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Crittografia
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La parola crittografia deriva dalla parola greca kryptós che significa nascosto e dalla parola greca gráphein che significa scrivere.
La crittografia tratta delle "scritture
Indice
1 Approcci storici alla crittografia
2 La crittografia tradizionale moderna
3 La crittografia asimmetrica
4 La crittografia quantistica
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
7 Voci correlate
nascoste", ovvero dei metodi per rendere un messaggio "offuscato" in modo da non essere comprensibile a persone non autorizzate a legg erlo. Un tale messaggio si chiama comunemente crittogramma.
La crittografia è la controparte della crittanalisi ed assieme formano la crittologia.
Approcci storici alla crittografia
La necessità di nascondere messaggi strategici da occhi nemici è antica quanto l'uomo: ci sono tracce di cifrari antichi quanto gli ebrei con il loro codice di atbash; a Caio Giulio Cesare si attribuisce l'uso del cosiddetto cifrario di
Cesare, un sistema crittografico oggi ritenuto elementare, ma emblema della nascita di un concetto totalmente nuovo e ottimo per comprendere le idee basilari della crittografia e i primi attacchi della sua "avversaria": la
crittanalisi.
La storia della crittografia moderna inizia con la stesura del De Cifris di Leon Battista Alberti, che per primo insegnò a cifrare per mezzo di un disco cifrante con un alfabeto segreto mischiato da spostare ad libitum ogni due o tre
parole. Anche il tedesco Tritemio
prevedeva una forma di cifra polialfabetica, facendo scorrere l’alfabeto ordinato di un posto ad ogni lettera del chiaro. Ma il vero p rogresso nella cifratura polialfabetica è stato compiuto dal bresciano Giovan Battista Bellaso, che
ha inventato la maniera di alternare alcuni alfabeti segreti formati con parola chiave sotto il controllo di un lungo versetto chiamato contrassegno. La sua prima tavola a 11 alfabeti reciproci, uscita nel 1553, fu ripubblicata dal
napoletano Della Porta dieci anni più tardi e ne prese il nome grazie alla notevole diffusione che ebbe il suo trattato De furtivis literarum notis. Il francese Vigenère utilizzò poi il versetto per cifrare ciascuna lettera con la sua
tavola ad alfabeti regolari identica a quella del Tritemio, e che oggi porta il suo nome. Il suo sistema è stato considerato indecifrabile per tre secoli, finché nel 1863 il colonnello prussiano, Friedrich Kasiski pubblicò un metodo
per "forzarlo", chiamato Esame Kasiski.
Qualsiasi sia il sistema crittografico utilizzato, la legge fondamentale sul corretto uso di tali tecniche fu scritta da Kerckhoffs ("Legge di Kerckhoffs") nel suo libro del 1883 "La Cryptographie Militaire" e di seguito riportata: "La
sicurezza di un crittosistema non deve dipendere dal tener celato il crittoalgoritmo. La sicurezza dipenderà solo dal tener celata la chiave."
La crittografia tradizionale moderna
Nel 1918 Gilbert Vernam perfezionò il metodo di Vigenère proponendo l'idea di usare chiavi lunghe almeno quanto il messaggio. Successivamente, nel 1949, Claude Shannon, padre della Teoria dell'informazione, dimostrò che
questo è l'unico metodo crittografico totalmente sicuro possibile.
Con il possesso di un sistema crittografico perfetto, la battaglia teorica tra crittografia e crittanalisi
si è risolta con una vittoria della prima sulla seconda. Ipotizzando di voler far uso di questa insuperabile protezione, restano però aperti molti problemi di ordine pratico: bisogna infatti soddisfare gli stringenti requisiti del cifrario
di Vernam: chiave lunga quanto il messaggio e mai più riutilizzabile. Purtuttavia, si hanno notizie di utilizzi di questo cifrario in ambiente militare (comunicazione con le spie: si veda a proposito One Time Pad), o per la
protezione delle comunicazioni del telefono rosso tra Washington e Mosca durante la Guerra fredda. Anche il cifrario trovato nel 1967 sul corpo di Che Guevara è una incarnazione del cifrario di Vernam.
L'attuale ricerca crittografica, avendo risolto il problema teorico della garanzia della sicurezza, si dedica al superamento dei forti limiti d'uso anzidetti. Si cercano metodi più "comodi" ma ciononostante "estremamente sicuri" (non
lo saranno mai perfettamente, ma si può renderli sempre più sicuri) che, possibilmente, utilizzino chiavi corte e riutilizzabili senza compromettere la loro utilità.
