IO NON VOTO NEWS 107
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IO NON VOTO NEWS 107
Edizione speciale (continua da pag. 1) Si è fatto tanto lavoro, si cerca di tenere puliti gli alvei e i tombini, ma non sempre lo si fa, e non basta. È a monte che si deve lavorare ». Lei dice, costruire vasche: come? «Si tratta di frazionare e rallentare l’apporto di acqua dall’alto. Se in tutti i complessi collinari, siano poche case o molte, l’acqua che cola dalle grondaie, che s’incanala nei rigagnoli, si concentrasse in vasche anziché riversarsi, tutta insieme, a valle, cominceremmo a ragionare. Basta poco tempo e non ci vogliono grandi finanziamenti: basta costruire vasche di raccolta di acqua piovana». Gli esperti assicurano che non sono aumentati i millimetri anni pioggia: cosa succede allora? «In effetti non credo che piova di più, credo invece che piova in modo diverso. In modo molto più concentrato intendo. Ma non credo che in passato ciò non sia mai successo. Era completamente diverso però il territorio che recepiva queste bombe d’acqua. Un campo zappato, ad esempio, è molto più poroso e ricettivo di un campo incolto. Le nostre colline sono o incolte o cementificate. Dunque, completamente impermeabili. Credo però che qualcosa cominci a cambiare, tra chi amministra il territorio». Malgarotto, appena eletto presidente dell’ordine regionale, un anno fa, era pessimista sul futuro del territorio, adesso ha cambiato idea? «Guardi, nonostante tutto si sta cominciando a fare prevenzione. Non si fa solo con le opere, ma, innanzitutto, con le cosiddette buone pratiche. Un esempio? Alle Cinque Terre, qualche giorno fa, abbiamo siglato un protocollo d’intesa tra il nostro ordine e il Parco, per la nascita di un centro studi geologico sul territorio. Non è l’ennesimo carrozzone. Lì ci lavoreranno sei colleghi a titolo gratuito, come volontari. Conoscere criticità ed emergenze serve per ottimizzare le risorse: i finanziamenti possono essere convogliati sulle effettive fragilità del territorio. Ne nascerà un’esperienza sperimentale pilota in Italia». Da dove bisogna cominciare a cambiare? «Ci sono due ordini di azioni. Le prime, che cominciano a funzionare, riguardano le norme. Sono appena stato nominato coordinatore del Consiglio nazionale dei geologi che organizza le proposte normative per la difesa del suolo. Per la prima volta, grazie alla nostra azione, sarà previsto nel collegato ambientale in discussione alla Camera, un finanziamento per delocalizzare le abitazioni costruite in zone rosse, a rischio di alluvioni o frane. Se ci saranno, d’ora in poi, leggi più restrittive, e decisive per la salvaguardia del territorio, le cose miglioreranno. Innanzitutto però ci vogliono le norme. L’Anci ha appena creato una commissione Protezione A Roma dicono: «Piove, governo ladro!» Belin, allora qui a Genova il comune cosa è!!! civile ed è stato chiamato, unico elemento esterno, l’ordine dei geologi, che ha accettato, sempre a titolo gratuito». E poi? «Poi il cemento. Vanno stappati i rivi, e dove si può va invertita la rotta, rompendo e liberando i fiumi dai tombamenti. È un elemento non considerato di primaria pericolosità, nei piani urbanistici, invece lo è: i tombamenti sono tappi alle bombe d’acqua che cadono dal cielo, ma soprattutto scendono dalle colline. Infine, le zone rosse vanno liberate da abitazioni, scuole e strade: ecco perché ci servono le leggi, altrimenti continueremo a veder passare gli anni, e le alluvioni, senza che nulla cambi». Dialogo sopra i massimi sistemi Ma Galileo non c'entra, al massimo Gianni Brera che soleva in questo modo intitolare una parte del suo Arcimatto del Guerin Sportivo, giornale ormai estinto come il gioco del pallone. Brera, tra una ricetta su come fare la polenta e un commento sul miglior barbaresco mai bevuto, disquisiva sui massimi sistemi parlando del ragioniere barbisino (Mazzola), dell'abatino (Rivera) e di rombo di tuono (Riva). A noi, al giorno d'oggi, resta invece il commento sul derby di Genova, partita tra le più brutte di sempre decisa da un mezzo tiro involontario. E per quel mezzo tiro, l'autore, che in tutta la partita non aveva combinato nulla, si è anche preso il premio Sky per il miglior giocatore in campo (oh perbacco!!). Mezzo tiro di un mezzo giocatore anche perché se fosse intero, la lunga vista di Marotta (detto senza nessuna intenzione di offendere) se lo sarebbe già accaparrato in toto. Se resta e resterà lì vorrà dire che sarà sempre un mezzo giocatore. Una cosa tuttavia mi ha colpito. Ho ascoltato le dichiarazioni dell'allenatore del Genoa alla fine e di un quasi mio conterraneo (Scuraro) ed entrambe avevano un minimo comun denominatore: Dobbiamo tirarci su presto perché vogliamo raggiungere e superare la Sampdoria. Sono rimasto stupito e indispettito, diciamolo, da queste identiche dichiarazioni. Il giorno dopo incontro per caso un mio parente in compagnia di un tifoso rossoblu, si parla della pessima partita e gli chiedo il perché di tale affermazioni. 'Perché non abbiamo altro' la risposta della persona. Riporto per puro dovere di cronaca che il conoscente occasionale ha anche aggiunto: 'Tra di noi ci sono molti disposti ad andare in B pur di vincere i 2 derby'. 