Il Palio di Siena - Hotel Le Fontanelle

Transcript

Il Palio di Siena - Hotel Le Fontanelle
and
Il Palio di Siena
Il Palio non è una manifestazione riesumata ed organizzata a scopo turistico: è la vita del popolo
senese nel tempo e nei diversi suoi aspetti e sentimenti.
Per usare un luogo comune, si può ben dire che le origini del Palio si perdono nella notte dei
tempi. Infatti si potrebbe addirittura far risalire al periodo etrusco l'uso di far carriere con
cavalli e fantini, dato che è stato rinvenuto nel sito archeologico di Murlo (vicinissimo alla città)
una formella in cotto con decorazione in bassorilievo raffigurante tre cavalli, montati senza sella
(a pelo) e con fantini che hanno un elmo protettivo e un nerbo. Si sa tuttavia che corse del
genere erano abbastanza usuali nell'antichità ma è pur chiaro però che questo ritrovamento ne
attesta l'uso nella zona di Siena. Tuttavia, per trovare una forma di Palio più compatibile con
l'attuale, bisogna arrivare al 1310 quando, per volontà del Comune (come risulta dagli Statuti)
ed in onore della Vergine Maria, si stabilì di "comprare et correre el Palio... come è usato
ne la città di Siena..." e questo avveniva in Agosto e Maggio "...ne la festa di Sancto
Ambruogio".
Siena però era città dalle molteplici feste e tornei come ad esempio il gioco dell'Elmora (intorno
alla metà del '200) che era violentissimo e combattuto da popolani armati di mazze, tabelloni e
pietre e che fu sostituito, sembra nel 1291, dal Gioco delle Pugna che vedeva i giovani senesi,
divisi in due o tre parti (corrispondenti ai tre terzi della città), affrontarsi con le mani coperte da
cestelli. Prima di arrivare al Palio così come ora lo conosciamo, si passa da altri tipi di gare con
cavalli: la corsa alla lunga e alla tonda.
Altri giochi poi si svolsero nel Campo, come la Pallonata (veniva lanciata una grossa palla dalla
Torre del Mangia e questa era calciata in modo indisciplinato da due fazioni opposte di senesi),
la Bufalata (o Lidia) e le Cacce.
Si arriva quindi alla data ufficiale di inizio del Palio come oggi lo conosciamo: il 1656. Le uniche
modifiche che da allora sono state apportate alla Festa sono di carattere territoriale e
procedurale anche se, fino alla seconda metà dell'800, si continuò saltuariamente ad effettuare
corse alla lunga.
Il territorio della Città è diviso in diciassette Contrade. Gli attuali confini vennero sanciti con un
apposito bando nel 1730 (o 1729 secondo il vecchio calendario che faceva iniziare l'anno il 25
Marzo) della Governatrice di Siena Violante Beatrice di Baviera.
Tale Bando tese a risolvere alcune diatribe di confine, essenzialmente per sancire il diritto di una
Contrada di effettuare la questua (la raccolta di denaro che servisse per finanziare la
partecipazione alle feste in Piazza) in una via anziché in un'altra. Esso sancì altresì in via
definitiva il numero delle Contrade che potevano partecipare al Palio.
Ogni Contrada è come un piccolo stato, retto da un Seggio con a capo il Priore e guidato nella
"giostra" da un Capitano, coadiuvato da due o tre contradaioli detti "mangini".
Possiede, entro il suo territorio, una Chiesa con annessa la sede ove viene custodito tutto il suo
patrimonio: cimeli, drappelloni delle vittorie, costumi della Comparsa - quelli in uso e molti di
antica data - bandiere, archivio e tutto quanto altro concerne la vita della Contrada stessa.
Si giunge pertanto alla mattina del 29 giugno (per il Palio di luglio) o quella del 13 di agosto,
quando iniziano gli intensi quattro giorni di preparativi al Palio.
29 GIUGNO-13 AGOSTO ore 7.00 - Presentazione dei cavalli che partecipano alle prove di
selezione (batterie).
29 GIUGNO-13 AGOSTO ore 9.00 ca. - Inizia la cosiddetta "tratta". E' l'operazione con cui
vengono abbinati i cavalli alle dieci Contrade che partecipano al Palio. I cavalli visitati dai
veterinari e ritenuti idonei, vengono raggruppati in batterie e provati per tre giri intorno alla
Piazza per verificare la loro adattabilità alla pista. Terminate le batterie i Capitani, alla presenza
del Sindaco, si riuniscono per scegliere i dieci soggetti.
