Il Centro di lavoro… al centro

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Il Centro di lavoro… al centro
opinioni a confronto
Il Centro di lavoro…
al centro
A due anni dall’ultima «tavola rotonda»,
ecco una fotografia dello stato dell’arte
di un settore che, assieme a quello
della produzione di torni, occupa da
sempre un posto rilevante nell’industria
metalmeccanica. Sedici manager
e responsabili aziendali a confronto,
per una valutazione della situazione
economica e tecnologica del mondo
dei centri di lavoro.
128 tecnologie meccaniche
Giugno 2013
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Tavola Rotonda
di Flavio della Muzia ed Ezio Zibetti
S
ono stati due anni difficili, dal
punto di vista economico, un po’
per tutti, anche se talune aziende hanno colto l’opportunità,
all’interno di questa crisi, di rivedere e
migliorare i propri processi interni per
poi ripartire, con una certa soddisfazione, nel processo di produzione. Spunti
interessanti sono emersi da un’indagine
che abbiamo condotto nel settore della produzione e commercializzazione
di centri di lavoro e che mira a rendere
una fotografia dello stato dell’arte. Da
un punto di vista dell’organizzazione, è
emerso che molti dei produttori interpellati tendono a spostare all’esterno le
lavorazioni elettriche, elettroniche e una
parte di quelle meccaniche evidenziando
una contrapposizione tra due filosofie di
impostazione: una che punta ad avere
tutto il know-how interno e un’altra che
invece mira ad avere, all’interno, il solo
montaggio. Rivolgendo lo sguardo, invece, alla rete commerciale, dallo studio
condotto si evince che è principalmente di tipo misto, con qualche variazione
sui mercati internazionali dove, a volte,
la scelta è quella di delegare la responsabilità a un agente, piuttosto che a un
rappresentante. Un altro aspetto sicuramente importante riguarda l’impegno
strategico da parte delle imprese su due
aspetti: la produttività, intesa non tanto
come incremento delle macchine da realizzare, quanto come margine di miglioramento all’interno della compagnia, e il
contenimento dei costi. Legate a questi
aspetti, poi, la qualificazione della subfornitura e l’ampliamento dell’offerta
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I nostri ospiti
Chi è Carlo Barani
Nato a Pavia, nel 1967
Perito tecnico informatico
Laureato in Scienze Politiche presso
l’Univesrità degli Studi di Pavia nel 1995.
Nel 1989 ha lavorato presso la Charmilles
Technologies a Stratford (GB) nel
Service. Nel 1995 è entrato nel consiglio
di amministrazione di Tecnor Macchine.
Dal 1996 sales Area Manager di tecnor
Macchine. Attualmente Presidente di
Tecnor Macchine.
Chi è Sergio Baroni
Nato a San Pellegrino Terme, nel 1967.
Diploma di Perito Meccanico. Nel 1986
inizia la sua attività lavorativa in SMI.
Poi per 21 anni ha operato presso la
CMS Industries come responsabile delle
applicazioni aeronautiche. Entra in
DMG nel 2007 come Product Manager
di fresatura. Attualmente opera presso
DMG/Moriseiki come responsabile
commerciale Lombardia.
Chi è Alessandro Cecchini
47 anni, coniugato con due figli
Laureato in ingegneria aerospaziale
al Politecnico di Milano. È stato
responsabile tempi e metodi presso
un’azienda contoterzista. Dal 2001 al
2012 è stato responsabile del reparto
Manufacturing Eng di ICSI. Dal 2012
entra in Chiron come responsabile
vendite e dal gennaio 2013 ricopre
l’incarico di Amministratore Delegato di
Chiron Italia.
Chi è Roberto Da Rold
Nato a Milano, nel 1963
Diploma di Perito Meccanico. Dal 1997 al
2013 è stato responsabile commerciale
di importanti aziende nel settore della
macchina utensile: FPT Industrie, Gruppo
Emco, Sigma. Dal Gennaio 2013 opera in
GMV come responsabile commerciale.
Chi è Paolo Egalini
Nato a Piacenza, nel 1955. Laurea in
ingegneria Meccanica al Politecnico di
Milano. Dal 1980 al 1984 opera presso
la Caser. Dal 1984 al 1998 lavora in
Mandelli dove dal 1994 al 1998 ricopre il
ruolo di Direttore Commerciale. Dal 1998
al 2004 opera presso Comau, dove nel
2003 assume la carica di Vice President
Sales & Marketing del Gruppo Comau. Dal
2004 a oggi è Amministratore Delegato e
Direttore Generale della Mandelli Sistemi,
azienda del Gruppo Riello Sistemi.
Chi è Antonio Faccio
Nato il 30 settembre 1972. Sposato
con tre figlie. Laureato in ingegneria
meccanica al Politecnico di Milano nel
1997. Dal 1998 al 2008 ha ricoperto
diversi ruoli in ambito tecnico e
commerciale presso Fanuc CNC Italia. Dal
2009 al 2010 è stato Managing Director
di Fanuc CNC Italia. Dal 2011 a oggi è
Managing Director di Agie Charmilees
Italia Spa.
Chi è Claudio Gamba
Nato a Bergamo nel 1959
Diploma di Perito Meccanico
Inizia l’attività lavorativa nel 1977
presso un’officina meccanica. Ha operato
dal 1982 al 1987 presso la Nolan.
Nel 1990 entra in Rema Control come
Dirigente. Nel 1995 acquisisce con alcuni
partner la proprietà di Rema Control
della quale oggi ne è Presidente
Chi è Antonio Goia
Nato nel 1951. Effettua studi tecnici a
Torino. Dal 1975 al 1977 si specializza
in Germania presso la Fortuna Werke.
Ha operato negli anni presso importanti
aziende piemontesi: Fiat, Simu, Camut,
Prima Industrie, Favretto.
Dal 1996 ritorna in Simu dove opera
come direttore commerciale
Dal 2008 è titolare della Simu.
Chi è Fiorenzo Magro
Nato a Lodi, nel 1964. Sposato, una
figlia. Diploma di istituro tecnico
Professionale. Entra in Mazak nel 1996
dove opera nel servizio di assistenza
tecnica post vendita. Dal 2002 è
responsabile del servizio tecnico
commerciale. In precedenza ha operato
per alcuni anni presso un importante
dealer nazionale di macchine utensili
nell’area post vendita.
Chi è Ernesto Molinari
58 anni. Inizia la sua carriera presso
la Ing C. Olivetti a Ivrea in qualità di
progettista. Opera poi per 20 anni in
Mandelli con un percorso di crescita da
progettista a Direttore di Divisione
Entra poi in Hermle dove opera da
13 anni con il ruolo di responsabile
per il mercato italiano della vendita,
installazione e assistenza dei centri
di lavoro, automazione e servizi.
Attualmente è Direttore Responsabile
di Hermle Italia, Filiale italiana della
Hermle AG.
Chi è Filippo Pallavidino
Nato ad Alessandria, nel 1960
Diploma di Perito Meccanico conseguito
nel 1979. Dal 1980 al 1999 opera in
Graziano, dove assume l’incarico di
responsabile commerciale Italia e estero.
Per 10 anni opera come titolare di
Giugno 2013
un’azienda importatrice di macchine
utensili con distribuzione, vendita
e service in Italia. Dal 2010 opera
in Sigma Technology come Direttore
Commerciale.
Chi è Marco Rizzi
46 anni, sposato, una figlia. Molteplici
esperienze e incarichi all’estero,
(Giappone, Germania, USA). Ha ricoperto
incarichi manageriali in ambito tecnicocommerciale, presso Panasonic factory
Automation dal 1990 al 1996. Dal 1996
al 2002 ha ricoperto incarichi esecutivi
presso la Cookson Electronics. Dal 2002
al 2008 CEO del gruppo Servitech. Dal
2009 al 2011 Direttore Italia del gruppo
IVM Chemicals. Dal 2012, Amministratore
Delegato di Hurco Italia.
Chi è Stefano Salmeri
Proveniente da significative esperienze
presso aziende di grande rilievo nel
settore della macchina utensile, quali
Mandelli, Comau e altre. Dal gennaio del
2002 opera presso la Heller Italia, in
qualità di Amministratore Delegato.
Chi è Giampaolo Santin
Nato a Torino, nel 1971. Diploma di
perito Meccanico nel 1989. Dopo una
serie di esperienza lavorative presso
Pamir e Dis.Te.Ko, entra nel 1994 in
Simu come agente di vendita. Nel
1997 entra in Kuka come general
Manager dove rimane fino al 2004.
Dal 2004 sales & marketing manager
di Motoman. Nel 2006 passa in Comau
Robotics come Sales & Marketing
Director World Wide. Dal 2009 a oggi
opera come Direttore Generale del
Gruppo Vi Macchine.