'Io, invece, - ho risposto - ve li lascio tutti basta rivivere il 1991, esattamente come nel ‘91. Mi sono fatto una domanda e mi sono subito risposto. Perché non si farà lo stadio alla Fiera del mare e non si farà da nessuna altra parte? Per 2 motivi ben precisi. E' un'idea buonissima perché valorizzerebbe una zona che, come tante a Genova, sta degradando e darebbe lavoro a molte persone creando un indotto non da poco. Ed essendo buona (tra l'altro le società che hanno uno stadio di proprietà sono tutte in attivo) non si sposa con Genova. Quale idea buona si è mai sviluppata in questa città fino a poco tempo fa ai vertici nazionali per le industrie e il porto e ora diventata esclusivamente turistica? Se poi diamo un'occhiata alla storia vediamo la Corsica regalata ai Francesi per pochissimi spiccioli e la Costa Azzurra e Savoia idem in cambio degli antenati e de pronipoti di Borghezio e Calderoli. Ma il secondo motivo è ancora più assorbente. P R UB BLICI PR TÀ EG S RES O Savona Lunedì 13 Ottobre 2014 Fondato nel 2012 – Anno III NUMERO 107 http://www.iononvotonews.altervista.org/ EDIZIONE SPECIALE ALLUVIONE -GENOVA Basta la parola!!! E' un'idea della Sampdoria e quindi sarà ostacolata e bocciata in ogni modo.Ditemi, per favore, quale cosa ha mai portato a termine in tutti questi anni, il governatore regionale Burlando, quello che quando parla sembra sempre che mastichi formaggio. Pensateci ... come dite?: 'Nulla'. Siete in errore: una cosa l'ha portata a termine. Ha fatto in modo, riuscendoci pienamente, che al Consiglio di Stato della Sicilia un giudice suo carissimo amico abbia, in quel tale anno, fatto vincere la causa al Catania contro il Venezia per dare modo al Genoa di essere ripescato dalla C. Quel campionato di B ebbe un numero sproporzionato di squadre grazie a quella sentenza. Burlando è riuscito in quello. Se qualcuno me lo chiede sono in grado di fornire il nominativo, comprensivo di curriculum vitae, del giudice compiacente e perché lo ha fatto. Burlando rappresenta una delle massime autorità in Liguria e pensate davvero che verrà costruito lo stadio della Sampdoria alla Foce? G. P. L’angolo del Dottor A. C. basta mugugno adesso basta, noi a Genova siamo capaci soltanto a mugugnare ma da che mondo è mondo il "piove, governo ladro" è sempre stato permesso in quanto assolutamente innocuo e gattopardesco. In quel modo, dopo un po' tutto viene dimenticato, fino alla prossima volta in cui ci sarà l'indignazione generale, le solite cazzate sparate da roma o da Genova per poi, di nuovo, acquetarsi. In più, noi abbiamo nel nostro modo di fare che ci rimbocchiamo le maniche (anch'io sono stato, per nove giorni, un angelo del fango dopo l'alluvione del 1970, quando avevo 18 anni) e ci diamo d'attorno per ricominciare. Non potremmo fare qualcosa di diverso? Di più incisivo? Basti pensare che le strombazzate dette dal quel grande statista che era allora presidente del consiglio e che voleva diventare "padre della patria", sulle case prontamente erette a l'Aquila dopo il terremoto sono state dichiarate inagibili perché cadono a pezzi (la Magistratura che fa?). Nessuno dice nulla, questa è la prova di quanto il popolo sia bue: basta il campionato di calcio e i talk show dove si fa a chi urla di più, per essere in pace. Bravo furbo, così è contento!!! e se proprio devo … Voto Beppe Grillo [email protected] BURLANDO Bisogna fare un culo così al sindaco! IO NON VOTO NEWS Sono passati 44 anni, e la città si allaga sempre negli stessi punti, perché non si è intervenuti a monte MA NON BASTA. OCCORRE ANCHE CHIEDERE CON FORZA CHE QUALCUNO PAGHI. Ci sono responsabilità grosse da parte di politici (purtroppo di tutti i colori) e degli speculatori edilizi. Ma non in galera (CHE NON NE FANNO NEMMENO 1 GIORNO), DEVONO INVECE TIRARE FUORI TUTTI I QUATTRINI DEI DANNI, VANNO LASCIATI IN MUTANDE!!!!!!!!!!! GENOVA, TRA L'ALTRO AMMINISTRATA PER SECOLI DALLA SINISTRA, E' UNA DELLE CITTA' PIU' INVIVIBILI CHE CONOSCO!!!! Un es. per tutti: l'ascensore (che già è un errore averlo fatto....) del sottopasso x l'accesso pedonale alla Fiera E' GUASTO DA UNA VITA! MA c'è qualcuno che scende in piazza? A cominciare dalle associazioni disabili? Un cittadino incazzatissimo!!!!! Mario Repetto Il 10.10.2014 - 09:57 'M. S..' ha scritto: vi faccio una proposta: domani dalle 16:00 alle 19:00 stiamo tutti in largo Pertini vestiti a lutto, immobili e in silenzio (vi ricordate Gezi Park?), ci portiamo dei cartelli (formato A4, massimo A3) con scritto - stop ttip (magari aggiungendo, in piccolo: patto transatlantico su commercio e investimenti) - stop cementificazioni - stop privatizzazioni - sì tutela del territorio - sì beni comuni - sì diritto di vivere ... altre parole di questo genere, ognuno si scrive la sua che ne dite? Marina Il 10.10 2014 - 9:39, A. B. ha scritto: di nuovo pioggia, di nuovo lutti, di nuovo danni. L'allerta non pervenuta dall'Arpal, i piani di emergenza che esistono sulla carta e, forse, nei social network, l'attenzione spasmodica per opere da oltre 6 miliardi di euro per collegare Fegino a Tortona (già collegate d'altronde), non possono far dimenticare quello che dichiara oggi sulle pagine genovesi di repubblica il presidente dei geologi liguri Carlo Malgarotto ("servono interventi a monte per mitigare la violenza dell'acqua"). Niente di nuovo, a fine degli anni ottanta si prevedeva di