29 GIUGNO-13 AGOSTO ore 12.00/13.00 - Su un palco allestito davanti al Palazzo Pubblico si
svolgono le operazioni del sorteggio: ad ogni cavallo viene abbinata una Contrada. Ad ogni
assegnazione, il Barbaresco prende in consegna il cavallo avuto in sorte e lo conduce alla stalla,
accompagnato dai contradaioli.
29 GIUGNO ore 19.45-13 AGOSTO ore 19.15 - Prima prova delle sei che precedono il Palio.
Attraverso queste corse si verifica le condizioni sia del cavallo che del fantino. Per ogni prova il
cavallo è accompagnato "all'Entrone" (ingresso del Palazzo Pubblico) dalla stalla della Contrada
da un folto gruppo di contradaioli, che spesso intona i canti tradizionali. Per vedere le prove,
occorre prender posto in piazza o su un palco prima che sia fatto "pulito", cioè sia stata
sgomberata la pista dalle forze di Polizia. Così per le altre prove.
Ogni contrada si è scelta un fantino che può cambiare a suo piacimento fino al mattino del Palio.
Solo il cavallo non può essere cambiato. I cavalli entrano al canape nell’ordine nel quale le
Contrade entreranno in Piazza la sera del Palio per il Corteo.
30 GIUGNO-14 AGOSTO ore 9.00- Seconda prova. Ingresso al canape nell’ordine inverso della
sera precedente.
30 GIUGNO ore 19.45-14 AGOSTO ore 19.15 - Terza prova. Ingresso al canape secondo l’ordine
di estrazione avvenuto nell’assegnazione dei cavalli.
1° LUGLIO-15 AGOSTO ore 9.00 - Quarta prova. Ingresso fra i canapi nell’ordine inverso della
sera precedente.
1° LUGLIO ore 19.45-15 AGOSTO ore 19.15 - Prova generale. Ingresso fra i canapi secondo il
numero che i cavalli avevano all’orecchio all’atto del sorteggio. Il primo scoppio del mortaretto ci
sarà alle 18.45 (agosto 18.30) , l’inizio dello sgombero alle 19.15 (agosto 19.00), l’uscita dal
Cortile del Podestà alle 19.45 (agosto 19.30). Prima della prova, la tradizionale "carica" dei
carabinieri a cavallo.
1° LUGLIO-15 AGOSTO ore 20.30 ca. - Cena della Prova Generale. In tutti i rioni delle Contrade
partecipanti al Palio, dirigenti, contradaioli, ospiti e anche turisti si riuniscono a cena in onore
dei protagonisti della giostra. Al tavolo d’onore con i maggiorenti della Contrada è il fantino.
Canti, discorsi ed auspici per il successo della propria Contrada.
Dopo le cene il Capitano ed i mangini di ogni Contrada si recano a trovare i dirigenti delle
Contrade amiche ed alleate per stringere accordi a favorire la propria vittoria o quella della
Contrada amica od ostacolare quella dell’avversaria: tutto sulla parola.
2 LUGLIO-16 AGOSTO ore 7.45 - Nella Cappella adiacente al Palazzo Comunale, viene celebrata
dall'Arcivescovo la "messa del Fantino".
2 LUGLIO-16 AGOSTO ore 9.00 - Provaccia. Così chiamata per il generale disinteresse delle
Contrade. Dopo questa prova, Capitani e fantini si riuniscono in Comune per l'iscrizione del
fantino e la presentazione del giubbetto che indosserà in corsa. Dopodichè il fantino non può
esser più cambiato.
2 LUGLIO ore 15.30-16 AGOSTO ore 15.00 - Benedizione del cavallo e del fantino. Dopo la
vestizione della comparsa, nelle Contrade partecipanti alla corsa, ha luogo il rito della
benedizione del cavallo e del fantino nel rispettivo oratorio. Il sacerdote, conclude il mistico rito,
con l’augurio che è quasi un ordine: Vai e torna vincitore!
Dopodichè le comparse delle Contrade e i figuranti del Comune attraversano il centro storico
soffermandosi in Piazza Salimbeni, al "casino dei Nobili", davanti a Palazzo Chigi Saracini e in
Piazza del Duomo ad eseguire la sbandierata.
2 LUGLIO ore 16.30-16 AGOSTO ore 15.50 - Partenza del corteo dal cortile del Palazzo del
Governo in Piazza del Duomo, per raggiungere Piazza del Campo.
