Liturgia e devozione personale

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Liturgia e devozione personale
Dalla
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via Giuseppe La Farina 15 - 20126 Milano - telefono e fax 02.66117340 (segreteria parrocchiale)
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Foglio informativo ad uso interno
Liturgia e devozione personale
Un giorno ormai lontano, al tempo in cui ero parroco a Sesto, mi capitò, come tante altre volte,
di celebrare un funerale. Stavo conducendo il piccolo corteo che dai cancelli del cimitero si
dirigeva al luogo della sepoltura, quando uno dei necrofori mi interpellò a nome del Comune a
proposito di un altro funerale per il giorno successivo, dicendomi che il municipio aveva
bisogno di una risposta immediata. Dovetti, per quell’occasione, utilizzare il cellulare del
necroforo per chiamare prima uno dei miei coadiutori e poi il Comune per definire la questione.
Tutto si svolse nel giro di due o tre minuti, mentre il corteo procedeva verso i loculi cimiteriali.
Ultimata la tumulazione, fui avvicinato da un giovane parente del defunto che, furente, me ne
disse di ogni, protestando contro questo mio atteggiamento irrispettoso nei confronti del
defunto: come potevo essermi permesso di usare il telefonino durante il corteo funebre?!
Tentai di giustificarmi dicendogli che non stavo al telefono con la morosa, ma che era una
urgente esigenza di servizio. Beh, dovetti desistere, per non peggiorare la situazione, anche
perché, dal suo punto di vista, qualche ragione poteva esserci, non conoscendo lui la vera
motivazione della mia scelta, irrispettosa almeno all’apparenza.
Mi chiedo allora: la celebrazione della Messa è da meno di un breve corteo funebre? Se si
individua una mancanza di rispetto per un morto quando non ci si concentra interamente sul
suo funerale, perché la mancanza di concentrazione durante la Messa non deve essere
ritenuta una mancanza di rispetto verso il Signore, e decisamente più grave, visto che si tratta
del Signore appunto? Devo stare zitto o devo dire qualcosa (non necessariamente con fare
furibondo!) se, mentre si celebra la Messa, uno entra dalla porta che vuole, gira distratto di
qua e di là, va ad accendere le sue candele, prega i suoi santi girando le spalle all’altare,
saluta uno dei presenti, risponde al telefono….? Qualcuna delle cose che ho detto è
decisamente fuori luogo, qualche altra è solo “devozione personale”, qualche altra ancora è
frutto di distrazione. Sta di fatto che, così facendo, dimostro di non avere minimamente a
cuore l’azione liturgica che si sta svolgendo, che pure è l’offerta che Gesù Cristo sta facendo
di sé, anche a mio favore. Qual è dunque la differenza tra la Messa e un corteo funebre?
Don Giuseppe
Sante Messe festive: ore 8,30 - 10 - 11,30 - 18 * (sabato e prefestivi: ore 18 [e ore 15 al CTO])
Sante Messe feriali: ore 8,30 – 18 * Rosario tutti i giorni alle ore 17,38 (al suono delle campane)
Confessioni: Giorni feriali: ore 7,00-8,30 e 17,30-18,00; Sabato: ore 16-18; Domenica: prima e dopo le Messe
Apertura della chiesa: dalle ore 7 alle ore 19 (Sabato e Domenica: dalle 7,30 alle 12 e dalle 15 alle 19)
Segreteria Parrocchiale con Centro d’Ascolto: dalle ore 9 alle ore 12 (dal lunedì al venerdì)
Chi sono i Valdesi?
