Didattica delle competenze linguistiche
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Didattica delle competenze linguistiche
Strumenti per la didattica, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Antonella Longhi, Grazia Mauri e Saviem Mari Didattica delle competenze linguistiche Attività per il curricolo di italiano per le classi quarta e quinta della scuola primaria Erickson Indice 8 Presentazione (di Dino Cristanini) 10 Introduzione 13 Curricolo disciplinare per la classe quarta e quinta 18 ASCOLTO E PARLATO 20 Quante volte? 21Differenze 22Sostituzioni 23 Che fiaba è? Cosa succede? 24 Delizie in cucina 25 Raccogliere notizie 26Telefonate 28 Ascolta e sintetizza 30 Mappa di sintesi 32 L'avventura di Don Chisciotte della Mancia 34 Giochiamo alle cinque 36Bilbo 38 Uguali ma non troppo 40 Si gioca così 41 Quadro sonoro 42 Dall'intervista al monologo 43 Come un pilota di Formula uno 44 Conduttore interattivo 46 Emozionanti previsioni del tempo 48 Informazioni in mappa 49 Intonazioni giuste 50 Un antico romano direbbe così... 52Racconto 53Dado 54 Te lo spiego io 55 La giornata di Paolo 56 Dimmi come parli e ti dirò chi sei 57 Gara di scioglilingua 58LETTURA 60 Un vero monello 61 Aspettando l'autobus 62 Spedizione al supermercato 63Momo 64 La gallina 65 Che spettacolo! 66 Viaggio fantastico 67 La vetrina 68 I pensieri di Giacomo 69 Billy Elliot 70 Robin Hood 71 Vacanze in classe per i maestri 72 Il delfino salvato 73 Regolamento condominiale 74 Soggiorno all'estero con problemi 75 Acqua: oro blu 76 Correzione attenta 77 Un avviso tira l'altro 78 Quel che manca 79 Puzzle di brani 80 Notizie dalla stampa 1 81 Notizie dalla stampa 2 82 La leggenda delle rose 83 Chiedo rispetto! 84 Sotto il mantello dell'invisibilità 85 Attenzione alla pubblicità 86 Judith si sveglia 87 In taxi nella nebbia 88 Piacere, Hitchcock 89 Questione di metafore 90 Filastrocche a confronto 91 Il silenzio 92SCRITTURA 94 95 96 97 98 99 100 102 103 104 105 106 107 108 109 110 112 113 114 115 116 118 119 120 122 123 124 125 126 128 130 131 132 133 134 Scritto o parlato? Luoghi di scrittura Dal parlato allo scritto Intervista a me stesso Ti piace la tua faccia? Identikit del colpevole Segni caratteristici Sequenze descrittive Segui la farfalla Zoom: dal particolare al generale Zoom: dal generale al particolare Dalla tabella al testo Dentro il quadro A occhi chiusi Un posto meraviglioso Sul luogo del fatto Quale sequenza? Un racconto poco chiaro Stop… salto nel passato! Stop… salto nel futuro! Punti di vista differenti Nei panni di un altro Informare, per sorridere Informazioni… al volo Informazioni in mappa Regole da seguire Cosa mangia la mia sorellina Consigli per gli acquisti Argomenti per convincere Indaga con l’ispettore Veritas Confeziona il tuo giallo Chi ben comincia I pro e i contro Come in tribunale Quello che vedo, quello che sento nel cuore 135 136 138 139 140 142 143 144 145 146 148 149 150 151 152 153 154 155 Le idee del poeta Indovina e restringi Amici di penna Biblioteca galattica: una sequenza di troppo Trova le sequenze Viaggio al centro della Terra: il ritorno Parole in gioco, giochi di parole Sposta, aggiungi, cambia! Mi presento con… un acrostico Indovina tutto Parole dentro le parole Da Brindisi a Roma Dal testo teatrale… …al testo narrativo Rispondo seriamente… oppure no! Un tipo molto impegnato I ragazzi di ieri e quelli di oggi Dentro la storia 156LESSICO 158Sinonimi 159Contrari 160 Libertà di parola 161 Sostituzioni necessarie 162 Sinonimi di diversa intensità 163Cruciverba 164 C’è punto e punto 165 A che punto siamo? 166 Dal generale al particolare 167Incluso/escluso 168 Tutta questione di gambe 170Forma-parole 171 Smonta le parole 172 Dalla parola al vocabolario 174RIFLESSIONE 176 Parole dal… passato e dal futuro 177 La lingua di ieri 178 Italiano… incomprensibile! 