Screening dei tumori femminili: evoluzione delle diseguaglianze
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Screening dei tumori femminili: evoluzione delle diseguaglianze
Screening dei tumori femminili: evoluzione delle diseguaglianze sociali e territoriali Lidia Gargiulo, Roberta Crialesi, Lisa Francovich, Laura Iannucci, Laura Murianni, Annabella Pugliese, Lucilla Scarnicchia, Gabriella Sebastiani (un ringraziamento a tutti gli altri componenti del gruppo di lavoro dell’Indagine sulla salute) XXXVIII Congresso AIE 5-7 novembre 2014- Napoli Contenuti e finalità Obiettivo del lavoro è analizzare l’evoluzione delle diseguaglianze sociali e territoriali nei controlli citologici e mammografici e il contributo dei programmi di screening. L’analisi è svolta sulle informazioni rilevate con le indagini ISTAT sulle condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari dal 2000 al 2013 per le donne di 25 anni e più che si sono sottoposte a pap-test/mammografia in assenza di disturbi o sintomi. AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 Forte incremento dei controlli nel tempo (1) Nel 2013, la quota di donne di 25 anni e oltre che si sono sottoposte al pap-test in assenza di disturbi o sintomi almeno una volta nella vita, è pari al 73,4%, con un netto aumento, di oltre 12 punti percentuali, rispetto al 2000. Il 67,4% delle donne di 40 anni e più nel 2013 ha fatto ricorso, in assenza di disturbi o sintomi, al controllo mammografico. L’aumento complessivo, rispetto al 2000, è di oltre 20 punti percentuali. 100 Pap-Test (25 anni e oltre) 100 90 90 80 80 73,4 70 64,7 60 60,8 70 50 40 40 30 30 20 20 2000 2005 2013 67,4 60 50 10 Mammografia (40 anni e oltre) 56,3 46,6 2000 2005 2013 10 0 0 25-29 30-34 35-44 45-54 55-64 65-69 70-74 75+ AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 ITALIA 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75+ ITALIA Forte incremento dei controlli nel tempo (2) La quota di donne che ha cominciato a sottoporsi ai controlli citologici tra i 25-34 anni incrementa nel tempo, quasi triplica rispetto al 2000 dopo i 60 anni. Ancora più accentuato è l’aumento della quota di donne che si è sottoposta al primo controllo mammografico tra i 45-54 anni, in particolare tra le anziane. 80 70 Primo pap-test eseguito tra i 25-34 anni 67,5 60 50 40 36,8 30 70 73,3 2005 50 2013 40 Prima mammografia eseguita tra i 45-54 anni 61,3 60 2000 52,8 80 2000 2005 47,3 46,2 2013 36,8 33,7 30 20,4 20 22,8 20 14,3 10 13,3 10 5,5 20,0 9,1 4,8 0 3,8 0 35-44 45-54 55-64 65-69 70-74 AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 75-79 80+ 55-64 65-69 70-74 75-79 80+ I controlli aumentano in tutte le aree territoriali, ma permane nel tempo lo svantaggio del Mezzogiorno Pap test 25 anni e oltre per ripartizione - Anni 2000, 2005 Mammografia 40 anni e oltre per ripartizione - Anni 2000, 2005 e 2013 tassi standardizzati e 2013 tassi standardizzati I tassi sono standardizzati rispetto alla popolazione del censimento 2011. AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 Le diseguaglianze sociali diminuiscono? Il ricorso aumenta per le donne di tutti i livelli d’istruzione, ma in misura maggiore per le donne con titolo di studio basso. In particolare, tra il 2000 e il 2013 lo svantaggio delle donne con basso titolo di studio è diminuito : in misura lieve per il pap-test in modo più netto per la mammografia (OR da 2,2 a 1,7) MA PERMANE Pap test 25 anni e oltre per titolo di studio - Anni 2000, 2005 e 2013 tassi standardizzati 90,0 80,0 70,0 70,0 60,0 50,0 50,0 40,0 40,0 30,0 30,0 20,0 20,0 10,0 10,0 0,0 0,0 2000 2005 Laurea Diploma 74,9 72,2 80,0 67,4 59,8 54,6 60,0 90,0 81,2 