Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 13 gennaio 2011
Transcript
Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 13 gennaio 2011
Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 13 gennaio 2011 UniCredit pronta a fare shopping a Mosca ? ( Bluerating.it ) UniCredit torna a fare shopping all'Est ? Secondo quanto riporta l'agenzia Reuters citando fonti “ vicine all'Istituto russo ”, la Banca italiana starebbe valutando l'acquisto di Bank of Moskow, Banca finora controllata dalla Municipalità della capitale russa. In alternativa sembrerebbe profilarsi l'acquisto della stessa Bank of Moscow da parte dell'Istituto a controllo statale VTB. Mentre dagli Istituti giungono laconici “ no comment ” Reuters ricorda come già a fine dicembre il Sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, avesse annunciato che il Comune stava valutando “ varie opzioni ” per la vendita della sua quota del 46 % in Bank of Moscow, mentre VTB da tempo aveva confermato la sua disponibilità a rilevare, eventualmente nel corso del primo semestre del 2011, il controllo o anche il 100 % dell'Istituto. Unicredit: divorzio da Biasi vale quanto acquisto Sole 24 Ore da Fininvest ( MF - DJ ) Milano, 13 gennaio Prima la Confindustria che decide di liberarsi del Sole 24 Ore cedendolo a un gruppo di industriali fidati ( tra cui Eni, Enel e Fiat o addirittura al gruppo Fininvest - Mediaset della famiglia Berlusconi. Poi, come si legge in un articolo di MF, la Fondazione Cariverona, che pur non avendo la certezza di poter salire oltre lo 0,5 % del Banco Popolare, avrebbe comunque già avviato le pratiche per il divorzio da Unicredit. Fa niente se poi, come nel caso del presunto piano di Confindustria per liberarsi del quotidiano diretto da Gianni Riotta, arrivi puntuale la smentita, sebbene la bufala era talmente evidente da non meritare alcun commento. E non importa se, come nel caso dell'annunciato divorzio tra il Presidente Paolo Biasi e Unicredit, esista un bilancio dove il 4,03 % di Piazza Cordusio risulta immobilizzato a un valore unitario di 4,89 euro. Un valore di carico talmente elevato che rende ardua, se non suicida, l'idea di liquidare la partecipazione, anche ricorrendo a derivati o bond convertibili, considerato che il titolo Unicredit viaggia in borsa attorno a 1,5 euro. Insomma, pura follia. Visto che la Fondazione sta valutando se finanziare l'eventuale rafforzamento nel B. Popolare ( peraltro nemmeno certo ) monetizzando solo lo 0,81 % di Piazza Cordusio, che non è immobilizzato e ha un prezzo di carico più basso di quello di mercato, allora per qualcuno il " divorzio " è cosa fatta. E per meglio accreditare l'ipotesi dell'addio di Biasi a Piazza Cordusio, l'eventualità che la Fondazione possa essere azionista sia del Banco sia di Unicredit viene dunque liquidata come priva di senso. Fiat: Camusso, la Fiom tornerà in fabbrica comunque vadano le cose ( Adnkronos ) Milano, 13 gennaio " Comunque vadano le cose nella fabbrica ci torneremo ". A sottolinearlo è il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che a Milano ha confermato l'impegno da parte anche della Fiom a rientrare nella fabbrica Fiat di Mirafiori anche nel caso vincessero i sì al Referendum di questi giorni. A chi gli fa osservare come quella di oggi potrebbe essere l'ultima assemblea della Fiom in fabbrica, Camusso replica che " la Fiom esiste da 110 anni di storia. E' una grande Organizzazione con migliaia e migliaia di iscritti e non è che può venir cancellata così. Evitiamo di attribuire all'A. D. della Fiat il potere di cancellare la storia e le tradizioni del nostro Paese ". Fiat: Angeletti, se vincerà no Mirafiori scomparirà ( ( MF - DJ ) Roma, 13 gennaio Se al Referendum fra gli operai Fiat vincerà il no, " L'Accordo non ci sarà più. Ritireremo la firma e non riprenderemo la trattativa. In quel caso temo proprio che ci sarà un po' Cassa Integrazione e poi Mirafiori andrà lentamente verso lo spegnimento ". Lo ha detto a Libero il Segretario della Uil, Luigi Angeletti, spiegando che se dovessero vincere i sì, " applicheremo lo Statuto dei Lavoratori. Prevede che un Sindacato ha diritto a rappresentare i propri iscritti solo se firma il Contratto che si applica in quella azienda ", quindi la Fiom non avrà rappresentanti. Quanto alle intimidazioni dei giorni scorsi alla sede Uil di Napoli e alle scritte minacciose apparse sui muri a Torino, Angeletti ha sottolineato che a Mirafiori non c'è questo clima, certo " c'è tensione, ma stiamo parlando di persone che si conoscono, di Lavoratori. No, lì non c'è nessun rischio ", ha concluso. Fiat: Palombella ( Uilm ), investimento per Mirafiori vita per stabilimento. Nessun ricatto, garantito lavoro. Mirafiori destinato a chiudere senza Accordo ( Asca ) Roma, 13 gennaio ' 'L'investimento di un miliardo di euro da parte di Fiat - ha ribadito Rocco Palombella, segretario generale della Uilm ospite del programma radiofonico ''Ora di punta'', in diretta su Radio Città Futura - garantisce la vita dello stabilimento di Mirafiori. Il sito si sosteneva con impianti obsoleti e vetusti; aveva linee di produzione per auto a fine produzione come la Multipla e la Musa; avrebbe continuato a produrre un'auto di nicchia come la Alfa MiTo; il monovolume L0, originariamente destinato al sito piemontese, sarà prodotto in Serbia. Un quadro - secondo Palombella - '' per affermare senza ombra di dubbio che non si potevano più sostenere i livelli d'occupazione attuali e che i 5.600 addetti diretti avrebbero perso il posto, come almeno altrettanti indiretti. L'investimento per la produzione del Suv dalla seconda metà del 2012 assicurerà prospettive, invece, sia dal punto di vista produttivo ed occupazionale ''. Per il leader della Uilm '' occorrerà tirare ancora un po' la cinghia per tutto il 2011, attraverso nuova Cassa Integrazione, ma, dopo un rientro graduale degli operai sul luogo di lavoro, ora la prospettiva ora c'è. Chiaramente tutto dipende se prevarranno i sì al Referendum, ma sono fiducioso ''. '' Ci dicono che abbiamo ceduto a un ricatto con questo Accordo, ma noi abbiamo trattato e firmato un'intesa quando abbiamo trovato dei punti di convergenza. E comunque offrirei ai tanti disoccupati italiani questo ricatto ''. Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, intervenendo a Sky Tg24, ribadisce che l'accordo sullo stabilimento Fiat di Mirafiori è stato firmato per tutelare il lavoro. '' La violazione costituzionale - aggiunge il leader della Uilm - alla quale si appella qualcuno semmai è fatta nei confronti degli italiani in cerca di lavoro. Non c'è nessun Governo in grado di garantire 50 mila posti di lavoro come abbiamo fatto noi con l'Accordo ''. Per Palombella poi '' deve finire la logica che, chi non sottoscrive gli Accordi, li deve criticare. La Fiom non avendo sottoscritto un Accordo non si può permettere né di gestirlo né di criticarlo. Gli ultimi investimenti nello stabilimento Fiat di Mirafiori sono stati effettuati nel 1994 con la Punto “. Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella difende la scelta del sindacato di siglare l'accordo con la Fiat per l'investimento sullo stabilimento torinese e spiega che ''a fine dicembre la Punto e la Multipla sono fuori produzione e solo altri due modelli sono stimati per il 2011in produzione con 60000 vetture. Uno stabilimento, quindi, destinato al suo annientamento con impianti che non hanno possibilità di continuare a produrre ''. In Italia - ricorda ancora il leader della Uilm '' sono state prodotte 600 mila vetture nel 2010 ma Fiat in Iran ha prodotto 800 mila vetture ''. Per ultimo, il dirigente sindacale si è rivolto all'intera organizzazione dei metalmeccanici Cgil. " Io mi chiedo - ha concluso - perchè un sindacato rappresentativo come la Fiom, se non a Mirafiori, sul territorio nazionale, non riesca a firmare Accordi, ne voglia beneficiare comunque e allo stesso tempo criticarli. Non hanno firmato i rinnovi contrattuali del 2001, del 2003 e l'ultimo del 2009; si sono opposti alla riforma contrattuale e all' intese sulle deroghe contrattuali. Si sono opposti agli Accordi di Pomigliano e ora a quelli di Mirafiori. Hanno detto no ai relativi Referendum, quello svolto e quello che si sta per svolgere. Non fanno più sindacato, ma altro ". Fiat: Panicali ( Uilm ), ci basta un sì in più ( Asca ) Torino, 13 gennaio '' Ci basta un sì in più ''. E' quanto afferma il responsabile nazionale auto della Uilm, Eros Panicali, ai cancelli di Mirafiori. Secondo Panicali, comunque, la sensazione è che '' nella preoccupazione generale dei lavoratori il sì dovrebbe prevalere e spero anche in modo consistente ''. Fiat: Bonanni e Angeletti, Accordo Mirafiori come altri siglati da Fiom ( Asca ) Roma, 13 gennaio “ I Lavoratori di Mirafiori devono sapere che i contenuti dell'accordo che si apprestano a votare sono in linea con le tantissime intese sindacali sottoscritte unitariamente dal Sindacato, Fiom compresa, per difendere il lavoro e l'occupazione, gli investimenti e le produzioni, per la crescita e lo sviluppo ''. Lo afferma il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in una nota congiunta con il Segretario Generale della Uil, Luigi Angeletti, sottolineando che '' il tema di un'organizzazione del lavoro flessibile, la regolamentazione della prestazione lavorativa, l'adattamento della contrattazione aziendale per migliorare la produttività ed il livello di saturazione degli impianti è stato sempre affrontato negli anni con responsabilità e disponibilità da tutti i sindacati compresa la Fiom per il settore metalmeccanico ''. Per Bonanni, infatti, '' da una prima