179 Italiano moderno 180 Parole da… altre lingue 181 Uguale e diverso: l’italiano parlato nelle regioni 182 Parlate regionali 183 Parlare misto 184 Italiano delle professioni 185 L’italiano di settore 186 Nomi a volontà 187 Maschile e femminile 188 Singolare e plurale 189 Concreto e astratto 190 Nomi primitivi, derivati, alterati 191 Nomi composti e collettivi 192 Il nome in sintesi 193 Se questo è un nome 194 Il gioco dei nomi 196L’articolo 197 Obiettivo articoli 198 Le preposizioni semplici e articolate 199 Preposizioni al lavoro 200 Aggettivi qualificativi 202 Aggettivi qualificativi e gradi 203 Crucipuzzle di aggettivi 204 Aggettivi & aggettivi 205 Conoscere gli aggettivi 206 Pronomi personali 207 Pronomi personali alla prova 208 Pronomi dimostrativi, indefiniti, possessivi e numerali 209 Pronomi interrogativi, esclamativi e relativi 210 Indagine sui pronomi 211 Il verbo 212 Essere & avere 213 Essere e avere… in gioco 214 Verbi, tempi e persone 216 Il modo indicativo 217 Indicativo in analisi 218Congiuntivo 219 Condizionale e imperativo 220 Gerundio, participio e infinito 221 Verbi in ogni modo 222 Verbi in forma attiva, passiva e riflessiva 223 Verbi impersonali, servili e fraseologici 224 Verbi transitivi e intransitivi 225 La frase 226 Frasi in scatola 227Avverbi 228 Grammatica in sillabe 229 Congiunzioni ed esclamazioni 230 Punti di ogni tipo 231 Virgola & virgolette 232Ortografia 234 A colpo d’occhio 235 Analisi… particolare 236 Pescare nel testo 238 Grammatica e anagrammi 240 Quale domanda? 241 Diretta o indiretta 242 Una parola… tanti ruoli 243 A ogni frase il suo schema 244 272 Soluzioni Indice delle attività Presentazione Ci sono molti buoni motivi per offrire ai docenti materiali e strumenti che possano essere loro d’aiuto per promuovere nei ragazzi lo sviluppo della competenza linguistica nelle sue varie dimensioni: orale e scritta, ricettiva e produttiva. Il primo è che la lingua è in stretta relazione con il pensiero: consente di mettere a fuoco le idee, di organizzarle e metterle in relazione. La ricchezza lessicale è una risorsa importante in questo senso: chi ha più parole e ne conosce il significato ha anche più concetti, può riconoscere differenze e comprendere sfumature anche sottili, è in grado di effettuare operazioni mentali di vario genere, a partire dalla categorizzazione, e questo significa anche avere maggiori capacità di percezione e analisi della realtà. La lingua però non solo contribuisce alla formazione del pensiero, ma permette di esprimerlo. È dunque uno strumento di relazione sociale, e le Indicazioni nazionali per il curricolo lo considerano una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza. Il concetto di cittadinanza è andato evolvendo negli ultimi anni: non si tratta più solo di rispettare le regole per la civile e democratica convivenza, che peraltro è già di per sé un’ottima cosa, ma anche di essere attivi nella partecipazione alla vita della comunità e di dare il proprio contributo per cercare di rendere il mondo un po’ migliore di come lo si è trovato. Partecipare attivamente significa saper stare e collaborare nei gruppi, ascoltare e comprendere gli altri ma anche esprimere e sostenere le proprie idee con argomentazioni opportune. In questa prospettiva si può collocare la scelta delle autrici di questo volume di potenziare la dimensione orale, l’ascolto e il parlato, con la proposta di varie attività sia di comprensione che di produzione di testi orali, anche con mini simulazioni motivanti in cui si chiede all’alunno di assumere il ruolo di speaker di telegiornale o di meteorologo. Un’altra importante sottolineatura delle Indicazioni riguarda il fatto che la lingua consente l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali, ed è perciò una condizione indispensabile per poter operare efficacemente in tutte le discipline e raggiungere il successo scolastico. Ma possiamo andare oltre; tra le competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea con la Raccomandazione del 18 dicembre 2006, una importanza decisiva è rivestita dall’imparare a imparare. Per continuare ad apprendere lungo tutto l’arco della vita sono necessari diversi requisiti; uno di questi è la capacità di comprensione di testi di vario tipo, e in questo volume si propongono alcune strategie di ascolto e di lettura e di organizzazione delle informazioni. Ovviamente uno spazio adeguato viene riservato anche alla produzione scritta, alla grammatica e alla riflessione sugli usi della lingua. 