Chi è Massimo Ughini
Nato nel 1960. Diploma di Perito
Meccanico. Dal 1995 al 1996 opera in
Jobs. Dal 1999 al 2013 lavora presso la
Mandelli Sistemi dove nel 2004 occupa
il ruolo di General Sales Manager. Nel
2013 entra in Makino Italia, con il ruolo
di Country manager per l’Italia.
Chi è Alessandro Verduci
Nato a Padova nel 1971. Laureato in
ingegneria Gestionale all’Università
di Padova. Dal 1996 al 1998 opera
in Renishaw per uno stage di
formazione. Dal 1998 al 1999 opera
presso la Boehringer Maschinen a
Stoccarda. Nel 1999 entra in Pama
come area Manager per le aree
America, Europa. Dal 2004 a oggi
opera in Breton come sales manager
per il settore macchine utensili Italia
e Paesi esteri.
tecnologie meccaniche 129
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mediante lo sviluppo di nuovi prodotti, voci evidenziate dal 33 percento
delle aziende interpellate, che hanno
raccontato anche come lo sforzo d’innovazione sul prodotto abbia dovuto
puntare, necessariamente, sul miglioramento della qualità e della produttività stessa. Un dato molto interessante,
emerso dall’indagine, ha riguardato le
personalizzazioni delle forniture che,
rispetto a una decina di anni fa, quando erano di entità assai ridotta, oggi
sono state messe in evidenza anche da
aziende di medio/grandi dimensioni,
che hanno espresso la volontà di seguire quella che è l’esigenza del cliente,
sia pur con strategie differenti. Inoltre,
una buona parte degli intervistati ha
TM - Partendo dal mercato, le difficoltà
chiaramente ci sono e le conosciamo, ma
vorremmo far emergere quelle che possono essere veramente le possibilità, per
i costruttori di centri di lavoro, di essere
protagonisti in un settore che sicuramente sta cambiando. Quali sono, dunque,
veramente, queste opportunità?
Alessandro Verducci - Breton
Il mercato mondiale evidenzia una forte
crescita di Paesi come Israele o Stati Uniti
a fronte di una certa stabilità per la Cina.
Come rappresentante di un’azienda che
produce centri di lavoro in Italia, noto
come, da tempo ormai, non ci sia più spazio per la produzione di prodotti low-cost
nel nostro Paese, quindi si va verso macchine sempre più sofisticate per
raggiungere mercati avanzati
tecnologicamente ed esigenti:
in questo senso, dunque, vedo
una buona prospettiva per il
settore. In generale, le chiavi
È importante
per rimanere attivi sul meroffrire contenuti
cato sono il mantenimento
tecnologici
dell’alto contenuto tecnologisempre più
co e, soprattutto, la capacità di
elevati
saper intercettare molto veloCarlo Barani
cemente le richieste del cliente e adattare di conseguenza
il proprio prodotto.
spiegato come le motivazioni, oggi,
che portano all’acquisto di un centro Paolo Egalini - Mandelli Sistemi
di lavoro siano frutto, almeno in parte, La nostra visuale del mercato attuale è
della competitività derivante dall’inve- quella di un 2013 che sarà, nella prima
stimento a testimonianza di quanto, in parte, costante rispetto al 2012, con una
questo momento, la concorrenza sia crescita che sarà localizzata nella seconda
molto sentita. A due anni esatti dall’ul- metà dell’anno. I mercati che attualmentima «tavola rotonda» sui centri di te ci stano dando maggior soddisfazione
lavoro, abbiamo voluto incontrare 16 sono quelli dell’export e, se la Cina ha
manager e responsabili di aziende del avuto un momento di stasi nel 2012, è
settore per fare il punto della situazio- partita poi in maniera molto interessanne, chiedendo loro di fornirci indica- te da qualche mese a questa parte, menzioni di quello che sta succedendo nel tre l’Italia sta soffrendo principalmente
mondo del CNC, sicuramente una delle del problema di accesso al credito che
macchine che, assieme al tornio, van- penalizza, in particolare nell’ambito del
ta una grande presenza nel panorama “terzismo”, gli investimenti unitari ad
alto valore: vediamo decisioni di acquisto
dell’industria metalmeccanica.
130 tecnologie meccaniche
Giugno 2013
su macchine di valore più basso mentre
qualche difficoltà la percepiamo su centri
di lavoro più complessi. Per quanto riguarda i mutamenti in corso, il consolidamento
delle aggregazioni ha portato a un diverso posizionamento di importanti brand a
modificane la strategia di distribuzione;
questo e, naturalmente, impatta su tutti
i costruttori. Le opportunità per noi sono
legate alle aree tecnologiche e applicative
nelle quali ci siamo focalizzati, poiché ci
riteniamo un costruttore specialista e non
generalista.
Ernesto Molinari – Hermle Italia
Dal mio punto di vista vedo un discorso
leggermente differente se guardiamo la
situazione globale e poi ci rapportiamo
all’Italia perché, a livello mondiale, il 2012
è stato un anno record per quanto riguarda le quote e i mercati acquisiti mentre il
2013 sembra addirittura migliore. Per il
nostro Paese notiamo un ritardo di 8-12
mesi rispetto al resto d’Europa e una difficoltà che tutti viviamo a causa proprio
della mancanza di credito da parte delle
banche, doppiamente inspiegabile visto
che, ultimamente, tutti gli istituti di credito dichiarano fior di milioni di utile netto a
fronte di investimenti inesistenti in quello
che dovrebbe essere un settore strategico,
ovvero, la produzione di beni consistenti
come i nostri. Fatta questa premessa, direi
che le opportunità che si devono cogliere
sono legate ai settori specifici, ovvero, alla
competenza che bisogna assumere in diversi ambiti per poter dare delle risposte
adeguate a quelle che sono le richieste
mutevoli del cliente.
Massimo Ughini - Makino Italia
Parlando soprattutto del mercato italiano,
che per Makino rappresenta oggi il primo
Paese in Europa, osservato con molta attenzione anche dalla casa madre giapponese, posso constatare le oggettive difficoltà che si riscontrano per riduzione degli
investimenti e accesso al prestito. Questo,
se da una parte ci mette in difficoltà sui
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nel nostro piccolo riusciamo meccanica pregiata e anche se, oggi, vead andare abbastanza bene diamo che nel settore c’è stato un accorquest’anno, come lo scorso, pamento di diverse importanti aziende,
Notiamo
che è stato tra l’altro quello anche a livello italiano, quando si parla di
nell’ultimo
che ha visto il fatturato più tecnologia troviamo ancora la possibilità
biennio
alto di Rema. La battaglia ri- di poter discutere con i nostri clienti e far
la propensione
mane certamente difficile e valere i nostri prodotti.
a impianti
oggi è venuto meno anche
“chiavi
quel vantaggio di flessibilità Antonio Faccio – GF-AgieCharmilles
in mano”
e costi leggermente inferiori Anche per noi lo scorso anno s’è concluSergio Baroni
che avevano le piccole imprese so con un forte incremento del business
e che le rendevano competi- mondiale della fresatura, del 22 percentive nei confronti delle gran- to, e anche l’Italia ha ricalcato, seppur
volumi di vendita, dall’altra, ci può avvan- di compagnie, che oggi hanno calato i leggermente meno, la forte crescita che
taggiare perché le aziende per soprav- prezzi e arrivano in diretta competizione abbiamo avuto. Confermiamo comunvivere a queste dure condizioni, hanno con noi. Noi oggi lavoriamo solo in Italia que una clientela con parecchi problela necessità di migliorare i loro processi e in Europa e non siamo ancora nei Paesi mi di accesso al credito e, soprattutto,
produttivi, produrre meglio e con costi dell’Est e negli Stati Uniti perché pensia- abbiamo intercettato due differenti
inferiori, per cui un partner come Makino mo di non essere ancora pronti per quei esigenze: una, da parte di aziende strutviene visto con grande interesse da qual- mercati che, sono convinto, se si vogliono turate, di una certa dimensione, molto
siasi potenziale cliente. Crediamo che nel conquistare lo si deve fare bene. Questo attente alla soluzione e alla capacità di
2013 avremo una sostanziale tenuta, con fatto lascia ancora margini futuri per noi investire, alle quali dobbiamo offrire soun leggero incremento nel settore aero- come espansione di mercato. Mi risulta luzioni molto competitive, mentre l’altra
comunque difficile, al momento, valuta- tendenza è quella della piccola impresa,
nautico e del die mould.
re le prospettive future, tanto più che da che è poi il tessuto industriale italiano,
qualche mese a questa parte sembra che molto orientata al prezzo e, qui, sicuraGiampaolo Santin - Vimacchine
mente diventa più difficile perché i comArriviamo da quattro anni positivi e pen- la situazione si sia di nuovo rallentata.