2 LUGLIO ore 17.20-16 AGOSTO ore 16.50 - Il Corteo Storico entra nella Piazza, secondo
l’ordine della prima prova.
Il corteo storico fin dalle origini delle feste senesi precede la corsa del Palio come solenne
coreografia civica, storica e trionfale.
Nella sua forma odierna è una raffigurazione commemorativa delle istituzioni, dei costumi e
della grandezza dell'antica Repubblica Senese, con speciale riguardo per le Contrade, che ne
formano la parte principale con i loro gruppi di monturati detti Comparse.
Il Corte Storico che oggi sfila in Piazza del Campo comprende 14 gruppi per un totale di quasi
settecento figuranti.
Nel primo pomeriggio del giorno del Palio le Comparse delle Contrade e parte dei monturati del
Comune si radunano nel cortile del Palazzo di Giustizia e, agli ordini del Maestro di Campo, si
allineano in Piazza del Duomo a fianco della Cattedrale sfilando poi tra due fitte ali di folla per
Via del Capitano, Piazza Postierla, Via San Pietro, Via del Casato di Sopra e Via del Casato di
Sotto ove raggiungono altri figuranti del Comune.
Il Corteo storico entra in Piazza del Campo al primo rintocco di "Sunto", il campanone sulla
Torre del Mangia dedicato nel 1665 all'Assunta, patrona e regina della città. E' il più recente
esemplare di una serie di "campane del popolo" la più antica di esse fu portata sulla Torre nel
1344.
Aprono la sfilata 6 Mazzieri.
* Segue a cavallo il Vessillifero recante la "Balzana", insegna di Siena
scortata da 4 Comandatori.
* Avanzano poi i Musici di Palazzo, preceduti dai tamburi e dalle chiarine
d'argento che scandiscono il ritmo del Corteo.
* A questi fanno seguito le insegne di città, potesterie, terre e castelli dell'antico Stato Senese
che precedono i Vessilliferi e le rispettive scorte del Comune di Massa Marittima e del Comune di
Montalcino per storico privilegio.
* Sfila quindi il Capitano del Popolo a cavallo con palafreniere, preceduto dal Vessillifero, da 3
Paggi recanti daga, elmo e spada, seguito dai 3 Gonfalonieri dei Terzi a cavallo e da 3 Centurioni
delle Masse dei Terzi, anch'essi a cavallo, tutti accompagnati dai Palafrenieri.
* Nel gruppo successivo è rappresentato lo Studio Senese di cui fanno parte 2 Tamburini, un
Vessillifero, un Rettore, 4 Docenti e 4 Studenti.
* Vengono poi il Vessillifero e i 3 Magistrati della Mercanzia preceduti da 2 Tamburini cui
seguono 6 rappresentanti di ciascuna Contrada preceduti dal Vessillifero che inalbera l'insegna
di ogni Contrada:
Ligrittieri (Valdimontone), Speziali (Pantera), Maestri di Pietra (Tartuca), Tessitori (Selva),
Tintori (Oca), Banchieri (Drago), Vasai (Nicchio), Orafi (Leocorno), Notai (Aquila), Setaioli
(Bruco), Calzolai (Civetta), Battilana (Torre), Pittori (Giraffa), Falegnami (Onda), Fornai (Lupa),
Cuoiai (Chiocciola), Fabbri (Istrice).
* A questo punto avanza un Paggio che reca il "Masgalano" (premio per la miglior "Comparsa")
con due Paggi di scorta.
* Sfilano le dieci Contrade partecipanti alla corsa. Ciascuna "Comparsa" è così composta: un
Tamburino, due Alfieri, il "Duce" scortato da due Uomini d'arme, il Paggio Maggiore portainsegna della Contrada con ai lati due Paggi recanti i vessilli delle compagnie militari. Sopra un
grosso cavallo da parata (detto "Soprallasso") condotto a mano da un palafreniere, è il Fantino
in tenuta di gala; segue il cavallo da corsa o "Barbero" condotto dal Barbaresco. Le Contrade
che partecipano al Palio entrano nell'ordine stabilito dal sorteggio.
* Una doppia fila di 6 Paggetti recanti i simbolici festoni di alloro forma la divisione con le
Contrade escluse da questo Palio.
* Le "Comparse" delle 7 Contrade non partecipanti sono formate dai seguenti elementi: il
Tamburino, due Alfieri, un "Duce" scortato da 2 Uomini d'arme, Paggio Maggiore porta-insegna
con 2 Paggi recanti i vessilli delle antiche compagnie militari.