8 Didattica delle competenze linguistiche Attività e strumenti, dunque, per tutte le dimensioni della competenza linguistica nel biennio conclusivo della scuola primaria, in vista del passaggio alla scuola secondaria di primo grado. Dino Cristanini Saggista, consulente e formatore. Ex dirigente tecnico MIUR presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Direttore generale dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione (INVALSI) Presentazione 9 Introduzione Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 26 novembre 2012: Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. […] Nel primo ciclo di istruzione devono essere acquisiti gli strumenti necessari ad una alfabetizzazione funzionale: gli allievi devono ampliare il patrimonio orale e devono imparare a leggere e a scrivere correttamente e con crescente arricchimento di lessico. Questo significa, da una parte, padroneggiare le tecniche di lettura e scrittura, dall’altra imparare a comprendere e a produrre significati attraverso la lingua scritta. La dicitura «competenze linguistiche», più volte ripetuta nelle Indicazioni nazionali per il curricolo, merita una riflessione. Cosa si intende in definitiva per «competenza linguistica»? Le frasi «La maestra Anna ha organizzato un compito» e «La mia compagna Giorgia ha assegnato una festa», pur essendo corrette dal punto di vista grammaticale, ortografico e sintattico, risultano improbabili dal punto di vista del significato. La frase non funziona perché non si assegna una festa e non si organizza un compito, è la logica a non essere rispettata in questo caso. Quando incontriamo per la prima volta una persona mai vista né conosciuta non ci rivolgiamo a lei usando le stesse frasi che rivolgeremmo a un amico di lunga data. Non avrebbe senso affermare in un discorso «Quella mamma ha anche dei figli» in quanto nella nostra lingua è implicito che al sostantivo mamma si dia il significato di donna con figli. Formare frasi secondo le regole della grammatica, avere un bagaglio lessicale ricco, combinarlo e saperlo usare, rispettare la logica, la situazione comunicativa, l’argomento, il ruolo della persona alla quale ci rivolgiamo, il contesto: la capacità di tenere presente e rispettare tutte queste variabili contemporaneamente si chiama competenza linguistica. Tra i primi a parlarne è Noam Chomsky (1965) che la definisce come la capacità di saper generare frasi che siano riconosciute come tali dagli altri membri che comunicano in quella lingua. La competenza linguistica richiede quindi una serie di conoscenze: –grammaticali (ortografia, ortoepia, flessione, coniugazione, sintassi, ecc. –lessicali (vocabolario, compatibilità, polisemia, senso figurato, modi di dire, ecc.), relative al contesto e al registro comunicativo. 10 Didattica delle competenze linguistiche Chi possiede queste conoscenze ha la possibilità di comporre un infinito numero di frasi da usare consapevolmente, scegliere le parole appropriate, pronunciarle con il tono di voce adatto a una specifica situazione comunicativa. Questo lavoro mira proprio alla formazione di una buona competenza linguistica, nel rispetto degli obiettivi indicati nei «Traguardi per lo sviluppo della competenze al termine della Scuola Primaria» nella convinzione che la modalità più efficace per organizzare l’educazione linguistica è orientata verso gli usi reali e dunque verso […] una competenza linguistica articolata, o meglio equilibrata che tenga conto che conoscere e usare bene la lingua vuol dire tanto saper leggere e scrivere quanto saper ascoltare e parlare. (F. De Rienzo, L’ascolto e il parlato, in Il curricolo e l’educazione linguistica, Milano, FrancoAngeli, 2008) il percorso di lavoro Il testo in questione offre un’ampia raccolta di proposte di lavoro pensate e organizzate per sapere e saper fare in ambito linguistico; la finalità, come dichiarato, è quella di supportare e sollecitare negli alunni la conquista di una vera competenza linguistica spendibile da subito e nel futuro. La proposta si rivolge ai docenti che insegnano italiano in classe quarta e quinta della scuola primaria e offre la possibilità di lavorare, linguisticamente parlando, alla costruzione di ponti verso la scuola secondaria di primo grado. Nel percorso di lavoro la disciplina «italiano» è intesa in modo globale; praticamente e per comodità di consultazione è organizzata in settori, identificati con i nuclei fondanti delle Indicazioni nazionali per il curricolo: ascolto e parlato, lettura, scrittura, acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo, elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua. Comunemente