costruire negli affluenti del Bisagno dei Bacini di laminazione (piccole dighe che avrebbero rallentato l'immissione dell'acqua nel Bisagno). Queste opere, insieme al rifacimento (o scoperchiatura) del tratto terminale del Bisagno e alla riforestazione dei versanti avrebbe potuto essere una risposta economica e rapida alle alluvioni. Invece, i poteri forti hanno scelto la politica dei deviatori - scolmatori dei torrenti, opere costose e, come si vede, neanche iniziate. Non mi piace avere ragione. A. B. ( genovese) La ricetta del geologo “Partiamo dall’alto le vasche ci salveranno” Carlo Malgarotto, presidente dell’Ordine “Raccogliamo l’acqua, la rallenteremo” MICHELA BOMPANI - Genova Repubblica 10.10.2014 «DOBBIAMO cominciare dall’alto»: Carlo Malgarotto, presidente dell’ordine dei geologi della Liguria, ha passato la giornata di ieri a raccogliere dati e segnalazioni. L’ennesima giornata di banalità del male. Piogge torrenziali, allagamenti, terra che non riesce più a deglutire e rigurgita acqua, che spaventa e che distrugge. Malgarotto però non è pessimista: indica la crescita di una nuova sensibilità delle istituzioni. E l’ordine dei geologi sta entrando, gratuitamente, nell’amministrazione della Regione: è appena nato a Monterosso il primo Centro studi geologici per proteggere un paesaggio fragile, caso pilota in Italia, sei scienziati volontari daranno linee di indirizzo per la salvaguardia del Parco e monitoreranno l’area. Non solo: il Comune di Genova, nelle prossime settimane, con il dipartimento di Protezione civile, formerà 60 “geologi d’emergenza”, volontari, che saranno in prima linea in caso di crisi. Presidente Malgarotto: sono passati 44 anni dall’alluvione del 1970. Tre anni dall’alluvione“del Fereggiano”. E la città si allaga negli stessi punti, va in crisi nelle stesse zone. Perché? «Perché non si è intervenuti là dove si dovrebbe: a monte. Bisogna cominciare dall’alto ad agire. Con delle vasche. L’acqua, per come è formata Genova, defluisce tutta, velocemente, dalle colline al centro, i rivi si ingrossano rapidamente con le grosse quantità d’acqua che si riversano dal cielo. (continua a pag. 2) Sindaco, come impieghiamo i fondi? Per interventi sull’ambiente o per speculazioni edilizie? Assessore mi meraviglio di lei? C’è forse da domandarlo? €0 L’ANGOLO DEL RELAX Il Podio Campionato mondiale dei cessi ? 1 ? 2 a. ? 3 b. c. Stabilisci la classifica finale La risposta sul prossimo numero Serie: Quel genio di presidente Su un filo elettrico sono disposti in fila 22 uccelli. Un cacciatore ne uccide 9 e 13 volano via. Quanti restano vivi? Nessuno! Solito “pirla”!!! Sarò l’uomo della ripresa dell’Italia! Tipi come voi dovrebbero uscire solo di notte, per evitare di mostrare alla gente per bene tutta l’arroganza e la prepotenza di cui sono imbottiti. a pag. 2 · Continua da pag. 1 · Dialogo sopra i massimi sistemi · L’angolo del Dottor A. C. a pag. 3 · Berlinguer, quante cose di sinistra · Il personaggio a pag. 4 · L’angolo della fantascienza · Storia della fantascienza · Rassegna di URANIA a pag. 5 · Quesiti di matematica · Chirurgia genetica · L’angolo della cucina a pag. 6 · Due canzoni per voi Berlinguer, quante cose di sinistra Il personaggio Mi rivolgo ai lavoratori e alle lavoratrici: nessuna conquista vi è stata regalata. Avete lottato e sostenuto duri sacrifici perché vi siete trovati contro il grande padronato, le destre, i governi della Democrazia cristiana. Per ogni lotta è stata decisiva la presenza e l’azione del Partito comunista: dare voti alle destre significherebbe compromettere le conquiste raggiunte e rendere più aspre le lotte per nuovi miglioramenti che sono necessari. Dare più voti al Pci significa creare le condizioni per nuove avanzate della classe operaia, dei braccianti, dei contadini, degli impiegati, dei tecnici, del popolo del Mezzogiorno, dei pensionati. Ai pensionati la Dc ha saputo solo promettere aumenti di poche decine di lire. I pensionati sanno che l’avanzata del Pci può garantire la soddisfazione della loro aspirazione che non è quella di ricevere elemosine, ma aver diritto a una vecchiaia serena.” “Ci rivolgiamo a tutti coloro che amano la libertà. La Dc ha gravemente ceduto a destra, ha fatto ricorso ai voti fascisti per eleggere il presidente della Repubblica, si dichiara pronta a far rientrare nel governo il Partito liberale, non si vergogna di mettere sullo stesso piano fascisti e comunisti. Il Partito comunista è la più grande forza antifascista che ripete oggi allo scherano fascista le parole che Piero Calamandrei volle incise nella lapide di Cuneo: “Su queste strade se vorrai tornare?ai nostri posti ci ritroverai,?morti e vivi, con lo stesso impegno, popolo serrato intorno al monumento?che si chiama,?ora e sempre,? Resistenza.” “Ci rivolgiamo a tutti gli italiani che vogliono la pace, l’indipendenza per il nostro popolo e per tutti i popoli. Il presidente degli Usa afferma che la guerra nel Vietnam minaccia la pace del mondo. Ma da chi viene questa minaccia? Forse dal popolo vietnamita? Esso non fa che opporsi a un’aggressione atroce e crudele. Noi siamo al suo fianco. La Dc sta dalla parte dell’aggressore e si ostina a voler mantenere l’Italia in una condizione di soggezione e di sovranità limitata.” “Ci rivolgiamo al cuore e alla ragione di