* Seguono quindi 6 Cavalieri Palafrenieri, rappresentanti le Contrade non più esistenti (Gallo,
Leone, Orso, Quercia, Spadaforte, Vipera).
GALLO
QUERCIA
LEONE
SPADAFORTE
ORSO
VIPERA
* Vengono quindi 20 Balestrieri preceduti da un Paggio porta-bandiera, dal Capitano, da 2
Tamburini e da 4 Pavesari.
* Segue a questi il Capitano di Giustizia a cavallo con Palafreniere scortato da 4 Fanti armati di
roncone.
* Il Corteo è chiuso dal Carroccio moderna controparte del carro trionfale della Repubblica sul
quale è il Palio, drappellone di seta dipinta, premio della Carriera. Il carroccio è trainato da 4
buoi. Sul Carroccio prendono posto i 4 di Balia, un Inserviente porta-Palio, un Valletto che suona
la "Martinella" e 6 Trombetti.
Il drappellone
Il drappellone o Palio, chiamato dai senesi il “cencio”, rappresenta il trofeo da consegnare alla
Contrada vincitrice della corsa del 2 luglio e del 16 agosto.
Il Palio consiste in un dipinto originale su stoffa (seta) ed ha una dimensione particolare: quella
di un rettangolo allungato.
Il suo valore è unico, perché testimonia di particolare periodo storico della città di Siena; ogni
Palio riporta i simboli dei vari governi che l'hanno amministrata: dallo stemma del granducato di
Lorena a quello dei Granduchi di Toscana, da quello sabaudo al Regno d'Italia, dall'epoca
fascista alla Repubblica.
L'iter che un artista deve seguire nella realizzazione del Palio è rigidissimo, perché si deve
rispettare una precisa iconografia che prevede alcuni simboli sacri, in quanto il Palio di luglio è
dedicato alla Madonna di Provenzano (e viene dipinto da un pittore senese) e quello di agosto
all'Assunta (e viene dipinto da un pittore non senese).
Tra i tanti grandi artisti di fama internazionale, anche il celebre pittore Botero si è cimentato
nell'impresa di dipingere un Palio. Ecco le sue impressioni:
«Ho realizzato temi familiari dalla Madonna ai cavalli, mi
sono divertito anche con l'araldica. Per un artista questa è
una manifestazione fonte di ispirazione; tutti cercano
simbolismi e messaggi, ma io faccio solo scelte pittoriche e
cromatiche. Le mele che compaiono sullo sfondo verde le ho
messe per interrompere la fissità del colore. Avrebbero
potuto essere stelle o lune, ho scelto le mele. Amo i volti
ieratici dell'arte egizia e greca, per questo le facce nella mia
pittura sono impassibili, né sorridenti né tristi».
Terminato il giro della Piazza, i figuranti prendono posto sul
palco delle Comparse, il Palio è issato sul palco dei giudici e i
diciassette alfieri eseguono al rullo del proprio tambuto, la
sbandierata della Vittoria (introdotta alla conclusione della
prima guerra mondiale).
Scoppia poi il mortaretto e i fantini escono a cavallo dall'Entrone del Palazzo Comunale. Inizia la
Carriera
Ad ogni fantino viene consegnato un nerbo di bue con il quale potrà incitare il cavallo o
ostacolare gli avversari durante la corsa.
Quindi si procede all'avvicinamento verso la "mossa", ossia il punto dove sono stati tesi due
canapi tra i quali saranno chiamati ad allinearsi cavalli e fantini.
L'ordine di entrata è stabilito dalla sorte, infatti le Contrade vengono chiamate secondo l'ordine
di estrazione. La decima e ultima, entrerà invece di "rincorsa" quando lo riterrà più opportuno,
decidendo così il momento della partenza.
Se la partenza non sarà valida, uno scoppio del mortaretto fermerà i cavalli.
Quest'ultimi dovranno compiere tre giri di pista per circa 1000 metri e solo al primo arrivato
sarà riservata la gloria della vittoria. Chi vince è comunque il cavallo, infatti può arrivare anche
"scosso" ossia senza fantino.
I festeggiamenti iniziano subito: i contradaioli ricevono il Palio e con quello si recano in
Provenzano (per il Palio di luglio) o al Duomo (ad agosto) per cantare il Te Deum di
ringraziamento.
Da questo momento in poi ogni occasione sarà buona per
ricordare alla città la vittoria conquistata sul Campo, fino
all'autunno, quando, tra il mese di settembre e i primi
giorni di ottobre, nel rione vittorioso addobbato a festa, si
svolgerà la "cena della vittoria" a cui parteciperanno
migliaia di contradaioli e, al posto d'onore, il cavallo
vittorioso, vero e proprio ammirato eroe.