scrematura delle centinaia di intese sindacali sottoscritte unitariamente nelle diverse aree del Paese ed in tutti i settori emerge che Accordi sindacali ben più pesanti di Mirafiori e Pomigliano per deroghe contrattuali operate e per flessibilità organizzativa sono stati sottoscritti unitariamente per consolidare ed ampliare la base occupazionale, per difendere e mantenere produzioni industriali, per fronteggiare gli effetti di una globalizzazione che richiede sempre più standard elevati di efficienza, produttività, competitività del sistema industriale e produttivo ''. Anche per Angeletti '' Moltissimi altri Accordi hanno già previsto alcune deroghe decisamente più significative di quelle definite con la Fiat, eppure sono stati firmati da tutte le Organizzazioni Sindacali ''. Per il leader della Uil “ L’Accordo di Mirafiori determina sia stabilizzazione e prospettive di crescita occupazionali sia condizioni per aumenti salariali. E' un'opportunità di sviluppo per il territorio torinese e pone le premesse per accrescere la produzione di auto nel nostro Paese il cui Pil è sensibile agli andamenti del settore. I diritti dei Lavoratori di Mirafiori sono ad un livello superiore a quello di altri Paesi europei nostri diretti concorrenti ''. Ci sono, dunque - conclude Angeletti - '' solo ragioni di merito a sostegno del ' sì ‘. Ci sono solo ragioni politiche e di visibilità mediatica a sostegno del ' no '. I Lavoratori di Mirafiori sapranno scegliere il loro futuro ''. Fiat: Bonanni, ben venga la Fiom ma si adegui alla maggioranza ( Asca ) Roma, 13 gennaio Va bene che la Fiom resti a Mirafiori ma '' deve rispettare gli altri sindacati '' e '' adeguarsi alla maggioranza ''. A meno di due ore dall'apertura delle urne a Mirafiori, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in un'intervista al TG1 torna sul tema dell'Accordo per lo stabilimento torinese della Fiat e commenta le parole del segretario della Cgil, Susanna Camusso, che ha auspicato che la Fiom resti a Mirafiori. '' Questa è buona notizia - dice - ma a Camusso dico: va bene, ma allora deve garantire che la Fiom rispetti anche gli altri sindacati ed il criterio, normale in tutto il mondo, in base al quale quando c'è una maggioranza prima si discute e poi ci si adegua, altrimenti c'è una Babele. Noi abbiamo firmato l'Accordo - ribadisce il leader della Cisl - perchè la Fiat e i suoi investitori vedano in Mirafiori un'iniziativa valida. Per noi significa dare stabilità all'occupazione e più salario ''. Secondo Bonanni, poi, l'intesa non rappresenta uno sconvolgimento della relazioni industriali e dei rapporti sindacali. Dopo Mirafiori '' saranno come in tutti agli altri settori dove i rapporti tra Cgil Cisl e Uil vanno bene. Solo nel settore metalmeccanico, con la Fiom, ci sono problemi. Non si potrà fare politica ma sindacato. Questo farà bene ai Lavoratori. Facciamo il nostro mestiere, basta con un sindacato che si confonde con la politica ''. Sugli episodi di violenza che hanno colpito le sedi dei sindacati firmatari, Bonanni ha si e' detto '' preoccupato '' perchè '' alcuni di quelli che non hanno firmato hanno usato un linguaggio violento che poi scatena le persone più irresponsabili e abbiamo visto i problemi nelle sedi della Cisl e della Uil. E' una situazione incresciosa ''. Fiat: Chiamparino, se a Mirafiori vince il 'No' difficile uscire da tunnel ( Adnkronos ) Roma, 13 gennaio '' Se vince il sì restano aperte tutte le prospettive, la possibilità di incalzare Marchionne sugli investimenti e di incalzare il Governo. Resta aperta possibilità di rimediare alle criticità dell'Accordo, come quelle sulla rappresentanza ''. Lo ha detto a Sky Tg24 il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino a proposito del Referendum di Mirafiori. '' Ma - ha aggiunto Chiamparino - se vince il no ci infiliamo in un tunnel dal quale non so come usciremo ''. Btp: molto bene asta, rendimenti sotto secondario. cala spread su Bund ( Asca ) Roma, 13 gennaio Va in porto con successo l'asta dei Btp quinquennali e quindicennali. Buona la domanda e rendimenti in netta discesa rispetto ai livelli espressi ieri sul mercato secondario. I Btp, cedola 3 %, scadenza 2015, sono stati assegnati con un rendimento del 3,67 % in rialzo rispetto alla precedente asta ( 3,24 % ), fatto scontato considerando il generale innalzamento della curva dei rendimenti. Ma si è invece registrato un netto calo rispetto al mercato secondario, dove ieri il quinquennale era trattato con un rendimento del 3,85 %, il top da gennaio 2009. Sono stati assegnati 3 miliardi, la domanda è stata pari a 1,4 volte l'offerta, invariata rispetto alla precedente asta. I Btp, cedola 4,5 %, scadenza 2026, sono stati assegnati con un rendimento del 5,06 % in rialzo rispetto alla precedente asta ( 4,81 % ), anche qui un fatto scontato che registra l'innalzamento della curva dei rendimenti. Ma si è invece registrato un netto calo rispetto al mercato secondario, dove ieri il quindicennale era scambiato con un rendimento del 5,23 %. Sono stati assegnati 3 miliardi, la domanda è stata pari a 1,4 volte l'offerta, in aumento rispetto alla precedente asta. Il calo dei rendimenti rispetto al mercato secondario è stato favorito anche dal buon andamento delle aste dei titoli di stato spagnoli e portoghesi, nonchè dall'ammontare complessivo piuttosto esiguo dell'emissione odierna. Immediato l'effetto sullo spread di rendimento tra il Btp decennale e il Bund tedesco, sceso a 168, all'inizio di settimana si era toccato un picco di 204 punti. Commerzbank: aumento di capitale; il collocamento ( a sconto ) fa il tutto esaurito ( Bluerating.it ) Commerzbank ha annunciato stamane in una nota di voler aumentare il capitale emettendo “ strumenti ibridi ” emessi da compagnie del Gruppo e convertibili in nuove azioni fino a un massimo del 10 % del capitale sociale ( per un massimo di 118,135 milioni di azioni circa ). Oggi, un consorzio di Banche composto da Credit Suisse, Citigroup, Goldman Sachs e UBS ha collocato circa 118,135 milioni di azioni di Commerzbank, pari al 10 % del capitale sociale attuale di Commerzbank meno un'azione del capitale sociale, presso investitori istituzionali. Il prezzo di collocamento è stato fissato a 5,30 euro per azione precisa una nota dell'Istituto che parla di offerta “ più volte esaurita ”. Al momento a Francoforte il titolo Commerzbank cede il 2,6 % a 5,49 euro per azione. Il collocamento “ è stato eseguito in relazione al miglioramento della gestione del capitale di Commerzbank annunciato oggi dalla Banca attraverso strumenti di capitale ibridi ( “Trust Preferred Securities” ) emessi da società del Gruppo Commerzbank destinati ad essere conferiti in cambio dell'emissione di nuove azioni Commerzbank. Il collocamento delle azioni è subordinato all'esecuzione dell'aumento di capitale di Commerzbank, per il quale le risoluzioni necessarie, compresa la dimensione finale dell'aumento di capitale, dovrebbero essere adottate dal Consiglio di Gestione e Amministrazione e dal Consiglio di Sorveglianza della Banca il prossimo 21 gennaio 2011. Il regolamento dell'operazione, conclude la nota, è previsto per il 26 gennaio 2011. Spagna, in asta 60 % bond acquistati oggi da non residenti ( Reuters ) Nell'asta odierna in cui il Tesoro Spagnolo ha collocato bond a 5 anni per 3 miliardi di euro, il 60 % dell'importo è finito nei portafogli di investitori non residenti in Spagna. Lo riferisce una fonte finanziaria. Crisi: la Cina acquista titoli Portogallo a collocamento privato ( Asca ) Roma, 13 gennaio La Cina ha acquistato titoli di Stato del Portogallo per un miliardo di euro attraverso un collocamento privato con un rendimento superiore a quello di mercato. E' quanto scrive il quotidiano Journal de Negocios indicando che il Portogallo corrisponderà ai cinesi un tasso di interesse del 4,75 % per l'emissione a 18 mesi rispetto al 3,97 % dell'asta di ieri. Crisi: Fillon, Francia e Germania faranno il necessario per stabilità ( Asca - AFP ) Londra, 13 gennaio Francia e Germania faranno tutto il necessario per assicurare la stabilità finanziaria dell'area euro. E' quanto ha sottolineato il Primo Ministro Francese Francois Fillon parlando a Londra. '' Su questo punto non devono esserci dubbi - ha detto - gli Stati europei e in particolare Francia e Germania sono pronti a fare a tutto il necessario per garantire la stabilità finanziaria nell'area euro ''. Crisi: Reynders, UE valuta aumento Fondo Emergenza a 1.500 Mld ( Asca - Afp ) Bruxelles, 13 gennaio L'Unione Europea sta valutando la possibilità di raddoppiare il Fondo d'emergenza a disposizione dell'Eurozona fino a 1.500 miliardi di euro. Lo ha annunciato il Ministro delle Finanze Belga Didier Reynders che si è detto favorevole a questa ipotesi. '' Penso che raddoppiare le risorse sarebbe un obiettivo ragionevole - ha detto - ma bisogna precisare che non si tratterebbe di denaro da stanziare nei nostri budget ma di garanzie da concedere ''. Attualmente il Fondo d'emergenza, istituito l'anno scorso, ha disponibilità per 750 miliardi di euro di cui 440 sono garantiti dei Paesi dell'Eurozona, 250 dal Fondo Monetario Internazionale e altri 60 miliardi dagli altri Paesi dell'Unione. BCE: su Draghi Berlusconi piega la Lega ( MF - DJ ) Milano, 13 gennaio Silvio Berlusconi lancia ufficialmente la candidatura di Mario Draghi al vertice della BCE vincendo anche le resistenze della Lega. E lo fa simbolicamente al termine dei colloqui avuti ieri con la Cancelliera tedesca Angela Merkel, come si legge in un articolo di MF, sicuramente non un'alleata del Governatore della Banca d'Italia. " E’ ovvio che saremmo