I Valdesi hanno avuto origine nel XII secolo come seguaci di Pietro Valdo (Pierre Valdes), figlio di un commerciante di Lione, che
predicava la povertà assoluta e denunciava l’eresia catara all’interno dell’ortodossia romana. In seguito, avendo perseverato nella
predicazione nonostante la mancata autorizzazione papale, incorsero nella scomunica di papa Lucio III nel 1184 insieme ad altri
movimenti ereticali che prolificavano in quel periodo storico. Ciò nonostante il movimento continuò ad espandersi in particolare nel
sud della Francia e nel nord Italia raggiungendo anche la Polonia e la Boemia. Nei primi anni del 1200 i valdesi di Lombardia,
influenzati da altri movimenti religiosi, entrarono in conflitto con Pietro Valdo, rimasto sostanzialmente fedele a Roma anche se
scomunicato, provocando le prime scissioni ed accentuando la deriva ereticale rispetto all’ortodossia cattolica. Duramente
perseguitati nei secoli successivi ma mai completamente soffocati, si rifugiarono lontano dai grandi insediamenti urbani vivendo
nella clandestinità e finendo per aderire alla riforma protestante franco-elvetica della metà del 1500. Con l’emigrazione si diffusero
anche nelle Americhe dove sono tutt’ora presenti. Solo nel 1848 sotto Carlo Alberto, i valdesi italiani acquistarono la libertà legale
diffondendosi anche fuori dal Piemonte ed in particolare dalla Val Pellice (TO) zona storica del loro insediamento. Recentemente
la Chiesa Valdese in Italia ha firmato un patto con la Chiesa Evangelica Metodista e le Chiese Battiste. Queste diverse chiese, pur
conservando ciascuna la propria identità, fanno capo al Sinodo e alla Tavola Valdese e gestiscono in comune i momenti
essenziali della loro vita ecclesiale.
Rispetto alla Chiesa cattolica, la Chiesa Valdese ha in comune molti punti fondamentali come la fede nell’unico Dio Padre, nel
Figlio Unigenito Gesù Cristo Signore e Salvatore del mondo e nello Spirito Santo, la stessa Bibbia, salvo i libri deuterocanonici
dell’Antico Testamento, lo stesso Credo Apostolico e le affermazioni dei primi 7 Concili Ecumenici.
Le caratteristiche principali possono essere così sintetizzate:
per la Chiesa Valdese e per altre Chiese Evangeliche, la Bibbia è la sola norma per la fede e per la vita cristiana, mentre
per la Chiesa Cattolica accanto alla Bibbia si pone anche la tradizione orale che devono entrambe essere accolte solo secondo
l’interpretazione considerata infallibile del magistero papale.
Come per altre confessioni protestanti, Gesù Cristo è il solo mediatore e intercessore tra Dio e gli uomini e la sola via
per andare al Padre. Pertanto i pastori non sono chiamati “sacerdoti” perché non sono dei mediatori tra Dio e i fedeli. Inoltre il
ministero pastorale non è prerogativa maschile ma vengono consacrate anche le donne.
Per i Valdesi sono solo due i ”segni visibile della grazia invisibile” (sacramenti): il battesimo e l’eucaristia, chiamata Cena
del Signore. La celebrazione eucaristica non ha bisogno di un sacerdote non essendo un sacrifico ma la commemorazione del
sacrificio di Cristo e l’invocazione del suo spirito e può essere presieduta da qualsiasi credente, uomo o donna, ministro o laico.
Sono inoltre escluse preghiere ed atti devozionali rivolti a Maria madre di Gesù ed ai santi.
La chiesa Valdese non è strutturata in modo gerarchico ma con un ordinamento sinodale-assembleare con la
partecipazione di laici e ministri del culto.
Il Tempio è l’edificio in cui i credenti si radunano e non ha nessun carattere sacro. Non presenta altari, immagini o
strutture a sostegno della religiosità. Durante la settimana, in assenza di culti o incontri, rimane chiuso a differenza delle chiese
cattoliche sempre aperte come luogo di devozione.
Chi sono i Battisti?
Il battismo è un movimento nato nell’alveo del protestantesimo di tipo calvinista con radici nel puritanesimo inglese del XVII secolo
e così chiamato per la pratica del battesimo dei credenti, simile al precedente movimento anabattista (*).
Importante è stato il loro impegno civile che si è espresso nelle rivoluzioni inglese e nord americana e nelle lotte per la libertà
religiosa e per la separazione tra stato e chiesa. In Italia approdò nel 1863 con due missionari inglesi basati inizialmente a La
Spezia. In seguito arrivarono altri missionari dagli Stati Uniti che si stabilirono a Roma. I punti di forza della missione furono la
predicazione con dibattiti e conferenze e la distribuzione della Bibbia. Ai primi del ‘900 il movimento contava in Italia una ventina di
pastori. Tra le due guerre a Roma viene fondata la Facoltà Teologica Battista poi chiusa durante il fascismo. Il secondo
dopoguerra vede la rinascita del movimento grazie soprattutto agli ingenti aiuti economici delle chiese americane. Vengono
fondati orfanotrofi, case di riposo, scuole. Nel 1956 nasce l’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia che conta oggi almeno
120 tra chiese e gruppi. Inoltre in Italia è presente un vasto arcipelago di chiese battiste autonome che non fanno riferimento ad
alcuna organizzazione o denominazione. Oggi i battisti nel mondo sono circa 40 milioni con forte presenza negli USA, in Brasile,
in India e Gran Bretagna. Le diverse chiese hanno come organo supremo l’assemblea locale composta da tutti i credenti
battezzati. L’assemblea nomina i pastori, i ministri e i responsabili incaricati delle varie attività. Dai battisti sono usciti gli avventisti
da cui sono usciti a loro volta gli avventisti del settimo giorno e da questi i testimoni di Geova (1909). Il battismo è un movimento
variegato con diversi orientamenti teologici. Pertanto non è possibile parlare di chiesa battista al singolare in senso universale ma
solo nella prospettiva della comunità locale.