petitor sono molti. Il modello di vendita
siamo che anche quest’anno sarà soda catalogo stia scomparendo e stiamo
disfacente, per lo meno per quello che Roberto Da Rold - GMV
abbiamo potuto apprezzare fino a ora. Noi siamo dei dealer e ci occupiamo del puntando molto sulla forza vendita che,
Una delle strategie vincenti per noi è sta- mercato italiano e, per quanto concerne abbiamo visto, è un elemento che ci conto l’aver saputo diversificare la scelta dei l’argomento specifico dei centri di lavoro, sente di aumentare la nostra percentuapartner con i quali collaboriamo in for- copriamo tutti i settori di clientela: mi as- le di successo in trattativa. Nel breve e
ma esclusiva per l’Italia, nel solo settore socio a quella che è la visione del mercato medio termine trascorso, anch’io ho ridella fresatura, che elenco qui di seguito: da parte dei miei colleghi e le problema- scontrato un trend positivo, anche se ho
Hyundai Wia; Hedelius; Dah Lih; Proteo; tiche che ne sono emerse. Diciamo che notato un rallentamento degli affari nel
Unisign; Licon Mt; Enshu; Skoda, dunque, sono un po’ di anni che stiamo soffrendo mese di aprile.
avendo avuto la possibilità di penetrare ma, guardando alle cose con
un po’ tutti i settori industriali, siamo riu- un po’ più di ottimismo, forse
sciti a essere presenti e attivi in molteplici tutti ci siamo stufati di piancampi applicativi, riuscendo a cogliere i gerci addosso. Ritengo che la Negli ultimi anni
momenti di positività di ognuno di questi seconda metà di quest’anno ci sono state
settori e partner, creando un mercato che potrà dare qualche segno di molte difficoltà
per il momento, ci sta dando un buon se- ripresa che sarà comunque che hanno
più decisa nel corso del 2014. portato
gnale ed è fonte di soddisfazione.
Rappresentando Kitamura, per a posticipare
quanto riguarda i centri di lavo- gli investimenti
Claudio Gamba - Rema Control
Probabilmente siamo gli ultimi nati nel ro ad asse orizzontale, ci siamo
Alessandro Cecchini
settore e il mercato è parecchio difficile: sempre rivolti al campo della
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tecnologie meccaniche 131
Il Centro di lavoro… al centro
Stefano Salmeri - Heller Italia
Venendo da un 2012 sicuramente positivo per il Gruppo Heller, con un bilancio interessante anche per Heller Italia,
le speranze per il 2013 erano differenti:
purtroppo, per una serie di ragioni quali
la garanzia sui pagamenti o la difficoltà
nel trasmettere a un mercato, sempre
più orientato al prezzo, l’importanza di
investire in qualità, diventa complicato
rimanere al top. Le misure che il nuovo
Governo potrà prendere, come la restituzione dell’IMU o simili provvedimenti,
non potranno incidere nel breve termine
sul volano dell’industria italiana e dello
stato di crisi in cui ci troviamo. Ottimisticamente, spero che il discorso si stabilizzi
sul medio periodo per poi ripartire: sicu-
importantissima. È importante, inoltre,
offrire contenuti tecnologici sempre più
elevati perché, ormai, il comparto del
CNC in Europa è sempre più orientato a
lavorazioni complesse con materiali tenaci, di conseguenza è necessario avere
macchine estremamente performanti, anche per ridurre i tempi ciclo. Con
lo spirito di soddisfare le necessità del
mercato in questi ultimi quattro anni
abbiamo acquisito una rappresentanza
nuova all’anno. Siamo costantemente
alla ricerca di migliori soluzioni e questo è il modo in cui ci siamo orientati e
intendiamo operare nel nostro mercato, soprattutto per quest’anno che sarà
senz’altro molto impegnativo, anche se
le premesse sono buone.
Alessandro Cecchini Chiron Italia
In aggiunta a quello che hanno già detto i colleghi, posso
dire che le difficoltà, per i noRitengo che la
stri clienti, nel procedere con
seconda metà
gli investimenti sono in condell’anno potrà
trasto con quelle che sono le
dare qualche
loro necessità di poter elevare
segno di ripresa
lo standard qualitativo nella
Roberto Da Rold
produzione e recuperare competitività in un mercato, quale
quello dell’automotive, dove
ramente abbiamo perso quattro anni di i margini sono diventati estremamente
ridotti. Se negli ultimi anni ci sono state
crescita attorno a noi.
molte difficoltà che hanno portato a posticipare investimenti, i produttori italiani
Carlo Barani - Tecnor Macchine
Importatori, da 48 anni ormai, in Italia, si sono trovati però a dover ringiovanire
con il bisogno di fare certi volumi di il loro parco macchine, per poter restare
vendita e di rivolgerci principalmen- sul mercato: il tipico discorso del cane che
te al mercato interno, la cui situazio- si morde la coda. Quelli che sono riuscine è ormai nota, ci siamo strutturati ti a uscire da questa spirale hanno oggi
per cogliere le opportunità presenti e, bisogno di essere supportati nella giusta
senz’altro, la prima è quella dell’esigen- scelta dell’impianto e, in questa situazioza della pronta consegna. Ci siamo resi ne, Chiron Italia sta elevando lo standard
conto che il cliente fa l’investimento qualitativo della forza vendita per poter
quando si trova nella necessità stretta essere un partner vicino al cliente nell’odi doverlo fare, pertanto la consegna perare questa scelta. Un altro aspetto imimmediata diventa, per lo meno per i portante è quello delle macchine a basso
centri di lavoro abbastanza standard, costo e anche se la nostra azienda non si
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può certo definire produttrice di centri
low cost, per essere competitivi anche in
questo settore, abbiamo appena definito una nuova linea di produzione con un
prezzo molto aggressivo.
Filippo Pallavidino - Sigma Technology
Sigma affronta il mercato in una maniera
globale perché l’azienda, nata sulla storicità del nome, dal 2010 ha impostato
un programma di crescita partendo dalla gamma dei prodotti che si è ampliata
con nuovi centri di lavoro a tre e cinque
assi simultanei, per arrivare a una nuova
rete commerciale attravero agenti e distributori, in grado di proporre i prodotti
Sigma in tutto il mondo. C’è stata dunque una crescita dal punto di vista della
ricerca di professionalità nella vendita, un
lavoro iniziato tre anni fa e che continua,
con soddisfazioni. Lo stesso investimento
lo abbiamo fatto sull’Europa, in Germania particolarmente, dalla quale abbiamo
ottenuto già degli ottimi risultati: stiamo
quindi lavorando molto sulla formazione
e sulla struttura della nostra azienda ma
anche sulla gamma dei nostri prodotti,
sempre più di qualità. Se analizziamo il
mercato nazionale, possiamo dire che
anche per noi è molto in difficoltà per la
minor domanda e per problemi di finanziamento e per questo motivo ci siamo
rivolti dunque all’export.
Sergio Baroni – DMG/Mori Seiki Italia
Anche per noi il 2012 è stato un ottimo
anno, con risultati molto positivi: abbiamo
iniziato con il prodotto Mori Seiki e avuto una buona risposta anche se c’è ancora
molto lavoro da fare sotto il profilo dell’integrazione tra le due aziende. Quest’anno
abbiamo visto una buona partenza nei primi due mesi durante i quali sono successe
cose molto interessanti e se, anche per noi
c’è stata una flessione nel mese di aprile,
il mese di maggio ha fatto registrare una
nuova ripresa: il gruppo si sta strutturando sempre più, proporrà altre novità entro la fine dell’anno. Devo notare anch’io
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che l’accesso al credito è molto difficile
per tutti: i nostri piccoli clienti vorrebbero
investire ma non possono mentre i grandi
hanno ancora “fieno in cascina” per poter gestire gli investimenti. Noi tentiamo
di supportarli al meglio, anche attraverso
accordi tra il nostro gruppo e società di
erogazione del credito che effettivamente
danno dei riscontri molto positivi a tanti
clienti. Da notare, infine, una fortissima
propensione, nell’ultimo biennio, a impianti “chiavi in mano” da esportare in
tutto il mondo. La nostra azienda, grazie
alla sua forza rete strutturata di sedi nel
mondo, è in grado di supportare il cliente,
attraverso il supporto della sede italiana,
in ogni punto del globo.