onorati se la scelta europea cadesse sul Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi a capo della BCE ", ha scandito il Premier a Berlino agganciandosi a una risposta appena data alla stampa dal Capo del Governo Tedesco in merito alle difese che i Governi dovranno mettere in campo per frenare le crisi finanziarie. L'uscita di Berlusconi segna un evidente punto di svolta che, raccontano fonti autorevoli a MF - Milano Finanza, va letta anche in chiave nazionale: il Premier, da tempo convinto sostenitore della politica di Draghi, anche come Presidente del Financial Stability Board, tanto da far balenare a volte il desiderio di portarlo in qualche modo al Governo, avrebbe vinto le resistenze della Lega, storicamente nemica dell'establishment di Via Nazionale e dello stesso Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che con il suo silenzio sulla candidatura di Draghi ha incentivato più di una voce che lo vede fortemente contrario a questo genere di scelta. Crisi: Cameron, Gran Bretagna non entrerà nell'euro ( Asca ) Roma, 13 gennaio La Gran Bretagna non entrerà nell'euro. Lo ha ribadito il Premier Britannico, David Cameron, nella conferenza stampa al termine dell'incontro con il Primo Ministro Francese, Francois Fillon. '' Non entreremo nell'euro - ha detto Cameron - almeno fino a quando sarò Primo Ministro ''. Cameron inoltre, ha ribadito il sostegno della Gran Bretagna agli sforzi dell'area euro per la riforma della governance ma '' non entreremo nei nuovi meccanismi per la stabilità finanziaria ''. Irlanda: Sarkozy, non può prendere aiuti e mantenere vantaggi fiscali ( Asca - Afp ) Blagnac, 13 gennaio All'Irlanda non dovrebbe essere permesso di accedere agli aiuti finanziari della UE e mantenere al tempo stesso la fiscalità di vantaggio a favore delle imprese. Lo ha detto il Presidente Francese, Nicolas Sarkozy, in visita a uno stabilimento dell'Airbus nel Sud Ovest della Francia. '' Non possono dirci venite ed aiutateci e poi continuare a mantenere le imposte sugli utili societari pari alla metà di quanto si paga negli altri Paesi. Non esiste integrazione economica senza convergenza dei sistemi fiscali “, ha detto il capo dell'Eliseo. In Irlanda la tassa sugli utili societari è pari al 12,50 %, una delle più basse della UE, dove nelle media si paga più del doppio. Banche: nuovi Stress Test nel 2011. Focus anche su rischio liquidità ( Asca ) Roma, 13 gennaio L'Authority Bancaria Europea ( EBA ) rende noto che nella prima parte del 2011 si terrà un nuovo round di Stress Test per le Banche europee. I risultati saranno pubblicati a metà dell'anno. I Test saranno condotti in collaborazione con le Autorità nazionali di Vigilanza, l'ESRB ( il Comitato per i Rischi Sistemici ), la BCE, e la Commissione Europea e '' copriranno un ampio gruppo di Banche simile a quello oggetto dei Test dello scorso anno '', spiega la nota dell'EBA. L'obiettivo dei Test è quello di verificare la capacità delle Banche di assorbire shocks economici e finanziari e valutare conseguentemente l'adeguatezza delle risorse patrimoniali. Nel primo trimestre di quest'anno, l'EBA avvierà anche un studio sui rischi di liquidità delle Banche. I risultati verranno utilizzati internamente per informare le Autorità di Vigilanza sulla presenza di eventuali aree vulnerabili al rischio di liquidità. Economia: Tremonti accelera su nomine controllate Tesoro ( MF - DJ ) Milano Durante la “Cena Degli Ossi” consumata mercoledì 5 gennaio a Calalzo di Cadore, ci sarebbe stato anche un fuori menu. Il leader della Lega, Umberto Bossi, il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e i colonnelli del Carroccio, si legge in un articolo di MF, non avrebbero parlato solo delle sorti della legislatura, di federalismo e di rafforzamento della maggioranza. Tra una portata e l'altra il Titolare di Via XX Settembre avrebbe attirato l'attenzione dei commensali anche su un'altra delicata questione: il giro di poltrone che in primavera si aprirà sulle principali controllate del Tesoro, da Eni a Enel, dalle Poste a Finmeccanica. Tremonti, pur essendo stato al vertice del Dicastero dell'Economia per sette degli ultimi dieci anni, e pur essendo il suo Ministero l'azionista diretto delle partecipate pubbliche, ha sempre dovuto lasciare l'ultima parola sulla scelta dei vertici delle società al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Ora però l'aria sembra essere cambiata. Lo dimostrano il braccio di ferro, nemmeno troppo velato, tra i due sulla scelta del successore di Lamberto Cardia alla guida della Consob e l'esito del confronto che ha portato su quella poltrona Giuseppe Vegas contro il pur forte Antonio Catricalà. Una replica del confronto tra i due si sarebbe avuta durante il Consiglio dei Ministri di martedì 12, quando Letta, appoggiato dal Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e da quello dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, avrebbe provato a far passare la nomina di Raffaele Squitieri al vertice dell'Authority dell'Energia trovando, nuovamente, il niet di Tremonti. Economia: nuove regole per debiti Pmi ( MF - DJ ) Milano Nuove scadenze per le rate da pagare e maggior capitalizzazione delle imprese, attraverso il credito erogato dalle Banche. Il tutto da realizzare entro un mese. Sono queste le priorità a cui sta lavorando il Ministero dell'Economia, nel tentativo di individuare nuove forme di collaborazione tra Istituti creditizi e imprese, per alleviare il peso del debito sulle Pmi. Ad annunciare la nuova rotta, si legge in un articolo di Italia Oggi, è il Sottosegretario all'Economia, Sonia Viale, rispondendo in forma immediata a una interrogazione presentata in Commissione Finanze alla Camera dal deputato Maurizio Fugatti ( Ln ). Lo stesso Sottosegretario spiega, che l'iniziativa di riscadenzamento del debito delle imprese, così come quella della loro maggior capitalizzazione, non potranno riguardare le Pmi, che hanno già beneficiato della sospensione dei debiti, in base all'Accordo sottoscritto il 3 agosto 2009. Fs: Trenitalia convoca Associazioni Consumatori su Carta Servizi ( Asca ) Roma, 13 gennaio Trenitalia ha deciso di convocare nei prossimi giorni un nuovo incontro con tutte quelle Associazioni dei Consumatori che manifestano, in un clima di rispetto anche formale tra le parti, la reale volontà di costruire un percorso, concreto e perseguibile, per il continuo miglioramento del servizio. Uno dei punti fondamentali dell'incontro - informa un comunicato - sarà ancora la Carta dei Servizi del Viaggiatore, strumento fondamentale su cui basare i rapporti tra le Associazioni dei Consumatori e Trenitalia e sul quale è stato già avviato un positivo lavoro comune. La ripresa del dialogo è la risposta concreta di Trenitalia alle richieste pervenute da parte di tutte quelle Associazioni davvero interessate ad un confronto serio e costruttivo, al centro del quale sia l'interesse effettivo della clientela in un clima di rispetto anche per il lavoro di tutti i ferrovieri. Fondiaria, Groupama considera acquisto quota 17 - 20 % ( Reuters ) Il Gruppo assicurativo francese Groupama sta considerando l'acquisto di una quota del 17 – 20 % di Fondiaria Sai. Lo rende noto Groupama in una nota. L'indicazione, precisa la società, è contenuta nel quesito presentato alla Consob relativamente alla partecipazione di Groupama all'aumento di capitale di Premafin, controllante di Fondiaria. La nota risponde a indiscrezioni stampa odierne sull'intenzione di Groupama di salire sino al 29,9 % di Fondiaria. Non esiste alcuna certezza che l'acquisto della quota Fondiaria vada in porto e non c'è nessuno accordo con parti terze sull'acquisto della quota, aggiunge Groupama. Il quesito depositato da Groupama in Consob lo scorso 5 gennaio è relativo all'eventuale obbligo di OpA su Premafin e le sue controllate Fondiaria e Milano Assicurazioni in relazione all'operazione di ingresso nella Holding dei Ligresti tramite aumento di capitale. Premafin e Groupama hanno raggiunto un accordo in base al quale il Gruppo francese entrerà nella Holding con il 17,1 % investendo 145,7 milioni di euro. L'ingresso avverrà mediante l'acquisto e la sottoscrizione di una parte rilevante dei diritti di opzione spettanti alla famiglia Ligresti legati a un aumento di capitale Premafin complessivamente pari a 225,7 milioni. Groupama ha condizionato la realizzazione dell'operazione all'assenza di un obbligo di OpA su Premafin e le sue controllate Fondiaria - Sai e Milano Assicurazioni. Nella nota odierna Groupama spiega che l'acquisto della quota di Fondiaria dipende dalle condizioni di mercato, dall'ottenimento delle Autorizzazioni regolamentari e dalla conferma dell'assenza di un'OpA obbligatoria. I tempi per la risposta da parte della Commissione non sono definiti e non è detto che il parere della Consob sulla questione arrivi prima dell'Assemblea di Premafin sull'aumento di capitale attesa in seconda convocazione per il 25 gennaio. La nota di Groupama ha dato nuova spinta in Borsa ai titoli coinvolti. Alle 10,10 Fondiaria è in asta di volatilità con un rialzo teorico del 19 % a 7,45 euro e volumi già oltre il doppio della media giornaliera. Milano Assicurazioni è in asta di volatilità con un teorico + 9,6 % a 1,29 euro e volumi doppi rispetto alla media giornaliera. La controllante Premafin, anch'essa in asta di volatilità sui massimi di seduta, segna un rialzo teorico del 10,07 % a 0,82 euro con volumi pari a tre volte la media giornaliera. Groupama strizza l'occhio anche a FonSai. Parigi chiede lumi alla Consob ( Finanza.com ) Parigi, 13 gennaio Non solo Premafin. I francesi di