80,4 74,5 72,9 72,9 71,8 Mammografia 40 anni e oltre per titolo di studio - Anni 2000, 2005 e 2013 tassi standardizzati 2013 Scuola obbligo 66,7 64,8 61,3 55,6 63,6 51,9 41,7 2000 Laurea 2005 Diploma 2013 Scuola obbligo Simili relazioni si riscontrano considerando il giudizio sulle risorse economiche familiari AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 Dal 2000 al 2013, nel Mezzogiorno, le disuguaglianze sociali quasi si annullano nelle fasce di età raccomandate (25-64 anni per il pap-test e 50-69 per la mammografia), solo perché le donne con istruzione bassa recuperano lo svantaggio. Per la mammografia l’incremento per titolo di studio presenta un andamento analogo nelle varie ripartizioni. AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 E per le donne straniere? Anche tra le straniere, per le fasce di età raccomandate, il ricorso ai controlli aumenta, rispetto al 2005, e in misura maggiore che tra le italiane. Per il pap-test la forbice si restringe da 19,4 punti percentuali nel 2005 a 14,1 nel 2013. Per la mammografia la differenza, pur rimanendo elevata, si riduce da 27,6 a 22 punti percentuali. • Tuttavia le diseguaglianze rispetto al titolo di studio sono nettamente più pronunciate tra le straniere. Mammografia 50-69 anni per cittadinanza. Anno 2013. Pap-test 25-64 anni per cittadinanza. Anno 2013. 100 90 Tassi standardizzati Italiana 80,9 79,8 80 81,6 100 Straniera 90 79,8 77,3 80 69,8 65,7 70 56,6 60 40 40 30 30 20 20 10 10 0 0 AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 Scuola obbligo Italiana 85,6 Totale Straniera 81,3 77,8 73,1 63,1 60 50 Diploma 88,1 70 50 Laurea Tassi standardizzati 59,2 52,1 Laurea Diploma Scuola obbligo Totale I controlli si eseguono con la cadenza raccomandata? PAP-TEST Oltre il 70% delle donne si sottopone al successivo controllo citologico almeno ogni due anni, il 16,7% dichiara di farlo con la cadenza raccomandata di 3 anni ed invece vi ricorrono meno frequentemente l’11,7% delle donne. 90 80 PapTest (25-64 anni) 74,9 70,571,6 Nord 73,4 73,8 Centro 65,6 70 Mezzogiorno 60 *tassi standardizzati 50 40 30 20 14,2 14,4 11,9 17,4 16,7 15,1 15,1 10,9 19,3 16,5 9,2 9,4 10 0 2005 2013 Più frequente 2005 2013 Ogni 3 anni 2005 2013 Oltre i 3 anni Rispetto al 2005, la quota di chi fa il pap-test troppo di rado complessivamente è stabile per titolo di studio ma lo svantaggio del Sud si accentua soprattutto tra chi ha titolo di studio basso, mentre nel Centro forte recupero rispetto al 2005. L’incremento è dovuto al Lazio. AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 … Frequenza per la MAMMOGRAFIA Nel Mezzogiorno diminuisce di 10 punti percentuali la quota delle donne che, dopo una prima mammografia, eseguono i controlli più frequentemente della cadenza raccomandata ma, a differenza di quanto avviene nel Nord e nel Centro, aumenta la quota delle donne che fanno i controlli troppo di rado. Nel Centro cresce, rispetto al 2005, la quota di quante fanno la mammografia con la cadenza raccomandata e decresce nella stessa misura la quota delle donne che fanno i controlli troppo di rado, soprattutto tra le laureate. 