Marco Rizzi - Hurco Italia
La nostra società è in una situazione di
mercato un po’ particolare nel senso che
negli ultimi due anni ha completamente
rivisto la propria struttura e politica di
approccio, in particolare in Italia dove lo
scorso anno abbiamo deciso di focalizzarci meglio. In effetti, i numeri che abbiamo visto in chiusura 2012 e inizio 2013 ci
hanno dato ragione con un raddoppio,
quest’anno, del fatturato rispetto l’anno precedente: ovviamente, questo si
deve sia alla ristrutturazione della nostra
rete commerciale, che all’introduzione di
un’ampia gamma di nuovi modelli che
prima noi non importavamo sul territorio italiano. La nostra politica punta al
prodotto connesso al nostro controller
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Hurco e questo ci dà un approccio commerciale differente rispetto ad altri competitors. Il mercato è estremamente critico per quanto riguarda le possibilità di
investimenti, spesso negati dalle banche,
tant’è vero che una delle attività principali che svolgiamo e che, probabilmente, ha contribuito al risultato, è quello di
supportare il cliente nella soluzione delle
problematiche di accesso al credito. In
prima battuta abbiamo notato un considerevole aumento di vendite di macchine
fino a 100 mila euro, dove il cliente per
disperazione spesso compra pagando di
tasca propria, ma i problemi si amplificano con gli acquisti superiori ai 100 mila
euro quando i tempi di approvazione per
linee di credito diventano insostenibili,
frenando l’economia e i tempi di decisione. Avere, oggi, in pronta consegna, macchine con configurazioni modulari che
consentano di adattare al meglio e con
pochi compromessi il centro alle esigenze dell’acquirente, è diventato per noi
determinante e un motivo di scelta della
nostra azienda da parte dei clienti.
in Italia da oltre 20 anni direttamente e,
questo, è per noi un valore aggiunto e un
aspetto che i nostri clienti apprezzano.
Antonio Goia – SIMU-Grob
Siamo rappresentanti italiani della Grob,
la cui vocazione è stata in passato quella
di creare linee di produzione soprattutto
per il campo dell’automotive e che, negli ultimi anni, ha messo a punto anche
centri di lavoro a cinque assi, adatti anche al settore aeronautico ed energetico.
Per Grob non ci sono state flessioni negli
ultimi quattro anni con una crescita pressoché continua, sia per fatturato che per
numero di macchine prodotte, anche se
in questo momento i termini di consegna si stanno leggermente accorciando.
Al contrario, in Italia abbiamo avuto una
situazione difficile nel 2012 mentre oggi
riscontriamo un leggero miglioramento
e questa è una tendenza che speriamo
continui. Ciò dipenderà molto dal nuovo
Governo che, speriamo, possa attuare misure atte a supportare gli investimenti e
l’accesso al credito. Credo comunque che
nei tempi di magra i costruttori debbano
approfittarne per innovare i loro prodotti
e creare nuove opportunità non appena
l’economia riprenderà a crescere. È ciò
che sta facendo Grob che intende presentarsi alla prossima EMO a settembre con
novità assolutamente interessanti.
Fiorenzo Magro - Mazak Italia
Gli ultimi mesi del 2012 e i primi del 2013
ci fanno ben sperare su prodotti che potremmo dividere in due macro categorie:
i centri di lavoro ad asse verticale e i centri
più sofisticati quali i quattro e cinque assi,
per i quali il mercato è sicuramente meno
ricettivo a causa di investimenti piuttosto TM - Da più parti, durante questa discuselevati. Grazie comunque all’ampia gam- sione, è emersa l’evoluzione tecnologica
ma di prodotti del nostro catalogo, lavo- del prodotto come fattore di competitiviriamo molto su clienti che devono sostituire centri di lavoro
ad asse verticale, con modelli
più moderni e avanzati, dedicati essenzialmente alla pro- L’Italia sta
duzione numericamente più soffrendo
bassa. Stiamo lavorando mol- principalmente
to anche sul consolidamento del problema di
e fidelizzazione dei rapporti accesso
con la nostra clientela e su al credito
quella che è la nostra struttura
Paolo Egalini
organizzativa: Mazak opera
Giugno 2013
tecnologie meccaniche 133
Il Centro di lavoro… al centro
logia dove la ricerca continua Sergio Baroni – DMG/Mori Seiki Italia
delle performance è ormai un Lavoriamo su due tipologie di acquirenti:
requisito indispensabile. C’è il primo è il classico terzista, che si vuole
una corsa, che dura ormai da approcciare a qualche cosa in più del tre
La competitività
tanti anni, per rendere le mac- assi, per ridurre drasticamente i tempi di
deve passare
chine sempre più veloci, con set-up, che vanno a inficiare la produttività
per lo sviluppo
grandi accelerazioni, senza aziendale, al quale offriamo macchine con
di macchine
però pregiudicare la stabilità quattro e cinque assi di posizionamento o
sempre più
e precisione del processo di interpolati, per una soluzione che lo rende
performanti
lavorazione, di conseguen- molto flessibile e competitivo. La seconda
Antonio Faccio
za, velocità e precisione sono tipologia fa riferimento all’acquirente più
requisiti per noi indissolubili strutturato, che esige il meglio dall’opzione
che vanno sempre perseguiti. quinto asse, dunque, far diventare il centà, soprattutto quando si parla di mercati Siamo impegnati da sempre in questa tro anche una macchina di misura, di procome quello europeo, dove l’esigenza di direzione senza tralasciare però l’aspet- duzione, con cambio pallet rapido e, non
alta tecnologia è sempre più determinan- to dell’affidabilità, creando macchine in ultimo, una gestione interessante dal punte dal punto di vista del mantenimento grado di durare nel tempo e di ridurre, se to di vista del mandrino, con un feedback
continuo sul suo comportamento. Il centro
del gap e nella possibilità di essere com- non annullare, i tempi improduttivi.
orizzontale poi è un prodotto che sempre
petitivi. Quali sono, dunque, le tendenpiù si sta trasformando, nel senso che non
ze tecnologiche principali in funzione Marco Rizzi - Hurco Italia
dell’angolatura di ogni singolo prodotto Il cliente di riferimento che sceglie la no- ci sono più i grandi lotti di produzione di un
stra azienda, cerca una macchina estre- tempo e, conseguentemente, la macchina
e delle scelte aziendali?
mamente flessibile, adatta a produzioni deve diventare flessibile, anche per l’attrezmolto diversificate e con cambi frequen- zaggio e i cicli di lavoro.
Antonio Goia – SIMU-Grob
La competitività tecnologica della mac- ti di settaggio, pertanto abbiamo strutchina si traduce, chiaramente, in econo- turato tutta la gamma di produzione, Filippo Pallavidino - Sigma Technology
mica per il cliente, quindi, il fatto di po- composta da circa una novantina di mo- I centri di lavoro costruiti da Sigma hanno
ter eliminare dei piazzamenti consente delli, partendo dal controllo che per noi un livello tecnologico molto alto, per afdi ridurre i costi di attrezzatura, i costi dei è diventato l’elemento sul quale inve- frontare la massima competitività sui mertempi ciclo e il miglioramento della qua- stiamo maggiormente in termini di evo- cati mondiali. La progettazione e sviluppo
lità. In questo caso, il quinto asse diventa luzione tecnologica. Nuove tecnologie, dei prodotti ha lavorato intensamente sul
una prerogativa importante per nuovi in- dunque, atte a semplificare la program- perfezionamento dei prodotti partendo
vestimenti nel campo dei Centri di Lavoro. mazione, l’acquisizione di programmi dai concetti base che contraddistinguono i
Ciò è anche una tendenza che avvertiamo da altri ambienti, l’integrazione di cicli nostri prodotti e che fanno parte del DNA
sul mercato. Quello che ha fatto Grob in e di funzionalità, per rendere l’approc- della Sigma. Questa filosofia progettuale
questo periodo è stato di sviluppare un cio molto semplice, a prova di errore. dura nel tempo e garantisce benefici precentro di lavoro a cinque assi ex novo, La tipologia di clienti che
perciò non partendo da un progetto di abbiamo, ci ha chiesto di sviun quattro assi, definendo nuovi standard luppare delle macchine con
sul mercato. Nella maggior parte dei casi capacità di lavoro molto amil cliente si rende conto che non ha conve- pie, per operare su prodotti
Per l’80% dei
nienza nel risparmiare una piccola somma dimensionalmente differenti,
clienti, oggi,
e sceglie i vantaggi del quinto asse, anche con doppi set-up e cambi di
è importante
nelle eventuali prospettive di futuri lavori. attrezzaggio in tempo masapere quanto
scherato, pertanto, l’utilizzo
costa
semplificato è l’elemento su
Fiorenzo Magro - Mazak Italia
la macchina
Nel nostro caso, il catalogo è molto ricco cui stiamo operando sempre
Claudio Gamba
e direi che possiamo prendere in conside- più e che rende competitivo
razione le macchine ad altissima tecno- il nostro acquirente.
134 tecnologie meccaniche
Giugno 2013
www.techmec.it
Tavola Rotonda
stazionali importanti, partendo come per
esempio dal concetto della “tavola mobile”
come vantaggio sulle prestazioni delle no­
stre macchine. Le strutture delle macchine
vantano elevate prestazioni di rigidità, tali
da sopportare le sollecitazioni meccaniche
generate dai nostri moto mandrini, molto
prestanti e fruibili, dalle alte coppie, dalle
elevate potenze e numero di giri. Per i cen­
tri di lavoro a cinque assi, utilizziamo teste
basculanti “asse B” e tavole girevoli anne­
gate “asse C” progettate e realizzate inter­
namente in Sigma per ottenere le massime
prestazioni di lavoro. La ricerca tecnologica
di Sigma si orienta anche nella direzione
della produttività dei nostri impianti con la
riduzione dei “tempi passivi” che si genera­
no durante le fasi di attrezzaggio macchina
e manutenzione. Il magazzino utensili, ac­
cessibile mentre la macchina lavora, e l’u­
tilizzo di un dispositivo elettronico Sigma
Tool Chech ne è la prova più evidente, l’o­
peratore ne usufruisce quotidianamente,
per poi essere estesa all’automazione che
crea strumenti di lavoro flessibili in grado di
sfruttare in tempi mascherati le operazioni
di carico/scarico dei pezzi.