Al momento non esiste alcuna tecnica crittografica che si possa definire sicura in senso assoluto, tranne forse il Cifrario di Vernam: tutte le altre tecniche rendono sicuro il dato solo per un certo arco temporale e non possono
garantire la durata della segretezza.
Fino a pochi anni fa l'unico metodo crittografico esistente era quello della "crittografia simmetrica", in cui si faceva uso di un'unica chiave sia per proteggere il messaggio che per renderlo nuovamente leggibile. Il problema è
portare in giro la chiave senza che venga scoperta. La ricerca sulla crittografia simmetrica ha negli anni prodotto dei sistemi crittografici di tutto rispetto (ultimo tra tutti il cifrario Rijndael, scelto per il nuovo standard AES per
essere utilizzato nel prossimo ventennio, pensionando l'ormai datato DES).
La crittografia asimmetrica
Per approfondire, vedi la voce Crittografia asimmetrica.
La vera novità del secolo scorso è l'invenzione di una tecnica crittografica che utilizza chiavi diverse per cifrare e per decifrare un messaggio, facilitando incredibilmente il compito di distribuzione delle chiavi. Infatti in questo
caso non c'è bisogno di nascondere le chiavi o le password: c'è una chiave per crittografare, che chiunque può vedere, e una per decifrare che ha solo il destinatario. In altre parole, se A vu ole ricevere un messaggio segreto da B,
manda a B una scatola vuota con un lucchetto aperto senza chiavi. B mette dentro il messaggio, chiude il lucchetto, e rimanda il tutto ad A, che è l'unico ad avere le chiavi. Chiunque può vedere passare la scatola, ma non gli serve
a niente. A non deve correre rischi con le sue chiavi.
Il funzionamento di questo sistema è basato sul fatto che è molto facile moltiplicare due numeri primi (che sono la chiave privata, quella che solo A conosce per decifrare), ma è molto difficile trovare i fattori primi di un numero
(la chiave pubblica, che chiunque può vedere e che si usa per crittografare).
Siccome la crittografia asimmetrica è molto lenta se si devono spedire grandi quantità di dati, spesso si usa questo tipo di crittografia per scambiarsi una chiave con cui iniziare una comunicazione in crittografia simmetrica, molto
più semplice, veloce e sicura.
La crittografia quantistica
Per approfondire, vedi la voce Crittografia quantistica.
L'evoluzione dei sistemi crittografici, uniti all'evoluzione della fisica teorica hanno permesso di realizzare un cifrario di Vernam che si basa sull'utilizzo della meccanica quantistica nella fase dello scambio della chiave. Il
vantaggio di questa tecnica consiste nel fatto di rendere inutilizzabili gli attacchi del tipo man in the middle cioè, se durante lo scambio della chiave qualcuno riuscisse ad intercettarla, la cosa diverrebbe immediatamente evidente
a chi emette e chi riceve il messaggio.
Altri progetti
Wikibooks contiene testi o manuali su Crittografia
Wikimedia Commons contiene file multimediali su Crittografia
Collegamenti esterni
(EN) Handbook Of Applied Cryptography (http://www.cacr.math.uwaterloo.ca/hac/)
, un libro sulla crittografia scaricabile gratuitamente e utilizzato anche come libro di testo nei corsi di crittografia di alcune Università italiane.
SicurezzaInformatica.it - Categoria Crittografia (http://www.sicurezzainformatica.it/archives/crittografia/)
Crittografia e PGP (http://www.iglug.org/LinuxDay/LD2004/pgp.html)
Storia e funzionamento della crittografia: dall'antica grecia alla quantistica (http://www.gabry.eu/docs/crittologia.htm)
Storia della crittografia (http://www.liceofoscarini.it/studenti/crittografia/index.html)
Messaggi reali
(http://groups.google.com/groups/search?q=author%3Asmokerman6%40hotmail.com+OR+author%3Ascully%40ar.com+OR+author%3Aidaho%40microsoft.c om+OR+author%3Aman%40ar.com+OR+author%3Adave%4
Crittografia di partizioni Linux (http://www.dinoxpc.com/Guide/OPENSOURCE/LinuxCrittografia/pag1.asp)
Voci correlate
Differenza fra cifratura simmetrica e asimmetrica
Cifrario Beale
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Categorie: Crittografia | Voci di qualità su en.wiki
Ultima modifica per la pagina: 03:10, 1 dic 2007.
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