nei percorsi di educazione linguistica le proposte si concentrano sulla lingua scritta, l’oralità diventa secondaria, quasi fosse meno importante… questo quando la vita quotidiana elegge come codice di comunicazione privilegiato l’espressione orale. La scelta degli autori è stata quella di potenziare l’ascolto e il parlato, predisponendo materiali e proponendo strategie supportate delle nuove tecnologie. Per alcuni lavori il docente ha il compito di preparare il terreno all’ascolto ritagliandosi il ruolo, fecondo, di osservatore esterno. Introduzione 11 Nella realtà gli alunni vivono tante situazioni in cui «ascoltano» e risulta necessario verificare quanto realmente siano competenti in quest’aspetto della lingua. La scuola fornisce sempre situazioni di ascolto mediato, situazioni in cui il docente dice e ridice talmente tante volte che l’alunno si sente autorizzato a non prestare attenzione al preambolo del lavoro, nella certezza che in corso d’opera potrà sempre chiedere ciò che non gli è chiaro. Per ciascuno degli aspetti indicati il testo fornisce: • una programmazione suddivisa in conoscenze, abilità, competenze attese; • una raccolta di esercizi originali, calibrati per difficoltà e organizzati in proposte di lavoro, di ragionamento, di gioco e di verifica (identificabili attraverso icone). Le schede elaborate per il primo nucleo, ascolto e parlato, pensate per esercitare l’oralità, hanno una struttura particolare. L’esercizio ha un titolo generalmente preceduto da una breve indicazione di lavoro rivolta ai docenti (come leggere il testo proposto o come proporlo in ascolto, come somministrare una batteria di domande, come impostare una lettura, quando registrare un dialogo, quali varianti proporre, ecc.). Le schede presentate nei capitoli successivi si rivolgono invece direttamente agli alunni, riportando sotto il titolo una consegna chiara. Per scelta delle autrici un esercizio di lavoro occupa una facciata: le eccezioni ci sono, ma sono limitate nel numero. «Navigare» nel libro Ciò che consente una navigazione veloce all’interno del libro è la banda laterale che indica il nucleo fondante al quale si fa riferimento (ascolto e parlato, lettura, scrittura, acquisizione ed espansione del lessico, elementi di grammatica). Il titolo delle attività è affiancato da un bollino che identifica, scheda per scheda, il tipo di attività proposta. Nell’ordine, le attività sono così rappresentate: il lavoro, il gioco, la verifica, il contenuto audio extra scaricabile dal sito www.risorseonline.erickson.it (il numero nel riquadro indica la traccia di riferimento) 12 Didattica delle competenze linguistiche curricolo disciplinare per la classe quarta e quinta DELLA SCUOLA PRIMARIA nucleo fondante: ascolto e parlato conoscenze – gli elementi della comunicazione orale, la varietà delle situazioni di ascolto e la pluralità di linguaggi, anche trasmessi dai media; – gli scopi delle varie tipologie testuali e gli usi dei diversi registri; linguaggi settoriali e gergo negli scambi comunicativi; – strategie per la comprensione, la memorizzazione, l’esposizione e la rielaborazione; – le forme più comuni del discorso parlato monologico (racconto, lezione, spiegazione, esposizione orale) e della comunicazione di tipo sociale (conversazione, dialogo, intervista, discussione, dibattito); – registri linguistici; – tratti prosodici. abilità – cogliere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa), comprendendo lo scopo, l’argomento, le informazioni esplicite e implicite; – utilizzare strategie personali per memorizzare e sintetizzare le informazioni di una comunicazione; – esprimere oralmente pensieri, esperienze, emozioni, rispettando l’ordine causale e temporale; –dare e comprendere istruzioni, verbalizzare schemi e tabelle, relazionare argomenti di studio, attività scolastiche, extrascolastiche, esperienze vissute; – comprendere e usare registri linguistici diversi in relazione al contesto; – partecipare a discussioni di gruppo, individuando il problema affrontato e le principali opinioni espresse. competenze attese L’alunno: – partecipa a scambi comunicativi rispettando il turno, formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione; – ascolta e comprende testi orali diretti o trasmessi dai media, cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo; – capisce e utilizza nell’uso orale i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio; – coglie lo scopo di una comunicazione senza la mediazione dell’insegnante; – si appropria delle strutture caratteristiche delle diverse tipologie testuali per organizzare e pianificare la comunicazione orale. Curricolo disciplinare per la classe quarta e quinta della scuola primaria 13 nucleo fondante: lettura conoscenze – tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce; – le strutture proprie delle diverse tipologie testuali: •testi narrativi •testi con funzione referenziale •testi con funzione pragmatico/sociale •testi poetici •testi multimediali. abilità – utilizzare tecniche di lettura con scopi mirati; –usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi domande all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione; ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi; – leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere; –ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe, ecc.) per scopi pratici o conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi, ecc.). competenze attese L’alunno: – legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi; – utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica; – legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia e formula su di essi giudizi personali; – accede a testi scritti di varia natura e tipologia come possibili fonti per migliorare/ampliare/arricchire il proprio bagaglio linguistico ed esperienziale. 14 Didattica delle competenze linguistiche nucleo fondante: scrittura conoscenze Le differenze essenziali tra orale e scritto: – le varie strategie di scrittura adeguate al testo da produrre; – la pianificazione elementare di un testo scritto; – le operazioni propedeutiche al riassunto e alla sintesi; – i giochi grafici, fonici, semantici (acrostico, doppi sensi, ecc.). abilità – organizzare testi scritti, coesi e coerenti, in forme adeguate allo scopo e al destinatario per: • descrivere • narrare • dare e chiedere informazioni/istruzioni • esporre argomenti/esprimere opinioni • comunicare stati d’animo e sensazioni; – elaborare produzioni a partire da schemi, mappe, tabelle, grafici; – utilizzare varie strategie per sintetizzare un testo orale, scritto o filmico/teatrale, in modo efficace e significativo; – manipolare semplici testi in base a un vincolo dato; – elaborare in modo linguisticamente creativo testi di vario tipo. competenze attese L’alunno: – si avvale delle diverse forme della comunicazione scritta per scopi personali e interpersonali; – è in grado di trasferire le abilità conseguite in ambito linguistico scritto agli altri ambiti disciplinari, riconoscendo la trasversalità della lingua italiana. Curricolo disciplinare per la classe quarta e quinta della scuola primaria 15 nucleo fondante: acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo conoscenze Ciò che si conosce: – le varietà del patrimonio lessicale; – principali relazioni di significato tra le parole; – le diverse accezioni di una parola; – il significato figurato delle parole; – il lessico specifico; – il dizionario. abilità Ciò che si sa fare: – utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso); – ricavare il significato delle parole dal contesto e scegliere il termine adatto per un preciso contesto; – somiglianze, differenze, sinonimia, omonimia, polisemia tra parole, campo semantico, metafore e modi di dire; – interpretare le definizioni del dizionario. competenze attese L’alunno: – accede a testi scritti di varia natura e tipologia come possibili fonti per migliorare/ampliare/arricchire il proprio bagaglio linguistico ed esperienziale; – comprende e usa i vocaboli fondamentali e quelli ad alto uso e i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio; – riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. 