Alessandro Cecchini - Chiron Italia
Chiron ha, nel suo panorama, sei linee di
prodotti che possono essere configurati
con moduli, quindi, si parte dai tre assi fino
ai cinque assi, cambio pallet, bimandrino e
quadrimandrino. La tendenza tecnologi­
ca è quella della modularità: individuata
la taglia di macchina in funzione del tipo
di pezzo che dev’essere prodotto, si confi­
gura sulle esigenze del cliente. Tutto con il
Leit Motiv del vantaggio in secondi, che è
il nostro slogan, ossia la riduzione di tutti
i tempi morti, che non aggiungono valore
al pezzo. Oltre alla modularità delle mac­
chine, c’è anche l’aspetto dell’automazione
che fa parte di un’opportunità che il merca­
to richiede sempre più.
Carlo Barani - Tecnor Macchine
Sicuramente i centri di lavoro a cinque assi
sono la tecnologia da sviluppare. Tecnor
www.techmec.it
ha cinque fornitori che costrui­
scono queste macchine, dai
centri verticali a cinque assi La competitività
Quaser, che hanno un rapporto tecnologica
qualità/prezzo molto interes­ delle macchine
sante, ai centri OKK verticali a si traduce
cinque assi di precisione oriz­ chiaramente
zontali, fino ai centri Mitsui in economicità
Seiki di eccellenza, con i quali per il cliente
andiamo ad affrontare un mer­
Antonio Goia
cato di altissima tecnologia. So­
prattutto per i centri di lavoro
orizzontali, possiamo offrire
particolare riguardo alle copertura degli
soluzioni flessibili che vanno al
di là del cinque assi stesso, con un numero assi, al controllo delle derive termiche e al
di oltre mille utensili nel magazzino e un sistema di evacuazione del truciolo, tutti
elevato numero di pallet, affrontando la­ punti essenziali per un impiego affidabile
vorazioni complesse con materiali tenaci, di questa tecnologia.
mantenendo livelli elevati di precisione. Dal
luglio 2012, abbiamo iniziato la collabora­ Antonio Faccio – GF-AgieCharmilles
zione in esclusiva, per il mercato italiano, La competitività, per noi, deve passare
con Ibarmia, un costruttore di CNC verticali per lo sviluppo di macchine sempre più
a montante mobile: una scelta che ci soddi­ performanti, curando tutti i particola­
sfa molto perché sono macchine molto cu­ ri meccanici, i mandrini, i basamenti, i
rate, con tutte le soluzioni disponibili oggi sistemi di controllo movimentazione e
l’elettronica: gestiamo con soddisfazione
sul mercato.
anche la precisione, soprattutto nel tessu­
to italiano, dove ci viene richiesta a tutti
Stefano Salmeri - Heller Italia
Punterei l’attenzione su cinque punti i livelli, anche nella meccanica generale.
fondamentali: il primo, imprescindibile, è La flessibilità è un altro aspetto molto
la dinamica e rigidità della macchina, fat­ importante e che andiamo a vedere sulla
tori essenziali per garantire tempi di lavo­ gamma di macchine a cinque assi, di tutti
razione molto brevi e su materiali difficili. i diametri, abbinata a un concetto di au­
Il secondo punto riguarda il multitasking tomazione integrata, con impianti a di­
in cinque assi che, però, secondo la no­ mensioni contenute e magazzini utensili
stra filosofia va impiegato solo dove real­ importanti. Ci tengo a sottolineare, inol­
mente necessario, mentre il terzo aspetto tre, una tendenza che vediamo global­
riguarda l’affidabilità e manutenibilità mente, anche non nel nostro Paese, che è
della macchina che sono fattori fonda­ quella della miniaturizzazione e che, per
mentali, ai quali si legano le politiche di noi, è sempre stata un punto importante,
assistenza tecnica e di scolarizzazione del sia nel campo elettronico che in quello
cliente. Il quarto punto è legato al rispar­ della meccanica di precisione e medicale,
mio energetico, un aspetto importante dove ci stiamo muovendo molto bene e
per i centri di lavoro, dato che l’energia con grande soddisfazione.
ha costi sempre più elevati mentre ulti­
mo, ma non per importanza, riguarda la Roberto Da Rold - GMV
lavorazione con lubrificazione minimale La nostra azienda si presenta sul mercato
MQL, con quanto ne consegue in termi­ con due brand: Wele e Kitamura. Con la
ni di progettazione della macchina, con prima, offriamo una proposta molto va­
Giugno 2013
tecnologie meccaniche 135
Il Centro di lavoro… al centro
prodotto a meno di quello che
costano a me i componenti: è
questo il vero problema, in un
mercato nel quale le regole
Stiamo
non sono le stesse per tutti. La
lavorando
tendenza di oggi è quella di
molto sul
realizzare macchine multiasse
consolidamento
flessibili, dove il cambio del
dei rapporti
pezzo avvenga in tempo macon la clientela
scherato e, da questo punto
Fiorenzo Magro
di vista, ci inventiamo tutto
quello che serve. Riusciamo
a essere competitivi però su
riegata e completa, nel campo della fre- macchine di una certa dimensione, dove
satura, che va dal tre assi al cinque assi i numeri di produzione mondiale sono
Gantry, a portale, con e senza sistemi di bassi e ai grandi colossi non conviene fare
cambio testa cambio utensili e pallet. La macchine di quella tipologia.
risposta che possiamo dare, a livello di
competitività e tecnologia sul mercato, è Giampaolo Santin - Vimacchine
importante grazie al grosso sviluppo tec- Importiamo e distribuiamo Aziende leanologico avvenuto. Se vogliamo parlare der nei rispettivi settori d’appartenendi quella che per noi è la massima caratte- za, da tutto il mondo e chiaramente,
ristica tecnologica di un centro di lavoro, per quel che ci riguarda, la scelta di queparliamo di Kitamura, ovvero strutture e sti brand operativi nel settore fresatura,
dinamicità uniche nel panorama. Ancora che sono di seguioggi l’azienda giapponese si presenta, a to: Hyundai Wia;
fronte di particolari richieste dei clienti, Hedelius; Dah Lih;
con macchine che possono rispondere Proteo; Unisign;
con Mt; Enshu;
al meglio alle problematiche che emer- Li­
gono, offrendo contenuti tecnologici, Skoda è legata Da anni Hermle
soluzioni chiavi in mano e automazione alla volontà stra- ha prodotto una
tegica che ci sia- politica basata
integrata ai massimi livelli.
mo strutturati per su qualità
dare una risposta e precisione
Claudio Gamba - Rema Control
Parto da un altro punto di vista: per l’80 su qualunque tipo
Ernesto Molinari
percento dei clienti, oggi, l’importante è di applicazione e
sapere quanto costa la macchina e, pur- mercato. La sceltroppo, possiamo parlare di competitività ta di ogni singola
e tecnologia ma, alla fine, si arriva sempre casa è stata vagliata in funzione di loa discutere sul prezzo. Siamo rimasti mol- giche tecnologiche e di sovrapposizione
to in pochi, noi costruttori italiani di mac- di prodotto, all’interno del nostro Porchine e, qui, produrre costa molto: in Eu- tfolio, pertanto riteniamo di disporre di
ropa vince chi piazza il pezzo in macchina una gamma completa, frutto di peculiae lo sposta il meno possibile, dato l’alto rità differenti, sfruttando il concetto di
costo della mano d’opera e combattiamo alto contenuto tecnologico che ognuna
con tutto il resto del mondo, dove questi di queste aziende con i suoi numerosi
costi sono molto inferiori. Mi trovo tante prodotti è in grado di offrire al mercavolte a fare centri di lavoro a cinque assi to tramite l’organizzazione Vimacchine
e avere un concorrente che vende il suo che arriva al cliente finale. Vimacchine
136 tecnologie meccaniche
Giugno 2013
Automazione è la società con la quale
siamo operativi nel settore dell’automazione robotizzata e delle soluzioni
di processo “turn-key”.