Il Palio è una secolare celebrazione alla quale
partecipa spontaneamente tutto il popolo senese
senza pertanto che vi sia la necessità di una
organizzazione ufficiale per il coordinamento dei
vari servizi.
Per questo motivo anche la vendita dei
posti nelle tribune, nei balconi ed alle
finestre, è effettuata singolarmente dai
rispettivi proprietari che spesso hanno i
negozi che si affacciano nella Piazza del
Campo o le abitazioni nelle vie adiacenti.
L’accesso alle tribune è ammesso fintanto
che i Vigili Urbani non hanno effettuato lo
sgombero del pubblico dalla pista,
dopodichè è eccezionalmente concesso
dalle autorità di polizia, che svolgono il servizio di sicurezza, di far transitare attraverso appositi
passaggi, particolarmente stretti, gli spettatori ritardatari in possesso di regolare biglietto di
prenotazione. E' tuttavia raccomandabile raggiungere la Piazza almeno mezz’ora prima del
corteo storico. All’interno della Piazza del Campo è data facoltà al pubblico di assistere al Palio
gratuitamente. E' forse la maniera più emozionante per vedere la corsa, mischiati insieme ai
senesi.
VEDERE IL PALIO
Per vedere il Palio senza pagare niente basta andare nella conchiglia interna; si sta in piedi,
sotto il sole e si vedono solo le teste dei cavalli ed il busto dei fantini
(stando ben ritti sulle punte dei piedi...).
E' molto bello perchè ci si mischia tutti, senesi e no, si sente molto forte l'emozione della corsa,
e da qualsiasi punto si vede un poco...(molti senesi, pur avendo il posto in palco, preferiscono la
Piazza..).
Come si entra in Piazza per assistere al Palio?
Si può entrare in Piazza prima dell'ingresso del Corteo Storico da qualunque accesso, oppure
dopo l'ingresso del corteo dal varco di via Duprè (entrare dall'Onda). Va tenuto presente che
quest'ultimo accesso è molto stretto e percorrerlo può essere molto problematico (o addirittura
pericoloso per cardiopatici, bambini e in genere persone fisicamente deboli) per la grandissima
calca che si viene a creare; inoltre, una volta entrati in Piazza, è altresì problematico uscirne
prima dello svolgimento della corsa, per cui è bene valutare attentamente l'opportunità di
entrare o meno e farlo solo se si è decisi ad assistere al Palio fino in fondo.
A che ora occorre essere in Piazza se si sceglie di entrare prima dell'ingresso del Corteo Storico?
L'ingresso del Corteo Storico è previsto per poco dopo le 17 (o poco dopo le 16:30 per il Palio
d'Agosto). Poiché però si comincia a chiudere gli accessi alla Piazza mezz'ora prima, è bene
essere in Piazza entro le 16:30 a Luglio ed entro le 16 ad Agosto. Questo comporta un'attesa di
almeno 3 ore; data la stagione, è opportuno essere preparati a sopportare il caldo.
All'interno della Piazza si possono acquistare delle bibite, ma attenzione: talvolta fa caldo
(portatevi un cappellino) e non ci sono gabinetti!
- GLI ACCESSI ALLA PIAZZA –
Cos'è che un turista NON deve fare nei giorni del Palio:
Per i Senesi i giorni del Palio sono giorni di festa ma anche di grande tensione, per cui in certe
situazioni è bene avere un po' di prudenza. In particolare:
- Non cercare in alcun modo di avvicinarsi ai cavalli.
- Non disturbate i contradaioli nei momenti di maggior tensione: durante l'accompagnamento
del cavallo alle prove, nei minuti immediatamente precedenti la corsa, dopo la corsa se sono
delusi o arrabbiati.
- In Piazza, non tenere bambini in spalla il giorno del Palio: ciò ostacolerebbe la visione agli altri
(in generale, non è consigliabile portare in Piazza bambini piccoli, per via della calca).
- Non commentare sarcasticamente la tensione dei contradaioli nell'imminenza della corsa, non
protestare con insofferenza nel caso si protraggano a lungo le operazioni della Mossa.
- Se dei contradaioli chiedono di spostarsi o allontanarsi da una certa zona, seguire la loro
indicazione.