16 Didattica delle competenze linguistiche nucleo fondante: elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua conoscenze Livello morfosintattico: – la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo; – i principali meccanismi di formazione delle parole; – la struttura della frase semplice: modalità e procedure per strutturare una frase semplice e per riconoscere gli elementi fondamentali della frase minima; – le parti del discorso e le categorie grammaticali; – le convenzioni ortografiche. Livello fonologico: – la punteggiatura. abilità – rilevare corrispondenze lessicali tra dialetto e lingua, tra vocaboli moderni/attuali e parole cadute in disuso, tra lingua italiana e altre lingue; – classificare parole ricorrenti, per categorie grammaticali; – riconoscere e modificare parole (derivazione, alterazione, composizione); – usare e distinguere i modi e i tempi verbali; – utilizzare i fondamentali connettivi (temporali, spaziali, logici, ecc.); – riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (frase minima): predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo; – utilizzare consapevolmente i tratti prosodici. competenze attese L’alunno: – riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative; –è consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo); – padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. Curricolo disciplinare per la classe quarta e quinta della scuola primaria 17 telefonate 12 • L’insegnante legge il testo dialogato; quindi consegna agli alunni la scheda riprodotta nella pagina a lato. Lorenzo è solo in casa, la mamma è uscita per la spesa... Suona il telefono e riceve quattro telefonate, una dopo l’altra. «Chi è?» «Ciao, cocco di nonna!» «Ciao nonna, come stai?» «Bene, caro. Ti telefono per dirti che ti ho preparato la crostata che ti piace tanto. Di’ alla mamma di passare da me questa sera a ritirarla.» «Sei una super nonna! Grazie! Lo dirò alla mamma!» «Pronto?» «Buongiorno, qui è lo studio dentistico del dottor Bruni. Volevo avvisare la signora che l’appuntamento di domani alle ore 17 è spostato di una settimana, sempre allo stesso orario.» «Va bene, grazie, ci penso io ad avvisare la mamma.» «Chi è?» «Buongiorno gentile cliente, parlo con il signor Corti?» «No, sono il figlio.» «Siamo della compagnia telefonica TELUTUX, volevamo proporre a Suo padre una nuova offerta di tariffa. Il nuovo piano è molto vantaggioso: comprende 100 minuti gratis alla settimana verso tutti i numeri TELUTUX.» «Mi scusi ma non ho capito bene...» «Nessun problema. Richiameremo domani per parlare con il titolare del contratto telefonico.» «Ok, lo dirò al papà. Arrivederci.» «Pronto?» «Ciao Lorenzo, sono Gabriele. Volevo chiederti se vieni al campetto a fare due tiri.» «Che bella idea. Vengo subito. Lascio alcuni avvisi alla mamma sulla lavagnetta in cucina e arrivo.» 26 © 2014, Longhi, Mauri e Mari, Didattica delle competenze linguistiche, Trento, Erickson Dopo aver ascoltato le telefonate ricevute da Lorenzo, scrivi i brevi avvisi che lascia alla mamma sulla lavagnetta della cucina. ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... © 2014, Longhi, Mauri e Mari, Didattica delle competenze linguistiche, Trento, Erickson 27 a s c o l t o e p a r l a t o racconto • L’insegnante proietta sullo schermo della LIM, oppure fornisce in cartaceo, la copia di una mappa come quella riportata in questa pagina. Legge il testo con gli alunni, verifica la comprensione, comunica alcune informazioni relative alla mappa (ad esempio, spinge a parlare di se stessi; il punto di partenza è il cerchio centrale; non c’è un ordine per procedere, ognuno è libero di scegliere come proseguire; ecc.), quindi chiede agli alunni di organizzare le risposte agli input proposti dalla mappa in un tempo stabilito, di provare ad esprimerle oralmente in autonomia e in modo fluente. Solo allo scadere del tempo concordato l’insegnante potrà chiedere agli alunni di lasciare a turno il proprio banco per salire su un palcoscenico ideale e raccontare di sé ai compagni. facili per me graditi discipline scolastiche alimenti sgraditi difficili per me che amo che adoro animali io film che mi fanno paura che detesto per il futuro che pratico progetti attività sportiva per il prossimo fine settimana 52 © 2014, Longhi, Mauri e Mari, Didattica delle competenze linguistiche, Trento, Erickson che vorrei praticare REGOLAMENTO CONDOMINIALE Esegui la lettura silenziosa del brano per almeno due volte. È fatto divieto ai signori condomini di utilizzare lo spazio comune per i giochi dei bambini. È vietato correre, saltare, giocare, schiamazzare sulle scale. Il regolamento interno del condominio prevede che i bambini possano giocare nel cortile, che si trova sul