Groupama valutano anche la possibilità di un assalto diretto a FonSai. La mossa a sorpresa di Parigi, secondo quanto anticipato oggi da Il Messaggero, sarebbe volta a salire fino alla soglia del 29,9 % del capitale della Compagnia assicurativa della famiglia Ligresti senza così incorrere nell'obbligo di OpA. Intenzione tutta da verificare davanti alla CONSOB. Indiscrezione che ha subito acceso il titolo FonSai schizzato in testa al Ftse Mib con un rialzo massimo di oltre il 16 % a 7,285 euro. La Compagnia transalpina, secondo quanto specificato dal quotidiano romano, lo scorso 5 gennaio avrebbe depositato in CONSOB due quesiti: il primo relativo all'esonero di lanciare un'Offerta d'Acquisto su Premafin in seguito agli accordi siglati con la famiglia Ligresti per rilevarne una quota del 17,1 %; il secondo invece, a sorpresa, chiederebbe lumi sulla ratio dell'investimento anche in FonSai. Non sono precisate le modalità di acquisto di tale quota né le tempistiche. Dal quartier generale di Groupama hanno però fatto sapere che l'eventuale acquisizione di quota in FonSai non avrà alcun impatto su controllo da parte di Premafin. L'accordo Ligresti - Groupama prevede l'impegno per entrambi a non modificare le proprie quote dirette e indirette su FonSai e Milano Assicurazioni prima di due anni dalla data di conclusione della ricapitalizzazione di Premafin. " La notizia potrebbe riaccendere la speculazione sulle intenzioni di Groupama di salire rapidamente in FonSai anche se contrattualmente tale opzione è bloccata per i prossimi due anni ", commentano oggi gli analisti di Intermonte. Secondo i calcoli di Banca Akros Groupama potrebbe arrivare a ottenere appena il 5 % di FonSai attraverso l'acquisto dei diritti residuali dell'aumento di capitale. Nel dettaglio l'accordo Groupama - Premafin prevede il versamento nelle casse della Holding di 150 milioni di euro. Secondo lo schema tracciato, Groupama sottoscriverà nuove azioni Premafin per 115,7 milioni e acquisirà tutti i diritti di opzione degli aderenti al Patto per 30 milioni: post aumento di capitale deterrà pertanto una quota pari al 17,89 % del capitale votante, mentre la famiglia Ligresti scenderà al 35,78 %. Assicurazioni: Romani incontra parlamentari su caro tariffe ( MF - DJ ) Roma, 13 gennaio Alle 11.00, presso il Dicastero di Via Veneto, il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani - in seguito alla riunione dello scorso 4 gennaio con i Presidenti di ISVAP e ANIA - incontrerà una delegazione di componenti della Commissione Finanze della Camera per discutere i provvedimenti di legge relativi al contenimento delle tariffe assicurative. Lo rende noto un comunicato. Rc Auto: Romani, perseguire le frodi per tagliare tariffe ( Asca ) Roma, 13 gennaio Perseguire con più forza le frodi sulla Assicurazioni Rc auto anche per tagliare i prezzi delle polizze. Questo l'auspicio del Ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, che oggi al Ministero ha incontrato una delegazione della Commissione Finanze della Camera che sta definendo la bozza di una proposta di legge che va in tal senso. '' E' importante la collaborazione tra il Governo e la Commissione Finanze della Camera - ha detto Romani - dove è in fase di elaborazione un provvedimento per il quale c'è la possibilità di farlo approvare il sede legislativa. Vogliamo coinvolgere nel processo tutti gli attori protagonisti, nell'interesse dei cittadini, per tariffe più compatibili con la media europea, perseguendo coloro che usano le polizze assicurative per le frodi ''. A tal fine, ha poi detto il Presidente della Commissione della Camera, Gianfranco Conte, è importante una maggiore collaborazione tra le varie banche dati. '' Siamo arrivati a una bozza della proposta di legge - ha detto Conte - e stiamo definendo il testo definitivo con il Ministero per arrivare alla legislativa il prima possibile ''. Banco Popolare: aumento a 1,77 euro, per Akros lo sconto è in linea con ultime operazioni ( Finanza.com ), 13 gennaio Il Banco Popolare ha lanciato l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro fissando a 1,77 euro il prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione. Il periodo di sottoscrizione partirà lunedì 17 gennaio per concludersi venerdì 11 febbraio. Sono queste le decisioni prese ieri sera dal Consiglio di Gestione dell’Istituto scaligero, una volta ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Sorveglianza e il nulla osta alla pubblicazione del prospetto informativo da parte della CONSOB. La nota diffusa dalla Banca guidata da Pier Francesco Saviotti spiega che saranno complessivamente emesse 1.122.980.404 nuove azioni che verranno offerte in rapporto di 7 nuovi titoli ogni 5 azioni ordinarie ( e/o obbligazioni convertibili ) possedute. Il prezzo comporta “ uno sconto del 29 % rispetto a un Terp, pari a 2,492 euro, calcolato sulla base dei prezzi di chiusura di ieri ( 3,503 euro ) ”. I diritti di opzione saranno negoziabili in Borsa dal 17 gennaio al 4 febbraio compresi, mentre il Consorzio di garanzia della ricapitalizzazione è guidato da Mediobanca e BofA Merrill Lynch. Unipol: Stefanini fiducioso, il mercato premia il titolo ( Bluerating.it ) Anche Unipol finisce sotto i riflettori a Piazza Affari, col titolo che oggi guadagna il 3,7 % circa a 0,49 euro per azione, sfruttando la giornata euforica del comparto finanziario in Europa e le dichiarazioni del Presidente Pierluigi Stefanini secondo cui Unipol Banca dovrebbe migliorare i risultati nel 2011. “ Nel 2010 abbiamo invertito la tendenza e ci aspettiamo che nel 2011 possa proseguire in quella direzione ” ha spiegato il manager parlando ai giornalisti a margine di un convegno. A chi gli chiedeva se la Banca del Gruppo possa essere ceduta, il Presidente ha ribattuto che “ non c'è mai stata ” una simile ipotesi e che la Banca resta “ saldamente ” dentro il perimetro del Gruppo. Bankitalia: a novembre entrate tributarie salgono a 32,4 Mld ( AGI ) Roma Le entrate tributarie a novembre sono salite a 32,454 Mld in aumento rispetto a ottobre quando furono di 28,230 Mld. Lo rileva Bankitalia nel supplemento al bollettino statistico. A novembre 2009 le entrate erano risultate pari a 30,758 miliardi. Nei primi 11 mesi del 2010 le entrate si sono attestate a 326,761 miliardi in calo dell'1,07 % rispetto ai 330,315 miliardi registrati nello stesso periodo del 2009. Lavoro: Inps, tiraggio Cassa Integrazione al 48 % ( Adnkronos ) Roma, 13 gennaio Si conferma intorno al 48 % il ''tiraggio'' della Cassa Integrazione. I dati sono aggiornati a tutto il mese di ottobre, e fissano in 48,25 % la percentuale di utilizzo delle ore autorizzate di CIG. In particolare su 100 ore autorizzate di Cassa Integrazione Ordinaria, ne risultano utilizzate il 52,5 %; mentre si fermano al 46,5 % sommando quelle autorizzate per Cassa Integrazione Straordinaria e in deroga. E' l'Inps ad aggiornare i dati sull'utilizzo effettivo da parte delle imprese degli ammortizzatori sociali. In sostanza, tra gennaio e ottobre 2010 sono state autorizzate un miliardo e 26 milioni di ore di CIG, ma ne sono state utilizzate meno della met, cioè 495,2 milioni. “ Da quattro mesi calano le ore autorizzate di CIG e da un anno continua a comprimersi anche il tasso di utilizzo della Cassa Integrazione - commenta il Presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua - si tratta di due dati convergenti che mostrano segni di dinamismo nell'imprenditoria nazionale e nel mercato del lavoro. Nel 2010 le ore utilizzate di CIG non saranno superiori a quelle utilizzate nel 2009 ''. Nel corso dell'intero 2009 erano state autorizzate 914 milioni di ore e ne erano state utilizzate poco meno di 600 milioni ( circa il 65 % del totale richiesto ), nei primi dieci mesi dell'anno 2010 le ore autorizzate sono state un miliardo e 26 milioni, ma ne sono state utilizzate meno di 500 milioni ( 48,25 % ). Con questa dinamica ( si utilizza meno della metà delle ore richieste ) è presumibile che negli ultimi due mesi dell'anno ( in novembre e dicembre sono state autorizzate 177 milioni di ore di CIG ) si arrivi a un totale delle ore utilizzate che dovrebbe restare al di sotto della soglia di 600 milioni di ore, quindi sullo stesso livello del 2009. Fisco: finanze, a gennaio - novembre + 0,7 % ( Ansa ) Roma, 13 gennaio L'andamento delle entrate fiscali, al netto delle una tantum, a gennaio - novembre mostra una evidente ripresa facendo registrare una crescita dello 0,7 %,in netto miglioramento rispetto al risultato di ottobre in cui è stato rilevato un calo dello 0,3 %. Lo afferma il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia. Nel solo mese di novembre 2010 le entrate totali, al lordo delle una tantum, sono state di 56.708 milioni di euro ( + 3.774 milioni, pari a + 7,1 % rispetto a novembre 2009 ). Entrate gennaio / novembre, MEF: a 361,719 mld ( - 0,4 % su anno ) ( Reuters ) Nel periodo gennaio - novembre le entrate tributarie del Bilancio dello Stato sono diminuite dello 0,4 % sullo stesso periodo del 2009, rende noto il Ministero dell'Economia. Nei primi undici mesi dell'anno le entrate tributarie del bilancio dello Stato sono ammontate a 361,719 miliardi di euro con una variazione negativa pari a - 1,489 miliardi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La flessione, si legge sul sito www.finanze.gov.it, è imputabile " al previsto minor versamento a saldo registrato a febbraio 2010 dell'imposta sostitutiva su interessi e altri redditi da capitale, all'andamento dell'autoliquidazione e al previsto venir meno di entrate una tantum ". Le entrate totali, che conteggiano anche l'andamento dei ruoli, degli enti territoriali e delle poste correttive, ammontano a 383,124 miliardi, in crescita dell'1,9 % sui primi undici mesi del 2009. " Si può ritenere che tale andamento è sostanzialmente in linea con le previsioni 2010 contenute nella Decisione di Finanza Pubblica presentata lo scorso 29 settembre ", sottolinea la nota del MEF. Sanità: serve esame a braccia, chiedono ricetta per ogni arto ( Ansa ) Oderzo / TV, 13 gennaio Si è presentata allo sportello dell'Ospedale di Oderzo con una prescrizione per degli esami entrambi gli arti superiori, ma come risposta avrebbe ricevuto l'indicazione che servivano due ricette perchè due sono le braccia. La donna così ha fatto ritorno dal medico di base e questi ha espresso critiche perchè nessuno lo avrebbe avvertito delle nuove regole. '' La burocrazia - ha detto il medico al Gazzettino - uccide il nostro lavoro di medici '', indicando di aver passato diverso tempo al telefono con i responsabili del servizio per capire cosa era cambiato. '' Se il burocrate ha deciso di cambiare le regole - ha aggiunto - come medico che ho un rapporto diretto con l'assistito, chiedo che questi cambiamenti ci vengano comunicati. Invece non è arrivata una riga, nulla di nulla ''. Della vicenda, accaduta ieri mattina, è stata avvertita anche la Rappresentanza Sindacale dei medici di base. Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 14 gennaio 2011 Fondi: per mutui 1a casa verso sold out entro marzo ( MF - DJ ) Milano, 14 gennaio Per il fondo mutui prima casa si va verso il sold out entro marzo 2011. Anche se, come si legge in un articolo di Italia Oggi, nelle intenzioni del Ministero dell'Economia c'è la conferma per la stessa entità, 20 Mln euro, dello strumento creato per dare una boccata d'ossigeno alle famiglie in difficoltà che si trovano a pagare il mutuo sulla prima casa. Nella nuova edizione del fondo sarà previsto, poi, l'ampliamento dei soggetti beneficiari per coloro i quali hanno perso il posto di lavoro dipendente a tempo determinato nonchè ai casi di Cassa Integrazione Guadagni, La rassicurazione e l'apertura arriva da Sonia Viale, Sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze durante una risposta fornita in Commissione Finanze all’ interrogazione di Francesco Ceccuzzi (Pd). Fisco: prove di dialogo tra Italia e Svizzera ( MF - DJ ) Milano, 14 gennaio Prove di dialogo fiscale tra Svizzera e Italia. Dopo Francia, Germania e Regno Unito, si legge in un articolo di Italia Oggi, anche il Governo di Roma ha voluto rimettere mano al dossier sul segreto bancario e sulla doppia imposizione con la Svizzera. E lo ha fatto per mano del Ministro degli Esteri, Franco Frattini, volato ieri a Berna per incontrare in un vertice bilaterale il Presidente della Confederazione, Micheline Calmy-Rey. " Ci sono state e ci sono ancora incomprensioni. Ma è necessario riaprire la porta dei negoziati ", ha fatto sapere il rappresentante del Governo italiano di ritorno dalla Svizzera, ammettendo che l'incontro diplomatico è stato dominato dall'impasse relativo all'accordo fiscale tra i due Paesi. Fisco: commercialisti dicono no a critiche Agenzia Entrate ( MF - DJ ) Milano, 14 gennaio I dottori commercialisti non ci stanno ad essere considerati i "suggeritori" dell'evasione fiscale. E rimandano al mittente le critiche dell'Agenzia delle Entrate pubblicate ieri su Italia Oggi in risposta ad alcuni interventi fatti da parte dei vertici del Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e pubblicati sempre su Italia Oggi. La giornata di ieri ha visto la redazione di Italia Oggi inondata di proteste dei professionisti. La replica ufficiale è firmata dal Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti. Nella nota, i professionisti lamentano soprattutto: l'aumento esponenziale degli adempimenti di dichiarazione telematica con attività di front office pro fisco svolta a titolo sostanzialmente gratuito; la progressiva introduzione di limiti dei diritti di compensazione dei debiti e crediti fiscali e mancata attuazione tempestiva delle norme compensative pro contribuente;e l'accelerazione delle procedure di riscossione dei ruoli senza paralleli interventi sulla giustizia tributaria. Lista Falciani: Roma e Milano stanno valutando le posizioni ( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo Proviamo un po' a fare un aggiornamento sull'affaire Falciani e sulla sua lista che è sbarcata in Italia. Secondo alcuni rumors sarebbero almeno 1.017 le posizioni al vaglio della Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta aperta per omessa o infedele dichiarazione dei redditi con riferimento alla lista legata Falciani. Delle posizioni 25 riguardano persone giuridiche e il resto persone fisiche, sottoposte ad indagini di natura penale e tributaria per aver trasferito in Svizzera ingenti somme di danaro. Fino ad oggi, i magistrati di Piazzale Clodio hanno avviato gli accertamenti su circa un terzo delle varie posizioni, cui è contestata una presunta evasione fiscale pari a poco più di 454 Mln di euro. I magistrati della Procura di Roma che indagano sulla lista Falciani intendono ricostruire le singole posizioni, riservandosi di procedere con le varie contestazioni. Anche la Procura di Milano ha aperto un fascicolo "modello 45", ovvero senza ipotesi di reato e senza indagati, per fare accertamenti sulla cosiddetta "lista Falciani", comprendente i nomi di italiani con un conto al 31 dicembre 2006 presso la filiale di Ginevra di HSBC. A Milano è stata trasmessa una lista comprendente circa 2.100 nomi, in prevalenza persone fisiche, ora al vaglio della Guardia di Finanza del capoluogo lombardo. La lista comprende persone e qualche società di Milano, Monza e Brianza. Gli uomini delle Fiamme Gialle sono al lavoro da oltre un mese e stanno realizzando delle schede relative a tutti i nomi presenti della lista per capire la provenienza del denaro depositato in Svizzera. Economia: Mussari, necessaria riduzione costo del credito ( MF - DJ ) Milano, 14 gennaio " Il 2009 ci ha lasciato imprese in condizioni e con risultati peggiori del passato. La riduzione del costo del credito è quindi essenziale ". Lo ha dichiarato il Presidente dell'ABI, Giuseppe Mussari, durante la conferenza Geco 2011, organizzata da LegaCoop, precisando tuttavia che " il quadro odierno dell'Italia è rappresentato da relazioni serene tra imprese e Banche. E' un periodo positivo nell'interesse collettivo. Il fine è quello di far recuperare al Paese una traiettoria di crescita ". Economia: Mussari, lavoriamo alacremente in vista scadenza moratoria ( MF DJ ) Milano, 14 gennaio " Stiamo lavorando alacremente per trovare una soluzione. C'è un tavolo al Ministero e la moratoria scade il 31. Entro fine mese contiamo di avere un programma che gestisca gli effetti della fine della moratoria ". Lo ha detto il Presidente dell'ABI, Giuseppe Mussari, a margine della conferenza Geco 2011, organizzata da LegaCoop, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle indiscrezioni di stampa relative alla presenza di alcune bozze in ABI sulla gestione della fine della moratoria e in particolar modo dei debiti tra Banche e Piccole imprese. Mussari ha aggiunto che " le imprese coinvolte sono quelle che escono dalla moratoria in primo luogo, o altre che possono avere qualcosa da risolvere. Mi pare una platea ben determinata ". Il Presidente non si è dichiarato preoccupato per la scadenza della moratoria, affermando che " non è la prima scadenza. Inoltre la produzione industriale è andata meglio. Dal 2009 al 2010 abbiamo recuperato 6 punti, da - 5 a + 1. Vuol dire che qualcosa di buono è successo, anche se la velocità non è ancora quella ottimale ". Economia: Mussari, c'è necessità di profonda discontinuità ( MF - DJ ) Milano, 14 gennaio " C'è necessità di profonda discontinuità nel nostro Paese. Per non stare ai margini bisogna essere discontinui e ripensare a tutto. Non possiamo più permetterci quello che prima ci permettevamo a danno di quelli che sarebbero venuti dopo di noi. Bisogna modificarsi. Bisogna capire quale è lo sforzo che l'Italia deve compiere offrendo di più di quello che offriva prima. Servono cambiamenti strutturali e bisogna chiedersi quali sono i veri interessi e diritti ". Lo ha dichiarato il Presidente dell'ABI, Giuseppe Mussari, durante la conferenza Geco 2011, organizzata dalla LegaCoop, aggiungendo che " dagli inizi degli anni ‘90 perdiamo costantemente produttività. Nella ricchezza media individuale da 10 anni abbiamo un minus. Il Paese ha smesso di crescere, c'è stata meno giustizia sociale e quindi si è ridistribuito di meno. Bisogna attirare capitale e investimenti e creare occupazione per non diventare un Paese più povero ed anche più ingiusto. Il campo da gioco - ha concluso Mussari - è cambiato. Servono tacchetti nuovi. Bisogna lavorare di più e creare di più ". Banche: ABI, prima del 31 programma fine moratoria ( AGI ) Milano, 14 gennaio L'ABI conta di avere " prima del 31 gennaio " un programma che " gestisca gli effetti della fine della moratoria ". Non è preoccupato il Presidente dell'Associazione, Giuseppe Mussari, in vista della scadenza a fine mese di 'Avviso comune', la cosiddetta moratoria sui debiti delle imprese. " Ci stiamo lavorando alacremente per trovare una soluzione. C'è un tavolo al Ministero: la moratoria scade il 31 e prima di allora contiamo di avere un programma che gestisca gli effetti della fine della moratoria " . Fiat: Chiamparino; spero vinca sì, altrimenti vedo tunnel ( MD - DJ ) Roma " Pur vedendo delle criticità in questo Accordo, mi auguro, ma non ne sono certo, che vinca il sì perchè così restano aperte