tutti gli italiani che vogliono una società più giusta, liberata dalle discriminazioni di cui soffrono milioni di lavoratori, di giovani e soprattutto di donne. Mi sia consentito rivolgere un benvenuto affettuoso ai nostri connazionali che vengono dall’estero per votare: sono solo una parte dei cinque milioni costretti dalla politica della Dc a percorrere la via amara della ricerca di un lavoro in terra straniera. Votiamo anche per loro. Votiamo perché tutti gli italiani possano avere un lavoro, vivere una vita libera e dignitosa nelle loro terre, nella nostra patria”. Scampoli d’una tribuna elettorale del 1972: contesti lontani, circostanze diverse, quasi due Repubbliche fa. Intanto Enrico Berlinguer è scomparso da tutti i pantheon del centrosinistra. Eppure questo suo appello al voto – oggi che il Pd sceglie il candidato premier – non è solo un omaggio all’incommensurabile statura politica, ma soprattutto un piccolo ripasso della parola “sinistra”. Silvia Truzzi Il Fatto Quotidiano, 2 dicembre 2012 Sappiamo tutti come è andata: prima Pierluigi Bersani leader per la politiche 2013, poi Letta primo ministro di un immondo governo traghettatore per il peggiore dei democristiani mascherato da persona seria, ma così non è: il giuda Matteo Renzi!! V. A. sulla loro identità, arrivando a sospettare che fossero agenti dell'FBI; a tutt'oggi la questione non è stata chiarita). In seguito Dick partecipò a una conferenza sulla fantascienza a Vancouver, in Canada, e decise di stabilirvisi. Anche l'esperienza canadese fu però un fallimento, dovuto al consumo eccessivo di psicofarmaci e alla mancanza di denaro. Dick si fece ricoverare in una comunità di recupero per tossicodipendenti, la X-Kalay, un'esperienza breve che però lo aiutò chiudere con le anfetamine. Molti eventi e situazioni risalenti al suo percorso esistenziale di questo periodo ebbero un ruolo importante nel suo strepitoso romanzo Un oscuro scrutare. Tornato in California, Dick si stabilì alla periferia di Los Angeles e nel 1972 riprese a scrivere, anche in seguito all'incontro con Leslie (Tess) Busby (18 aprile 1973-1977), la quinta moglie, dalla quale ebbe il terzo figlio, Christopher Kenneth (25 luglio 1973). Tra il febbraio e il marzo del 1974 Dick iniziò a sentire voci e avere visioni in sogno e da sveglio. Convinto di vivere un'esperienza mistica, Dick prese a scrivere l'Esegesi, una vasta raccolta di appunti a carattere teologicofilosofico a partire dai quali scrisse la celebre Trilogia di Valis, punto d'arrivo della sua esperienza letteraria. Morì a Santa Ana, in California, per collasso cardiaco, nel 1982, proprio quando i diritti delle sue opere cominciavano a dargli per la prima volta una certa sicurezza economica, e mentre era in lavorazione il primo film basato su una delle sue storie: «Blade Runner», di Ridley Scott, che Dick non poté vedere completato, anche se riuscì a visitarne il set. Come molti scrittori americani Dick ha cominciato la sua carriera scrivendo racconti, moltissimi, che spesso hanno ispirato film famosi (tutti, in varie ma spesso ampie misure, poco fedeli allo spirito degli scritti originali) come «Atto di forza», «Minority Report», «Impostor», «Screamers-Urla dallo spazio». A partire dalla metà degli anni cinquanta Dick iniziò a scrivere romanzi, anche in ragione del successo di vendite della sua prima opera narrativa lunga, Il disco di fiamma (1955); ma è negli anni sessanta che crea capolavori considerati oggi pietre miliari della letteratura contemporanea e non solo fantascientifica, come La svastica sul sole (The Man in the High Castle nell'originale, pubblicato anche come L'uomo nell'alto castello), una distopia che raffigura un mondo dove gli Alleati hanno perso la seconda guerra mondiale, dominato da nazismo e imperialismo giapponese; l'allucinato Le tre stimmate di Palmer Eldritch (prefigurante tra l'altro, in qualche misura, i giochi di ruolo e la loro diffusione); il geniale e a suo modo epico Noi marziani; la complessa allegoria sociopolitica de I simulacri e il famoso Il cacciatore di androidi, che ispirò il film culto «Blade Runner». Philip Kindred Dick E’ nato a Chicago il 16 dicembre 1928 ed è morto a Santa Ana il 2 marzo 1982. E’ stato uno scrittore statunitense. La fama di Dick, noto in vita esclusivamente nell'ambito della fantascienza, crebbe notevolmente nel grande pubblico e nella critica dopo la sua morte, in patria come in Europa (in Francia e in Italia negli anni ottanta divenne un vero e proprio scrittore di culto), anche in seguito al successo del film «Blade Runner» del 1982 liberamente ispirato a un suo romanzo. In vita pubblicò quasi solamente opere di narrativa fantascientifica - un genere all'epoca considerato "di consumo" - ed è stato successivamente rivalutato come un autore postmoderno precursore del cyberpunk e, per certi versi, antesignano dell'avantpop. Gli sono stati dedicati molteplici studi critici che lo collocano ormai tra i classici della letteratura contemporanea Temi centrali dei suoi visionari romanzi sono la manipolazione sociale, la simulazione e dissimulazione della realtà, la comune concezione del "falso", l'assuefazione alle sostanze stupefacenti e la ricerca del divino. L'incontro con la fantascienza avvenne, forse per caso, e forse nel 1949 (ma il suo primo