60,0 52,7 Centro 46,3 50,0 Mezzogiorno 42,7 39,6 40,0 30,0 Nord 60,0 55,0 Mammografia (50-69 anni) *tassi standardizzati 35,6 28,127,6 29,6 25,8 26,7 26,124,8 19,3 20,0 27,7 18,2 14,2 10,0 0,0 2005 2013 Più frequente AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 2005 2013 Ogni 2 anni 2005 2013 Oltre i 2 anni Stima dei livelli di copertura degli screening. Sempre più alti al Nord 20,9 37,1 55,3 Mancata copertura Programmi Screening Medico Generico 90,0 25,0 41,1 80,0 70,0 59,7 60,0 50,0 Mancata copertura 51,8 18,6 40,0 MAMMOGRAFIA (59,9%) modalità di accesso 31,0 Programmi Screening 30,0 Medico Generico 20,0 Medico Specialista 10,0 Di Propria iniziativa 0,0 2005 2013 2005 2013 2005 2013 2005 2013 2005 2013 Nord-Ovest Nord-Est Centro Mezzogiorno AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 Italia 2013 2005 2013 2005 2013 2005 2013 2005 Medico Specialista Nord-Ovest Nord-Est 100,0 PAP-TEST (62,9%) Modalità di accesso 44,4 2005 (considerando fasce di età raccomandata e cadenza indicata: tre anni per il pap-test e due per la mammografia) 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 2013 Forti squilibri territoriali quando si stimano i livelli di copertura dei controlli di prevenzione secondaria dei tumori femminili Di Propria iniziativa Centro Mezzogiorno Totale Le differenze territoriali nei livelli di copertura dipendono molto dalla diffusione dei programmi di screening, sempre maggiore nel Nord Italia Livelli di copertura e modalità di accesso al pap-test Donne di 25-64 anni che hanno eseguito un pap-test negli ultimi 3 anni precedenti l’intervista, secondo la modalità di accesso per regione. Anno 2013, per 100 persone 90,0 80,7 80,4 80,1 79,3 79,0 79,0 77,1 76,0 73,2 71,7 69,2 68,1 67,7 66,3 56,8 55,7 54,1 50,9 50,6 44,0 37,0 36,5 62,9 80,0 70,0 24,4 47,4 55,7 40,6 50,3 36,3 60,0 47,6 46,5 38,5 39,6 13,1 13,1 3,2 30,2 50,0 22,5 37,6 25,2 15,4 40,0 13,8 11,0 7,6 30,0 12,1 3,9 20,0 10,0 0,0 Di Propria iniziativa AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 Medico Specialista Medico Generico Programmi Screening Livelli di copertura e modalità di accesso alla mammografia Donne di 50-69 anni che si sono sottoposte una mammografia negli ultimi 2 anni precedenti l’intervista secondo la modalità di accesso per regione. Anno 2013, per 100 persone 90,0 77,6 71,9 70,6 69,3 68,0 67,2 65,6 63,3 61,7 61,3 60,6 60,2 59,0 58,4 50,4 46,6 45,2 44,4 41,8 36,9 31,9 30,2 55,8 80,0 70,0 60,0 64,3 44,9 53,4 48,7 45,7 38,5 49,9 50,0 46,7 40,3 33,8 32,4 43,2 16,5 19,6 29,3 19,4 40,0 34,2 16,0 26,2 30,0 8,5 10,5 10,9 4,8 20,0 10,0 0,0 Di Propria iniziativa AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 Medico Specialista Medico Generico Programmi Screening Fattori socio-demografici associati alla partecipazione ai programmi di screening Donne nelle fasce di età raccomandate per accesso a pap test o mammografia mediante programmi di screening (*=P value <0,001; **=P value <0,05) (ODDS-RATIO aggiustati per età). Anno 2013 1,6 Pap test Mammografia 1,4 * * * 1,2 ** ** ** ** * 1 * * Disoccupati Operai, impiegati Risorse scarse o insufficienti 0,6 ** Cittadinanza straniera Mezzogiorno Centro Scuola obbligo Diploma 0,8 * 0,4 0,2 rif. Laurea 0 AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014 rif. Nord rif. citt. italiana rif.Risorse economiche rif. Dirigenti Conclusioni Particolarmente positivi alcuni segnali Buona parte dell’incremento registrato nella prevenzione del tumore della mammella e del collo dell’utero si deve all’attivazione e diffusione dei programmi di screening Tali programmi catturano in misura maggiore le fasce sociali più deboli, anche se ciò avviene soprattutto al Nord Si riduce la forbice tra italiane e straniere nell’accesso ai controlli Continua la tendenza a razionalizzare i controlli secondo la cadenza raccomandata (molto di più per la mammografia) Ma preoccupa il forte svantaggio del Mezzogiorno per il livello troppo basso della copertura di entrambi gli screening, nonché per i segnali di peggioramento rispetto alla dilatazione dei controlli, in controtendenza rispetto al resto del territorio e ancor più diffusa tra quante hanno un basso titolo di studio. AIE- Napoli, 5-7 novembre 2014