tutte le prospettive, da quella dell'investimento della Fiat alla necessità di lavorare a un nuovo Accordo per la rappresentanza sindacale ". E' quanto affermato dal Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, in merito all'Accordo di Mirafiori. Nel corso della trasmissione radiofonica Radio Anch'io, Chiamparino ha precisato che " se dovesse prevalere il no, vedo solo l'entrata in un tunnel con il ricorso alla Cassa Integrazione ". Il Sindaco di Torino ha aggiunto tuttavia che " non sono così sicuro che vinca il sì, una previsione non sono in grado di farla. Si può aprire una stagione positiva per tutti ", anche perché " la Fiat si impegna a fare quello che non fa più da 20 anni, cioè produzione di auto di alta gamma ". In merito all'assenza di una posizione unitaria nel Pd sulla vertenza Mirafiori, Chiamparino ha espresso il suo dispiacere " perchè credo che sia un tema identitario per dimostrare di essere una sinistra che accetta la sfida della globalizzazione e non si limita a subirla ". Fiat: Fassina ( Pd ), speriamo che vincano i sì ( MF - DJ ) Roma " Non diamo indicazioni di voto. Auspichiamo che vinca il sì al Referendum di Mirafiori, perchè gli investimenti promossi da Marchionne sono irrinunciabili ". Lo afferma Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, in un'intervista al Riformista. Fassina spiega che in primo luogo " gli investimenti per Mirafiori sono irrinunciabili ", in secondo luogo " c'è un vulnus nelle regole e nella democrazia nei luoghi di lavoro che è assolutamente da sanare partendo dall'iniziativa delle Parti Sociali ". In questo ambito " la politica non può restare a guardare e, in assenza di un Accordo fra le Parti, non potremmo latitare ". Fiat: superato quorum, Referendum valido ( Adnkronos ) Torino, 14 gennaio h. 14.16 E' stato superato poco fa il quorum per il Referendum in corso alle carrozzerie delle Fiat di Mirafiori. Alle ore 13 hanno votato complessivamente 3.060 Lavoratori dei 5.431 addetti, pari al 56,3 %. Il dato raggruppa sia i votanti del terzo turno, 384 operai che avevano votato stanotte, sia operai e impiegati del primo turno che sono stati 2.676. Cina: nuova stretta su liquidità Banche. riserva obbligatoria sale a 19 % ( Asca ) Roma, 14 gennaio La Banca Centrale Cinese ha varato una nuova stretta sulla liquidità delle Banche Commerciali. A decorrere dal prossimo 20 gennaio, il coefficiente di riserva obbligatoria sale di 50 punti base al 19 % della raccolta. Si tratta del settimo aumento consecutivo a partire dal 2010. Lo scopo è congelare una parte della liquidità per sterilizzare gli effetti moltiplicativi sull'offerta di moneta. Lo comunica la Banca Centrale sul proprio sito web. Il Tesoro Usa si prepara a uscire da Citigroup ( di Bluerating.it ) Il Tesoro americano ha annunciato oggi di voler cedere entro marzo la residua partecipazione del 7 % ( per un controvalore di mercato di circa 10,5 Mld di dollari ai prezzi attuali ) detenuta in Citigroup, che sulla base delle attuali quotazioni potrebbe far salire a 12 Mld la plusvalenza incamerate dal Tesoro con l'investimento in Citigroup. Sempre entro la primavera e dunque in anticipo rispetto ai tempi di massima finora previsti il Tesoro ha fatto sapere che uscirà da capitale di altre due società, Boston Private Financial Holdings e Wintrust Financial Corporation, riducendo a circa 300 Mld di dollari la sue esposizione nei confronti del sistema finanziario a stelle e strisce. JP Morgan supera la prova dei conti, titolo in salita a Wall Street ( Finanza.com ) Comincia positivamente la stagione delle trimestrali per il comparto bancario americano. in evidenza a Wall Street il titolo JP Morgan che sale di quasi il 2 % in scia ai numeri del quarto trimestre, chiuso con utili in salita del 47 % a 4,8Mld di dollari, ovvero 1,12 dollari per azione. Gli analisti stimavano un Eps di 1 dollaro. Andamento positivo anche per i ricavi, saliti a 26,1 Mld. Battuto anche in questo caso il consenso fermo a 24,2 Mld. Banche: nuova età dell'oro ( Wall Street Italia ), 14 gennaio Il settore bancario sta per entrare in una nuova età dell'oro tanto che gli utili cresceranno del 20 % in 12 mesi per vari anni. Lo sostiene il noto analista specializzato nel comparto Dick Bove. In un'intervista all'emittente CNBC , Bove ha detto che " C'è così tanta liquidità in alcune Banche degli Stati Uniti che può essere usata per generare la crescita futura dei profitti. Penso che per i prossimi 2 - 3 anni ci sarà un + 20 % all'anno, un'espansione ben più veloce di quanto si sta per assistere nel settore industriale ". Secondo l'analista non è vero che i profitti generati recentemente dalle Banche sono in larga parte dovuti alla morbida politica monetaria della Federal Reserve. " Le Banche non ne hanno bisogno ", ha detto, " hanno completamente ristrutturato i propri bilanci. Cattivi debiti, svalutazioni e chi più ne ha più ne metta fanno parte della storia antica ", sostiene. Come conseguenza della riforma finanziaria Dodd - Frank " le Banche creeranno nuovi prodotti che saranno molto redditizi ", ha aggiunto Bove. Per quanto riguarda la crisi legata all'ondata di stop ai pignoramenti decisi dalle principali Banche, l'analista getta acqua sul fuoco: " Si tratta di problemi legali, non finanziari " e ha proseguito dicendo che " il settore bancario è un po' come l'industria del tabacco. Per i prossimi 5 - 7 anni dovrà destinare parte dei propri ricavi semplicemente a pagare le spese legali ". Tra i titoli preferiti resta Citigroup, soprattutto dopo che ha recentemente risuperato quota $ 5. Alla luce dell'alta liquidità a disposizione a Bove piace Bank of New York. La preferita è Goldman Sachs in quanto si sta per entrare in una fase definita dallo stesso Bove come uno dei " periodi più entusiasmanti nella storia per quanto riguarda le fusioni e acquisizioni ". Gli investitori non dovrebbero comunque dimenticare " piccoli Gruppi " come Lazard, Evercore. La Banca Mondiale sposa lo yuan ( Italia Oggi.online ) 14 gennaio I primi erano stati, nel 2010, Mc Donald's e Caterpillar. Dopo le due multinazionali americane, ora anche una grande istituzione internazionale come la Banca Mondiale ha emesso un prestito obbligazionario in yuan. Segno che presto la valuta cinese sarà utilizzata nei mercati internazionali. L'operazione è stata condotta alla Borsa di Hong Kong, trait d'union tra il mondo capitalistico occidentale e il mercato dell'ex Celeste impero, dalla Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo, filiale della World Bank. Si stima che l'emissione raggiungerà i 500 milioni di renminbi ( circa 57 Mln di euro ). Il bond ha un rating di tripla A e un rendimento dello 0,95 % su base semiannuale. La scadenza è fissata per il 14 gennaio 2013. La somma non è particolarmente importante, ma l'operazione è altamente simbolica. La decisione della Banca Mondiale riflette in gran parte la composizione del suo capitale. Ben presto infatti la Cina potrebbe divenire il terzo più grande azionista dell'istituzione internazionale, dopo Stati Uniti e Giappone e davanti ai Paesi europei. Inoltre l'emissione di titoli in yuan è un modo di coinvolgere ulteriormente Pechino negli aiuti allo sviluppo dei Paesi più poveri. Ma soprattutto mira a instaurare un sistema che coinvolga al tempo stesso dollaro, euro, yen, sterlina e anche lo yuan, appoggiando in tal modo la politica cinese, che prepara passo dopo passo l'internazionalizzazione della sua divisa. Attualmente infatti la moneta cinese non è convertibile: la Cina pilota il suo tasso di cambio e ne limita l'uso fuori dai suoi confini. Ora, con Hong Kong come mercato pilota, il gigante dell'export comincia a liberalizzare le condizioni di scambio della propria moneta. Senza contare che già nell'agosto scorso Pechino aveva annunciato di aver autorizzato le Banche straniere a sottoscrivere il proprio debito pubblico. Lo yuan potrebbe dunque ben presto diventare un concorrente temibile per il dollaro. Prima però occorrerà che la divisa diventi pienamente convertibile, col rischio che si apprezzi molto. E Pechino, preoccupata per le sue esportazioni, non dovrà correre troppo in questa direzione. In ogni caso, sempre più investitori sono pronti a scommettere sulla moneta cinese. AIG ricapitalizza e restituisce a FED 21 Mld dollari ( Asca ) Roma, 14 gennaio AIG ha annunciato oggi di aver effettuato il Piano di ricapitalizzazione concordato con il Dipartimento del Tesoro americano, la Federal Reserve di New York e l'AIG Credit Facility Trust, e di aver restituito alla FED di New York tutti i 21 Mld di dollari versati nel 2008 nelle casse del colosso assicurativo per evitarne il fallimento. Nello stesso tempo, AIG ha convertito in azioni le varie forme di aiuti governativi, con il risultato che adesso il Tesoro possiede '' approssimativamente '' il 92 % di AIG. Il Gruppo '' ora si aspetta che il Tesoro venderà le sue azioni in AIG '' a seconda delle condizioni del mercato. '' Oggi - ha commentato il Presidente e A. D. di AIG, Robert Benmosche - è un giorno molto importante '' nel quale '' viene raggiunto un obiettivo molto importante: ripagare completamente la Federal Reserve Bank di New York. Ora continueremo a concentrarci su risultati forti per il bene del nostro più importante azionista, il Dipartimento del Tesoro ''. Commercio Estero: senza bolletta energetica a novembre avanzo 1,1 Mld ( Asca ) Roma, 14 gennaio A novembre disavanzo commerciale a 3,382 miliardi più che triplicato rispetto al rosso ( 1 miliardo ) del corrispondente mese dello scorso anno. Ma escludendo le importazioni legate all'energia, si registra un avanzo di 1,1 