racconto, "Stability" Stabilità, pubblicato postumo, fu scritto nel 1947), quando invece di una rivista di divulgazione scientifica ne acquistò per sbaglio una di fantascienza (la circostanza non è certa). Esordì nel 1952 sulla rivista Planet Stories. Lasciata la prima moglie, si risposò con Kleo Apostolides (dal 14 giugno 1950 al 1959), militante comunista di origini greche. In questo periodo pubblicò i primi romanzi e una notevole quantità di racconti. Il matrimonio con Kleo andò in crisi quando Dick si trasferì nella zona rurale di Point Reyes, a nord di San Francisco, in quella Marin County che fu l'ambientazione di diverse opere (tra tutte Cronache del dopobomba). Lì conobbe Anne Williams Rubinstein, che diventò la sua terza moglie (rimasero sposati dal 1º aprile 1959 all'ottobre 1965). Era una donna colta e di forte personalità, vedova e madre di tre figlie, che gli diede una figlia: Laura Archer (25 febbraio 1960). Dick si trasferì a casa di Anne, e per mantenere la famiglia e il tenore di vita della moglie abbandonò la fantascienza, poco remunerativa e per niente prestigiosa, per tentare di occuparsi di narrativa mainstream. Ma Dick visse ciò come una sconfitta, di cui considerò responsabile la moglie. Il fallimento come "nuovo" autore fu la goccia; il matrimonio andò a pezzi, Dick si convinse che la moglie avesse assassinato il precedente marito e che avrebbe fatto lo stesso con lui. Divorziarono nel 1965, e Dick si trasferì a San Francisco. L'uso di stupefacenti portò Dick alla dipendenza dall'anfetamina, il che tuttavia non ostacolò l'impegnativa stesura di alcune sue opere più notevoli (Il cacciatore di androidi e Ubik). A questi successi seguì un periodo di depressione, in parte addebitabile all'abuso di anfetamine e in parte alla rottura con la quarta moglie, Nancy Hackett (sposata dal 6 luglio 1966 al 1972), che lo abbandonò assieme alla figlia Isolde Freya (ora Isa Dick Hackett ) (15 marzo 1967). Dick si trovò a vivere in una casa di sbandati, e la situazione arrivò al punto critico quando, in assenza (presumibile) degli Un tema frequente nelle opere di Dick è il abitanti, l'abitazione subì un'effrazione durante la quale sconosciuti forzarono il suo schedario confronto tra esseri umani e non umani: blindato (Dick fece innumerevoli ipotesi alieni, creature soprannaturali, androidi. L’angolo della fantascienza ll libro «Ma gli androidi sognano pecore elettriche?» di Philip Dick è pubblicato nel 1968 con il titolo originale "Do Andrids Dream of Electric Sheep?" e viene tradotto in italiano con tre titoli diversi (l'ultimo è quello giusto). Vince il premio nebula come miglior romanzo. Da esso viene tratto il film «Blade runner» considerato un capolavoro dalla critica cinematografica internazionale. Recensione del Dottor A. C. del romanzo «Ma gli androidi sognano le pecore elettriche?» E' ambientato nel 1992 sulla Terra sconvolta dalla guerra nucleare, dove sono stati creati degli androidi, che vengono utilizzati per i lavori più rischiosi, del tutto simili, nell'aspetto, agli umani. Essi sono a scadenza ed il protagonista deve appunto eliminarne alcuni che hanno terminato la loro funzione. Il problema nasce nel momento in cui deve valutare se gli androidi assomigliano agli uomini o viceversa. Un tema caro all'autore è quello di un indefinibile confine tra verità e fantasia. Il libro è molto bello e la partecipazione emotiva è importante: il lettore, facilmente, si immedesima nel protagonista e lascia andare le sue emozioni facendosi la domanda: gli androidi hanno dei sogni? Delle aspettative? La creazione di essi non ha confuso soprattutto noi? Senz'altro da leggere. Storia della fantascienza 5 Anni ottanta: il Cyberpunk «Blade runner», è un film del 1982 con Ridley Scott come regista ed Harrison Ford A dominare la scena nel corso degli anni come attore principale. ottanta è decisamente l'ondata Cyberpunk. Il nuovo spazio da esplorare, dopo quello Recensione del Dottor A. C. del film esterno tra le stelle e quello interiore della «Blade runner» psiche, è quello virtuale delle tecnologie In una Los Angeles del 2019 splendidamente informatiche e di telecomunicazione. Si può ben ambientata, squallida, piovosa, buia e dire che Internet viene profetizzata (anche se già pericolosa, Rick deve ritirare alcuni replicanti ne esisteva una prima forma pionieristica) nel "scaduti" ma si trova in difficoltà dovute al suo 1984 dal romanzo più celebrato del Cyberpunk, particolare senso di umanità e non considera che Neuromante di William Gibson con il suo i replicanti sono poco più che macchine a cyberspazio. scadenza.... E' lui stesso un replicante? Anche il Cyberpunk viene lanciato da Risolverà il suo problema? Come? Il film è un'antologia di racconti, Mirrorshades, curata considerato da molti un capolavoro, uno dei dall'intraprendente scrittore e giornalista Bruce migliori che la Fantascienza ci abbia offerto. Sterling. Sulla scia dell'ondata Cyberpunk si E' stato preso da un romanzo del 1968. assiste ad un rinnovato interesse accademico per "Ma gli androidi sognano le pecore la fantascienza (vista sempre più come un'area elettriche?". confinante con la letteratura postmoderna), Il film, per le ambientazioni davvero all'esplodere dell'immaginario fantascientifico particolari, ricorda l'immortale "Metropolis" di nel nuovo ambito dei videogiochi, ma F. Lang del 1926. soprattutto ad un rinnovato interesse da parte del Tenete conto che il 2019 sarà tra cinque anni e cinema di Hollywood, che comincia a ciò rende le atmosfere del film assolutamente realizzare, complici le nuove tecnologie digitali, irreali. Ha avuto, nel tempo, degli aggiustamenti film sempre più spettacolari spesso basati, ed un remake, ma la prima stesura è certamente direttamente o indirettamente, sui classici del la più efficace. genere. Esempio ne è la trasposizione Da vedere assolutamente. cinematografica di Fanteria dello spazio di Robert Heinlein, riportato nelle sale cinematografiche al suo titolo originale «Starship Troopers». L'ondata Cyberpunk tuttavia dura meno della New Wave, soprattutto a causa dell'affievolirsi dell'ispirazione dell'autore più dotato, William Gibson. Altri autori del movimento si affermano in modo più o meno duraturo, come Lucius Shepard, Kim Stanley Robinson, Rudy Rucker, Lewis Shiner. A margine del movimento cyber sta una tra le più interessanti autrici che esordiscono in questi anni, la sofisticata e letteraria Pat Cadigan, mentre ne è del tutto al di fuori l'altra figura di spicco della scrittura al femminile, l'afroamericana Octavia Butler. L'influsso di Philip Dick Ed io chi sogno? Certamente qualche stronzo!!! Pensate che sono passati appena 22 anni da quello di ambientazione del romanzo di Dick e nulla di tutto quello da lui narrato si è minimamente avverato. D’altra parte è noto a tutti quanto la fantascienza corra molto più veloce della realtà. V. A. Un'altra novità del cinema post-millenario sono le versioni cinematografiche di numerose opere del romanziere fantascientifico Philip K. Dick, che a partire dagli anni novanta era stato progressivamente riscoperto dal grande pubblico La recensione è breve ma esauriente e e dalla critica come uno dei più importati puntuale come sempre è solito fare il Dottor scrittori americani del XX secolo. Dick era a suo tempo divenuto noto al più A. C.. V. A. vasto pubblico proprio grazie al capolavoro Blade Runner (1982). Meno noto il film Rassegna di URANIA Screamers - Urla dallo spazio del 1996.. 1. Sfere di fuoco Trasposizioni come il film Minority Report con Giuliano Ferrara e Sandro Bondi (2002) di Steven Spielberg e il meno riuscito Paycheck (2003), malgrado gli ottimi spunti, 2. La montagna degli orrori privilegiano soprattutto l'azione e gli effetti con R. Brunetta, R. Calderoli, G. Ferrara speciali e non sembrano conservare granché 3. Nemica occulta dell'originale carica visionaria, critica, eversiva con Forza Italia e un po' profetica di Dick. Un tentativo più 4. I proteiformi ambizioso è costituito da A Scanner Darkly con M. Borghezio, F. Storace,R. Brunetta Un oscuro scrutare, adattamento del libro 5. I fantasmi della radura, e altri racconti Un oscuro scrutare (A scanner darkly), per la con CGIL-CISL-UIL regia di Richard Linklater, interpretato da star 6. Tele-Homo sapiens quali Keanu Reeves, Winona Ryder e Robert con Silvio Berlusconi Downey Jr.. Alcuni ritrovano anche in numerosi altri film 7. Sconfitta dei semidei idee e spunti tratti dalle opere di Dick, tra questi con Brasiliani e argentini Matrix, The Truman Show, Vanilla Sky e 8 Il tempo si è fermato Dark City. con Giorgio Napolitano a cura di V. A. (continua) Premessa Quesiti di matematica 11. I capelli Provare che esistono in Italia almeno due persone che hanno il medesimo numero di capelli. 12. Le cornici «Con questa cornice - dice il negoziante - il quadro costa € 8.75 e con quest'altra, più bella e che costa il doppio, il prezzo è di €10». Quanto costa il quadro senza cornice? 13. L’inserimento Inserire fra i quattro 5 l'opportuno segno di operazione e aggiungere, se necessario, delle parentesi in modo che sia verificata la seguente uguaglianza: 5... 5... 5... 5 = 55 Soluzione 11. I capelli Il numero degli abitanti (X) in Italia è certamente superiore al massimo numero di capelli (Y) di ciascuno, per cui almeno due abitanti hanno lo stesso numero, infatti associato a ciascun numero Y capelli un diverso numero X abitanti si avrà che quelli rimasti fuori dall’associazione dovranno avere un numero di capelli pari a uno dei primi abitanti associati. 12. Le cornici Posto x il prezzo del quadro e y il prezzo della cornice meno cara si ottiene il sistema di 1° grado: x + y = 8,75 x + 2y = 10 sottraendo la 2 riga la prima si ottiene (x + 2y) – (x + y) = 10 – 8,75 ⇒ x + 2y – x – y = 1,25 ⇒ y = 1,25 x = 10 − 1,25 = 8,75 Il quadro senza cornice costa 8,75 €. 