Come i cattolici, condividono i fondamenti dottrinali della fede cristiana in particolare per quanto riguarda l’unita e Trinità di Dio e la
natura divina di Gesù e i principi formulati nei primi concili ecumenici.
Le principali caratteristiche possono essere così riassunte:
il sacerdozio universale di tutti i credenti, in base al quale ogni cristiano ha accesso diretto a Dio senza alcuna
mediazione sacerdotale.
Non esiste una celebrazione eucaristica ma solo il ”culto”, incontro assembleare con letture, commenti e canti.
Il battesimo viene impartito, normalmente per immersione, solo a chi ha creduto e professato Cristo come proprio
Signore e Salvatore, quindi solo agli adulti.
In materia di fede ogni credente ha libertà di scegliere in coscienza ciò che giusto è ciò che non lo è rispondendo
solamente a Dio per le proprie decisioni.
L’organizzazione di tipo congregazionista lascia autonomia a ciascuna chiesa locale per quanto riguarda la
predicazione, la testimonianza e la vita ecclesiale. Le chiese battiste non sottostanno ad alcun controllo diretto, né dottrinale né
amministrativo, di alcuna gerarchia, nemmeno del Sinodo. Alle varie unioni o associazioni viene riconosciuto solo un valore
organizzativo su base volontaria.
(*) anabattismo, ovvero battezzati due volte, movimento religioso nato nel XVI secolo in Sassonia. I primi anabattisti ricevevano un
secondo battesimo in età adulta in contrapposizione a quello cattolico ricevuto da neonati.
Chi sono i Luterani?
Per luteranesimo si intende la teologia sviluppata dal monaco agostiniano Martin Lutero e le dottrine professate dalla chiese
evangelico-luterane nate dalla riforma protestante (*) del XVI secolo. Secondo la tradizione, il 31ottobre del 1517 Martin Lutero
affisse alla porta della cattedrale di Wittenberg, 95 tesi sfidando gli insegnamenti della Chiesa cattolica romana sulla natura della
penitenza, l’autorità del papa e l’utilità delle indulgenze. L’azione di Lutero fu in gran parta una risposta alla vendita di indulgenze
promossa da papa Leone X per finanziare la costruzione della basilica di San Pietro. La rottura definitiva avvenne nel 1520
quando Lutero, minacciato di scomunica con bolla papale, bruciò, davanti agli studenti di Wittenberg, la bolla, il codice di diritto
canonico e la Summa Theologiae di San Tommaso. Il 3 gennaio 1521 fu definitivamente scomunicato. All’epoca la Bibbia e la
messa erano in latino e quindi solo pochi dotti potevano accostarsi alle sacre scritture. Grazie alla coeva invenzione della prima
macchina per stampa a caratteri mobili, Lutero tradusse la Bibbia in tedesco avvicinando i fedeli alla sua comprensione ed
evidenziando le contraddizioni tra l’operato del clero e la dottrina cattolica. Dopo la morte del fondatore il luteranesimo si
frammentò in diversi blocchi (puristi, moderati, estremisti, mistici, pietisti, ecc) entrando anche in conflitto con il calvinismo di
origine ginevrina. Con la Pace di Augusta (1555) si riconobbe la religione del principe di ciascun territorio dell’impero come
religione di tutti i sudditi (cuius regio, eius religio) legittimando il luteranesimo. Esso si diffuse rapidamente in quasi tutti gli stati
germanici (Danimarca, Svezia, Norvegia). In Scandinavia ebbe un carattere più tradizionalista mantenendo molte delle strutture
ecclesiastiche cattoliche. Il paese extra-europeo dove il movimento ebbe maggior successo furono gli Stati Uniti d’America grazie
alle migrazioni di tedeschi e scandinavi. Nel XX secolo il momento più drammatico fu durante il nazismo quando il regime
hitleriano favorì la fondazione nel 1933 della Chiesa Evangelica Tedesca di chiari intendimenti razzisti ariani. Come reazione fu
fondata la Chiesa Confessante che tuttavia subì persecuzioni (D. Bonhoffer). I luterani presenti in Italia e riuniti nella CELI (Chiesa
Evangelica Luterana in Italia) sono circa 7000.