miliardi. Stessa musica nei primi 11 mesi del 2010: disavanzo pari a - 24,5 miliardi, ma al netto della bolletta energetica si registra un avanzo di 21,5 miliardi. E' quanto emerge dai dati dell'ISTAT. Banca Leonardo: acquisisce Sal Oppenheim Corporate Finance Svizzera ( Asca ) Roma, 14 gennaio Il Gruppo Banca Leonardo, Gruppo europeo attivo nell'Investment Banking e nel Wealth Management, ha approvato l'acquisizione di Sal. Oppenheim jr & Cie Corporate Finance ( Switzerland ) Ltd. Zurich, una delle principali società svizzere attive nell'ambito della consulenza finanziaria aziendale. Il team di professionisti in forza a Sal. Oppenheim CF Switzerland vanta 12 anni di leadership in Svizzera ed è primo per numero di anni di attività nel Paese. Il Gruppo ha tra i suoi clienti imprese svizzere di medie e grandi dimensioni, società blue - chip internazionali e Fondi di Private Equity. L'attuale team di 14 banker ha concluso con successo oltre 60 incarichi nel corso degli ultimi 10 anni raggiungendo un volume di operazioni pari a oltre 30 miliardi di franchi svizzeri. Le Parti hanno concordato di mantenere il prezzo di acquisto confidenziale. La transazione è soggetta ad approvazione della Banca d'Italia e si prevede sarà perfezionata nel mese di Aprile 2011. Lo comunica una nota della società. Intesa Sanpaolo: covered bond a 10 anni per 1 mld, libro ordini a 2,75 Mld ( Finanza.com ) Secondo indiscrezioni raccolte dall’agenzia Reuters, il covered bond a 10 anni lanciato oggi da Intesa Sanpaolo sarà pari ad 1 Mld di euro. Il libro ordini, sempre secondo l’agenzia, si è attestato a 2,75 Mld. Il rendimento dovrebbe essere pari a 180 punti base sul midswap. Intesa Sanpaolo: Compagnia Finanziaria contro Tatò ( MF - DJ ) Milano Le prove di matrimonio, mai andato in porto, tra la Tatò&Partners e La Compagnia Finanziaria ( LCF ) sono finite nel peggiore dei modi. Come si legge in un articolo di MF, il CdA di LCF, partecipata dal management e da Intesa Sanpaolo ( 10,28 % ), ha infatti deciso di promuovere un'azione di responsabilità nei confronti dell'ex Presidente Franco Tatò e dell'ex Consigliere Lucia Morselli, professionisti in Consiglio nel dicembre 2009 proprio per sancire la fusione con la Tatò&Partners, mai realizzata. Durante l'ultima riunione del CdA della Compagnia Finanziaria lo scorso 14 dicembre, secondo documenti ufficiali consultati da MF - Milano Finanza il rappresentante dell'azionista e managing director Stefano Di Tommaso ha promosso un'azione di responsabilità, approvata all'unanimità dai soci della Merchant Bank, nei confronti appunto di Tatò e Morselli. L'azione legale si riferisce ai mandati che i due manager avevano ottenuto per conto della Compagnia Finanziaria da I Viaggi del Ventaglio, poi fallita, e Bioera, l'azienda alimentare del gruppo Burani finita in concordato preventivo. L'accusa di Di Tommaso riguarda proprio " il rapporto contrattuale con il Ventaglio e i due mandati conferiti " alla Merchant Bank. " Nel corso della riunione del Board del 5 maggio dello scorso anno ", si legge nel verbale, " i Consiglieri Tatò e Morselli avevano confermato che le prestazioni rese dalla società al Gruppo Ventaglio legittimavano ricavi previsti per 1,3 mln complessivi, di cui 800 mila euro in relazione al primo mandato e 500 mila euro in riferimento al secondo ". Contratti di consulenza che erano arrivati alla Compagnia Finanziaria anche perchè Tatò e Morselli erano i liquidatori del Tour Operator fondato dalla famiglia Colombo. B. Italease: Gip prende tempo su Innocenzi ( MF - DJ ) Milano, 14 gennaio Fabio Innocenzi dovrà aspettare ancora qualche giorno prima di conoscere il proprio destino nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Milano su B .Italease, relativamente ai reati di false comunicazioni e aggiotaggio. Al termine dell'udienza di ieri, si legge in un articolo di MF, il Giudice delle Indagini Preliminari, Fabrizio D'Arcangelo, dopo aver sentito le posizioni del Pm Roberto Pellicano e della difesa dell'ex A. D. del B. Popolare e Vice Presidente di Italease, guidata dall'avvocato Nerio Diodà, si è infatti riservato di decidere sulla posizione di Innocenzi. In altre parole il GIP si è preso ancora un po' di tempo prima di stabilire se archiviare la posizione del banchiere, se chiedere alla Procura un supplemento di indagini oppure il rinvio a giudizio dell'ex A. D. del Banco. Nel corso dell'udienza, durata oltre tre ore, accusa e difesa avrebbero illustrato al GIP le proprie ragioni. Il Pm, in particolare, che al termine delle indagini preliminari aveva chiesto l'archiviazione per Innocenzi, avrebbe ribadito questa richiesta, basandosi prevalentemente sulle motivazioni che lo avevano convinto a non procedere nei confronti dell'ex numero uno della Popolare veronese. Lo scorso aprile, infatti, la Procura aveva chiesto per Innocenzi l'archiviazione in quanto " pur sussistendo elementi a carico, questi non paiono idonei a sostenere l'accusa in giudizio, per difetto di concretezza ". Unicredit guarda alla quota di Bank of Moscow. Gli analisti però sono scettici ( Trend.online ) di Alberto Susic A Piazza Affari si è conclusa anche oggi una sessione positiva per il settore bancario, nel quale hanno fatto eccezione solo Mediobanca e Banco Popolare che hanno chiuso gli scambi in calo. Tra i titoli meno performanti del comparto troviamo Unicredit che pure ha guadagnato terreno quest’oggi, terminando le contrattazioni a 1,714 euro, con un rialzo dello 0,82 % e oltre 370 milioni di azioni passate di mano a fine sessione. Il titolo è reduce da ben quattro sedute consecutive in rialzo, con un progresso su base settimanale di circa il 12 %. A richiamare l’attenzione sulle azioni dell’Istituto di Piazza Cordusio ci hanno pensato quest’oggi alcune indiscrezioni di stampa. Secondo quanto riportato dal quotidiano russo “Vedomosti”, Unicredit sarebbe interessato all’acquisto della quota del 46,5 % detenuta dalla Città di Mosca nella Bank of Moscow. Il giornale però riferisce che il Municipio di Mosca probabilmente non seguirà la procedura dell’asta e cederà la quota all’Istituto Statale Russo VTB prima del 21 febbraio prossimo. L’Istituto di Ghizzoni dovrebbe pertanto avere poche chances e anche gli analisti nel complesso sono piuttosto scettici sull’esito positivo di questa operazione. Secondo Equita SIM Unicredit potrebbe essere interessata alla Bank of Moscow perchè la Russia è un Paese core. La SIM milanese però è altresì convinta che l’Istituto italiano possa procedere all’acquisto solo vendendo altri Assets. Nel frattempo non cambia la strategia suggerita per il titolo per il quale viene confermato un rating “hold”, con un prezzo obiettivo a 2,2 euro. Neutrale la view di Mediobanca che individua un target price vicino a quello di Equita SIM, a 2,1 euro per azione. Se si considera che Banca di Mosca vale 2,2 miliardi di euro, gli analisti ritengono che l’acquisto in contanti della stessa costerebbe a Unicredit circa 35 basis points del Core Tier 1 che quindi quest’anno scenderebbe dall‘8,85 % all‘8,5 %. L’impatto potrebbe essere ancora maggiore qualora dovesse lievitare il prezzo della transazione per via della concorrenza tra Unicredit e VTB. Diversi ostacoli per questa operazione sono indicati anche da Banca Akros, indicando in primis che per Bank of Moscow non si tratta di una partecipazione di controllo. La Città di Mosca rimarrebbe indirettamente un azionista di minoranza della Banca con una quota del 17,3 %, mentre il Presidente e il Vice Presidente della stessa sono in possesso di una quota aggiuntiva del 20,3 %. Banca Akros punta l’accento anche sui rischi legati all’acquisizione con un prezzo troppo alto, segnalando al contempo che sarebbe complicata la creazione di sinergie. Anche per questo motivo gli analisti ribadiscono che Bank Ralsib rappresenterebbe un’opzione migliore per Unicredit in direzione di una espansione nel mercato russo. Non cambia intanto la view sul titolo, per il quale viene confermato un rating “accumulate”, con un fair value a 2,1 euro. Non danno credito ai rumors i colleghi di Centrosim secondo cui le indiscrezioni relative ad un interesse per Bank of Moscow sono riconducibili solo ad ipotesi di stampa. Anche per questo motivo gli analisti non cambiano idea su Unicredit, mantenendo fermo il rating “sell”, con un target price a 1,7 euro, poco al di sotto degli attuali valori di Borsa. Infine, scarse chances di realizzazione dell’operazione sono assegnate da Banca IMI secondo cui l’acquisizione della quota di Bank of Moscow da parte di Unicredit appare poco probabile. Gli esperti però fanno notare che lo shopping avrebbe un senso strategico perchè rappresenterebbe un punto a favore dell’espansione in un mercato interessante come quello russo. In attesa di novità Banca IMI conferma la sua view positiva su Unicredit, ribadendo la raccomandazione “accumulate” con un prezzo obiettivo a 1,94 euro. Spagna: allo studio iniezione da 80 miliardi nelle Banche ( Wall Street Italia ), 14 gennaio La Spagna si prepara a una massiccia iniezione di capitale nelle sue Cajas, le Casse di Risparmio del Paese. La cifra potrebbe arrivare a 80 Mld di euro, nel migliore dei casi a 30 Mld. Lo scrive El Confidencial. Che il sistema bancario spagnolo sia in difficoltà si sa. Ma la notizia - se confermata - non farebbe altro che aggiungere un'ulteriore prova della crisi che ha messo in ginocchio Madrid e che potrebbe tornare ad alimentare le pressioni del mercato. Il tutto mentre a livello europeo si ragione sull'ampliamento del Fondo salva - Stati da $ 440 Mld ( perchè non sarebbe sufficiente per lanciare, se ne avessero mai