13. L’inserimento 5 ⋅ (5 + 5) + 5 = 5 ⋅ 10 + 5= 50 + 5 = 55 a cura di V. A. Cosa ne dici della mia strategia politica? Hai più capelli in testa che idee!! Per 4 persone Scaloppine di vitello al marsala Realtà o ... ancora Fantascienza Questo quesiti di matematica richiedono alcune conoscenze specifiche di un biennio di un istituto superiore: 1. Conoscenza dell’algebra di base 2. Equazioni di 2° grado 3. Sistemi di 2° oltre che a delle buone intuizioni logicomatematiche. Ho tentato (non so se in modo efficace) di dare una spiegazione ai passaggi eseguiti per facilitarne la comprensione. Quando ho riletto il tutto ha avuto la sensazione di aver peggiorato la comprensione ... Auguri! Chirurgia genetica Dopo la pausa estiva il reperimento su internet della foto sopra esposta mi ha ispirato un articolo semiserio, anzi serio per nulla. I due leader (quelli che io odio cordialmente di più) degli schieramenti politici PDL e PD ovvero gli illustrissimi imbonitori di popoli, al secolo, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sono stati fusi in un unico orrendo ibrido. L’essere ha i caratteri somatici dei due massimi millantatori, uniti, direi in modo perfetto, dallo sconosciuto autore, tanto che, come nel peggiore degli incubi, mi sogno la presenza delle due anime in un unico corpo: anime malvagie in un corpo orrendo, peggio di così non si poteva! Neanche l’autore della serie di film dell’orrore Nightmare ha saputo partorire un simile mostro. Questo orrido essere è stato battezzato col prevedibile nome di “Renzi-Berlusconi” e racchiude in se tutte le doti, ovviamente solo quelle negative (trovatene una positiva, voi lettori!). La scienza nel campo della medicina negli ultimi anni ha raggiunto punte eccelse, quasi impensabili, anche se non ha ancora imparato a curare il raffreddore, e questa opera d’arte di fusione di due esseri umani (?) affini, perché di opera d’arte si tratta, è stata quasi perfetta. Il prodotto ottenuto è quanto di peggio il genere umano potrebbe attualmente immaginare, forse in passato le fusioni HitlerStalin e più recentemente quella Moggi-Giraudo avrebbero potuto reggere il confronto! In Renzi-Berlusconi convivono, con molte sfumature diverse, due tipi di presunzione, di arroganza, di falso buonismo e di millanteria. Neanche una fusione serpente-scorpione avrebbe dato risultati così eccellenti e nel paragone fatto mi affretto a scusarmi con le due razze. Che dite: «Sono solo animali»? Perché gli altri due cosa sono? Appartengono anch’essi alla razza animale, ma in più dovrebbero essere dotati di positive doti umane, dovrebbero ... Se l’esperimento dovesse andare a buon fine dando i risultati previsti si potrebbe procedere alla produzione in scala industriale della fusione di altri soggetti del PD e di Forza Italia. Difficoltà oggettive si avrebbero per la produzione di un prototipo con Rosy Bindi, in FI un soggetto con l’intelligenza, poca, come la sua si troverebbe, ma così brutta come lei sarebbe un’impresa insormontabile. Poi, essendo le frontiere della scienza in continua espansione, cosa ne direste di ibridi del tipo Vendola-Formigoni, Fassino-Bossi, Finocchiaro-Santanchè? Li pensate con terrore? Sono d’accordo col vostro pensiero. Per nostra fortuna siamo ancora in ambito fantascientifico e, se, separato il duo delle sporche meraviglie Renzi Berlusconi ha effetti mortalmente deleteri sulla politica italiana e quindi sul nostro fondoschiena, non oso pensare quali sarebbero quelli generati se tale unione, per somma disgrazia, dovesse mai realizzarsi. V. A. 8 scaloppine di 50 g ciascuna; 20 g di farina; un bicchiere scarso di marsala secco; 40 g di burro; ¼ di bicchiere di olio di oliva, q. b. di sale. Tempo di cottura: 15-18 minuti. Appiattire le scaloppine con un pestacarne ed infarinarle debitamente dopo averle salate. Farle saltare al burro ed olio spumeggianti, in una capace padella. Mantenere alta la fiamma, perché la carne abbia a rosolarsi bene sui due lati. A cottura ultimata togliere la carne dal fuoco e metterla in disparte. Lasciar ridurre il fondo di cottura, quindi bagnare con il marsala e ridurre il tutto a metà del volume iniziale. Salare soltanto allora. Legare quindi, se necessario, con pochissima farina e burro. Presentare la carne su un piatto di portata caldo coperta della salsa che dovrà risultare piuttosto densa e cremosa. Cipolle glassate 0,800 kg di cipolle piccole o novelle; 40 g di burro; 20 g di zucchero, q. b. di sale. Tempo di cottura: 20 minuti circa. Disporre le cipolle in una casseruola non troppo grande. Coprirle d'acqua leggermente salata; unire il burro e lo zucchero. Cuocere, mantenendo il recipiente scoperto sino a che il fondo di cottura si sia ridotto quasi completamente, formando una glassa lucida e filante. Le cipolle cotte in questo modo vengono usate soprattutto come guarnizione di piatti. $ Arista di maiale al forno 1kg di arista di maiale (carré), 3 spicchi d’aglio, alcuni rametti di rosmarino; q. b di olio di oliva, di sale e di pepe in grani. Tagliare gli spicchi di aglio a filetti e spezzettare il rosmarino. Con un coltellino affilato e appuntito praticare sulla carne, dopo aver spuntato le ossa, dei piccoli e profondi tagli in modo da farvi entrare bene le erbe aromatiche; quindi steccarla introducendo nei taglietti i filetti di aglio e i rametti di rosmarino. Condire la carne con sale e pepe e legarla con l'apposito spago per tenerla in forma durante la cottura. Ungere una teglia con un po' di olio, adagiarvi l'arista, cospargerla ancora con un filo di olio e passarla in forno ben caldo lasciandovela per circa 20 minuti. Quando la superficie è ben dorata, abbassare la temperatura del forno e farla cuocere ancora per un'ora circa, rigirandola di tanto in tanto e cospargendola spesso con il sughetto di cottura. Toglierla dal forno, affettarla e disporla su un piatto di portata caldo. Patate château Per 4 persone: 0,800 kg di patate pelate, tornite in forma di novelle; 50 g di burro; ¾ di mazzetto di prezzemolo tritato; q. b. di sale e pepe. Tempo di cottura: 20-30 minuti. Scolare le patate dopo averle sbollentate per qualche minuto in acqua caldissima. Farle saltare in una casseruola con abbondante burro e spumeggiante; poi metterle in forno, salarle, insaporirle con pepe e portarne a termine la cottura per il tempo prescritto. Quando siano pronte, versarle in una legumiera e spolverarvi sopra abbondante prezzemolo tritato. Per questi piatti gradisco un vino rosso: un buon barbera di Asti non sarebbe male. a cura di V. A. D’amore di morte e di altre sciocchezze -Guccini Cirano (F. Guccini, G. Dati/G. Bigazzi) 1996 Venite pure avanti, voi con il naso corto signori imbellettati, io più non vi sopporto! Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio. Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati, buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria ma non avete scorza; godetevi il successo, godete finché dura chè il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe. Io sono solo un povero cadetto di Guascogna però non la sopporto la gente che non sogna. Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco, io non perdono, non perdono e tocco. Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti; venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatto del qualunquismo un arte; coraggio liberisti, buttate giù le carte tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto assurdo bel paese. Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato; coi furbi e i prepotenti da tempo mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco, io non perdono, non perdono e tocco. Ma quando sono solo con questo naso al piede che almeno di mezz’ora da sempre mi precede, si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore che a me è quasi proibito il sogno di un amore; non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute, per colpa o per destino le donne le ho perdute e quando sento il peso d'essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo, ma dentro di me sento che il grande amore esiste, amo senza peccato, amo ma sono triste perché Rossana e bella, siamo cosi diversi; a parlarle non riesco, le parlerò coi versi, le parlerò coi versi. Venite gente vuota, facciamola finita: voi preti che vendete a tutti un'altra vita; se c’è come voi dite un Dio nell'infinito guardatevi nel cuore, l’avete già tradito e voi materialisti, col vostro chiodo fisso che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso, le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali; tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti. Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco, io non perdono, non perdono e tocco. Io tocco i miei nemici col naso e con la spada ma in questa vita oggi non trovo più la strada, non voglio rassegnarmi ad essere cattivo tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo; dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto dove non soffriremo e tutto sarà giusto. Non ridere, ti prego, di queste mie parole, io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole; ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora ed io non mi nascondo sotto la tua dimora perché ormai lo sento, non ho sofferto invano, se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo Cirano. $ Due stupende canzone del repertorio di Francesco Guccini, il testo è qui pubblicato, mentre la musica è tutta da sentire e gustare. D’amore di morte e di altre sciocchezze Vorrei (Francesco Guccini) 1996 Vorrei conoscere l'odore del tuo paese, camminare di casa nel tuo giardino, respirare nell’aria sale e maggese, l’odore della tua salvia e del rosmarino. Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero parlando con me del tempo o dei giorni andati, vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero come se amici fossimo sempre stati. Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci, i ciuffi di parietaria attaccati ai muri, le strisce delle lumache nei loro gusci, capire i giochi di sguardi dietro agli scuri e lo vorrei perché non sono quando non ci sei e resto solo coi pensieri miei ed io [orchestra] Vorrei con te da solo sempre viaggiare, scoprire quello che intorno c'e da scoprire per raccontarti e poi farmi raccontare il senso di un rabbuiarsi o del tuo gioire; vorrei tornare nei posti dove son stato spiegarti di quanto tutto sia poi diverso pere farmi da te spiegare come è cambiato e quale sapore nuovo abbia l'universo. Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona o il mare di una remota spiaggia cubana o un greppe dell’appennino dove risuona fra gli alberi un’usata e semplice tramontana e lo vorrei perché non sono quando non ci sei e resto solo coi pensieri miei ed io Vorrei restar per sempre in un posto solo per ascoltare il suono del tuo parlare e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo impliciti dentro al semplice tuo camminare e restare in silenzio al suono della tua voce o parlare parlare parlare parlarmi addosso dimenticando il tempo troppo veloce o nascondere in due sciocchezze che son commosso. Vorrei cantare il canto delle tue mani giocare con te un eterno gioco proibito che oggi restasse oggi senza domani o domani potesse tendere all'infinito e lo vorrei perché non sono quando non ci sei V. A. e resto solo coi pensieri miei ed io. [orchestra]