La dottrina di Lutero si riassume in tre citazioni:
sola fide: l’uomo ottiene la propria salvezza solo con la fede in quanto, schiavo del peccato originale, è incapace di
salvarsi in virtù delle proprie forze o con il proprio agire.
sola gratia: la fede è un dono esclusivo della grazia di Dio
solo scriptura: la fede trova il suo fondamento solo nella parola di Dio, la Sacra Scrittura, e non già nella sua
interpretazione da parte del magistero della Chiesa o nella tradizione storica.
Momento centrale della vita della Chiesa luterana è la proclamazione della Parola di Dio: alla Bibbia è riconosciuta l’autorità
suprema in materia di fede e di etica, tanto che la comunità accetta come sacramenti soltanto il battesimo e la cena del Signore,
considerandoli istituiti direttamente da Cristo sulla base dei dati biblici. Particolare importanza ha il sermone come illustrazione
della parola di Dio. Nella celebrazione dell’Eucaristia tutti i partecipanti si comunicano sotto entrambe le specie del pane e del
vino e, a differenza di altre denominazioni protestanti, il luteranesimo non nega la presenza reale del corpo e del sangue di Cristo
nelle due sostanze che dopo la consacrazione ‘coesistono’ in unione tra loro (consustanziazione). Mentre per il cattolicesimo la
transustanziazione è conversione “in toto” della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e sangue di Cristo,
mantenendo invariato solo l’aspetto esteriore. Diversamente dal cattolicesimo, la funzione sacerdotale è attribuita simbolicamente
all’intero popolo dei credenti. Il pastore è pertanto un semplice ministro di culto e non è tenuto al celibato. Conseguenza diretta del
valore non meritorio attribuito alle opere ed ai meriti è il rifiuto del culto dei santi.
(*) Dopo l’editto di Worms del 1521 che proibiva la diffusione della riforma luterana negli stati dell’Impero, i principi tedeschi riuniti
nella Dieta del 1529 redassero un documento che dichiarava come inviolabili i diritti della coscienza e della parola di Dio. Tale
documento iniziava con la parola protestamur, ovvero ‘dichiariamo solennemente’. Il termine venne ad indicare per estensione le
chiese che ebbero origine da questa riforma.
Esaltazione della Croce
Domenica
14 settembre
16 settembre
ore 10,15
ore 21
Concelebrazione dei preti del decanato
Consiglio Pastorale Parrocchiale
Mercoledì
ore 21
Genitori Battesimi
ore 18,15
1° incontro per i Genitori di Terza Elementare
ore 15,30
Matrimonio (Rozza-Meda)
Martedì
17 settembre
Venerdì
19 settembre
Sabato
20 settembre
25a del Tempo Ordinario
Domenica
21 settembre
Giornata del Seminario
ore 15
ore 16
Battesimi: n. 4
(Davide Oltolini, Alessio Zagarese,
Giacomo Breda, Lucia Piazza)
Battesimi: n. 4
(Alessio Silva, Annita Cuschera,
Andrea Isotton, Lorenzo Antonio Valfredi)
AVIS: raccolta sangue presso la nostra parrocchia domenica 14 settembre mattina
Prendere con Inviti e Proposte:
CALENDARIO PARROCCHIALE 2008/2009
NOTIZIARIO PARROCCHIALE N. 29
Don Giuseppe, don Ale, don Alex, suor M. Claudia,
suor M. Cristina e suor M. Nives ringraziano tutti
coloro che hanno inviato graditi saluti dai luoghi
di vacanza (cartoline, sms, e-mail, telefonate…..).
GIORNATA DI SPIRITUALITÀ A BOSE
MARTEDÌ 30 SETTEMBRE
Partenza da Milano alle ore 7,30 – rientro previsto per le ore 21,30
portare la BIBBIA
Iscrizioni al più presto in segreteria parrocchiale (€ 35 – pranzo compreso)
Calendarietto azzurro con la Parola di Dio quotidiana * € 0,80 al tavolo dei giornali