bisogno, a Spagna e Portogallo un salvagente come quello garantito a Grecia e Irlanda ), la BCE si è fatta in quattro per garantire un buon esito delle aste di titoli pubblici e la Cina ha dato la sua disponibilità a fare altrettanto. Il quotidiano online scrive, citando fonti vicine alla situazione, che " Il Primo Ministro Josè Luis Rodriguez Zapatero è determinato una volta per tutte a ripulire il sistema finanziario spagnolo. Per questo è pronto a realizzare una mega iniezione di soldi pubblici da almeno 30 Mld ma, nel caso estremo, può arrivare fino a 80 Mld ". Gli analisti di RBoS hanno ben accolto una simile ipotesi. Come riportato dal Financial Times sul web, " Questa nazionalizzazione del sistema bancario avrebbe effetti positivi per le più grandi Banche quotate. Un'iniezione di 30 - 80 Miliardi di euro equivarrebbe a un aggiuntivo debito in rapporto al Pil del 3 -8 % ". L'ufficio studi dell'Istituto ha poi spiegato che " se il secondo round di Stress Test in via di pianificazione rappresentasse il punto di svolta, seguito da un'ingente ricapitalizzazione, la fiducia nel mercato bancario spagnolo verrebbe ristabilita. Come dimostrato ieri dai conti del quarto trimestre 2010 di Banesto ( Banco Espanol de Credito), più il Governo aspetta più diventerà costosa l'operazione di pulizia " del sistema creditizio. Svizzera: Banca Centrale per il 2010 stima perdita di 21 Mld ( Asca ) Roma, 14 gennaio Swiss National Bank stima per il 2010 una maxi - perdita di 21 Miliardi di franchi svizzeri per effetto dell'apprezzamento del cambio. '' Il robusto rafforzamento del franco svizzero su euro e dollaro - si legge in un comunicato - ha prodotto una perdita di 26 Miliardi di franchi sulle posizioni nei cambi ''. La Banca Centrale tuttavia rileva che la perdita su cambi è stata in parte bilanciata dall'incremento dell'oro che dovrebbe produrre un profitto di quasi 6 Miliardi di franchi. Spagna: inflazione sale al 3 % a dicembre ( AGI ) Madrid, 14 gennaio L'inflazione in Spagna sale del 3 % annuale a dicembre dal 2,3 % di novembre. E' il livello più alto dall'ottobre 2008. L'inflazione core, al netto di energia e beni alimentari, cresce all'1,5 % dall'1,2 % . Confindustria: commissariato il vertice del Sole 24Ore ( MF - DJ ) Milano, 14 gennaio Da oggi Gianni Riotta, direttore del Sole24Ore, e Donatella Treu, A. D. del Gruppo editoriale che controlla il quotidiano di Viale Monte Rosa, avranno il faro dei vertici della Confindustria quotidianamente puntato sul loro operato. Ieri sera, si legge in un articolo di MF, il Presidente degli industriali Emma Marcegaglia, dopo una giornata di concitazione e di voci di ogni tipo sul futuro del foglio color salmone, ha infatti confermato la piena fiducia a entrambi ma solo " a precise condizioni ", come si apprende in ambienti confindustriali. Una di queste condizioni è il definitivo accantonamento del progetto di trasformazione del quotidiano in tabloid, ossia il progetto che lo stesso Riotta, nei giorni scorsi, aveva precisato davanti a numerosi redattori come sua mission editoriale. La decisione assunta dalla Marcegaglia è giunta al termine di un giro di consultazioni, avvenuto presso la sede di Assolombarda, tra i membri del Comitato di Presidenza dell'Associazione di Viale dell'Astronomia. Di fatto, si tratta di una sorta di commissariamento sia per il direttore sia per l'A. D. del Sole24Ore che adesso si trovano nella situazione di non poter più sbagliare un passo nella gestione del giornale - nel giro di un anno la direzione Riotta è infatti costata ben 54 mila copie giornaliere, che si traducono in minori ricavi per 15 - 16 Mln - e dell'azienda che dopo gli oltre 50 Mln di perdita del 2009 ha cumulato un nuovo rosso superiore a 30 Mln a fine 2010. Il giorno della verità per il management e la direzione del quotidiano potrebbe essere venerdì 21 gennaio, quando si riunirà il CdA per valutare il nuovo Piano Industriale. Lavoro: ispezioni in aziende agricole Sud, oltre 7mila irregolari ( Asca ) Roma, 14 gennaio Oltre 7mila Lavoratori irregolari, quasi la metà dei quali ( 49 % ), occupati in nero: è questo il risultato delle ispezioni effettuate - nell'ambito del '' Piano straordinario di vigilanza per l'agricoltura e l'edilizia nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia '' - dal personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ( DPL e Comando Carabinieri Tutela del Lavoro ), degli Enti Previdenziali ( INPS ed INAIL )e delle Forze dell'Ordine ( Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Arma Territoriale dei Carabinieri ), in 7816 aziende agricole di Calabria, Campania e Puglia. I dati, diffusi oggi dal Ministero del Lavoro, fotografano una percentuale di irregolarità rispetto al numero delle aziende ispezionate, fra marzo e dicembre del 2010, pari al 44 % del totale ( 3.434 aziende ), rimasta costante nei vari mesi di attuazione del Piano straordinario, mentre è stata registrata una progressiva riduzione della percentuale dei Lavoratori in nero rispetto a quelli irregolari che, a conclusione del Piano,è risultata del 49 %. Grazie alle ispezioni, inoltre, sono state scoperte numerose truffe ai danni degli Istituti Previdenziali mediante l'instaurazione di rapporti agricoli fittizi: 35.659 posizioni. Significativo il numero delle sospensioni per lavoro nero: 128 provvedimenti, di cui 23 revocati. La maglia nera va alla Campania con il 55 % di aziende agricole irregolari sul totale di quelle controllate e 27.256 posizioni lavorative e previdenziali indebite o fittizie; seguono la Sicilia, con il 48 % delle aziende controllate irregolari, la Puglia con il 44 % e 1.619 lavoratori totalmente in nero oltre a 7.230 posizioni previdenziali o lavorative indebite e la Calabria con il 28 % di aziende irregolari sul totale di quelle controllate e 1173 posizioni previdenziali fittizie. Lavoro, le cose che il capo pensa ma non vi dice ( YAHOO.Finance ), 14 gennaio Per quanto lo stile di un capo possa essere il più possibile aperto e trasparente, ci sono sempre delle cose che non potrà e vorrà dirvi. Ma, a saper leggere gli indizi giusti, potreste sempre leggere nella sua mente e decifrare i suoi non detti. "Si, vi spiamo la posta e anche Facebook" - Molte aziende monitorano le e-mail, gli instant message e le attività sui social network dei Dipendenti. Secondo le statistiche ( The e-Policy Institute ) questo succede nella metà degli uffici, a prescindere dalle dimensioni. In alcuni casi, i capi arrivano a leggere fino al 10 % dei messaggi che partono dall'azienda. Lo spionaggio ovviamente non è tappeto, e di solito procede per parole chiave, come il nome dell'azienda o dei suoi dirigenti e per termini sensibili come stipendio, aumento, licenziamento. Il mercato dei software di monitoraggio della posta aziendale ha avuto un boom negli ultimi anni, un mercato che varrà 1,23 miliardi di dollari nel 2013. "Sei troppo vecchio per questo lavoro" - L'età sta diventando sempre più un elemento chiave per le assunzioni dei Dipendenti. Il 25 % degli addetti alle risorse umane negli Stati Uniti ha apertamente ammesso di avere problemi nell'assumere persone avanti con gli anni. Si tratta ovviamente di un trend reso più complesso e problematico dalla crisi economica globale. E' un problema che non emerge mai in maniera diretta, anche perché l'età è la prima cosa che si vede dal CV e le persone che vengono discriminate per questo motivo probabilmente non lo verranno mai a sapere. L'indizio più significativo sono i tempi di ricerca per il lavoro, che per un over 55 sono il doppio che per un 35enne. Una strategia per aggirare il pregiudizio è studiare un curriculum ad hoc, che evidenzi sia le esperienze passate più importanti che la capacità di essere al passo con i tempi e maneggiare le nuove tecnologie. "So che non eri davvero malato" - Le ultime notizie sul contratto della Fiat a Mirafiori dimostrano come le assenze da malattia stiano diventando una questione sempre più importante. Ancora è lontana da noi la tendenza di molte aziende americane, di ingaggiare investigatori privati per cogliere sul fatto i Dipendenti che fingono l'influenza per andare a fare un colloquio o allungare il weekend. Da noi, domina ancora la visita fiscale, meno efficace. Ma spesso, basta molto meno per intuire la natura della febbricola strategica del venerdì mattina e garantire una brutta figura al Dipendente. "Tuo figlio ? Tuo problema" - Non si tratta di congedi di maternità, garantiti per legge, ma quanto diventare madri possa danneggiare la carriera nel medio e lungo termine. Perché, fin troppo spesso, datori di lavoro e manager tendono a privilegiare altre persone, rispetto a una neo madre, per incarichi di responsabilità, promozioni e sfide intriganti e delicate dal punto di vista professionale. Si tratta di un problema dai confini sottili, e difficili da valutare. Secondo i dati ISTAT e ISFOL, il 27 % delle donne lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio, il 15 % dopo il secondo. Situazione ancora più difficile in Italia per le donne under 24 e non laureate. "Sono il tuo migliore amico" - Pare che 6 Lavoratori su 10 considerino il capo un amico. Si tratta di un terreno molto scivoloso. Tutto dipende dallo stile di management, se preferisce impostare rapporti paritari oppure giocare apertamente a fare delle preferenze. Da un lato, si può ottenere tanto, in termini di benefici lavorativi. Dall'altro, il rischio è di esporsi troppo. Non soltanto con i Colleghi, ma anche per quanto riguarda le confidenze, che rischiano sempre di essere usate contro di te, anche involontariamente. Quindi meglio andarci piano.