retro dello stabile, in un orario compreso tra le 16.00 e le 19.00. Questo per garantire la quiete e la tranquillità dei signori condomini. È responsabilità del portiere dello stabile far rispettare la suddetta norma. Le famiglie di bambini responsabili di «disturbo» avranno un richiamo scritto da parte dell’Amministratore Condominiale e, in caso di ripetuta inadempienza, una multa. È fatto divieto di calpestare l’erba e di giocare nel prato condominiale; si ricorda ai signori condomini che l’Assemblea Condominiale ha votato all’unanimità la concessione del cortile, spazio comune, per il gioco a condizione che il gioco stesso non sia di disturbo alla quiete, con urla, schiamazzi, rimbalzi continuati di pallone, fragore di pattini. L’Amministratore Condominiale Trasforma l’avviso in un regolamento, elencando tutti i divieti applicati agli spazi comuni e tutte le concessioni. È vietato: È consentito: .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. .............................................................. © 2014, Longhi, Mauri e Mari, Didattica delle competenze linguistiche, Trento, Erickson 73 l e t t u r a A OCCHI CHIUSI • L’insegnante invita gli alunni a riflettere sulla percezione sensoriale vivendo un’esperienza durante la quale l’organo di senso della vista rimane escluso. L’insegnante propone la lettura iniziale del seguente testo. VIA GARIBALDI Via Garibaldi è un’isola pedonale e si può camminare in tutta tranquillità senza guardarsi dalle automobili. Bisogna fare attenzione alle biciclette dei ragazzini che si divertono ad andare a zig-zag. Ci siamo avvicinati al banchetto di un ragazzo che stava eseguendo un autentico concerto suonando con una bacchetta una serie di bicchieri di varie forme pieni d’acqua. Alla sua destra una rivendita di fragranti grissini procurava ai passanti una certa acquolina. Più in giù abbiamo notato un gruppo di persone che si accalcavano intorno a uno svolazzare di stoffe colorate. Le stoffe colorate erano il vestito di una bambina di forse dieci anni. Accompagnata dal violino di un uomo che doveva essere suo padre, danzava come una vera gitana. Saltava, si inchinava, ruotava su se stessa e sembrava volare nell’aria con la leggerezza di una farfalla. Per un momento il suo sguardo si è posato su di me ed è sembrato dirmi: «Saresti capace di farlo?» Tratto da A. Petrosino, In Piemonte con Valentina, Alessandria, Piemme, 2004. • L’insegnante invita gli alunni a mettere in scena questa particolare via creando le postazioni descritte nel testo (biciclette, banchetto, rivendita di grissini, gruppo di persone, danzatrice e violinista). Lo spazio ideale potrebbe essere un cortile o la palestra. Quindi benda un alunno e lo invita a percorrere il tracciato, utilizzando gli altri sensi per riconoscere le postazioni. L’insegnate sollecita gli alunni alla costruzione di «una gabbia» per un nuovo testo che li vede protagonisti. La richiesta è quella di svolgere il testo dando importanza ai dati sensoriali che non si raccolgono con la vista. Via Bisogna fare attenzione Mi avvicino Più in giù (Dico che tipo di via è) (Scrivo un elenco) (Descrivo la prima sosta) (Descrivo qualcosa che mi sorprende) Oppure: Locale Bisogna fare attenzione Mi avvicino Sento (Dico che tipo di locale è) (Scrivo un elenco) (Descrivo la prima sosta) (Descrivo qualcosa che mi sorprende) 108 © 2014, Longhi, Mauri e Mari, Didattica delle competenze linguistiche, Trento, Erickson CONTRARI Forma i contrari trasformando gli aggettivi con i prefissi adatti. dis s in Felice .................................................................................................... garbato .............................................................................................. contento .......................................................................................... adattato ............................................................................................ onorevole ........................................................................................ Scrivi il contrario. decollare ......................................................................................... buono .................................................................................................. vecchio .............................................................................................. costruire .......................................................................................... accendere ......................................................................................... ricordare .......................................................................................... brillante ........................................................................................... comico ................................................................................................ © 2014, Longhi, Mauri e Mari, Didattica delle competenze linguistiche, Trento, Erickson 159 l e s s i c o UGUALE E DIVERSO: L’ITALIANO PARLATO NELLE REGIONI Segna con una X la versione linguistica da te usata per identificare cose e persone. calzino pedalino CALZETTO bambinobabbo creaturapapà pupopadre carpetta cartelletta Melone popone straccio cencio panno pezza fornaio panettiere prestinaio Conosci qualche parola usata in famiglia di espressione dialettale? Scrivila in un quaderno, spiegane il significato e condividila con compagni e insegnanti. © 2014, Longhi, Mauri e Mari, Didattica delle competenze linguistiche, Trento, Erickson 181 r i f l e s s i o n e CONGIUNZIONI ED ESCLAMAZIONI Sottolinea le esclamazioni e cerchia le congiunzioni nel brano che segue. Le ragazze, ma questo era prevedibile, hanno cominciato a sussurrarsi qualcosa all’orecchio e a mandarsi anche messaggini su brandelli di carta. «Oh, guarda, c’è uno nuovo!» bisbigliavano mentre la professoressa era distratta. «Caspita! È molto alto, perciò vedrai che si metterà all’ultimo banco» dicevano. Siccome ero molto curioso di capire chi era il ragazzo appena arrivato mi sono avvicinato, poi mi sono lanciato in un saluto particolare: «Ehilà amico, benvenuto.» La professoressa gli ha fatto cenno con la mano di seguirla e sorridendogli con la dolcezza da primo giorno (quella riservata all’accoglienza), dopodiché lo ha fatto sedere. Tratto da E. Laffranchini, Diario di un’amicizia, Vasto, Edizioni Didattiche Gulliver, 2010. Inserisci la congiunzione corretta scegliendola tra quelle proposte. 1. Io ho avvisato la mamma (benché – che – ma) ............................................................ arrivo tardi. 2. Passo da casa (perché – poi – ma) ................................................................... vado a fare la spesa. 3. Torno dalla nonna (perché – poi – ma) ............................................ ho dimenticato il borsellino. 4. È ingrassato (benché – che – ma) ................................................................. si fosse messo a dieta. 5. È tanto tempo (benché – che – ma) ............................................................ non telefono a Diego. 6. Laura si è preparata (perché – poi – ma) .................................................... vuole essere promossa. 7. Mi dispiace (che – poi – ma) .................................................... Aldo non abbia potuto venire. 8. Non va così male (come – quando – che) ....................................................... mio padre credeva. 9. Apri la finestra (come – quando – che) .............................................................. smette di piovere. 10. Mi ha sempre considerata (come – quando – che) ....................................................... una sorella. 11. Vieni a prendermi (perché – poi – ma) ......................................................... la mia auto s’è rotta. Usa perché o perciò per completare le frasi. Usa ma o quindi per completare le frasi. Fa freddo ............................. mi copro bene. Aspettami ............................ sono in ritardo. Prendo l’ombrello ............................... piove. Piove …………........….. prendo l’ombrello. È stato arrestato ........................... colpevole. È colpevole ........................ è stato arrestato. Ho corso ...................... non ti ho raggiunto. È di Enna .................................... è siciliana. È di Torino .............................. vive a Roma. Ho fame ............................... mangerò tutto. Ho sete ............................... non posso bere. Ho la penna ................................ non scrive. © 2014, Longhi, Mauri e Mari, Didattica delle competenze linguistiche, Trento, Erickson 229 r i f l e s s i o n e