Massimo Ughini - Makino Italia
Credo che, per quanto ci riguarda, il
nostro cliente più che un prodotto si
aspetti una soluzione ad alto contenuto tecnologico e questo è il motivo per
cui siamo passati da una sede commerciale, e di service, a una nuova struttura
con centro tecnologico grazie al quale
siamo in grado di eseguire prove di lavoro e, cosa ancora più importante, di
poter scambiare con i nostri clienti idee
su come dev’essere eseguito il processo produttivo con soluzioni che, molto
spesso, gli acquirenti conoscono molto
meglio di noi. Tutti si aspettano da noi
flessibilità, affidabilità, elevata produttività e precisione perché conoscono
le caratteristiche del nostro prodotto:
oggi, a questo, si aggiunge la necessi-
tà del risparmio energetico, anche sui
consumi di utensileria. Secondo me,
dobbiamo però far passare ai clienti il
concetto di valore perché, è vero che
l’impatto per quello che riguarda l’acquisto del CNC è importante, ma questo
rappresenta solo il 25 percento del costo globale del prodotto, mentre il restante 75 percento è rappresentato da
tutti gli altri fattori quali manutenzione, consumi, mano d’opera e così via.
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Tavola Rotonda
Avere, quindi, un prodotto che sia af­
fidabile, preciso e altamente produtti­
vo in tutto l’arco temporale di esercizio
della macchina è più importante che ac­
quistare una soluzione a basso costo ma
che, poi, non dà garanzie per il futuro.
Ernesto Molinari – Hermle Italia
Direi che, da anni, Hermle ha prodotto
una politica basata su qualità e precisio­
ne: siamo sicuramente tra i precursori
del tema a cinque assi e rigidità della
macchina, basamento in granito com­
posito, automazione integrata e sul con­
cetto importante del “chiavi in mano”. Per
assicurare il giusto livello di competitività
a ogni utilizzatore, la garanzia che possia­
mo offrire è quella nel tempo, basata su
contenuti tecnologici di primo livello e as­
sistenza puntuale per ogni tipo di esigen­
za durante tutto l’arco di vita della nostra
macchina.
Paolo Egalini - Mandelli Sistemi
Ci sono tendenze consolidate da anni
come il concetto del multitasking, del­
l’applicazione a cinque assi (citata da
più della metà dei colleghi presenti) o
degli elettromandrini, anche per eleva­
tissimi valori di coppia. Negli ultimi anni,
gli aspetti ecologici sono diventati punti
di grande attenzione e credo che, come
costruttori italiani, non gli ci stiamo dedi­
cando abbastanza attenzione rispetto ai
competitor tedeschi, gli aspetti energetici
e d’impatto ambientale, non sono cer­
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tamente una moda. Stanno già uscendo
normative in materia di ecosostenibilità,
con una catalogazione dei nostri prodot­
ti, e rischiamo di patire l’ennesimo gap
nei confronti della Germania: dobbiamo
dunque muoverci molto rapidamente
con l’innovazione per poter immettere
sul mercato prodotti competitivi. Aspetti
che ritengo, in senso lato, di trend sono
l’attenzione all’interfaccia uomo-macchi­
na e di ergonomia, accessibilità, manu­
tenibilità e facilità d’uso delle macchine.
Da ultimo, è necessario sviluppare centri
di lavoro sempre più sensorizzati, “auto­
adattanti” nei riguardi delle modifiche di
processo e dell’ambiente.
terno di queste voci, che cosa ciascuno di
voi sta facendo per cercare di rispondere
a quelle che sono le esigenze specifiche
del mercato.
Stefano Salmeri - Heller Italia
Il concetto di multitasking, certo, sta pren­
dendo sempre più spazio per i vantaggi
che abbiamo già analizzato, soprattutto
nei riguardi dei tempi di attraversamento
in officina. Heller, in questo caso, ha por­
tato sul mercato una gamma completa di
multitasking “esteso”, nel senso che c’è
fresatura, tornitura e anche la possibilità
di lavorare ingranaggi epicicloidali con
un brevetto, sviluppato insieme ad altre
due importanti aziende, per la realizza­
zione di questi componenti con elevati
livelli di produttività.
Nel campo dell’automazione, il panora­
ma è completo e prevede l’utilizzo se­
condo necessità di Gantry loader, Robot
articolati, FMS e multipallet. Quello che
secondo me è però importante sottoline­
are dal punto di vista di Heller è l’approc­
cio unitario, ovvero la scelta di rendere
tutte le macchine a quattro e cinque assi
compatibili tra loro, utilizzando lo stesso
pallet, con identiche capacità di carico
e di ingombro. La flessibilità, in questo
caso, sta nel riuscire a configurare un
sistema in funzione delle effettive ne­
cessità del Cliente, con tangibili vantag­
gi economici a livello di investimento e
costi di gestione. Rispondendo all’ultima
domanda per noi produttività e flessibi­
Alessandro Verduci - Breton
La mia prospettiva è viziata dal fatto che
noi produciamo totalmente in Italia e,
quindi, con costi europei: nati negli anni
90 come produttori di macchine utensi­
li, siamo entrati subito nel mercato con
CNC a cinque assi, anticipando quella
che poi è stata la tendenza dei succes­
sivi anni. La nostra macchina con di­
mensione pallet più piccolo è oggi poco
competitiva perché ormai le cinque assi
di questa dimensione sono coperte da
produttori di tutto il mondo, soprattut­
to asiatici: quello che noi vediamo è una
tendenza alla macchina sempre più per­
sonalizzabile, di dimensioni importanti,
con pallet minimo 1.000x1.000 mm per
esempio, con integrate sempre lavora­
zioni di tornitura, fresatura e rettifica
su molteplici materiali. Un’altra cosa
che ci sta molto spingendo a
investire è lo sviluppo di sof­
tware innovativi per rendere
le macchine estremamente
flessibili: il tutto, conducendo
il cliente per mano.
Sigma affronta
TM - Multitasking, automa­
il mercato
zione, produttività e flessibil­
in maniera
tà sono alcuni dei temi emersi
globale
durante questa tavola roton­
Filippo Palladivino
da: vorremmo capire, all’in­
Giugno 2013
tecnologie meccaniche 137
Il Centro di lavoro… al centro
lità vanno insieme fino a un certo punto,
tant’è vero che l’azienda ha due linee
di prodotto totalmente diverse: una è
quella dei CdL dedicati al mercato orizzontale e l’altra è quella delle macchine
dedicate al settore dell’automotive dove
i moduli a cinque assi, evoluzione delle
linee transfer, eventualmente utilizzati insieme alla lubrificazione minimale,
consentono di effettuare con elevati livelli di produttività una lavorazione sovratesta con asportazione ottimale del
truciolo.
ca riconosciuta a tutti i CNC della nostra
gamma, capaci di integrare una sequenza di lavorazioni con macchine che appartengono alla stessa famiglia.
ricercato: vero è che il nostro cliente, che
alla fine è un contoterzista, difficilmente
riesce ad automatizzare una macchina, visti i lotti relativamente bassi che realizza,
però, è una richiesta che talvolta arriva.
Noi rispondiamo con il cambio pallet o con
sistemi robotizzati che, per ragioni anche
di contenimento dei costi, realizziamo interamente al nostro interno, dalla progettazione alla messa in linea, indispensabile
per lavori non presidiati. La nostra macchina a montante mobile è un buon prodotto di nicchia, nata apposta per coniugare
produttività a flessibilità, destinata a un
cliente che, oggi, è diventato sempre più
esigente e meno propenso a spendere.
Roberto Da Rold - GMV
Sono abbastanza in sintonia con ciò che
è stato affermato dai miei colleghi per cui
anche noi, con i prodotti che rappresentiamo sul mercato italiano, siamo in grado
di rispondere bene alla domanda di lavorazioni in multitasking, su macchine sia in
fresatura che in tornitura e lavorazioni di
dentatura. Il discorso dell’automazione per noi è sempre
stato un argomento molto
importante, soprattutto nella
nostra gamma di prodotto Ki- Giampaolo Santin - Vimacchine
Le macchine
tamura che ha sempre avuto Abbiamo tre società che costruiscono macmultifunzione
la prerogativa di poter creare chine in grado di fare tornitura e fresatusono per Hurco
automazione sulla macchina ra: Hedelius, che costruisce macchine da
un settore
anche crescendo e sviluppan- tre e cinque assi, a montante mobile e con
di estremo
dosi con le necessità del clien- automazione integrata, l’olandese Uniinteresse
te, sia in termini di utensili, sign, che realizza CNC di grandi dimensioMarco Rizzi
che di pallet. Nei riguardi della ni tipo Gantry, in grado di fornire soluzioflessibilità, posso solo dire che i ni per settori quali l’aeronautico, oil&gas
nostri centri di lavoro nacquero e meccanica generale, e la tedesca Schuproprio per questa esigenza e si sposano ster, che dispone di una linea di business
Antonio Faccio – GF-AgieCharmilles
Sul discorso del multitasking, un trend perfettamente anche con il concetto di prevalentemente legata alla tornitura ma,
con integrata la fresatura, la dentatura e
ormai consolidato, Agie si pone come produttività.