Parcheggi per i giorni del Palio
La Siena Parcheggi ha varato il piano sosta per il Palio. Come ogni anno, la
società propone la guida al parcheggio ed una serie di servizi aggiuntivi studiati
per gestire l'aumento dei flussi auto verso il centro storico nei giorni della festa.
Particolare attenzione sarà rivolta ad informare l'automobilista che si avvicina
alla città in modo da indirizzarlo verso il parcheggio libero già dalla periferia.
Grazie alla centrale di controllo automatico, gli operatori di Siena Parcheggi
aggiorneranno in tempo reale i pannelli a messaggio variabile presenti nelle
strade di congiungimento con la tangenziale e l'informativa sarà leggibile anche
sul display delle autoradio sintonizzate su Antenna Radio Esse. Siena Parcheggi
garantirà, inoltre, l'apertura 24 ore su 24 di tutti i parcheggi e delle scale mobili
di riferimento. Le tariffe rimarranno invariate e per i possessori della minipay
sarà possibile usufruire delle consuete agevolazioni. Il giorno del Palio, solo nel
Parcheggio Stadio/Fortezza, sarà applicata la tariffa unica giornaliera di 20 euro,
ridotta a 8 euro per i possessori della minipay Siena card.
Parcheggio San Francesco: dislocato in via Baldassarre Peruzzi, ha una
capienza di 270 posti, è facilmente raggiungibile da viale Toselli o da viale
Sardegna ed è collegato al centro storico dalla scala mobile che sbocca nei pressi
di piazza San Francesco. Particolarmente adatto per chi vuole raggiungere piazza
del Campo ma anche per i contradaioli diretti nei rioni di Giraffa, Bruco, Lupa,
Civetta, Leocorno.
Parcheggio Santa Caterina: a ridosso di Fontebranda, l'area di sosta conta
circa 500 posti auto. Si raggiunge da Pescaia ed è a poche centinaia di metri
dalla tangenziale. Punto di attracco per turisti e senesi diretti in piazza del
Campo o nelle contrade vicine come Oca, Selva, Drago. In prossimità del
parcheggio, nell'area degli ex Macelli di Fontebranda è aperta la scala mobile che
collega la zona con il Costone.
Parcheggio Il Duomo: situato dentro Porta San Marco, il parcheggio ha una
capienza di 210 posti auto. E' giusta meta per chi ha voglia di passeggiare per il
centro storico scoprendo un angolo particolare di Siena e per i contradaioli di
Chiocciola, Selva, Tartuca, Pantera.
Parcheggio Il Campo: E' il più vicino a piazza del Campo, conta su 570 posti
auto ed è facilmente raggiungibile da via Massetana direzione porta Tufi. Per la
sua collocazione è l'area di sosta di riferimento per i contradaioli di Tartuca,
Onda, Aquila, Torre essendo vicino a questi rioni.
Parcheggio Stadio/Fortezza: situato vicino a piazza Matteotti, con una
capacità di 780 posti auto, è il parcheggio scelto da chi è diretto nella zona nord
del centro: vicino ai rioni di Drago, Istrice, Lupa, Oca. Il giorno del Palio, come
negli anni scorsi per questa area di sosta, sarà applicata la tariffa unica di 20
euro per l'intera giornata, ridotta ad 8 euro per i possessori della minipay Siena
card.
Parcheggio La Stazione: situato nel piazzale Rosselli, con una capienza di 500
posti, si trova nell'immediata periferia. Da qui si può raggiungere il centro
percorrendo a piedi viale Mazzini e via Garibaldi oppure utilizzando i mezzi
pubblici.
Parcheggio di via Roma: si tratta dei posti auto lungo la via in prossimità di
porta Romana ed è particolarmente indicato per i contradaioli del Valdimontone.
In questa area di sosta il pagamento è possibile con le monete o la tessera
minipay presso i parcometri.
Parcheggio di piazza Amendola: è il parcheggio nell'area di porta Camollia
vicino alla contrada dell'Istrice. Il pagamento è possibile con le monete o la
tessera minipay presso i parcometri.
Parcheggi di viale Fruschelli /Pannilunghi: situati nella zona di San Prospero
sono un'ulteriore alternativa per gli automobilisti diretti nella zona nord del
centro storico. In queste aree di sosta il pagamento è possibile con le monete o
la tessera minipay presso i parcometri.
Parcheggi di via Bastianini/Mascagni: sono i posti auto dislocati lungo le due
vie nella zona dentro Porta San Marco. In queste aree di sosta il pagamento è
possibile con le monete o la tessera minipay presso i parcometri.