede l’eliminazione del requisito della durata minima fiscale del contratto di leasing ai fini della deducibilità dei canoni, pur mantenendo il beneficio della deducibilità accelerata per i beni finanziati in leasing. Pagina I Centro Studi Castelli RIPRODUZIONE VIETATA Centro Studi Castelli