la rettifica. Sono tutte aziende che hanno
attenta osservatrice di questa tendenza:
sviluppato in maniera massiva il concetoggi non abbiamo questa tecnologia ma, Claudio Gamba - Rema Control
a breve, verrà resa disponibile. L’automa- Anche per noi il multitasking è diventato to di multitasking e di footprint, ovvero,
zione è sicuramente uno dei nostri punti una vera e propria esigenza, soprattutto compattezza. Parlando di automazione,
di vendita più importanti, perché ci aiuta all’estero: abbiamo la possibilità di fresare lo scorso anno Vimacchine ha creato una
a ridurre il costo del prodotto per il no- e tornire, facendo ben presente al clienstro cliente. Per noi, i veri punti di forza te, comunque, che la tornitura su
sono l’automazione integrata con siste- un centro di lavoro è differente
ma di cambio pallet, impronta al suolo rispetto al classico tornio. Per laestremamente ridotta, flessibilità anche a vorazioni medio-leggere oggi c’è
livello di programmazione e grande mo- un reale vantaggio, in termini di
dularità, perché tutte le macchine della tempi ciclo e di costi, a utilizzaIl concetto di
nostra azienda nascono pensate per l’au- re un CNC, fondamentale per la
multitasking
tomazione. Siamo in grado di fornire an- competitività. Anche noi abbiamo
sta prendendo
che soluzioni più complesse e macchine in dunque risposto con la tecnologia,
sempre
linea, grazie all’altra società del gruppo ricercando i componenti e modifipiù piede
che è System 3R. Anche per noi, flessibili- cando i nostri progetti, integranStefano Salmeri
tà e produttività sono leggermente sepa- doli con un vari livelli d’automarate, anche se, la prima, è una caratteristi- zione, oggi argomento molto
138 tecnologie meccaniche
Giugno 2013
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Tavola Rotonda
divisione che si occupa dell’integrazione
robotizzata e che ha contribuito, in modo
significativo, allo sviluppo del fatturato,
grazie all’integrazione di quasi 50 robot.
Massimo Ughini - Makino Italia
Noi andiamo un po’ in controtendenza
per quanto riguarda il multitasking: Makino ha centri di lavoro con caratteristiche
di precisione, affidabilità e robustezza
importanti e che, quindi, ci permettono
di avere risultati eccellenti anche in particolari lavorazioni come la rettifica e la
tornitura su materiali duri. Non rincorriamo quindi a tutti i costi questa filosofia,
ma preferiamo fare quello che sappiamo
fare meglio: anche Makino, dal punto di
vista dell’automazione, è in grado di sposarsi con integratori esterni robotizzati,
così com’è in grado di proporre una sua
soluzione con multipallet e software di
gestione proprietario. Interessante, per
quanto riguarda questo argomento, l’utilizzo di programmi per creare un sistema
intelligente che ci aiuti nella verifica delle necessità manutentive della macchina
e tenga monitorati i tempi di usura degli
utensili, migliorando le performance produttive. Per quanto concerne i discorsi di
produttività e flessibilità, è evidente che
quando pensiamo a qualcosa di produttivo, pensiamo a una macchina speciale
come il transfer, cosa però oggi meno vera
in quanto i volumi non danno più ragione
a questa filosofia: l’apparente inferiorità
produttiva dei centri di lavoro è invece vincente perché garantisce, in funzione dei
lotti in corso, la possibilità di integrare la
linea flessibile con altre macchine utensili.
Ernesto Molinari – Hermle Italia
La risposta di Hermle nei riguardi del concetto di multitasking è adeguata a quelle
che sono le aspettative della nostra clientela: abbiamo macchine per fresatura e, in
secondo luogo, tornitura, con il vantaggio
di avere lavorazioni combinate a cinque
assi simultanei e identica automazione
a bordo macchina. Riteniamo davvero
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importante la flessibilità del
sistema perché quello che l’utilizzatore chiede è soprattutto
Arriviamo
di poter effettuare cambi di
da quattro
produzione in tempi rapidi e di
anni positivi
poterli programmare con una
e pensiamo
semplicità e operatività tipiche
che anche
di una macchina non presidiaquest’anno sarà
ta. Sul tema della produttività
soddisfacente
e flessibilità, il mio parere è
Giampaolo Santin
che, oggi, dobbiamo vedere
proprio la sintonia tra questi
due fattori che, solo apparenmoduli rodati e testati, per garantire i
temente, sono in contrasto e
quello che noi proponiamo è una solu- livelli di efficienza necessari.
zione alla necessità di produrre nel minor
tempo possibile, adeguando rapidamen- Alessandro Verduci - Breton
te l’impianto alle differenti esigenze. Lo Breton, nel suo piccolo, ha introdotto il
strumento a cui un utilizzatore non deve primo centro di lavoro multitasking nel
mai rinunciare è un software di gestione 2000 quindi possiamo dire che siamo parvalido, in grado di sfruttare al massimo le titi subito con questa soluzione e, oggi,
potenzialità del CNC, quindi, semplice e vendiamo circa due terzi dei nostri centri di lavoro con questa tecnologia. Abintuitivo da utilizzare.
biamo due tipologie di prodotto: fino a
un metro cubo, proponiamo un centro
Paolo Egalini - Mandelli Sistemi
Mandelli è presente con la soluzione a cinque assi con tavola rototiltante, con
della tavola di tornitura da oltre 20 anni: doppio mandrino per tornire e fresare
partita da un centro di lavoro al quale mentre, oltre al metro cubo, sui grossi
è stata applicata la funzione di tornitu- Gantry offriamo un avanzato sistema di
ra, l’azienda è arrivata a progettare la cambio testa automatico con teste diffemacchina partendo dal presupposto che renti per la tornitura e la fresatura. L’audovesse avere la vera integrazione di tomazione, in realtà, non è una peculiaquesta prestazione. Questo ha portato rità che ci viene richiesta da tutti i nostri
a realizzare centri di lavoro a volte assai clienti: abbiamo, da un lato, stampisti e
differenti tra loro ma tutti accomunati modellisti racing che sono molto più sendal concetto di multitasking, con pre- sibili alla flessibilità e, dall’altra parte, i
stazioni di assoluta eccellenza. Sulle ca- clienti dell’aerospazio che sono molto più
ratteristiche prestazionali della tornitu- interessati al discorso di automazione, ai
ra, abbiamo spinto per poter garantire quali forniamo soluzioni multipallet e un
coppie e potenze elevate nonostante la numero elevatissimo di utensili.
macchina sia, e rimanga, un centro di lavoro. L’automazione, certamente dev’es- Antonio Goia – SIMU-Grob
sere scalabile, ovvero, dev’essere conce- Certamente, la parola d’ordine dei copita con moduli a crescere, per poter struttori di macchine utensili negli ultimi
accompagnare il cliente nello sviluppo anni è stata multitasking e flessibilità: è
della configurazione di un impianto nel chiaro che i vantaggi per gli utilizzatori
tempo. Fondamentale però, a questo finali sono grandi quando più i lotti sono
punto, è che questi concetti non pena- piccoli e, nell’epoca in cui il just in time
lizzino l’affidabilità, ovvero, si utilizzino è diventato legge, il connubio tra questi
Giugno 2013
tecnologie meccaniche 139
Il Centro di lavoro… al centro
due fattori è arma vincente. In questo
caso per Grob, che arriva dall’alta produzione dell’automotive, non è mai stato
un must ma una cosa che ha realizzato
solo recentemente quando ha sviluppato
i CNC universali dove, adeguando opportunamente il movimento della tavola e
l’attacco utensile all’elettromandrino, ha
portato un centro di lavoro a fare anche
operazioni pesanti di tornitura, consentendo pertanto all’utilizzatore finale di
terminare il pezzo in un solo serraggio.
L’automazione, invece, è stata una prerogativa importante nell’ambito di quelle
che sono le linee di lavorazione che Grob
ha sempre realizzato: un’automazione
che ben si presta là dove ci sono sistemi di
lavorazione integrati. In ogni caso anche
le macchine stand alone sono predisposte
per integrare automazioni flessibili, che
vanno dal semplice cambio pallet a isole
robotizzate. Per ciò che riguarda produttività e flessibilità diciamo che, arrivando
dalle linee transfer e producendo oggi
centri di lavoro a cinque assi mono e bimandrino, Grob ha cercato di mantenere
ancora oggi i vantaggi offerti dal connubio tra queste due caratteristiche.
è nata e si è sviluppata così tutta la gamma multitasking anche a matrice centri
di lavoro e con asse di lavoro verticale e,
a oggi, abbiamo praticamente una gamma completa di queste macchine. Anche
quest’anno, oltre il 30 percento del nostro
core business è incentrato su macchine di
questa concezione particolarmente strategiche per la nostra azienda. Tengo anche a
dire che il progetto è stato, sin dall’inizio,
supportato con l’unità di controllo proprietaria Mazatrol (oggi in versione Matrix
2), specificatamente progettata per gestire macchine multifunzionali. Riteniamo
che il grandissimo successo sul mercato
globale di macchine di questa tecnologia
sia stato determinato in parte anche dalla nostra unità di governo, uno dei nostri
grandi punti di forza e, anche se in questi
ultimi anni, questo mercato si sta un po’
inflazionando, queste macchine hanno
permesso a molti imprenditori di non crollare sotto il peso della crisi. Secondo noi
la produttività e la flessibilità si raggiungono proprio grazie a questo connubio di
interazione uomo macchina attraverso un
CNC specificamente dedicato e multifunzionalità.
Marco Rizzi - Hurco Italia
Le macchine multifunzione sono per noi
un settore di estremo interesse: l’azienda
ha iniziato a svilupparle nel campo della
tornitura e, recentemente, ha creato un
progetto di sviluppo completamente differente per i centri di lavoro. È un prodotto che non riteniamo ancora
completamente maturo per
le nostre intenzioni e siamo
in fase di sviluppo, non tanto
come macchina, ma come cicli
Il nostro cliente
di lavoro sul controllo perché,
si aspetta
per noi, è fondamentale pouna soluzione
ter dare al cliente un’estrema
ad alto
facilità nella gestione del CNC.
contenuto
Sull’automazione, che per noi
tecnologico
è abbastanza collegata al conMassimo Ughini
cetto di flessibilità, il nostro
acquirente non sarà mai realiz-
Fiorenzo Magro - Mazak Italia
Mazak, già dal 93, aveva lanciato la prima
serie Integrex quando all’epoca il concetto di multifunzionalità era stato applicato
solo sulle macchine a matrice tornio. Negli
anni, lo sviluppo di questa tecnologia, da
parte nostra, è stato continuo e, nel 1999,
140 tecnologie meccaniche
Giugno 2013
zatore di numeri altissimi, ma di estrema
versatilità per cui stiamo lavorando, ormai
da tempo, per dare delle soluzioni complete “chiavi in mano” a clienti che hanno
la necessità di cambiare frequentemente
tipologia di lavorazione.
Sergio Baroni – DMG/Mori Seiki Italia
Gli stabilimenti del nostro gruppo si sono
focalizzati molto, negli ultimi tempi, su
quella che è la tecnologia multitasking,
spingendo le tecnologie di tornitura e
fresatura e integrando anche la rettifica
che, specialmente in settori come quello
aeronautico, ha trovato sicuramente una
grande applicazione. L’obiettivo è quello
di ridurre le fasi di set-up e di ripresa del
pezzo, di conseguenza i tempi e i costi, posizionando in tavola il pezzo grezzo, realizzando tutte le possibili lavorazioni. Non
mancano le soluzioni di automazione: abbiamo a tal proposito un vasto catalogo in
grado di garantire soluzioni molto spinte
e integrabili con macchine già installate
presso i clienti, capaci di gestire in funzione della necessità, pezzo, pallet o utensileria. Produttività e flessibilità, per il gruppo,
significano integrazione del software di
tornitura e fresatura nella macchina multifunzione stessa, utilizzando un identico
sistema che si basa su tecnologia Siemens.
Infine, esiste nel gruppo una grande attenzione a temi specifici che i clienti di volta in volta ci sottopongono, e la capacità
di condividere soluzioni e personalizzazioni integrate.
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Tavola Rotonda
Filippo Pallavidino - Sigma Technology
Sul concetto del multitasking, Sigma non
è oggi in grado di proporre soluzioni ma
ci saranno a breve sviluppi. Per la tecnologia riguardante l’automazione, Sigma
ha segnato la storia, perché ha sviluppato
negli anni soluzioni tecniche mirate per
risolvere le problematiche produttive,
destinate per lavorazioni di lotti di pezzi di piccole e medie dimensioni. Già a
partire dagli anni 2000 abbiamo inserito
una linea di Centri di Lavoro chiamata
Tandem a tavola mobile, con la possibilità di utilizzare un doppio pallet all’interno del campo di lavoro della macchina
che consente di lavorare in modo “Dual
Mode” con un pallet in lavorazione e
l’altro nella stazione di carico/scarico del
pezzo. Abbiamo iniziato a produrre una
versione di macchina a tre assi (Tandem
3A), applicando due motori motori lineari ai pallet per garantire la massima accelerazione sull’asse X, per poi evolvere
la gamma con macchine a cinque assi,
dotate di testa basculante asse “B” e con
una sola tavola girevole asse”C” nella
versione Tandem 5A oppre con la doppia
tavola nella versione Tandem 6A. Quaesta linea di prodotto offre la possibilità di
lavorare in modo pallettizzato oppure in
modo “Tandem” con le tavole unite per
pezzi di dimensioni grandi sfruttando la
piena corsa dell’asse X di 2.100 mm. La
gestibilità dell’impianto permette di passare da una soluzione all’altra utilizzando
attraverso un comando posto sul CNC. Il
concetto di automazione si avvicina molto al concetto di flessibilità di utilizzo
degli impianti, potendo programmare la
lavorazione di diverse tipologie di pezzi,
di piccole o grandi dimenioni. È possibile
quindi gestire in tempo mascherato l’attrezzamento del pallet, di gestire la lavorazione di pezzi su sei facce utilizzando la
tavola piana per la lavorazione a tre assi
e la tavola girevole per lavorazione a cinque assi simultanei e di gestire la produzione in funzione delle scelte dell’operatore. Il concetto di produttività si sviluppa
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sui prodotti Sigma attraverso
la riduzione dei tempi passivi che si generano durante le
Stiamo
fasi di riattrezzamento della
spingendo
macchina potendo utilizzre
su software
dei dispositivi elettronici ininnovativi per
stallati sulle macchine come
rendere le
il “Sigma Tool Check”che gemacchine molto
stisce l’utensile e il magazzino
flessibili
utensili in modo indipendente
Alessandro Verduci
dalla lavorazione del pezzo
per manutenzione all’utensile o all’attività di riatttrezzai volumi non sono così sicuri e, dunque,
mento della catena con nuovi
utensili per nuovi lotti produttivi, senza l’investimento per un transfer diventa
interrompere il ciclo di lavorazione della davvero impegnativo. Anche la flessibimacchina. Tramite la gestione delle de- lità fa parte di un progetto che dev’esrive termiche è possibile lavorare pezzi sere studiato assieme al cliente e Chiron
precisi e tutti uguali per dimensioni e risponde con il reparto “chiavi in mano”
precisioni già dal primo pezzo e tramite in Germania, con tecnici qualificati per
la gestione dinamica degli assi l’operatore studiare la soluzione migliore.
può decidere la velocità degli assi durante
Carlo Barani - Tecnor Macchine
la lavorazione del pezzo.
Noi crediamo fermamente nel concetto
del multitasking, commercializziamo cenAlessandro Cecchini - Chiron Italia
Chiron ha studiato la risposta all’esigen- tri di tornitura/fresatura della Takisawa e
za del mercato di avere impianti multi- centri di lavoro dell’Ibarmia dotati di tefunzione, con la linea MT che, a tutti gli ste tilting ISO 40 e ISO 50, tavole rotanti
effetti, è un centro di lavoro e un tornio in continuo integrate nella tavola fissa
che sono stati integrati nella stessa unità con opzione della funzione di tornitura.
produttiva. Il passo è stato necessario per Sull’automazione, già dalla metà degli
venire incontro alle esigenze dei clienti anni 90, realizziamo linee e isole roboche sempre più richiedono di finire il pez- tizzate che ci hanno permesso di acquizo in macchina evitando riposizionamenti. sire una notevole esperienza ma ci siamo
L’automazione è stata un passo necessario impegnati nel fare qualche cosa di più,
per Chiron che ha sempre operato nel set- orientandoci sui tempi ciclo e sulla loro
tore dell’automotive dove è un obbligo ottimizzazione, una componente molto
imprescindibile: sulle tre principali linee importante per supportare l’acquirente
di prodotto che abbiamo, possiamo for- che, oggi, non conosce la macchina ma
nire a catalogo già la robotica integrata, imparerà ad apprezzarla sul campo. Per
con sistemi di pallettizazione in grado di concludere, infine, con una risposta a
soddisfare le esigenze, almeno di base, di concetti quali produttività e flessibilità,
chi utilizza i nostri CNC. La produttività, Tecnor fornisce centri di lavoro ad alta
al pari dell’automazione, nel nostro set- produzione e, chiaramente, facciamo di
tore è un must e trova la sua massima tutto per garantire cicli che massimizzino
espressione quando il robot si abbina al questi due concetti: ci stiamo impegnancambio pallet multimandrino, diventan- do maggiormente in questi ultimi anni,
do competitiva, a questo punto, rispetto senza dimenticare però quello che già
ai transfer, anche considerando che oggi abbiamo fatto.
Giugno 2013
tecnologie meccaniche 141